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C’è vita a Milano SUD: le attrazioni che troviamo oggi e quelle che troveremo in futuro nella metà “meno nobile” di Milano

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milano sud

Da anni la zona Sud di Milano oltre a vedere numerose aziende scegliere di insediare il proprio quartier generale come Sky, Regus, Bottega Veneta, LVMH Watch & Jewelery, Daikin, Motorola, eccetera, è diventata terra di conquista per istituti di formazione, musei, locali d’intrattenimento e nuovi luoghi d’aggregazione.

CHE COSA POSSIAMO TROVARE A MILANO SUD

#1 Fondazione Prada

Punto di riferimento per l’arte contemporanea in città, museo, ristorante e sede di eventi e di attrazioni culturali.

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Credits: rivistastudio.com

 

#2 Sede Fastweb

All’interno del progetto Symbiosis, dirimpettaia della fondazione Prada.

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#3 Armani Silos

Il museo che raccoglie 40 anni di collezioni di Re Giorgio, ai confini di zona Tortona.

#4 QC TermeMilano

Le terme di Milano ai bastioni di Porta Romana.

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#5 Università Bocconi

Eccellenza italiana, tra i leader a livello europeo in ambito economico.

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#6 IULM

Università privata di lingue e scienze della comunicazione, nata da uno scorporo della Bocconi, primo ateneo in Italia ad istituire il corso di laurea in relazioni pubbliche, in zona Romolo.

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#7 NABA

Il prestigioso e innovativo istituto di Belle Arti, vicino al Naviglio Pavese.

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Credits: artribune.com

#8 MUDEC

Museo delle culture che ospita anche mostre permanenti, progettato da David Chipperfield, vicino a Base Milano e ai laboratori del Teatro alla Scala, altre attrazioni in zona Tortona.

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Credits: OskardaRiz

#9 Sede Rolex Italia

Progettato dallo Studio Albini Associati, in zona Porta Romana.

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Credits: theplan.it

#10 Teatro Ciak

All’interno del Parco Alessandrini, location per musical e spettacoli in generale.

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#11 Plastic

Non più il locale dove passavano Madonna, Elton John, Andy Warhol, eccetera, ma sempre un riferimento per la musica dance, in via Gargano.

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#12 Cascina Cuccagna

L’unica cascina a un tiro di schioppo dal centro di Milano, che è anche bar, ristorante, sede di attività ricreative, in via Muratori.

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#13 L’accademia del panino italiano

Opera del Panino Giusto, dove si insegna l’arte del panino, vicino al Parco Ravizza.

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Credits: kreallestimenti.it

 

#14 Magazzini Generali

Luogo di cult per la musica dal vivo, dove ascoltare e ballare house e non solo, a pochi passi da via Ripamonti e dallo scalo di Porta Romana.

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Credits: corriere.it

#15 IED- divisione Moda

Istituto Europeo del Design, scuola d’eccellenza internazionale per il design, la moda e arti visive, nato a Milano, ma con sedi in altre parti d’Italia, in Spagna e in Brasile, ha la divisione “moda” vicino al Parco Ravizza.

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#16 Casa Museo Alda Merini

La casa delle artiste, lascito della famosa poetessa milanese, tra il Naviglio Pavese e il Naviglio Grande.

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Credits: spazioaldamerini.org

#17 I Bagni Misteriosi

Teatro Parenti più la vecchia piscina di via Botta trasformata in un luogo magico dal genio di Andree Ruth Shammah.

QUELLO CHE ARRIVERÀ

Nell’attesa del progetto di rigenerazione degli scali, vediamo le prossimi trasformazioni, che interesseranno principalmente la zona a sud o attorno allo Scalo Romana (nel masterplan di Symbiosis qui sotto alcuni dei progetti realizzati, futuri e ancora da disegnare).

