Home Blog Pagina 431

🛑 La M4 si prepara al primo VIAGGIO di PROVA

0
Credits: primalamartesana.it - Metro M4

Il giorno tanto atteso è quasi arrivato: la nuova linea blu M4 sta per essere inaugurata. Mancano ancora alcune autorizzazioni e piccoli controlli, ma presto sarà tutto pronto per partire.

La M4 si prepara al primo VIAGGIO di PROVA

# Il primo VIAGGIO a metà luglio

credits: giornaledisegrate.it

“Penso che dopo il 15-20 del mese (luglio) riusciremo a fare il primo viaggio” così afferma con ottimismo l’assessore alla mobilità, Marco Granelli. Questa primavera sono già state consegnate stazioni e gallerie, ora la nuova metropolitana si prepara per il suo primissimo viaggio. Il sindaco Beppe Sala si pone l’obiettivo di fare un viaggio di prova entro la fine del mese per mostrare a tutti il frutto dei lavori sulla M4.

# I test di prova si sono conclusi POSITIVAMENTE

credits: infotrasporti.com

Terminati la settimana scorsa i viaggi di prova. I vagoni della metropolitana hanno fatto avanti e indietro, da giugno fino a pochi giorni fa, su 3 delle nuove fermate (Linate, Repetti e Forlanini) per raccogliere tutti i dati e le indicazioni necessarie. Ormai l’attesa è quasi finita: a breve arriverà il via libera, quello che in termini tecnici si chiama “nulla osta di esercizio”. Granelli prosegue “I collaudi si sono conclusi in maniera positiva e finora i riscontri della commissione di sicurezza sono sempre stati positivi. I consigli e le prescrizioni che ci hanno dato sono stati seguiti, ora aspettiamo che venga rilasciato il nulla osta”.

# il gioco si fa DURO

Credits: Luigi Costanzo Fb – Collegamento aeroporto metro 4 Linate

Ora arriva la parte più difficile: valutare quando sarà possibile aprire i tornelli al pubblico. Sarà prima necessario osservare “i dati e le prospettive per il prossimo futuro del traffico aereo del city airport, che negli ultimi tempi sta dando finalmente segnali di ripresa dopo il tracollo generalizzato causato dalla pandemia.”
Entro quando, dunque, sarà tutto completato? La tratta da Linate a Forlanini è pronta, la prossima sarà Dateo, la stazione più profonda di tutte le linee metropolitane milanesi, ed entro il 2022 arriverà anche San Babila, la fermata che sta più a cuore al sindaco Sala. Entro il 2023 tutti i lavori dovrebbero essere terminati.

# Cosa ne pensano i Milanesi?

Credits: milano.repubblica.it – Metro Milano

Un sondaggio del 2015 commissionato dalla Metropolitana Milanese, prendendo un campione di 800 persone, ha rivelato che, tutto sommato, i cittadini sembrano essere soddisfatti del progetto M4. “La stragrande maggioranza dei milanesi ritiene infatti che M4 migliorerà gli spostamenti in città (lo pensa l’87% dei cittadini), ridurrà il traffico di auto (79% dei cittadini) e renderà più facile il raggiungimento degli aeroporti (88%). Elevato anche il numero di chi pensa che M4 favorirà lo sviluppo della città: oltre due terzi degli intervistati (68%) ritiene che la realizzazione di M4 porterà dare un impulso all’economia.”

A lavori conclusi, le opinioni dei milanesi rimarranno comunque positive? Beppe Severgnini scrive così sul Corriere della Sera: “I milanesi si stanno dimostrando ammirevoli e pazienti.  Se la chiusura dei lavori della M4 dovesse ritardare, per qualsiasi motivo, la città risponderebbe con durezza. Perché Milano è generosa e paziente: ma non è stupida.”

Continua a leggere con: M4: 7 CURIOSITÀ che forse non sai sulla METRO del FUTURO

SELENE MANGIAROTTI

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

 

MILANO nel 2035: come SARÀ la CITTÀ in uno scenario post Apocalittico (Rendering)

0
Credits: adnkronos.com Milano 2035

Anche a Milano piace proiettarsi verso il futuro, immaginarsi come sarà tra qualche anno. Peccato che il suo scenario non sembra così appetibile. A causa dei cambiamenti climatici, Milano infatti potrebbe non essere più “la bella Milano” che tutti conoscono.

MILANO nel 2035: come SARÀ la CITTÀ in uno scenario post Apocalittico (Rendering)

# La Milano post apocalittica

Credits: cafetv24.it
Milano 2035

Milano, luglio 2035. 127 giorni senza pioggia, una temperatura media di 42°. Niente acqua e i negozi di imbottigliamento presi d’assalto, si pagherebbe oro solo per una bottiglietta da mezzo litro. I ricchi migrano verso la Scandinavia, un traffico illegale di persone per portare in salvo più italiani possibili, solo quelli che se lo possono permettere però. Luglio 2035, una Milano disperata. Non più la bella e organizzata città. Un blackout nazionale che spegne anche l’energia meneghina. Un racconto fantascientifico? Sì certo ma che non sarà molto lontano dalla realtà.

# Un podcast per sensibilizzare gli italiani sul tema dei cambiamenti climatici

Credits: adnkronos.com
Milano 2035

The Source è un podcast dedicato interamente ai cambiamenti climatici, ma raccontati in un modo particolare. Una sorta di podcast post apocalittico, dove i protagonisti sono due conduttori radiofonici che da Milano diventano l’unica fonte di informazione dello Stato. Uomini cinici e mediocri, ma che arrivati ad un punto di non ritorno iniziano a cambiare idea sul problema ambientale.

Il podcast è stato voluto e ideato dal Gruppo Cap, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano. “Volevamo raccontare uno scenario fantascientifico, ma realistico, legato ai cambiamenti climatici per dare un chiaro segnale: se non interveniamo adesso con investimenti e cultura sulle nostre risorse ambientali e idriche, lo scenario di The Source non è solo probabile ma certo” spiega il presidente e amministratore delegato di Gruppo Cap.

# La situazione è grave

Credits: vocecontrocorrente.it
cambiamenti climatici

Non c’era bisogno di un podcast per capire che la situazione è grave. Eppure a volte gli italiani e il mondo hanno gli occhi chiusi, non perché non conoscono il problema ma perché non vogliono vedere. L’Italia è il primo stato in Europa per consumo di acqua, circa 220 litri al giorno pro capite. In estate non stupiscono più i 30° all’ombra, sono diventati la normalità, ma in tanto sempre in Italia nel 2020 la temperatura è aumentata di 1,65° rispetto alla media storica. Nel mondo il 25% della popolazione vive in una condizione di stress idrico e 4 miliardi di persone abitano già in aree dove c’è siccità almeno un mese all’anno.

Cosa stiamo aspettando a intervenire? Abbiamo bisogno di un peggioramento dei dati per arrivare anche noi al punto di non ritorno?

Continua la lettura con: MILANO 2030: come sarà la città tra 10 anni

BEATRICE BARAZZETTI

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

La doppia sconfitta degli inglesi

0

Una delle caratteristiche riconosciute storicamente agli inglesi è di essere sportivi.
Sono sempre stati presi a esempio come stile nell’accettare la sconfitta. E dove finiva l’aplomb arrivava il sense of humor a sdrammatizzare gli eventi.
Il mondo è rimasto invece stupefatto per la mancanza totale di senso di sportività mostrato dagli inglesi in occasione della finale del campionato europeo ospitato a casa loro.

