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EFFETTI SPECIALI per ponti e torri: e se li usassimo anche a Milano?

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Arco della Pace-voragine

Dall’Europa all’Asia i monumenti e le infrastrutture delle città vengono arricchiti da effetti speciali che li trasformano in attrazioni spettacolari da fotografare. Ecco cosa dove si potrebbero replicare a Milano.

EFFETTI SPECIALI per ponti e torri: e se li usassimo anche a Milano?

# A Parigi sotto la Torre Eiffel compare un canyon

Credits Berzane Nasser – Tour Eiffel-voragine

L’ultima trovata per rendere i monumenti e le infrastrutture delle città delle attrazioni sorprendenti è creare delle installazioni artistiche spettacolari. A Parigi l’artista francese Jr ha realizzato un’illusione ottica incredibile sulla spianata del Trocadero: tramite un collage di corta ha composto un gigantesco canyon che si apre sotto gli archi della Tour Eiffel e che la fa sembrare sospesa a centinaia di metri d’altezza. Un effetto sbalorditivo che ha già catturato la curiosità di migliaia di turisti.

# I ponti con fontane d’acqua colorata che zampillano a ritmo di musica

Credits: pinterest.com – Rainbow Bridge Seul

In Asia, da Seul a Singapore, fino alla Cina, ma c’è un esempio anche a Edimburgo, su numerosi ponti fluviali sono state realizzate delle fontane zampillanti, danzanti a ritmo di musica e con i colori dell’arcobaleno. L’effetto è a dir poco scenografico.

# Dove si potrebbero realizzare a Milano: Arco della Pace e Portello

Arco della Pace-voragine

Perché non provarci anche a Milano, in modo da avere delle nuove attrazioni instagrammabili? L’Arco della Pace potrebbe essere il “teatro” perfetto per realizzare una voragine che dia l’impressione di cadere nel vuoto, oppure nel mezzanino della stazione della metropolitana di Duomo con i passeggeri che potrebbero essere costretti a camminare contro le pareti per non correre il rischio di “cadere di sotto”.

Il ponte del Portello sarebbe l’ideale per installarci una fontana colorata lungo il suo percorso, in questo modo ci sarebbe sempre l’arcobaleno in città. In alternativa ci sarebbe il ponte della Ghisolfa o anche il cavalcavia Monteceneri per celare la sua bruttezza.

Fonti: Wired, Siviaggia

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FABIO MARCOMIN

Leggi anche: FAROUT: il festival di 45 giorni dedicato alla creazione contemporanea

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Con gli AEREI SUPERSONICI si potrà volare da Milano a New York in MENO di un’ORA

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Credits: recomm.org - Aereo supersonico

Vi avevamo già parlato degli aerei ultraveloci per raggiungere New York da Milano in sole 4 ore e che potrebbero viaggiare già dal 2026. Secondo uno studio americano il viaggio si potrebbe ridurre a meno di 60 minuti. Vediamo quale tecnologia lo renderebbe possibile.

Con gli AEREI SUPERSONICI si potrà volare da Milano a New York in MENO di un’ORA

# La startup americana Boom supersonic prepara il successore del Concorde per viaggiare in sole 4 ore da Milano a New York

Un rendering del nuovo aereo superveloce Ouverture. Nathan Leach-Proffer, Boom Supersonic (it.businessinsider.com)

Avevamo già parlato della start up americana Boom Supersonic, che sta portando avanti il sogno di realizzare un aereo supersonico. Equipaggiato per trasportare circa 80 passeggeri e dotato di propulsori di nuova generazione, si ispirerà al Concorde ma il prezzo del biglietto sarà nettamente inferiore, poco più di 100 euro. Raggiungendo la velocità di Mach-2.2, circa tre volte più veloci degli attuali jet commerciali subsonici, potrebbe consentire di volare da Milano a New York in appena 4 ore. I primi voli dovrebbero partire nel 2026, con oltre 500 rotte in prevalenze transoceaniche.

Allo studio però c’è una tecnologia che potrebbe portare la durata del viaggio sotto i 60 minuti. Vediamo di cosa si tratta.

Leggi anche: MILANO – NEW YORK in 4 ore a 100 euro: il sogno SUPERSONICO di una nuova start up

# Dall’università della Florida arriva uno studio che potrebbe ridurre a meno di 60 minuti la durata del viaggio

Credits: recomm.org – Aereo supersonico

Il record di viaggio di 4 ore tra Milano e New York potrebbe però essere battuto clamorosamente secondo gli scienziati di un team dell’Università della Florida. Servirebbero meno di 60 minuti. Il sistema che lo consentirebbe sono le detonazioni continue e controllate, esplosioni estremamente potenti che durano un tempo brevissimo e creano un’enorme quantità di energia distruttiva, come la spaventosa esplosione avvenuta a Beirut nell’agosto del 2020.

Tramite una configurazione sperimentale di questi ricercatori si è riusciti a sostenere una detonazione in una posizione fissa per diversi secondi. L’obiettivo è “congelare nello spazio e a sfruttare l’energia di quel tipo di potenza”, mantenendola attiva per più di pochi millisecondi, senza provocare grossi danni al carburante: in questo modo un aereo potrebbe spingersi fino a 17 volte la velocità del suono.

Fonte: Esquire

Continua la lettura con: Il PRIMO AEROPORTO al mondo per AUTO VOLANTI

FABIO MARCOMIN

Leggi anche: Pesce vegetale: dopo la carne “finta”, anche il pesce diventa vegano

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Il TESORO dei GIGANTI? Si trova in Lombardia, ma pochi sanno dove

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Credits: castlesintheworld.wordpress.com

In Lombardia si nasconde un orto botanico e una riserva di una bellezza rara e dal nome suggestivo: “Il Tesoro dei Giganti”. Prezioso, dunque, ma anche mitico, andiamo a scoprire che cosa può offrire.

Il TESORO dei GIGANTI? Si trova in Lombardia, ma pochi sanno dove

# Un luogo verde e incantato

Credits: castlesintheworld.wordpress.com

In queste valli, che si estendono dal trivio di Fuentes fino a Chiavenna, è presente un castello nato nel ‘400. In questa reggia, abitavano i conti Balbiani e, nel 1955, è stato fondato un parco botanico e archeologico. Qui sono conservate piante rare ed esotiche, insieme a reperti storici dei secoli passati. Tuttavia, seguendo un suggestivo percorso panoramico e arrivando in cima a due promontori, si può raggiungere un luogo che custodisce un altro segreto legato ai Giganti.

# Le “marmitte dei Giganti”

Credits: inalto.org

Sono conosciute come “Le Marmitte dei Giganti”: sono depressioni profonde, simili a pozzi naturali, dovute all’attività erosiva dell’acqua e al tipo di roccia molto malleabile, la pietra ollare. Data la loro dimensione importante che, nell’antichità, risultava inspiegabile, si diffuse la voce che questi pozzi fossero usati opera dei giganti per usarli come pentole, da lì, adottarono questo nome.

Questo luogo, ricco di miti e di storia, è anche impreziosito dalla presenza di un museo che racconta la sua storia ed espone gli attrezzi con cui i minatori estraevano la roccia da queste cave. Di sicuro, il “Tesoro dei Giganti” è degno del suo nome e merita la sua attenzione per una gita fuori porta a contatto con la natura.

Fonte: proiezionidiborsa.it

Continua a leggere con: La strada per l’INFERNO: avreste il CORAGGIO di percorrerla?

MATTEO GUARDABASSI

Leggi anche: Torna Cantine Aperte per la sua ventottesima edizione!

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L’estate delle NOTTI GRATIS: le 5 più interessanti PROMOZIONI ESTIVE in ITALIA

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Credits: https://viaggi.corriere.it/

Ecco le 5 migliori promozioni dell’estate italiana 2021, dai soggiorni alle esperienze.

L’estate delle NOTTI GRATIS: le 5 più interessanti PROMOZIONI ESTIVE in ITALIA

L’estate 2021 si avvicina e, ammettiamolo, ha un sapore di libertà ancora più forte del solito: se tutte le altre estati per qualche settimana si era liberi dagli impegni, nel 2021 si può dire che saremo liberi di tornare alla normalità (se tutto va bene). Per incentivare questo ritorno alle valigie, alle liste di cose da portare e ai biglietti last minute, in tutta Italia si è deciso di offrire sconti, notti gratis e offerte spaciali… oltre ovviamente al Bonus Vacanza. Ecco le 5 migliori promozioni che abbiamo scovato lungo la penisola.

