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L’incredibile GRATTACIELO con la CASCATA

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https://www.mybestplace.com/it/article/liebian-building-il-grattacielo-con-la-cascata-artificiale-piu-alta-del-mondo

Ci ritroviamo ancora una volta in Cina, paese che negli ultimi decenni ha superato i limiti dell’architettura, stravolgendo l’idea di innovazione e modernità che abbiamo avuto fino ad oggi. Scopriamo il Liebian Building, il grattacielo con la più grande cascata artificiale di sempre.

L’incredibile GRATTACIELO con la CASCATA

# Una cascata nel centro di una metropoli

https://www.mybestplace.com/it/article/liebian-building-il-grattacielo-con-la-cascata-artificiale-piu-alta-del-mondo

Nel sud-ovest della Cina, nella provincia di Guizhou, è stato inaugurato l’incredibile grattacielo dalla cui fiancata sgorga una cascata artificiale. L’acqua – riciclata – precipita da un’altezza di 108 metri e viene raccolta alla base da un sistema di stoccaggio e drenaggio sotterraneo. Successivamente un impianto elettrico dotato di 4 pompe da 185 kilowatt la rispedisce verso l’alto.

Il Liebian Building ospita gli uffici dell’azienda Guizhou Ludiya Property Management Co – mandante del progetto – oltre ad un centro commerciale e un hotel. É quindi possibile vedere la cascata anche dall’interno dell’edificio anche per il turista.

# Uno spettacolo dispendioso

https://www.arabnews.com/node/1346231/offbeat

La bellezza e spettacolarità del progetto non sono sufficienti per far tenere la cascata accesa in maniera continua. Infatti, il costo all’ora per mantenere accesa la cascata si aggira sui 120 dollari all’ora: da qui la decisione di tenerla accesa per un massimo di 20 minuti unicamente in occasioni importanti.

Per quanto riguarda invece l’impatto ambientale e lo spreco, l’acqua è totalmente riciclata e riutilizzata ed è un mix tra acqua piovana e acqua proveniente dagli acquedotti pubblici della regione.

# Innovazione o regressione?

https://www.arabnews.com/node/1346231/offbeatù

Le opinioni in merito a questa incredibile e unica costruzione sono contrastanti: per alcuni si tratta di una meravigliosa creazione architettonica degna di lodi, altri invece vedono solo lo spreco di energia e di acqua non necessario

Continua a leggere con: La TORRE del SOLE: il grattacielo che scandisce le stagioni e amplifica i suoni del mare

ALICE COLAPIETRA

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🔴 L’80% degli ABITANTI di Hong Kong vuole EMIGRARE: la CINA sta DISTRUGGENDO la CITTÀ STATO?

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Credits blazejosh-pixabay - Hong Kong

In soli due mesi hanno lasciato la metropoli oltre 131.000 abitanti e la maggioranza degli abitanti vorrebbe andarsene. Cosa sta succedendo nella metropoli asiatica?

L’80% degli ABITANTI di Hong Kong vuole EMIGRARE: la CINA sta DISTRUGGENDO la CITTÀ STATO?

# Hong Kong ha perso oltre 131.000 residenti in appena due mesi

Hong Kong – Ph. Brayden Law, by Pexels

La Città Stato di Hong Kong continua a perdere residenti, in soli due mesi tra febbraio e marzo è stato registrato un calo di oltre 131.000 unità e sembra che questo trend sia destinato a perdurare a lungo. Secondo un sondaggio online effettuato dalla società Bartra a metà marzo, su un campione di circa 500 residenti maggiorenni, è emerso come il 79% degli intervistati stia prendendo in considerazione l’emigrazione o la prenderà in considerazione, per il 48% potrebbe verificarsi in futuro, mentre il 31% stava considerando di farlo.

# I motivi principali di emigrazione dalla metropoli asiatica

Credits MarciMarc105-pixabay – Hong Kong

Tra i motivi principali per cui i cittadini delle metropoli asiatica potrebbe emigrare, sempre in base al sondaggio, ci sono al 51% un ambiente di vita migliore, al 29% la ricerca di una migliore istruzione per i propri figli e il 27% l’ottenimento di un’ulteriore residenza e nazionalità straniera.

# Il crollo dei milionari

Credits blazejosh-pixabay – Hong Kong

Anche il numero di milionari è in calo. Il report “Hong Kong Multi-millionaire Survey Report 2021” elaborato da CityBank mostra come i residenti con un patrimonio netto totale di 10 milioni di Hk$, circa equivalenti a 1 milione e 211 mila euro, o più e attività liquide di almeno 1 milione di Hk$, è sceso del 15% e quindi di circa 81.000 unità.

Il maggiore controllo della Cina, con il tentativo di riduzione di libertà, autonomia e poteri, sta distruggendo dalle “fondamenta” la Città Stato di Hong Kong?

Fonte: The Epoc Times

Continua la lettura con: Dal Governo FONDI a MILANO per chiudere il bilancio. Ma zero autonomia (a differenza di ROMA)

FABIO MARCOMIN

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I 7 luoghi MENO MILANESI di Milano

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Cresits: Andrea Cherchi - Piazza Olivetti

Sondaggio fatto ai milanesi: “Qual è il posto meno milanese di Milano?”. Questa la classifica dei top 7 luoghi più “alieni di Milano” in base alle risposte ottenute.  

I 7 luoghi MENO MILANESI di Milano

#7 Piazza Olivetti e il distretto Symbiosis: sembra la Silicon Valley

Cresits: Andrea Cherchi – Piazza Olivetti

Piazza Olivetti e tutto il distretto Symbiosis con i suoi edifici orizzontali a specchi, i laghetti e gli stagni dove gli stessi si riflettono, i canneti, le ninfee proiettano chi ci sta al di là dell’oceano. Più che alla Madonnina ricordano le sedi ipertecnologiche disseminate nella Silicon Valley americana.

Leggi anche: SYMBIOSIS trasforma la zona di SCALO ROMANA: come diventerà entro il 2024

#6 Via Paolo Sarpi: la Cina a Milano

Credits: @xruqayya95x – via Paolo Sarpi

Tra i luoghi meno milanesi di Milano non può mancare via Paolo Sarpi, il cuore di Chinatown. Nonostante il quartiere sia ormai abitato in maggioranza da italiani, camminando tra via Paolo Sarpi e le vie perpendicolari sembra di essere stati catapultati in Cina, con molti negozi, insegne e ristoranti che richiamano la Terra del Dragone. C’è persino un centro commerciale di cinque piani di soli prodotti cinesi.

Leggi anche: Via PAOLO SARPI e le chicche di Chinatown: breve guida al quartiere più di tendenza nel cuore di Milano

#5 Il quartiere arcobaleno di via Lincoln: un po’ Notting Hill, un po’ Burano milanese

Credits: @solynou IG

Il villaggio operaio di via Abramo Lincoln, un quartiere di case progettate e pensate nell’Ottocento da una cooperativa edilizia per gli operai e ferrovieri della fu stazione di Porta Tosa. La caratteristica di questo quartiere sono le variopinte villette colorate, da cui il soprannome di quartiere arcobaleno, che richiamano le atmosfere inglesi di Notting Hill o quelle di Burano, l’isola veneziana.  

Leggi anche: Sette cose che non sai sul QUARTIERE ARCOBALENO di Milano

#4 Piazza Sant’Alessandro: la tipica piazza romana 

Credits: co.pinterest.com – Piazza Sant’Alessandro

Piazza Sant’Alessandro, nascosta tra le vie del centro. alle spalle di piazza Missori, si può definire come la più classica delle piazza romane. Prende il nome dalla chiesa barocca omonima, una delle più belle della città, e si caratterizza per il suo pavimento in pietra, lo spazio raccolto di fronte al sagrato e le abitazioni basse di colore pastello, cosa comune nel centro della capitale ma non a Milano. Molto romana anche la tendenza diffusa di fermarsi a parlare in piccoli gruppi o a sgranocchiare uno snack sui gradini della chiesa. 

