Home Blog Pagina 341

🔴 Un giorno GRATIS sulla METRO di MILANO: un test per la rivoluzione dei trasporti?

0
benfuenfundachtzig da Pixabay

Per ora si muovono i privati. Un omaggio all’ultimo fine settimana del Fuorisalone da parte di una multinazionale delle carte di credito che premia con corse gratis i possessori delle carte contactless. Vediamo le linee interessate e la reazione del sindaco.

Un giorno GRATIS sulla METRO di MILANO: un test per la rivoluzione dei trasporti?

# Hai la contactless? Viaggi gratis

ph. Arena Digitale

In occasione del fuorisalone, tornato per le strade milanesi con le sue centinaia di installazioni, Visa ha deciso di omaggiare la rassegna e i suoi clienti.
Sabato 11 maggio i titolari di carta Visa contactless potranno viaggiare gratis sull’intera linea metropolitana e sulle linee 56, 70 e 73. Ossia sui mezzi che consentono il pagamento contactless. 

Per Stefano Stoppani, Country Manager Italia di Visa, il Salone del Mobile attira milioni di visitatori e turisti da tutto il mondo. La giornata si presta quindi come stress test perfetto, sia per mostrare ai viaggiatori quanto sia facile «l’accesso ai servizi di trasporto pubblico per tutti» utilizzando una carta contactless, sia per l’amministrazione cittadina perché, «in base ai flussi e all’utilizzo da parte dei cittadini» possono pianificare meglio il trasporto pubblico».

Leggi anche: Barcellona: MEZZI PUBBLICI GRATIS per 3 anni a chi rinuncia al MEZZO PRIVATO. Un’idea per Milano?

# Mobilità sostenibile in un click

Ufficio Stampa Atm – Tornello metrò contactless tessera

I milanesi DOC a questo punto chiederebbero «Ma quindi, se fem?»
Per i possessori di carta contactless Visa, o smartphone con app e carta collegate, basterà avvicinare la carta o il telefonino al sensore del tornello in metrò, o all’obliteratrice sul bus. A quel punto un segnale sonoro convaliderà l’accesso dei viaggiatori.

Alla fine del viaggio in metropolitana, anche se gli accessi dovessero risultare liberi dalla convalida in uscita, consigliamo caldamente ai viaggiatori di “timbrare” anche alla fine del percorso. Per scendere dalla 56, 70 o 73 questa operazione finale non sarà necessaria.

Leggi anche: Cosa possiamo fare con Milano Città Stato

# Ma Sala: «Sono totalmente contrario a un trasporto pubblico parzialmente gratuito»

ph. MuckRock

Stesso giorno, stesso argomento ma occasione diversa. A margine della quinta conferenza nazionale delle green city, Beppe Sala si è dichiarato «totalmente contrario all’idea di un parziale trasporto pubblico gratuito».
Secondo il primo cittadino di Milano «La trasformazione ambientale deve fare paio con l’equità sociale. Dobbiamo fare le cose che si possono realisticamente fare», aggiungendo che «è un servizio che a Milano costa 600milioni all’anno e i soldi non scendono dalla pianta. Se non lo facessimo pagare da chi lo utilizza andrebbe scaricato sulle tasse dei cittadini».

# L’autonomia la migliore soluzione

E se Milano, i milanesi e il loro sindaco iniziassero a confrontarsi (anche) con le più grandi realtà urbane mondiali? Potrebbero accorgersi che il trasporto pubblico gratis per tutti, a Milano, è una delle tantissime azioni che si potrebbero realizzare ad occhi chiusi, semplicemente pretendendo autonomia dal governo centrale italiano.
«I soldi non scendono dalla pianta» (cit.) dovrebbe valere come risposta, da dare anche a chi pretende da Milano di essere la città al mondo con il maggior residuo fiscale.

Milano con l’autonomia di una città regione, come Berlino, Parigi o Londra, potrebbe semplificare la vita di un amministratore pubblico come Sala che dichiara che «La politica deve tenere conto di tutte le variabili e agire su tutte, anche se significa andare contro l’economia»

Continua la lettura con: I dieci effetti di Milano città stato più votati dai milanesi: al primo posto portare Milano a livello delle PRIME AL MONDO

LAURA LIONTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Vado a vivere nell’HINTERLAND: i 10 POSTI PREFERITI dai milanesi (mappa)

0

Milano sta perdendo abitanti. Mentre alcuni paesi dei dintorni li stanno aumentando. E’ in atto uno spostamento da Milano a fuori? Se sì, per dove? E quali sono le località più ambite dai milanesi? Per capirlo abbiamo chiesto in un sondaggio: “Qual è il migliore paese dell’hinterland di Milano dove vivere?”. Questa la classifica delle 10 risposte più votate.

Vado a vivere nell’HINTERLAND: i 10 POSTI PREFERITI dai milanesi (mappa)

 

#10 Locate Triulzi, l’ultimo comune a sud-est della Città Metropolitana 

Credits: tripadsvisor – Castello Trivulzio

Locate Triulzi è l’ultimo paese della zona sud/sud-est della città metropolitana di Milano, insieme alle vicine Pieve Emanuele e Carpiano, quindi confinante con la provincia di Pavia. Conta un popolazione di poco più di 10.000 abitanti e la sua attrazione principale è il Castello Trivulzio risalente al XIV secolo. Locate Triulzi è connessa con Milano e Pavia grazie alla linea S13 del passante. Una curiosità? Locate Triulzi insieme a Pieve Emanuele detiene il punto di altimetria più bassa dell’intera provincia di Milano.

#9 Trezzano sul Naviglio, il borgo contadino fondato dagli “Avvocati”

Credits: https://primalamartesana.it – Trezzano Rosa

I primi fondatori della cittadina furono gli Avvocati, una famiglia di proprietari terrieri della zona. Trezzano sul Naviglio è un borgo contadino originariamente nato intorno al XIII  secolo con il nome di Treciano, in corrispondenza della costruzione del Naviglio Grande, e sviluppato intorno a due conventi, uno Certosino e l’altro Cistercense. Oggi rimane strettamente legato alla città, raggiungibile della Strada Statale Vigevanese e in futuro forse dalla linea M4.

#8 Opera, il primo comune a sud di Milano verso Pavia

Credits: colliers – Opera

Il primo comune a sud dopo Milano, raggiungibile percorrendo via Ripamonti, confina con Locate Triulzi. Famoso per ospitare il carcere più grande d’Italia, è un territorio prettamente agricolo dove vivono circa 14.000 abitanti. Tra le attrazioni visitabili è degno di nota il Santuario del XV secolo dedicato al culto Mariano e l’affresco di scuola leonardesca raffigurante Ludovico il Moro che supplica la Vergine al suo interno. Lo abitano 14 mila operesi. Uno dei suoi fattori di forza è che è in mezzo ai campi. Ideale per chi ha voglia di spazio. 

#7 Buccinasco, il comune dei laghi artificiali e delle cascine immerso nel Parco Agricolo Sud

Buccinasco mr.andreachessa IG

Il nome, che non suona benissimo, deriva da bucina, che significa canale. In effetti è un luogo ricco di corsi d’acqua. Più della metà della superficie di Buccinasco fa parte del Parco Agricolo Sud Milano, che occupa 637,4 ettari sui 1202 ha totali del comune. Vi sono numerosi laghetti artificiali come i laghi Pastorini, il lago Santa Maria e il lago Marzabotto. Il comune di Buccinasco sembra risalire a un antico insediamento di epoca etrusca, intorno al 300-600 a.C. Oggi è ricco di cascine, una decina ancora in attività e di edifici storici come il Castello Visconteo e Villa Durini Borromeo affacciata sul Naviglio Grande. Lo abitano 27 mila buccinaschesi. Unico neo? E’ la considerata la culla della ndrangheta in Lombardia. 

#6 Cernusco sul Naviglio, la meraviglia del Naviglio della Martesana

Credits:sissyros IG – Cernusco sul Naviglio

I punti di forza di Cernusco sul Naviglio sono la posizione, non lontano dalla M2 e in posizione strategica tra tangenziale est e Linate, i paesaggi suggestivi grazie al passaggio della Martesana e l’architettura dei suoi storici palazzi come Villa Uboldo, Villa Ferrario e Palazzo Viganò. Per questo è stata scelta da 35 mila cernuschesi, aumentati del 50% in meno di vent’anni. 

#5 Sesto San Giovanni, una “piccola metropoli” conurbata con Milano

Credits: wikipedia.org – Sesto San Giovanni

Sesto indica la distanza in miglia dal centro di Milano e San Giovanni indica invece la dipendenza di Sesto dalla Basilica di San Giovanni a Monza. Il comune è tra le 70 città più popolose d’Italia e primo nella cintura urbana milanese con i suoi oltre 80.000 abitanti. Tra i poli di attrazione ci sono: il carroponte, dove si tengono concerti e eventi, il museo Campari, la Villa Falck e le infrastrutture industriali abbandonate dell’ex-area Falck che diventeranno nei prossimi anni sede della Città della Salute. Collegata da “sempre” a Milano con la metropolitana presto potrebbe perfino ospitare lo stadio di Milan e Inter. 

Leggi anche: Mollo tutto e vado a SESTO SAN GIOVANNI: le 10 attrazioni dell’ex Stalingrado d’Italia

#4 Cassinetta di Lugagnano, la piccola Venezia dell’hinterland, famosa per le “ville di delizia” dei nobili milanesi

Credits: cristinanasi
IG – Cassinetta di Lugagnano

Per chi ama il “piccolo”, c’è questo borgo delizioso abitato da meno di 2 mila persone. Il comune di Cassinetta di Lugagnano è famoso per le “ville di delizia”, le residenze nobiliari estive sul Naviglio costruite nel ‘700, appartenute alle più importanti famiglie milanesi, tra cui Visconti e Trivulzio. I due borghi un tempo erano divisi, Cassinetta e Lugagnano, e collegati tra di loro da un ponte a dorso d’asino sul Naviglio Grande ancora oggi esistente.

