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🔴RAPPORTO ISS sui MORTI COVID-19 in Italia: 50% in Lombardia, età media 80 anni, 0,26% aveva meno di 40 anni

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L’ultimo rapporto sulle caratteristiche dei pazienti morti a causa del Coronavirus in Italia, rilasciato dall’Istituto Superiore di Sanità e basato su un campione di 32.938 decessi su un totale di 34.371, restituisce un quadro completo con elementi ad oggi mancanti. Vediamo le informazioni più rilevanti.

🔴 RAPPORTO ISS sui MORTI COVID-19 in Italia: 50% in Lombardia, età media 80 anni, 0,26% aveva meno di 40 anni

#1 AREA GEOGRAFICA: Il 50% dei morti in Lombardia, poi Emilia Romagna con il 12,7% e Piemonte con l’8,6%. Oltre l’85% al nord

Il dato scontato è quello sulla Lombardia che assomma il 49,6% dei decessi in Italia, tra le regioni più colpite anche se a distanza in termini numerici, sono tutte al Nord Italia: l’Emilia-Romagna con il 13%, il Piemonte con l’8,6%, il Veneto con il 6% e la Liguria con il 4,7%. Le regioni del nord superano l’85% dei decessi totali. 

#2 ETA’: L’età media dei decessi è di 80 anni, dei contagiati è 60 anni

È di 80 anni l’età media dei pazienti morti e risultati positivi al Coronavirus, con una prevalenza tra gli uomini con il 58% rispetto alle donne con il 42%. Osservando l’età media dei deceduti questa risulta più alta di 20 anni rispetto all’età media dei pazienti che hanno contratto l’infezione. L’età media delle donne morte di COVID-19 è più alta, 85 a 79, rispetto quella degli uomini.

#3 PATOLOGIE CORRELATE. I deceduti avevano in media 3 patologie preesistenti: ipertensione, problemi cardiaci e diabete le più diffuse

Da un’analisi delle cartelle cliniche di 3.438 pazienti deceduti è stato identificato un numero medio di 3 patologie preesistenti sia negli uomini sia nelle donne come fattore condizionante il decorso della malattia. L’ipertensione arteriosa in ambo i sessi, seguita dai problemi cardiaci soprattutto per gli uomini e dal diabete di tipo 2 per entrambi i sessi sono risultate le patologie più frequenti. Un numero consistente di pazienti ricoverati presentavano inoltre problemi precedenti ai reni e malattie a carico del sistema respiratorio.

#4 SINTOMI: Il 92,4% dei casi della diagnosi al momento del ricovero erano sintomatici al Covid-19

Il 92,4% dei pazienti ricoverati per Covid-19 erano sintomatici e i sintomi più ricorrenti osservati tra i deceduti erano febbre, difficoltà a respirare e tosse, mentre meno frequenti diarrea e l’emissione di sangue con i colpi di tosse. Solo il 6% circa dei casi i pazienti non mostravano sintomi riconducibili alla COVID-19 al momento del ricovero.

Il 97% dei casi ha avuto come complicanza l’insufficienza respiratoria, confermando i polmoni come l’organo più colpito, mentre l’86% dei pazienti ha ricevuto come terapia la somministrazione di antibiotici per trattare complicanze come le polmoniti atipiche, il 60% invece è stato sottoposto a terapie antivirali. 

#5 CLASSI DI ETA’: 1,1% sotto i 50 anni, 0,26% sotto i 40 anni

Il tempo registrato intercorso dalla manifestazione dei primi sintomi alla morte, sulla base del campione analizzato, è di 11 giorni, con il tempo dal ricovero alla morte più lungo tra i pazienti trasferiti nei reparti di terapia intensiva. A conferma della letalità del virus in prevalenza sugli anziani, su 32.938 deceduti solo 366 avevano un’età inferiore ai 50 anni ovvero l’1,1% del campione, 83 di questi avevano meno di 40 anni quindi lo 0,26% del campione.

Fonte: IlPost

FABIO MARCOMIN

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🔴 Dati 16 giugno. LOMBARDIA: 9 decessi, si dimezzano i nuovi contagi (+143). L’Italia non più prima in UE per morti giornalieri

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credit: andrea cherchi (c)

16 giugno 2020. Migliora la Lombardia anche in relazione al resto d’Italia. Morti sempre sotto i 10 (sono 9, scesi al 25% del totale in Italia), si dimezzano i nuovi contagi (da 259 a 143) scendendo al 68% del totale in Italia. Cala anche l’indice positivi/tamponi e restano in terapia intensiva 69 persone (-25 da ieri). In Italia contagi in rialzo in Emilia e Piemonte. Dopo tanto tempo l’Italia non risulta più il paese in UE con più morti giornalieri (superato dalla Svezia). 

Forte calo nelle ultime 24 ore dei contagi giornalieri: +143 dai +259 di ieri. Aumentano i tamponi: 7.044 dai 6.637 di ieri. Cala pertanto anche l’indice positivi/tamponi che passa dal 3,9% di ieri al 2,0% di oggi. La quota di nuovi contagi in Lombardia sul totale nazionale cala al 68% dall’85% di ieri. 

I decessi restano sotto i 10: 9 dagli 8 delle 24 ore precedenti. A livello nazionale la quota della Lombardia nei decessi giornalieri scende al 26% dal 30% di ieri.

Origine dei contagi: “È importante sottolineare che dei 143 positivi segnalati oggi un numero rilevante si riferisce a infezioni di vecchia data. Nello specifico 54 sono da attribuire allo screening sierologico regionale (di cui 18 risultati ‘debolmente positivi’). Allo stesso modo altri 24 casi sono stati riscontrati ‘debolmente positivi’ su test effettuati dietro segnalazioni di medici di famiglia, Ats e ospedali, a cittadini e ospiti di Rsa, segno di un finale di coda dell’infezione. Molto significativo, inoltre, il dato dei ricoverati in terapia intensiva che diminuisce di ben 25 pazienti”.

Leggi anche: 🔴 “Nelle RSA il 30% POSITIVI al tampone”: sempre più chiara la causa dei morti record in Lombardia

Dagli ospedali. Calano di 116 i ricoveri (ieri -98): restano ricoverati non in terapia intensiva 1.902 persone. In terapia intensiva si liberano 25 posti (ieri erano stati invariati) per un totale di 69 persone ancora in cura. I guariti in un giorno sono stati 877 (ieri +264). 

Situazione delle province. Tutte le province sono sotto i 50 nuovi positivi. Nella Città Metropolitana i nuovi contagi sono +42 (ieri +52),  mentre in città scendono a +18 (da 23). Tutte le altre province, tranne Varese con 22, sono sotto i 15 nuovi positivi. Sei province sono sotto quota 10: Cremona, Lecco (0), Pavia, Lodi, Sondrio e Monza e Brianza.

Italia. I decessi giornalieri risalgono a 34 dal minimo di ieri di 26. I nuovi contagi scendono ancora a +210 dai +303 di ieri. Altre 1516 persone hanno lasciato gli ospedali nelle ultime 24 ore (ieri 640). 30 persone hanno lasciato la terapia intensiva (ieri -2). Insieme alla Lombardia restano sopra i 10 nuovi contagi solo l’Emilia Romagna e il Piemonte. Sette regioni non registrano nessun nuovo contagio: Campania, Molise, Valle d’Aosta, Basilicata, Puglia, Trentino Alto Adige e Calabria. 

Mondo. In calo la curva dei i decessi giornalieri mondiale (vedi immagine sotto): ieri ci sono stati 3.415 decessi, il livello più basso da fine marzo. Per il terzo giorno di seguito nessun paese conta più di 1000 morti giornalieri, anche se salgono a otto i paesi con oltre 100 morti giornalieri. In Unione Europea l’Italia con 34 viene superata dalla Svezia che ieri ha registrato 48 morti giornalieri. Il resto d’Europa è sotto i 10 decessi nelle ultime 24 ore.  
Il primo paese per decessi nelle ultime 24 ore è il Brasile (+713), seguito dagli USA (+511), poi il Messico (+439). Sopra i 100 morti ci sono anche UK (+233), Russia (+193), Pakistan (+110), Iran (+115) e India (+100). Per numero totale di morti, primi gli USA (118,4 mila), poi Brasile (44,1 mila) e UK (41,9 mila). Al quarto posto c’è l’Italia (prima in UE), davanti a Francia e Spagna. 
Per contagi giornalieri primo il Brasile (+18mila), poi gli USA (+17mila) e la Russia (+8mila). In UE passa al primo posto la Svezia (+940), po la Polonia (+407), il Portogallo (+300), la Romania (+250) e l’Italia (+210). Gli altri Paesi sono sotto quota 200. Per contagi totali gli Stati Uniti sempre al primo posto: oltre 2 milioni e 187 mila positivi, seguono Brasile (con 891mila) e Russia con 545mila. Poi India, UK, Spagna e Italia.

Aiutiamoci da soli. Se vuoi aiutare a fornire un pasto alle famiglie di Milano che in questo momento sono più in difficoltà, puoi partecipare a #aggiungiunpastoatavola iniziativa di #milanopermilano. Puoi donare qui (il 100% del ricavato viene usato usato per acquistare cibo dalla Fondazione Comunità di Milano): milanopermilano.it/dona

DATI DALL’INIZIO DEL LOCKDOWN TOTALE

Contagi Lombardia (giornalieri)*
11/3: +1489 (+25,7%)
12/3: +1445 (+19,8%)
13/3: +1095 (+12,6%)
14/3: +1865 (+18,9%)
15/3: +1587 (+13,5%)
16/3: +1377 (+10,3%)
17/3: +1571 (+9,6%)
18/3: +1493 (+9,2%)
19/3: +2171 (+12,2%)
20/3: +2380 (+11,9%)
21/3: +3251** (+14,6%)
22/3: +1691 (+6,6%)
23/3: +1555 (+5,7%)
24/3: +1942 (+6,7%)
25/3: +1643 (+5,0%)
26/3: +2543 (+7,2%)
27/3: +2409 (+6.9%)
28/3: +2117 (+5.6%)
29/3: +1592 (+4,0%)
30/3: +1154 (+2,8%)
31/3: +1047 (+2,4%)
1/4: +1.575 (+3,6%)
2/4: +1.222 (+2,6%)
3/4: +1.455 (+3,1%)
4/4: +1.598 (+3,3%)
5/4: +1.337 (+2,7%)
6/4: +1.079 (+2,0%)
7/4: +791 (+1,5%)
8/4: +1.089 (+2,0%)
9/4: +1.388 (+2,5%)
10/4: +1.246 (+2,2%)
11/4: +1.544 (+2,7%)
12/4: +1.460 (+2,5%)
13/4: +1.262 (+2,1%)
14/4: +1.012 (+1,6%)
15/4: +827 (+1,3%)
16/4: +941 (+1,5%)
17/4: +1.041 (+1,6%)
18/4: +1.246 (+1,9%)
19/4: +855 (+1,3%)
20/4: +735 (+1,1%)
21/4: +960 (+1,4%)
22/4: +1.161 (+1,6%)
23/4: +1.073 (+1,5%)
24/4: +1.091 (+1,5%)
25/4: +713 (+1,0%)
26/4: +920 (+1,2%)
27/4: +590 (+0,8%)
28/4: +869 (+1,1%)
29/4: +786 (+1,0%)
30/4: +598 (+0,7%)
1/5: +737 (+0,9%)
2/5: +533 (+0,6%)
3/5: +526 (+0,6%)
4/5: +577 (+0,7%)
5/5: +500 (+0,6%)
6/5: +634 (+0,8%)
7/5: +689 (+0,8%)
8/5: +609 (+0,7%)
9/5: +502 (+0,6%)
10/5: +282 (+0,3%)
11/5: +364 (+0,4%)
12/5: +614 (+0,4%)
13/5: +394 (+0,4%)
14/5: +522 (+0,6%)
15/5: +299 (+0,3%)
16/5: +399 (+0,4%)
17/5: +326 (+0,4%)
18/5: +175 (+0,2%)
19/5: +462 (+0,5%)
20/5: +294 (+0,3%)
21/5: +316 (+0,3%)
22/5: +293 (+0,3%)
23/5: +441 (+0,5%)
24/5: +285 (+0,3%)
25/5: +148 (+0,1%)
26/5: +159 (+0,2%)
27/5: +216 (+0,3%)
28/5: +382 (+0,4%)
29/5: +354 (+0,4%)
30/5: +221 (+0,2%)
31/5: +210 (+0,2%)
1/6: +50 (+0,05%)***
2/6: +187 (+0,2%)
3/6: +237 (+0,2%)
4/6: +84 (+0,1%)
5/6: +402 (+0,4%)
6/6: +142 (+0,1%)
7/6: +125 (+0,1%)
8/6: +194 (+0,2%)
9/6: +192 (+0,2%)
10/6: +99 (+0,2%)
11/6: +252 (+0,3%)
12/6: +272 (+0,3%)
13/6: +210 (+0,2%)
14/6: +244 (+0,3%)
15/6: +259 (+0,3%)
16/6: +143 (+0,2%)
Totale: 91.960

Decessi Lombardia (giornalieri)*
9/3: 76 (+29,7%)
10/3: 135 (+40,5%)
11/3: 149 (+31,8%)
12/3: 127 (+20,6%)
13/3: 146 (+19,6%)
14/3: 76 (+8,5%)
15/3: 252 (+26,0%)
16/3: 202 (+16,6%)
17/3: 220 (+15,5%)
18/3: 319 (+19,5%)
19/3: 209 (+10,7%)
20/3: 381 (+17,6%)
21/3: 546** (+21,4%)
22/3: 361 (+11,7%)
23/3: 320 (+9,3%)
24/3: 402 (+10,6%)
25/3: 296 (+7,1%)
26/3: 387 (+8,6%)
27/3: 541 (+11,1%)
28/3: 542 (+10,0%)
29/3: 416 (+7,0%)
30/3: +458 (+7,2%)
31/3: +381 (+5,6%)
1/4: +394 (+5,5%)
2/4: +367 (+4,8%)
3/4: +351 (+4,4%)
4/4: +345 (+4,2%)
5/4: +249 (+2,9%)
6/4: +297 (+3,3%)
7/4: +282 (+3,1%)
8/4: +238 (+2,5%)
9/4: +300 (+3,1%)
10/4: +216 (+2,2%)
11/4: +273 (+2,7%)
12/4: +110 (+1,0%)
13/4: +280 (+2,6%)
14/4: +241 (+2,2%)
15/4: +235 (+2,1%)
16/4: +231 (+2,0%)
17/4: +243 (+2,1%)
18/4: +199 (+1,7%)
19/4: +163 (+1,4%)
20/4: +163 (+1,3%)
21/4: +203 (+1,6%)
22/4: +161 (+1,3%)
23/4: +200 (+1,6%)
24/4: +166 (+1,3%)
25/4: +163 (+1,2%)
26/4: +56 (+0,4%)
27/4: +124 (+0,9%)
28/4: +126 (+0,9%)
29/4: +104 (+0,8%)
30/4: +93 (+0,7%)
1/5: +88 (+0,6%)
2/5: +47 (+0,3%)
3/5: +42 (+0,3%)
4/5: +63 (+0,4%)
5/5: +95 (+0,7%)
6/5: +222 (+1,5%)
7/5: +134 (+0,9%)
8/5: +94 (+0,6%)
9/5: +85 (+0,6%)
10/5: +62 (+0,4%)
11/5: +68 (+0,5%)
12/5: +62 (+0,4%)
13/5: +69 (+0,5%)
14/5: +111 (+0,7%)
15/5: +115 (+0,7%)
16/5: +39 (+0,3%)
17/5: +69 (+0,4%)
18/5: +24 (+0,2%)
19/5: +54 (+0,3%)
20/5: +65 (+0,4%)
21/5: +65 (+0,4%)
22/5: +57 (+0,4%)
23/5: +56 (+0,4%)
24/5: 0 (0%)***
25/5: +34 (+0,2%)
26/5: +22 (+0,1%)
27/5: +58 (+0,4%)
28/5: +20 (+0,1%)
29/5: +38 (+0,2%)
30/5: +67 (+0,4%)
31/5: +33 (+0,2%)
1/6: +19 (+0,1%)
2/6: +12 (+0,1%)
3/6: +29 (+0,2%)
4/6: +29 (+0,2 %)
5/6: +21 (+0,1%)
6/6: +27 (+0,2%)
7/6: +21 (+0,1%)
8/6: +32 (+0,2%)
9/6: +15 (+0,1%)
10/6: +32 (+0,2%)
11/6: +25 (+0,1%)
12/6: +31 (+0,2%)
13/6: +23 (+0,1%)
14/6: +21 (+0,1%)
15/6: +8 (+0,05%)
16/6: +9 (+0,05%)
Totale: 16.466

Contagi Milano città metropolitana (giornalieri)*
11/3: +333 (+55,4%)
12/3: +221 (+23,7%)
13/3: +152 (+13,2%)
14/3: +244 (+18,6%)
15/3: +200 (+12,8%)
16/3: +233 (+13,3%)
17/3: +343 (+17,2%)
18/3: +318 (+13,6%)
19/3: +634 (+23,9%)
20/3: +526 (+12,2%)
21/3: +868** (+22,8%)
22/3: +424 (+9,0%)
23/3: +230 (+4,5%)
24/3: +375 (+7,0%)
25/3: +373 (+6,5%)
26/3: +848 (+13,9%)
27/3: +574 (+8,2%)
28/3: +314 (+4,2%)
29/3: +546 (+7,0%)
30/3: +348 (+4,1%)
31/3: +235 (+2,7%)
1/4: +611 (+6,8%)
2/4: +482 (+5,0%)
3/4: +387 (+3,8%)
4/4: +428 (+4,1%)
5/4: +411 (+3,7%)
6/4: +308 (+2,7%)
7/4: +249 (+2,1%)
8/4: +252 (+2,1%)
9/4: +440 (+3,6%)
10/4: +269 (+2,1%)
11/4: +520 (+4,0%)
12/4: +412 (+3,1%)
13/4: +481 (+3,5%)
14/4: +189 (+1,3%)
15/4: +325 (+2,2%)
16/4: +277 (+1,8%)
17/4: +325 (+2,1%)
18/4: +269 (+1,7%)
19/4: +279 (+1,7%)
20/4: +287 (+1,8%)
21/4: +408 (+2,5%)
22/4: +480 (+2,9%)
23/4: +277 (+1,6%)
24/4: +412 (+2,3%)
25/4: +219 (+1,2%)
26/4: +463 (+3,1%)
27/4: +188 (+1,0%)
28/4: +278 (+1,4%)
29/4: +284 (+1,5%)
30/4: +216 (+1,1%)
1/5: +364 (+1,8%)
2/5: +249 (+1,2%)
3/5: +118 (+0,6%)
4/5: +186 (+0,9%)
5/5: +144 (+0,7%)
6/5: +243 (+1,1%)
7/5: +182 (+0,8%)
8/5: +201 (+0,9%)
9/5: +178 (+0,8%)
10/5: +104 (+0,5%)
11/5: +114 (+0,5%)
12/5: +136 (+0,6%)
13/5: +105 (+0,4%)
14/5: +169 (+0,7%)
15/5: +66 (+0,3%)
16/5: +75 (+0,3%)
17/5: +110 (+0,5%)
18/5: +71 (+0,3%)
19/5: +102 (+0,4%)
20/5: +48 (+0,2%)
21/5: +83 (+0,3%)
22/5: +73 (+0,3%)
23/5: +88 (+0,3%)
24/5: +64 (0,3%)
25/5: +46 (+0,2%)
26/5: +38 (+0,1%)
27/5: +68 (+0,3%)
28/5: +76 (+0,3%)
29/5: +74 (+0,3%)
30/5: +62 (+0,3%)
31/5: +32 (+0,1%)
1/6: +18 (+0,07%)***
2/6: +45 (+0,2%)
3/6: +37 (+0,2%)
4/6: +31 (+0,2%)
5/6: +99 (+0,3%)
6/6: +59 (+0,2%)
7/6: +43 (+0,2%)
8/6: +29 (+0,1%)
9/6: +46 (+0,2%)
10/6: +27 (+0,1%)
11/6: +71 (+0,3%)
12/6: +88 (+0,3%)
13/6: +97 (+0,3%)
14/6: +45 (+0,2%)
15/6: +52 (+0,2%)
16/6: +42 (+0,2%)
Totale: 23.905