Leggi anche: Le 7 PIAZZE più SORPRENDENTI di Milano

#3 A Citylife come a New York

Credits Andrea Cherchi – Citylife e fiori

Citylife, il quartiere sorto dalla ceneri dell’ex-fiera, ha tutto quanto per ricordare New York. Il grande parco circondato dai grattacieli più alti di Milano, le opere di design all’aperto, il locale cool con sdraio e balle di fieno creano un’atmosfera da Central Park.

#2 Porta Nuova come la Défense di Parigi

Credits Andrea Cherchi – Porta Nuova vista grattacieli

Se Citylife ricorda New York, Porta Nuova richiama la Défense di Parigi. La selva di grattacieli che ha trasformato e continua a modificare lo skyline e il volto del financial district milanese riportano alla memoria il centro finanziario che ha spostato l’asse del business nella capitale francese. 

#1 L’aiuola con le palme di piazza del Duomo: l’angolo esotico nel cuore di Milano

Credits: ilportaledeitreni.it – Palme in Piazza del Duomo

“Sapessi come è strano…vedere delle palme a Milano…”. Si potrebbe prendere spunto dal celebre brano cantato da Memo Remigi e Ornella Vanoni “Innamorati a Milano” per spiegare come le aiuole con le palme in piazza del Duomo facciano venire in mente tutto tranne che di trovarsi nel capoluogo lombardo. Forse in una città del sud Italia o sul mare, ma non nella Pianura Padana. Un po’ per scherno, un po’ per fastidio, al primo posto tra i posti indicati come meno milanesi di Milano svetta questo angolo esotico di Piazza del Duomo. 

Leggi anche: C’è un angolo di FLORIDA a Milano: le PALME segrete in CORSO BUENOS AIRES

Continua la lettura con: Le 10 CITTÀ dove i MILANESI non vorrebbero mai PIÙ RIMETTERCI PIEDE

FABIO MARCOMIN

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Inaugurate le TERME più BELLE del mondo

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Credits skylagooniceland IG - Sky lagoon Islanda piscina

Sono state inaugurate quelle che sono state definite “le terme più belle al mondo”. Ecco dove si trovano e come sono state realizzate.

Inaugurate le TERME più BELLE del mondo

# La Sky Lagoon: dove l’oceano incontra il tetto più bello al mondo con un panorama mozzafiato

Le terme Sky Lagoon si trovano nel cuore dell’oceano Atlantico e sono già definite la piscina geotermica più bella del mondo. Inaugurate nella primavera 2021, sono attorniate dall’oceano Atlantico e coperte dal tetto più bello al mondo: il cielo d’Islanda. Grazie alla posizione strategica da queste terme spettacolari si può godere di un panorama mozzafiato.

# Progettata dall’uomo ma il vero relax è offerto dalla natura

credit: siviaggia.it

Sky Lagoon si trova per l’esattezza nel porto di Kársnes, a  Kópavogur, ed è stata progettata da Pursuit. Le immagini che hanno iniziato a circolare ancora prima dell’inaugurazione hanno subito lasciato immagine il relax che la natura circostante avrebbe potuto offrire. Seduti in una vasca idromassaggio, se si è fortunati, si può ammirare lo spettacolo offerto dall’Aurora Boreale circondati dai profumi e dai suoni oceanici oppure fare il bagno nelle calde acque termali che contrastano le fredde temperature islandesi.

Leggi anche: Il TRENO che insegue l’AURORA boreale

# 70 metri di laguna senza soluzione di continuità con l’oceano

Credits skylagooniceland IG – Sky lagoon Islanda piscina

Le dimensioni di questa laguna sono di circa 70 metri d’ampiezza ma lo spazio sembra non avere una vera fine, grazie al bordo a sfioro che dà la sensazione di trovarsi nell’oceano, senza soluzione di continuità. Il relax è sempre assicurato. L’obiettivo principale della struttura è quello di offrire una totale immersione panica, connettendo mente, corpo e ovviamente la natura.

credit: siviaggia.it

La Sky Lagoon è ormai diventata una delle mete turistiche più ambite dell’Islanda: in quale altro luogo si può sorseggiare un drink in una rilassante piscina termale, circondati dai rumori dell’oceano e sovrastati dai colori di un tramonto dai mille colori? Anche Milano però non sarà da meno quando nel 2023 inaugurerà le sue terme fiabesche restaurando e riqualificando il gioiello liberty delle Scuderie de Montel nel cuore di San Siro.

 

Continua la lettura con: In arrivo a Milano delle TERME FIABESCHE

FABIO MARCOMIN

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La SCUOLA più PICCOLA del MONDO è a due ore e mezza da Milano

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Ceresole Reale. Ph. @lobodiuchenko IG

Poco più di cento abitanti e solo 2 alunni. Ai piedi del Gran Paradiso, nella valle Orco e sulle acque dell’omonimo lago, si trova Ceresole Reale, il paesino che ospita la scuola più piccola del mondo. 

La SCUOLA più PICCOLA del MONDO è a due ore e mezza da Milano

# Due alunni bastano per fare una scuola

Ceresole Reale è un paesino di montagna in provincia di Torino, vicino al confine con la Francia. Insieme a Venaria Reale è l’unico comune italiano a potersi fregiare del titolo Reale. Oltre a questo, detiene un altro primato: ospita la scuola più piccola del mondo. Sono soltanto due gli alunni iscritti alla primaria. Si tratta i due cugini Raffaele di sei anni e Guglielmo di nove, che vengono seguiti dalla maestra Ylenia di 27 anni di Cuorgnè.

I due bambini svolgono le loro lezioni insieme, in una pluriclasse che si trova al piano terra del municipio. Ma nonostante le dimensioni, la scuola fornisce ogni servizio. L’aula è dotata di computer, una lavagna luminosa e, in più, offre una vista meravigliosa sul parco naturale che circonda il paese, offrendo la possibilità anche di lezioni all’aperto.

# La scuola è il cuore del paese

pexels

È da anni che a Ceresole mancano alunni. Il paesino d’inverno conta non più di 80 persone: molti anziani e pochi bambini. Purtroppo, è la storia di molti paesini di montagna che si spopolano durante l’inverno diventando solo mete turistiche, mentre gli abitanti si spostano verso le città per avere più servizi e comodità.

Ma non importa la grandezza, la scuola è di enorme importanza per il suo paese e per questo, ad accogliere i due alunni il primo giorno di scuola, erano presenti il sindaco Alex Gioannini, il vicesindaco Mauro Durbano e il consigliere regionale canavesano Claudio Leone. “Un paese senza bambini non ha futuro – commenta il vicesindaco Mauro Durbano – de la scuola rende il paese ancora vivo. Ci auguriamo che il bando della Regione Piemonte che offre contributi a coloro che intendono trasferirsi nei comuni di montagna possa, in un prossimo futuro incrementare il numero dei nostri alunni. Un paese senza scuola – conclude – è un paese fantasma”.

# Più servizi per aiutare chi rimane

credits: @emanuelbernardi88

Ma forse il primato non verrà mantenuto ancora a lungo. Infatti, grazie anche alla Regione che finanzia all’80% le scuole sussidiate di montagna, Ceresole Reale è uno dei piccoli comuni che può ancora offrire un servizio basilare alla popolazione, agevolando chi decide di rimanere. Anche per la scuola l’aiuto della regione è fondamentale ed evita che bambini e genitori debbano affrontare inenarrabili disagi per frequentarla.