Prima della partita hanno festeggiato come se avessero già vinto, calpestando e strappando la bandiera italiana. Hanno fischiato l’inno e, dopo la sconfitta, i giocatori si sono sfilati la medaglia con disgusto in uno stadio già svuotato dai tifosi che non volevano applaudire i vincitori nella premiazione. E all’uscita molti italiani sono stati malmenati da buzzurri incapaci di accettare il risultato.
E non solo questo ha stupito il mondo.

Nella partita sembrava che le due nazionali si fossero scambiate le magliette. Gli inglesi dopo un gol al secondo minuto hanno trascorso tutta la partita arroccati in difesa, affidandosi alla primordiale tattica italica di catenaccio e contropiede. Mentre l’Italia non ha mai cessato di giocare in attacco e di pressare senza sosta l’avversario. Pure ai rigori, gli inglesi si sono sciolti nell’emotività mentre gli italiani hanno tirato con una calma glaciale.

Non sappiamo se quello che è accaduto prefigura una rivoluzione di mentalità per i due paesi. Quello che è certo è che è sbagliato ragionare per stereotipi. Anche perché quasi sempre più che lo specchio di abitudini reali sono invece il frutto di una azione di esaltazione o di denigrazione determinata da fattori nazionalistici o per cercare di affermare una supremazia culturale.

La grande lezione che dunque possiamo prendere da questi europei per noi molto fortunati è di evitare pregiudizi o giudizi stereotipati anche per giudicare noi stessi o per dividerci in fazioni che hanno come unico effetto quello di indebolirci come comunità e come popolo.

Continua la lettura con: Identikit di un sindaco di successo per Milano

MILANO CITTA’ STATO

Riproduzione vietata al sito internet che commette sistematica violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

La GROTTA con il soffitto che sembra un CIELO STELLATO

0
credits: @tripdestiny su IG

Avete mai immaginato di entrare in una grotta, alzare lo sguardo all’insù e vedere un cielo così luccicante da farvi credere di non esserci mai entrati, ma di trovarvi ancora all’aperto ad osservare uno splendido cielo stellato?

SiViaggia ci porta in Nuova Zelanda a vedere questo magico spettacolo.

La GROTTA con il soffitto che sembra un CIELO STELLATO

# Un’atmosfera MAGICA

credits: @glowwormcaves su IG

Un magnifico cielo stellato, forse da far invidia al quadro di Van Gogh. È questo che possiamo osservare nella grotta di Waitomo, in Nuova Zelanda. In realtà, dentro alla grotta non troveremo nessun corpo celeste, ma LUCCIOLE. È questa la particolarità della grotta che la rende così speciale e unica al mondo. Milioni di lucciole usano fili di seta per aggrapparsi alle pareti di roccia e calcare creando piccole esplosioni di luci e bioluminescenze, dando vita a un’atmosfera assolutamente magica.

# La grotta degli Arachnocampa luminosa

credits: greenme.it

Si chiama “glowworm caves” il complesso di roccia calcarea che si è formata più di 30 milioni di anni fa costituito da circa 400 grotte decorate da stalattiti, stalagmiti e fossili marini. Il nome deriva proprio dal fenomeno che avviene al suo interno: sulle pareti calcaree vivono dei piccoli insettini, molto simili alle lucciole, chiamati “Arachnocampa luminosa” i quali emettono luce nel loro stadio larvale con lo scopo di attirare le proprie prede. A rendere l’esperienza ancora più suggestiva è l’accesso alle grotte: in barca, cullati dolcemente dalle onde del fiume sotterraneo, si entra silenziosamente all’interno per ammirare la scena.

# Un’esplosone di colori unici al MONDO

credits: @glowwormcaves su IG

Le bioluminescenze di questi insetti, chiamati “titiwai” nella lingua locale, mostrano le più belle sfumature e gradazioni del verde e del blu così particolari da renderle uniche nel loro genere, tant’è che sono impossibili da riprodurre artificialmente. Questa colorazione è dovuta all’alimentazione delle larve e al loro grado di nutrimento.

# I Māori già le conoscevano

credits: @tripdestiny su IG

Questo bellissimo complesso di grotte è stato scoperto per la prima volta ne 1887 da un capo Māori, Tane Tinorau, e da un geometra inglese, Fred Mace. La popolazione già era a conoscenza dell’esistenza di queste grotte, tuttavia, prima del 1887 non avevano modo di raggiungere queste caverne sotterranee.

Continua a leggere con: La LUSILOREULA: a Milano la PASSEGGIATA tra le LUCCIOLE

SELENE MANGIAROTTI

copyright milanocittastato.it

Riproduzione vietata al sito internet che commette sistematica violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

Via degli Dei? No, via delle DEE. Arriva il TREKKING per sole donne

0
credits: destinazione umana.it

Un progetto che coinvolgerà donne di ogni età in quello che viene chiamato “trekking emozionale”. Il sito SiViaggia ci racconta cosa c’è di così speciale in questo nuovo modo di fare sport.

Via degli Dei? No, via delle DEE. Arriva il TREKKING per sole donne

# Il trekking al FEMMINILE

credits: destinazioneumana.it

Per chi ama lunghi percorsi a piedi in mezzo alla natura, le città di Bologna e Firenze offrono un’esperienza esclusiva e sensazionale. È stata realizzata la “via delle Dee”, un percorso in cui si praticherà trekking alla scoperta di borghi e di città. C’è solo una regola: gli uomini non possono partecipare.

Quest’esperienza, ideata lo scorso 8 marzo (la Festa della Donna) da Destinazione Umana, ha come obiettivo quello di lasciarsi alle spalle ogni pensiero negativo, ogni senso di colpa, ogni paura passo dopo passo. Per questa ragione ha ottenuto il nome di “trekking emozionale” dove il focus è sull’introspezione e le emozioni.

# 130 km attraversando gli Appenini

credits: mugello.it

Ad accompagnare le donne sarà una blogger e una guida ambientalistica, le quali si occuperanno di tutto e saranno le sole a conoscere le varie tappe del tragitto proprio per dare al gruppo un’occasione per staccare completamente la mente e non dover pensare a nulla.

La particolarità sta proprio nel tipo di percorso: l’impresa permetterà di percorrere ben 130 km a piedi in 5/6 giorni oppure 2/3 in mountain bike nella via delle Dee, attraverso gli straordinari paesaggi che l’Appennino tosco-emiliano ha da offrire.

In realtà, il nome della via è semplicemente una rivisitazione in chiave femminista di quella che si chiama Via degli Dei, un percorso escursionistico che parte da Bologna e arriva a Firenze e ripercorre un antico percorso medievale utilizzato dai Romani.

Continua a leggere con: 5 percorsi di TREKKING da fare in giornata da Milano

SELENE MANGIAROTTI

Riproduzione vietata al sito internet che commette sistematica violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte

Leggi anche: Wimbledon, Matteo Berrettini ha perso, ma con onore. Novak Djokovic: “Giochi un tennis potente, un vero martello”

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

🛑 Luglio 2021 a CONFRONTO con l’ANNO SCORSO: quale è la situazione di ricoveri, contagi e decessi

0
Credits in_telegram_veritas - Raffronto ricoveri-decessi Luglio 2020-2021

La campagna vaccinale prosegue a ritmo sostenuto anche in Italia, il 60% della popolazione ha ricevuto almeno una dose, e ospedalizzazioni e decessi sono in calo. Merito quindi dei vaccini? Cerchiamo di capire quanto è il reale impatto confrontando i dati di quest’anno con lo stesso periodo dell’anno scorso.