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  • Una scuola internazionale del gruppo Nace: il campus della Ludum School, che opera con il marchio ICS International School, avrà una scuola primaria secondaria e il liceo con indirizzo design, oltre a piscina, palestra, auditorium, all’interno del progetto Symbiosis a sud dello Scalo Romana

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  • Campus Bocconi oramai a buon punto, a sud della sede universitaria

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  • Nuovo Grattacielo da 100 m. per 21 piani, dove A2A raggrupperà uffici in una nuova sede, (da alcune settimane è in demolizione l’edificio adiacente la storica centrale elettrica e ad altri uffici della società già presenti), in Piazza Trento a lato dello Scalo Romana nel 2022
  • Credits: skyscrapercity.com – ultimo progetto disponibile anno 2013
    Credits: skyscrapercity.com – ultimo progetto disponibile anno 2013

    Uno studentato nell’ex consorzio Agrario in via Ripamonti da circa 700 posti letto

     

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  • Uno studentato in Via Giovenale da circa 600 posti

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FABIO MARCOMIN

 

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🔴 BREAKING NEWS. Il MASTER PLAN FARINI svelato dai progettisti: “Perchè Milano non è Dubai!”

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oma concorso farini
Credits: urbanfile.org

Martedì 14 maggio. Nuovo passo in avanti per la riqualificazione dell’ex scalo Farini con la presentazione del Master Plan direttamente dai progettisti al Municipio 9. Ecco i passaggi più significativi della presentazione.

  • Verranno mantenuti quasi tutti i vecchi edifici, “Perché Milano non è Dubai
  • Verrà riservato uno spazio per le startup
  • Centralità dell’impatto ambientale: tutta l’acqua piovana sarà riciclata per il verde dello scalo
  • Ci saranno ampie zone pedonali
  • Verrà rilanciato lo scalo Lancetti anche per piccole merci
  • Proposta nuova linea di tram: due nuove stazioni tram all’interno dell’area
  • Ci sarà una pista ciclabile ad alta velocità
  • Le forme delle volumetrie “non sono assolutamente definitive”
  • Capacità di Milano di assorbire negli spazi privati iniziative pubbliche: il concetto si dovrà applicare al nuovo quartiere
  • Quartiere autosufficiente da un punto di vista energetico. E aiuterà il miglioramento ambientale di tutta la città
  • Un progetto che dovrà essere sostenibile anche in periodi di crisi, con diverse tipologie edilizie
  • Varie funzioni si sovrappongono. Esempio: studio architettura, negozio, ristorante in spazi “condivisi”
  • La trasformazione del quartiere sarà graduale

Leggi anche: Analisi del Masterplan Farini

MILANO CITTA’ STATO

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Zifùla, Tanbùrlo, Abbelinou: come dare dello STUPIDO in ogni regione italiana

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dare dello stupido

Milano ha già la sua bella lista di insulti in dialetto ma, specialmente per chi si sposta spesso per le regioni d’Italia, è buona cosa portare sempre con sé un essenziale ma utile mini-dizionario che lo aiuti ad insultare velatamente chiunque gli arrechi una qualche offesa, senza entrare nel volgare. Del resto non tutti in Italia sanno cosa significa Ciaparàtt! 

Ecco un aggettivo per ogni regione italiana, da conservare con cura e usare all’occorrenza:

ABRUZZO
Chiappagallì: fanfarone, chiacchierone

BASILICATA
‘Ndrov’latonz: pasticcione 

CALABRIA
‘Mbecillu: imbecille

CAMPANIA
Arrocchiapampene: persona che fa cose inutili

EMILIA-ROMAGNA
Zinzloun: zuzzurellone (uomo adulto che si comporta in modo infantile 

FRIULI-VENEZIA GIULIA
Mataruč: stupidello 

LAZIO
Babbione: stupido 

LIGURIA
Abbelinou: credulone

LOMBARDIA
Zifùla: stupido

MARCHE
Ciambottu: stupido

MOLISE
Scarfaseggia: buono a nulla 

PIEMONTE
Badaloch: scemo

PUGLIA
Babbalusc’: stupido, ingenuo 

SARDEGNA
Istupiddu: stupido 

SICILIA
Babbu: stupido 

TOSCANA
Grullo: stupido

TRENTINO-ALTO ADIGE
Borìch: sciocco

UMBRIA
Bucciotto: stupidotto 

VALLE D’AOSTA
Narre: stupido

VENETO
Tanbùrlo: imbecille

 

VANESSA MARAN

 

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BOVISA: 10 motivi per visitare il quartiere post industriale di Milano

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Bovisa. Quartiere a nord di Milano delimitato dai binari della ferrovia di gronda nord, lambito a sud dalla circonvallazione esterna (della 90/91) e tagliato in due aree dal tracciato delle Ferrovie Nord, che si snoda in direzione nord-sud.
Da quartiere agricolo è ora un quartiere post industriale che sta venendo riconvertito ai servizi e alla formazione, in particolare grazie al Politecnico.