#3 Gaggiano, il comune “più felice” dell’hinterland

hinterland

Il comune di Gaggiano ha poco meno di 10.000 abitanti ed è attraversato dal Naviglio Grande a sud ovest di Milano, pochi chilometri oltre Corsico. Con l’80% di spazio non urbanizzato è uno dei comuni più verdi di tutto l’hinterland ed ospita anche il lago Boscaccio, un piccolo lago artificiale al confine con il comune di Trezzano sul Naviglio. Gaggiano è collegata a Milano mediante la Vigevanese e il passante (linea S9). Nel 2014 è stato classificato come il 21º borgo più felice d’Italia. Una curiosità? Nella frazione di Barate, nel 1849 nacque il bisnonno di Papa Francesco. 

#2 Arese, la città giardino in pieno boom demografico

Credits: maksibo.foto IG – Arese centro

Arese è storicamente legata all’Alfa Romeo, nata da queste parti nel 1910, e proprio qui sorge il museo dedicato. Ma da quando hanno chiuso gli stabilimenti Arese si è via via trasformata in una cittadina a misura d’uomo, molto verde, anche grazie al Parco delle Groane, con villette con giardino. Nel centro storico si può ammirare la piccola piazzetta con l’antistante chiesa dei Santi Pietro e Paolo e villa Gallazzi, un’abitazione privata risalente al XIX secolo immersa in un immenso parco, proprio nei pressi del centro cittadino. Tra i suoi punti forza: dista 15 chilometri dal centro di Milano, è vicina all’autostrada dei laghi e può vantare il centro commerciale più grande d’Europa. Nota: mentre Milano ha raggiunto il massimo numero di abitanti nei primi anni settanti per poi perderli progressivamente, Arese ha assistito a un fenomeno opposto. Nel 1971 aveva solo 5 mila abitanti che in mezzo secolo sono quadruplicati arrivando a sfiorare i 20 mila odierni. 

Leggi anche: ALFA ROMEO: 111 anni di storia per il celebre marchio made in Milano

#1 Assago, centro direzionale, imbocco dell’autostrada e capolinea della M2

Assago elena_grossi IG

Dell’abitato storico di Assago si ha notizia fin dal XIII secolo, per l’esistenza di un monastero certosino. Negli anni ’80 del secolo scorso è stato scelto come sede del primo tentativo di centro direzionale per la metropoli, Milanofiori, per via della favorevole posizione tra la tangenziale e l’asse dell’autostrada A7 per Pavia e Genova. Oltre a questo è collegato dalla linea M2 che porta al Forum, auditorium, palazzetto sportivo, centro espositivo e congressuale che ospita le partite casalinghe dell’Olimpia. Insieme ad Arese è il comune dei dintorni che sta aumentando di più la popolazione: dal 1981 è cresciuta di 4 volte passando da 2 a 8 mila abitanti. Il comune di Assago è tra gli enti locali italiani virtuosi: non sono presenti IMU e addizionale IRPEF.

Continua la lettura con: Il PAESE DELL’HINTERLAND dove le CASE costano MENO di 1.000 euro al metro quadro

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

🔴 Installazioni, case dipinte e statue giganti: il FUORISALONE 2022 è il più COLORATO di SEMPRE

0

Dopo due anni il Fuori Salone cerca di ritornare al massimo del suo splendore con installazioni artistiche e di design disseminate in tutta la città. Fino al 12 giugno i luoghi simbolo di Milano ospitano opere pensate per far discutere e far riflettere sul rapporto con lo spazio e con il tempo. Vediamo una selezione con le installazioni più sorprendenti.

Installazioni, case dipinte e statue giganti: il FUORISALONE 2022 è il più COLORATO di SEMPRE

# Ri-generazione: la mostra a cielo aperto all’Università Statale con 38 installazioni

Da sempre luogo simbolo del Fuorisalone, nei cortili dell’Università degli Studi di Milano viene ospitata la consueta mostra a cielo aperto di opere di design, sono 38 in tutto le installazioni visibili per una settimana. Il tema della mostra è “Ri-generazione” intesa come una rinascita. Tra le opere troviamo:

  • presso la hall dell’Aula Magna la mostra “I mobili ballerini della casa di Enric Miralles & Benedetta Tagliabue”, dinamici nelle forme e curatissimi nei dettagli di fattura artigianale;
  • nel chiostro principale La Voce di Idra, una fontana futuristica immaginata da Elena Salmistraro dove le parole chiave sono acqua, rigenerazione, cambiamento e interazione;
  • nel sottoportico del Cortile d’Onore c’è “Clen Water: Please”, un progetto di Marco Nereo Rotelli realizzato da Ever in Art con l’Associazione Gondolieri Sommozzatori Volontari di Venezia. Una gondola è stata riempita dai rifiuti recuperati dai fondali della laguna e dipinti in blu Klein, il colore dell’infinito;
  • Fabricating Culture con il sottotitolo “Don’t judge a book by its cover”, una soglia di libri che in realtà è un arco composto da elementi rivestiti in tessuto;
  • Meta-Verso ad opera di Missoni, dove arredi outdoor surreali, sovradimensionati e dalle proporzioni iperboliche, alludono a un’epoca di cambiamenti e alle capacità del marchio di re-inventarsi senza sosta;
  • Contemplative Moments nel loggiato ovest, un progetto di Kenzo Takada e K3 team. Un omaggio alla vita e alla meditazione tramite un’isola surreale con elementi d’arredo dai toni poetici, con stampe e decori tratti dall’arte giapponese disposti sotto una copertura sospesa composta da teli di tessuto realizzati in diverse dimensioni e nei pattern iconici del brand;
  • “A-Maze Garden” nel Chiostro della Farmacia, un labirinto di specchi che visto dall’alto riproduce il disegno di un albero fatto con i loghi della multinazionale Amazon;
  • Life, un ingresso a un teatro immaginario, una soglia da varcare per partecipare a uno spettacolo continuo: quello della vita. Questo progetto di Alessandro Scandurra in collaborazione con iGuzzini illuminazione vuole rappresentare l’approdo a uno spazio di cambiamento e rinascita, che funga da propulsore per un percorso di rigenerazione costante.

# I giganti Moai in Brera

Per le stradine di Brera ci sono i Moai del gruppo Urbansolid. Due giganti ricoperti di tag con lacrime e simboli di dollaro, euro e yen a ricordarci che se non vogliamo estinguerci come successe al popolo Moai, dobbiamo cambiare qualcuno dei nostri punti di vista. Le statue diventano la metafora del mondo moderno imbrattato da se stesso senza riflettere sulla sua stessa storia, una storia triste che fa versare grandi lacrime sulla guance provate e rugose del grande Moai.

# Le case dipinte di via Balzaretti

Fuorisalone sarà anche la strada installazione. Imperdibile via Balzaretti con le sue coloratissime case dipinte, partendo dalla celebre “casa con i rossetti”, che apre le sue porte al pubblico presentando la nuova collezione Toiletpaper Home, il brand nato da Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari, a cui si aggiungono quelle floreali e quella con trombe, trombette e sassofono.

Leggi anche: La strada installazione

# Lady Oscar alla fermata della metro Duomo M1

Nel 2022 ricorre il 50esimo anniversario dalla nascita del fumetto giapponese di Lady Oscar, disegnato da Riyoko Ikeda. Per l’occasione la stazione della metropolitana di Duomo sulla linea rossa M1 è stata tappezzata da centinaia di immagini del personaggio diventato famoso in Italia negli anno ’80 grazie al cartone animato trasmesso in televisione.

# La foresta galleggiante in Darsena

Credits: elledecor.com
Foresta Galleggiante Darsena

In Darsena c’è “Floating Forest” progettata da Stefano Boeri, una piattaforma con 610 alberi di più di 30 specie diverse che creano una foresta galleggiante e pensata come un ecosistema indipendente. L’obiettivo dell’installazione è quello di “equipaggiare e ispirare la nuova generazione a far progredire il mondo” partendo “dall’importanza del ruolo che ha la natura”.

Leggi anche: La “FORESTA GALLEGGIANTE” in DARSENA

Continua la lettura con: Ma quanto sono belle le CASE di VIA BALZARETTI, la strada installazione di Milano?

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il CREMLINO di Milano torna a risplendere

0
Ph. Divina Milano

Dov’è il Cremlino? A Città Studi. Questo risponderà ogni milanese DOC. Vediamo come torna a splendere.

Il CREMLINO di Milano torna a risplendere

# Liberty, Art Deco e anche un po’ Soviet

Ph. Milanoguita – Twitter

In Via Colombo 81 a Milano, a Città Studi nelle vicinanze di Via Pascoli, c’è l’Istituto Giuliana Ranzoni che è la sede della Facoltà di ricerche chimiche e biomediche.
A volerlo è stato un imprenditore brianzolo, Luigi Ronzoni, che lo ha dedicato alla madre per donarlo alla ricerca scientifica, di cui era appassionato mentore.
Il progetto è sorto tra il 1924 e il 1927, a cavallo tra la “fine” dell’epoca Liberty e Art Deco e l’arrivo delle prime fortificazioni di cemento armato.

Le forme fantastiche deco e l’imponenza un po’ Soviet della struttura, sovrastata da due cupole e pinnacoli hanno scatenato la fantasia dei milanesi che lo hanno soprannominato “Il Cremlino di Milano”.