Luglio 2021 a CONFRONTO con l’ANNO SCORSO: quale è la situazione di ricoveri, contagi e decessi

# Nel 2020 i parametri di ospedalizzazione e decessi erano migliori 

Credits in_telegram_veritas – Raffronto ricoveri-decessi Luglio 2020-2021. Fonte: dati ufficiali Ministero della Salute

La campagna vaccinale in Italia prosegue a ritmo sostenuto, il 37,6% ha ricevuto entrambe le dosi e il 59,3% almeno una. Il dato sembra riflettersi anche sui parametri di ospedalizzazioni, in calo costante da inizio luglio e sui decessi che, nei primi 9 giorni del mese, non hanno superato le 31 unità. Questo risultato è davvero merito dei vaccini o di altri fattori quali la stagionalità? Per capirlo è sufficiente fare un raffronto con lo stesso periodo del 2020.

Vediamo i numeri nel dettaglio dal primo al nove luglio 2020 e 2021:

  • i ricoveri normali erano 8.845 nel 2020, mentre nel 2021 nello stesso periodo sono 11.965: il 35,3% in più nel 2021;
  • i ricoveri in terapia intensiva nel 2020 erano 675, contro i 1750 del 2021: il 159,3% in più nel 2021;
  • i decessi: nel 2020 erano 159, a luglio di quest’anno 190, il 19,5% di morti in più nel 2021.

# In base alla stagionalità la curva dei contagi dovrebbe risalire da settembre, a seguire ricoveri e decessi

Se il Covid-19 continuasse a seguire lo stesso andamento stagionale avuto sinora, con minori infezioni nei mesi caldi, la ripresa in autunno, e un picco invernale, tra fine e agosto e inizio settembre dovremmo assistere a una piccola ripresa dei contagi per poi essere più marcata a inizio ottobre. Ricoveri e decessi dovrebbero seguire poco dopo. Vediamo cosa è successo nel 2020.

Credits Jhu Csse – Risalita contagi 2020

Dopo l’appiattimento della curva dei contagi registrato tra fine maggio e fine di agosto 2020 si è avuta una timida risalita a cavallo tra agosto e settembre: dai 401 casi del 22 agosto si è arrivati ai 1732 del 4 settembre, per poi assistere a una crescita esponenziale dalla seconda settimana di ottobre con 4.458 nuovi positivi il giorno 8. Il 13 novembre si è registrato il picco massimo di tutta la pandemia con 40.902 casi di positività.

Credits ourworldata.org – Risalita ricoveri 2020

La stessa dinamica ha riguardato le curve relative alla crescita di ricoveri normali e in terapia intensiva con la salita decisiva attorno al 14 ottobre, con 5.042 persone ricoverate, 437 in terapia intensiva. Il picco di ospedalizzazione si è avuto il 26 novembre con 38.079 ricoveri, di cui 3.804 in terapia intensiva.

Creditd Jhu Csse – Risalita decessi 2020

Anche l’ultimo indicatore, riguardante i decessi, ha replicato lo stesso andamento, pur con qualche settimana di differenza per gli effetti di contagi e ricoveri, con la curva ha che iniziato la salita attorno al 21 ottobre, quando i decessi erano stati 127. La punta massima punta massima di 993 morti è stata registrata il 3 dicembre.

Questi dati possono comprendere che potrebbe essere illusorio puntare tutto sui vaccini, mentre forse si dovrebbe preoccuparsi in anticipo di potenziare le strutture ospedaliere e di migliorare i protocolli di cura dei malati. 

Continua a leggere con: Johnson: “CONVIVERE con il Covid come con l’INFLUENZA”. In UK le restrizioni diventeranno FACOLTATIVE?

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Riproduzione vietata al sito internet che commette violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte 

Leggi anche: Tifosi aggrediti e picchiati a Londra: un brutto spettacolo. E gli inglesi si dimostrano i brocchi d’Europa

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità. 

La GRAN VIA: un modello per risolvere i problemi di connessione della M4

0
Gran Via: quando era ancora un cantiere. Credits: @itagnol.com

Si citano spesso i Paesi esteri per ciò che viene fatto e che, spesso, bisognerebbe prendere come esempio per risolvere i tanti problemi che affliggono l’Italia. Questa idea la prendiamo dalla Spagna perchè potrebbe servirci per uno dei problemi già sollevati per la M4. 

La GRAN VIA: un modello per risolvere i problemi di connessione della M4

Nel dettaglio ci riferiamo a Madrid ed a come hanno migliorato la rete delle metropolitane. Con alcuni lavori di ampliamento dei passaggi sotterranei sono stati messi in connessione la fermata della Gran Via, la strada principale della città iberica, con la rete ferroviaria regionale (Cercanias). Tre anni di lavori che hanno procurato non poche difficoltà ma che ora, con la conclusione e la messa in funzione del nuovo sottopassaggio, concede ai madrileni una ulteriore agevolazione negli spostamenti sui mezzi pubblici.

Il sottopassaggio mancante sulla M4

M4-M3 l'interscambio mancante (fonte: urban file)
M4-M3 l’interscambio mancante (fonte: www.blog.urbanfile.org)

Un tema che è molto caldo a Milano: tanti sottolineano il grande vantaggio che si avrebbe collegando la linea 3, fermata Missori, con la nascente linea 4, fermata Sforza-Policlinico, eppure il sottopassaggio è stato accantonato. Sarà quindi necessario uscire e affrontare il tratto allo scoperto creando non pochi disagi a chi preferisce utilizzare il trasporto pubblico ai mezzi privati. Crediamo che il tunnel, inizialmente previsto e ora accantonato, vada riproposto in un’ottica di incentivazione nel muoversi evitando di creare traffico, seguendo una impronta green che non solo è gradita ma necessaria per una metropoli che guarda al futuro.

Non solo “Gran Via”: a Madrid gli interscambi sono prioritari

Dopo aver interrotto dall’agosto 2018 il servizio nella stazione di “Gran Via” si sono più che raddoppiati gli spazi dedicati all’interscambio tra alle varie reti e, se pur con qualche ritardo, ora è disponibile un sottopassaggio che aumenterà sensibilmente il flusso degli usufruitori dei mezzi su rotaia. Un ottimo esempio per farci ispirare. 

Ringraziamento speciale a Riccardo Mastrapasqua per la segnalazione. 

Continua la lettura con: L’interscambio fantasma e le 7 questioni da risolvere per la M4

ROBERTO BINAGHI

Riproduzione vietata al sito internet che commette sistematica violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

Inaugurato il primo tratto della “CICLABILE più LUNGA d’EUROPA”. Ecco dove si trova

0
Credits: viaggi.corriere.it Pista Ciclabile Venezia

Per gli amanti della bicicletta è arrivata una nuova pista ciclabile che potrebbe diventare la più lunga d’Europa, almeno nel suo genere. Sarà, infatti, la ciclovia sull’acqua più lunga del Continente e si troverà proprio in Italia.