Contagi Milano città (giornalieri)*
11/3: +113
12/3: +92
13/3: +83
14/3: +98
15/3: +79 (+12,5%)
16/3: +102 (+14,3%)
17/3: +151 (+18,5%)
18/3: +127 (+13,1%)
19/3: +287 (+18,5%)
20/3: +172 (+12,4%)
21/3: +279 (+12,4%)
22/3: +210 (+11,8%)
23/3: +137 (+6,7%)
24/3: +121 (+5,5%)
25/3: +141 (+6,1%)
26/3: +310** (+12,7%)
27/3: +261 (+9,5%)
28/3: +150 (+4,9%)
29/3: +247 (+7,8%)
30/3: +154 (+4,5%)
31/3: +96 (+2,6%)
1/4: +159 (+4,3%)
2/4: +203 (+5,3%)
3/4: +166 (+4,1%)
4/4: +178 (+4,2%)
5/4: +171 (+3,9%)
6/4: +112 (+2,4%)
7/4: +99 (+2,1%)
8/4: +80 (+1,6%)
9/4: +155 (+3,2%)
10/4: +127 (+2,5%)
11/4: +262 (+5,1%)
12/4: +193 (+3,5%)
13/4: +296 (+5,3%)
14/4: +57 (+0,9%)***
15/4: +144 (+2,4%)
16/4: +102 (+1,6%)
17/4: +166 (+2,6%)
18/4: +95 (+1,6%)
19/4: +128 (+1,9%)
20/4: +160 (+2,4%)
21/4: +246 (+3,6%)
22/4: +161 (+2,3%)
23/4: +105 (+1,4%)
24/4: +246 (+3,4%)
25/4: +80 (+1,0%)
26/4: +241 (+3,1%)
27/4: +79 (+1,0%)
28/4: +149 (+1,8%)
29/4: +86 (+1,0%)
30/4: +56 (+0,7%)
1/5: +177 (+2,1%)
2/5: +115 (+1,3%)
3/5: +41 (+0,4%)
4/5: +48 (+0,5%)
5/5: +50 (+0,5%)
6/5: +91 (+1,0%)
7/5: +86 (+0,9%)
8/5: +101 (+1,1%)
9/5: +98 (+1,1%)
10/5: +54 (+0,6%)
11/5: +52 (+0,6%)
12/5: +51 (+0,5%)
13/5: +63 (+0,6%)
14/5: +66 (+0,6%)
15/5: +30 (+0,3%)
16/5: +34 (+0,3%)
17/5: +56 (+0,6%)
18/5: +24 (+0,2%)
19/5: +49 (+0,5%)
20/5: +8 (+0,1%)
21/5: +38 (+0,4%)
22/5: +35 (+0,3%)
23/5: +40 (+0,4%)
24/5: +32 (0,3%)
25/5: +27 (+0,3%)
26/5: +14 (+0,1%)
27/5: +41 (+0,4%)
28/5: +39 (+0,4%)
29/5: +32 (+0,3%)
30/5: +25 (+0,2%)
31/5: +13 (+0,1%)
1/6: +8 (+0,1%)***
2/6: +12 (+0,1%)
3/6: +14 (+0,1%)
4/6: +16 (+0,1%)
5/6: +52 (+0,4%)
6/6: +29 (+0,2%)
7/6: +23 (+0,2%)
8/6: +15 (+0,1%)
9/6: +17 (+0,1%)
10/6: +10 (+0,1%)
11/6: +34 (+0,2%)
12/6: +56 (+0,3%)
13/6: +38 (+0,2%)
14/6: +21 (+0,2%)
15/6: +23 (+0,2%)
16/6: +18 (+0,2%)
Totale: 10.174

*Nota: tra parentesi la variazione rispetto all’ammontare totale del giorno prima (di contagi o decessi).
**Numero più elevato dall’inizio dell’emergenza
***Percentuale più bassa di incremento

Fonte: dati Regione Lombardia

Leggi anche: Covid: Le 5 DOMANDE di noi lombardi alla Regione (o alla Protezione Civile)

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Il successo della STRATEGIA URUGUAIANA: no lockdown, tamponi a tappeto e PATTO DI SOLIDARIETÀ per i lavoratori non protetti

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fonte. instagram (postalesdeluruguay)

Il piccolo stato sudamericano dell’Uruguay, stretto tra Brasile e Argentina dove i contagi e decessi da Covid-19 stanno avanzando insieme alla crisi economica, ha trovato una ricetta che sembra dare i suoi frutti per contenere sia l’emergenza sanitaria che quella della tenuta dei conti e delle finanze dei cittadini. Queste sono le mosse che rendono l’URUGUAY il paese sudamericano migliore nell’emergenza Covid.

Il successo della STRATEGIA URUGUAIANA: no lockdown, tamponi a tappeto e PATTO DI SOLIDARIETÀ per i lavoratori non protetti

#1 Nessuna quarantena obbligatoria o lockdown, tamponi a tappeto e ricorso limitato agli ospedali. Il successo della strategia uruguaiana: 23 decessi su 3,5 milioni di abitanti

L’Uruguay con i suoi 3,5 milioni di abitanti ha registrato ad oggi solo 848 positivi al Covid-19 e 23 deceduti e inoltre dal 4 giugno ha raggiunto l’obbiettivo del “contagio zero”: da allora nessun nuovo malato segnalato. Leggendo anche il tasso di mortalità si nota come anche questo sia inferiore agli altri Stati del continente ormai nuovo epicentro della pandemia come dichiarato dall’OMS: quello dell’Uruguay si ferma a 0,6 ogni 100.000 persone, il Brasile è al 12,2, il Cile al 4,5 l’Argentina all’1,1. L’altro dato sorprendente è che nei primi due mesi dell’emergenza dal 13 marzo al 17 maggio, come riportato del ministero della Salute, sono stati oltre 1.500 i decessi in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e questa riduzione di mortalità generale sta proseguendo ancora.

I risultati sono ancora più eclatanti tenendo conto il governo che il neo-presidente Luis Lacalle Pou si è rifiutato di decretare la quarantena obbligatoria, nonostante le pressioni dell’opposizione, e ha agito in questo modo:

  • ha chiuso le frontiere e sospeso lezioni, funzioni religiose, eventi sportivi e manifestazioni artistiche senza però imporre il confinamento obbligatorio. Al contrario ha invitato i cittadini a rimanere a casa attraverso una forte campagna di sensibilizzazione, con il risultato che il 90 per cento l’ha fatto, seppure oltre un terzo non ha rinunciato alle riunioni con i familiari. La maggioranza degli esercizi commerciali e le attività economiche si sono, in gran parte, fermati spontaneamente.
  • ha disposto una rilevazione a tappeto e a domicilio con 41.000 test ovvero il triplo per milione di abitanti rispetto ad Argentina, Brasile e Paraguay
  • ha fatto in modo che ci fosse un ricorso minimo agli ospedali, per evitare che divenissero essi stessi focolai di infezione, promuovendo l’assistenza porta a porta.

Il successo della strategia Lacalle è stata favorita da due fattori fondamentali: il primo è che quasi il 100% degli uruguaiani ha accesso all’acqua potabile, necessario per applicare almeno le più elementari regole di prevenzione, il secondo è che l’opposizione, nonostante le iniziali perplessità, ha sostenuto il piano sanitario del governo.

#2 Il patto di solidarietà tra i dipendenti pubblici e chi non ha garanzie

La sintonia tra governo e opposizione ha consentito l’approvazione in tempi rapidi di un fondo speciale per l’emergenza, finanziato grazie a un taglio del 20% degli stipendi del comparto pubblico del Paese: del presidente, dei ministri, dei parlamentari e degli impiegati pubblici con salari mensili superiori ai 1.800 dollari. Questa liquidità ha consentito di sostenere economicamente precari o comunque cittadini non coperti da garanzie, che si sono dovuti fermare e non hanno potuto lavorare durante la fase acuta dell’emergenza Coronavirus, che il resto del Continente deve ancora affrontare. Si è realizzato un vero patto di solidarietà tra le parti sociali più protette dallo Stato e quelle meno tutelate, come avevamo proposto ad aprile per far fronte all’emergenza economica in Italia. Oltre a questo grazie all’ottima gestione dell’emergenza sanitaria, le scuole stanno già riprendendo a funzionare, partendo da quelle rurali, così come gli uffici pubblici e l’economia sta tornando a pieno regime, mentre ad agosto potrebbe riprendere il campionato di calcio.

Fonte: avvenire.it

# La nostra proposta di taglio degli stipendi del pubblico impiego: l’Uruguay insegna che è una strada percorribile

Nel pieno della crisi economica, che di certo ora non si è arrestata ma che anzi si presenterà con più forza a settembre quando alcuni decreti esauriranno la loro forza, con fatturati a zero per la maggior parte delle imprese o delle piccole partite iva, i dipendenti privati che non percepivano lo stipendio attendendo invano il pagamento della cassa integrazione, avevamo lanciato questa proposta: ridurre la retribuzione al di sopra di un tetto minimo dei dipendenti pubblici, esclusi quelli impegnati in prima fila nell’emergenza economica, in misura uguale al calo del PIL per aiutare i non garantiti e le imprese a ripartire.

Vista l’esperienza dell’Uruguay e la grave situazione economica in Italia di chi lavora nel privato ovvero imprese, liberi professionisti o dipendenti che hanno ricevuto pochi aiuti o non li hanno ricevuti affatto, rilanciamo la nostra proposta del taglio parziale delle retribuzioni dei dipendenti pubblici superiore a una cifra simile a quella dell’Uruguay, per un periodo limitato di tempo, necessario a ridurre il ricorso al debito che graverà sulle spalle di tutti i cittadini e dare un aiuto concreto a chi non ha tutele finchè l’emergenza economica non sarà rientrata.

Lo stato sudamericano ha approvato tramite il suo governo questa operazione, l’ideale però sarebbe che i dipendenti pubblici decidessero in autonomia di destinare temporaneamente una parte del loro stipendio a favore delle imprese più colpite, senza un’imposizione, per dare dimostrazione di una reale solidarietà e unità nazionale che darebbe un grande slancio per fare ripartire tutti insieme al paese, senza lasciare indietro nessuno. 

Leggi anche: “Siamo tutti sulla stessa barca”. C’è un’eccezione: i DIPENDENTI PUBBLICI. La proposta: una parte del loro stipendio per aiutare i non garantiti

FABIO MARCOMIN

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RICERCA E ISTRUZIONE: tre grandi opportunità per Milano se diventa una città autonoma

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foto Andrea Cherchi (c)
foto Andrea Cherchi (c)

L’occasione che Milano può cogliere diventando una città regione fornirebbe alla nostra città opportunità diverse e migliori praticamente in ogni campo di attività. Uno di quelli che potrebbe ricevere i vantaggi migliori è quello della ricerca, ivi compresa l’applicazione della conoscenza, come pure le opportunità di finanziamento UE.

RICERCA E ISTRUZIONE: tre grandi opportunità per Milano se diventa una città autonoma

Per quanto concerne le attività di ricerca, come del resto già avviene in quei Paesi caratterizzati da un buon grado di autonomia, sarebbe possibile una maggiore e migliore efficienza nella gestione e nella (ri)distribuzione delle risorse, ivi comprese quelle da destinare alla formazione e alla ricerca.

#1 Libertà di destinare più risorse alla ricerca

Secondo il nostro modello – che è anche il nostro grande sogno per Milano – una città autonoma sarebbe in grado di decidere la destinazione di gran parte della ricchezza che produce, anche nel campo dell’education, potendo definire le sue politiche in dettaglio e con un significativo grado di autonomia, oltre a installare sul suo territorio anche eccellenze della ricerca, quali ad esempio i tecnopoli.

#2 Accesso diretto ai fondi europei

Una città-regione come quella che immaginiamo per il futuro di Milano sarebbe utile anche per i fondi europei, in particolare quelli più vicini alla coesione regionale, dal momento che la nostra città potrebbe concorrere a riceverli a pieno titolo ed in totale autonomia. La trasformazione di una città della caratura di Milano in città autonoma cambierebbe anche l’intero “campo da gioco”, per così dire. Inoltre, una volta autonoma ed equipollente ad una regione, la nostra città potrebbe partecipare in modo più incisivo anche a progetti europei di portata marcatamente sovranazionale.

#3 Creazione di progetti sovranazionali

Infine, non andrebbe neppure sottovalutato il fatto che gran parte delle città caratterizzate innanzitutto dall’autonomia siano al centro dello sviluppo delle regioni di loro competenza.
Per citare un solo esempio, quei Paesi che negli ultimi anni sono divenuti noti anche tramite l’acronimo BRIC, sono tutti caratterizzati da forti articolazioni locali, siani esse caratterizzati da ordinamenti federali e/o da città con un considerevole grado di autonomia, che siano capaci di lanciare o di recepire le forze e le attività più nuove e migliori del contesto sociale ed urbano.

Questa breve disamina non tiene conto del bilancio UE previsto per gli anni dal 2021 al 2027, in quanto le discussioni in materia sono ancora in progress al momento.

Risulta tuttavia facile prevedere un incremento nelle risorse da destinare ai progetti ed alle opportunità soprattutto legate alla ricerca, date anche le risorse liberatesi a livello UE in seguito alla Brexit.

ANTONIO BUONOCORE

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A MILANO riaprono i CINEMA ALL’APERTO: quali sono e i primi film in calendario

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Credits: mincioedintorni.it - Cinema all'aperto Mare Culturale Urbano

Dopo una lunga attesa a causa dell’emergenza Covid-19 iniziano a riaprire i primi cinema a Milano, con quelli all’aperto a fare la parte del leone. Scopriamo il calendario per ritornare a gustarci un film in compagnia o anche da soli.

A MILANO riaprono i CINEMA ALL’APERTO: quali sono e i primi film in calendario

Da lunedì 15 giugno ripartono le proiezioni cinematografiche a Milano, dove sono soprattutto le arene estive ad inaugurare il calendario con i film open air, mentre anche alcuni cinema al chiuso provano un ritorno alla normalità. Anteo SpazioCinema mette in campo tre arene: al Chiostro dell’Incoronata, nel cortile di Palazzo Reale e alla Triennale in attesa a fine mese di riaprire le sale al chiuso del Palazzo del Cinema e AnteoCityLife. La multisala Uci Bicocca limita le sale e proietterà titoli di recupero della stagione. Fra i cinema con una sola sala riapre il Beltrade con capienza ridotta a 72 posti con 4 film nella prima giornata a partire dal primo spettacolo delle 12.30. Tra i cinema all’aperto anche quello allestito nella spiaggia urbana del cortile di Mare Culturale Urbano, per godersi il cinema sulle sedie a sdraio e con i piedi nella sabbia. Vediamo le proposte nel dettaglio.

# Il cinema Beltrade ricomincia con 4 proiezioni giornalierie

Credits: everydaylife.it – Cinema Beltrade

Il cinema Beltrade riparte dal 15 giugno con 4 film in una giornata, con riduzione a 72 dei posti a sedere e indicazioni per seguire le regole di distanziamento e guanti compostabili da calzare, forniti all’entrata oltre all’obbligo di mascherina. Nella programmazione il docufilm “La scomparsa di mia madre” del 2019 di Beniamino Barrese e “I vitelloni” del 1953 del regista Federico Fellini interpretato da Alberto Sordi per ricordare il centenario della nascita di due delle figure più importanti del cinema italiano.

Indirizzo: Via Nino Oxilia, 10

 

# Uci Bicocca riapre in sicurezza con posti limitati

Credits: zero.eu – Cinema Bicocca

Il circuito Uci Cinema riapre lunedì 15 giugno con 4 multisale in Italia e una di queste è quella milanese della Bicocca. Ci sarà una vasta scelta di titoli anche se i posti saranno limitati e gli orari scaglionati con acquisto biglietti on line a tariffe quasi dimezzate. Fra le opere in proiezione “Birds of Prey” diretto da Cathy Yan interpretato da Margot Robbie nelle vesti di Harley Quinn sullo sfondo di Gotham City.

Indirizzo: Via Chiese, 60

 

# La neonata location di AriAnteo in Triennale, con il cinema all’aperto, apre il 17 giugno

Da mercoledì 17 giugno aprirà la neonata arena AriAnteo in Triennale, a conferma dell’attenzione che cinema e arte nutrono l’un per l’altra. Il cinema all’aperto sarà appunto nel giardino della Triennale con proiezioni dal mercoledì alla domenica per l’intera stagione. La prima proiezione di mercoledì alle ore 21.45 sarà un’opera vincitrice del festival di Palm Springs, e di 3 premi Cesar, “La belle époque” del 2019 di Nicolas Bedos, e interpretato da Daniel Auteuil protagonista di un singolarissimo viaggio nel tempo, con l’amore a fare da filo rosso. 

Indirizzo: Via Emilio Alemagna, 6

 

# AriAnteo a Palazzo Reale dal 16 giugno

Credits: milanoevents.it – Cinema all’aperto Palazzo Reale

Palazzo Reale è la più centrale delle arene di AriAnteo e riaccenderà gli schermi da martedì 16 giugno alle ore 21.45 con il film cult di Roman Polanski “L’ufficiale e la spia”, opera ispirata al caso Dreyfus premiata in tutto il mondo, dal festival di Venezia 2019 dove oltre al Fipresci ha meritato il Gran Premio della Giuria, fino a tre riconoscimenti Cesar francesi. Cartellone pronto per Palazzo Reale fino al 30 giugno.

Indirizzo: Piazza del Duomo, 12

 

# AriAnteo parte il 15 giugno dal Chiostro dell’Incoronata

Credits: mentelocali.it – Chiostro dell’Incoronata

La partenza è affidata alla doppia sala del Chiostro dell’Incoronata che lunedì 15 giugno, dalle ore 21.45 propone i primi due film al pubblico con il thriller dell’anima “Tornare” del 2020 di Cristina Comencini, con Giovanna Mezzogiorno e una coproduzione Brasile Germania “La vita invisibile di Euridice Gusmao” del 2019 di Karim Ainouz. Il cartellone dell’arena è già pronto fino al 30 giugno.

Indirizzo: Via Milazzo, 9

 

# Cinema all’aperto a Mare Culturale Urbano

Mare Culturale Urbano riapre da mercoledì 17 giugno nella sua spiaggia con proiezioni all’aperto, in cuffia, dal mercoledì alla domenica alle ore 21.45, e con il sabato sera anticipato alle 21.30 per il “cinema bimbi”. Il primo titolo è “Joker” del 2019 di Todd Phillips, vincitore del Leone d’Oro alla Mostra di Venezia 2019, con Joaquin Phoenix premiato con l’Oscar per il miglior attore protagonista.

Indirizzo: Via Giuseppe Gabetti, 15

 

Fonte: ViviMilano

FABIO MARCOMIN

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🔴 Dati 15 giugno. LOMBARDIA: 8 decessi (30% del totale Italia), +259 nuovi contagi (85% totale Italia) in gran parte “debolmente positivi” e contagiati nelle settimane precedenti

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Credit: Andrea Cherchi (c)

15 giugno 2020. Giornata di sensibile miglioramento in Lombardia. Soprattutto per i decessi che scendono per la seconda volta dall’inizio emergenza sotto quota 10 (8). Crescono i contagi anche se si tratta in gran parte di “debolmente positivi” contagiati in settimane passate, come ha dichiarato l’assessore Gallera. Tre province restano sopra i 50 nuovi positivi. In Italia solo l’Emilia, oltre alla Lombardia, ha ancora più di 10 nuovi contagi. Dati in miglioramento anche in Italia, Europa e gran parte del resto del mondo. 

In leggera crescita nelle ultime 24 ore i contagi giornalieri: +259 dai +244 di ieri. Calano però i tamponi: 6.637 dai 9.336 di ieri. Aumenta l’indice positivi/tamponi che passa dal 2,6% di ieri al 3,9% di oggi. La quota di nuovi contagi in Lombardia sul totale nazionale raggiunge la quota record dell’85% dal 72% di ieri. 

Forte calo dei decessi: 8 dai 21 delle 24 ore precedenti. A livello nazionale la quota della Lombardia nei decessi giornalieri scende al 30% dal 47% di ieri.

Origine dei contagi: La maggioranza viene da tamponi fatti su positivi al test sierologico e risultano “debolmente positivi”. “I dati di oggi risentono di 109 tamponi (42%) eseguiti a fronte della positività al test sierologico regionale sui cittadini, 8 tamponi conseguenti a sierologici su operatori socio sanitari e 17 su ospiti delle RSA. Degli altri 125 cittadini  positivi oggi, alcuni sono riferibili alla positività a seguito di sierologici privati”, ha spiegato Gallera, aggiungendo che: “La maggior parte dei casi – risulta essere ‘debolmente positivo“. Questo elemento evidenzia la presenza di anticorpi e di tracce del virus, la cui insorgenza risale però alle settimane precedenti. 

Leggi anche: 🔴 “Nelle RSA il 30% POSITIVI al tampone”: sempre più chiara la causa dei morti record in Lombardia

Dagli ospedali. Calano di 98 i ricoveri: restano ricoverati non in terapia intensiva 2.018 persone. In terapia intensiva restano invariati (ieri erano stati -2) per un totale di 94 ancora in cura. I guariti in un giorno sono stati +264. 