#1 Sicilia: una notte gratis e sconti sui biglietti

Credits: marcopolo.tv

La Sicilia è una delle mete più sicure per l’estate 2021 visti i suoi ben 24 comuni Covid-free. Inoltra, grazie all’iniziativa “See Sicily”, la regione ha deciso di rilanciare il settore turistico regalando una notte gratis ogni tre di soggiorno. Ma non è tutto, perché il pacchetto comprende anche visite guidate gratuite, ingressi ai musei, ai parchi archeologici e a diversi siti di interesse. E per chi viaggerà dopo l’estate, da autunno la promozione comprenderà anche sconti su biglietti aerei.

#2 Lazio: notte gratis

Capodimonte City Lazio Italy

Anche la regione Lazio si è apprestata a preparare delle sorprese per i suoi visitatori, infatti con la campagna “Più notti più sogni” si ricevono in regalo 1 o 2 notti gratuite in una località laziale a scelta. Su tre notti di soggiorno la regione ne regala 1 in omaggio e gli omaggi diventano persino 2 su 5 notti prenotate. La promozione partirà dal 1 luglio e sarà usufruibile per tutta l’estate 2021, prenotando semplicemente attraverso i portali regionali.

#3 San Marino: paghi una notte ne dormi tre

Credits: @visitsanmarino IG

Nella Repubblica più antica del mondo invece il soggiorno si triplica, con l’iniziativa “Voucher Vacanza”. Se si prenota 1 notte in hotel, San Marino ne regala altre due. Questo è sicuramente un grande incentivo per visitare il Paese, per non dimenticare poi il vero sapore di normalità: la Repubblica ha rimosso quasi tutte le misure restrittive ed eliminato il coprifuoco.

#4 Bologna: gratis una notte ogni due

Da regioni e repubbliche passiamo ora ad una città che ha deciso di dare letteralmente il benvenuto ai turisti con la campagna “Bologna Welcome”, in collaborazione con enti pubblici e privati. La promozione prevede una notte gratis per tutti quelli che prenoteranno almeno una notte nel capoluogo emiliano, ma non solo. La promozione prevede anche diversi sconti sulle visite guidate e posti riservati per le proiezioni di Sotto le Stelle del Cinema, a cura di Cineteca di Bologna. Sul sito ufficiale si trova l’elenco completo delle strutture che aderiscono all’iniziativa e si può effettuare la prenotazione.

#5 Genova: notte e citypass gratis

credits: @ila_mou_

Altra città italiana che quest’estate incentiva il turismo regalando notti ed esperienze è Genova. Anche qui la promozione “Cogli l’attimo” include una notte gratuita per ogni notte prenotata e un City Pass. Grazie a questo pass, valido per 48 ore, sarà possibile utilizzare gratuitamente i mezzi pubblici e accedere gratuitamente in alcune delle più importanti attrazioni genovesi. E per accontentare davvero tutti il comune ha dato la possibilità di scegliere tra 3 tipi di City Pass differenti: Edutainment, Culture, Discovery.

  • Edutainment: Ingresso all’Acquario di Genova o al Galata Museo del Mare
    Visita alla Lanterna
    Visita alle Torri della Cattedrale di San Lorenzo
    Accesso ai Musei di Strada Nuova
  • Culture: Ingresso alla Mostra Michelangelo. Divino Artista a Palazzo Ducale.
    Visita alle Torri della Cattedrale di San Lorenzo
    Accesso ai Musei di Strada Nuova
    Visita Guidata del Centro Storico
  • Discovery: Visita guidata del Centro Storico o visita guidata del Mercato Orientale o tour in segway
    Noleggio Scooter elettirco per 75 minuti o bici elettrica per 1 ora e mezza con mappa e gps

Siete pronti a partire praticamente gratis?

Leggi anche: 3 LUOGHI da SOGNO non troppo lontani dove fare una VACANZA a MENO di 100 euro

ROSITA GIULIANO

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L’ISOLA dei SOGNI in vendita in Lombardia: costa meno di un ATTICO in centro

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Credits: @gi__esse IG
Un sogno possibile, a pochi chilometri da Milano.

L’ISOLA dei SOGNI in vendita in Lombardia: costa meno di un ATTICO in centro

Le isole in vendita in Italia

La realizzazione di un sogno: avere un’isola tutta per sé. Per alcuni, specie se dotati di un bel portafogli rigonfio, questo sogno è realizzabile. Ovunque ci sono isole, più o meno grandi, in vendita partendo dai Caraibi agli estremi del globo passando per il nord Europa o alcuni arcipelaghi dell’Africa.
 

Anche in Italia ci sono alcune isole che attendono un nuovo proprietario, vedi l’isola Ravaiaria, paradiso ittico nella laguna di Grado e Santa Maria nell’arcipelago di La Maddalena. A queste si è aggiunta una vera perla, l’Isola Viscontea.

L’Isola Viscontea sull’Adda

Situata nel piccolo tratto che l’Adda percorre tra la fine del lago di Lecco e l’inizio del lago di Garlate, questo lembo di terra di origine artificiale è sede di una costruzione risalente a fine ‘700 mentre la base, rinforzata da un potente muro di contenimento, risalirebbe alla metà del 1500. Non ci sono dati esatti anche se esistono alcuni documenti e alcuni dipinti tramite i quali si è potuta dare una datazione approssimativa per entrambe le cose.

Il prezzo? 2 milioni di euro

La richiesta è di 2 milioni di euro, il tutto per 220 metri quadri di costruzione, attualmente disabitata, e oltre 2300 metri quadri di parco caratterizzato da una fittissima vegetazione. Si può diventare proprietari di un piccolo paradiso immerso nella natura ma che permette di usufruire di tutti i benefici di un centro urbano come Lecco semplicemente percorrendo i pochi metri che separano l’isola dalla terraferma. Certo non si è nella natura caraibica o nella suggestiva ma freddissima atmosfera dei mari del nord ma privacy e vanto di possedere un blasonato lembo di terra sono assicurati. Viscontea ha in sé un’aura di nobile e di rilevanza storica.

Le origini dell’isola: c’è lo zampino di Leonardo?

Credits: https://www.leccoonline.com/

Pare infatti che la sua origine sia dovuta alla necessità di trovare una sede a tutta quella massa di terra sbancata per aumentare la portata del fiume che, in caso di forti piogge, creava una sorta di tappo causando inondazioni nella zona limitrofa. Si ebbe quindi l’idea, e circola il nome di Leonardo come possibile ideatore, di costruire un’isola artificiale che potesse essere di supporto allo strategico ponte costruito poco a monte.

La casa con tanto di torre ebbe una funzione di sito militare in primis, per poi diventare dimora di pescatori e infine di abitazione privata. Un contenzioso tra proprietari e comune ne ha impedito lo sfruttamento turistico anche se il Fai ha inserito isola Viscontea tra i luoghi di interesse nazionale. Ora che la storia è nota e il prezzo pure non c’è altro da fare che mettere mano al portafoglio, rinunciare a un appartamento di pregio di Milano o Roma e diventare i nuovi padroni dell’isola.

Continua la lettura con: Le spiagge preferite dai milanesi

ROBERTO BINAGHI

Leggi anche: Dove vanno in vacanza i politici: le mete preferite

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Su AMAZON ora si può COMPRARE una CASA

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Credit: @tiny_houses

Su Amazon si può comprare qualsiasi cosa e non è un modo di dire, c’è proprio tutto. Dai biscotti della marca degli anni novanta che ora non si trova più fino al drone di ultima generazione.

Siamo così abituati a trovare qualsiasi cosa su questo sito che ormai non ci stupiamo più, ma se sfogliando tra gli oggetti in vendita trovassimo una casa?

Non un modellino o una casa per bambini, una casa: quattro mura, una porta e qualche finestra.

Basta un click. Prime. Domani arriva.