Inaugurato il primo tratto della “CICLABILE più LUNGA d’EUROPA”. Ecco dove si trova

# 20 chilometri di pura bellezza

Credits: viaggi.corriere.it
Pista Ciclabile Venezia

Nel weekend è stato inaugurato il primo tratto di quella che sarà la pista ciclabile sull’acqua più lunga d’Europa. Si chiamerà Via del Respiro e collegherà Cavallino Treporti, nell’area metropolitana di Venezia, alle porte della laguna di Punta Sabbioni. 20 chilometri di lunghe pedalate che offriranno un panorama magnifico su una delle città più belle del mondo. Una volta completata, regalerà una vista sull’isola di Burano e su quella di Sant’Erasmo, nonché sul panorama unico di Venezia e della sua isola Torcello. Come se le bellezze che offre non bastassero, dalla parte di pista di Punta Sabbioni, si potrà vedere anche il fiume Mose e l’orizzonte del mare Adriatico e del Lido di Venezia.

# Una Ciclovia sostenibile

Credits: viaggi.corriere.it
Pista Ciclabile Venezia

Con un investimento di oltre 12,5 milioni di euro, la nuova Via del Respiro è parte di un progetto di riqualificazione dell’intera laguna. Un progetto che punta alla sostenibilità, tanto che già il primo tratto della pista ciclabile è stato costruito con tecniche avanzate e sostenibili. Per rendere meno impattante la pista, l’impresa costruttrice ha sperimentato nuove modalità costruttive dimezzando i tempi di realizzazione. Se i primi 3,5 chilometri sono già stati inaugurati, i restanti 20 saranno resi accessibili pian piano e, entro l’estate 2022, la pista dovrebbe essere tutta pronta. Una struttura in acciaio e legno perfettamente sostenibile anche nella sua illuminazione con le luci a LED che, in più, rendono le passeggiate o pedalate notturne molto più suggestive.

# Viabilità, sicurezza e bellezza

Credits: veneziatoday.it
Pista Ciclabile Venezia

Viabilità, sicurezza e bellezza sono i punti forte della nuova pista ciclabile veneta che, oltre a voler diventare la più lunga su acqua d’Europa, aspira ad essere la più panoramica, almeno d’Italia. Una buona concorrente della pista ciclabile Garda by bike a Limone sul Garda. A fine lavori, quale sarà la più bella? Di certo la Via del Respiro di Venezia con la sua pedalata sull’acqua ha tutte le potenzialità per essere la più bella d’Italia. La più lunga su acqua d’Europa lo sarà già.

Fonte: veneziatoday.it

Continua la lettura con: La pista CICLABILE più BELLA D’ITALIA sta per essere completata

BEATRICE BARAZZETTI

Riproduzione vietata al sito internet che commette sistematica violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte

Leggi anche: Aumenti luce e gas: ecco la “tassa Covid”. Dalla benzina alle spiagge, tutti i rincari della pandemia per i consumatori

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

 

A BERGAMO arrivano le BIKE BOX. Servirebbero anche a MILANO?

0
credits: Parcheggia la bici

L’iniziativa arriva da Palazzo Frizzoni nel tentativo di diminuire la delinquenza e dare un parcheggio sicuro per le biciclette. Tuttavia non tutti sono d’accordo con questa nuova aggiunta alla città. Scopriamo perchè con primabergamo.it

A BERGAMO arrivano le BIKE BOX. Servirebbero anche a MILANO?

# 60 BIKE BOX in arrivo

credits: bicitech

Bergamo ha iniziato a far fronte al problema dei ladri di biciclette in maniera piuttosto innovativa. Le comuni rastrelliere utilizzate per inserire e parcheggiare le bici verranno sostituite dalle BIKE BOX, una sorta di garage monoposto in cui riporre il proprio mezzo in totale sicurezza. Le installazioni saranno una sessantina e saranno gestite da alcune associazioni del territorio, tuttavia il parcheggio non è gratuito. L’assessore alla mobilità Stefano Zenoni, però, rassicura pendolari e ciclisti: “la tariffa sarà minima.”.

# STOP alle biciclette rubate o danneggiate

credits: primabergamo

L’iniziativa nasce con lo scopo di contrastare i casi di furti delle biciclette e danneggiamenti del proprio mezzo. Per incentivare i ciclisti scoraggiati dai furti, Bergamo ha pensato a una nuova soluzione: sostituire le normali rastrelliere, che a detta del giornale erano un punto di ritrovo di spacciatore e delinquenti, con le bike box.

In Italia sono quasi una novità assoluta (alcune bike box sono apparse già a Genova e Venezia) ma in altri Paesi come Francia, Olanda e Giappone sono state adottate da tempo. Verranno posizionate in giro per la città entro la fine dell’anno e il ciclista vi potrà riporre il proprio mezzo senza il timore di non trovarla più al suo ritorno.

# Potrebbe funzionare a Milano?

Credits: bollettino.bici.milano.it

Zenoni spiega: “Utilizzeremo 70 mila euro del bando ministeriale bus&bike. L’obiettivo è dare informazioni sui percorsi, con una mappa interattiva e dei totem fisici da mettere nei punti strategici della città, che rimandino ai percorsi” e invita i ciclisti a segnalare eventuali zone in cui ce n’è più bisogno.

Non tutti i ciclisti di bergamo sono entusiasti di questi nuovi “garage monoposto”. Primabergamo riporta il commento di un pendolare: “Togliendo le rastrelliere mica spariscono i delinquenti, si sparpagliano e basta. Noi intanto non sappiamo dove parcheggiare”. Malgrado i malumori di alcune persone, l’iniziativa ha tutte le carte in regola per funzionare e risolvere un bel problema, anche a Milano.
Un ottimo modo per promuovere la sostenibilità ambientale e incentivare le persone ad usare maggiormente la bicicletta.

Prima, però, nel capoluogo lombardo sarà necessario far fronte alle problematiche sorte con alcune delle sue piste ciclabili, come quella di Corso Buenos Aires, e trovare unanimità tra i cittadini.

Continua a leggere con: Quel pasticciaccio brutto della CICLABILE di BUENOS AIRES: “ha generato il caos, bisogna toglierla”. La protesta dei commercianti

SELENE MANGIAROTTI

Riproduzione vietata al sito internet che commette sistematica violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte

Leggi anche: Italia campione d’Europa: la vittoria di Roberto Mancini e di tutti noi

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

 

Lo straordinario BORGO fatto di GROTTE nel Sud Italia

0
credits: @pratesialberto00 su IG

Senza conoscerne la storia, si direbbe che questo angolo della Basilicata sia stato costruito su suggerimento di J. R. R. Tolkien e progettato da un antenato dell’Archistar Boeri.

Lo straordinario BORGO fatto di GROTTE nel Sud Italia

# Le particolari grotte con il prato

credits: @ s.more_25 su IG
Nel comprensorio del paese di Pietragalla, in provincia di Potenza (siamo in Basilicata) c’è una piccola area risalente alla prima metà del 19° secolo chiamata Parco Urbano dei Palmenti. Un esempio di architettura rurale unica in Italia nella quale alcune “grotte” sono ricoperte da un fitto prato.
 

# Il borgo degli HOBBIT

credits: @pratesialberto00 su IG
All’interno di queste costruzioni, nelle quali grazie alla copertura c’è un clima costante, i contadini del luogo mettevano il vino a fermentare in apposite vasche di tufo. Utilizzati per questo scopo fino agli anni ’60, i manufatti si presentano come delle costruzioni degli hobbit, richiamando frotte di turisti estasiati dalla bellezza di questo piccolo borgo. La natura è padrona con il verde che domina sul resto del paesaggio, conferendone un aspetto di luogo incantato.
 