Situazione delle province. Tre province ancora sopra i 50 nuovi positivi: Bergamo (+69), Brescia (+56) e Milano: in Città Metropolitana i nuovi contagi sono +52,  mentre in città scendono a +23. Tutte le altre province sono sotto i 20 nuovi positivi. Sei province sono sotto quota 10: Cremona, Lecco, Pavia, Lodi, Mantova e Monza e Brianza.

Italia. I decessi giornalieri scendono al minimo di 26 dai 44 di ieri. I nuovi contagi scendono a +303 dai +338 di ieri. Altre 640 persone hanno lasciato gli ospedali nelle ultime 24 ore (ieri 1.505). 2 persone hanno lasciato la terapia intensiva (ieri -11). Insieme alla Lombardia resta sopra i 10 nuovi contagi solo l’Emilia Romagna (11). Otto regioni non registrano nessun nuovo contagio: Umbria, Molise, Valle d’Aosta, Abruzzo, Basilicata, Sardegna, Friuli e Calabria. 

Mondo. In calo la curva dei i decessi giornalieri mondiale (vedi immagine sotto): per il secondo giorno di seguito nessun paese conta più di 1000 morti giornalieri e sono sei i paesi con oltre 100 morti giornalieri. In Unione Europea nelle ultime 24 ore rimane solo l’Italia (26) sopra i 20 morti giornalieri.  
Il primo paese per decessi nelle ultime 24 ore è il Brasile (+645), seguito dagli USA (+451), poi il Messico (+269). Sopra i 100 morti ci sono anche India (+184), Russia (+143) e Iran (+113). Per numero totale di morti, primi gli USA (117,9 mila), poi Brasile (43,4 mila) e UK (41,7 mila). Al quarto posto c’è l’Italia (prima in UE), davanti a Francia e Spagna. 
Per contagi giornalieri primi gli USA (+24mila), poi il Brasile (+22mila) e la Russia (+8mila). In UE sopra i 200 nuovi contagi ci sono Polonia (+396), Portogallo (+346), e Italia (+303). Per contagi totali gli Stati Uniti sempre al primo posto: oltre 2 milioni e 170 mila positivi, seguono Brasile (con 873mila) e Russia con 537mila. Poi India, UK, Spagna e Italia.

Aiutiamoci da soli. Se vuoi aiutare a fornire un pasto alle famiglie di Milano che in questo momento sono più in difficoltà, puoi partecipare a #aggiungiunpastoatavola iniziativa di #milanopermilano. Puoi donare qui (il 100% del ricavato viene usato usato per acquistare cibo dalla Fondazione Comunità di Milano): milanopermilano.it/dona

DATI DALL’INIZIO DEL LOCKDOWN TOTALE

Contagi Lombardia (giornalieri)*
11/3: +1489 (+25,7%)
12/3: +1445 (+19,8%)
13/3: +1095 (+12,6%)
14/3: +1865 (+18,9%)
15/3: +1587 (+13,5%)
16/3: +1377 (+10,3%)
17/3: +1571 (+9,6%)
18/3: +1493 (+9,2%)
19/3: +2171 (+12,2%)
20/3: +2380 (+11,9%)
21/3: +3251** (+14,6%)
22/3: +1691 (+6,6%)
23/3: +1555 (+5,7%)
24/3: +1942 (+6,7%)
25/3: +1643 (+5,0%)
26/3: +2543 (+7,2%)
27/3: +2409 (+6.9%)
28/3: +2117 (+5.6%)
29/3: +1592 (+4,0%)
30/3: +1154 (+2,8%)
31/3: +1047 (+2,4%)
1/4: +1.575 (+3,6%)
2/4: +1.222 (+2,6%)
3/4: +1.455 (+3,1%)
4/4: +1.598 (+3,3%)
5/4: +1.337 (+2,7%)
6/4: +1.079 (+2,0%)
7/4: +791 (+1,5%)
8/4: +1.089 (+2,0%)
9/4: +1.388 (+2,5%)
10/4: +1.246 (+2,2%)
11/4: +1.544 (+2,7%)
12/4: +1.460 (+2,5%)
13/4: +1.262 (+2,1%)
14/4: +1.012 (+1,6%)
15/4: +827 (+1,3%)
16/4: +941 (+1,5%)
17/4: +1.041 (+1,6%)
18/4: +1.246 (+1,9%)
19/4: +855 (+1,3%)
20/4: +735 (+1,1%)
21/4: +960 (+1,4%)
22/4: +1.161 (+1,6%)
23/4: +1.073 (+1,5%)
24/4: +1.091 (+1,5%)
25/4: +713 (+1,0%)
26/4: +920 (+1,2%)
27/4: +590 (+0,8%)
28/4: +869 (+1,1%)
29/4: +786 (+1,0%)
30/4: +598 (+0,7%)
1/5: +737 (+0,9%)
2/5: +533 (+0,6%)
3/5: +526 (+0,6%)
4/5: +577 (+0,7%)
5/5: +500 (+0,6%)
6/5: +634 (+0,8%)
7/5: +689 (+0,8%)
8/5: +609 (+0,7%)
9/5: +502 (+0,6%)
10/5: +282 (+0,3%)
11/5: +364 (+0,4%)
12/5: +614 (+0,4%)
13/5: +394 (+0,4%)
14/5: +522 (+0,6%)
15/5: +299 (+0,3%)
16/5: +399 (+0,4%)
17/5: +326 (+0,4%)
18/5: +175 (+0,2%)
19/5: +462 (+0,5%)
20/5: +294 (+0,3%)
21/5: +316 (+0,3%)
22/5: +293 (+0,3%)
23/5: +441 (+0,5%)
24/5: +285 (+0,3%)
25/5: +148 (+0,1%)
26/5: +159 (+0,2%)
27/5: +216 (+0,3%)
28/5: +382 (+0,4%)
29/5: +354 (+0,4%)
30/5: +221 (+0,2%)
31/5: +210 (+0,2%)
1/6: +50 (+0,05%)***
2/6: +187 (+0,2%)
3/6: +237 (+0,2%)
4/6: +84 (+0,1%)
5/6: +402 (+0,4%)
6/6: +142 (+0,1%)
7/6: +125 (+0,1%)
8/6: +194 (+0,2%)
9/6: +192 (+0,2%)
10/6: +99 (+0,2%)
11/6: +252 (+0,3%)
12/6: +272 (+0,3%)
13/6: +210 (+0,2%)
14/6: +244 (+0,3%)
15/6: +259 (+0,3%)
Totale: 91.917

Decessi Lombardia (giornalieri)*
9/3: 76 (+29,7%)
10/3: 135 (+40,5%)
11/3: 149 (+31,8%)
12/3: 127 (+20,6%)
13/3: 146 (+19,6%)
14/3: 76 (+8,5%)
15/3: 252 (+26,0%)
16/3: 202 (+16,6%)
17/3: 220 (+15,5%)
18/3: 319 (+19,5%)
19/3: 209 (+10,7%)
20/3: 381 (+17,6%)
21/3: 546** (+21,4%)
22/3: 361 (+11,7%)
23/3: 320 (+9,3%)
24/3: 402 (+10,6%)
25/3: 296 (+7,1%)
26/3: 387 (+8,6%)
27/3: 541 (+11,1%)
28/3: 542 (+10,0%)
29/3: 416 (+7,0%)
30/3: +458 (+7,2%)
31/3: +381 (+5,6%)
1/4: +394 (+5,5%)
2/4: +367 (+4,8%)
3/4: +351 (+4,4%)
4/4: +345 (+4,2%)
5/4: +249 (+2,9%)
6/4: +297 (+3,3%)
7/4: +282 (+3,1%)
8/4: +238 (+2,5%)
9/4: +300 (+3,1%)
10/4: +216 (+2,2%)
11/4: +273 (+2,7%)
12/4: +110 (+1,0%)
13/4: +280 (+2,6%)
14/4: +241 (+2,2%)
15/4: +235 (+2,1%)
16/4: +231 (+2,0%)
17/4: +243 (+2,1%)
18/4: +199 (+1,7%)
19/4: +163 (+1,4%)
20/4: +163 (+1,3%)
21/4: +203 (+1,6%)
22/4: +161 (+1,3%)
23/4: +200 (+1,6%)
24/4: +166 (+1,3%)
25/4: +163 (+1,2%)
26/4: +56 (+0,4%)
27/4: +124 (+0,9%)
28/4: +126 (+0,9%)
29/4: +104 (+0,8%)
30/4: +93 (+0,7%)
1/5: +88 (+0,6%)
2/5: +47 (+0,3%)
3/5: +42 (+0,3%)
4/5: +63 (+0,4%)
5/5: +95 (+0,7%)
6/5: +222 (+1,5%)
7/5: +134 (+0,9%)
8/5: +94 (+0,6%)
9/5: +85 (+0,6%)
10/5: +62 (+0,4%)
11/5: +68 (+0,5%)
12/5: +62 (+0,4%)
13/5: +69 (+0,5%)
14/5: +111 (+0,7%)
15/5: +115 (+0,7%)
16/5: +39 (+0,3%)
17/5: +69 (+0,4%)
18/5: +24 (+0,2%)***
19/5: +54 (+0,3%)
20/5: +65 (+0,4%)
21/5: +65 (+0,4%)
22/5: +57 (+0,4%)
23/5: +56 (+0,4%)
24/5: 0 (0%)***
25/5: +34 (+0,2%)
26/5: +22 (+0,1%)
27/5: +58 (+0,4%)
28/5: +20 (+0,1%)
29/5: +38 (+0,2%)
30/5: +67 (+0,4%)
31/5: +33 (+0,2%)
1/6: +19 (+0,1%)
2/6: +12 (+0,1%)
3/6: +29 (+0,2%)
4/6: +29 (+0,2 %)
5/6: +21 (+0,1%)
6/6: +27 (+0,2%)
7/6: +21 (+0,1%)
8/6: +32 (+0,2%)
9/6: +15 (+0,1%)
10/6: +32 (+0,2%)
11/6: +25 (+0,1%)
12/6: +31 (+0,2%)
13/6: +23 (+0,1%)
14/6: +21 (+0,1%)
15/6: +8 (+0,3%)
Totale: 16.457

Contagi Milano città metropolitana (giornalieri)*
11/3: +333 (+55,4%)
12/3: +221 (+23,7%)
13/3: +152 (+13,2%)
14/3: +244 (+18,6%)
15/3: +200 (+12,8%)
16/3: +233 (+13,3%)
17/3: +343 (+17,2%)
18/3: +318 (+13,6%)
19/3: +634 (+23,9%)
20/3: +526 (+12,2%)
21/3: +868** (+22,8%)
22/3: +424 (+9,0%)
23/3: +230 (+4,5%)
24/3: +375 (+7,0%)
25/3: +373 (+6,5%)
26/3: +848 (+13,9%)
27/3: +574 (+8,2%)
28/3: +314 (+4,2%)
29/3: +546 (+7,0%)
30/3: +348 (+4,1%)
31/3: +235 (+2,7%)
1/4: +611 (+6,8%)
2/4: +482 (+5,0%)
3/4: +387 (+3,8%)
4/4: +428 (+4,1%)
5/4: +411 (+3,7%)
6/4: +308 (+2,7%)
7/4: +249 (+2,1%)
8/4: +252 (+2,1%)
9/4: +440 (+3,6%)
10/4: +269 (+2,1%)
11/4: +520 (+4,0%)
12/4: +412 (+3,1%)
13/4: +481 (+3,5%)
14/4: +189 (+1,3%)
15/4: +325 (+2,2%)
16/4: +277 (+1,8%)
17/4: +325 (+2,1%)
18/4: +269 (+1,7%)
19/4: +279 (+1,7%)
20/4: +287 (+1,8%)
21/4: +408 (+2,5%)
22/4: +480 (+2,9%)
23/4: +277 (+1,6%)
24/4: +412 (+2,3%)
25/4: +219 (+1,2%)
26/4: +463 (+3,1%)
27/4: +188 (+1,0%)
28/4: +278 (+1,4%)
29/4: +284 (+1,5%)
30/4: +216 (+1,1%)
1/5: +364 (+1,8%)
2/5: +249 (+1,2%)
3/5: +118 (+0,6%)
4/5: +186 (+0,9%)
5/5: +144 (+0,7%)
6/5: +243 (+1,1%)
7/5: +182 (+0,8%)
8/5: +201 (+0,9%)
9/5: +178 (+0,8%)
10/5: +104 (+0,5%)
11/5: +114 (+0,5%)
12/5: +136 (+0,6%)
13/5: +105 (+0,4%)
14/5: +169 (+0,7%)
15/5: +66 (+0,3%)
16/5: +75 (+0,3%)
17/5: +110 (+0,5%)
18/5: +71 (+0,3%)
19/5: +102 (+0,4%)
20/5: +48 (+0,2%)
21/5: +83 (+0,3%)
22/5: +73 (+0,3%)
23/5: +88 (+0,3%)
24/5: +64 (0,3%)
25/5: +46 (+0,2%)
26/5: +38 (+0,1%)
27/5: +68 (+0,3%)
28/5: +76 (+0,3%)
29/5: +74 (+0,3%)
30/5: +62 (+0,3%)
31/5: +32 (+0,1%)
1/6: +18 (+0,07%)***
2/6: +45 (+0,2%)
3/6: +37 (+0,2%)
4/6: +31 (+0,2%)
5/6: +99 (+0,3%)
6/6: +59 (+0,2%)
7/6: +43 (+0,2%)
8/6: +29 (+0,1%)
9/6: +46 (+0,2%)
10/6: +27 (+0,1%)
11/6: +71 (+0,3%)
12/6: +88 (+0,3%)
13/6: +97 (+0,3%)
14/6: +45 (+0,2%)
15/6: +52 (+0,2%)
Totale: 23.863

Contagi Milano città (giornalieri)*
11/3: +113
12/3: +92
13/3: +83
14/3: +98
15/3: +79 (+12,5%)
16/3: +102 (+14,3%)
17/3: +151 (+18,5%)
18/3: +127 (+13,1%)
19/3: +287 (+18,5%)
20/3: +172 (+12,4%)
21/3: +279 (+12,4%)
22/3: +210 (+11,8%)
23/3: +137 (+6,7%)
24/3: +121 (+5,5%)
25/3: +141 (+6,1%)
26/3: +310** (+12,7%)
27/3: +261 (+9,5%)
28/3: +150 (+4,9%)
29/3: +247 (+7,8%)
30/3: +154 (+4,5%)
31/3: +96 (+2,6%)
1/4: +159 (+4,3%)
2/4: +203 (+5,3%)
3/4: +166 (+4,1%)
4/4: +178 (+4,2%)
5/4: +171 (+3,9%)
6/4: +112 (+2,4%)
7/4: +99 (+2,1%)
8/4: +80 (+1,6%)
9/4: +155 (+3,2%)
10/4: +127 (+2,5%)
11/4: +262 (+5,1%)
12/4: +193 (+3,5%)
13/4: +296 (+5,3%)
14/4: +57 (+0,9%)***
15/4: +144 (+2,4%)
16/4: +102 (+1,6%)
17/4: +166 (+2,6%)
18/4: +95 (+1,6%)
19/4: +128 (+1,9%)
20/4: +160 (+2,4%)
21/4: +246 (+3,6%)
22/4: +161 (+2,3%)
23/4: +105 (+1,4%)
24/4: +246 (+3,4%)
25/4: +80 (+1,0%)
26/4: +241 (+3,1%)
27/4: +79 (+1,0%)
28/4: +149 (+1,8%)
29/4: +86 (+1,0%)
30/4: +56 (+0,7%)
1/5: +177 (+2,1%)
2/5: +115 (+1,3%)
3/5: +41 (+0,4%)
4/5: +48 (+0,5%)
5/5: +50 (+0,5%)
6/5: +91 (+1,0%)
7/5: +86 (+0,9%)
8/5: +101 (+1,1%)
9/5: +98 (+1,1%)
10/5: +54 (+0,6%)
11/5: +52 (+0,6%)
12/5: +51 (+0,5%)
13/5: +63 (+0,6%)
14/5: +66 (+0,6%)
15/5: +30 (+0,3%)
16/5: +34 (+0,3%)
17/5: +56 (+0,6%)
18/5: +24 (+0,2%)
19/5: +49 (+0,5%)
20/5: +8 (+0,1%)
21/5: +38 (+0,4%)
22/5: +35 (+0,3%)
23/5: +40 (+0,4%)
24/5: +32 (0,3%)
25/5: +27 (+0,3%)
26/5: +14 (+0,1%)
27/5: +41 (+0,4%)
28/5: +39 (+0,4%)
29/5: +32 (+0,3%)
30/5: +25 (+0,2%)
31/5: +13 (+0,1%)
1/6: +8 (+0,1%)***
2/6: +12 (+0,1%)
3/6: +14 (+0,1%)
4/6: +16 (+0,1%)
5/6: +52 (+0,4%)
6/6: +29 (+0,2%)
7/6: +23 (+0,2%)
8/6: +15 (+0,1%)
9/6: +17 (+0,1%)
10/6: +10 (+0,1%)
11/6: +34 (+0,2%)
12/6: +56 (+0,3%)
13/6: +38 (+0,2%)
14/6: +21 (+0,2%)
15/6: +23 (+0,2%)
Totale: 10.156

*Nota: tra parentesi la variazione rispetto all’ammontare totale del giorno prima (di contagi o decessi).
**Numero più elevato dall’inizio dell’emergenza
***Percentuale più bassa di incremento

Fonte: dati Regione Lombardia

Leggi anche: Covid: Le 5 DOMANDE di noi lombardi alla Regione (o alla Protezione Civile)

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🔴 Da oggi a BERGAMO test GRATIS e TAMPONI entro 48 ore per i positivi: perchè a Milano no?

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Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha fatto partire una campagna di 50.000 test sierologici gratuiti per i suoi cittadini, per la fascia d’età 18-64 anni, garantendo tamponi in caso di positività e relativi esiti entro pochi giorni. A Milano invece si brancola ancora nella nebbia. Perchè il sindaco non segue le orme di Gori?

A BERGAMO test GRATIS e TAMPONI entro 48 ore per i positivi: perchè a Milano no?

# Giorgio Gori alla presentazione del progetto “50.000 test per Bergamo”: “proponiamo ai cittadini di Bergamo la possibilità di sottoporsi al test sierologico e, se necessario, al tampone gratuitamente”

Al via dal 15 giugno i prelievi per i cittadini bergamaschi come annunciato dal sindaco Giorno Gori in conferenza stampa presentando il progetto “50.000 test per Bergamo” sviluppato dal Comune e sostenuto da diversi soggetti privati, sotto la supervisione della Regione Lombardia e dell’Ats. “Partiamo dalla classe di età 18-64, che è quella della popolazione attiva, e poi, a seconda della risposta, avremo la possibilità di estenderlo anche ad altre fasce di età. La dotazione iniziale è di 50 mila test sierologici e fino a 20 mila tamponi, che coprono il 70% circa del target: se aderisse il 50% potremo estenderlo anche agli over 65 mentre con un’adesione del 45% saremo in grado di farlo a tutti i cittadini di Bergamo dai 10 anni in su” ha spiegato il sindaco. I bergamaschi hanno iniziato a prenotarsi dall’app oggicomestai.it e da call center.

Verranno fatti 2.000 test al giorno, con la garanzia di avere i risultati in tempi rapidi. “Questa operazione non ha precedenti. Stiamo cercando di ridare fiducia ai cittadini di Bergamo, una città che ha pagato un prezzo altissimo per l’epidemia di Covid. Pensiamo che questo sia modo per fare prevenzione e fare emergere gli ultimi casi postivi e darli in carico all’Ats che li seguirà secondo le procedure, con l’obiettivo di azzerare i contagi“. L’iniziativa, realizzata insieme ad Habilita, Humanitas, SynLab, Abbott, DiaSorin, Vodafone e in collaborazione con Avis, Croce Rossa Italiana Comitato di Bergamo, Associazione Nazionale Alpini Sezione di Bergamo e i volontari dei Rotaract della provincia di Bergamo. 

# Il progetto finanziato al 100% dai privati e dopo il test, se positivo, il tampone verrà effettuato entro 48 ore

I partner che supportano il progetto, che supera i 3 milioni di euro, sono: Intesa Sanpaolo, Banco Bpm Fondazione Credito Bergamasco e Fondo di Mutuo Soccorso di Bergamo. I test dureranno 5 settimane consecutive, in tre palestre della città e nel foyer del teatro Creberg, dove si faranno 500 prelievi al giorno con l’impiego di 24 ‘prelevatori’ al giorno e 5 ‘tamponatori’ messi a disposizione da Avis e Cri di Bergamo, 12 alpini per la gestione degli ingressi nelle palestre e 100 volontari dei Rotaract. 