Su AMAZON ora si può COMPRARE una CASA

# Su Amazon si trova proprio di tutto

Credit: @tiny_houses

Su Amazon si può comprare qualsiasi cosa e non è un modo di dire, c’è proprio tutto. Dai biscotti della marca degli anni novanta che ora non si trova più fino al drone di ultima generazione.

Ora sfogliando tra le categoria si potranno trovare anche le case. Dai 5000 euro in su è possibile diventare i proprietari di una vera abitazione, basta un click e la casa arriva a…..casa?

Ma come funziona?

# Come si compra una casa su Amazon

Credit: design.fanpage.it

A proporre la prima casa sul portale di e-commerce è stata l’azienda MODS International che vende abitazioni prefabbricate su misura ricavate all’interno di container. Ma navigando sul sito si scopre una gamma abbastanza ampia di kit e piccole case prefabbricate in vendita.

Su Amazon è possibile trovare diverse tipologie di case prefabbricate che vanno dai 5.000 a più di 50.000 dollari. Le case disponibili su Amazon sono perfette come abitazioni per le vacanze, uffici mobili, dependance per gli ospiti o case in cui vivere dopo la pensione.

Una volta che arriva all’indirizzo deve essere assemblata, ci vorrà una giornata o due di lavoro per completarla e il gioco è fatto, avete una casa.

Facciamo un esempio.

# La Allwood Solvalla Garden House

Credit: amazon.com

La Allwood Solvalla Garden House è piccola, compatta e ha una superficie di 16mq suddivisa in due spazi collegati: uno chiuso che può ricordare facilmente un monolocale (ma con grandi finestre per far entrare più luce) e uno aperto, praticamente una sorta di patio coperto da utilizzare nei mesi più caldi.

La Allwood Solvalla Garden House costa all’incirca 8000 mila dollari, non rappresenta quindi la casa più bella e più grande che si può trovare su Amazon ma è comunque una buona soluzione.

Ovviamente non parliamo di veri e propri appartamenti di 80 metri quadri, non c’è un mercato immobiliare all’interno di Amazon, eppure le case prefabbricate negli Stati Uniti stanno prendendo sempre più piede.

Senza contare che questa potrebbe essere una buona soluzione temporanea per chi al momento si trova in difficoltà economica.

Arriveranno anche su Amazon Italia?

Fonte: cosmopolitan.com

Continua la lettura con: La moda delle MINI CASE in Italia: i 5 modelli più di successo, da quelle in LEGNO a quelle SU RUOTE

ARIANNA BOTTINI

Leggi anche: La casa di proprietà (con lavoro precario): ecco le “ossessioni” del Recovery Plan

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Un hotel ITALIANO (che pochi conoscono) tra i 10 più BELLI del MONDO

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Nel mondo, esistono moltissimi alberghi di lusso, accoglienti e unici. Tripadvisor ha stilato la classifica dei 25 migliori hotel in assoluto sulla base delle opinioni dei clienti. Tra le prime dieci posizioni figura anche una struttura ricettiva italiana. 

Un hotel ITALIANO (che pochi conoscono) tra i 10 più BELLI del MONDO

# Il Gardena Hotel si è aggiudicato il premio del “Travellers’ Choice Awards 2021”

Credits: gardena.it

L’hotel che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento è il Gardena Hotel & Spa di Ortisei. La struttura si trova si trova in Val Gardena, in Trentino Alto Adige, famosa località nella valle delle Dolomiti e rinomata per la pratica di sport invernali. Il Gardena Hotel si è aggiudicato il premio del “Travellers’ Choice Awards 2021”, posizionandosi all’ottavo posto in classifica. La posizione è stata ricavata dal famosissimo sito di viaggi anche grazie alle milioni recensioni dei propri utenti. 

# Un hotel che ha fatto incetta di premi

Ortisei conta 4900 abitanti e si trova sotto la provincia autonoma di Bolzano. Una località piccola, ma accogliente, che può vantare della presenza di un albergo con più di un solo riconoscimento. Infatti, il Gardena Hotel era già presente nella classifica delle 9 migliori spa di lusso italiane, stilata da “Guida Luxury Spas 2021”, e il primo di Ortisei a fregiarsi delle 5 stelle. Inoltre, solo nel 2020, aveva già ottenuto un numero considerevole di premi, tra cui il “Best Dining Experience” e il “Luxury Spa Award”.

L’hotel, dunque, è riuscito a conquistare l’approvazione di varie giurie e non è di certo un caso. Circondato dalle Dolomiti, dispone di un enorme giardino di 2000 metri quadrati, oltre che di 54 camere e suite, eleganti sale di soggiorno e, ovviamente, un centro spa che è un vero e proprio tempo del benessere.

Credits: gardena.it

Un soggiorno in questa struttura pluripremiata merita sicuramente una possibilità, per provare sulla propria pelle la sensazione di essere accolti in uno degli hotel più belli del mondo.

# Il più bello del mondo? In Brasile

Hotel Colline de France di Gramado

Alla prima posizione della stessa classifica troviamo l’Hotel Colline de France di Gramado, in Brasile.  Al secondo posto c’è The Omnia a Zermatt, in Svizzera, poco oltre il confine con l’Italia. Segue poi il Sani Dunes di Sani, in Grecia.

Secondo i voti degli utenti di Tripadvisor al quarto posto figura il Kandolhu Maldives nell’Atollo North Ari delle Maldive. Al quinto un altro hotel della Grecia: l’Achtis Hotel di Afitos in Grecia. Sesto e settimo due hotel indonesiani: il Mandapa della Ritz-Carlton Reserve e The Legian Bali di Seminyak. Dietro al Gardena Hotel & Spa di Ortisei, chiudono la top 10 il Tulemar Bungalows&Villas nel Parco Nazionale Manuel Antonio in Costa Rica e l’Hacienda Beach Club & Residences di Cabo San Lucas, in Messico.

Nella top 20, al 16esimo posto della classifica, c’è un altro albergo italiano: l’Hotel Ambiez Family & Wellness di Andalo, sull’Altopiano della Paganella.

Fonte: initalia.virgilio.it

Continua a leggere con: Inaugura il primo CINEMA-HOTEL del mondo: il PARADISO, di nome e di fatto

MATTEO GUARDABASSI

Leggi anche: Turismo 2021 in Italia: “Ripensiamo il ‘petrolio d’Italia’, oggi distrugge le comunità”

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La PISTA CICLABILE del FUTURO: quando verrà fatta a Milano?

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Credit: @forbesthailand

In Italia ci sono migliaia di chilometri di piste ciclabili e ogni anno se ne aggiungono centinaia. Ce ne sono diverse che sono brutte, altre corte, qualcuna persino rovinata ma non dimentichiamo quelle che invece sono molto belle, soprattutto per il panorama che le circonda e qui sta il punto, le piste ciclabili sono più o meno sempre uguali, quello che può cambiare è il contesto in cui sono inserite.

E se invece fosse proprio la pista ciclabile ad essere bella? Arriva il nuovo progetto della Solar Veloroute: la pista ciclabile futuristica che produce energia con stile.

Dove potremmo farla a Milano?

La PISTA CICLABILE del FUTURO: quando verrà fatta a Milano?

# La Solar Veloroute: la pista ciclabile che sfrutta l’energia del sole

Credit: @forbesthailand

Le piste ciclabili sono più o meno tutte uguali: alcune possono essere più lunghe, più rovinate, più colorate ma quello che cambia è solo il paesaggio intorno.

E se invece fossero le piste ciclabili ad essere belle? Con la Solar Veloroute è possibile.

Questa pista futuristica è stata progettata dall’architetto tedesco Peter Kuczia ed è proprio la pista ciclabile del futuro: riesce a produrre energia mantenendo un design intrigante, forse il più bello del mondo per una pista ciclabile.

Ma come funziona? Sopra il tettuccio sono montati pannelli fotovoltaici. Generano circa 2000 MWh in un chilometro, quanto basta per le abitazioni di 750 famiglie o per più di mille auto elettriche che percorrono 11mila chilometri all’anno.

L’energia prodotta dalla sua pista ciclabile può essere utilizzata per diversi scopi: una parte per fornire illuminazione e alimentare le stazioni di ricarica per le bici elettriche, il surplus per case, uffici o, ad esempio, per la stessa illuminazione urbana.

# Educare i cittadini

Credit: @forbesthailand

La Solar Veloroute può diventare uno strumento per educare i cittadini alla sostenibilità.