BOVISA: 10 motivi per visitare il quartiere più cinematografico di Milano

#1 Il Gasometro

Gasometro- Mario Sironi. 1942
Gasometro- Mario Sironi. 1942

Il gasometro della Bovisa è uno dei più famosi del mondo, anche grazie al quadro di Mario Sironi del 1942. Potrebbe essere considerato il simbolo del quartiere.

#2 La Goccia


Il bosco segreto di Milano ospita anche residui di archeologia industriale risalenti a inizio novecento. La goccia, chiamata così per la sua forma, è un’area compresa tra le stazioni di Bovisa e Villapizzone. Tra i progetti di riqualificazione c’è quello della costruzione di un nuovo Parco Scientifico Tecnologico, dedicato all’innovazione e alla ricerca, in cui far sorgere laboratori e centri di ricerca sull’energia e la mobilità sostenibile insieme a residenze private e supermercati. Progetto del Comune che trova una certa ostilità nel quartiere tra chi vuole preservare l’area verde.

Leggi anche: La goccia: il bosco segreto di Milano

#3 La Scighera


Circolo culturale in Via Giuseppe Candiani, 131. Si mangia, si beve, si fa musica, si presentano libri, si fa teatro popolare. Un riferimento anche a livello cittadino.

#4 I reperti della capitale del cinema

(Milano Films – La prima casa di produzione italiana)

Pochi sanno che alla Bovisa è nato il cinema italiano. Nel 1910 venne realizzato su un terreno di circa 1 ettaro lo stabilimento della “Milano Films” che restò in attività come azienda produttrice sino al 1926 e come impresa sino alla metà degli anni trenta. I teatri di posa della Bovisa vennero utilizzati anche da altre aziende produttrici milanesi. Quel che resta dell’Armenia Films (ex Milano Film), la prima casa di produzione italiana, è la cornice di ingresso di un condominio ecologico.

Leggi anche: Il primo lungometraggio italiano è stato girato alla Bovisa

#5 La fontana di Piazza Bausan

Fontana costruita negli anni venti dedicata ai caduti della prima guerra mondiale. Tra le più belle di Milano.

#6 La street art


Durante la Design Week nel dipartimento di Design del Politecnico Bovisa, quattro urban artist di fama internazionale (Rancy, Zedz, Luca Barcellona, 2501) e 20 studenti del Politecnico hanno coperto con murales artistici duemila metri quadri di muri. Il risultato del live painting è una mostra permanente a cielo aperto. Girando per la zona si può rimanere sorpresi da altre opere di street art.

#7 La Scuola di Viale Bodio

Citata da Olmi, conserva un rifugio antibombardamento della seconda guerra mondiale, visitabile. E’ stata anche la mia scuola.

#8 Le sue cascine (e le case d’epoca)

Cascina Albana
Cascina Albana

La Bovisa era un borgo agricolo, traccia di questo è rimasta nelle sue cascine. Tra le cascine forse la più nota è la Cascina Albana, che si erge lungo la via Bovisasca, tra capanne di lamiera e il parcheggio dei camper.  Un tempo lungo la via Bovisasca correva una roggia, una specie di Naviglio.

Bovisa- case d'epoca in via Imbriani
Bovisa- case d’epoca in via Imbriani

La Cascina Albana è un mix sociale, dove si ritrovano immigrati, artisti, anziani, professionisti. Si trova già nel catasto teresiano del 1722.

Vedi anche: Cascina Albana

#9 Il Politecnico (Design e Ingegneria)

Poli Bovisa Design
Poli Bovisa Design

La Bovisa è una delle sedi del Politecnico di Milano. La zona è divisa in due campus universitari, quello est per la Facoltà del Design (ricavato nelle strutture della ex Ceretti e Tanfani) e quello ovest per Ingegneria. E’ diventato la nuova anima del quartiere.