# Un simbolo del PASSATO

credits: ohga.it
Risalente all’inizio dell’anno 1.000, passato attraverso varie vicissitudini compresa una epica lotta contro il brigantaggio locale, Pietragalla si trova al nord di Potenza dove il Parco dei Palmenti copre una piccola area nella parte est del paese, in una zona collinare caratteristica della Basilicata.

Qui, il vino veniva prodotto con il metodo tradizionale della pigiatura a piedi nudi. Un bianco e un rosso dai sapori decisi era un vanto della zona che, ormai trasformatasi, conserva gelosamente questi manufatti, simbolo del passato rurale della regione.

Inserito nel luoghi del cuore dal FAI, è certamente un sito di grande interesse storico che merita di essere visitato da chiunque si trovi a passare in questa zona.

ROBERTO BINAGHI

Continua a leggere con: Il CAMMINO di BARDOLINO: il percorso da sogno per gli AMANTI del VINO

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

SCOPERTA la vera FORMA dell’UNIVERSO

0
Credits wikipedia.org - La forma dell'universo

L’abnegazione di un team giapponese e un’innovativa tecnica di “osservazione”, potrebbero rivoluzionare l’astronomia e non solo. Ecco quale sarebbe la vera forma dell’Universo.

SCOPERTA la vera FORMA dell’UNIVERSO

# La contemplazione del cielo

Credits chioggianews24.it – Galileo Galilei

Il genere umano scruta il cielo da sempre, da prima che esistesse la storia, si può dire. Dalla preistoria ad oggi, gli unici metodi di studio rimasti invariati sono l’esplorazione e l’osservazione. L’uomo non ha mai smesso di contemplare il cielo e, in attesa di poterlo esplorare per scoprirne i segreti, troveremo sempre scienziati con il naso all’insù che formulano teorie. La combinazione di teoria e osservazione è stata, fino ad oggi, la base per uno dei dibattiti più appassionanti del mondo fisico: che forma ha l’universo?

Come riporta il sito Esquire un team di astronomi giapponesi, guidati da Masato Shirasaki, ha annunciato la pubblicazione di uno studio che potrebbe far progredire le teorie fin qui accettate dalla comunità astronomica mondiale.

# L’intelligenza artificiale e la radiazione cosmica di fondo

Credits wikipedia.org – Radiazione cosmica di fondo

Il confronto tra esseri umani e spazio, è crudele se basato sulle dimensioni: tanto piccoli i primi, tanto esteso il secondo. Per fortuna la mente umana è in grado di elaborare teorie e creare strumenti in grado di colmare, con l’evoluzione, questo divario impietoso. Nel caso specifico, il team di Shirasaki si è affidato all’intelligenza artificiale per ripulire i dati astronomici rilevati dall’osservazione della radiazione cosmica di fondo, cioè il bagliore residuo del Big Bang che si irradia da ogni direzione verso il nostro pianeta.

L’osservazione di questa radiazione, infatti, è oggi una questione di rilevazione di immagini, tradotte sottoforma di dati complicati. Attraverso una lente gravitazionale si possono individuare gruppi di galassie in primo piano, ma i dati sono distorti da continue sovrapposizioni di altre galassie e corpi sullo sfondo: in pratica il rilevamento della radiazione cosmica di fondo, è continuamente disturbata da un “rumore”, che rende difficile alle sole capacità umane, progredire negli studi.

# Super computer e Big Data

Credits wikipedia.org – BigData

Ecco che l’intelligenza artificiale di un super computer, viene impiegata per lo studio di questi dati, incomprensibili anche per alcuni membri della comunità scientifica. “Questa ricerca mostra i vantaggi della combinazione di diversi tipi di ricerca: osservazioni, simulazioni e analisi dei dati AI“, ha commentato Masato Shirasaki. “In questa era di big data, dobbiamo superare i confini tradizionali tra le specialità e utilizzare tutti gli strumenti disponibili per comprendere i dati. Se riusciamo a farlo, si apriranno nuovi campi nell’astronomia e in altre scienze“.

# Ma qual è la forma dell’universo? La risposta più plausibile è che sia piatto

Credits wikipedia.org – La forma dell’universo

Siamo ancora nel campo delle teorie. Il dibattito tra astronomi e astrofisici si sviluppa su tre modelli matematici: l’universo potrebbe essere “aperto”, con bassa densità ed una curvatura negativa, simile ad una stella; oppure “chiuso”, se la densità universale fosse abbastanza grande da vincere l’espansione infinita e, quindi, rendere la forma dell’universo simile ad una sfera.

La terza teoria ci dice che l’universo potrebbe essere “piatto”: lo spazio si potrebbe esplorare per sempre, senza mai arrivare ad un confine. Immaginandolo all’esperienza umana, è come dire che sulla Terra possiamo camminare per sempre, senza mai trovarne la fine, giungendo sempre in un posto nuovo. Soltanto che sulla Terra valgono due dimensioni, mentre nella teoria dell’universo piatto, bisogna calcolare la superficie piatta ma in tre dimensioni, esperimento mentale non sempre facile.

Che ci crediate o no, per il momento è questo terzo modello quello che matematicamente risulta il più plausibile. La storia, anche recente, dell’umanità ci ha insegnato che il nostro pianeta non è piatto. La scienza, che è abituata a sondare ogni strada prima di abbandonare teorie infondate, ci sta portando un orizzonte piatto? Non lo sappiamo ancora. L’unica cosa certa è che fisici ed astronomi troveranno la soluzione e nascerà una nuova materia a scuola: “geometria universale”

Continua a leggere con: Il PRIMO HOTEL nello SPAZIO: la startup che punta alle STELLE 

LAURA LIONTI

copyright milanocittastato.it

Riproduzione vietata al sito internet che commette violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte 

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità. 

Identikit di un sindaco di successo per Milano

1
Credits: @robertamemoli_ IG

Milano si appresta a eleggere il nuovo sindaco. Quali sono le caratteristiche che cerchiamo nella personalità che deve guidare la nostra città?

Sicuramente la capacità manageriale. Milano è una città importante in Europa e il Comune è l’azienda della Lombardia con più dipendenti, quasi ventimila persone. È Una macchina complessa che deve essere sempre essere in movimento nell’aiutare i cittadini nella vita quotidiana.

Deve avere la visione di una Milano futura, ambiziosa e all’altezza delle aspettative della città più dinamica d’Italia. Perché la politica deve essere il tentativo di trasformare la realtà quotidiana attraverso la mediazione delle varie parti che possono beneficiare dell’innovazione e della visione di futuro che si è trasmessa ai cittadini.

La capacità di superare le parti. Il sindaco appena eletto, anche se espressione di una parte politica, deve governare una città che è di tutti, anche delle minoranze e delle componenti considerate avversarie.

Deve poi saper rappresentare e tutelare gli interessi di Milano all’interno del sistema Italia. Il sindaco di Milano di fatto ha un ruolo comparabile a un ministro e come tutti i sindaci delle grandi città del mondo, rappresentando una componente importante della comunità del paese, dovrebbe essere sempre interpellato e incarnare la posizione della comunità anche a rischio di prendere posizioni che possono essere in antagonismo con la governance del paese.

Dovrebbe avere una visione internazionale perché Milano rappresenta una delle città europee più importanti nel raggio di 800 chilometri ed è da sempre centrale nel rapporto tra mediterraneo ed Europa. Dovrebbe confrontarsi in maniera costante con le altre città europee, affrontando i problemi non tanto dal punto di vista di un comune dell’Italia ma dal punto di vista delle grandi città internazionali.