Come spiega Peter Kuczia: “L’idea di usare una struttura solare come fonte di educazione informale alla sostenibilità è cruciale per il progetto”.

Nella sua Solar Veloroute sono stati infatti inseriti dei pannelli informativi per mostrare alle persone tutti i vantaggi dell’energia pulita, un modo per fare informazione anche per le persone meno informate o meno convinte.

# Una pista ciclabile sicura

Credit: @forbesthailand

La Solar Veloroute permette di creare un nuovo sistema sostenibile che però possa anche abbellire la città in cui è situata.

Potrebbe ridisegnare il paesaggio urbano ma soprattutto sarebbe la pista ciclabile più sicura al mondo.

Creata come una sorta di tunnel, la pista è protetta dalle intemperie del meteo ma anche dagli altri veicoli. Questi due fattori portano un vantaggio che a Milano non farebbe male: niente più buche!

Questa struttura è all’avanguardia ma in realtà è anche pratica da realizzare ed economica, insomma un vero e proprio affare per la città che la realizza.

Per ora il progetto è stato approvato per alcune località in Svizzera e a Dubai, ma è facilmente replicabile: è stato immaginato per adattarsi a qualsiasi clima ma anche a qualsiasi tipo di strada. (Fonte: gqitalia.it)

Dove potremmo farla a Milano?

# Primo tratto davanti alla Centrale?

Le piste ciclabili sono un grande tema a Milano: ce ne sono troppe, ce ne sono troppo poche, ne costruiscono sempre di nuove, le nostre sono troppo vecchie.

Eppure questa pista ciclabile futuristica potrebbe risolvere molti problemi: è bella, non è molto costosa, è facile da realizzare, produce energia e permette una migliore conservazione della pista stessa dato che è riparata.

Quindi dove potremmo farla? La Solar Veloroute milanese starebbe bene in un grande vialone molto frequentato, così da creare un punto di luce ma soprattutto in modo da proteggere il ciclista.

Perchè non farlo sul Via Vittor Pisani? Sarebbe la prima cosa che i turisti vedono una volta arrivati in stazione Centrale e potrebbe garantire una sicurezza in un viale così affollato.

E voi? Dove la fareste?

Continua la lettura con: La pista CICLABILE più BELLA D’ITALIA sta per essere completata

ARIANNA BOTTINI

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Il primo HYDROGEN Innovation Center in Italia: ecco dove sarà

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Credits: fortuneita.com

Il primo polo di eccellenza nazionale per le tecnologie dell’idrogeno. Il progetto, la mission e gli sviluppi futuri.

Il primo HYDROGEN Innovation Center in Italia: ecco dove sarà

# Il primo polo di eccellenza nazionale per le tecnologie dell’idrogeno nasce a Modena

Credits: italia-informa.com – Sede Snam

Nell’ambito di un accordo di collaborazione tra Snam e l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, la società di infrastrutture energetiche con sede a San Donato Milanese ha annunciato l’avvio dell’Hydrogen Innovation Center a Modena. Sarà il primo polo di eccellenza nazionale per le tecnologie dell’idrogeno e proseguirà le collaborazioni già in corso con altri centri di ricerca in ambito idrogeno, come quella con Enea nell’Hydrogen Valley di Casaccia a Roma. Nei mesi successivi saranno realizzati altri hub in Italia, di cui uno con il Politecnico di Milano, mentre entro il termine dell’anno un altro è previsto negli Stati Uniti d’America.

# La mission dell’hub è racchiusa in 3 punti: alleanze strategiche impresa-mondo della ricerca, nascita di nuovi progetti, contributo al contrasto del climate change

L’executive Vice President Hydrogen di Snam Cosma Panzacchi espone la mission dell’Hydrogen Innovation Center: “costruire un’alleanza strategica tra imprese e mondo della ricerca per consolidare la filiera italiana dell’idrogeno e favorire la nascita di nuove aziende e progetti, anche attraverso l’avvio di un programma di accelerazione“. In questo modo si potrà contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici nazionali ed europei. 

# Tutta la filiera dell’idrogeno sarà coinvolta nell’attività di ricerca

Credits: fortuneita.com

Tutta la filiera dell’idrogeno è coinvolta nell’attività di ricerca e sperimentazione dell’hub modenese. I macro ambiti di ricerca riguarderanno l’automazione e la mobilità, con tre aree oggetto di studio: “l’automazione delle filiere produttive di elettrolizzatori e celle a combustibile, un prototipo di stazione di rifornimento di idrogeno realizzato nell’Università con tecnologia italiana e nuove applicazioni a supporto dei veicoli a guida autonoma nonché soluzioni IoT e Ai per la mobilità del futuro.”

Fonte: Ansa

Continua la lettura con: Il progetto di CAMPUS di DESIGN ISPIRATO al GIAPPONE in uno dei luoghi più spettacolari d’Italia

FABIO MARCOMIN

Leggi anche: Processi, assoluzioni, archiviazioni: anni di vita distrutti. Giustizia, perché continuiamo così?

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Il risveglio dei giovani

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I giovani di oggi subiscono una pressione sociale senza precedenti.

Fino a qualche decennio fa esistevano delle barriere quasi insormontabili tra i giovani e le generazioni precedenti.
Il contatto con gli adulti si limitava agli insegnanti e ai genitori che erano l’autorità, un mondo a parte. Mentre l’arena di interazione era costituita unicamente dai coetanei. Le informazioni dal mondo avvenivano a una via: pochi emittenti, tv, radio e giornali con cui i ragazzi non avevano modo di interagire e avevano poco potere di scelta.

Nello spazio di una generazione il mondo è stato totalmente rivoluzionato, come mai accaduto nell’intera storia.

L’autorità era tale perché forniva delle informazioni a cui era difficile accedere, l’autorità coincideva con la trasmissione di una conoscenza superiore. Ma oggi non è più così perché le informazioni sono a disposizione di tutti. La differenza non la fa più l’emittente ma il soggetto fruitore che può liberamente scegliere il tipo di informazioni da ricevere e da emettere a sua volta.

Insieme al venir meno dell’autorità c’è anche un incremento di pressione sociale sui ragazzi che ricevono una quantità di informazioni e di giudizi quando si esprimono che rischia di schiacciarli. Affermare la propria originalità di questi tempi è uno sforzo titanico anche perché l’unica strada per chi ancora si deve formare sembra quella di conformarsi all’opinione dominante.

Però questa condizione straordinaria della nostra epoca che comprime l’originalità della stragrande maggioranza dei ragazzi può costituire il concime ottimale per quei pochi che riusciranno a uscire dall’omologazione e dalla mediocrità che lo stesso sistema favorisce. Anche perché in un mondo dove tutte le informazioni sono disponibili il vero potere è l’identità.

Forse l’epoca della massima omologazione favorirà l’affermazione della massima diversità nei migliori.

Siamo ragazzi di oggi
Pensiamo sempre all’America
Guardiamo lontano
Troppo lontano…
(Terra Promessa, Eros Ramazzotti)

Continua la lettura con: L’invisibile è la frontiera inesplorata della scienza

MILANO CITTA’ STATO 

Il PRIMO AEROPORTO al mondo per AUTO VOLANTI

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Credits pinterest - Auto volanti

Fino a pochi anni fa sembrava fantascienza alla “Blade Runner”, ma nei prossimi anni viaggiare nei cieli a bordo di velivoli elettrici sarà una realtà. Ecco dove sarà realizzato e quando sarà operativo l’aeroporto del futuro.

Il PRIMO AEROPORTO al mondo per AUTO VOLANTI

# Air-One sarà il primo aeroporto per Aerotaxi e droni

Credits pinterest – Auto volanti

Sono iniziati i lavori per la costruzione di Air-One, il primo hub pienamente operativo al mondo per i futuri aerei elettrici a decollo e atterraggio verticale, aerotaxi e droni destinati alle consegne, tutti dotati di motore elettrico. Il progetto, che ha dopo poco ricevuto il sostegno del Governo britannico, sarà realizzato a Coventry in Inghilterra dalla visionaria azienda Urban Air Port. Tra i partner della prima aerostazione dedicata a velivoli elettrici urbani c’è la coreana Hyundai. 