Leggi anche: Città Studi a rischio BANLIEUE

# Dalle steppe dell’Est milanese a protagonista di Città Studi

Ph. FAI

Il progetto è stato ideato da Ettore Milinari, eminente accademico di estrazione socialista, completato dal figlio Vittorio in collaborazione con Giacomo Nicoli e il contributo di un esperto di cemento armato, l’ingegnere Arturo Danusso.
Quando è stata scelta la sede dell’Istituto nel 1924 Via Giuseppe Colombo era una zona molto isolata. L’isolamento “nelle steppe dell’Est milanese” e il carattere imponente della struttura, hanno fatto guadagnare il soprannome al Cremlino.

L’Istituto Giuliana Ranzoni si sviluppa su oltre 1.500 m² ed offre perfezionamento post universitario. Dotato di laboratori chimici e biochimici, è sede di Facoltà di ricerche.
Grazie all’espansione urbana di Milano, oggi non è più isolato da tutto ma è uno dei punti nevralgici di Città Studi e, a quasi 100 anni dalla sua costruzione, torna a risplendere con la conclusione dei lavori di restauro.

Leggi anche: RIVIERA EXPRESS: quando ripartirà il TRENO diretto MILANO-MOSCA?

# Il Cremlino di Mosca ha origini milanesi

Ph. Evgeny Go Town da Pixabay

Ma è Milano che ricorda Mosca oppure il contrario? Già, perché la Facoltà di ricerche chimiche e biochimiche ricorda il Cremlino ma anche viceversa: il palazzo più famoso di Russia in realtà ha una storia che lo avvicina a Milano. Il Cremlino, stavolta quello moscovita, lega Mosca a Milano fin dai tempi del rinascimento italiano.
Nel 1494 un architetto milanese, Aloisio da Carcano, è chiamato a Mosca da Ivan III come capo architetto incaricato di completare i lavori di fortificazione del Cremlino. Aloisio, soprannominato poi Aleviz Milanets e Aleviz Frjazin, ha completato le mura, iniziate da un altro milanese, Pietro Antonio Solari.

Sulla Piazza Rossa di Mosca c’era il fossato di protezione al Cremlino, realizzato da Aloisio e chiamato Alevizov, rinforzato in mattoni e calcare. Aleviz Milanets ha poi risalito il fiume Neglinnaya per realizzare una diga a monte di Mosca e un ponte per l’attraversamento.

In questa affascinante opera dell’azione umana, possiamo contare sul Kreml Milanetz e sul Cremlino di Mosca e farci ispirare da queste solide fortezze Soviet, per ritrovare un’altrettanto solida pace?

Fonte (opera di riqualificazione): Blog.UrbanFile.org

Continua la lettura con: 10 motivi per AMARE CITTÀ STUDI

LAURA LIONTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il TRACCIOLINO: il CAMMINO sui BINARI a un’ora da Milano

0
Credits: @eikeumlauf Tracciolino

Siamo arrivati in un’epoca in cui il turismo ha preso tutta una nuova piega: siamo passati dal voler rilassarci due settimane in spiaggia al voler fare esperienze, partire all’avventura e scoprire qualcosa di nuovo. È qui che sono stati riscoperti i cammini, da quelli spirituali lunghi un mese fino ai classici trekking giornalieri che iniziano ad essere preferiti ad una giornata al lago o al mare. È tra questi che compare il Tracciolino, un cammino molto originale e il cui punto di partenza è solo ad un’ora da Milano. Ma che cosa lo rende così particolare?

Il TRACCIOLINO: il CAMMINO sui BINARI a un’ora da Milano

# Il sentiero ecosostenibile che collega due dighe

Credits: @dadacolombina
Tracciolino Trail

Il Tracciolino è un sentiero in gran parte pianeggiante, nonostante si trovi ad un’altezza di 912 metri sopra il livello del mare, e non è particolarmente difficile da percorrere. Eppure è considerato uno dei cammini più curiosi d’Italia

Si trova in Valchiavenna, in provincia di Sondrio, e può essere definito sentiero ecosostenibile. A differenza della maggior parte di tutte le altre valli e camminate in montagna nelle Prealpi o sui monti vicino a Milano, il bello del Tracciolino è che può essere raggiunto in treno. Sia a Verceia sia a Novate Mezzola, da cui il sentiero parte, arriva infatti un treno che permette, a chi vuole, di lasciare a casa la macchina. Il Tracciolino percorre 10km e inizialmente, quando fu costruito negli anni Trenta, doveva collegare due dighe, una in Val Codera e una in Val dei Ratti. Percorrerlo non è difficile, è infatti adatto a tutti, ma qual è la particolarità che lo rende così originale?

# Un percorso lungo binari e gallerie

Credits: @tisselian
Tracciolino

Il Senitero del Tracciolino permette di immergersi nella natura alla scoperta di gallerie e paesaggi scavati nella roccia. La sua particolarità è infatti quella che di camminare lungo binari del treno non più utilizzati. In buona parte del cammino infatti il sentiero lascia spazio ad una ferrovia a scartamento ridotto, una di quelle con i binari più piccoli del solito.

# Il gioco di riflessi del lago di Mezzola

Riflessi sul lago di Mezzola – Wikipedia

Ma il fatto di essere un cammino con i binari non è la sua unica caratteristica. Percorrere il Tracciolino significa un continuo alternare paesaggi mozzafiato a pezzi di storia. Il sentiero si affaccia sul lago di Mezzola, un bacino che si trova sopra il lago di Como ma il cui colore è unico, generato da un gioco di riflessi unico insieme a una concentrazione atipica di metalli, in particolare per alte concentrazioni di cromo. Il lago di Mezzola fornisce circa il 20% delle acque del lago di Como.

# Il borgo con la mini funivia

www.paesidivaltellina.it

Mentre si cammina su binari dei treni affiancati da una carrozza/ bicicletta, ci si immerge in una serie di gallerie e si ritorna sui binari. Durante il percorso si incontra poi un paesino impossibile da raggiungere in macchina: facendo, a piedi, una discesa abbastanza ripida si giunge infatti all’abitato di San Giorgio, dove l’unico “mezzo di trasporto” di cui gli abitanti dispongono è una mini funivia adibita a trasporto merci, rifornimenti e spazzatura.

Continua la lettura con: Il CAMMINO di SAN COLOMBANO: il viaggio spirituale con al centro MILANO

BEATRICE BARAZZETTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Le NUOVE VILLETTE di PERIFERIA

0
Credits abitare.co - Giardini villette

Vivere in villa a Milano? Un sogno impossibile per molti, soprattutto se si pensa alle dimore sfarzose dei quartieri residenziali più chic della città, ma non è questo il caso. Ecco dove si trovano queste nuove villette e come sono state realizzate.

Le NUOVE VILLETTE di PERIFERIA

# 18 villette di tre piani dall’architettura moderna e sinuosa

Credits abitare.co – Terrazzi villette

A Milano non si costruiscono solo condomini e grattacieli: anche le ville tornano ad essere di moda. Non si tratta delle dimore da sogno nei quartieri residenziali più chic della città e accessibili solo a pochi eletti, ma nuove costruzioni in quartieri che si stanno rigenerando. L’ultimo progetto Milanoinvilla di AbitareCo, in fase di ultimazione, si compone di 18 villette di tre piani dall’architettura sinuosa e moderna, con un gioco dinamico di chiaro e scuro che da movimento alle forme.

Le abitazioni sono caratterizzate da ampi spazi esterni, con terrazzo coperto all’ultimo piano e giardini al piano terreno pensati per il relax delle famiglie. All’interno cucina con vista giardino, salotto, camere da letto e bagni. Sono già state vendute tutte nel 2021 e entro l’anno verranno consegnate.

# La rinascita di Adriano

Credits abitareco – Milanoinvilla

Queste nuovo complesso di villette è stato costruito nel quartiere Adriano, su via Ugo Tognazzi fino all’incrocio con via Ugo Mulas, da qualche anno in fase di rinascita dopo anni di abbandono. In questa area è infatti in cantiere il prolungamento della metrotranvia, parte integrante della futura metrotranvia nord che da Certosa arriverà fino alla fermata di Cascina Gobba M2, e al posto di un gruppo di edifici ex-Aler verrà realizzato un nuovo parco.

 

Leggi anche: Il quartiere delle VILLETTE ai piedi dei GRATTACIELI

Continua la lettura con: RISTRUTTURAZIONI da SOGNO a Milano: le più belle trasformazioni immobiliari

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Come RISOLVERE il TRAFFICO sulla parte Nord delle TANGENZIALI

1
A52 - Tangenziale Nord

Un classico per chi arriva da Est, dalla tangenziale Ovest o dall’autostrada dei laghi: la coda per l’imbocco della tangenziale nord. Forse il tratto autostradale più trafficato d’Italia.

Quali soluzioni si potrebbero apportare per migliorare la situazione?

Come RISOLVERE il TRAFFICO sulla parte Nord delle TANGENZIALI

# Raddoppiare le corsie

fedeeeeeeeeeb IG – Traffico tangenziale nord Milano

La prima soluzione potrebbe essere quella di raddoppiare le corsie per senso di marcia e rendere più scorrevole il traffico. Visto che il progetto è ormai datato, si potrebbe rivisitare e prevedere un allargamento delle carreggiate rimodulato sulle esigenze attuali.

Leggi anche: TANGENZIALI 2, IL SEQUEL: altre 7 CURIOSITÀ che forse non sapete

# Fare un tunnel e portare la tangenziale in sotterranea

Leopold Tunnel, Bruxelles

In alternativa si potrebbe portare la tangenziale in sotterranea costruendo un tunnel, lasciando così lo spazio in superficie per una migliore viabilità ordinaria a servizio dei comuni dell’area. In questo modo si ridurrebbe il traffico di chi utilizza la Tangenziale Nord per spostamenti brevi.