Continua la Lettura con: Sul MONTE BIANCO e a BORDO DI UN VELIERO: la TERAPIA DELL’AVVENTURA di una scuola di Milano

SARA FERRI

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Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

CAUSA di FORZA MAGGIORE: come si dice a Milano?

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Come si traducono parole contemporanee in milanese?

Ogni giorno su milanocittastato.it la parola tradotta del giorno. Per tenersi sempre aggiornati, anche in milanese. 

Continua con: Tutte le parole tradotte in milanese pubblicate finora

A cura di STEFANO CORRADA in collaborazione con LAURA LIONTI e BEATRICE BARAZZETTI 

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I NUMERI della METROPOLITANA di Milano

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Credits marco.colombini77 IG - Deposito Atm San Donato

La metropolitana di Milano raccontata i numeri. Ecco tutti quelli da conoscere.

I NUMERI della METROPOLITANA di Milano

# Le linee metropolitane? 4 + 1 “people mover”

Mappa ATM 2021

La rete metropolitana di Milano si compone di 4 linee, la M1 identificata dal colore rosso, la M2 dal colore verde, la M3 dal colore giallo e la M5 dal colore lilla. A queste si aggiunge un people mover: MeLA (acronimo di Metropolitana Leggera Automatica), che collega la stazione di Cascina Gobba all’Ospedale San Raffaele.

Leggi anche: La NUOVA MAPPA della METRO: le 4 novità e che cosa manca per essere perfetta

# Quanto è estesa? 96,9 km di rete, di cui 72 in galleria e 22 fuori dal Comune

L’estensione totale della rete è di 96,9 km, prima in Italia, così suddivisi: 27 km la linea rossa, 40,4 km la linea verde, 16,6 km la linea gialla e 12,9 km la linea lilla. Di questi 74,8 km si snodano dentro il Comune di Milano e 22 km nell’hinterland. I treni corrono in galleria per 72 km, mentre il resto del tracciato è in trincea o sopraelevato.

# Quante fermate? 113 stazioni, di cui 19 extraurbane e 18 in superficie

Stazione Gessate

Le stazioni metropolitane attive sono 113, di cui 95 sotterranee e 18 in superficie. Le stazioni extraurbane sono 19, di cui 4 sulla linea rossa e le rimanenti 15 sulla linea verde dove sono in prevalenza all’aperto.

# Quanti sono i capolinea? 11  

La rete metropolitana milanese si sviluppa in 11 direttrici differenti, che in alti paesi verrebbero considerate come 11 linee, e altrettanti capolinea per via delle diramazioni della M1 e M2. Nel dettaglio:

  • la M1 fa capolinea a sud-ovest a Bisceglie, a nord-ovest Rho Fiera e a nord Sesto 1° Maggio FS;
  • la M2 fa capolinea a sud a piazza Abbiategrasso e Assago Milanofiori Forum, a nord-est a Cologno Nord e Gessate;
  • la M3 a San Donato M3 a sud e Comasina a nord;
  • la M5 a Bignami a nord e San Siro Stadio a ovest.

# 7 interscambi

Dall’incrocio delle 4 linee si generano 7 interscambi: tra M1 e M2 a Cadorna FS e Loreto, tra M1 e M3 a Duomo, tra M1 e M5 a Lotto, tra M2 e M5 a Porta Garibaldi, tra M2 e M3 a Stazione Centrale FS e tra M3 e M5 a Zara.

Leggi anche: METRO ROSA: come immaginare il LATO NORD

# 2.400 corse effettuate ogni giorno 

Ph. danielemik (pixabay)

Sulle 4 linee in esercizio ogni giorno vengono effettuate 2.400 corse. 

# 187 convogli in circolazione, di cui 21 senza conducente

Credits marco.colombini77 IG – Deposito Atm San Donato

In base agli ultimi dati disponibili sono 187 i convogli in circolazione, compresi sia quelli con conducente a bordo che i 21 driverless in funzione sulla M5 ma che non sono di proprietà di ATM. In servizio ci sono ancora alcuni treni delle prime serie che sono stati revampizzati e ammodernati.

Leggi anche: L’EVOLUZIONE dei TRENI della METRO di Milano

# 6 depositi per i treni, ma nessuno per la M5

Credits Atm – Metro M5 nella rimessa

I depositi dei treni sulla rete metropolitana milanese sono 6: due sulla linea rossa a Molino Dorino e Precotto, tre sulla linea verde a Gorgonzola, Cologno Nord e Famagosta, uno sulla linea gialla nei pressi della stazione di San Donato. La linea lilla al momento ha solo una rimessa dove è attivo un sistema di autolavaggio.

Leggi anche: I TRE SEGRETI della LILLA

# 2 centrali operative e di controllo, una dedicata solo alla M5

Credits Atm – Sala controlli metropolitana Lilla

Sono due le centrali operative e di controllo delle metropolitane di Milano in funzione 7 giorni su 7. La più grande si trova in via Monte Rosa e si occupa di garantire il funzionamento delle linee M1, M2, M3 e in futuro M4 oltre a quello del trasporto pubblico di superficie. Alla fermata di Bignami c’è invece la sala di controllo per la linea M5.

# Una nuova linea e un prolungamento in costruzione per un totale di 23 nuove stazioni e 17 km di tracciato

La metropolitana milanese presto vedrà espandere la sua rete. In fase di ultimazione ci sono:

  • una nuova linea, la M4, con un percorso di 15 km e 21 stazioni, le prime tra Linate e Dateo apriranno in autunno mentre le restanti entro il 2024;
Le nuove denominazioni delle stazioni delle linea blu
  • un prolungamento di 2 fermate e circa 2 km della linea M1 a nord con le stazioni di Sesto Restellone e Monza-Bettola che dovrebbero inaugurare nel 2024.
Credits: Urbanfile – Prolungamento Monza Bettola

Leggi anche: Forse ci siamo: conto alla rovescia per l’INAUGURAZIONE delle prime 6 FERMATE della M4. Fissata la nuova data per le ULTIME STAZIONI

# 3 estensioni di linee finanziate con 17 nuove stazioni e 19,2 km di tracciato

Oltre ai cantieri attivi ci sono altri prolungamenti che hanno ottenuto i finanziamenti necessari e che presto vedranno iniziare i lavori. Le linee interessate saranno tre:

  • la linea M1 si estenderà ad ovest di 3 stazioni, Valsesia, Baggio e Quartiere Olmi per circa 3,5 km e i lavori dovrebbero iniziare entro l’anno per concludersi tra il 2027 e il 2028;
Credits: Urbanfile – Prolumgamento Bisceglie-Quartiere degli Olmi
  • la linea M5 si spingerà sino al Polo Istituzionale di Monza, diventando così la prima linea metropolitana in Italia a collegare due province, partendo dall’attuale capolinea Bignami per 12 stazioni e 13,2 km. L’inaugurazione dovrebbe avvenire tra il 2029 e il 2030;
Credits: Urbanfile – M5 fino a Monza
  • la futura M4, ancora da aprire, si allungherà ad est di 2 fermate e 2,5 km fino a Segrate dove verrà realizzato un interscambio con la futura stazione dell’Alta Velocità. L’apertura di questo tratto è previsto per il 2030.
Prolungamento M4

Leggi anche: Entro il 2030 la METRO CRESCERÀ del 34%: le 38 NUOVE FERMATE in arrivo

Continua la lettura con: Il progetto dell’EURO NIGHT SPRINTER: come una METRO ad ALTA VELOCITÀ tra le città d’Europa

FABIO MARCOMIN

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L’aperitivo si aggiudica una giornata mondiale: ecco il WORLD APERITIVO DAY

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Credits: zenomag.com

L’aperitivo. Non solo icona della milanesità, ma anche un business che si assesta su un gigantesco volume d’affari, ottiene la sua giornata mondiale.
Occhio alle agende, perché sta per arrivare

L’aperitivo si aggiudica una giornata mondiale: ecco il WORLD APERITIVO DAY

# La presentazione nella città simbolo dell’aperitivo

Credits: navigli-aperitivo.com

Nasce il World Aperitivo Day, la prima giornata internazionale incentrata su una delle icone italiane. Da un’idea di MWW Group, gruppo di comunicazione che realizza format per valorizzare le eccellenze del comparto agro alimentare, insieme ad Aperitivo Association, l’appuntamento per il World Aperitivo Day è fissato per giovedì 26 maggio.