# Gli obiettivi dell’aeroporto del futuro: decongestionare il traffico e ridurre l’inquinamento 

Credits greenme – Air-One

Come spiega in un nota l’azienda, la realizzazione di questo aeroporto consentirà di raggiungere tre obiettivi: decongestionare il traffico, ridurre l’inquinamento atmosferico e dare un contributo alla realizzazione di un futuro a zero emissioni di carbonio grazie alla possibilità di integrarlo sia con veicoli elettrici che col trasporto pubblico sostenibile. 

# Dimensioni ridotte del 60% rispetto a un eliporto tradizionale e alimentazione a energia pulita

Le dimensioni di Air-One saranno inferiori del 60% rispetto a un tradizionale eliporto. Inoltre può essere costruito in pochi giorni grazie a una tecnica innovativa e facilmente smontabile e trasportabile altrove in caso di emergenze o catastrofi naturali. Sarà una struttura rispettosa dell’ambiente perché verrà alimentato con energia pulita e rinnovabile. Oltre a ospitare velivoli elettrici può fungere anche da stazione per altri mezzi ecologici come autobus o scooter elettrici.

# Nei prossimi 5 anni l’azienda prevede di realizzare oltre 200 aeroporti urbani

Credits newsauto.com – Air-One

L’Air-One di Urban Air Port sarà illustrato durante le celebrazioni di Coventry Città della Cultura 2021 del Regno Unito e sarà la principale attrazione ai Commonwealth Games del 2022. Ma l’azienda non ha intenzione di fermarsi qui e infatti ha già programmato, entro i prossimi cinque anni, di realizzare oltre 200 aeroporti urbani in tutto il mondo per rispondere alla futura domanda globale. 

Fonte: Greenme

Continua la lettura con: Arrivano i TAXI VOLANTI: da Malpensa a Milano Centrale in 15 minuti

FABIO MARCOMIN

Leggi anche: Bitcoin? In America la destra li ama (in funzione anti-Cina)

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🛑 A Milano il primo lido con OMBRELLONI “RINFRESCANTI” a pannelli solari

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Credit: ansa.it

Inizia l’estate milanese con una novità “freschissima”: dove sarà il primo lido con ombrelloni rinfrescanti?

A Milano il primo lido con OMBRELLONI “RINFRESCANTI” a pannelli solari

Immaginate di prendere il sole sulla spiaggia, sdraiati su una comoda sdraio sorseggiando una bibita fresca. A rovinare tutto questo sogno estivo ci sarebbe solo una cosa: il caldo torrido. Ma fortunatamente da quest’estate grazie a Sammontana le cose potrebbero cambiare, partendo proprio da Milano. A partire dal 12 giugno saranno installati i primi 12 ombrelloni prototipo in grado di sfruttare i raggi solari per consentire un’autentica esperienza di refrigerio. Dove verrà aperto il primo lido con ombrelloni a pannelli solari?

# Un refrigerio a 360° che arriverà anche nelle spiagge

Credit: ansa.it

L’idea è arrivata dalla regina indiscussa del gelato: la Sammontana. L’obiettivo del progetto è quello di applicare gli ombrelloni con i pannelli solari per oltre 8.000 km di spiagge italiane, rendendole sostenibili e combattendo il caldo torrido. L’energia solare accumulata verrà riconvertita in energia elettrica utilizzata per alimentare un grande frigo gelati, per permettere alle persone di gustare bibite e cibi freschi, ricaricare i device elettronici e persino di assicurare loro refrigerazione durante le ore più calde grazie ad un nebulizzatore posto tra gli ombrelloni.

# Dal 12 giugno nel parco della Biblioteca degli Alberi

Credits: mentelocale.it – Bam

I primi 12 prototipi saranno posizionati dal 12 giugno nel parco della Biblioteca degli Alberi e piaceranno tantissimo ai milanesi che quest’estate non potranno andare in vacanza e saranno costretti a restare a Milano durante i mesi più caldi. Alti 2 metri e mezzo e con un diametro di 3,20 metri, gli ombrelloni rinfrescanti hanno una superficie appositamente sfaccettata che permette di assorbire la luce solare da ogni angolazione.

# Un’esperienza spaziale che cambierà l’estate italiana?

La struttura – che per non farsi mancare nulla è anche pieghevole – è stata progettata allo studio internazionale di design CRA (Carlo Ratti Associati) in collaborazione con l’architetto Italo Rota e l’ingegnere  Chuck Hoberman. 

Questi ombrelloni cambieranno la nostra estate italiana? Probabilmente si, e la trasformeranno in un’esperienza letteralmente spaziale… infatti la tecnologia utilizzata è stata ispirata alle batterie solari utilizzate sui veicoli spaziali della NASA.

Fonte: ANSA , The map report

Continua la lettura con: In Svezia i PALAZZI stile “Tesla”. Si costruiranno anche a MILANO?

ROSITA GIULIANO

Leggi anche: FAROUT: il festival di 45 giorni dedicato alla creazione contemporanea

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Il nuovo annuncio di ELON MUSK: il primo furgone a ENERGIA SOLARE

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Tesla-furgone-pannelli-solari
Per Elon Musk i talk show sono il canale preferito per fare annunci di alto impatto emotivo. Dopo aver rivelato al mondo di soffrire della sindrome di Asperger, il numero uno di Tesla ha dichiarato che prossimamente vedremo sulle strade un nuovo modello della casa di Palo Alto. Un modello con caratteristiche ancora più particolari dei precedenti. 

Il nuovo annuncio di ELON MUSK: il primo furgone a ENERGIA SOLARE

La tendenza è chiara. Vi sarà una forte richiesta di veicoli medio piccoli adatti per le consegne e che abbiano un bassissimo impatto ambientale. Ovviamente Tesla non vuole perdersi questa grande opportunità. Già presente nel settore delle autovetture con le Model S, Model 3, nei SUV con Model X e Y oltre che il futuristico Cybetruck, con una probabile presenza nel settore delle motrici per articolati dopo vari annunci e smentite, l’azienda di Elon Musk produrrà un furgone con caratteristiche decisamente particolari.

Il furgone che si ricarica con il sole: 50 Km di autonomia “solare”

Tesla-furgone-pannelli-solari

Forti dell’esperienza maturata con le tegole fotovoltaiche Solar Roof il furgone avrà modo di ricaricarsi anche grazie al sole. Mentre con i veicoli tradizionali questa soluzione risulta essere poco vantaggiosa a causa di una superficie del tetto piuttosto limitata, nel caso del furgone verrebbe sfruttata maggiormente fino a garantire una autonomia di quasi 50 km giornalieri con la sola energia solare. Se si considera che spesso i mezzi commerciali passano gran parte del tempo nel traffico e che la percorrenza giornaliera è frequentemente limitata a 90/100 km si evince che il nuovo mezzo voluto da Musk garantirebbe metà della distanza senza bisogno di ricarica tramite colonnine.

I tentativi della concorrenza

Un problema legato al progetto è l’approvvigionamento delle batterie che in questo momento scarseggiano e vengono dirottate verso i modelli già in produzione. Anche per questo che non solo Tesla sta pensando a una ricarica, anche se parziale, tramite energia solare, in quanto consentirebbe ai mezzi di dotarsi di batterie più piccole in quanto ricaricabili anche in movimento. Ne sono prova la Hyundai e la Toyota che hanno prodotto mezzi con pannelli solari posti sul tetto ma senza ottenere i risultati annunciati dalla casa statunitense. La corsa verso lo sviluppo di un mezzo per consegne di dimensioni medio/piccolo è anche resa più avvincente dall’accordo siglato da Amazon con Rivian Automotive, una start up statunitense che ha nel portafoglio un ordine di 10.000 mezzi della stessa tipologia citata da Musk.

Il progress degli altri progetti di Musk

SpaceX (credit: spacex.com)

Tornando ai progetti in cantiere, anche la motrice avrebbe soluzioni molto avanzate compresa una autonomia di oltre 1000 km ma non è stato dichiarato se c’è da considerare un apporto mediante energia solare. Prosegue poi il progresso della avventura spaziale di SpaceX, la continua ricerca di soluzioni atte a ricavare energia dal sole di SolarCity, gli studi sull’intelligenza artificiale e la possibilità di interfacciarla col cervello umano (OpenAl e Neuralink), i treni ad alta velocità di Hyperloop più altre avventure che accompagnano la vita di Elon Musk, il più grande visionario di questo secolo.