Entro una settimana ognuno conoscerà la propria situazione. Infatti chi risulterà positivo al test sierologico, e dovrà mettersi isolamento, verrà sottoposto a tampone nell’arco delle successive 48 ore, garantendo l’esito del test nelle 48 ore successive. 
Commenta Fontana: “Credo che la collaborazione tra Regione, Comune di Bergamo e soggetti privati sia la strada giusta per portare a compimento la battaglia che stiamo combattendo ormai da alcuni mesi contro il Covid e che giorno dopo giorno vede la situazione in miglioramento. Massima collaborazione di Regione e Ats: attendiamo con grande interesse i risultati di questa iniziativa, che ci aiuteranno a combattere un eventuale ritorno dell’epidemia“.

Fonte: ansa.it

# Gori ha dimostrato che si possono fare i test sierologici agli abitanti garantendo tamponi in breve tempo. Perchè Sala non ci riesce?

A Milano i test sierologici hanno ricevuto una battuta d’arresto. Il problema principale è legato al paradosso di risultare positivi agli anticorpi. Chi dovesse risultare positivo, infatti, potrebbe avere una probabilità di esserlo a causa di un’infezione ancora in corso. In quel caso dunque deve mettersi in isolamento nell’attesa del tamponi e del relativo esito. Il paradosso è che persone che hanno sviluppato gli anticorpi e che quindi potrebbero tornare a vivere senza precauzioni, rischiano di dover stare settimane in quarantena nell’attesa di un tampone che potrebbe arrivare in tempi incerti. 

A metà Aprile il Sindaco Sala, stanco di aspettare la Regione Lombardia che ostacolava addirittura i test sierologici ritenendoli inutili, aveva stretto un accordo con l’Ospedale Sacco per il tramite del Responsabile del Reparto Malattie infettive Massimo Galli e i sindacati con l’obbiettivo di sottoporre al controllo degli anticorpi da Covid-19 tutti i 4000 lavoratori ATM che durante il lockdown hanno continuato a lavorare per fornire il servizio di trasporto pubblico ai cittadini obbligati a spostarsi per lavoro o altre necessità essenziali. Per avere gli esiti di questi test, non essendo ammessi nei laboratori lombardi, il Comune di Milano aveva affidato l’incarico a un laboratorio di Grenoble in Francia ed era persino trapelata una notizia, poi smentita, che il 60% dei dipendenti ATM del servizio di superficie avesse gli anticorpi.

Dell’esito di questi test però, dopo due mesi, non se ne sa nulla e sarebbe opportuno darne informazione per tutti gli utenti del trasporto pubblico che hanno ripreso ad usarlo per muoversi in città. Oltre a questo, visto che i test in accordo con la regione ora si possono fare, perché ora non segue l’esempio del suo collega Gori per mettere nelle condizioni i milanesi di conoscere se hanno contratto il Coronavirus e se hanno gli anticorpi?

Vista la capacità del nostro sindaco nel trovare investitori privati perché non organizza la stessa iniziativa partita a Bergamo anche a Milano invece di scontrarsi contro la Regione nascondendosi dietro l’impossibilità di agire?

Leggi anche: 🔴 Lo strappo di Sala: Milano parte con i TEST D’IMMUNITA’ senza attendere la Regione

FABIO MARCOMIN

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Via ai VIAGGI ALL’ESTERO: ecco DOVE e COME

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Dal 15 giugno riapre il terminal 1 di Malpensa e cadono altre restrizioni con diversi paesi. Dove potremmo viaggiare all’estero prossimamente?

Via ai VIAGGI ALL’ESTERO: ecco DOVE e COME

# Dove si può andare all’estero? Ecco le “new entry” di questa settimana

Svizzera

Da oggi 15 giugno, rispetto al 6 luglio come ipotizzato in origine, la Svizzera riapre le frontiere con tutti gli Stati membri dell’UE, quindi anche all’Italia, dell’AELS e col Regno Unito. 

Per chi arriva in Italia decade l’obbligo di sorveglianza sanitaria, così come l’isolamento fiduciario per 14 giorni, a meno che la persona non abbia soggiornato in Paesi diversi nei 14 giorni anteriori all’ingresso in Italia

Francia

  • La Francia dal 15 giugno toglie il limite sulle categorie di persone che possono entrare sul proprio territorio, per le quali è prevista la presentazione di un’attestazione che giustifichi il movimento. Potrebbe richiedere al massimo solo un’autocertificazione che dichiari di non aver avuto sintomi da Covid-19 nelle 48 ore precedenti

    Spagna

  • La Spagna cancellerà solo dal 1 luglio la quarantena obbligatoria per tutti i viaggiatori. Già nei prossimi giorni dovrebbero riprendere collegamenti aerei con le mete più gettonate per le vacanze estive.

Grecia

  •  Tutti i passeggeri provenienti da Italia, Spagna e Olanda, infatti, dovranno sottoporsi al test per il Covid-19 al loro arrivo, mentre restano bloccati fino a fine mese i voli provenienti dalla Gran Bretagna. Dal 15 giugno al 30 giugno i voli in arrivo dall’Italia possono atterrare solo su Atene.  Se il test è negativo, il passeggero si mette in auto-quarantena per 7 giorni, se positivo, il passeggero viene messo in quarantena sotto controllo per 14 giorni in un hotel a spese dello stato greco. 

#UPDATE: GLI ALTRI STATI CHE RIAPRONO ALL’ITALIA

  •  

Fonti:
Viaggiare Sicuri
MilanoToday
Agi.it

FABIO MARCOMIN

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La società PARASSITA di MASSA: il rischio di deriva culturale ed economica dell’Italia

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Film: Parasite

Zone meno produttive che si scagliano contro quelle più prospere, spaccatura tra lavoratori protetti e non protetti, in grande aumento la popolazione di chi non lavora né cerca lavoro. E alla crisi economica si aggiunge l’aumento di aggressività e di invidia da parte chi riceve nei confronti di chi produce. Si sta verificando la profezia di Ricolfi: in Italia l’assistenzialismo si sta trasformando in parassitismo. 

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La società PARASSITA di MASSA: il rischio di deriva culturale ed economica dell’Italia

# Dall’assistenzialismo alla società parassita di massa

Siamo arrivati a questo punto: l’assistenzialismo non solo ha peggiorato la situazione economica dei territori che hanno ricevuto più risorse ma ha alimentato in molti suoi abitanti e, soprattutto, esponenti politici l’ostilità contro le aree che le hanno finanziate con l’avanzo fiscale prodotto. Si sta verificando una trasformazione dell’assistenzialismo in parassitismo, i cui effetti stanno diventando sempre più palesi durante un’emergenza sanitaria che ha colpito le aree più produttive del Paese.

La società assistenziale sta degenerando in una società parassita di massa. Questo il pensiero espresso da Luca Ricolfi, sociologo dell’università di Torino, che così chiarifica il concetto: “La nostra società, se non si cambia rotta, molto molto alla svelta ma forse è già tardi, è destinata a trasformarsi in una ‘società parassita di massa’, che non è il contrario della società signorile di massa, ma ne è uno sviluppo possibile, una sorta di mutazione ‘involutoria’, come forse la chiamerebbe un matematico.

Nella società parassita di massa la maggioranza dei non lavoratori diventa schiacciante, la produzione e l’export sono affidati a un manipolo di imprese sopravvissute al lockdown e alle follie di stato, e il benessere diffuso scompare di colpo, come inghiottito dalla recessione e dai debiti. I nuovi parassiti non vivranno in una condizione signorile, ma in una condizione di dipendenza dalla mano pubblica, con un tenore di vita modesto, e un’attitudine a pretendere tutto dalla mano pubblica, con conseguente dilatazione della ‘mente servile’, per riprendere l’efficace definizione di Kenneth Minogue.”

# Il Governo sta alimentando il senso di dipendenza dalla mano pubblica

La politica del Governo va in questa direzione: finanziamenti a pioggia, fondi europei non impiegati in modo strategico, una condotta della crisi ai limiti del paternalismo, reddito di emergenza, di cittadinanza, il finanziamento a fondo perduto di Alitalia, l’idea di entrata dello Stato nei CDA delle società in cambio di prestiti.

Il risultato è legare sempre di più i cittadini e le imprese alle mosse dello Stato, rendendoli soggetti passivi privi di una loro autonomia in un sistema in cui rischia di rivelarsi più conveniente farsi aiutare che esprimere una propria iniziativa. Come una sindrome di Stoccolma al contrario è il paradosso dell’assistito che si trasforma in distruttore di chi lo sta aiutando. E questa sembra verificarsi anche a livello territoriale. 

Fonte: Luca Ricolfi: “Ci avviamo verso una società parassita di massa”

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# Milano e Lombardia in crisi per il Virus? Da altre regioni arrivano polemiche e insofferenza

Se già negli ultimi anni di maggior successo di Milano e della Lombardia, dall’Expo2015  che ha portato in città oltre 21 milioni di visitatori fino al record di turisti e investimenti, a fianco dei riconoscimenti ufficiali si intravedevano sentimenti di invidia anche se tenuta abbastanza nascosta, ora i filtri son caduti e i politici in primis stanno coscientemente alimentando questo clima pesante che si riverbera negativamente sui cittadini arrivati a trattare i lombardi come appestati.

Dal Ministro Provenzano del “Milano non restituisce nulla all’Italia”, ai governatori di Campania e Calabria che minacciano la chiusura dei confini ai milanesi e lombardi, le pressioni fatte al Ministro dell’Autonomie e a tutto il Governo per tenere chiusa la Regione Lombardia, fino alla richiesta di certificati di negatività al virus richiesti da Sardegna e Sicilia. Il desiderio di rivalsa nei confronti del più bravo rischia di trasformarsi in odio, un odio che assomiglia però sempre più a una forma di parassitismo: non solo si considera un diritto acquisito quello di ricevere più di quello che si produce, ma sta diventando anche una consuetudine quella di attaccare le regioni che realizzano più avanzo disponibile per le altre, proprio nel momento in cui le regioni più prospere sono più nel bisogno. 

Ferruccio De Bortoli, ex-direttore del Corriere della Sera, solitamente molto compassato nei ragionamenti, in un’intervista ha parlato apertamente di odio riversato nei confronti di chi è il motore economico del Paese: “Uno spirito anti lombardo è emerso nel Paese. Come se vedere colpita questa Regione, sempre definita un modello, anziché suscitare vicinanza, desse un piacere che i tedeschi definiscono con una parola precisa: schadenfreude, gioia per le disgrazie altrui. Non è più inaccettabile. Bisogna reagire. Dire basta.

In questa situazione in cui da ogni parte della nazione si reclama più intervento pubblico, il rischio di una società sempre più parassita si fa sempre più concreto. L’alternativa è quella invece di inserire più responsabilità: nelle risorse che si utilizzano e nel dovere di diventare creatori di valore per la comunità, sia come territori che come singole persone. E’ il momento di chiedersi se la strada giusta non sia l’opposta di quella ricercata dai più: ossia se ci debba invece essere meno Stato e più autonomia ad ogni livello, da quella personale dell’autoimprenditorialità e dell’autodeterminazione per non dover dipendere da nessuno, a quella territoriale con ogni area che sia spinta a responsabilizzarsi e a garantire il benessere della propria comunità, senza l’intervento assistenziale ma con incentivi e premi per i risultati raggiunti. Anche perchè, tornando a Ricolfi, quella della società parassita di massa è una strada senza ritorno. In cui alla fine ci perdono tutti. 

Fonte: “Nel Paese c’è un inaccettabile spirito anti-lombardo”. Intervista a Ferruccio De Bortoli

Leggi anche:
Il MURO del Sud contro il Nord: la riconoscenza non è di questo Paese
SECESSIONE al contrario: l’Italia vuole riaprire lasciando fuori la Lombardia

FABIO MARCOMIN

 

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🔴 Novità: I sette TRENI DEL MARE tra Milano e la Liguria

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Camogli

Ce n’era già uno. Ora ne arrivano altri sette: i treni del mare, frutto dell’accordo tra la Regione Lombardia e la Liguria per collegare Milano con le spiagge.

Questi gli orari e le destinazioni:
-partenza da Milano Porta Garibaldi alle 6.43 e arrivo a Ventimiglia alle 11.20
-partenza da Milano Porta Garibaldi alle 8.17 e arrivo a Sestri Levante alle 11.28
-partenza da Milano Porta Garibaldi alle 8.43 e arrivo ad Albenga alle 12.54
-partenza da Monterosso alle 17.09 e arrivo a Milano Porta Garibaldi alle 20.55
-partenza da Albenga alle 17.30 e arrivo a Milano Porta Garibaldi alle 21.42
-partenza da Ventimiglia alle 18.05 e arrivo a Milano Porta Garibaldi alle 22.47.

Il 7 giugno era già stato attivato il regionale veloce delle 17.10 tra La Spezia e Milano Centrale con arrivo alle 21.32.

«I turisti sono i benvenuti in Liguria – ha detto l’assessore ai trasporti e al turismo della Regione Liguria, Gianni Berrino – Dopo la ripartenza dei ’treni del mare’ col Piemonte inauguriamo la stagione anche di quelli con la Lombardia. Gli ospiti saranno accolti dai nostri operatori turistici con la cortesia di sempre e da quest’anno ovviamente le spiagge sono attrezzate con tutti i dispositivi sanitari previsti affinché il soggiorno non solo sia piacevole, ma anche sicuro».

Per l’assessore lombardo Claudia Maria Terzi l’accordo è «il simbolo di una ripartenza, di un progressivo ritorno alla normalità rispettando le norme di sicurezza, oltre che il ritorno di un servizio molto apprezzato dai cittadini».

Fonte: www.ilcittadinomb.it

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EDILIZIA SOCIALE: 5 spunti internazionali per migliorare la realtà milanese

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Vediamo 5 diversi scenari di trattare l’edilizia pubblica partendo dalla suggestione del ritorno ai borghi di Boeri passando per Vienna, Singapore e New York e una nuova versione berlinese di recente concezione che potrebbe essere interessante in cui privato e pubblico hanno trovato un perfetto equilibrio.

EDILIZIA SOCIALE: 5 spunti internazionali per migliorare la realtà milanese

#1 Boeri “Dare più importanza a borghi o rioni”

Ho deciso di iniziare l’articolo partendo dalle ultime parole dell’architetto Boeri, noto soprattutto per il suo Bosco Verticale, su Milano che dovrebbe rinascere dando più importanza ai suoi numerosi borghi o rioni. Ogni borgo dovrebbe avere una sua specifica realtà in modo tale che la città possa continuare a riflettere e mantenere il suo tessuto urbano eterogeneo ed unico.Tuttavia, uno dei tanti quesiti è come i quartieri possono essere migliorati al fine di mantenere o sviluppare ulteriormente la loro identità architettonica, sociale ed economica?

Oggigiorno, il quartiere deve mantenere un suo equilibrio e ciò può essere garantito sia da investimenti pubblici che privati, anche se notiamo uno sbilanciamento sempre più a favore di quest’ultimi. L’anima dei borghi è garantita soprattutto dal benessere residenziale e sociale, sia l’edilizia pubblica che privata dovrebbero coesistere in modo da sviluppare una sinergia perfetta ma la realtà è leggermente diversa e nota a tutti.

A Milano, la bilancia non è in equilibrio, infatti uno dei settori in sofferenza cronica è senza ombra di dubbio l’edilizia sociale gestita dalle società pubbliche ALER e MM. È noto che l’accesso ad un social housing di qualità migliora la salute pubblica e l’educazione civile e se è vicina al luogo di lavoro migliora la produttività delle persone. Tuttavia, il caso milanese, ma in generale quello italiano, si trova a metà tra il tipo americano e quello di città regioni come Vienna e Singapore.

#2 Singapore: 90% case di proprietà, non in affitto

A Singapore, l’housing development Board ha sempre incoraggiato i residenti all’acquisto degli immobili. In gestione ne contiamo circa 900.000, a differenza di Milano dove per l’ultimo progetto di San Siro si prevede esclusivamente l’affitto. A Singapore, 9 persone su 10 possiedono la loro unità, le rimanenti 50.000 unità sono destinate per coloro che non hanno altre possibilità perché possiedono un reddito prossimo alla fascia di povertà.

L’edilizia pubblica per Singapore rappresenta un metodo per promuovere la crescita economica perché pone il benessere dell’individuo al centro, fornendoli uno spazio esaustivo con i minimi servizi e collegamenti. In Italia, l’edilizia pubblica dovrebbe rientrare agli stessi livelli in cui ad ogni crisi economica si lanciano nuovi piani infrastrutturali come ponti, autostrade per garantire il livello occupazionale.

Tornando a Singapore, il comune offre fino a 60.000 dollari di incentivi per il primo acquisto di un’unità HDB. Il Singaporean social security program permette una riduzione dei canoni mensili, sia sul costo dell’appartamento che sulle installazioni essenziali, e l’80% dei residenti non paga direttamente la rata ma l’importo viene prelevato dal CPF ossia il Central Provident Fund, un fondo di previdenza dove vengono dirottati i contributi sia personali che del datore di lavoro.

Fonte: mom.gov.sg

#3 Municipal Department 50, Vienna: un quarto delle case nelle mani del Comune

Il concetto dell’housing sociale viennese può essere espresso in questa frase: “l’edilizia sociale è un diritto umano e non dovrebbe essere soggetto a meccanismi di libero mercato “.Da questa frase si può capire perché il comune di Vienna possiede oltre un quarto degli dei condomini in città. L’edilizia sociale viennese ha inizio dopo gli anni 20 ed è sempre rimasta un elemento importante per la città. Il dipartimento è finanziato prettamente da fondi federali, circa 450 milioni di euro all’anno, formati dalle corporate taxes e dai contributi pagati da tutti i lavoratori in Austria.

Tuttavia, il vero punto di forza dell’housing viennese è che riesce a modulare il mercato privato. Avere oltre un quarto degli immobili in città funziona come un margine contro l’inflazione dei cannoni d’affitto rallentando così l’effetto speculativo immobiliare da parte dei privati.

Il suo obiettivo è quello di mantenere un social mixing che è la base essenziale per la vita in ogni quartiere e quindi nella la città stessa. Il rischio è lo svuotamento sociale del quartiere lasciando spazio solo ad un’economia immobiliare basata su affitti brevi e prezzi al metro quadro fuori dal reddito medio della popolazione, innescando un vortice negativo come la diminuzione dei servizi essenziali e un’economia di quartiere basata sempre di più dalla domanda esterna. Venezia, a causa del Covid-19, si è trovata completamente priva della fonte di reddito principale ossia il turismo portando alla luce tutte le fragilità del suo sistema dipendente completamente dalla domanda esterna.

#4 New York: l’idea di destinare il 20% di ogni nuovo progetto al social housing

Il tema delle case popolari a New York è un tema particolare. In generale le case popolari in USA sono viste come un modello di assistenza sociale scorretto e spesso associato alla povertà senza capirne gli effetti positivi come avviene a Singapore. A causa dell’inflazione eccessiva del mercato immobiliare e la mancanza di edilizia pubblica per le fasce deboli, ovvero coloro che si trovano sotto i 23.150 dollari l’anno di reddito lordo, il sindaco De Blasio ha portato alla stipula di un nuovo piano di edilizia pubblica.

Il comune non avendo più alloggi metteva gli abitanti negli alberghi arrivando comunque a non soddisfare la domanda. Il problema principale è che gli edifici di questo tipo a New York sono visti come un elemento di decrescita per il quartiere. Il social housing è considerato come una soluzione che non rende profitto non tanto per l’edificio in sé ma per l’impatto negativo che può avere per il quartiere e ne rallenta lo sviluppo portando un peggioramento della vita sociale.

Nonostante ciò, recentemente ha suscitato da un lato scandalo e dall’altra stupore, la proposta di costruire un condominio con 274 appartamenti, di cui 55 in social housing, con due entrate separate. Potrebbe essere un’alternativa logica per evitare la ghettizzazione di quartiere e se per ogni nuova costruzione, il 20% fosse social housing per legge al di sopra di numero specifico di unità. Idea troppo socialista o estremamente sensata?

Fonti:
Politico.com
Casaeclima.com

#5 Baugruppen, Berlino: modello di edilizia sostenibile co-creato dai residenti

Baugruppen

Per concludere, ecco un’alternativa privata nata a Berlino dove l’intesa tra privato e pubblico ha trovato una nuova soluzione.