Tutti invitati a condividere il proprio concetto di aperitivo, grazie anche alla campagna social e all’hashtag #worldaperitivoday, non per trarne una sintesi ma per mettere in risalto le tante interpretazioni che ognuno riesce ad affidare a questo momento della giornata.
La presentazione è avvenuta ieri a Milano, nella città che anche all’estero è considerata la migliore in Italia per la tradizione dell’aperitivo. Sarà un punto di ripartenza post pandemia?

Leggi anche: FINGER FOOD, il must di ogni aperitivo: come si dice in milanese?

# Un rito da miliardi che nemmeno il lockdown è riuscito a fermare

Credits: silverrbgstudio via Pixabay

Secondo Federico Gordini, presidente di MWW Group, l’aperitivo solo nel 2019 ha mosso 4,5 miliardi di Euro. Un volume impressionante, che in Italia è legato a filo continuo con uno dei beni più importanti del paese, il food.
Sebbene le restrizioni degli ultimi due anni abbiano ridotto notevolmente il volume di affari, nemmeno il lockdown è riuscito ad azzerare questo rito. Locali e bar hanno iniziato ad offrire i loro cocktail migliori da asporto. Magari in confezioni poco eleganti, ma sicuramente pratiche, per portare a casa degli irriducibili un momento di normalità.
Durante il lockdown oltre 150 milioni gli aperitivi delivered to home. Dopo le riaperture, nel 2021 sono stati 170 milioni quelli consumati dagli italiani fuori casa.

Leggi anche: Lo PSICOAPERITIVO: l’APERITIVO cambia con la PERSONALITÀ

# Un evento lungo 10 giorni

Credits: zenomag.com

L’appuntamento vero e proprio del 26 maggio, a Milano, è fissato alla Fondazione Feltrinelli. In occasione della presentazione, moderata da Francesca Romana Barberini, oltre a Federico Gordini haanno partecipato anche gli chef Andrea Berton e Daniel Canzian, insieme al suo sommelier Silvio Toselli, Filippo Sisti, barman ambassador, e Luca Enzo Bertè, sommelier del ristorante Berton.
Insieme a loro anche Alessandro Lupo, del Marketing & Communication di Carrefour e Giuseppe Monopoli, Manager di Haier Group, questi ultimi due a rappresentare i main sponsor del World Aperitivo Day, Carrefour e Candy.

Proprio Carrefour darà il via all’evento da lunedì 16 maggio, con una serie di promozioni commerciali legate all’aperitivo, con l’intento di sensibilizzare i clienti verso l’acquisto di prodotti a filiera garantita.

Leggi anche: I 5 migliori MERCATINI AGRICOLI di Milano

# La scelta degli ingredienti

Credits: celiacozens via Pixabay

Nonostante ognuno ne abbia la propria personale interpretazione, l’aperitivo è tale se almeno il 50% è italiano. La scelta degli ingredienti, pertanto, deve essere per lo meno a metà di produzione italiana.
La giornata internazionale dell’aperitivo si prefigge anche questo obiettivo, ovvero esaltare il patrimonio enogastronomico regionale, con accostamenti alle tradizioni di food & beverage di tutto il mondo, passando però per prodotti a denominazione o provenienti da filiere di garanzia Made in Italy.
Anche l’accostamento tra cocktail e cibo deve passare attraverso una scelta per nulla banale, per esaltare il gusto e il lavoro di chef e mixologist.

La sintesi del World Aperitivo Day sarà la sottoscrizione del Manifesto dell’Aperitivo, un decalogo proposto da Aperitivo Association per individuare e codificare i valori fondanti di questo cerimoniale quotidiano. Senza dimenticare la formidabile accoppiata tra incontro e tasting.

Dopo due anni molto faticosi, è proprio quel che serve al comparto per ripartire con leggerezza.
Pronti per alzare i bicchieri?

Continua la lettura con: APERITIVO all’APERTO? I 10 posti TOP a MILANO

LAURA LIONTI

copyright milanocittastato.it

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In vendita l’ISOLA SELVAGGIA che costa meno di un MONOLOCALE a Milano

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Credits coldwellbankerhomes - Duck legend islands vista da vicino

Un’isola paradisiaca con prati verdi, alberi, scogliere basse e una grande casa. Ecco dove si trova e il suo incredibile prezzo.

In vendita l’ISOLA SELVAGGIA che costa meno di un MONOLOCALE a Milano

# Prati verdi, alberi, scogliere basse e una grande casa

Credits coldwellbankerhomes – Duck legend islands vista dettaglio

Una vera isola da sogno. Nella costa dello stato del Maine a nord degli Usa quasi al confine con il Canada, una delle zone più belle e ambite di tutta la Nazione, si trova “Duck Ledges Island“.

Credits coldwellbankerhomes – Duck legend islands vista frontale

Un luogo meraviglioso con natura selvaggia, prati verdi, alberi, scogliere basse dove prendere il sole, un porticciolo e un piccolo tratto di mare e anche una grande casa in legno dove vivere con annesso piccolo capanno. Nei giorni scorsi questa intera isola privata è stata messa in vendita a un prezzo davvero incredibile.

# Il prezzo è quello di un monolocale a Milano

Credits zillow – Casa Ducks Ledges Island

Le isole private hanno prezzi solitamente accessibili solo a star del cinema e dello sport e in genere ai miliardari. In questo caso l’isola è in vendita a un costo alla portata di tutti, o quasi, per la precisione 339.000 dollari che corrispondono a circa 325.000 euro al cambio attuale. Con la stessa cifra si può acquistare un monolocale o poco più a Milano, quindi si tratta di un vero affare, e per chi ha intenzione di cambiare vita questa potrebbe essere l’occasione giusta.

Credits coldwellbankerhomes – Duck legend islands interno abitazione

Invece di un appartamento in mezzo al frastuono e al traffico della città c’è un’alternativa in mezzo alla natura contaminata dove poter lavorare da remoto o rilassarsi pescando, facendo escursioni in canoa o semplicemente leggendo un libro nella veranda esterna o dal salotto con la meravigliosa vista del mare a fare da cornice.

 

Fonte: Esquire

Continua la lettura con: Come si diventa RE di un’ISOLA del REGNO UNITO

FABIO MARCOMIN

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La “Piccola Toscana vicino a Milano”: inglesi innamorati dell’OLTREPÒ PAVESE. Queste cose lo rendono unico al mondo 

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credits: @renzocavagliotti - Oltrepò Pavese

A pochi chilometri da Milano si trova una perla spesso sottovalutata come meta turistica, ma che non è passata inosservata agli occhi inglesi. Sul The Guardian si parla dell’Oltrepò Pavese, la regione a solo un’ora dalla City è una delle località suggerite per una vacanza immersa nella natura.