Dovrebbe poi cercare sempre di migliorare la qualità della vita dei cittadini, non solo dal punto di vista economico ma anche come armonia sociale e con l’ambiente.

Ovviamente per essere eletto dovrebbe dire di riaprire i navigli, occuparsi delle periferie e del manto stradale.

Continua la lettura con: La società dell’arroganza

MILANO CITTA’ STATO 

In VENDITA l’ISOLA privata più BELLA del MONDO

0
Credits: pumpkinisland.com.au Credits: Pumpkin Island

Come sarebbe vivere su un’isola deserta? Se potessi portare una sola cosa su un’isola deserta cosa porteresti? E invece, con chi andresti? Domande che tutti si sono posti almeno una volta: un po’ per scherzo e un po’ perché è bello immaginare e sognare.

In VENDITA l’ISOLA privata più BELLA del MONDO

Non ci sono dubbi, vivere isolato da tutto e da tutti non è facile, ma sicuramente qualcuno vorrebbe provare quest’esperienza. Vivere una sorta di estate eterna: relax, senza pensieri e godendosi tranquillamente i panorami mozzafiato che l’isola offre. Per chi ha questo sogno, da pochi giorni è all’asta quella che potrebbe essere l’isola deserta più bella del mondo.

# Pumpkin Island: l’isola più bella del mondo

Credits: @theblondenomads
Pumpkin Island

Si chiama Pumpkin Island l’isola privata che da molti è considerata la più bella del mondo. Quella che letteralmente è “l’isola delle zucche” si trova in Australia, precisamente tra le isole Keppel della Grande Barriera Corallina meridionale. A 14 km dalla costa di Yeppoon e a 10 a nord di Great Keppel Island, c’è il tesoro nascosto della Pumpkin Island.

6 ettari di spiaggia, flora e fauna ricchissime e una barriera corallina che rende ancora più suggestiva l’isola. La bellezza della natura di Pumpkin Island fa sì che in quest’isola si possa fare di tutto: ammirare delfini, tartarughe e balene, fare snorkeling e camminare.

# L’isola più ecologica

Credits: esquire.com
Pumpkin Island

L’isola è completamente indipendente. All’interno ci sono già diverse strutture: 5 ville e 2 bungalow con cucina all’aperto che complessivamente ospitano un massimo di 34 persone. La Pumpkin Island, infatti, è adibito a resort. La particolarità è però che è completamente alimentata ad energia solare ed eolica e l’approvvigionamento dell’acqua avviene grazie allo stoccaggio di quella piovana. Un’isola completamente indipendente ed ecologica, tanto da essersi guadagnata il titolo di hotel più sostenibile d’Australia in Australasia nel 2018 ai World Boutique Hotel Awards.

# Pumpkin Island: è in vendita ad un prezzo esclusivo

Credits: @theblondenomads
Pumpkin Island

L’isola ora è stata messa all’asta al modico prezzo di 18,5 miliardi di dollari. È solamente la terza volta che Pumpkin Island viene messa in vendita: la prima nel 1961 e la seconda nel 2003. Chi si aggiudicherà l’isola privata più bella del mondo?

Fonti: esquire.com

Continua la lettura con: L’ISOLA dei SOGNI in vendita in Lombardia: costa meno di un ATTICO in centro

BEATRICE BARAZZETTI

Riproduzione vietata al sito internet che commette sistematica violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte

Leggi anche: Variante Delta, i sintomi: come riconoscerla?

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

La proposta di UrbanFile per RISOLLEVARE la DARSENA dal degrado

0
Credits urbanfile - Proposta riqualificazione Darsena

Foto copertina: Urbanfile

La Darsena è stata riqualificata nel 2014, in tempo per l’Expo dell’anno successivo, ma l’impiego di materiali sbagliati e i difetti di progettazione hanno reso la vita facile ai writer. Le numerose scritte vandaliche sui muri hanno portato quindi in fretta degrado in una delle zone più suggestive della città. Vediamo la soluzione per limitare il problema proposta dal noto sito UrbanFile.

La PROPOSTA di UrbanFile per RISOLLEVARE la Darsena dal degrado

# Il degrado della Darsena nonostante la riqualificazione pre Expo 2015

La Darsena è stata riqualificata solo pochi anni fa, nel 2014 giusto in tempo per l’imminente Expo del successivo anno, dopo anni di incuria e abbandono. Passato poco tempo dall’inaugurazione sono venuti a galla i difetti di progettazione e la scelta di materiali sbagliati per restituire ai milanesi il porto della città. Tag, graffiti e scritte vandaliche hanno riempito in fretta tutte le pareti in vista. I muri in mattoncini rossi e quelli tenuti a secco sono diventati delle tele per writer. Una piaga che si è poi estesa ai muretti e alle balaustre preesistenti.

Leggi anche: DARSENA e NAVIGLI: tra aneddoti sconosciuti e problemi da risolvere

# Urbanfile propone una soluzione per limitare il degrado

Per ridurre il persistente problema del degrado in Darsena la soluzione proposta da Urbanfile ipotizza un impiego limitato di risorse per un risultato di qualità. Per rendere i muri meno esposti agli atti vandalici dei writer si potrebbero ridurre le dimensioni attuali della banchina, presente sul lato di Viale D’Annunzio, tramite la realizzazione di aiuole verdi con piante e sedute in legno prima e dopo il mercato comunale. In questo modo la terra e la vegetazione coprirebbe una porzione consistente dei muri bersaglio di scarabocchi e scritte inopportune. L’intervento non stravolgerebbe l’idea originale, ma anzi ne migliorerebbe l’estetica facilitando la manutenzione e il decoro dell’area.

Fonte e rendering: Urbanfile

Continua a leggere con: L’ULTIMA NOVITÀ della grande RIQUALIFICAZIONE per l’ex area Falck di Sesto

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Riproduzione vietata al sito internet che commette violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte 

Leggi anche: Caporalato di Stato a Fincantieri: il maxi processo di Gorizia su appalti e Agenzie del Lavoro (aspettando il Recovery Plan)

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità. 

Arriva un NUOVO GRATTACIELO nella BILLIONAIRE’S ROW di New York

0
Credits: dezeen.com Nuovo grattacielo nella Billionaire's Row

Comparirà un nuovo grattacielo nella Grande Mela. Novità? Non proprio, ma probabilmente sarà la strada newyorkese dai tantissimi edifici tanto alti quanto ricchi ad aggiungere questo nuovo grattacielo. La notizia diventa già più interessante. Ecco il progetto di quello che sembrerebbe un nuovo componente della Billionaire’s Row a New York.

Arriva un NUOVO GRATTACIELO nella BILLIONAIRE’S ROW di New York

# Il progetto

Il nuovo grattacielo, chiamato 41-47 West 57th Street, si affaccerà su Central Park e Midtown Manhattan e, con i suoi 63 piani di cui 5 nel podio e i restanti 58 sopra, sarà alto 1100 piedi, equivalenti a 335 metri. Sarà una torre ad uso misto: ospiterà 119 unità residenziali, un hotel, un ristorante e uno spazio commerciale di circa 19000 metri quadrati. Avrà la forma di un cuneo e sembra che sarà inclinato dal lato meridionale.