Continua la lettura con: i taxi volanti a Milano

ROBERTO BINAGHI

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🛑 Ufficiale: arriva Il SUPERSALONE. I 5 motivi che renderanno unica la SPECIAL EDITION di settembre

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Credits: Andrea Caputo - Espositori Supersalone

Ecco perché questa edizione sarà un unicum irripetibile.

Ufficiale: arriva Il SUPERSALONE. I 5 motivi che renderanno unica la SPECIAL EDITION di settembre

#1 Un’edizione “ponte” diretta da Boeri

Credits stefano_boeri IG – Supersalone

Dopo il rischio dell’ennesima cancellazione del Salone del Mobile, l’evento più importante dell’anno per Milano, alla fine si farà anche se con una formula particolare e in un periodo insolito. La prima novità è che il responsabile dell’organizzazione sarà l’archistar Stefano Boeri che con la sua squadra ha presentato il concept del “SuperSalone” che si svolgerà dal 5 al 10 settembre. Si prevede un unicum, che farà leva sulla sua forza attrattiva e comunicativa e che potrebbe generare spunti per altri eventi in futuro anche all’estero. Un’edizione ponte tra passato e futuro che possa fare da traino per l’edizione Aprile 2022 che avrà il suo classico formato.

#2 La “Biblioteca del design” aperta tutti giorni al pubblico

Credits: Andrea Caputo – Interni Supersalone

Il “Supersalone” sarà come una grande “Biblioteca del design” in cui il percorso espositivo è studiato come una mostra aperta al pubblico per tutti i 5 giorni della manifestazione, altra “prima volta” di sempre. L’evento infatti non sarà caratterizzato solo dall’esposizione dei prodotti ma anche lectio magistralis, talk, incontri, live musicali e artistici. Un format più agile e meno costoso per consentire alle aziende di presentarsi attraverso una vetrina insolita. Un Salone dedicato anche ai giovani studenti che con un apposito spazio che raccoglierà una “selezione dei migliori lavori emersi dalle maggiori scuole internazionali di design.”

#3 I percorsi tra le identità delle aziende

Credits: Andrea Caputo – Espositori Supersalone

L’allestimento nei padiglioni di RhoFiera è strutturato con lunghi setti paralleli, specifici in base alle diverse categorie merceologiche. In questo modo ogni azienda, tramite l’esposizione dei propri prodotti su pareti verticali e orizzontali modulari, potrà raccontare la propria essenza e identità. La scenografia ha l‘obiettivo di valorizzare e armonizzare le novità e le creazioni a catalogo negli ultimi 18 mesi dalle aziende oltre ai prodotti storici.

#4 Il debutto della piattaforma digitale 

Credits Andrea Caputo – Supersalone interno 2

In questa edizione speciale del Salone del Mobile ci sarà il debutto di una piattaforma digitale dedicata, dove al termine di una ricca e coinvolgente customer journey si potranno acquistare prodotti nuovi e classici delle aziende presenti alla manifestazione. Sarà “un enorme archivio, nazionale e internazionale, della creatività, dell’eccellenza e del saper fare” dentro cui il visitatore potrà navigare tra proposte di ogni tipo.

#5 Circolarità e sostenibilità i due punti cardine della manifestazione

Credits Andrea Caputo-dezeen – Supersalone interni

Il “Supersalone” ruoterà attorno a due punti cardine la circolarità e la sostenibilità. Per prima cosa tutto quello che riguarda l’allestimento dei padiglioni dell’evento, dai materiali e alle componenti, si potranno smontare e riutilizzare in seguito per altri scopi. Nell’ambito del progetto Forestami, la riforestazione di Miano con 3 milioni di alberi, sarà realizzata un’area di accoglienza verde con 200 alberi all’ingresso Porta Est della Fiera. Conclusa la manifestazione tutti gli alberi saranno piantumati nell’area metropolitana milanese.

Continua la lettura con: A settembre il FUORISALONE anche senza SALONE

FABIO MARCOMIN

Leggi anche: Milano fashion Week: tornano le sfilate in presenza

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La nuova STONEHENGE che aiuterà i SUPERSTITI dell’apocalisse a ricostruire un MONDO MIGLIORE

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Credits: es.123rf.com

Se le cose dovessero finire male resta un’ancora di salvezza. Vediamo dove si trova e come è fatta. 

La nuova STONEHENGE che aiuterà i SUPERSTITI dell’apocalisse a ricostruire un MONDO MIGLIORE

# Le tavole della Stonehenge americana: 10 regole in 8 lingue

Credits: toyou.international

Il monumento prende il nome di “Georgia Guidestones” ed è composto da 6 blocchi di granito posti al centro di una gigantesca cava. Si crede che, in questo luogo, esso possa resistere a qualsiasi calamità naturale o cataclisma. L’obiettivo è far preservare le lastre per i superstiti di un’eventuale apocalisse e donare loro le basi da cui ripartire. I blocchi, infatti, riportano incisioni di 10 regole in 8 lingue diverse che si propongono come guida per ricostruire una società migliore.

Riguardo la sua nascita, si sa solo che risale al 1979 ad opera di un certo R.C. Christrian, uno pseudonimo di colui che ha finanziato il progetto. Varie teorie sono circolate a riguardo, tra cui anche complotti e un fantomatico intervento del diavolo. L’unica verità, al momento, è che questa misteriosa costruzione riporta i seguenti 10 concetti come base per la società del futuro.

# Le 10 regole per un mondo migliore

  1. Mantieni l’Umanità sotto 500 milioni di persone, in perenne equilibrio con la natura.
  2. Guida saggiamente la riproduzione, migliorando salute e diversità.
  3. Unisci l’Umanità con una nuova lingua viva.
  4. Domina passione, fede, tradizione e tutte le cose con la sobria ragione.
  5. Proteggi popoli e nazioni con giuste leggi e tribunali imparziali.
  6. Lascia che tutte le nazioni si governino internamente e risolvi le dispute esterne in un tribunale mondiale.
  7. Evita leggi poco importanti e funzionari inutili.
  8. Bilancia i diritti personali con i doveri sociali.
  9. Apprezza verità, bellezza e amore, ricercando l’armonia con l’infinito.
  10. Non essere un cancro sulla terra, lascia spazio alla natura, lascia spazio alla natura.

# Le lastre sono anche bussola, orologio e calendario

Credits: es.123rf.com

Il Georgia Guidestones, tuttavia, non è solo un contenitore di linee guida. Tutta la sua struttura è stata pensata per preservare alcuni degli strumenti fondamentali su cui basiamo la nostra vita. Infatti, grazie alla sua particolare posizione può fungere da bussola, con un foro nel pilastro centrale per individuare la Stella Polare, ma anche da orologio e da calendario. Altri fori, accuratamente studiati, forniscono indicazioni per individuare i solstizi e gli equinozi del sole. Nonostante sia tutt’oggi discusso e studiato, questo monumento affascina soprattutto per i suoi segreti e funge da monito anche per le persone del presente.

 

Fonte: fattistrani.it

Continua a leggere con: Lo STONHENGE dell’APPENNINO: opera di Ercole o del Diavolo?

MATTEO GUARDABASSI

Leggi anche: Turismo 2021 in Italia: “Ripensiamo il ‘petrolio d’Italia’, oggi distrugge le comunità”

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In Svezia i PALAZZI stile “Tesla”. Si costruiranno anche a MILANO?

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Credit: focus.it

Il futuro delle città, anzi del mondo, potrebbe essere rivoluzionato con i palazzi ricaricabili.

In Svezia i PALAZZI stile “Tesla”. Si costruiranno anche a MILANO?

Dalla Svezia è stata messa a punto una “ricetta” per creare un cemento che sia in grado di accumulare energia. Gli impieghi possono essere tantissimi, ma tra i tanti quello che rivoluzionerebbe davvero la nostra quotidianità sono i palazzi ricaricabili: utilizzando infatti questo cemento, i muri, le pareti e i pavimenti diventerebbero delle giganti batterie ricaricabili.