La “Piccola Toscana vicino a Milano”: inglesi innamorati dell’OLTREPÒ PAVESE. Queste cose lo rendono unico al mondo 

# Gli inglesi alla scoperta dell’Italia nascosta

credits: @boscolonghino

Si sa, “l’erba del vicino è sempre più verde” e molto spesso si guarda sempre all’estero senza rendersi conto delle bellezze che si trovano nei dintorni della propria città. A dimostrare che il proverbio non vale solo per gli italiani è un articolo sul The Guardian. Il celebre quotidiano britannico sembra essersi accorto del potenziale turistico di una zona sottovalutata dagli italiani e nella sua rubrica “Hidden Italy” suggerisce di far visita all’Oltrepò Pavese.

# Una piccola toscana vicino a Milano

credits: @roertamastretta

Questa zona, a meno di un’ora da Milano, è una delle località che ha incuriosito gli autori della guida che nel loro articolo descrivono come “una piccola toscana” sconosciuta e suggeriscono dove soggiornare e cosa fare fuori dai sentieri più battuti.

Gli inglesi sembrano aver particolarmente apprezzato le colline verdi e dorate dell’Oltrepò Pavese. Il suo paesaggio suggestivo, con distese di vigneti e villaggi medievali ricchi di castelli maestosi sembra essere la destinazione perfetta per una vacanza fuori dal turismo di massa.

# Le bellezze della provincia di Pavia

credits: @marco_brbs

Tra i luoghi consigliati dal The Guardian c’è Voghera, di cui viene anche citata la celeberrima casalinga. Da non perdersi sono il Duomo di San Lorenzo, il castello Visconteo e la chiesa rossa dedicata ai Santi Flavio e Giorgio. Non mancano poi i riferimenti a quella che viene chiamata “la vera gioia” della regione, ovvero le sue dolci colline punteggiate da borghi come Fortunago e Costa Cavalieri. Il territorio è ricco anche di fortezze, e d’obbligo è una visita al Castello Dal Verme, non lontano da Zavattarello in provincia di Pavia.

# Una vacanza gastronomica

Credits: @maralattuada
Vino San Colombano

Ma quando ci si trova in Italia l’aspetto culinario non si può di certo trascurare e nell’Oltrepò Pavese il protagonista indiscusso è il vino. Questa regione è infatti una delle prime zone a livello mondiale per la produzione del Pinot Nero. Tra le sue colline si possono trovare numerose cantine che offrono degustazioni guidate dove poter deliziare il palato assaggiando anche Riesling, Barbera, Sangue di Giuda, Bonarda, Croatina e Moscato. Ma anche la cucina locale non è meno ricca e per accompagnare un calice di buon vino si può scegliere tra svariate specialità come il salame di Varzi, il pane di Stradella, il Miccone (un panino fritto), la torta di Mandorla e la Formaggella di Menconico.

# A soli 40 minuti da Milano

credits: @renzocavagliotti

Insomma, gli inglesi si sono innamorati dell’Oltrepò Pavese e prima che flotte di turisti lo invadano forse conviene prendere la macchina e scoprire noi stessi questa “Hidden Italy” a 40 minuti da Milano.

Continua la Lettura con: Le ANTICHE BELLEZZE dell’OLTREPÒ: i 5 CASTELLI da non perdere

SARA FERRI

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Come si dice CAPOLISTA a Milano?

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Come si traducono parole contemporanee in milanese?

Ogni giorno su milanocittastato.it la parola tradotta del giorno. Per tenersi sempre aggiornati, anche in milanese. 

Continua con: Tutte le parole tradotte in milanese pubblicate finora

A cura di STEFANO CORRADA in collaborazione con LAURA LIONTI e BEATRICE BARAZZETTI 

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Le nuove BANDIERE BLU: le 14 novità e le SPIAGGE premiate della LOMBARDIA (e quelle più vicine a Milano)

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gardone riviera
gardone riviera

In questi giorni è stata pubblicata la 36esima edizione delle Bandiere Blu, elenco in cui vengono premiate le località turistiche marittime e lacustri per la qualità delle acque e dei servizi a 360 gradi. Vediamo le novità e quelle più vicine a Milano.

Le nuove BANDIERE BLU: le 14 novità e le SPIAGGE premiate della LOMBARDIA (e quelle più vicine a Milano)

# I requisiti per diventare bandiera blu

Credits agenziaanna IG – Bandiera blu

Istituita nel 1987 la Bandiera blu è un riconoscimento che premia i comuni rivieraschi e gli approdi turistici che si distinguono per la qualità delle loro acque e dei servizi a 360 gradi. La selezione viene effettuata dalla Foundation for Environmental Education, una ONG danese che ha il compito di valutare tutte le candidature. Per entrare in questo elenco ci sono 32 requisiti molto rigidi da rispettare e che certificano sia la qualità delle acque ma anche alcune virtù della cittadinanza in termini di comportamento civico ed ecosostenibilità.

Leggi anche: Anche senza mare la LOMBARDIA ha una SPIAGGIA da BANDIERA BLU che sfida quelle della SARDEGNA

# Le 14 nuove località italiane in elenco

Credits gigugin90 IG – Isola di Capo Rizzuto

Nella 36esima edizione delle Bandiere Blu in Italia sono 210 le località premiate, 427 sono le spiagge in totale, con 14 new entry: Cannobio in Piemonte, Riccione e San Mauro Pascoli in Emilia Romagna, Porto Recanati nelle Marche, Pietrasanta in Toscana, Alba Adriatica in Abruzzo, Ispani in Campania, Caulonia e Isola di Capo Rizzuto in Calabria, Castro, Rodi Garganico e Ugento in Puglia, Budoni in Sardegna, Furci Siculo in Sicilia. 

Tra novità e conferme vediamo quali sono le spiagge premiate più vicine a Milano.

#1 Gardone Riviera sul Lago di Garda, l’unica località lombarda, con due spiagge

Credits decop2010 IG – Gardone Riviera

Per il dodicesimo anno consecutivo Gardone Riviera sul Lago di Garda in provincia di Brescia, l’unica località lombarda, si trova in questo prestigioso elenco. Famosa per essere sede del Vittoriale degli italiani, monumentale residenza del Vate Gabriele d’Annunzio che qui riposa per sempre, Gardone Riviera ha ottenuto il riconoscimento di Bandiera Blu per due spiagge: Spiaggia Lido e Spiaggia Casinò. 

#2 Cannobio e Cannero Riviera sul Lago Maggiore

Credits appartamento_tiglio IG – Lido di Cannobio

Sul Lago Maggiore nel Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte, sono due le località con la Bandiera Blu. La prima è Cannobio, al confine con la Svizzera, rientrata dopo un anno di esclusione. La spiaggia premiata è il lido di Cannobio. Da visitare anche il pittoresco borgo e il porticciolo. Il comune dal 2011 è anche Bandiera arancione, riconoscimento attribuito dal Touring club italiano.

Credits swiss_travelblogger IG – Cannero Riviera

L’altro comune è Cannero Riviera, località di fronte alla quale affiorano dall’acqua i castelli di Cannero. Confermata anche quest’anno la Bandiera Blu per il lido di Cannero.

#3 Gozzano sul Lago d’Orta

Credits lidodigozzano IG – Ligo di Gozzano

Sul Lago d’Orta ottiene il riconoscimento della Bandiera Blu per il terzo anno consecutivo  il lido di Gozzano, nel paese omonimo che nel nome porta il ricordo del poeta delle “buone cose di pessimo gusto”.

Continua la lettura con: Le 7 SPIAGGE nel mondo con il MARE più BLU

FABIO MARCOMIN

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VIA PADOVA: da “tunnel dell’orrore” a GALLERIA d’arte d’accesso a Milano

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credits: noloart.altervista.org

Da tunnel dell’orrore a galleria d’arte a cielo aperto. Dal primo settembre il ponte ferroviario di via Padova 89 diventerà “Via Padova Mondo”, il progetto di rigenerazione urbana sostenuto da Pulsee Luce e Gas. Ecco il perfetto connubio tra arte e spazio urbano, ma in cosa consiste?