Leggi anche: Le due “TANGENZIALINE” di Milano

# Potenziare i treni

Credits: oltrepolombardo.com – Trenord

Migliorare l’infrastruttura ferroviaria e aumentare la frequenza dei treni in entrata e in uscita da Milano, nelle direttrici che servono i comuni dell’area nord, potrebbe sgravare la tangenziale da quegli utenti oggi obbligati a prendere l’auto.

Leggi anche: Le TANGENZIALI sempre più INGOLFATE: 5 proposte per ridurre il traffico

# Costruire una metropolitana

Ph. danielemik (pixabay)

Una soluzione ancora più innovativa per ridurre la congestione del Tangenziale Nord potrebbe essere quella di realizzare una metropolitana parallela alla stessa o che ne segua la stesso percorso. Da Monza, incrociando il futuro prolungamento M5, la linea terminerebbe al capolinea nord-ovest della M1 a Rho Fiera passando per Cinisello Balsamo, Cormano, Novate Milanese, Bollate e Baranzate. Potrebbe essere un tratto di circle line sul modello della S-bahn berlinese. 

Leggi anche: “La M6 sarà l’ULTIMA METROPOLITANA di Milano”

Continua la lettura con: PONTE LAMBRO: il quartiere oltre la TANGENZIALE

MILANO CITTA’ STATO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

🔴 STIPENDI a Milano: quanto è la PAGA media giornaliera e chi GUADAGNA di più (e chi meno)?

2
Fonte: OCSE

Uno studio della CGIL, che ha fatto i conti in tasca ai milanesi, ha calcolato la paga giornaliera dei milanesi. Confrontata anche col resto dell’Europa, nasconde alcuni segreti. Quanto guadagnano giornalmente i lavoratori di Milano?

STIPENDI a Milano: quanto è la PAGA media giornaliera e chi GUADAGNA di più (e chi meno)?

# Il milanese si mette in tasca 123 euro al giorno

klimkin da Pixabay

Il dipartimento politiche del lavoro della CGIL, ha effettuato un’indagine su 1.687.183 buste paga milanesi, tratte dal data base di INPS su dati del 2020. E ha fatto i conti in tasca a tutti settori lavorativi di Milano, escluso il comparto agricolo.

La paga media giornaliera di Milano si aggira intorno ai 123 Euro/giorno (lordi). Il dato è un numero assoluto ricavato dalla media tra gli stipendi più alti e quelli più bassi.

# I dirigenti guadagnano 562 euro, gli intermittenti 47 euro

I valori su cui si è fatta la media sono quelli dei dirigenti, che guadagnano in media 562 Euro lordi al giorno, i quadri che raggiungono i 232 €/giorno, fino ad arrivare agli stipendi più bassi di impiegati, operai e interinali, che rispettivamente sono 109, 74 e 72 Euro.
Tra i lavoratori interinali, che sono all’incirca 83.000 delle buste paga analizzate, vi è da considerare gli intermittenti, che guadagnano 47 Euro lordi al giorno.

Leggi anche: “NORD-SUD, bisogna fare come in Germania”: STIPENDI più alti dove si produce di più

# La grande differenza tra uomini e donne

Gerd Altmann da Pixabay

L’indagine di CGIL ha anche scoperto che anche a Milano esiste l’anomalia che affligge il mondo del lavoro in Italia. Non è infatti solo la posizione ricoperta a garantire uno stipendio più elevato.
Trasversalmente in ogni fascia di età, c’è un divario tra i salari percepiti dagli uomini e quelli delle donne.

Tra gli operai l’uomo guadagna 80,00 € al giorno, la donna 54,00. Per tutti gli altri lavori o settori, questa forbice resta ampia: tra gli impiegati il gap uomo/donna va da 125€ a 96€; tra i quadri si passa da 232€ a 214€, mentre per i dirigenti si va dai 585 Euro guadagnati da un uomo, ai 478 della donna.

Leggi anche: A Milano 11 ANNI di STIPENDIO per comprare CASA. Il doppio della media nazionale

# Confronto con l’Europa: gli unici a essere diventati più poveri in 30 anni

Andrew Khoroshavin da Pixabay

Da fonti OCSE risulta che l’Italia è l’unico paese in Europa in cui i salari da lavoro dipendente sono diminuiti nel 2020 rispetto al 1990.
In Lituania gli stipendi sono aumentati di un +276,3%, in Estonia +237,20%, Lettonia +200,50%. Nel nucleo dei fondatori Euro, gli aumenti sono più contenuti, ma spicca il + 129,6 della Slovacchia.
L’Italia è l’unica a essersi impoverita: -2,9%. Sono lontani i tempi in cui ci si poteva confrontare con Francia (+31,1%), Austria (+24%) o Germania (+33,7%). Anzi: con l’unico segno negativo, l’Italia in Europa ha smesso di confrontarsi con tutti, prendendo una strada tutta sua.

Fonte: OCSE

Leggi anche: Prezzi nordeuropei ma stipendi anni 90: quanto COSTA comprare CASA a Milano zona per zona

# Cosa fare a Milano con 47 Euro lordi? Scegliere Milano Città Stato

Alexas Fotosda Pixabay

Resta da capire cosa può fare un lavoratore intermittente che a Milano guadagna 47 Euro al giorno.
La pressione fiscale si aggira, per quella fascia di retribuzione, su un 15% circa.
Un lavoratore potrebbe quindi percepire meno di 40 Euro al giorno. Una lavoratrice, come ammette anche l’indagine CGIL, ancora meno.
La vita a Milano è molto cara, l’unica cosa che si può fare a Milano con queste cifre è il lockdown personale perenne e il digiuno intermittente, sperando che la CGIL inizi a fare il sindacato seriamente, mettendo a dura prova le politiche del lavoro che hanno creato una nuova fascia di povertà.

Quand’è che Milano deciderà di diventare autonoma da queste logiche discriminatorie? Non basta tinteggiare Palazzo Marino un mese all’anno, o dire a parole che a Milano siamo diversi. Bisogna avere il coraggio di guardare alle grandi città d’Europa non solo per le ciclabili o l’urbanismo tattico, ma soprattutto per ciò che le contraddistingue davvero: l’autonomia dal governo centrale. 

Continua la lettura con: SALA: “È sbagliato che un dipendente pubblico guadagni gli stessi soldi a Milano e Reggio Calabria”

LAURA LIONTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

RISTRUTTURAZIONI da SOGNO a Milano: le più belle trasformazioni immobiliari

0
Credits archiportale - Carolina Gheri - Immobile via Tamburini

Milano accelera nel suo percorso di rigenerazione di aree abbandonate e inutilizzate. La finalità? Creare nuove polarità e luoghi di aggregazione, nuove aree verdi, residenziali e commerciali a servizio della comunità. La rinascita non si ferma però ai grandi progetti. Anche singoli edifici, hotel e appartamenti fanno parte di questa trasformazione. In collaborazione con Principe Ares, vediamo alcune delle più belle ristrutturazioni avvenute a Milano negli ultimi anni.

RISTRUTTURAZIONI da SOGNO a Milano: le più belle trasformazioni immobiliari

# La novità: un Principe per una casa da mille e una notte

Showroom Principe Ares

Ristrutturare un immobile non è così banale, soprattutto se si vuole puntare sulla qualità della progettazione. Uno dei suggerimenti più quotati degli addetti ai lavori è di affidarsi ad un partner professionale che metta a disposizione un team qualificato capace di seguire ogni fase del processo, abbia una solida esperienza e fornisca un catalogo di materiali, complementi, arredi e oggettistica di prima categoria. Principe Ares, in via Ripamonti 92, offre proprio questa soluzione: ideale per ridisegnare la propria casa trasformandola in una dimora da mille e una notte. Lo showroom è aperto dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 19.30 ed è possibile visitarlo e ricevere una consulenza gratuita previo appuntamento.

Scopriamo la selezione delle ristrutturazioni curata in collaborazione con Principe Ares.

# Via Tamburini: la trasformazione di una dimora di lusso nel quartiere residenziale più chic di Milano

Credits archiportale – Carolina Gheri – Immobile via Tamburini

Una dimora di lusso di 250 mq in via Tamburini, una delle zone residenziali più rinomate e chic di tutta Milano, è stata completamente riprogettata. Circondata da un giardino di 600 mq, l’appartamento occupa il piano terra di un palazzo degli anni ’80 ed è stata trasformata creando quattro camere da letto, un ingresso spazioso, disimpegni e corridoi con capienti armadi a parete e un ampio salone collegato alla sala da pranzo. Lo stile scelto per le superfici, gli arredi e l’oggettistica è frutto di un perfetto mix tra dettagli aristocratici e contemporanei.

Leggi anche: VENDUTE a Milano TRE DIMORE MILIONARIE sul mercato da anni

# La rinascita della Bulgari Suite nel cuore di Brera

Credits luxbyitaliamia IG – Suite Bulgari Hotel Milano

Da qualche anno la Bvlgari Suite del Bvlgari Hotel Milano ha cambiato volto. La trasformazione si è ispirata alle eclettiche residenze milanesi, con pezzi di arredo come le collezioni Flexform e Maxalto di Antonio Citterio, libri d’arte e foto artistiche di Irene Kung. La camera ha una superficie di 210 mq all’interno e 194 all’esterno tra terrazzo e rooftop con vista a 360° sullo skyline della città. Ci sono due luminose living room e due camere da letto, di cui la principale è dotata di un bagno con una vasca ricavata da un unico blocco di pietra di Brera di 900kg.