# Uno scambio equo

Credits: newyorkyimby.com
Progetto uovo grattacielo nella Billionaire’s Row

Il progetto è firmato dallo studio di architettura OMA, ma lo sviluppatore Sedesco vuole ottenere maggiori metri quadrati da utilizzare per il nuovo edificio. In cambio di 52000 metri quadri di superficie utilizzabile, Sedesco propone alla città miglioramenti agli ascensori per la stazione della metropolitana della linea F della 57th Street.

Non si tratta di un’iniziativa partita da Sedesco, bensì di un progetto dal nome Zoning for Accessibility di New York, annunciato nell’aprile 2021. In questo programma la Metropolitan Transportation Authority (MTA) prevede incentivi a tutti gli sviluppatori privati che vogliono costruire vicino alle stazioni delle metropolitane newyorkesi, in cambio i privati dovranno migliorare l’accessibilità delle stazioni stesse.

# Sarà parte della Billionaire’s Row

Credits: dezeen.com
Nuovo grattacielo nella Billionaire’s Row

Come riporta il sito dezeen.com OMA non ha lasciato informazioni sul futuro grattacielo, sembrerebbe però che sarà parte di quegli edifici che si affacciano a sud di Central Park o vicino alla 57th Street, della Billionaire’s Row. Inoltre, la zona del nuovo 41-47 West 57th Street sembrerebbe essere quella di un progetto di Mark Foster Gage Architects già stato bocciato nel 2015. Il nome dello stravagante edificio, che era stato progettato, doveva essere “The Khaleesi”, dal personaggio della serie TV “Game of Thrones”, perché dal design estroso con motivi di ali e forme scultoree drammatiche.

Continua la lettura con: La “TORRE ETEREA”: il GRATTACIELO che sembra una CASCATA GHIACCIATA

BEATRICE BARAZZETTI

Riproduzione vietata al sito internet che commette sistematica violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

🛑 In arrivo 400 MILIONI DI EURO per lo sviluppo di MIND nell’ex area EXPO

0
credits: mindmilano.it

Un nuovissimo progetto che coinvolge Milano e la mette ancora una volta sotto la luce dei riflettori. Questa volta, però, è il Canada a pensarci.
Il Sole 24 Ore ci spiega come verrà rivoluzionata l’ex area EXPO di Milano.

In arrivo 400 MILIONI DI EURO per lo sviluppo di MIND nell’ex area EXPO

# Un legame ben saldo

Masterplan Mind suddiviso per aree funzionali

Un accordo di 400 milioni di euro (coinvestimento paritario) intrapreso tra il CPP Investments canadese e il Lendlease australiano che mira a sviluppare il progetto MIND, situato nell’ex area EXPO milanese. Così, si rinnova l’ormai già solido legame tra le due società di real estate, le quali collaborano insieme ad altri progetti innovativi come la torre di soli uffici a Sydney e gli 800 appartamenti da costruire a Londra.

«Per la prima volta in Italia nasce un fondo immobiliare non specialistico, che in pratica investe su tutte le asset class per costruire l’ecosistema per innovazione, educazione e ricerca di Mind» racconta Andrea Ruckstuhl, al vertice del Continental Europe di Lendlease.

# EXPO come distretto dell’INNOVAZIONE

credits: @humantechnople su IG

Con il progetto MIND, una partnership pubblico-privata che mette d’accordo Regione Lombardia, Comuni di Milano e di Rho, Fondazione Fiera Milano e Città Metropolitana di Milano, si vuole trasformare l’ex area EXPO in un “distretto dell’innovazione” che va a toccare uno spazio di un milione di mq, dove il focus sarà sulla scienza e la tecnologia.

# La città del FUTURO

credits: mindmilano.it

Questa sarà la nuova sede dell’Human Technopole, un istituto italiano di ricerca per le scienze della vita, coinvolgerà anche Federated Innovation, mettendo insieme più di cento aziende per co-creare innovazione nei settori della “Lifescience” e “City of The future”. Inoltre, vi verrà istituito il nuovo campus dell’Università Statale di Milano che accoglierà 18.000 studenti, e l’ospedale ortopedico Galeazzi con 500 posti letto.

# Quando si farà?

credits: mindmilano.it

Andrea Ruckstuhl punta a realizzare almeno la prima parte del progetto entro i prossimi 2/3 anni con la realizzazione di “circa 300 unità abitative in modalità built-to-rent (rivolte sia alla domanda locale del bacino di Milano e del Sempione sia all’indotto interno del sito come ricercatori, personale e famiglie dei pazienti del Galeazzi), un hotel di 300 camere e un innovation hub di uffici e retail”.

Ruckstuhl spiega che “MIND incarna l’impegno di Lendlease non solo per la realizzazione di “best places”, luoghi migliori dove stare e vivere, ma anche nella progettazione di soluzioni innovative capaci di traguardare il futuro”. Con questo progetto si vuole dare spazio a ben 60.000 persone realizzando strutture residenziali in affitto, uffici, laboratori, spazi e istituzioni pubbliche.

Fonte: Il Sole 24 Ore 

Continua a leggere con: 🛑 MIND: come stanno procedendo i lavori nell’ex area Expo 2015? La novità: il 50% delle vie dedicato a GRANDI DONNE

SELENE MANGIAROTTI

Riproduzione vietata al sito internet che commette sistematica violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte

Leggi anche: Salvini a tutto campo fra Ddl Zan, giustizia e Bernardo sindaco: “A Milano vinciamo noi. Enrico Letta? L’ho sopravvalutato”

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

 

BOOM del TRENO per le vacanze: questa è la META REGINA dell’ESTATE

0
Credits: @ dinomarino7942 IG

Secondo un’analisi condotta dal sito Trainline, piattaforma per la ricerca e prenotazione di treni e bus, negli ultimi 2 mesi, dal 26 aprile al 20 giugno, si è registrata una crescita del 136% delle ricerche per viaggi in treno in Italia nel confronto dei due mesi precedenti. Queste sono le mete preferite.

BOOM del TRENO per le vacanze: questa è la META REGINA dell’ESTATE

# Liguria regina: si prende tutta la top 10 

Credit: ligurianotizie.it

La Liguria è la regina indiscussa nelle ricerche di mete di viaggio estive. Occupa tutta la top ten e in totale sono 17 su 25 le località di vacanza scelte nella regione. Le stazioni che hanno registrato l’aumento più sensibile tra fine aprile e fine giugno sono state:

  1. Spotorno, con +975%,
  2. Camogli, con +620%,
  3. le Cinque Terre in generale con Monterosso +623%, Riomaggiore +608%, Manarola +574% e Vernazza +470%.        

Tra i probabili fattori la struttura stessa della linea ferroviaria che permette di raggiungere le spiagge più belle lungo costa senza utilizzare altri mezzi di trasporto. 

# L’Emilia Romagna è seconda per numero di località sul mare in classifica

Credits: rivieraromagnola.it

In seconda posizione, dietro le località balneari liguri, troviamo la Riviera Romagnola con Gatteo a Mare in undicesima posizione con +490%, Cesenatico +470% e Cervia +369%.

Nella classifica delle mete più ricercate seguono la Toscana, con San Vincenzo a +397% e Forte dei Marmi a +360%, il Friuli Venezia Giulia con la stazione di Latisana-Lignano-Bibione a +389%, la Campania con Paestum a +369% e la Puglia con la Polignano a Mare  che ha segnato un +366%.