VIA PADOVA: da “tunnel dell’orrore” a GALLERIA d’arte d’accesso a Milano

# Addio al tunnel da brivido di via Padova

credits: noloart.altervista.org

Milano è in vena di riqualificazioni, ma le novità non si fermano al centro storico: anche via Padova sta per trasformarsi. Il protagonista? è il tanto discusso ponte ferroviario 89. Soprannominato da molti il “tunnel dell’orrore”, questo ponte, che sembra dividere la città, è considerato poco sicuro e per questo evitato perfino da chi ci vive a fianco. Come molte costruzioni urbane trascurate che diventano presto luoghi di degrado e abbandono, il suo destino sembrava essere segnato, ma non sarà così.

Dal primo settembre via Padova dirà addio al suo sottopasso da brividi che si trasformerà in una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto: Via Padova Mondo, ecco come si entrerà in città.

# La nuova porta d’accesso alla città, al mondo

credits: noloart.altervista.org

Sarà proprio l’insegna “Via Padova Mondo” ad illuminare la facciata del ponte. Ma è molto più di una semplice scritta, è un vero proprio invito ad entrare, un messaggio per quello che è di fatto uno degli accessi periferici della città.

Sono in molti a portare avanti questo progetto. L’idea nasce cooperativa Comin, sostenuta da Pulsee Luce e Gas, brand di Axpo Italia ideato dalla comunità di via Padova con capofila T12 Lab, ma è anche parte di un più ampio Patto di Collaborazione con il Comune di Milano. L’obiettivo è chiaro per tutti: creare un passaggio accessibile a tutti, una porta d’entrata alla città di Milano che riporti la bellezza nel quartiere rispecchiando la sua essenza: il multiculturalismo.

# L’incontro fra arte, inclusività e rigenerazione urbana

credits: IG @nolomilano

Già con il nome viene posta enfasi sulla dimensione multiculturale simbolo del quartiere, con l’obiettivo di renderla un segno di riconoscibilità ed orgoglio. L’iniziativa nasce proprio per sottolineare l’importanza della condivisione come strumento di arricchimento, necessario a costruire community di valore.

Il suo obiettivo è infatti quello di creare un dialogo con il territorio, sviluppando al meglio il messaggio di inclusività sociale e di rigenerazione urbana dando identità al quartiere. E come farlo se non attraverso l’arte?

# Dal degrado a un “non luogo” di bellezza

credits: mitomorrow.it

Un vero e proprio cambiamento radicale per trasformare un luogo di degrado in uno spazio sicuro e inclusivo, un “non luogo” della bellezza. Difatti “Il progetto è frutto di un lavoro che mette insieme chi lavora da anni sulla coesione sociale del territorio e artisti di fama internazionale come Pao, Tomoko Nagao e Pablo Pinxit”.

Ad oggi l’opera di rigenerazione urbana del sottopasso è già iniziata con la ripulitura, preparazione e coloritura dei muri, per realizzare poi una gallery di poster art. E da qui ha inizio la vera e propria mostra d’arte che vedrà l’alternarsi di quattro opere sul gigantesco poster di via Padova da settembre 2022 a dicembre 2023.

# Sharing is Caring, il nuovo motto della città

credits: noloart.altervista.org

Una nuova energia sembra circondare questo quartiere e con l’intenzione di attivare processi virtuosi nella comunità, Via Padova Mondo interpreta perfettamente il concetto di «Sharing is Caring» che ha portato Pulsee, simbolo del quartiere, a essere protagonista nell’ambito della sostenibilità e responsabilità ambientale.

Non resta che aspettare la fine dell’estate per godersi una passeggiata artistica nella nuova galleria a cielo aperto e, per chi fosse interessato, a giugno partirà la call to action per cercare gli artisti che si alterneranno sul muro con le proprie opere.

Continua la Lettura con:  A Milano sbarca l’APP per comprare le OPERE d’ARTE al RISTORANTE

SARA FERRI

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La fermata del giorno: 10 cose da vedere e fare intorno alla fermata di TRE TORRI

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L’appuntamento della settimana con la fermata del giorno. Oggi giriamo attorno a una delle stazioni più iconiche della linea lilla.

La fermata del giorno: 10 cose da vedere e fare intorno alla fermata di TRE TORRI

# City Life Shopping District: il centro commerciale 

https://www.gazzettadimilano.it/moda/milano-food-week-gli-appuntamenti-presso-citylife-shopping-district/

Il più grande distretto urbano dedicato allo shopping d’Italia: si tratta di uno dei centri commerciali più particolari e unici in assoluto del nostro paese, sia per quanto riguarda lo stile architettonico sia per la novità che rappresenta. 

# Il parco: piazza Giulio Cesare e l’Artline

https://www.gazzettadimilano.it/moda/milano-food-week-gli-appuntamenti-presso-citylife-shopping-district/

Molto curato esteticamente, il parco è perfetto per una passeggiata all’ombra delle tre torri, incontrando qua e là qualche lepre che vive nel parco. La piazza Giulio Cesare, con la sua fontana e gli edifici in stile liberty, e l’esposizione artistica Artline sono due delle attrazioni più indicate durante la passeggiata. 

# Residenze Hadid e residenze Libeskind

Le residenze Hadid e le residenze Libeskind sono appartamenti di lusso e attici che si affacciano su City Life. Gli architetti sono, rispettivamente, Zaha Hadid e Daniel Libeskind. Uno stile moderno e decostruttivista caratterizza questi edifici, simboli della zona.

# Gud: un aperitivo all’ombra dei grattacieli

Credits milanoamodomio.it IG – Gud Milano

All’interno del parco si trova un locale all’aperto stile campestre, con sdraio e ombrelloni su cui è possibile godere di un’ottima colazione, pranzo o aperitivo. Affollatissimo nei mesi caldi. 

# Peck 

https://www.dissapore.com/spesa/peck-a-milano-city-life-la-gioielleria-alimentare-aggiornata/

Peck è il celebre bistrot gastronomico che offre “un’occasione di consumo moderna in un contesto elegante” e si trova in Piazza Tre Torri, in posizione rialzata. L’alta qualità e l’eleganza sono gli elementi che contraddistinguono questo iconico ristorante. 

# Castello Pozzi e il castello di carte

https://www.uber.com/it/blog/milan/i5luoghisegreti_milano/ – castello di carte

Il famoso castello di carte è in viale Berengario. Si trova nel giardino del Castello Pozzi, uno spazio espositivo di pezzi unici d’arredamento. L’opera è in piedi – letteralmente – dal 1929, su progetto dell’architetto Livio Cossutti. É oggi uno dei simboli del quartiere. 

# Entity

https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g187849-d19208081-Reviews-Entity-Milan_Lombardy.html

In via Tiziano 19, sul lato di piazza VI febbraio di City Life, si trova questo lounge bar molto elegante, in cui poter si possono ottimi panini, classici o gourmet, per una pausa pranzo veloce ma di qualità.

# Sayonara American Piano Bar

https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g187849-d2688551-Reviews-Sayonara-Milan_Lombardy.html

In via Ippolito Nievo 1 c’è un pianobar in cui i protagonisti sono la musica dal vivo e i cocktail, dallo stile internazionale e un po’ old school.

# Tano passami l’olio

https://www.isabellaradaelli.it/nuova-location-per-tano-passami-lolio.html

“Ci sono due modi di mangiare: uno per nutrirsi e l’altro per divertirsi, la cosa bella è che il secondo non elimina il primo”. Questo è il motto dello chef Tano – una stella Michelin – e di questo ristorante, che si presenta come un ambiente classico e moderno, in cui si coniugano classe e arte con impianti tecnologici d’avanguardia. La cucina è una cucina sana, leggera e d’alta qualità.