# Il restyling completo dell’hotel 5 stelle Park Hyatt con affaccio sulla Galleria Vittorio Emanuele II

Credits flavianocapriotti_architetti IG – Park Hyatt Milano

Il Park Hyatt, l’hotel 5 stelle con affaccio sulla Galleria Vittorio Emanuele II, ha approfittato del periodo di chiusura imposto dalle restrizioni conseguenti al Covid per un restyling completo. Un investimento da 20 milioni di euro per due anni di lavoro. La ristrutturazione ha coinvolto le 106 camere e suite dell’hotel, le aree comuni comprese spa, cucine, il lounge La Cupola e il bar Mio Lab. La scelta è ricaduta su un look classico contemporaneo con un design che rende omaggio alla città, perché richiama i colori del Duomo. 

Continua la lettura con: The “REGENERATED DISTRICT”: come sta cambiando il MUNICIPIO 5

REDAZIONE (Articolo redazionale con inserimento di messaggi pubblicitari)

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il PASSANTE “di MEZZO” di BOLOGNA

0
Credits passantedibologna.it - Passante di Bologna

L’area metropolitana di Bologna si prepara a una rivoluzione viabilistica che migliorerà il traffico del crocevia più importante tra il nord e il sud dell’Italia. Ecco tutti i numeri del progetto e quando verrà realizzato.

Il PASSANTE “di MEZZO” di BOLOGNA

# Il crocevia viabilistico più importante tra il nord e il sud dell’Italia si prepara a una rivoluzione

Credits passantedibologna.it – Snodo autostrade

Il nodo viabilistico di Bologna è forse il crocevia più importante tra il nord e il sud dell’Italia. Da qui parte l’autostrada A13 verso Padova e l’autostrada A14 verso Taranto che percorre tutta la costa adriatica, e si inserisce anche la A1 Milano-Napoli che attraversa la spina dorsale della nostra Penisola. A queste arterie si aggiunge l’anello della tangenziale bolognese.

La costante crescita del livello di congestione di questo complesso snodo stradale ha portato gli amministratori locali a ipotizzare nuove bretelle e passanti per fluidificare il traffico e distribuire meglio il transito dei mezzi. Dopo alcuni progetti abbandonati e scartati, due fra tutti il passante nord e quello sud, è stato approvato il progetto definitivo denominato “passante di mezzo” perché appunto si posiziona a metà tra le altre due alternative proposte. 

# Il passante “di mezzo” trasformerà la viabilità bolognese e italiana

Credits passantedibologna.it – Passante di Bologna

Il progetto finanziato per un 1,5 miliardi di euro prevede il potenziamento in sede dell’attuale sistema Autostrada A14/Tangenziale, con un allargamento di circa 8 metri per lato su circa 13 km:

  • la tangenziale passerà a tre corsie più emergenza nel tratto delle complanari che va dallo svincolo 3 allo svincolo 6 e dallo svincolo 8 allo svincolo 13 e a quattro corsie più emergenza nel tratto che collega lo svincolo 6 Castelmaggiore e lo svincolo 8 Fiera, con potenziamento delle rampe degli svincoli della complanare;
  • nel tratto autostradale dell’A14 le corsie diventano tre corsie più una emergenza dove oggi è funzionante la terza corsia dinamica così da permetterne l’eliminazione.

 I lavori inizieranno nel 2023 e dureranno 55 mesi.

Leggi anche: A BOLOGNA torna il TRAM: le 4 nuove linee in arrivo

# Un “anello verde” di 140 ettari e oltre 100.000 piante circonderanno l’opera

Credits vaielettrico.it – Galleria fonica di San Donato ricoperta di pannelli fotovoltaici

Nella realizzazione dell’opera è previsto anche un intervento importante per mitigare l’impatto ambientale. Il “passante di mezzo” sarà infatti circondato da un anello verde di circa 140 ettari, che sarà riforestato e attraversato da una rete di piste ciclabili. Nel dettaglio ci saranno:

  • 46 ettari di fasce arbustive o arboreo/arbustive;
  • 33 ettari di fasce arboree;
  • 29 ettari di nuovi parchi pubblici;
  • 19 ettari parchi esistenti riforestati;
  • 12 ettari di parchi con rinnovo arredi; 
  • 34.305 nuovi alberi piantumati; 
  • 60.000 nuovi arbusti;
  • 15 km di nuove piste ciclabili;
  • 18 km di nuove barriere anti rumore.

# I benefici dell’infrastruttura

In base all’analisi progettuale questa nuova infrastruttura contribuirà ad apportare i seguenti benefici:

  • 4,5 milioni di ore tempo di viaggio annuo risparmiato;
  • 70 milioni di euro annui risparmiati;
  • 14 milioni di km percorrenze complessive in meno;
  • 45 milioni di euro di risparmio annuo per il combustibile;
  • 70 milioni kg CO2 emessa in meno ogni anno;
  • riduzione degli incidenti del 30%.

Continua la lettura con: 10 OPERE ARCHITETTONICHE SPETTACOLARI che si possono ammirare dall’AUTOSTRADA in Italia

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La MOTO-BARCA-CAMPER, tre mezzi in uno: questo il suo PREZZO

0
Credits betriton.com - Betriton su terra

Un triciclo ibrido e anfibio che può essere utilizzato per viaggiare su terra e acqua oppure per dormire dove capita. Sarà il mezzo di trasporto del futuro?

La MOTO-BARCA-CAMPER, tre mezzi in uno: questo il suo PREZZO

# Per viaggiare su terra e acqua e usarlo come mini-camper

 betriton.com – Camper Betriton

BeTriton, inventato dal lettone Lausiz che ha costruito attorno ad esso una startup dal nome Zeltini, è un triciclo ibrido e anfibio che può essere utilizzato per viaggiare su terra e su acqua. Invece di essere obbligati a transitare sopra un ponte per attraversare un torrente o un fiume, questo mezzo tre-in-uno può essere trasformato in una piccola imbarcazione per viaggiare in sicurezza a circa 5 km/h.

Non solo. Questo geniale mezzo di trasporto si compone anche di un mini-camper  capace di ospitare due persone, l’autista e il suo passeggero, per dormire sotto le stelle.

Leggi anche: Le BICI più CREATIVE del MONDO: la più costosa vale 110 mila euro

# Circa 50 km di autonomia e prezzo da utilitaria

 
Credits betriton.com – Betriton in acqua

BeTriton non è adatto a lunghi viaggi, ma può comunque soddisfare le esigenze degli amanti dell’avventura. In dotazione c’è una piccola batteria che garantisce un’autonomia di 48 km per i percorsi su terra e oltre 20 km sull’acqua. Un piccolo aiuto arriva dai pannelli solari installati sul tetto anche se non bastano per ricaricare completamente le batterie.

Il prezzo? Come quello di un’utilitaria: 14.500 euro. Può essere preordinato dai clienti interessati all’acquisto oppure noleggiato all’occorrenza.

Leggi anche: Il CAMPER più GRANDE e LUSSUOSO del mondo: in pratica una VILLA con le ruote

Continua la lettura con: Arriva l’AEREO più VELOCE del mondo

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Lascerei Milano per… Le 10 DESTINAZIONI da SOGNO

0
Thomas Grau - Pixabay

Per quale luogo lasceresti Milano? Tra crisi economica, lockdown, palazzacci della politica romana, guerre e una città che si fa ogni giorno più isterica, tutti noi un pensierino lo abbiamo fatto. Ma se davvero lasciassimo Milano, dove ci piacerebbe andare? Questi i risultati di un sondaggio eseguito tra i milanesi con le 10 mete più desiderate anche se, per quanto lontano possiamo andare Milano ti entra nel cuore e non lo abbandona più. 

Lascerei Milano per… Le 10 DESTINAZIONI da SOGNO

# Genova

 

Anche se ci accolgono con il mugugno, lasciateci i vostri soldi e tornate a casa, lo sappiamo che in fondo in fondo ci vogliono bene. C’è chi sogna di andare a Genova, la Napoli del Nord, con i suoi carruggi, le atmosfere alla De André e la gente con quella faccia un po’ così

# Sardegna

IG @vistanetsardegna

Ogni estate migliaia di milanesi affollano le sue spiagge e la sera al tramonto guardano il mare all’orizzonte con lo stesso pensiero: “rimango a vivere qui”. Ma alla fine l’unico che lo ha fatto davvero è stato Gigi Riva che per non rinunciare all’Ichnusa disse no alla Juventus. 

# Una casa sul lago

@best_hotelsandresorts
Lago di Como

Una delle fortune dei milanesi è di avere a un tiro di schioppo uno dei laghi più belli del mondo. Il lago di Como ha luoghi di incanto, specie sulla costa occidentale, tra Argegno e Menaggio. E se ti colpisce la saudade, in meno di un’ora sei in corso Sempione. 

# Parigi

credit: teleambiente.it – Parigi – Champs-Elisées

Forse solo Parigi. La risposta di chi non lascerebbe mai e poi mai Milano, ma se proprio dovesse allora può essere solo Parigi. Basta nominarla, Parigi, vengono in mente le chansons che rimandano al tempo delle mele, quei film che sono affascinanti anche quando non succede nulla, le erre arrotate, Mbappé con la maglia del Milan, Napoleone che fa di Milano la capitale del Regno d’Italia, Francesco I che sfida Carlo V a duello per riprendersi Milano, il Bombarda che fa saltare in aria al Castello i soldati francesi. 