Nato in Germania, il Baugruppen è un modello sostenibile di edilizia sociale co-disegnato, co-creato e co-posseduto dai suoi stessi residenti che formano una specie di comunità. Il modello è nato a Berlino. Ogni progetto si differenzia in base all’esigenza del gruppo sostenendo soluzioni green e di condivisione comune, la cui più grande sfida è l’acquisizione del terreno. Tuttavia, il governo di Berlino può consentire il differimento del pagamento su un terreno fino a quando i gruppi non saranno completamente formati e avranno l’approvazione della pianificazione.

Fonte: sharebale.net

MATTIA GAVA

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HINTERLAND: quali sono i COMUNI più VICINI al centro di Milano? E quelli più LONTANI?

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Città metropolitana: quali sono i comuni più VICINI al centro di Milano? E quelli più LONTANI?

HINTERLAND: quali sono i COMUNI più VICINI al centro di Milano? E quelli più LONTANI?

I 10 comuni più VICINI al centro di Milano

#10 Cusano Milanino: 8.5 Km

Cusano – Credits: libertynetwork.milano IG

#9 Sesto San Giovanni 8.5 Km

Biopiattaforma Sesto San Giovanni

#8 Pero 8.2 Km

#7 Buccinasco 7.8 Km

Buccinasco mr.andreachessa IG

#6 Cesano Boscone 7.7 Km

#5 Corsico 7.7 Km

#4 Baranzate 7.3 Km

#3 Cormano 7.1 Km

#2 Novate 7 Km

#1 Bresso: 7 km

Il comune più lontano dal centro di Milano è San Colombano (54,7 km), esterno alla seconda corona

I comuni più distanti dal centro di Milano nella seconda corona sono: 

#3 Cisliano 15,3 Km

#2 Pogliano milanese 15,8 Km

#1 Lainate 16,8 Km

Credits: @ComunediLainate
Lainate

Nota: Monza è a 13,9 Km dal centro di Milano

Continua la lettura con: San Colombano è una COLONIA di Milano: anche se è lontana 22 Km appartiene alla città metropolitana di Milano

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🔴 Dati 14 giugno. LOMBARDIA: meno decessi (21) più nuovi contagi (+244). L’Italia scende sotto quota 50 morti giornalieri (44)

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credit: Andrea Cherchi (c)

14 giugno 2020. Prosegue il calo dei decessi (21) mentre crescono i nuovi contagi (+244) e l’indice positivi/tamponi (dal 2,2% al 2,6%). In Italia otto regioni a zero nuovi contagi. In UE l’Italia resta sempre l’unico paese con oltre 15 morti nelle ultime 24 ore (44) e secondo per nuovi positivi (dietro la Polonia). 

Crescono nelle ultime 24 ore i contagi giornalieri: +244 dai +210 di ieri. Stabili i tamponi: 9.336 dai 9.474 di ieri. Aumenta l’indice positivi/tamponi che passa dal 2,2% di ieri al 2,6% di oggi. La quota di nuovi contagi in Lombardia sul totale nazionale sale al 72% dal 60% di ieri. 

Stabili i decessi: 21 dai 23 delle 24 ore precedenti. A livello nazionale la quota della Lombardia nei decessi giornalieri sale al 47% dal 41% di ieri.

Leggi anche: 🔴 “Nelle RSA il 30% POSITIVI al tampone”: sempre più chiara la causa dei morti record in Lombardia

Leggi anche: Covid: Le 5 DOMANDE di noi lombardi alla Regione (o alla Protezione Civile)

Italia. I decessi giornalieri scendono a 44 dai 56 di ieri. I nuovi contagi scendono a +338 dai +346 di ieri. Altre 1.505 persone hanno lasciato gli ospedali nelle ultime 24 ore (ieri 1.780). 11 persone hanno lasciato la terapia intensiva (ieri -7). Insieme alla Lombardia restano sopra i 10 nuovi contagi tre regioni: Emilia, Piemonte e Lazio. otto regioni non registrano nessun nuovo contagio: Umbria, Molise, Valle d’Aosta, Puglia, Basilicata, Sardegna, Friuli e Calabria. 

Mondo. In calo la curva dei i decessi giornalieri mondiale (vedi immagine sotto): nessun paese conta più di 1000 morti giornalieri e sono solo cinque i paesi con oltre 100 morti giornalieri. In Unione Europea nelle ultime 24 ore rimane solo l’Italia (44) sopra i 15 morti giornalieri.  
Il primo paese per decessi nelle ultime 24 ore è il Brasile (+923), seguito dagli USA (+559), poi il Messico (+424). Sopra i 100 morti ci sono anche Russia (+119) e Iran (+107). Per numero totale di morti, primi gli USA (117,5 mila), poi Brasile (42,8 mila) e UK (41,7 mila). Al quarto posto c’è l’Italia (prima in UE), davanti a Francia e Spagna. 
Per contagi giornalieri primi gli USA (+23mila), poi il Brasile (+20mila) e la Russia (+9mila) davanti al Pakistan (+7mila). In UE sopra i 100 nuovi contagi ci sono Polonia (+375), Italia (+338), Romania (+320), Portogallo (+227), Olanda (+143) e Belgio (+111). Per contagi totali gli Stati Uniti sempre al primo posto: oltre 2 milioni e 146 mila positivi, seguono Brasile (con 851mila) e Russia con 529mila. Poi India, UK, Spagna e Italia.

Aiutiamoci da soli. Se vuoi aiutare a fornire un pasto alle famiglie di Milano che in questo momento sono più in difficoltà, puoi partecipare a #aggiungiunpastoatavola iniziativa di #milanopermilano. Puoi donare qui (il 100% del ricavato viene usato usato per acquistare cibo dalla Fondazione Comunità di Milano): milanopermilano.it/dona

DATI DALL’INIZIO DEL LOCKDOWN TOTALE

Contagi Lombardia (giornalieri)*
11/3: +1489 (+25,7%)
12/3: +1445 (+19,8%)
13/3: +1095 (+12,6%)
14/3: +1865 (+18,9%)
15/3: +1587 (+13,5%)
16/3: +1377 (+10,3%)
17/3: +1571 (+9,6%)
18/3: +1493 (+9,2%)
19/3: +2171 (+12,2%)
20/3: +2380 (+11,9%)
21/3: +3251** (+14,6%)
22/3: +1691 (+6,6%)
23/3: +1555 (+5,7%)
24/3: +1942 (+6,7%)
25/3: +1643 (+5,0%)
26/3: +2543 (+7,2%)
27/3: +2409 (+6.9%)
28/3: +2117 (+5.6%)
29/3: +1592 (+4,0%)
30/3: +1154 (+2,8%)
31/3: +1047 (+2,4%)
1/4: +1.575 (+3,6%)
2/4: +1.222 (+2,6%)
3/4: +1.455 (+3,1%)
4/4: +1.598 (+3,3%)
5/4: +1.337 (+2,7%)
6/4: +1.079 (+2,0%)
7/4: +791 (+1,5%)
8/4: +1.089 (+2,0%)
9/4: +1.388 (+2,5%)
10/4: +1.246 (+2,2%)
11/4: +1.544 (+2,7%)
12/4: +1.460 (+2,5%)
13/4: +1.262 (+2,1%)
14/4: +1.012 (+1,6%)
15/4: +827 (+1,3%)
16/4: +941 (+1,5%)
17/4: +1.041 (+1,6%)
18/4: +1.246 (+1,9%)
19/4: +855 (+1,3%)
20/4: +735 (+1,1%)
21/4: +960 (+1,4%)
22/4: +1.161 (+1,6%)
23/4: +1.073 (+1,5%)
24/4: +1.091 (+1,5%)
25/4: +713 (+1,0%)
26/4: +920 (+1,2%)
27/4: +590 (+0,8%)
28/4: +869 (+1,1%)
29/4: +786 (+1,0%)
30/4: +598 (+0,7%)
1/5: +737 (+0,9%)
2/5: +533 (+0,6%)
3/5: +526 (+0,6%)
4/5: +577 (+0,7%)
5/5: +500 (+0,6%)
6/5: +634 (+0,8%)
7/5: +689 (+0,8%)
8/5: +609 (+0,7%)
9/5: +502 (+0,6%)
10/5: +282 (+0,3%)
11/5: +364 (+0,4%)
12/5: +614 (+0,4%)
13/5: +394 (+0,4%)
14/5: +522 (+0,6%)
15/5: +299 (+0,3%)
16/5: +399 (+0,4%)
17/5: +326 (+0,4%)
18/5: +175 (+0,2%)
19/5: +462 (+0,5%)
20/5: +294 (+0,3%)
21/5: +316 (+0,3%)
22/5: +293 (+0,3%)
23/5: +441 (+0,5%)
24/5: +285 (+0,3%)
25/5: +148 (+0,1%)
26/5: +159 (+0,2%)
27/5: +216 (+0,3%)
28/5: +382 (+0,4%)
29/5: +354 (+0,4%)
30/5: +221 (+0,2%)
31/5: +210 (+0,2%)
1/6: +50 (+0,05%)***
2/6: +187 (+0,2%)
3/6: +237 (+0,2%)
4/6: +84 (+0,1%)
5/6: +402 (+0,4%)
6/6: +142 (+0,1%)
7/6: +125 (+0,1%)
8/6: +194 (+0,2%)
9/6: +192 (+0,2%)
10/6: +99 (+0,2%)
11/6: +252 (+0,3%)
12/6: +272 (+0,3%)
13/6: +210 (+0,2%)
14/6: +244 (+0,3%)
Totale: 91.658

Decessi Lombardia (giornalieri)*
9/3: 76 (+29,7%)
10/3: 135 (+40,5%)
11/3: 149 (+31,8%)
12/3: 127 (+20,6%)
13/3: 146 (+19,6%)
14/3: 76 (+8,5%)
15/3: 252 (+26,0%)
16/3: 202 (+16,6%)
17/3: 220 (+15,5%)
18/3: 319 (+19,5%)
19/3: 209 (+10,7%)
20/3: 381 (+17,6%)
21/3: 546** (+21,4%)
22/3: 361 (+11,7%)
23/3: 320 (+9,3%)
24/3: 402 (+10,6%)
25/3: 296 (+7,1%)
26/3: 387 (+8,6%)
27/3: 541 (+11,1%)
28/3: 542 (+10,0%)
29/3: 416 (+7,0%)
30/3: +458 (+7,2%)
31/3: +381 (+5,6%)
1/4: +394 (+5,5%)
2/4: +367 (+4,8%)
3/4: +351 (+4,4%)
4/4: +345 (+4,2%)
5/4: +249 (+2,9%)
6/4: +297 (+3,3%)
7/4: +282 (+3,1%)
8/4: +238 (+2,5%)
9/4: +300 (+3,1%)
10/4: +216 (+2,2%)
11/4: +273 (+2,7%)
12/4: +110 (+1,0%)
13/4: +280 (+2,6%)
14/4: +241 (+2,2%)
15/4: +235 (+2,1%)
16/4: +231 (+2,0%)
17/4: +243 (+2,1%)
18/4: +199 (+1,7%)
19/4: +163 (+1,4%)
20/4: +163 (+1,3%)
21/4: +203 (+1,6%)
22/4: +161 (+1,3%)
23/4: +200 (+1,6%)
24/4: +166 (+1,3%)
25/4: +163 (+1,2%)
26/4: +56 (+0,4%)
27/4: +124 (+0,9%)
28/4: +126 (+0,9%)
29/4: +104 (+0,8%)
30/4: +93 (+0,7%)
1/5: +88 (+0,6%)
2/5: +47 (+0,3%)
3/5: +42 (+0,3%)
4/5: +63 (+0,4%)
5/5: +95 (+0,7%)
6/5: +222 (+1,5%)
7/5: +134 (+0,9%)
8/5: +94 (+0,6%)
9/5: +85 (+0,6%)
10/5: +62 (+0,4%)
11/5: +68 (+0,5%)
12/5: +62 (+0,4%)
13/5: +69 (+0,5%)
14/5: +111 (+0,7%)
15/5: +115 (+0,7%)
16/5: +39 (+0,3%)
17/5: +69 (+0,4%)
18/5: +24 (+0,2%)***
19/5: +54 (+0,3%)
20/5: +65 (+0,4%)
21/5: +65 (+0,4%)
22/5: +57 (+0,4%)
23/5: +56 (+0,4%)
24/5: 0 (0%)***
25/5: +34 (+0,2%)
26/5: +22 (+0,1%)
27/5: +58 (+0,4%)
28/5: +20 (+0,1%)
29/5: +38 (+0,2%)
30/5: +67 (+0,4%)
31/5: +33 (+0,2%)
1/6: +19 (+0,1%)
2/6: +12 (+0,1%)
3/6: +29 (+0,2%)
4/6: +29 (+0,2 %)
5/6: +21 (+0,1%)
6/6: +27 (+0,2%)
7/6: +21 (+0,1%)
8/6: +32 (+0,2%)
9/6: +15 (+0,1%)
10/6: +32 (+0,2%)
11/6: +25 (+0,1%)
12/6: +31 (+0,2%)
13/6: +23 (+0,1%)
14/6: +21 (+0,1%)
Totale: 16.449

Contagi Milano città metropolitana (giornalieri)*
11/3: +333 (+55,4%)
12/3: +221 (+23,7%)
13/3: +152 (+13,2%)
14/3: +244 (+18,6%)
15/3: +200 (+12,8%)
16/3: +233 (+13,3%)
17/3: +343 (+17,2%)
18/3: +318 (+13,6%)
19/3: +634 (+23,9%)
20/3: +526 (+12,2%)
21/3: +868** (+22,8%)
22/3: +424 (+9,0%)
23/3: +230 (+4,5%)
24/3: +375 (+7,0%)
25/3: +373 (+6,5%)
26/3: +848 (+13,9%)
27/3: +574 (+8,2%)
28/3: +314 (+4,2%)
29/3: +546 (+7,0%)
30/3: +348 (+4,1%)
31/3: +235 (+2,7%)
1/4: +611 (+6,8%)
2/4: +482 (+5,0%)
3/4: +387 (+3,8%)
4/4: +428 (+4,1%)
5/4: +411 (+3,7%)
6/4: +308 (+2,7%)
7/4: +249 (+2,1%)
8/4: +252 (+2,1%)
9/4: +440 (+3,6%)
10/4: +269 (+2,1%)
11/4: +520 (+4,0%)
12/4: +412 (+3,1%)
13/4: +481 (+3,5%)
14/4: +189 (+1,3%)
15/4: +325 (+2,2%)
16/4: +277 (+1,8%)
17/4: +325 (+2,1%)
18/4: +269 (+1,7%)
19/4: +279 (+1,7%)
20/4: +287 (+1,8%)
21/4: +408 (+2,5%)
22/4: +480 (+2,9%)
23/4: +277 (+1,6%)
24/4: +412 (+2,3%)
25/4: +219 (+1,2%)
26/4: +463 (+3,1%)
27/4: +188 (+1,0%)
28/4: +278 (+1,4%)
29/4: +284 (+1,5%)
30/4: +216 (+1,1%)
1/5: +364 (+1,8%)
2/5: +249 (+1,2%)
3/5: +118 (+0,6%)
4/5: +186 (+0,9%)
5/5: +144 (+0,7%)
6/5: +243 (+1,1%)
7/5: +182 (+0,8%)
8/5: +201 (+0,9%)
9/5: +178 (+0,8%)
10/5: +104 (+0,5%)
11/5: +114 (+0,5%)
12/5: +136 (+0,6%)
13/5: +105 (+0,4%)
14/5: +169 (+0,7%)
15/5: +66 (+0,3%)
16/5: +75 (+0,3%)
17/5: +110 (+0,5%)
18/5: +71 (+0,3%)
19/5: +102 (+0,4%)
20/5: +48 (+0,2%)
21/5: +83 (+0,3%)
22/5: +73 (+0,3%)
23/5: +88 (+0,3%)
24/5: +64 (0,3%)
25/5: +46 (+0,2%)
26/5: +38 (+0,1%)
27/5: +68 (+0,3%)
28/5: +76 (+0,3%)
29/5: +74 (+0,3%)
30/5: +62 (+0,3%)
31/5: +32 (+0,1%)
1/6: +18 (+0,07%)***
2/6: +45 (+0,2%)
3/6: +37 (+0,2%)
4/6: +31 (+0,2%)
5/6: +99 (+0,3%)
6/6: +59 (+0,2%)
7/6: +43 (+0,2%)
8/6: +29 (+0,1%)
9/6: +46 (+0,2%)
10/6: +27 (+0,1%)
11/6: +71 (+0,3%)
12/6: +88 (+0,3%)
13/6: +97 (+0,3%)
14/6: non aggiornati
Totale (al 13): 23.766

Contagi Milano città (giornalieri)*
11/3: +113
12/3: +92
13/3: +83
14/3: +98
15/3: +79 (+12,5%)
16/3: +102 (+14,3%)
17/3: +151 (+18,5%)
18/3: +127 (+13,1%)
19/3: +287 (+18,5%)
20/3: +172 (+12,4%)
21/3: +279 (+12,4%)
22/3: +210 (+11,8%)
23/3: +137 (+6,7%)
24/3: +121 (+5,5%)
25/3: +141 (+6,1%)
26/3: +310** (+12,7%)
27/3: +261 (+9,5%)
28/3: +150 (+4,9%)
29/3: +247 (+7,8%)
30/3: +154 (+4,5%)
31/3: +96 (+2,6%)
1/4: +159 (+4,3%)
2/4: +203 (+5,3%)
3/4: +166 (+4,1%)
4/4: +178 (+4,2%)
5/4: +171 (+3,9%)
6/4: +112 (+2,4%)
7/4: +99 (+2,1%)
8/4: +80 (+1,6%)
9/4: +155 (+3,2%)
10/4: +127 (+2,5%)
11/4: +262 (+5,1%)
12/4: +193 (+3,5%)
13/4: +296 (+5,3%)
14/4: +57 (+0,9%)***
15/4: +144 (+2,4%)
16/4: +102 (+1,6%)
17/4: +166 (+2,6%)
18/4: +95 (+1,6%)
19/4: +128 (+1,9%)
20/4: +160 (+2,4%)
21/4: +246 (+3,6%)
22/4: +161 (+2,3%)
23/4: +105 (+1,4%)
24/4: +246 (+3,4%)
25/4: +80 (+1,0%)
26/4: +241 (+3,1%)
27/4: +79 (+1,0%)
28/4: +149 (+1,8%)
29/4: +86 (+1,0%)
30/4: +56 (+0,7%)
1/5: +177 (+2,1%)
2/5: +115 (+1,3%)
3/5: +41 (+0,4%)
4/5: +48 (+0,5%)
5/5: +50 (+0,5%)
6/5: +91 (+1,0%)
7/5: +86 (+0,9%)
8/5: +101 (+1,1%)
9/5: +98 (+1,1%)
10/5: +54 (+0,6%)
11/5: +52 (+0,6%)
12/5: +51 (+0,5%)
13/5: +63 (+0,6%)
14/5: +66 (+0,6%)
15/5: +30 (+0,3%)
16/5: +34 (+0,3%)
17/5: +56 (+0,6%)
18/5: +24 (+0,2%)
19/5: +49 (+0,5%)
20/5: +8 (+0,1%)
21/5: +38 (+0,4%)
22/5: +35 (+0,3%)
23/5: +40 (+0,4%)
24/5: +32 (0,3%)
25/5: +27 (+0,3%)
26/5: +14 (+0,1%)
27/5: +41 (+0,4%)
28/5: +39 (+0,4%)
29/5: +32 (+0,3%)
30/5: +25 (+0,2%)
31/5: +13 (+0,1%)
1/6: +8 (+0,1%)***
2/6: +12 (+0,1%)
3/6: +14 (+0,1%)
4/6: +16 (+0,1%)
5/6: +52 (+0,4%)
6/6: +29 (+0,2%)
7/6: +23 (+0,2%)
8/6: +15 (+0,1%)
9/6: +17 (+0,1%)
10/6: +10 (+0,1%)
11/6: +34 (+0,2%)
12/6: +56 (+0,3%)
13/6: +38 (+0,2%)
14/6: non aggiornati
Totale (al 13): 10.112

*Nota: tra parentesi la variazione rispetto all’ammontare totale del giorno prima (di contagi o decessi).
**Numero più elevato dall’inizio dell’emergenza
***Percentuale più bassa di incremento

Fonte: dati Regione Lombardia

Leggi anche: Covid: Le 5 DOMANDE di noi lombardi alla Regione (o alla Protezione Civile)

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🔴 Dati 13 giugno. LOMBARDIA: CALANO decessi (23) e nuovi contagi (+210). In UE Italia unico paese sopra i 20 morti giornalieri (56) e secondo per nuovi contagi

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credit: Andrea Cherchi (c)

13 giugno 2020. Migliora la situazione in Lombardia: calano i decessi (da 31 a 23) e i nuovi contagi (da 272 a 210). Milano resta l’unica provincia sopra i 50. In Italia dieci regioni senza decessi, sette a zero nuovi contagi. In UE l’Italia resta l’unico paese con oltre 20 morti nelle ultime 24 ore (56) e secondo per nuovi positivi (dietro la Polonia). 