# A.MORE Gallery

https://www.a-more.gallery/

Galleria d’arte in Massena 19, nei pressi della sede di Radio Dee Jay, uno spazio dedicato ad artisti internazionali e a bellissime fiere che si possono visitare previo appuntamento.

Continua a leggere con: La fermata del giorno: 10 cose interessanti da fare e vedere intorno a LAMBRATE

ALICE COLAPIETRA

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Si torna a FARE FESTA INSIEME: ogni settimana APE in piazza Affari con cocktail e dj set

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Credits: @ape_milano APE Milano

Si respira già aria d’estate e voglia di stare svegli a fare festa fino a tardi, ma, mentre si immagina un party in spiaggia, ci si ricorda di essere ancora a Milano a lavorare. Stare in città però non toglie il fatto che ci si possa divertire. Anzi, a Milano si fa festa anche in settimana, è tornato infatti il dopo-lavoro per eccellenza: APE in Piazza Affari!

Si torna a FARE FESTA INSIEME: ogni settimana APE in piazza Affari con cocktail e dj set

# Appuntamento ogni martedì dalle 18 a Mezzanotte in Piazza Affari

Credits: @ape_milano
APE Milano

Dopo una giornata di lavoro, ancora in giacca e cravatta e stanchi di vedere lo schermo del computer, il ritorno di APE Milano è quello che ci voleva. Sotto il famoso dito medio milanese il martedì sera fino a mezzanotte sono tornati gli spritz, cocktail vari e il dj set. Per gli organizzatori dell’evento, Milano è il luogo perfetto dove creare una festa del genere, perché, citandoli, “è una città con tanta gente ma poche masse, con tanti eventi ma pochi ritrovi, tanti parties ma nessuna grande festa” e quindi stupire i milanesi con un evento del genere è facile. 

Gli aperitivi sono organizzati da APE, un’associazione che oggi conta circa 50 soci, ma che in realtà nasce da un gruppo di amici e dalla loro voglia di creare qualcosa di grande.

# Una stagione di eventi fino all’autunno

Credits: @ape_milano
APE Milano

Il ritrovo per un po’ di divertimento è fissato tutti i martedì dalle 18 a mezzanotte in Piazza Affari. Nel periodo pre-pandemia APE organizzava già eventi dove arte, cultura e dj set si incontravano in un aperitivo in piazza. Tra le soddisfazioni più grandi degli organizzatori ci sono stati l’evento durante la design week 2019 nella Piscina Argelati, location mai scelta da nessuno, ma anche Dargen D’Amico che sale sul palco.

# Il nuovo concept: “A NEW CLASSIC”

Per questa stagione APE si è concentrato sul concept “A NEW CLASSIC”, saranno eventi che celebreranno quello che si è sempre fatto in passato con uno sguardo ai progetti futuri. Gli eventi sono iniziati il 26 aprile e per ora sono in programma il 17 e 24 maggio. Ma l’associazione culturale APE prevede un’intera stagione di eventi fino all’autunno che saranno organizzati tra Parco Sempione e il dito di Cattelan.

Fonti: milanodavedere.it

Continua la lettura con: 5+1 LUOGHI a Milano dove provare l’APERISUSHI (la nuova moda del momento)

BEATRICE BARAZZETTI

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La LINEA più TRAFFICATA del MONDO diventerà 100% AUTOMATIZZATA: un’idea per il PASSANTE?

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Credits wikipedia-Brancacube - LInea Yamanote

Entro l’autunno partiranno i primi test per rendere questa storica linea ferroviaria completamente automatizzata. Una rivoluzione che potrebbe arrivare anche sui treni ad alta velocità. Ecco di che linea si tratta e quando verrà trasformata.

La LINEA più TRAFFICATA del MONDO diventerà 100% AUTOMATIZZATA: un’idea per il PASSANTE?

# A ottobre partono i test sulla linea Yamanote, la linea ferroviaria più trafficata del mondo

wikipedia-Brancacube – Linea Yamanote

Partiranno ad ottobre i test per trasformare la linea Yamanote, la linea ferroviaria più trafficata del mondo, completamente automatizzata. Tra il 2015 e il 2019 sono stati registrati in media 4,013 milioni di passeggeri per giorno feriale con un carico specifico in ora di punta mattutina di 1,135 milioni di passeggeri km ogni km di tracciato.

Si tratta di una linea urbana che serve la città di Tokyo, lunga poco meno di 35 km, e gestita dalla East Japan Railway Company. Il servizio parte alle 04:30 e termina alle 01:20 con una frequenza di 2 minuti nelle ore di punta e 4 minuti durante il resto della giornata.

Leggi anche: Inaugurano TRE NUOVE LINEE: la più GRANDE METROPOLITANA del MONDO incrementa il suo primato

# Entro il 2028 la linea diventerà automatizzata al 100%

Mentor_Henry IG – Linea Yamamote

L’automatizzazione della linea avverrà per gradi. Lo sviluppo del sistema dovrebbe raggiungere le sue fasi finali al termine dei test, che come detto partiranno ad ottobre, con miglioramenti del carrello previsti intorno alla primavera del 2023 per raggiungere l’attuazione prevista nel 2028. A questo si aggiungerà un sistema di elevata precisione in grado di rilevare gli ostacoli sui binari e gestire anche le fermate di emergenza entro il 2030. 

# La prossima tappa potrebbe essere il servizio di alta velocità con i treni “proiettile” 

Greece-China News from Pexels – Maglev

La linea Yamanote potrebbe non rimanere un caso isolato. In Giappone pensano infatti di rendere automatiche anche le tratte ferroviarie ad alta velocità. Nel novembre 2021 la East Japan Railway Company ha invitato i giornalisti nella prefettura centro-settentrionale di Niigata per assistere a una corsa di prova del treno più veloce del mondo, il “treno proiettile” maglev shinkansen, configurato con guida autonoma.

Potrebbe fare da apripista per altre città al mondo. Un giorno sarà così anche il passante?

Leggi anche: In costruzione il TRENO più VELOCE del MONDO: farebbe Milano-Roma in 1 ora

Continua la lettura con: 10 LOCALITÀ da raggiungere in TRENO da Milano per una gita o per una breve vacanza

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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Apre al pubblico l’ORANGERIE: Milano ritrova il suo storico “Giardino”

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Credits: finestrasullarte.info

«Un dono per Milano» lo ha definito la direttrice del Museo Poldi Pezzoli, Annalisa Zanni. Vediamo come si sviluppa il progetto, che recupera molti dei legami con il passato della casa-museo

Apre al pubblico l’ORANGERIE: Milano ritrova il suo storico “Giardino”

# Il “Corso del Giardino” ritrova il suo tesoro 

Credits: finestrasullarte.info

La casa-Museo Poldi Pezzoli di Via Manzoni, sta per rendere fruibile al pubblico uno degli angoli segreti della città: il suo giardino.

Le ville patrizie di un tempo sono tutte dei piccoli scrigni che nascondono dei tesori.
Il Museo Poldi Pezzoli ne nasconde uno molto antico, conosciuto soltanto dai veri milanesi. Il bel giardino che si sviluppava lungo Via Manzoni fin dall’800, è il motivo per cui questa via, ancora oggi, è soprannominata “il Corso del Giardino”.
Anche se pochissimi, veri, milanesi conoscono questo soprannome di Via Manzoni, villa Poldi Pezzoli recupera questo legame con il suo illustre passato, aprendo il proprio giardino alla cittadinanza. E lo fa in grande stile.