Sperando di vedere presto questa tecnologia a Milano, vediamo come funzionerebbero i palazzi ricaricabili.

# Ecco la “ricetta” del cemento ricaricabile

Credit: new.cision.com

Per tutti quelli che odiano il cemento, questo potrebbe essere il momento giusto per cambiare idea. La “ricetta” del cemento ricaricabile arriva dalla Svezia, dalla Chalmers University of Technology di Göteborg. Qui due ricercatori sono riusciti ad aggiungere alla formula classica piccole quantità di fibra di carbonio, così da aumentarne la conduttività. Dopodiché – proprio come in una batteria – hanno inserito una rete in fibra di carbonio ricoperta da ferro e nichel.

# Una formula ancora da perfezionare sfida le più evolute batterie

Credit: greenme.it

Al momento la nuova formulazione del cemento è stata utilizzata solo per modelli in scala, ed è ancora lontana quindi da utilizzi pratici o commerciali. Eppure i ricercatori non solo sono sicuri della loro scoperta, ma stanno già tentando di migliorarne ulteriormente le prestazioni: per ora il cemento ricaricabile ha una capacità di immagazzinare energia pari a 7 Wh per metro quadrato, ancora poco rispetto alle più evolute batterie agli ioni di litio, che possono arrivare a 265 Wh/kg. Gli scienziati però sono ottimisti e stanno cercando – con buonissimi presupposti – di riuscire ad aumentare di almeno 10 volte la capacità del loro cemento ricaricabile.

# La rivoluzione delle città, anzi del mondo, è già in atto

Credit: corriere.it

In questo esatto momento si sta studiando e scoprendo il futuro delle nostre città, che un giorno potrebbero riempirsi davvero di edifici ad energia zero, affiancando al cemento ricaricabile dei pannelli fotovoltaici che permetterebbero il ricaricamento del materiale durante il giorno. Ed è inutile citare in un lungo e noioso elenco tutti i benefici che ne trarremmo.

Volendo pensare però ai suoi utilizzi, il cemento ricaricabile si potrebbe utilizzare per costruire non soltanto edifici ma per rivoluzionare il mondo: intere strade alimenterebbero l’illuminazione urbana, ci sarebbero panchine in cui ricaricare dispositivi e addirittura si potrebbero ideare antenne per portare segnale telefonico e connessione in zone remote.

Insomma ancora il cemento ricaricabile deve essere perfezionato ma il futuro delle città, anzi del mondo, è già rivoluzionato.

Fonte: Focus 

Continua la lettura con: EMEMEM: anche a Milano l’artista che trasforma in ARTE le BUCHE dell’ASFALTO

ROSITA GIULIANO

Leggi anche: Produzione industriale, la Cina non sarà più la “fabbrica del mondo”

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Arriva nell’HINTERLAND la BICIPOLITANA

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Credits: sestosg.net

Da Milano all’hinterland nord in bicicletta. Ecco quando sarà pronto il primo tracciato.

Arriva nell’HINTERLAND la BICIPOLITANA

# Il tracciato corre su viale Gramsci a Sesto San Giovanni, lungo il tracciato della M1

Credits: Urbanfile – Prolungamento M1 Monza-Bettola

 

La “Bicipolitana” arriva a Sesto San Giovanni. Nell’ambito della riqualificazione di viale Gramsci, a seguito della chiusura dei cantieri per la realizzazione del prolungamento della linea M1 con due nuove fermate, sono previsti: una nuova pavimentazione, la realizzazione di marciapiedi e spartitraffico, la corsia della nuova pista ciclo-pedonale. La pista ciclabile, bidirezionale in sede protetta, toccherà tutte le fermate della metropolitana presenti sul territorio di Sesto San Giovanni: da FS-Rondo’-Marelli a Restellone-Sesto. Una volta terminata sarà funzionale anche e soprattutto per i futuri collegamenti con la Città della Salute e della Ricerca e per unirsi alla ciclabile di Milano su Viale Monza attraverso il sottopasso Roma/Marelli.

# Il punto sui lavori, fine prevista ad aprile 2022

Credits: sestosg.net

Nei giorni scorsi sono partiti i lavori per realizzare la pista ciclabile nel tratto Restellone-Puccini, mentre già a settembre di quest’anno sarà completato il tratto da Sesto FS verso Restellone e poi verso Bettola fino al confine di Sesto San Giovanni. Il completamento di tutto il tracciato è previsto per aprile 2022, ma in progettazione c’è anche il tratto M1 Rondò-M1 Sesto Marelli e il tratto M1 Rondò-M5 Carroponte-Bignami.

Fonte: Sestosg.net

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FABIO MARCOMIN

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Le 5 CASCATE più BELLE dell’Emilia Romagna

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Credits: @mt_ph Cascata del Botasso

L’Emilia Romagna non è solo città d’arte ma è anche una terra di paradisi naturali. Queste sono le 5 cascate più belle tra gli Appennini emiliani-romagnoli.

Le 5 CASCATE più BELLE dell’Emilia Romagna

#1 Cascate del Dardegna

Credits: cornoallescale.net
Cascate del Dardegna

Il torrente Dardegna nasce dalle conche del Cavone e fin da subito si dirama in due altri torrenti: il principale a est scende dal Corno delle Scale per poi giungere fino a valle, mentre quello secondario a ovest percorre il Monte Spigolino. Il torrente principale lungo il suo corso crea ben sette salti d’acqua e la cascata più bella, nonché più famosa, è l’ultima, quella a Madonna dell’Acero. Lungo le sponde del Dardegna si trovano massi e una vegetazione costituita da specie legate all’acqua. Le cascate sono anche un perfetta meta per una giornata di trekking, partendo da Madonna dell’Acero si può risalire il torrente.

#2 Cascata del Botasso

Credits: @mt_ph
Cascata del Botasso

Per raggiungere le Cascate del Botasso si parte dal comune di Ottone, in provincia di Piacenza e alta Val Trebbia, e si percorre una stradina che costeggia il torrente. Si tratta di un percorso non particolarmente difficile, ma vale la pena faticare una volta giunti alla cascata. Molti l’hanno definita un piccolo paradiso naturale grazie alla roccia multicolore, che assume variazioni di grigio, arancione e azzurrino, e all’acqua cristallina della conca naturale che si crea. La Cascata del Botasso era stata danneggiata nel 2015 a causa dell’alluvione, ma già l’anno successivo si era riusciti a recuperare la sua bellezza grazie a lavori di valorizzazione.

#3 La Grotta Urlante

Credits: @elettrika
La grotta urlante

La Grotta Urlante di Premilcuore, in provincia di Forlì-Cesena, è un angolo nascosto unico in tutta l’Emilia Romagna. Più precisamente si trova sull’Appennino tosco-romagnolo nella località di Giumella, lungo la strada per Firenze. Si chiama Grotta Urlante, ma qui il silenzio domina e viene rotto solo dallo scroscio dell’acqua. Per ammirarla, bisogna recarsi sotto il cosiddetto “ponte scanno”, oggi Ponte Nuovo, in prossimità del quale le acqua precipitano in un gorgo profondo. La grotta è perfetta anche per fare un bagno in una delle due conche o prendere il sole sulle pietre levigate dal tempo.

#4 La Grotta di Labante

Credits: @bologantour_official
Grotta di Labante

Sui colli bolognesi a Castel d’Aiano, la grotta conosciuta come quella di Labante è una delle grotte primarie più grande nei travertini italiani e forse anche al mondo. Le cavità naturali come questa sono molto rare e di solito raggiungono i 4-5 m, la Grotta di Labante è alta ben 51 m con un dislivello di 12. La particolarità è che l’acqua non si scava il letto, ma lo costruisce strato dopo strato.

#5 Cascate dell’Alferello

Credits: @vivoemiliaromagna
Cascate Alferello

Nel comune di Verghereto in provincia di Forlì-Cesena, precisamente nella frazione di Alfero, si trova una delle cascate più belle dell’Emilia Romagna. Si tratta di un salto d’acqua di circa 32m d’altezza che va a creare un posto magico. Il posto è noto anche come “Cascata delle trote”, data la presenza di questi pesci.

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BEATIRCE BARAZZETTI

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Il FORTINO di MAZZALLAKKAR riemerge dal LAGO ARANCIO

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Credits: sicilianaturacultura.blospot.com

Il fortino millenario e le sue mura tornano alla luce in tutto il loro splendore. Ecco la sua storia e dove si trova.