# Peschiera del Garda e Stresa le mete sul lago 

Credits: veronissima.com – Peschiera del Garda

Anche le mete lacustri hanno registrato una crescita notevole. Il Lago di Garda è il più gettonato con Peschiera del Garda con una crescita nelle ricerche del 454%, a seguire Desenzano del Garda/Sirmione con un +291%, poi il Lago Maggiore con +371% per Stresa e +216% per Arona. Da segnalare anche le stazioni di Como con un aumento del 187% e Bracciano nel Lazio del 109%

Fonte: lagenziadiviaggi

Continua a leggere con: Le OFFERTE LAMPO di RyanAir: l’estate 2×1, un VOLO GRATIS per ogni biglietto

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Riproduzione vietata al sito internet che commette violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte 

Leggi anche: Imen Jane, la nuova polemica sull’influencer: “Mi hanno mandato follower falsi”

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità. 

A MILANO si può nuotare alle MALDIVE

0

Alle porte di Milano è possibile nuotare tra coloratissimi pesci tropicali, coralli e, perché no, tartarughe marine.

A MILANO si può nuotare alle MALDIVE

Da un’idea meravigliosa e grazie alla tecnologia ci si può immergere utilizzando una maschera Swing VR, uno strumento del tutto simile ad una normale maschera acquatica ma che, grazie alla realtà virtuale consente di provare l’emozione di un bagno in un reef popolato da ogni sorta di pesce, il tutto rimanendo nei pressi di Milano.

All’acquaworld di Concorezzo da metà giugno è stata aggiunta questa attrazione adatta a tutti, usufruibile da adulti e bambini che abbiano almeno un metro di altezza e che desiderino nuotare vivendo le stesse emozioni che altrimenti si potrebbero provare solo andando ai caraibi o alle Maldive.

In un clima di assoluta sicurezza AntiCovid, con tutte le procedure necessarie per garantire la salute di tutti gli avventori, il grande parco acquatico, sia nella parte coperta che in quella scoperta, offre attrazioni per tutti i gusti. Scivoli, area relax, area fin, mondo dei corsari, zone ristoro e solarium, vasche idromassaggio e altro ancora, una gamma di offerte che copre qualsiasi esigenza, il tutto senza alcuna barriera architettonica grazie a una architettura apposita e la presenza ascensori e montascale che consentono a chiunque di potersi godere una giornata di relax e divertimento.

Acquaworld

Via Giorgio la Pira, 16, 20863 Concorezzo MB

 

Continua la lettura con: a Milano il museo delle illusioni

ROBERTO BINAGHI

Riproduzione vietata al sito internet che commette sistematica violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte

Leggi anche: Chiara Ferragni e Ddl Zan, l’attacco a Matteo Renzi “I politici fanno schifo”. E il leader di Italia Viva risponde

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

 

Un MEDICO per Milano: 7 CURIOSITÀ che non immaginereste sul CANDIDATO SINDACO del CENTRO DESTRA

0
Credits primadituttomilano - Luca Bernardo

Luca Bernardo 54 anni, dal 2005 direttore della Struttura complessa di Pediatria dell’ASST Fatebenefratelli di Milano, è il candidato ufficiale del centrodestra dopo l’accordo trovato da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Vediamo sette curiosità sullo sfidante del sindaco uscente Beppe Sala.

Un MEDICO per Milano: 7 CURIOSITÀ che non immaginereste sul CANDIDATO SINDACO del CENTRO DESTRA

#1 Nel 2006 si era candidato in Consiglio Comunale

Luca Bernardo nel 2006 si era candidato in Consiglio Comunale di Milano nella lista civica a supporto di Letizia Moratti e prese 200 preferenze, non sufficienti per entrare a Palazzo Marino.

#2 Ha fondato il primo centro italiano contro bullismo e cyberbullismo

Nel 2008 ha fondato il Centro nazionale alla prevenzione e al contrasto del bullismo e cyberbullismo, il primo in Italia, diventato il modello di riferimento per i protocolli di intervento nei casi di bullismo.

#3 È giornalista dal 2009

Dal 2009 è iscritto all’Ordine dei giornalisti e vanta numerose collaborazioni con periodici e con il quotidiano Libero.

#4 Ha vinto l’Ambrogino d’oro militare

Tra i premi e riconoscimenti conseguiti c’è “l’Ambrogino d’Oro Militare” ricevuto nel 2011 dal Comune di Milano.

#5 Consigliere in educazione alimentare per Expo 2015

Tra il 2012 e il 2016 è stato consigliere del ministro per le Politiche agricole in materia di Educazione alimentare per l’Expo 2015.

#6 Esperto nazionale in ambito sanitario all’Anac

Nel 2017 Luca Bernardo è stato chiamato a ricoprire il ruolo di esperto nazionale in ambito sanitario, dall’Anticorruzione (Anac), guidata da Raffaele Cantone.

#7 Paracadutista da militare, è appassionato di boxe e krav maga

Durante il servizio militare è stato nel corpo dei paracadutisti. Appassionato di boxe e Krav Maga, l’arte marziale di origine israeliana di cui è diventato istruttore e che ha importato nel suo ospedale per i corsi di autodifesa contro la violenza sulla donne.

Continua a leggere con: Gradimento: SALA 81ESIMO tra i sindaci, FONTANA DECIMO tra i governatori

FABIO MARCOMIN 

copyright milanocittastato.it

Riproduzione vietata al sito internet che commette violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte 

Leggi anche: Chi è Luca Bernardo, candidato sindaco per il centrodestra alle elezioni Milano 2021

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità. 

La società dell’arroganza

0

Imporre agli altri la propria scelta contro la loro volontà significa considerare gli altri degli inferiori.

Una delle caratteristiche della nostra epoca è l’attitudine di gran parte delle persone a preoccuparsi di quello che fanno gli altri. Così come considerare chi ha una idea diversa come un nemico da abbattere e da denigrare.

Invece di considerare una ricchezza e un segno di civiltà il fatto che ci siano scelte e idee diverse, si tende a voler conformare tutto alla propria. In questo modo si cancella il senso positivo del vivere insieme che è dato dal confronto e dalla ricerca di una sintesi di posizioni diverse.

Il contraddittorio è alla base del concetto di intelligenza collettiva che consente di raggiungere risultati più importanti rispetto all’intelligenza di un singolo.
Forse tutto nasce dal fatto che si è persa l’umiltà. L’umiltà viene da humus che era il terreno attorno alla radice di un albero: umiltà significa non discostarsi dal proprio terreno e dalla proprie scelte, mentre arroganza è voler imporre il proprio terreno a tutti gli altri.

Se non considerassimo gli altri come degli inferiori potremmo accettare serenamente che possano prendere decisioni diverse dalle nostre e, anzi, potremmo cercare di capire da loro se la decisione è frutto di storie o esigenze diverse oppure potrebbe apportare un miglioramento alle nostre scelte.

La stessa scienza rappresenta storicamente uno spazio di umiltà contrapposto all’arroganza del dogma religioso. Se la scienza si trasforma in dogma e una società rifiuta il confronto, considerando inferiore chi ha idee diverse, occorre concepire una vera scienza e una civiltà di persone che non si considerano né al di sopra né al di sotto degli altri.

Obiettivo è cercare la verità, non avere ragione. Anche perché “la ragione è degli stupidi”. Così come l’arroganza.

Continua la lettura con: Non c’è un diritto più diritto di un altro

MILANO CITTA’ STATO

Riproduzione vietata al sito internet che commette sistematica violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

 


TLAPSE | Your Project in Motion