Calano nelle ultime 24 ore i contagi giornalieri: +210 dai +272 di ieri. Diminuiscono anche i tamponi: 9.474 dai 14.837 di ieri. Aumenta l’indice positivi/tamponi che passa dall’1,8% di ieri al 2,2% di oggi. La quota di nuovi contagi in Lombardia sul totale nazionale scende al 60% dal 69% di ieri. 

In calo anche i decessi: 23 dai 31 delle 24 ore precedenti. A livello nazionale la quota della Lombardia nei decessi giornalieri scende al 41% dal 55% di ieri.

Leggi anche: 🔴 “Nelle RSA il 30% POSITIVI al tampone”: sempre più chiara la causa dei morti record in Lombardia

Dagli ospedali. Calano di 105 (ieri erano calati di 131) i ricoveri: restano ricoverati non in terapia intensiva 2.252 persone. In terapia intensiva calano di uno (ieri erano invariati) per un totale di 96 ancora in cura. I guariti in un giorno sono stati +426 (dai +557 di ieri). 

Situazione delle province. L’unica provincia ancora sopra i 50 nuovi positivi resta Milano: in Città Metropolitana i nuovi contagi crescono da +88 a +97,  mentre in città scendono da +56 a +38. Tutte le altre province sono sotto i 25 nuovi positivi. Sei province sono sotto quota 10: Como, Lecco, Varese, Sondrio, Lodi e Mantova. 

Leggi anche: Covid: Le 5 DOMANDE di noi lombardi alla Regione (o alla Protezione Civile)

Italia. I decessi giornalieri salgono a 78 dai 53 di ieri, ma sarebbero 56 a cui si aggiungono 23 decessi di marzo e aprile del Lazio non ancora conteggiati. I nuovi contagi scendono a +346 dai +393 di ieri. Altre 1.780 persone hanno lasciato gli ospedali nelle ultime 24 ore (ieri 1.744). 7 persone hanno lasciato la terapia intensiva (ieri -9). Insieme alla Lombardia restano sopra i 10 nuovi contagi quattro regioni: Emilia, Piemonte, Veneto e Lazio. Sette regioni non registrano nessun nuovo contagio: Umbria, Molise, Valle d’Aosta, Puglia, Basilicata, Sardegna e Campania. 

Mondo. In calo la curva dei i decessi giornalieri mondiale (vedi immagine sotto): nessun paese conta più di 1000 morti giornalieri. In Unione Europea nelle ultime 24 ore rimane solo l’Italia (56) sopra i 20 morti giornalieri. Al secondo posto c’è la Svezia con 20 morti, poi la Polonia con 15 e la Romania con 14. Gli altri Paesi UE sono sotto i 10. 
Il primo paese per decessi nelle ultime 24 ore è il Brasile (+952), seguito dagli USA (+852), poi il Messico (+504). Sopra i 100 morti ci sono anche Cile (+231), India (+219), UK (+181) e Russia (+114). Per numero totale di morti, primi gli USA (116,9 mila), poi Brasile (41,9 mila) che supera l’UK (41,6 mila). Al quarto posto c’è l’Italia, davanti a Francia e Spagna. 
Per contagi giornalieri primi gli USA (+29 mila), poi il Brasile (+25,4 mila) e la Russia (+8,7 mila). In UE sopra i 200 nuovi contagi ci sono Polonia (+440), Italia (+346), Portogallo (+283) e Romania (+275). Tutti gli altri Paesi sono sotto i 200 nuovi contagi. Per contagi totali gli Stati Uniti sempre al primo posto: oltre 2 milioni e 123 mila positivi, seguono Brasile (con 831 mila) e Russia con 520,1 mila. Poi India, UK, Spagna e Italia.

Aiutiamoci da soli. Se vuoi aiutare a fornire un pasto alle famiglie di Milano che in questo momento sono più in difficoltà, puoi partecipare a #aggiungiunpastoatavola iniziativa di #milanopermilano. Puoi donare qui (il 100% del ricavato viene usato usato per acquistare cibo dalla Fondazione Comunità di Milano): milanopermilano.it/dona

DATI DALL’INIZIO DEL LOCKDOWN TOTALE

Contagi Lombardia (giornalieri)*
11/3: +1489 (+25,7%)
12/3: +1445 (+19,8%)
13/3: +1095 (+12,6%)
14/3: +1865 (+18,9%)
15/3: +1587 (+13,5%)
16/3: +1377 (+10,3%)
17/3: +1571 (+9,6%)
18/3: +1493 (+9,2%)
19/3: +2171 (+12,2%)
20/3: +2380 (+11,9%)
21/3: +3251** (+14,6%)
22/3: +1691 (+6,6%)
23/3: +1555 (+5,7%)
24/3: +1942 (+6,7%)
25/3: +1643 (+5,0%)
26/3: +2543 (+7,2%)
27/3: +2409 (+6.9%)
28/3: +2117 (+5.6%)
29/3: +1592 (+4,0%)
30/3: +1154 (+2,8%)
31/3: +1047 (+2,4%)
1/4: +1.575 (+3,6%)
2/4: +1.222 (+2,6%)
3/4: +1.455 (+3,1%)
4/4: +1.598 (+3,3%)
5/4: +1.337 (+2,7%)
6/4: +1.079 (+2,0%)
7/4: +791 (+1,5%)
8/4: +1.089 (+2,0%)
9/4: +1.388 (+2,5%)
10/4: +1.246 (+2,2%)
11/4: +1.544 (+2,7%)
12/4: +1.460 (+2,5%)
13/4: +1.262 (+2,1%)
14/4: +1.012 (+1,6%)
15/4: +827 (+1,3%)
16/4: +941 (+1,5%)
17/4: +1.041 (+1,6%)
18/4: +1.246 (+1,9%)
19/4: +855 (+1,3%)
20/4: +735 (+1,1%)
21/4: +960 (+1,4%)
22/4: +1.161 (+1,6%)
23/4: +1.073 (+1,5%)
24/4: +1.091 (+1,5%)
25/4: +713 (+1,0%)
26/4: +920 (+1,2%)
27/4: +590 (+0,8%)
28/4: +869 (+1,1%)
29/4: +786 (+1,0%)
30/4: +598 (+0,7%)
1/5: +737 (+0,9%)
2/5: +533 (+0,6%)
3/5: +526 (+0,6%)
4/5: +577 (+0,7%)
5/5: +500 (+0,6%)
6/5: +634 (+0,8%)
7/5: +689 (+0,8%)
8/5: +609 (+0,7%)
9/5: +502 (+0,6%)
10/5: +282 (+0,3%)
11/5: +364 (+0,4%)
12/5: +614 (+0,4%)
13/5: +394 (+0,4%)
14/5: +522 (+0,6%)
15/5: +299 (+0,3%)
16/5: +399 (+0,4%)
17/5: +326 (+0,4%)
18/5: +175 (+0,2%)
19/5: +462 (+0,5%)
20/5: +294 (+0,3%)
21/5: +316 (+0,3%)
22/5: +293 (+0,3%)
23/5: +441 (+0,5%)
24/5: +285 (+0,3%)
25/5: +148 (+0,1%)
26/5: +159 (+0,2%)
27/5: +216 (+0,3%)
28/5: +382 (+0,4%)
29/5: +354 (+0,4%)
30/5: +221 (+0,2%)
31/5: +210 (+0,2%)
1/6: +50 (+0,05%)***
2/6: +187 (+0,2%)
3/6: +237 (+0,2%)
4/6: +84 (+0,1%)
5/6: +402 (+0,4%)
6/6: +142 (+0,1%)
7/6: +125 (+0,1%)
8/6: +194 (+0,2%)
9/6: +192 (+0,2%)
10/6: +99 (+0,2%)
11/6: +252 (+0,3%)
12/6: +272 (+0,3%)
13/6: +210 (+0,2%)
Totale: 91.414

Decessi Lombardia (giornalieri)*
9/3: 76 (+29,7%)
10/3: 135 (+40,5%)
11/3: 149 (+31,8%)
12/3: 127 (+20,6%)
13/3: 146 (+19,6%)
14/3: 76 (+8,5%)
15/3: 252 (+26,0%)
16/3: 202 (+16,6%)
17/3: 220 (+15,5%)
18/3: 319 (+19,5%)
19/3: 209 (+10,7%)
20/3: 381 (+17,6%)
21/3: 546** (+21,4%)
22/3: 361 (+11,7%)
23/3: 320 (+9,3%)
24/3: 402 (+10,6%)
25/3: 296 (+7,1%)
26/3: 387 (+8,6%)
27/3: 541 (+11,1%)
28/3: 542 (+10,0%)
29/3: 416 (+7,0%)
30/3: +458 (+7,2%)
31/3: +381 (+5,6%)
1/4: +394 (+5,5%)
2/4: +367 (+4,8%)
3/4: +351 (+4,4%)
4/4: +345 (+4,2%)
5/4: +249 (+2,9%)
6/4: +297 (+3,3%)
7/4: +282 (+3,1%)
8/4: +238 (+2,5%)
9/4: +300 (+3,1%)
10/4: +216 (+2,2%)
11/4: +273 (+2,7%)
12/4: +110 (+1,0%)
13/4: +280 (+2,6%)
14/4: +241 (+2,2%)
15/4: +235 (+2,1%)
16/4: +231 (+2,0%)
17/4: +243 (+2,1%)
18/4: +199 (+1,7%)
19/4: +163 (+1,4%)
20/4: +163 (+1,3%)
21/4: +203 (+1,6%)
22/4: +161 (+1,3%)
23/4: +200 (+1,6%)
24/4: +166 (+1,3%)
25/4: +163 (+1,2%)
26/4: +56 (+0,4%)
27/4: +124 (+0,9%)
28/4: +126 (+0,9%)
29/4: +104 (+0,8%)
30/4: +93 (+0,7%)
1/5: +88 (+0,6%)
2/5: +47 (+0,3%)
3/5: +42 (+0,3%)
4/5: +63 (+0,4%)
5/5: +95 (+0,7%)
6/5: +222 (+1,5%)
7/5: +134 (+0,9%)
8/5: +94 (+0,6%)
9/5: +85 (+0,6%)
10/5: +62 (+0,4%)
11/5: +68 (+0,5%)
12/5: +62 (+0,4%)
13/5: +69 (+0,5%)
14/5: +111 (+0,7%)
15/5: +115 (+0,7%)
16/5: +39 (+0,3%)
17/5: +69 (+0,4%)
18/5: +24 (+0,2%)***
19/5: +54 (+0,3%)
20/5: +65 (+0,4%)
21/5: +65 (+0,4%)
22/5: +57 (+0,4%)
23/5: +56 (+0,4%)
24/5: 0 (0%)***
25/5: +34 (+0,2%)
26/5: +22 (+0,1%)
27/5: +58 (+0,4%)
28/5: +20 (+0,1%)
29/5: +38 (+0,2%)
30/5: +67 (+0,4%)
31/5: +33 (+0,2%)
1/6: +19 (+0,1%)
2/6: +12 (+0,1%)
3/6: +29 (+0,2%)
4/6: +29 (+0,2 %)
5/6: +21 (+0,1%)
6/6: +27 (+0,2%)
7/6: +21 (+0,1%)
8/6: +32 (+0,2%)
9/6: +15 (+0,1%)
10/6: +32 (+0,2%)
11/6: +25 (+0,1%)
12/6: +31 (+0,2%)
13/6: +23 (+0,1%)
Totale: 16.428

Contagi Milano città metropolitana (giornalieri)*
11/3: +333 (+55,4%)
12/3: +221 (+23,7%)
13/3: +152 (+13,2%)
14/3: +244 (+18,6%)
15/3: +200 (+12,8%)
16/3: +233 (+13,3%)
17/3: +343 (+17,2%)
18/3: +318 (+13,6%)
19/3: +634 (+23,9%)
20/3: +526 (+12,2%)
21/3: +868** (+22,8%)
22/3: +424 (+9,0%)
23/3: +230 (+4,5%)
24/3: +375 (+7,0%)
25/3: +373 (+6,5%)
26/3: +848 (+13,9%)
27/3: +574 (+8,2%)
28/3: +314 (+4,2%)
29/3: +546 (+7,0%)
30/3: +348 (+4,1%)
31/3: +235 (+2,7%)
1/4: +611 (+6,8%)
2/4: +482 (+5,0%)
3/4: +387 (+3,8%)
4/4: +428 (+4,1%)
5/4: +411 (+3,7%)
6/4: +308 (+2,7%)
7/4: +249 (+2,1%)
8/4: +252 (+2,1%)
9/4: +440 (+3,6%)
10/4: +269 (+2,1%)
11/4: +520 (+4,0%)
12/4: +412 (+3,1%)
13/4: +481 (+3,5%)
14/4: +189 (+1,3%)
15/4: +325 (+2,2%)
16/4: +277 (+1,8%)
17/4: +325 (+2,1%)
18/4: +269 (+1,7%)
19/4: +279 (+1,7%)
20/4: +287 (+1,8%)
21/4: +408 (+2,5%)
22/4: +480 (+2,9%)
23/4: +277 (+1,6%)
24/4: +412 (+2,3%)
25/4: +219 (+1,2%)
26/4: +463 (+3,1%)
27/4: +188 (+1,0%)
28/4: +278 (+1,4%)
29/4: +284 (+1,5%)
30/4: +216 (+1,1%)
1/5: +364 (+1,8%)
2/5: +249 (+1,2%)
3/5: +118 (+0,6%)
4/5: +186 (+0,9%)
5/5: +144 (+0,7%)
6/5: +243 (+1,1%)
7/5: +182 (+0,8%)
8/5: +201 (+0,9%)
9/5: +178 (+0,8%)
10/5: +104 (+0,5%)
11/5: +114 (+0,5%)
12/5: +136 (+0,6%)
13/5: +105 (+0,4%)
14/5: +169 (+0,7%)
15/5: +66 (+0,3%)
16/5: +75 (+0,3%)
17/5: +110 (+0,5%)
18/5: +71 (+0,3%)
19/5: +102 (+0,4%)
20/5: +48 (+0,2%)
21/5: +83 (+0,3%)
22/5: +73 (+0,3%)
23/5: +88 (+0,3%)
24/5: +64 (0,3%)
25/5: +46 (+0,2%)
26/5: +38 (+0,1%)
27/5: +68 (+0,3%)
28/5: +76 (+0,3%)
29/5: +74 (+0,3%)
30/5: +62 (+0,3%)
31/5: +32 (+0,1%)
1/6: +18 (+0,07%)***
2/6: +45 (+0,2%)
3/6: +37 (+0,2%)
4/6: +31 (+0,2%)
5/6: +99 (+0,3%)
6/6: +59 (+0,2%)
7/6: +43 (+0,2%)
8/6: +29 (+0,1%)
9/6: +46 (+0,2%)
10/6: +27 (+0,1%)
11/6: +71 (+0,3%)
12/6: +88 (+0,3%)
13/6: +97 (+0,3%)
Totale: 23.766

Contagi Milano città (giornalieri)*
11/3: +113
12/3: +92
13/3: +83
14/3: +98
15/3: +79 (+12,5%)
16/3: +102 (+14,3%)
17/3: +151 (+18,5%)
18/3: +127 (+13,1%)
19/3: +287 (+18,5%)
20/3: +172 (+12,4%)
21/3: +279 (+12,4%)
22/3: +210 (+11,8%)
23/3: +137 (+6,7%)
24/3: +121 (+5,5%)
25/3: +141 (+6,1%)
26/3: +310** (+12,7%)
27/3: +261 (+9,5%)
28/3: +150 (+4,9%)
29/3: +247 (+7,8%)
30/3: +154 (+4,5%)
31/3: +96 (+2,6%)
1/4: +159 (+4,3%)
2/4: +203 (+5,3%)
3/4: +166 (+4,1%)
4/4: +178 (+4,2%)
5/4: +171 (+3,9%)
6/4: +112 (+2,4%)
7/4: +99 (+2,1%)
8/4: +80 (+1,6%)
9/4: +155 (+3,2%)
10/4: +127 (+2,5%)
11/4: +262 (+5,1%)
12/4: +193 (+3,5%)
13/4: +296 (+5,3%)
14/4: +57 (+0,9%)***
15/4: +144 (+2,4%)
16/4: +102 (+1,6%)
17/4: +166 (+2,6%)
18/4: +95 (+1,6%)
19/4: +128 (+1,9%)
20/4: +160 (+2,4%)
21/4: +246 (+3,6%)
22/4: +161 (+2,3%)
23/4: +105 (+1,4%)
24/4: +246 (+3,4%)
25/4: +80 (+1,0%)
26/4: +241 (+3,1%)
27/4: +79 (+1,0%)
28/4: +149 (+1,8%)
29/4: +86 (+1,0%)
30/4: +56 (+0,7%)
1/5: +177 (+2,1%)
2/5: +115 (+1,3%)
3/5: +41 (+0,4%)
4/5: +48 (+0,5%)
5/5: +50 (+0,5%)
6/5: +91 (+1,0%)
7/5: +86 (+0,9%)
8/5: +101 (+1,1%)
9/5: +98 (+1,1%)
10/5: +54 (+0,6%)
11/5: +52 (+0,6%)
12/5: +51 (+0,5%)
13/5: +63 (+0,6%)
14/5: +66 (+0,6%)
15/5: +30 (+0,3%)
16/5: +34 (+0,3%)
17/5: +56 (+0,6%)
18/5: +24 (+0,2%)
19/5: +49 (+0,5%)
20/5: +8 (+0,1%)
21/5: +38 (+0,4%)
22/5: +35 (+0,3%)
23/5: +40 (+0,4%)
24/5: +32 (0,3%)
25/5: +27 (+0,3%)
26/5: +14 (+0,1%)
27/5: +41 (+0,4%)
28/5: +39 (+0,4%)
29/5: +32 (+0,3%)
30/5: +25 (+0,2%)
31/5: +13 (+0,1%)
1/6: +8 (+0,1%)***
2/6: +12 (+0,1%)
3/6: +14 (+0,1%)
4/6: +16 (+0,1%)
5/6: +52 (+0,4%)
6/6: +29 (+0,2%)
7/6: +23 (+0,2%)
8/6: +15 (+0,1%)
9/6: +17 (+0,1%)
10/6: +10 (+0,1%)
11/6: +34 (+0,2%)
12/6: +56 (+0,3%)
13/6: +38 (+0,2%)
Totale: 10.112

*Nota: tra parentesi la variazione rispetto all’ammontare totale del giorno prima (di contagi o decessi).
**Numero più elevato dall’inizio dell’emergenza
***Percentuale più bassa di incremento

Fonte: dati Regione Lombardia

Leggi anche: Covid: Le 5 DOMANDE di noi lombardi alla Regione (o alla Protezione Civile)

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🔴 Lombardia: esteso l’OBBLIGO di MASCHERINA anche all’aperto almeno fino al 30 giugno (unici in Europa)

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Credit: https://qz.com/
La Regione Lombardia ha emesso una nuova ordinanza, valida dal 15 al 30 giugno. Tra le novità ci sono le regole sulla riapertura dei centri estivi per bambini e adolescenti da 0-17 anni, dei cinema, dei teatri, delle sale giochi e le sagre locali. Sotto il profilo della sicurezza non ci sono novità di rilievo sulla gestione dei contagi: manca ancora un sistema organizzato di test, tracciamento e trattamento dei positivi come è stato attivato con successo in altri paesi e in altre regioni. Invece si conferma l’impostazione ormai in vigore solo nella nostra Regione di rovesciare sui cittadini ogni responsabilità nel contenimento dei contagi, proseguendo a imporre l’obbligo di mascherina anche all’aperto, almeno fino al 30 giugno. 
 

Leggi anche: 🔴 Fontana porta la Lombardia sempre più fuori dal mondo: mascherine OBBLIGATORIE fino al vaccino

Basta camminare in Friuli o in Veneto, così come in tutti i paesi dell’Unione Europea, per vedere chi ha saputo gestire l’emergenza Covid e lo ha fatto senza mortificare i suoi cittadini. E questo accade quando, come dichiarato dalla stessa Regione, nelle RSA lombarde ci sono 30% di positivi al covid, contro il 5% di quelle Veneto. Il problema è tutto qui, perchè il virus ha girato nelle residenze per anziani come ostie in sagrestia.