Leggi anche: Un GIARDINO su ogni FERMATA dell’autobus. Un’idea anche per Milano?

# L’Orangerie per il bicentenario del Conte

Credits: casemueso

Cade proprio nel 2022 il bicentenario della nascita del Conte Giangiacomo Poldi Pezzoli d’Albertone, nato a Milano il 22 luglio 1822, erede della facoltosa famiglia che ha costruito la propria fortuna con l’appalto per la riscossione delle tasse austriache. Il Conte Poldi Pezzoli è stato un appassionato collezionista d’arte, quindi fondatore del museo.

Cuore di questa importante ricorrenza è la realizzazione di una nuova Orangerie, che verrà messa a disposizione della città per ospitare convegni, dibattiti ed eventi, sia pubblici che privati.
La struttura è un progetto di Square Garden e dell’ingegnere Mario Franzini, da anni collaboratore del Museo Poldi Pezzoli. È una serra in vetro e metallo, ospitata all’interno del giardino della villa, che durante gli eventi sarà aperto al pubblico e ammirabile in tutta la sua bellezza.

Leggi anche: I GIARDINI VERTICALI di Milano

# Un gioello di 100 mq incastonato nel palazzo Poldi Pezzoli

Credits: artribune

L’architettura dell’Orangerie rispecchia fedelmente lo stile del palazzo in cui è ospitata.
La nuova costruzione sostituisce una precedente, ma con le sue dimensioni più piccole, oltre a regalare un affaccio sul giardino, regala una vista migliore proprio sul palazzo Poldi Pezzoli. Le decorazioni dell’Orangerie sono di grande semplicità, che evocano quelle in uso a cavallo tra il 1800 e il 1900.
La struttura è in vetro e acciaio, con una copertura in lamiera lavorata e piegata a mano, le pensiline ispirate ai primi del ‘900, sostenute da ferro battuto lavorato finemente.
Definiscono il progetto anche mantovane realizzate in stile Milano e creste Versailles.
I serramenti perimetrali, in acciaio, richiamano il vetro finestra del palazzo.
I 100 mq della superficie interna sono, poi, realizzati totalmente in legno massello.

Leggi anche: Il giardino dei MORTI VIVENTI

# Le aspettative del Poldi Pezzoli e di Milano

Credits: Wikipedia

Annalisa Zanni ha dichiarato che le intenzioni del Muso Poldi Pezzoli si possono racchiudere in «un dono per Milano […] uno spazio che restituisse ai visitatori quel desiderio di verde che tutti noi stiamo riscoprendo» sottolineando che «Milano è famosa per i suoi giardini nascosti, come lo splendido esempio di giardino all’inglese del Museo»

Presente anche Beppe Sala, il quale auspica che la disponibilità dell’Orangerie possa rendere villa Poldi Pezzoli «una tappa sempre più irrinunciabile per milanesi e turisti»

Continua la lettura con: Il GIARDINO SEGRETO del centro di Milano (Mappa e FotoGallery)

LAURA LIONTI

copyright milanocittastato.it

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Sempre sul filo del CRACK: come si dice a Milano?

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Come si traducono parole contemporanee in milanese?

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L’HOTEL più PICCOLO del mondo: una camera con bar. Ecco dove si trova

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Credits: @viktorsylvester Central Hotel and Cafè

Quante stanze potrebbe avere l’hotel più piccolo del mondo? Risposta semplice, una. Esiste un albergo formato semplicemente da una caffetteria e una camera, una soluzione molto minimal ma che rende comunque felici i suoi ospiti. Ma, dove si trova?

L’HOTEL più PICCOLO del mondo: una camera con bar. Ecco dove si trova

# 12 metri quadrati tra bar e camera d’hotel

Credits: @centralhotelogcafe
Central Hotel and Cafè

Si chiama Central Hotel & Café e si trova a Copenaghen. Nonostante le dimensioni molto contenute, all’hotel più piccolo del mondo non manca nulla. Al primo piano di una piccola caffetteria della capitale della Danimarca, c’è una stanza d’hotel studiata nei minimi dettagli. Con un bagno privato all’interno, la camera ha uno stile retrò: con rifiniture in legno e un letto Royal Eden e Geismar, ma accompagnati da apparecchiature moderne come la televisione a scomparsa, il classico frigobar e un impianto musicale.

La metratura della camera è poca, sono circa 12 metri quadrati in totale tra bar e camera, ma i proprietari del Central Hotel & Café hanno trovato metodi alternativi per salvare spazio: il televisore è nascosto nella libreria, l’armadio è ricavato in un angolo della stanza e anche gli sgabelli compaiono e scompaiono “magicamente”.

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Credits: @centralhotelogcafe
central hotel and cafè

Dormire una notte o più al Central Hotel & Café è un’esperienza unica: non solo perché con tutti i comfort di un hotel si dorme nell’albergo più piccolo del mondo, ma perché si può fare colazione anche nella caffetteria più piccola di Copenaghen. L’hotel si affaccia poi in un’affascinante strada tipica danese, si trova al numero 1 di Tullinsgade, e gli ospiti possono sedersi sui tavolini fuori dal Central Hotel & Café. Ecco alcune foto dell’hotel più piccolo del mondo, formato solo da una camera e un bar.

Credits: @gabrieleharste
Central Hotel & Café
Credits: @lenacaillat
Central Hotel & Café
Credits: @centralhotelogcafe
Central Hotel and Cafè
Credits: @centralhotelogcafe
Central Hotel and Cafè

Continua la lettura con: La “FORTEZZA del DESERTO”: in arrivo l’HOTEL più GRANDE del mondo

BEATRICE BARAZZETTI

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La STRADA più PERICOLOSA di Milano: un incidente al giorno

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Credits: milanotoday.it incidenti via primaticcio

A volte prestare attenzione non è sufficiente per guidare sicuri, soprattutto quando le strade e le regole applicate ad esse non sono state pensate nel migliore dei modi. È questo il caso di una strada di Milano, che potrebbe essere definita la più pericolosa della città. Ecco perché.

La STRADA più PERICOLOSA di Milano: un incidente al giorno

# Una media di un incidente al giorno

VIA F. PRIMATICCIO

Nella periferia ovest di Milano c’è uno stradone dove, di media, avviene un incidente al giorno. Si tratta di via Francesco Primaticcio, un tratto di asfalto dove la causa principale degli incidenti sembra l’eccessiva velocità di chi guida, velocità dovuta alla mancanza di regole che rallentano il traffico. La media di un incidente al giorno non è un’esagerazione: questa settimana nel giro di due giorni si è assistito ad un motorino scaraventato sull’asfalto al centro della carreggiata e a tre auto distrutte all’incrocio. In entrambi gli incidenti non ci sono state gravi conseguenze per chi guidava, ma ciò non nega la pericolosità della strada.

Quanto riporta un residente della zona di via Francesco Primaticcio rende la situazione ben chiara: “Qui le auto corrono eccessivamente. Abbiamo anche paura ad attraversare con i bimbi. La situazione è davvero pericolosa”.

# Serve un intervento dell’amministrazione

Credits: milanotoday.it
incidenti via primaticcio

Bisogna trovare una soluzione a questa media di incidenti troppo alta. Ne sono ben consapevoli i residenti, che talaltro si trovano loro stessi vittime di sinistri stradali, ad esempio uno si è trovato la proprio auto distrutta dopo che un automobilista ha perso il controllo della vettura. Si chiedono più controlli, ma soprattutto un intervento dell’amministrazione. Tra le proposte dei residenti ci sono dossi e strisce pedonali, ma ogni soluzione atta a migliorare la situazione è bene accetta. 

Fonti: milanotoday.it

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BEATRICE BARAZZETTI

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