# New York 

newyorkyimby ATCHAIN – Nuova sede Jp Morgan

Macché Parigi o Londra. Se deve essere fuga, fuga sia anche dall’Europa. E la Mecca per il milanese metropolitano non può che essere la città diventata popolare a Milano per aver dato origine all’urbanismo tattico

# Svizzera

lavoronelmondo.com
trasferirsi in svizzera

Un pensiero fisso del milanese a ogni scadenza fiscale, basta allungare lo sguardo e si vede già la frontiera, con tassazione che crolla al tappeto, servizi perfetti, gabinetti puliti, cioccolato e orologi a cucù. Però abbiamo detto destinazioni da sogno…

# Un chiosco a Formentera

@pau_nunez_

Forse più bello da immaginare che da provare. Molti sono tentati dal mollare tutto, mandare a quel paese il capo e fuggire in quel paese che per un milanese non può che essere una spiaggia di Formentera dove aprire un chiosco con cotolette e panettoni. 

# Per la spiaggia di Bouvalon, Seychelles

Thomas Grau – Pixabay

Formentera? Troppo banale. Il milanese adora distinguersi, trovare l’originale, la chicca che fa così chic. Se proprio spiaggia deve essere allora che sia Bouvalon alle Seychelles. Per non rischiare di trovarsi assediati da altri milanesi. 

# Milano, Texas

Tutti i milanesi la conoscono. Perché ogni volta che dobbiamo digitare Milano ci appare come opzione anche Milano, Texas. Forse è un messaggio occulto: ‘invito a fuggire da Milano per andare a Milano. Come ricorda Luca Saronni, Milano è una città della contea di Milam, Texas, Stati Uniti, situata all’incrocio tra la U.S. Route 79 e la State Highway 36, dodici miglia a sud-est di Cameron, il capoluogo della contea. La sua popolazione era di 428 abitanti al censimento del 2010 e, nel luglio 2018, era stimata in 427 abitanti. Se ci impegniamo possiamo portarla a un milione e mezzo. Ma soprattutto la vera frontiera proibita sarebbe quella di colonizzare una terra lontana fondando una nuova Milano. Con la stessa intelligenza e voglia di fare ma con meno inquinamento e lontani anni luce dallo stato romano.

# In giro per il mondo

voglioviverecosi.it – Propertyunder20k

Ma l’unica vera opzione forse è questa. Solo girando in lungo e in largo per il globo potremo riuscire a colmare la mancanza di Milano. 

Continua la lettura con: Le 10 spiagge più amate dai milanesi

ANDREA ZOPPOLATO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

 

 

Le 5 SPIAGGE più BELLE d’Italia dove andare quest’estate (secondo gli inglesi)

0
Credits marc.ej90 IG - Spiaggia di Calamosche

Per gli amanti del mare è tempo di scegliere la meta dove trascorre giornate a rilassarsi, prendere il sole e fare il bagno. Scopriamo le spiagge italiane più belle selezionate dal quotidiano britannico “The Guardian”.

Le 5 SPIAGGE più BELLE d’Italia dove andare quest’estate (secondo gli inglesi)

# San Michele di Sirolo, nelle Marche, una delle spiagge più spettacolari all’ombra del Conero

Credits dariodarba IG – Spiaggia di San Michele

All’ombra dell’imponente promontorio che si tuffa nel mare Adriatico, nella Riviera del Conero, ci sono panorami dalla bellezza pura e incontaminata. La Spiaggia di San Michele a Sirolo è tra le più spettacolari delle Marche, una mezzaluna di ghiaia mista a sabbia dove stabilimenti balneari si alternano a tratti di libera fruizione dove si trova natura aspra, poco battuta dall’uomo e raggiungibile solo a piedi o in barca. 

 

Leggi anche: Le 7+1 SPIAGGE LIBERE più BELLE d’Italia

# Sperlonga, amata fin dai tempi dell’antica Roma

Credits newneo47-pixabay – Sperlonga

Sperlonga era una delle spiagge più amate anche dagli antichi romani. Qui sorge infatti la villa della Grotta, o di Tiberio, costruita fra gli inizi e il secondo quarto del I secolo a.C.. Il suo nome deriva da spelunca, che in latino significa grotta, e la sua spiaggia libera o attrezzata ancora oggi è scelta da migliaia di capitolini come fuga estiva da Roma.

 

Leggi anche: Le vacanze al MARE degli ANTICHI ROMANI: queste erano le località più ambite

# Sa Colonia, una delle punte di diamante della Sardegna

Petr Slováček-unsplash – Sa Colonia

Sa Colonia, poco fuori dal villaggio di Chia nel sud della Sardegna, è una delle punte di diamante dell’isola: spiaggia chiara, acque trasparenti, fenicotteri rosa e delfini che hanno un loro approdo in una caletta riparata. La natura regna incontrastata con un solo stabilimento e annesso piccolo bar sulla battigia. Nelle vicinanze non mancano suggestivi ristoranti di pesce con affaccio sul mare.

 

Leggi anche: Estate in SARDEGNA: scegliere NORD o SUD?

# Punta della Suina, una perla delle “Seychelles d’Italia”

jekka86 IG – Punta della Suina

Punta della Suina, poco più a sud di Gallipoli, è una perla delle “Seychelles d’Italia”, la costa ionica della Puglia. Definita come “quasi isola”, per la sua propaggine che si allunga nel mare, si caratterizza per fine sabbia bianca e rocce coperte da vegetazione verdissima e natura selvaggia. 

 

# Spiaggia di Calamosche, un piccolo gioiello siciliano dentro la Riserva naturale di Vendicari

marc.ej90 IG – Spiaggia di Calamosche

La spiaggia di Calamosche in Sicilia, nel comune di Noto, è adatta per chi non ama la confusione. Si trova infatti nel perimetro della Riserva naturale di Vendicari e quindi l’afflusso di persone e sempre limitato. Una piccola caletta che si estende per 200 metri, riparata da due promontori, con acque calme e poco profonde, dove ci si può anche dedicare allo snorkeling o al birdwatching.

 

Continua la lettura con: Le 10 LOCALITÀ di MARE in Italia più AMATE dai MILANESI

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Inaugurato il PONTE più incredibile del mondo. Attraversa 4 NAZIONI

0
Credits: @povonews Kazungula Bridge

Quasi 4 Nazioni attraversate da un unico ponte. Sembra qualcosa di impossibile, invece è tutto vero. C’è un ponte che è stato costruito in una zona di confine molto strana, una delle più particolari al mondo, e il 10 maggio scorso è stato inaugurato alla presenza di mezza dozzina di presidenti.

Inaugurato il PONTE più incredibile del mondo. Attraversa 4 NAZIONI

# Il quadripunto di confine: quattro stati divisi dallo stesso fiume

Credits: it.wikipedia.org
Confine 4 stati Africa

In un posto nel mondo si incontrano quattro Paesi: fino a quando non ingrandisci la mappa abbastanza bene non noterai dove inizia uno Stato e dove finisce l’altro. Ci troviamo in Africa, precisamente tra Namibia, Botswana, Zimbabwe e Zambia, l’unico punto sulla faccia della Terra dove ci sono così tanti stati da mettere d’accordo. Il discorso su questo confine così strano parte dalla fine della colonizzazione dell’Africa e la successiva necessità di distinguere i vari paesi. La divisione non fu fatta però nel migliore dei modi, dato che su un unico pezzo del fiume Zambesi ci sono quattro stati.

In realtà non si può parlare di “quadripunto” (in un unico punto ci sono 4 stati) ma bensì di due triplici punti confinanti distanti tra loro meno di 150m. È proprio qui che è stato costruito un ponte, che non è neanche il più lungo del mondo, ma che tocca due stati e ne sfiora altri due.

# 923m di ponte che sorvola 4 stati 

@_mosalagae
Kazungula Bridge

Il ponte tra Zambia e Botswana è stato inaugurato il 10 maggio di quest’anno, alla presenza di una mezza dozzina di presidenti africani. L’obbiettivo principale di quest’infrastruttura è di fornire un impulso sull’economia dell’intera regione, ma anche quello di reindirizzare il flusso di traffico in gran parte dell’Africa. Il ponte Kazungula, questo il suo nome, non attraversa effettivamente 4 stati, ma ne prende due, Zambia e Botswana, toccandone altri due, Namibia e Zimbabwe. Taglia infatti esattamente la famosa zona del “quadripunto di confine”. Il ponte è lungo meno di un chilometro, 923m, e largo 18,5m ma ciò non gli toglie il primato di ponte che lambisce 4 nazioni.

# Per costruirlo ci sono voluti 6 anni e 259 milioni di dollari

@amplecrafte
Kazungula Bridge

L’infrastruttura è stata realizzata in modo tale da poter far passare due corsie automobilistiche per direzione, un binario e passerelle pedonali. Per costruirlo ci sono voluti 6 anni e 259 milioni di dollari e a farlo è stata la South Korea’s Daewoo E&C. A raccogliere il denaro necessario sono stati invece la Banca africana di sviluppo e l’Agenzia giapponese per la cooperazione internazionale, il restante è stato preso poi dal Fondo fiduciario per le infrastrutture UE-Africa. Il ponte è riuscito a sostituire il traghetto che trasportava da una sponda all’altra massimo due camion alla volta, riducendo quindi i costi per affari e, in generale ,aumentando il commercio tra Zambia e Botswana, ma è anche un’infrastruttura a favore del più ampio Consiglio per lo sviluppo dell’Africa meridionale (SADC), l’organismo di cooperazione economica e politica di 16 paesi che copre il terzo sud dell’Africa .