Leggi anche: 🔴 “Nelle RSA il 30% POSITIVI al tampone”: sempre più chiara la causa dei morti record in Lombardia

Questa la conseguenza di aver rispedito nei primi mesi dell’emergenza i malati non gravi dagli ospedali nelle RSA ed essersi più impegnati a chiudere in casa i cittadini che a isolare i contagiati: a distanza di oltre tre mesi dall’inizio dell’emergenza manca ancora l’applicazione del metodo di individuazione, isolamento e trattamento dei contagiati che è stato messo in atto con successo nel resto del mondo e anche nelle regioni italiane più efficienti (ieri il veneto ha registrato contagi zero). 

La Regione Lombardia persegue nell’affrontare il problema sviandolo: i contagi sono nelle RSA (ormai blindate)? Come risposta si persegue con l’obbligo assurdo di mascherine all’aperto per i cittadini. Assurdo perché:
1. Non esiste caso scientifico che dimostri di contagiati in strada
2. Gli altri paesi anche senza mascherine obbligatorie, come Svizzera, Germania o Svezia (seguite ormai da tutti gli altri) hanno ottenuto risultati migliori della Lombardia che le mascherine le ha obbligatorie ormai da un mese e mezzo (ma non, lo ricordiamo, a marzo quando il virus era più fuori controllo).

Allora delle due l’una: o le mascherine sono realmente salvifiche e allora bisogna chiedere conto alla Regione per averle rese obbligatorie solo ad aprile, quando la curva dei contagi era già discendente. Oppure, se sono inutili, bisogna rendere conto del fatto che vengano mantenute obbligatorie perfino in circostanze considerate inutili, come camminare da soli all’aperto. 

Le mascherine obbligatorie non sono un finto problema. Innanzitutto imporle anche in esterno è un modo di manifestare un tipo di rapporto paternalistico, in cui il governante nonostante i gravi errori fatti impone ai suoi cittadini obblighi da sudditi, invece che lasciare loro libertà di scelta, anche imponendo comportamenti che altrove sono ritenuti sbagliati o inutili. Ma c’è anche un danno più evidente. 
Mascherine all’aperto e ossessiva attenzione al distanziamento tra cittadini che, fino a prova contraria (dovrebbe essere una priorità verificarla) sono sani, significa bloccare i rapporti sociali, alimentare il senso di diffidenza e di paura reciproca tra le persone, trasmettere l’immagine di una terra malata e bloccare qualunque possibilità di arrivo dei turisti: provate a immaginare, se voi foste in un paese normale, vorreste andare in un luogo dove bisogna acquistare e indossare h24 delle mascherine chirurgiche?

Invece di imporre ai lombardi obblighi da paese autoritario e stupido, fingendo di scaricare su di loro la responsabilità dei risultati disastrosi ottenuti nella regione, è ora che arrivi il momento della responsabilità: di riconoscere gli errori alla base di risultati che non hanno eguali in Italia per evitare che possano essere mai più ripetuti. Siete voi che ci governate, non i lombardi, ad aver dimostrato irresponsabilità. Ridate ai cittadini la libertà di decidere sui loro comportamenti e forse questa regione tornerà a risplendere.

Leggi anche: Covid: Le 5 DOMANDE di noi lombardi alla Regione (o alla Protezione Civile)

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Estate alternativa: le 7 DELIZIE della ex-provincia italiana di POLA

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Credits - www.np-brijuni.hr/it - Isole Brioni

L’ex provincia italiana di Pola, oggi situata prettamente in territorio croato, conserva molte tradizioni nostrane, con una comunità italiana molto attiva soprattutto nelle grandi aree urbane di Pola, Parenzo, Rovigno e Buie. In Istria, il bilinguismo è molto diffuso e questo permette agli italiani vacanzieri di sentirsi ancora in Italia. È una terra che attrae per il suo buon cibo, per le numerose cantine vinicole che offrono ottimi vini e per una vacanza sinonimo di attività a contatto con la natura.

Luogo amato fino dai tempi degli Asburgo con un clima mite anche in estate, l’Istria potrebbe essere una valida alternativa per una breve vacanza o lungo weekend partendo da Milano quest’estate. Oggigiorno, per andare in Istria basta una prenotazione presso qualsiasi struttura ricettiva, cosa non da poco in queste speciali circostanze.

Ecco i 7 luoghi più incantevoli della penisola.

Estate alternativa: le 7 DELIZIE della ex-provincia italiana di POLA

#1 Brioni

Credits – www.np-brijuni.hr/it – Isole Brioni

Isola nota fin dai tempi della serenissima repubblica per la pietra bianca d’Istria, utile per erigere ponti e palazzi, e un tempo meta per l’élite aristocratica austriaca, oggi l’arcipelago delle Brioni è un parco nazionale protetto con un open safari e campi da golf. Famosa per essere stata la residenza estiva di Tito, conserva i resti di una ben conservata villa bizantina.
Tra i personaggi famosi che hanno potuto visitarla ricordiamo Sofia Loren, Gina Lollobrigida, Richard Burton e Carlo Ponti.

#2 Rovigno

Credits: croazia.info – Rovigno

Forse il paese più iconico dell’Istria, Rovigno conserva una forte identità di origine veneziana e tutti gli anni attrae molti turisti affasciNanti dalla sua atmosfera da paese costiero formato da un labirinto infinito di calli, piccole piazzette e botteghe artigiane. Famosa per la bellezza della chiesa di Sant’Eufemia da cui si possono vedere panorami unici durante il tramonto, è una meta imperdibile per chi visita l’Istria. Offre anche hotel di lusso e SPA perfette per rigenerarsi.

#3 “La Parenzana”: Linea ferroviaria Trieste-Parenzo

Credits: myporec.com – Parenzana

Un tempo collegamento ferroviario tra Trieste Campo Marzio, stazione prossima a diventare museo storico e primo hub europeo per treni storici, e Parenzo, oggi è possibile percorrere in bicicletta il percorso da Muggia in Italia fino al capolinea attraversando paesaggi incantevoli come la saline di Sicciole, le colline di Montona e i vigneti di Visignano. Il percorso in totale è lungo circa 130 km e vi sono presenti luoghi di ristoro e riposo.

#4 Premantura e Pola

Credtis: agoda.com – Premantura

Situata all’estremo sud dell’Istria, offre spiagge di ciottoli e roccia uniche che rendono il mare perfetto per chi adora le immersioni. La vegetazione cresce rigogliosa in quanto l’area è prossima al parco protetto di Kamenjak. A 30 minuti d’auto troviamo la città di Pola famosa per il suo anfiteatro romano e la sede principale della comunità italiana d’Istria. Non lontano troviamo la grotta Gradina nota per le sue incisioni rupestri risalenti fin dai tempi della preistoria.

#5 Parenzo

Credits: vrbo.com – Parenzo

Di notevole bellezza come Rovigno, è una città costiera sempre di stampo veneziano e naturalmente è una delle mete imperdibili per chi vuole visitate l’Istria. Da notare il complesso episcopale della basilica Eufrasiana di epoca bizantina.

#6 Grisignana, Verteneglio, Montona

Credits: istra.hr – Grisignana

Borghi medioevali arroccati tra le dolci colline carsiche offrono un’esperienza di vita unica. Si può ancora respirare la tranquillità e le serenità di un tempo perduto. Ottimi luoghi per degustazioni di prodotti locali come formaggi, salumi, vini, oli e tartufi. Per di più uscendo da questi paesi, con l’auto, si può passare attraverso frazioni abbandonate che aspettano solo di ospitare una nuova vita quotidiana.

#7 Parco del Monte Maggiore

Credits: istra-culture.com – Parco del Monte Maggiore

Area protetta dal 1999, questo parco situato tra la provincia di Pola e quella del Carnaro (Fiume) è l’ideale per le escursioni a piedi. Offre una natura unica e incontaminata ancora sconosciuta al turismo di massa. Dalla vetta del Monte Maggiore si possono osservare le isole della Dalmazia, la piana di Bogliuno e la cima del Monte Nevoso. I monumenti naturali di origine carsica sono uno spettacolo della natura.

MATTIA GAVA

 

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🔴 Dati 12 giugno. LOMBARDIA: crescono decessi (31) e nuovi contagi (+272). Veneto a zero nuovi contagi. In UE Italia prima per morti e seconda per nuovi contagi nelle ultime 24 ore

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Credit: Andrea Cherchi (c)

12 giugno 2020. In crescita decessi (55% sul totale Italia) e i nuovi contagi (69% del totale Italia). Lieve calo dell’indice positivi/contagi (1,8%). Crescono i contagi a Milano, unica provincia sopra i 50. In Italia anche il Veneto a zero nuovi positivi nelle ultime 24 ore. In UE l’Italia resta l’unico paese con oltre 50 morti nelle ultime 24 ore, mentre è il secondo per nuovi positivi (dietro la Spagna). 

Crescono nelle ultime 24 ore i contagi giornalieri: +272 dai +252 di ieri. Crescono anche i tamponi: 14.837 dai 13.376 di ieri. Scende l’indice positivi/tamponi che passa dall’1,9% di ieri all’1,8% di oggi. La quota di nuovi contagi in Lombardia sul totale nazionale risale al 69% dal 66% di ieri. 

In lieve crescita i decessi: 31 dai 25 delle 24 ore precedenti. A livello nazionale la quota della Lombardia nei decessi giornalieri sale al 55% dal 47% di ieri.

Leggi anche: 🔴 “Nelle RSA il 30% POSITIVI al tampone”: sempre più chiara la causa dei morti record in Lombardia

Dagli ospedali. Calano di 131 (ieri erano calati di 77) i ricoveri: restano ricoverati non in terapia intensiva 2.357 persone. In terapia intensiva sono invariati (ieri era -1) per un totale di 97 ancora in cura. I guariti in un giorno sono stati +557 (dai +744 di ieri). 

Situazione delle province. L’unica provincia ancora sopra i 50 nuovi positivi è Milano:  in Città Metropolitana i nuovi contagi salgono da +71 a +88,  mentre in città passano da +34 a +56. Tre province sono sotto quota 10: Cremona, Lecco e Mantova. 

Leggi anche: Covid: Le 5 DOMANDE di noi lombardi alla Regione (o alla Protezione Civile)

Italia. I decessi giornalieri sono stabili a 56 dai 53 di ieri, mentre i nuovi contagi salgono a +393 dai +379 di ieri. Altre 1.744 persone hanno lasciato gli ospedali nelle ultime 24 ore (ieri 1.399). 9 persone hanno lasciato la terapia intensiva (ieri -13). Insieme alla Lombardia restano sopra i 10 nuovi contagi tre regioni: Emilia, Piemonte e Lazio. Sette regioni non registrano nessun nuovo contagio: Umbria, Molise, Valle d’Aosta, Veneto, Basilicata, Calabria e Sicilia. 

Mondo. Stabile la curva dei i decessi giornalieri mondiale (vedi immagine sotto). In Unione Europea per morti nelle ultime 24 ore solo l’Italia (con 56) resta sopra i 50 morti giornalieri. Al secondo posto c’è la Svezia con 40 morti e la Romania con 11. Gli altri Paesi sono sotto i 10. 
Il primo paese per decessi nelle ultime 24 ore è il Brasile (+1.258), seguito dagli USA (+938), poi il Messico (+587). Sopra i 100 morti ci sono anche India (+217), UK (+202), Russia (+183) e Pakistan (+107). Per numero totale di morti, primi gli USA (116,1 mila), poi UK (41,4 mila) e Brasile (41 mila) poi l’Italia, davanti a Francia e Spagna. 
Per contagi giornalieri primo il Brasile (+30 mila), poi gli USA (+24 mila) e Russia (+9 mila). In UE sopra i 500 nuovi contagi c’è la Spagna (+502). Poi ci sono Italia (+393), Polonia (+376), Portogallo (+270), Romania (+222), Olanda (+210), Svezia (+205). Tutti gli altri Paesi sono sotto i 200 nuovi contagi. Per contagi totali gli Stati Uniti sempre al primo posto: oltre 2 milioni e 94 mila positivi, seguono Brasile (con 805,6 mila) e Russia con 511,4 mila. Poi India, UK, Spagna e Italia.

Aiutiamoci da soli. Se vuoi aiutare a fornire un pasto alle famiglie di Milano che in questo momento sono più in difficoltà, puoi partecipare a #aggiungiunpastoatavola iniziativa di #milanopermilano. Puoi donare qui (il 100% del ricavato viene usato usato per acquistare cibo dalla Fondazione Comunità di Milano): milanopermilano.it/dona

DATI DALL’INIZIO DEL LOCKDOWN TOTALE

Contagi Lombardia (giornalieri)*
11/3: +1489 (+25,7%)
12/3: +1445 (+19,8%)
13/3: +1095 (+12,6%)
14/3: +1865 (+18,9%)
15/3: +1587 (+13,5%)
16/3: +1377 (+10,3%)
17/3: +1571 (+9,6%)
18/3: +1493 (+9,2%)
19/3: +2171 (+12,2%)
20/3: +2380 (+11,9%)
21/3: +3251** (+14,6%)
22/3: +1691 (+6,6%)
23/3: +1555 (+5,7%)
24/3: +1942 (+6,7%)
25/3: +1643 (+5,0%)
26/3: +2543 (+7,2%)
27/3: +2409 (+6.9%)
28/3: +2117 (+5.6%)
29/3: +1592 (+4,0%)
30/3: +1154 (+2,8%)
31/3: +1047 (+2,4%)
1/4: +1.575 (+3,6%)
2/4: +1.222 (+2,6%)
3/4: +1.455 (+3,1%)
4/4: +1.598 (+3,3%)
5/4: +1.337 (+2,7%)
6/4: +1.079 (+2,0%)
7/4: +791 (+1,5%)
8/4: +1.089 (+2,0%)
9/4: +1.388 (+2,5%)
10/4: +1.246 (+2,2%)
11/4: +1.544 (+2,7%)
12/4: +1.460 (+2,5%)
13/4: +1.262 (+2,1%)
14/4: +1.012 (+1,6%)
15/4: +827 (+1,3%)
16/4: +941 (+1,5%)
17/4: +1.041 (+1,6%)
18/4: +1.246 (+1,9%)
19/4: +855 (+1,3%)
20/4: +735 (+1,1%)
21/4: +960 (+1,4%)
22/4: +1.161 (+1,6%)
23/4: +1.073 (+1,5%)
24/4: +1.091 (+1,5%)
25/4: +713 (+1,0%)
26/4: +920 (+1,2%)
27/4: +590 (+0,8%)
28/4: +869 (+1,1%)
29/4: +786 (+1,0%)
30/4: +598 (+0,7%)
1/5: +737 (+0,9%)
2/5: +533 (+0,6%)
3/5: +526 (+0,6%)
4/5: +577 (+0,7%)
5/5: +500 (+0,6%)
6/5: +634 (+0,8%)
7/5: +689 (+0,8%)
8/5: +609 (+0,7%)
9/5: +502 (+0,6%)
10/5: +282 (+0,3%)
11/5: +364 (+0,4%)
12/5: +614 (+0,4%)
13/5: +394 (+0,4%)
14/5: +522 (+0,6%)
15/5: +299 (+0,3%)
16/5: +399 (+0,4%)
17/5: +326 (+0,4%)
18/5: +175 (+0,2%)
19/5: +462 (+0,5%)
20/5: +294 (+0,3%)
21/5: +316 (+0,3%)
22/5: +293 (+0,3%)
23/5: +441 (+0,5%)
24/5: +285 (+0,3%)
25/5: +148 (+0,1%)
26/5: +159 (+0,2%)
27/5: +216 (+0,3%)
28/5: +382 (+0,4%)
29/5: +354 (+0,4%)
30/5: +221 (+0,2%)
31/5: +210 (+0,2%)
1/6: +50 (+0,05%)***
2/6: +187 (+0,2%)
3/6: +237 (+0,2%)
4/6: +84 (+0,1%)
5/6: +402 (+0,4%)
6/6: +142 (+0,1%)
7/6: +125 (+0,1%)
8/6: +194 (+0,2%)
9/6: +192 (+0,2%)
10/6: +99 (+0,2%)
11/6: +252 (+0,3%)
12/6: +272 (+0,3%)
Totale: 91.204

Decessi Lombardia (giornalieri)*
9/3: 76 (+29,7%)
10/3: 135 (+40,5%)
11/3: 149 (+31,8%)
12/3: 127 (+20,6%)
13/3: 146 (+19,6%)
14/3: 76 (+8,5%)
15/3: 252 (+26,0%)
16/3: 202 (+16,6%)
17/3: 220 (+15,5%)
18/3: 319 (+19,5%)
19/3: 209 (+10,7%)
20/3: 381 (+17,6%)
21/3: 546** (+21,4%)
22/3: 361 (+11,7%)
23/3: 320 (+9,3%)
24/3: 402 (+10,6%)
25/3: 296 (+7,1%)
26/3: 387 (+8,6%)
27/3: 541 (+11,1%)
28/3: 542 (+10,0%)
29/3: 416 (+7,0%)
30/3: +458 (+7,2%)
31/3: +381 (+5,6%)
1/4: +394 (+5,5%)
2/4: +367 (+4,8%)
3/4: +351 (+4,4%)
4/4: +345 (+4,2%)
5/4: +249 (+2,9%)
6/4: +297 (+3,3%)
7/4: +282 (+3,1%)
8/4: +238 (+2,5%)
9/4: +300 (+3,1%)
10/4: +216 (+2,2%)
11/4: +273 (+2,7%)
12/4: +110 (+1,0%)
13/4: +280 (+2,6%)
14/4: +241 (+2,2%)
15/4: +235 (+2,1%)
16/4: +231 (+2,0%)
17/4: +243 (+2,1%)
18/4: +199 (+1,7%)
19/4: +163 (+1,4%)
20/4: +163 (+1,3%)
21/4: +203 (+1,6%)
22/4: +161 (+1,3%)
23/4: +200 (+1,6%)
24/4: +166 (+1,3%)
25/4: +163 (+1,2%)
26/4: +56 (+0,4%)
27/4: +124 (+0,9%)
28/4: +126 (+0,9%)
29/4: +104 (+0,8%)
30/4: +93 (+0,7%)
1/5: +88 (+0,6%)
2/5: +47 (+0,3%)
3/5: +42 (+0,3%)
4/5: +63 (+0,4%)
5/5: +95 (+0,7%)
6/5: +222 (+1,5%)
7/5: +134 (+0,9%)
8/5: +94 (+0,6%)
9/5: +85 (+0,6%)
10/5: +62 (+0,4%)
11/5: +68 (+0,5%)
12/5: +62 (+0,4%)
13/5: +69 (+0,5%)
14/5: +111 (+0,7%)
15/5: +115 (+0,7%)
16/5: +39 (+0,3%)
17/5: +69 (+0,4%)
18/5: +24 (+0,2%)***
19/5: +54 (+0,3%)
20/5: +65 (+0,4%)
21/5: +65 (+0,4%)
22/5: +57 (+0,4%)
23/5: +56 (+0,4%)
24/5: 0 (0%)***
25/5: +34 (+0,2%)
26/5: +22 (+0,1%)
27/5: +58 (+0,4%)
28/5: +20 (+0,1%)
29/5: +38 (+0,2%)
30/5: +67 (+0,4%)
31/5: +33 (+0,2%)
1/6: +19 (+0,1%)
2/6: +12 (+0,1%)
3/6: +29 (+0,2%)
4/6: +29 (+0,2 %)
5/6: +21 (+0,1%)
6/6: +27 (+0,2%)
7/6: +21 (+0,1%)
8/6: +32 (+0,2%)
9/6: +15 (+0,1%)
10/6: +32 (+0,2%)
11/6: +25 (+0,1%)
12/6: +31 (+0,2%)
Totale: 16.405