Il FORTINO di MAZZALLAKKAR riemerge dal LAGO ARANCIO

# La costruzione del “Fortino di Mazzallakkar” è datata oltre mille anni fa

Credits maggiosamuela IG – Fortino di Mazzallakkar

Il “Fortino di Mazzallakkar” si trova nello stupendo borgo in provincia di Agrigento, Sambuca di Sicilia. È una fortezza in pietra la cui costruzione è fatta risalire alla colonia di arabi fondò la città di Zabut, oltre mille anni fa. Alcuni studi datano la struttura nel 830 d.c., utilizzata come stazione di posta per le carovane dell’epoca, altri spostano la sua edificazione qualche anno più avanti sopra i resti di una costruzione precedente. 

Credits: Francesco Sciamè – Fortino Sambuca

Presenta un impianto quadrato e quattro torri angolari coperte da cupolette in pietra calcarea, dei torrioni forniti di feritoie e delle mura alte quattro metri circa.

# Negli anni ’50 è stato sommerso per la costruzione di una diga utile a irrigare la vallata per la viticultura

Credits Enzo Termini – Fortino Sambuca

La fortezza era ancora in uno stato di conservazione quando fu sommersa dalle acque nella metà degli anni ’50 dello scorso secolo. La costruzione di un invaso artificiale nella “Zona dei mulini”, la vallata in cui era presenta la struttura fortificata, ne determinò la scomparsa. L’invaso solcato dal fiume Rincione-Carboj che può contenere fino a 32 milioni di metri cubi di acqua fu realizzato con la costruzione della diga omonima, per irrigare il territorio a valle e favorire la viticultura. 

# Ogni 6 mesi la fortezza riemerge dal Lago Arancio

Credits: siciliaterrameravigliosa.altervista.org

La riemersione degli ultimi anni è dovuta al costante abbassamento del livello del Lago Arancio e ha portato alla luce oltre alle torri anche le mura fortificate. L’amministrazione comunale di Sambuca sta portando avanti un accordo, con l’azienda vinicola che ha sede sulle sponde del lago, con il fine di realizzare un accesso pedonale tra i filari di vigneti per consentire ai turisti di raggiungere la fortezza e valorizzare questa attrazione.

 

Fonte: Si Viaggia

Continua la lettura con: L’ “Atlantide del lago”: il BORGO SOMMERSO riemergerà dall’acqua dopo quasi trent’anni

FABIO MARCOMIN

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EMEMEM: anche a Milano l’artista che trasforma in ARTE le BUCHE dell’ASFALTO

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Credit: Facebook Ememem

Nella vita c’è chi tappa i buchi. Poi c’è chi riempie gli spazi.
Un artista francese di cui conosciamo il nome d’arte, Ememem, trasforma le imperfezioni create dal tempo in opere d’arte urbana.

EMEMEM: anche a Milano l’artista che trasforma in ARTE le BUCHE dell’ASFALTO

# La STREET ART e la manutenzione dei marciapiedi

Credit: Milano Segreta fb

Si firma Ememem un misterioso artista francese che cura le ferite dei marciapiedi con il colore della sua arte.
Il tempo che passa, l’usura, le ruote di ogni veicolo, creano nell’asfalto un bisogno di manutenzione.
C’è chi si affida alle amministrazioni comunali, trasformando una buca in occasione di lamento o nella piaga del secolo, quando basterebbe mezzo chilo di bitume per riparare il danno.

Ememem, armato del coraggio, la vera scintilla degli artisti, ci vede la tastiera di un flauto su cui iniziare a suonare la sua sinfonia, riparando la ferita con le sue creazioni.

La tecnica, che lo stesso Ememem ha denominato Flacking, prevede di riparare le crepe con l’inserimento di ceramiche, mattonelle e la conseguente creazione di un mosaico colorato e disruptive.
L’effetto non è più semplice manutenzione, ma riesce a dare l’impressione che dal sottosuolo una forza dirompente abbia spaccato l’asfalto per far emergere il bisogno di colore nella monotona tonalità urbana.

# Da Lione a Milano anche se… 

Credit: @ememem.flacking

In una dichiarazione (che si può trovare qui ruinsart.altervista.org) lo stesso Ememem rivela che è nato tutto come un gioco.

“C’erano un sacco di piccoli fori sull’asfalto di fronte al mio studio … immediatamente, ho trovato molto eccitante lavorare per strada. Una vera rivelazione!”, spiega, ammettendo di essere stato ispirato da una piccola anfora di argilla che si ruppe quando era piccolo e che riparò assemblandone i cocci.

“Ememem è un personaggio con cui io gioco. Un’entità leggermente incrinata, ossessionato con i fori da riempire…ripara tutto il possibile, ovunque io vada.  Il suo lavoro non ha un’unica interpretazione, ognuno può vederci ciò che vuole, ma lo scopo è sicuramente quello di riqualificare e rivitalizzare le strade delle città con l’arte. L’intento di Ememem è quello di portare ad una riflessione sul modo corrente di organizzare i luoghi pubblici, su come preservare le aree pubbliche, e anche su ciò che ciascuno di noi può apportare alla comunità”.

Ememem inizia a Lione, la sua città, ma ben presto inizia a vedere le fenditure in ogni città in cui ha l’opportunità di viaggiare.

Ed è così che si trovano le sue opere perfino nella campagna francese, come in tutte le città. In Italia si possono trovare le sue opere a Milano, Genova e Firenze.

# A Milano invece che arte è ritenuto un atto vandalico (e viene “cancellato”)

Credit: Facebook Ememem

Ci sono dettagli della moderna vita in città che sono diventate delle pericolose consuetudini. Un dettaglio sono sicuramente le buche, pericolose e antiestetiche.
La sfumatura più raccapricciante, però, è la concezione che i cosiddetti potenti hanno della street art, nonché la completa e reiterata mancanza di rispetto verso ogni forma d’arte.
I regolamenti urbani sono sicuramente pensati per donare ai cittadini un arredo decoroso, evitare che l’esagerazione possa imbrattare tutti i muri e marciapiedi delle nostre città. Ma ci crediate o no, gli interventi di Ememem sono considerati atti vandalici a tutti gli effetti.
È curioso pensare che gli stessi amministratori che non si accorgono della buca e del degrado, si possano poi nascondere dietro una norma di legge per definire queste opere un atto vandalico.
Le opere che a Milano erano visibili in Buonarroti o in Sempione, pare siano state rimosse, probabilmente durante opere di rifacimento del manto stradale e dei marciapiedi.

È facile immaginare quindi Ememem intento a creare negli orari notturni, ovvero quando in giro non ci sono troppi occhi indiscreti.
La tecnica del flacking richiede diverse ore di lavoro per ogni singola creazione. Si deve scegliere il pezzo da cui partire e poi iniziare a ricamare intorno il progetto artistico, stando bene attenti a tagliare le varie mattonelle in modo da comporre una creazione dall’aspetto molto gradevole e colorato.

Trattandosi di mattonelle o piastrelle, anche la fase di asciugatura del collante deve essere rispettata, in modo da permettere di saldare il nuovo inserto colorato con il tessuto urbano preesistente.

# Anche le buche hanno il loro lieto fine

Credit: Facebook Ememem

Ecco che anche elementi pericolosi o semplicemente antiestetici come le buche, vivono da protagonisti la favola del brutto anatroccolo: al tramonto si addormentano brutte e potenzialmente dannose, risvegliandosi all’alba tutte colorate e pronte ad accogliere il passo frenetico della città.

L’opera dell’artista francese si può ammirare nelle gallerie digitali dei suoi canali social,  instagram Facebook oppure incontrandole per strada.
Nella fantasia di Gotham City, i cittadini hanno la luce per chiamare Batman in aiuto.

Nella realtà abbiamo le crepe dell’asfalto, da usare come richiamo per Ememem che viene in soccorso di caviglie e – perché no? – del buon umore, colorando la città con le sue colorate creazioni. 

Continua la lettura con: Sui marciapiedi di Milano si possono trovare i pinguini di PAO e i loro cloni (FOTOGALLERY)

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LAURA LIONTI

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