Continua la lettura con: Inaugurato il PONTE SOSPESO più LUNGO del mondo: collega due CONTINENTI

BEATRICE BARAZZETTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

A MILANO c’è un ROSSETTO GIGANTE

0
Credits: @Roberto Bracco (FB) Rossetto Milano

Lo sapevi che a Milano c’è un rossetto gigante? Sono ormai 7 anni che tra le vie meneghine c’è questo rossetto rosso intenso, ma probabilmente in pochi lo sanno. Ecco la sua storia.

A MILANO c’è un ROSSETTO GIGANTE

# L’installazione per il Fuorisalone 2015

internimagazine.it
rossetto Design Week 2015

In occasione degli eventi del FuoriSalone, nell’ormai lontano 2015, era stata posta un’installazione all’Università Statale di Milano in via Festa del Perdono 7. Il rossetto gigante è stato realizzato da Alessandro Mendini per il famoso brand di cosmetici Deborah con l’occasione di rendere la cosmetica democratica, sfida che l’azienda si è posta fin dalla sua nascita.

Il brand è sempre stato particolarmente attento al design, tanto che i suoi packages sono spesso creati da designer internazionali e anche in occasione della Design Week milanese ha mostrato il suo interesse verso la materia. La collaborazione tra Deborah Milano e Alessandro Mendini ha dato luogo ad un rossetto gigante alto 8 metri, piaciuto così tanto da essere in città tutt’oggi.

# Un piccolo oggetto che rende ogni donna artista di sé stessa

@Roberto Bracco (FB)
Rossetto Milano

L’installazione è in acciaio e composta da due cilindri di oltre un metro di diametro ricoperti da una pellicola colorata a stampa floreale dove la ninfea fa da padrona. A proposito dell’installazione, l’artista dice “le energie destinate a una vita positiva e creativa sono infinite”, tra queste, c’è anche un piccolo oggetto che rende ogni donna artista di sé stessa, il rossetto.

Oggi il rossetto gigante non è più in centro città, è leggermente decentrato. Si trova in via Angelo Maj, ad est della città direzione quartiere Calvairate, davanti alla sede di Deborah Milano. L’installazione si affaccia sulla strada, quindi, se si passa per quelle zone, lo si può vedere ancora che svetta con il suo rosso intenso.

 

Continua la lettura con: Il CASTELLO di CARTE di MILANO

BEATRICE BARAZZETTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

l luoghi FISICAMENTE più CURIOSI dell’HINTERLAND milanese

0
Piramidi di Montevecchia

Ci sono luoghi nella Città Metropolitana di Milano che riescono a stupire a tal punto da sembrare di trovarsi in un’altra epoca o latitudine. Scopriamo quali sono.

l luoghi FISICAMENTE più CURIOSI dell’HINTERLAND milanese

#1 L’Abbazia Cistercense in stile gotico di Morimondo

Morimondo
Morimondo

Morimondo, nell’elenco dei borghi più belli d’Italia, sembra essere congelato nel tempo, con pittoreschi vicoli, deliziosi edifici e campi verdi. Circondato da percorsi di hiking e ciclismo che portano ai campi e alle fattorie della zona ha il suo centro nell’incredibile Abbazia Cistercense: uno splendido monastero in stile gotico costruito da un gruppo di monaci cistercensi che fondarono il villaggio nel XXII secolo.

 

Leggi anche: 7 STUPENDI BORGHI in Italia che si possono visitare solo a PIEDI

#2 I vigneti di San Colombano al Lambro

@dariussefan IG – Vigneto San Colombano al Lambro

Vigneti a Milano? Strano ma ci sono. Il comune di San Colombano al Lambro è l’unica zona vinicola di Milano. Distaccato fisicamente dal capoluogo dopo la costituzione della provincia di Lodi, rimane ancora parte della Città Metropolitana milanese come exclave. Questo luogo affascinante fa parte di un itinerario speciale chiamato “Strada del vino San Colombano e dei sapori Lodigiani“, che collega Milano a Lodi passando attraverso bellissimi borghi pieni di storia, arte, così come delizie alimentari e vinicole. Gli eccellenti vini rossi e bianchi imbottigliati qui hanno ricevuto il Doc Mark nel 1984

 

#3 Il campo di tulipani ad Arese

@anipao IG – Tulipani Arese

Il primo e più grande campo di tulipani italiano si trova ad Arese, nel Parco della Groane accanto al bellissimo borgo Valera e alla settecentesca Villa Ricotti. Un’oasi di relax dove ogni anno, fino alla fine di aprile, chiunque può entrare per ammirare questo spettacolo della natura e portare a casa un fiore come ricordo dell’esperienza.

#4 Le piramidi di Montevecchia

Montevecchia è celebre come “Il monte di Milano”. Meno note sono le sue piramidi, la cui origine è ancora ammantata di mistero. 
Si tratta di tre formazioni collinari con caratteristiche simili per disposizione e orientamento alle piramidi egizie della Piana di Giza.
Queste colline sarebbero state modellate dall’uomo, realizzate artificialmente operando l’asportazione di centinaia di tonnellate di roccia, e utilizzate come siti astronomici e sacrali. 

 

Continua la lettura con: l luoghi FISICAMENTE più CURIOSI di Milano

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

FERMATA DEL GIORNO: 10 cose interessanti da fare e vedere intorno a LORETO

0
https://www.exibart.com/museo-galleria-arte/ikonica-art-gallery/

Uno degli snodi principali della metro di Milano. Dove si incrociano la rossa e la verde. E’ anche un luogo di confine, porta di ingresso nella city e di uscita verso le zone più periferiche del nord Est. Ma cosa si trova di interessante nei pressi della fermata?

FERMATA DEL GIORNO: 10 cose interessanti da fare e vedere intorno a LORETO

#1 Lo spuntino: Capatoast, la toasteria

In Piazza Argentina 4 si trova una delle sedi di questa catena di toasterie. Qui ci si può gustare un ottimo toast, salato o dolce, preparato con “pane artigianale, rigorosamente senza alcol etilico e farcito con ingredienti di alta qualità e di provenienza esclusivamente italiana”.

#2 Il monumento: Monumento ai martiri

In ricordo della strage del 10 agosto del 44, in Piazzale Loreto è stato eretto questo monumento che merita attenzione se si è nella zona.

#3 Il take away: Braciamoci, carne di qualità

Uno dei migliori take away di panini e carne della città. Si trova in Corso Buenos Aires 86 e sono specializzati in carne fiorentina e Picanha.

#4 La galleria: iKonica Art Gallery

https://www.exibart.com/

In via Porpora 16 apre a giugno una nuova galleria d’arte contemporanea e inclusiva, che dedica spazio ad artisti d’ogni dove e specializzati in tutte le forme che l’arte può assumere.

#5 Le mostre: Spazio Tadini

https://spaziotadini.com/

Presso questa casa museo si trova l’esposizione permanente di Emilio Tadini e vengono spesso anche ospitate mostre temporanee di pittura e fotografia. Si trova in via Jommelli 24.

#6 Spazio lavoro: Coworking lab, un luogo di incontro e condivisione

https://www.coworkinglab.it/

In via Placida 12 si trova il Coworking Lab, un luogo in cui è possibile affittare gli spazi per lavorare, progettare e ideare in uffici temporanei moderni e comodi.

#7 La Casa Museo: Boschi Di Stefano

https://www.casamuseoboschidistefano.it/

Questa dimora storica in via Giorgio Jan 15 e raccoglie una straordinaria collezione d’arte contemporanea del XX secolo. Sono circa 300 in tutti i pezzi che si possono ammirare.

#8 Il Palazzo: Piazza Argentina 3, l’Archistar in Loreto

https://blog.urbanfile.org/

A questo numero civico di Piazza Argentina si trova un bellissimo palazzo decò degli anni 20, ideato in questo stile architettonico sviluppatosi tra lo stile liberty e quello razionalista.

#9 Il ristorante: Le nove scodelle

https://www.lenovescodelle.com/

Le Nove Scodelle è un ristorante cinese in viale Monza 4 che serve piatti tipici del Sichuan in un ambiente rustico e minimalista.

#10 Il negozio: Zari films

http://www.zarifilms.it

Zari Films, in via Soperga 20, è una delle videoteche sopravvissute all’avvento dello streaming. Oltre al noleggio di DVD e VHS, si può anche noleggiare proiettori e offre tanti altri servizi.

Continua a leggere con: La fermata del giorno: 10 cose da fare e vedere intorno alla stazione di PORTA ROMANA

ALICE COLAPIETRA

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

La Rooftop Walk, la PASSERELLA SOSPESA per CAMMINARE sui TETTI: da realizzare anche a Milano?

0
Credits: World Architecture Community

Scale colorate e installazioni temporanee per il “Festival delle passeggiate sui tetti”, una manifestazione che potrebbe ispirare anche Milano. 

La Rooftop Walk, la PASSERELLA SOSPESA per CAMMINARE sui TETTI: da realizzare anche a Milano?

# Il Festival sui tetti e la sua star

Rofftop Walk NL

Inaugura il Festival denominato Rotterdam Rooftop Days, una manifestazione che ha lo scopo di portare i cittadini a fruire di nuovi spazi.
Superstar del Festival è un’imponente installazione, la Rooftop Walk, che si insinua tra il World Trade Center e i magazzini Bijenkorf.
L’installazione è un tortuoso percorso pedonale che parte dal livello della strada, si arrampica con scale fino sui tetti del Trade Center, attraversa la popolare Coolsingel a strapiombo a 30 metri di altezza ed arriva ai grandi magazzini.
In perfetto stile “Dutch”, la Rotterdam Rooftop Walk è dipinta con il caratteristico colore arancione acceso, che permette all’installazione di stagliarsi tra gli edifici della città olandese.