Contagi Milano città metropolitana (giornalieri)*
11/3: +333 (+55,4%)
12/3: +221 (+23,7%)
13/3: +152 (+13,2%)
14/3: +244 (+18,6%)
15/3: +200 (+12,8%)
16/3: +233 (+13,3%)
17/3: +343 (+17,2%)
18/3: +318 (+13,6%)
19/3: +634 (+23,9%)
20/3: +526 (+12,2%)
21/3: +868** (+22,8%)
22/3: +424 (+9,0%)
23/3: +230 (+4,5%)
24/3: +375 (+7,0%)
25/3: +373 (+6,5%)
26/3: +848 (+13,9%)
27/3: +574 (+8,2%)
28/3: +314 (+4,2%)
29/3: +546 (+7,0%)
30/3: +348 (+4,1%)
31/3: +235 (+2,7%)
1/4: +611 (+6,8%)
2/4: +482 (+5,0%)
3/4: +387 (+3,8%)
4/4: +428 (+4,1%)
5/4: +411 (+3,7%)
6/4: +308 (+2,7%)
7/4: +249 (+2,1%)
8/4: +252 (+2,1%)
9/4: +440 (+3,6%)
10/4: +269 (+2,1%)
11/4: +520 (+4,0%)
12/4: +412 (+3,1%)
13/4: +481 (+3,5%)
14/4: +189 (+1,3%)
15/4: +325 (+2,2%)
16/4: +277 (+1,8%)
17/4: +325 (+2,1%)
18/4: +269 (+1,7%)
19/4: +279 (+1,7%)
20/4: +287 (+1,8%)
21/4: +408 (+2,5%)
22/4: +480 (+2,9%)
23/4: +277 (+1,6%)
24/4: +412 (+2,3%)
25/4: +219 (+1,2%)
26/4: +463 (+3,1%)
27/4: +188 (+1,0%)
28/4: +278 (+1,4%)
29/4: +284 (+1,5%)
30/4: +216 (+1,1%)
1/5: +364 (+1,8%)
2/5: +249 (+1,2%)
3/5: +118 (+0,6%)
4/5: +186 (+0,9%)
5/5: +144 (+0,7%)
6/5: +243 (+1,1%)
7/5: +182 (+0,8%)
8/5: +201 (+0,9%)
9/5: +178 (+0,8%)
10/5: +104 (+0,5%)
11/5: +114 (+0,5%)
12/5: +136 (+0,6%)
13/5: +105 (+0,4%)
14/5: +169 (+0,7%)
15/5: +66 (+0,3%)
16/5: +75 (+0,3%)
17/5: +110 (+0,5%)
18/5: +71 (+0,3%)
19/5: +102 (+0,4%)
20/5: +48 (+0,2%)
21/5: +83 (+0,3%)
22/5: +73 (+0,3%)
23/5: +88 (+0,3%)
24/5: +64 (0,3%)
25/5: +46 (+0,2%)
26/5: +38 (+0,1%)
27/5: +68 (+0,3%)
28/5: +76 (+0,3%)
29/5: +74 (+0,3%)
30/5: +62 (+0,3%)
31/5: +32 (+0,1%)
1/6: +18 (+0,07%)***
2/6: +45 (+0,2%)
3/6: +37 (+0,2%)
4/6: +31 (+0,2%)
5/6: +99 (+0,3%)
6/6: +59 (+0,2%)
7/6: +43 (+0,2%)
8/6: +29 (+0,1%)
9/6: +46 (+0,2%)
10/6: +27 (+0,1%)
11/6: +71 (+0,3%)
12/6: +88 (+0,3%)
Totale: 23.669

Contagi Milano città (giornalieri)*
11/3: +113
12/3: +92
13/3: +83
14/3: +98
15/3: +79 (+12,5%)
16/3: +102 (+14,3%)
17/3: +151 (+18,5%)
18/3: +127 (+13,1%)
19/3: +287 (+18,5%)
20/3: +172 (+12,4%)
21/3: +279 (+12,4%)
22/3: +210 (+11,8%)
23/3: +137 (+6,7%)
24/3: +121 (+5,5%)
25/3: +141 (+6,1%)
26/3: +310** (+12,7%)
27/3: +261 (+9,5%)
28/3: +150 (+4,9%)
29/3: +247 (+7,8%)
30/3: +154 (+4,5%)
31/3: +96 (+2,6%)
1/4: +159 (+4,3%)
2/4: +203 (+5,3%)
3/4: +166 (+4,1%)
4/4: +178 (+4,2%)
5/4: +171 (+3,9%)
6/4: +112 (+2,4%)
7/4: +99 (+2,1%)
8/4: +80 (+1,6%)
9/4: +155 (+3,2%)
10/4: +127 (+2,5%)
11/4: +262 (+5,1%)
12/4: +193 (+3,5%)
13/4: +296 (+5,3%)
14/4: +57 (+0,9%)***
15/4: +144 (+2,4%)
16/4: +102 (+1,6%)
17/4: +166 (+2,6%)
18/4: +95 (+1,6%)
19/4: +128 (+1,9%)
20/4: +160 (+2,4%)
21/4: +246 (+3,6%)
22/4: +161 (+2,3%)
23/4: +105 (+1,4%)
24/4: +246 (+3,4%)
25/4: +80 (+1,0%)
26/4: +241 (+3,1%)
27/4: +79 (+1,0%)
28/4: +149 (+1,8%)
29/4: +86 (+1,0%)
30/4: +56 (+0,7%)
1/5: +177 (+2,1%)
2/5: +115 (+1,3%)
3/5: +41 (+0,4%)
4/5: +48 (+0,5%)
5/5: +50 (+0,5%)
6/5: +91 (+1,0%)
7/5: +86 (+0,9%)
8/5: +101 (+1,1%)
9/5: +98 (+1,1%)
10/5: +54 (+0,6%)
11/5: +52 (+0,6%)
12/5: +51 (+0,5%)
13/5: +63 (+0,6%)
14/5: +66 (+0,6%)
15/5: +30 (+0,3%)
16/5: +34 (+0,3%)
17/5: +56 (+0,6%)
18/5: +24 (+0,2%)
19/5: +49 (+0,5%)
20/5: +8 (+0,1%)
21/5: +38 (+0,4%)
22/5: +35 (+0,3%)
23/5: +40 (+0,4%)
24/5: +32 (0,3%)
25/5: +27 (+0,3%)
26/5: +14 (+0,1%)
27/5: +41 (+0,4%)
28/5: +39 (+0,4%)
29/5: +32 (+0,3%)
30/5: +25 (+0,2%)
31/5: +13 (+0,1%)
1/6: +8 (+0,1%)***
2/6: +12 (+0,1%)
3/6: +14 (+0,1%)
4/6: +16 (+0,1%)
5/6: +52 (+0,4%)
6/6: +29 (+0,2%)
7/6: +23 (+0,2%)
8/6: +15 (+0,1%)
9/6: +17 (+0,1%)
10/6: +10 (+0,1%)
11/6: +34 (+0,2%)
12/6: +56 (+0,3%)
Totale: 10.074

*Nota: tra parentesi la variazione rispetto all’ammontare totale del giorno prima (di contagi o decessi).
**Numero più elevato dall’inizio dell’emergenza
***Percentuale più bassa di incremento

Fonte: dati Regione Lombardia

Leggi anche: Covid: Le 5 DOMANDE di noi lombardi alla Regione (o alla Protezione Civile)

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🔴 UPDATE Covid: l’incredibile RECORD della LOMBARDIA. Il resto d’Italia alla pari dell’Olanda e meglio di Francia e Svezia

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Dopo un mese dall’ultimo aggiornamento, il dato del tasso di mortalità della Lombardia confrontato con quello dei diversi paesi del mondo non varia. Anzi peggiora. Al contrario il ranking complessivo dell’Italia migliora ulteriormente se si toglie dal computo l’impatto della Regione Lombardia.
N.B.: i dati considerano le Nazioni con almeno un milione di abitanti.

Leggi anche: 🔴 Coronavirus: l’incredibile record della LOMBARDIA. Il resto d’Italia meglio di Svezia e Olanda

🔴 UPDATE Covid: l’incredibile RECORD della LOMBARDIA. Il resto d’Italia alla pari dell’Olanda e meglio di Francia e Svezia

# Lombardia: 1.612 morti per milione di abitanti. Italia senza Lombardia: 353

# UPDATE: LOMBARDIA SEMPRE PRIMA PER MORTI PER MILIONI DI ABITANTI (IL DOPPIO DELLA SECONDA)

Con 16.349 morti se la Lombardia fosse una nazione rispetto a un mese passerebbe dal sesto al settimo posto al mondo per numero complessivo di decessi, poco sotto al resto d’Italia. Ma il dato più impressionante rimane il numero di morti rapportato alla popolazione: ogni milione di abitanti la Lombardia ha 1.612 abitanti, il doppio del secondo paese, il Belgio, che è a 831. L’Italia ha quasi 5 volte di meno il numero di morti per milioni di abitanti della Lombardia: il resto d’Italia, senza questa regione, passerebbe da quarto a nono paese più colpito, meglio di Olanda e Svezia. Tutte le cause del disastro.

Le possibili cause di un disastro senza eguali

#1 Contagiati nelle RSA (per mancati controlli, scarse protezioni e delibera di spostamento dei positivi dagli ospedali)

La delibera dell’8 marzo e altre mancanze precedenti e successive hanno favorito la presenza di malati da Covid-19 nelle RSA, favorendo il contatto di contagiati con i numerosi anziani con pregresse patologie ospitati. A questo si aggiunge la carenza di dispositivi di protezione e una approssimativa e ritardata politica di test nelle RSA: perfino negli ultimi giorni si sono segnalati comuni lombardi che hanno dovuto acquistare i tamponi fuori regioni per eseguirli nelle loro RSA.

Fonte: I 5 BUCHI NERI della sanità lombarda che potrebbero avere favorito il coronavirus

#2 Focolai negli ospedali: per i troppi ricoveri in ospedali inizialmente privi di adeguati sistemi di protezione

I pazienti affetti da Coronavirus o con sintomi che ipotizzassero il loro contagio sono stati inizialmente curati negli ospedali e senza isolare i reparti, favorendo così la proliferazione del virus anche agli altri malati ricoverati per altre patologie. I medici e infermieri non avendo a disposizione gli strumenti adeguati di protezioni potrebbero avere contribuito a loro malgrado a trasmettere il virus ai loro pazienti. L’isolamento domestico, inoltre, invece che in strutture apposite, ha favorito anch’esso il Covid-19 anche tra i familiari. I dati sulle origine dei contagi segnalano infatti che la stragrande maggioranza dei contagi ha avuto origine nelle RSA, negli ospedali e in famiglia. 

Leggi anche: 🔴 Finalmente i dati sull’ORIGINE dei contagi in lockdown: il 44% sono stati infettati nelle RSA, il 25% in famiglia

#3 No altre zone rosse dopo Codogno

Nonostante i buoni risultati ottenuti a Codogno, zona rossa insieme a Vo’ Euganeo all’inizio dell’epidemia, successivamente non sono state create altre zone controllate allo stesso modo. In particolare a Nembro e Alzano Lombardo, i due focolai bergamaschi che hanno registrato la più alta concentrazione di contagiati e morti, non sono stati chiusi nelle fasi iniziali dei contagi. Una responsabilità che è stata rimbalzata tra Regione Lombardia e Governo.

Fonte: Covid-19: tutti gli scontri Governo-Regione. Chi ha RAGIONE?

#4 Nessuna politica di tamponamento e di tracciamento dei contagi

🇰🇷 In Corea si fanno 89 tamponi per ogni caso (un mese fa erano 64)

🇩🇪 In Germania si fanno 25 tamponi per ogni caso (erano 18 un mese fa)

🇨🇦 In Canada si fanno 21 tamponi per ogni caso (15 nell’ultima rilevazione)

🇮🇹 In Italia si fanno 11,5 tamponi per ogni caso (10 il mese scorso)

✅ in Veneto si fanno 18 tamponi per ogni caso (20 un mese fa)

❌ in Lombardia si fanno 5 tamponi per ogni caso (invariato dal mese scorso)

La Regione non ha consentito un sistema di test a sintomatici e asintomatici con un  tracciamento dei contagi, per ricostruire dei contatti a ritroso in modo da gestire e limitare la linea di diffusione. Ancora oggi i tamponi vengono fatti solo ai soggetti sintomatici e ai loro contatti solo sintomatici mentre i test sierologici non sono ancora ritenuti validi dal sistema sanitario regionale: questo non consente né di stabilire chi è immune né chi ha gli anticorpi ma potrebbe essere ancora positivo.

Fonte:La telenovela di TAMPONI e TEST in Lombardia: si fanno, non si fanno, a che punto siamo?

# UPDATE: DAL 13 MAGGIO 2020 LA REGIONE LOMBARDIA HA AUTORIZZATO I TEST SIEROLOGICI A PAGAMENTO, MA TAMPONI SEMPRE SOLO AI SINTOMATICI

Dal 13 maggio, la Lombardia con una delibera rende disponibili i test per chiunque li voglia fare, senza definire un limite di prezzo nelle strutture private. Nel caso in cui il test risultasse positivo, verrebbe effettuato un tampone successivo per verificare se l’infezione è ancora in corso, con un prezzo massimo di 62,89 euro. Viene comunque ribadito chel’esecuzione di test sierologici, al di fuori di percorsi organizzati di verifica dei risultati ottenuti, riveste scarso significato e può contribuire a creare false aspettative e comportamenti a potenziale rischio nei cittadini interessati.

🔴 Da oggi TEST sierologici (a pagamento) in Lombardia. Sala polemizza: “sindaco responsabile ma senza alcun potere”

Conclusioni: anche se è tardi, occorre intervenire per correggere gli errori

La sensazione di molti è che lo sforzo maggiore in Regione sia stato fatto per cercare di dimostrare di “avere fatto tutto bene e di rifare tutto se si tornasse indietro” (dichiarazione del presidente Fontana). Al netto di misure più o meno restrittive adottate dalle altre regioni italiane o dagli altri Stati nel mondo, il dato della mortalità per milione di abitanti in Lombardia non può essere imputato solo alla cattiva sorte e ciò che preoccupa di più è che a due mesi e mezzo dall’inizio dell’emergenza, anche se si è intervenuti in modo positivo su ospedali e nelle RSA, manca ancora una strategia di tamponamento, tracciamento e isolamento per mettere finalmente sotto controllo l’emergenza sanitaria.

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I 5 BUCHI NERI della sanità lombarda che potrebbero avere favorito il coronavirus

# UPDATE: NELL’ULTIMO MESE SI E’ REGISTRATO UN AUMENTO NEL NUMERO DI TAMPONI ESEGUITI, CON LA REGIONE LOMBARDIA PRIMA PER NUMERO ASSOLUTO CON 845.618 E SECONDA DIETRO IL VENETO PER TAMPONI IN PROPORZIONE AGLI ABITANTI

La Regione Lombardia ha visto crescere il numero dei tamponi fino al totale 845.618 e delle persone sottoposte a controllo di 502.047, ma rimane comunque un numero troppo piccolo per essere realmente utile a testare la situazione della popolazione. A Wuhan ad esempio, città con gli stessi abitanti, sono stati fatti controlli a tutti i cittadini in soli 10 giorni.

Leggi anche: A Wuhan TAMPONI a 10 MILIONI di abitanti con 300 asintomatici: esempio da imitare per la sicurezza e l’immagine della LOMBARDIA

FABIO MARCOMIN

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Il boomerang delle MISURE DI PREVENZIONE: 4 esempi di quando invece di proteggere aiutano la diffusione del virus

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Credits: milano.repubblica.it - Guanti sui mezzi

In queste ultime settimane caratterizzate da un’elevata attenzione verso il rispetto delle misure di prevenzione, mi è capitato di osservare attentamente l’utilizzo di guanti, mascherine, distanze di sicurezza, ecc. all’interno di luoghi pubblici, come ristoranti, centri commerciali, in posta, ecc.

Se lo scenario appare e si prevede davvero nero per l’economia italiana schiacciata da scelte e imposizioni distanti da quelle di altri Paesi, purtroppo ho riscontrato alcune disattenzioni verso l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza, tali da farne il primo veicolo di trasmissione del Virus. I guanti, ad esempio, se non sostituiti o disinfettati adeguatamente tra un cliente e un altro, sono il primo veicolo.

Il boomerang delle MISURE DI PREVENZIONE: 4 esempi di quando invece di proteggere aiutano la diffusione del virus

# I camerieri in un ristorante che non si disinfettano i guanti tra un cliente e un altro

Dotati di mascherine e guanti, i camerieri servono con attenzione i pochi commensali presenti, ma ahimè, sono veicolo di trasmissione del virus se non si disinfettano con attenzione tra un servizio e un altro. Ad esempio, servendo un bicchiere di vino, subito dopo aver sparecchiato il precedente tavolo. D’altronde, è impensabile che ciascun cameriere serva un solo tavolo alla volta, dall’inizio a fine pasto ad esempio, senza toccare piatti e bicchieri di altri tavoli. Purtroppo, nella mia esperienza personale, di rado ho visto cameriere disinfettarsi i guanti o cambiarli tra lo sparecchiare un tavolo e servirne un altro. Occorre fare più attenzione.

# Le cassiere che toccano i soldi e danno resti

In queste settimane, mi è capitato più volte di recarmi in supermercati e centri di elettronica. Le cassiere sono tutte dotate di guanti e mascherine, ma, tra un cliente e un altro, non ho visto mai nessuna disinfettarsi o cambiare i guanti. Ricevere il pagamento di un cliente prendendo i suoi soldi, e, subito dopo, prendere i contanti e dare il resto al cliente successivo è un passaggio semplice di trasmissione del virus. Occorrerebbe disinfettarsi sempre i guanti tra un cliente e un altro.

# Menu & condimenti tra un tavolo e l’altro

In alcuni ristoranti sono presenti menu QR o consultabili sul sito oppure menu in fotocopie monouso. Queste sono soluzioni ottime per evitare il passaggio di oggetti tra commensali. In molti locali, esiste ancora però il menù cartaceo, così come l’abitudine di servire al tavolo i condimenti come sale, olio, pepe, ecc. subito dopo averli “prelevati” da un altro tavolo. Attenzione a questi passaggi di oggetti.

# Tavoli in strada e passanti curiosi

Se le nuove disposizioni prevedono la possibilità di allargarsi in strada, è vero anche che spesso i passanti non sono separati dai tavoli e le distanze di sicurezza non sono garantite. Siamo sicuri che il passante starà a distanza di sicurezza e non starnutirà sul tavolino del ristorante posizionato in strada?

Di fronte ad uno scenario così disattento e solamente “formalizzato” per la sicurezza delle persone – sulla base della mia strettissima esperienza personale e del gruppo di Milano Città Stato – siamo davvero certi che queste misure siano la strada giusta e più efficace per limitare i contagi tra le persone? L’ambiente, inoltre, ne risentirà presto.

SILVIA BOCCARDELLI

 

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Dopo le restrizioni anti-covid, la Turingia (Germania) CANCELLA anche l’obbligo di DISTANZIAMENTO SOCIALE

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Credits: germania.info - Erfurt

Dopo l’eliminazione delle restrizioni anti-covid come l’obbligatorietà dell’uso delle mascherine all’interno dei negozi o dei mezzi pubblici, lo stato della Turingia, sarà il primo land in Germania a eliminare le regole di distanziamento sociale imposte per arginare la diffusione del Coronavirus.

Leggi anche: La Turingia (Germania) dal 6 giugno toglie le RESTRIZIONI anti-Covid

Dopo le restrizioni anti-covid, la Turingia (Germania) CANCELLA anche l’obbligo di DISTANZIAMENTO SOCIALE

Il 6 giugno la Turingia aveva già fatto un passo in avanti nell’allentare le misure di restrizione per l’emergenza Coronavirus facendo decadere l’obbligo di utilizzo delle mascherine nei luoghi chiusi, all’aperto non era mai esistito, quali negozi o mezzi di trasporto. Il governo federale tedesco e i 16 governi dei Länder avevano inizialmente concordato di prorogare le restrizioni sul distanziamento fino al 29 giugno, ma già diversi Länder hanno allentato le regole, tra questi la Turingia che con il nuovo regolamento che entrerà in vigore sabato 13 giugno cancella anche le norme che obbligano il distanziamento sociale.

Leggi anche: La Turingia (Germania) dal 6 giugno toglie le RESTRIZIONI anti-Covid

# Cosa prevede il nuovo regolamento

La nuova regola consentirà la riapertura di un numero maggiore di strutture come piscine coperte e piscine per il tempo libero, centri termali, saune e cinema, a condizione che i loro piani di controllo delle infezioni siano prima approvati dal governo statale. Tutti i parchi di divertimento potranno ritornare operativi e sarà nuovamente possibile organizzare le feste di paese e cadrà l’obbligo di mantenere la distanza di sicurezza tra le persone. Solo i grandi eventi riprenderanno dopo il 31 Agosto in tutta la Germania, così come I teatri e le orchestre finanziate dallo Stato. Invece, i bordelli, le discoteche e i club di scambisti continuano a rimanere chiusi.

# Nonostante alcuni timori, aver tolto le restrizioni a inizio giugno non ha causato la ripresa della curva dei contagi

Quando a fine maggio il governatore della Turingia Ramelow aveva proposto una strategia per affrontare il Coronavirus, con allentamento delle misure da inizio giugno, secondo la quale non avrebbero dovuto più esserci restrizioni sul Coronavirus ma regole locali decise dai comuni, si erano sollevate critiche e polemiche. Il motivo era la paura che l’improvviso rilassamento potesse portare a un aumento dei numeri di contagi e morti ma, dopo essere stata accolta con favore da più parti, i risultati gli hanno però dato ragione infatti la curva dei contagi non è più ripresa e anzi la Germania intera è stato uno dei primi Stati europei ad uscire dalla fase critica con una gestione che è stata comunque sempre sotto controllo.

Fonte: berlinomagazine.com

 

FABIO MARCOMIN

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