Leggi anche: 10 OPERE ARCHITETTONICHE SPETTACOLARI che si possono ammirare dall’AUTOSTRADA in Italia

# I Rooftop Days: da importare a Milano?

Love Amsterdam

Rooftop Walk è un’installazione temporanea che si estende per 600 metri complessivi. Oltre ad essere un percorso pedonale, è il cuore di una manifestazione che ha lo scopo di sensibilizzare i cittadini di Rotterdam verso la fruizione di nuovi spazi: i tetti della città.
Durante i Rooftop Days infatti, sui tetti di Rotterdam sarà possibile passeggiare in cima alla città, partecipando ad un numero stupefacente di attività tutte diverse tra loro.

Rotterdam ha così la possibilità di scoprire come fruire di questi spazi, progettando la città del futuro. L’occasione per mettere in gioco grandi superfici offerte dai tetti, da sfruttare per la produzione di energia, cibo, immagazzinamento di acqua o piantumazione di verde.

Leggi anche: OPEN HOUSE MILANO: si aprono al pubblico edifici pubblici e privati di grande valore architettonico

# La passerella verso il “Parco dei tetti”

Girare Liberi Magazine

Il festival di Rotterdam sui tetti, in olandese Rotterdamse Dakendagen, si tiene ogni anno e nel 2022 sono attese molte più presenze e prenotazioni del solito. Per un ritorno in grande stile dei Rooftop Days si è pensato di fornire ai visitatori la passerella arancione.
La struttura è progettata dallo studio di architettura MVRDV e realizzata con un sistema di  di ponteggi da Dutch Steigers.

L’ispirazione è arrivata dopo il 2016, quando MVRDV ha progettato la scala del Kriterion, un’installazione che ha attirato ben 370.000 visitatori. A quel punto Winy Maas, socio fondatore dello studio di architettura, ha rivolto il pensiero a Rotterdamse Dakendagen, pensando non solo a occupare i tetti di Rotterdam e renderli più verdi, ma «anche collegarli in modo da offrire ai Rotterdamers un nuovo parco sui tetti!».  Secondo Maas  «il tappeto arancione e il ponte del Coolsingel sono un bel banco di prova iniziale».

Leggi anche: Passeggiata in 5 tappe nella Milano dei grandi architetti

# Punti di vista e sguardi dal primo grattacielo d’Europa

 Elle

Sono oltre 60 i tetti che “partecipano” all’edizione 2022 del Rotterdamse Dakendagen, 20 dei quali visitabili solo durante il prossimo fine settimana. Si accede ai tetti prenotando attraverso una serie di tour che propongono cene, concerti, mostre e workshop.
Si può salire anche sul tetto del Witte Huis, il primo grattacielo d’Europa.
I Dakpas, i pass per l’accesso ai tetti di Rotterdam, costano circa 8,50 Euro e sono suddivisi in varie categorie. Si può fare il tour in bici o a piedi, si può scegliere il percorso “Center Secrets” alla scoperta dei segreti dei tetti in centro, oppure partecipare a lezioni di yoga.
Immancabili le foto ricordo, per questa passeggiata che promette uno sguardo inedito su Rotterdam, da un punto di vista privilegiato.
Dove si potrebbe organizzare un “Parco dei tetti” milanese?

Continua la lettura con: AVANZANO i lavori per la PASSERELLA SOSPESA sul capolinea della metro: la NUOVA STAZIONE MILANESE a firma di Renzo Piano

LAURA LIONTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il PARCO ACQUATICO più ALTO d’Europa è in LOMBARDIA

0

La Lombardia si aggiudica un altro primato: il parco acquatico più alto d’Europa. Sport, divertimento e relax si uniscono a 1816 metri di altezza e danno vita ad uno dei centri benessere più grandi d’Europa frequentato da atleti, coppie e ideale anche per le famiglie.

Il PARCO ACQUATICO più ALTO d’Europa è in LOMBARDIA

# Sport, natura e divertimento

@emiliacavanna

Ci troviamo sull’altopiano più elevato d’Europa, a Livigno. Oltre a ospitare numerose piste di sci e snowboard e numerosi percorsi per fare trekking, sulle sponde del lago di Livigno, immerso nella natura, si trova anche il posto ideale dove divertirsi e rilassarsi tutto l’anno: Aquagranda, uno dei centri più grandi d’Italia e d’Europa.

# Il parco più alto d’Europa

@ciagi_livigno

Ma non è solo la grandezza a rendere Aquagranda così speciale. Infatti, anche se ricopre una superficie di ben 10 mila metri quadrati, a fargli vincere il primato è l’altezza a cui si trova. Posizionato a ben 1816 metri di altitudine, questo centro benessere a 360 gradi, non è solo il più alto d’Italia, ma anche d’Europa.

Oltre alle sue dimensioni, che di certo non passano inosservate, a renderlo ancora più prestigioso sono tutti i servizi che offre. Aquagranda è infatti suddiviso in varie zone, ognuna predisposta per offrire un’attività diversa ai visitatori.

# Quattro zone per un benessere a 360º

@kikkafede88

La struttura è divisa in 4 aree. Per prima si trova l’area Fitness&Pool che dispone di una grande palestra, una pista atletica esterna e una piscina di 25 metri dove si possono seguire svariati corsi come hydrobike e acquagym. Insomma, il posto ideale per allenarsi approfittando dei benefici dell’alta quota e scelta per questo anche da molti atleti professionisti come Federica Pellegrini.

Di seguito, per riprendersi dagli allenamenti o semplicemente per regalarsi una coccola, si passa alla zona Wellness&Relax. Completamente ristrutturata in stile alpino, questa area ospita una Spa riservata agli adulti con all’interno sauna, bagno turco, idromassaggi e percorso kneipp. Inoltre, il parco mette anche a disposizione un’area Health&Beauty per approfittare dell’esperienza di medici e professionisti del benessere. Ma non è finita.

# Il parco acquatico amato da grandi e piccini

@alessandro_viarino

A completare il parco manca l’area più apprezzata da grandi e piccini e che lo rende così speciale: Slide&Fun. Qui si trova il famoso parco acquatico che comprende sia piscine esterne che interne e per questo perfetto per tutto l’anno e anche per i giorni di pioggia. Si possono trovare piscine baby con giochi d’acqua, idromassaggi, lettini, un “castello magico” con scivoli e getti e tre scivoli adrenalinici di 12 metri di altezza e 100 di lunghezza.

E così tra discese, giochi d’acqua e piscine all’aria aperta, all’Aquagranda di Livigno chiunque potrà trovare ciò che fa al caso suo e godersi un giorno all’insegna del divertimento e del relax circondato dal paesaggio mozzafiato di queste valli Lombarde.

 

Continua la Lettura con: Le 7 MIGLIORI TERME del NORD ITALIA

SARA FERRI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il NUOVO ASSALTO alle MALDIVE DI MILANO: perchè si chiamano così e la strada per arrivarci

0

Sempre più successo. Sempre più turisti. Le «Maldive di Milano» sono di nuovo prese d’assalto. Ma l’amministrazione è intervenuta per potenziare i servizi. Vediamo dove si trovano e che cosa sta succedendo nel ponte di Pentecoste che, tradizionalmente, apre la stagione. 

Leggi anche: Invasione post-lockdown, le «Maldive di Milano» corrono ai ripari

Il NUOVO ASSALTO alle MALDIVE DI MILANO: perché si chiamano così e la strada per arrivarci

Con il Ponte di Pentecoste la Valle Verzasca affronta il nuovo pieno di turisti. Il successo proviene sia da turismo svizzero che da italiani che ormai considerano la valle come le “Maldive di Milano”. Per far fronte a una domanda in sempre maggior crescita l’amministrazione locale e cantonale è corsa ai ripari. 

Credit: https://www.cdt.ch/ticino

# La principale esigenza: i parcheggi

Posa di una segnaletica informativa, agenti di sicurezza 7 giorni su 7 a Lavertezzo, con potenziamento durante il fine settimana, per favorire la fluidità del traffico, la funzionalità della piazza giro bus nella stessa località e la sicurezza in generale. A fine giornata posizionamento di un agente di sicurezza all’imbocco della strada cantonale della valle Verzasca a Gordola. Queste le misure già adottate per far fronte all’incremento dei turisti.

https://www.ticino.ch/

Le novità riguardano però i parcheggi, da sempre il punto cruciale in alta stagione. A Gordola è stato apposto un pannello per informare sulla disponibilità di posti auto. Un secondo è stato posizionato a Tenero. Oltre a questo i mezzi pubblici, da e per la valle, sono stati potenziati.

www.rsi.ch
www.rsi.ch

A Brione c’è un’altra novità: il nuovo semaforo prima della strettoia del nucleo che dovrebbe agevolare il passaggio. Nel frattempo, l’amministrazione si augura che i pannelli luminosi sul piano vengano visti da chi sale in auto. 

Basterà? Ma da dove nasce questa fama ormai quasi leggendaria?

Perchè “Maldive di Milano?”

Le «Maldive di Milano» erano state ribattezzate così qualche anno fa per il colore dell’acqua che richiama quello della celebre meta balneare dell’Oceano indiano.

Le pozze verzaschesi erano state definite dai social network le «Maldive di Milano» per la colorazione verde mare, attirando migliaia di visitatori soprattutto dall’Italia.

Per arrivarci da Milano questa è la strada: Milano Laghi verso Como, attraversare la frontiera a Chiasso, superare Lugano in direzione Locarno, prima di arrivarci prendere il bivio per la Valle Verzasca.

Continua la lettura con: le 10 attrazioni del Canton Ticino più amate dai milanesi

MILANO CITTA’ STATO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/


TLAPSE | Your Project in Motion