#10 Spirit de Milan

Locale di culto con menù milanese servito su tavoli da condividere in ampio spazio stile industriale, con palco e pista da ballo. Serate a tema, di grido quella dello Swing, e lezioni di lingua milanese. Via Bovisasca, 57/59

Leggi anche: LOCALI CULT di Milano lontani dal centro dove trascorrere una bella serata

ANDREA URBANO

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Beyond the Castle

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Beyond the Castle è un bellissimo! E’ la nuova esperienza in realtà virtuale interattiva, e fin qui tutto ok.

Per chi non è appassionato di tecnologia forse non sarò un granché, ma se pensate che è stata realizzata appositamente per vivere la Milano del Rinascimento, tutto prende un’altra piega.

All’interno della Torre Falconiera, potrete calarvi nel ruolo di un arciere, scoccando frecce in difesa della fortezza, o immergervi nella Milano di Ludovico il Moro ed ammirare le invenzioni di Leonardo.

Al gioco artistico possono anche partecipare più persone contemporaneamente, ed avranno la possibilità di interagire tra loro nella realtà virtuale.

Ricordatevi di prenotare al sito: www.beyondthecastle.it.

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Il ponte delle SIRENETTE al Sempione: la storia del ponte dell’ “amor eterno”

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Credits: wikipedia.org

E’ uno dei più famosi e romantici ponti di Milano. Il ponte delle sirenette, o delle sorelle Ghisini, che si trova nel cuore del Parco Sempione.

Realizzato nel 1842 dall’architetto Tettamanzi, in origine il ponte era posizionato in via Visconti di Modrone sopra il Naviglio. Le quattro sirenette di ghisa, poste sopra i piloni all’estremità del ponte, fecero molto scalpore per l’epoca e le signore usavano mettersi una mano sugli occhi per coprirli dalla vergogna mentre attraversavano il ponte, soprannominato anche il ponte delle “sorelle Ghisini” per il materiale utilizzato.

Soprannome che rivela anche un fatto di importanza storica: si tratta del primo ponte in ferro mai realizzato in Italia.

il ponte delle sirenette nella posizione originaria (cerchia dei navigli)
il ponte delle sirenette nella posizione originaria (cerchia dei navigli)

Quando, nel 1930, il naviglio è stato interrato, il ponte è stato trasferito nella localizzazione attuale. Delle quattro statue esistenti due sono in realtà delle copie degli originali: una è andata distrutta nei bombardamenti della seconda guerra mondiale, un’altra è stata rubata.

Ai tempi del Naviglio il ponte era diventato il principale punto di riferimento per conquiste galanti in città e, secondo una leggenda metropolitana, un bacio sul ponte delle Sirene porterà alla coppia amore eterno.

MILANO CITTA’ STATO

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Live Music Rod’s Pupils

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Lo sapevi che ogni giorno circa 100 milioni di esseri umani ascoltano musica in streaming? E sapevi che solo pochi fortunati possono godersi un bel concerto dal vivo?

Ci sono cose che piacciono a tutti, come la buona musica e gli eventi gratis. E tu pensa che fortuna! Ti basta andare all’Ostello Bello per godere di entrambe queste gioie.

Chissà perché poi tutti dicono sempre: “Mai una gioia”… un bella sorpresa è proprio che Andrea Rodini, vocal coach e talent scout di grandi talenti italiani, porta sul palco di Ostello Bello la musica inedita ed indipendente dei suoi talentuosi allievi.

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Il mistero della PREFERENZIALE SCOMPARSA

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preferenziale scomparsa

La linea circolare 90-91 di ATM svolge un ruolo cruciale nell’intercettare i flussi pendolari nella prima periferia cittadina oltre a connettere tutte le linee metropolitane e le principali linee tranviarie che attraversano Milano.

I due tratti in cui la preferenziale della 90/91 scompare nel nulla

Preferenziale Scomparsa
Credits: corriere.it

La linea di filobus 90-91 corre prevalentemente in corsia preferenziale protetta, dove possono transitare esclusivamente mezzi di trasporto pubblico, di servizio (ambulanze, vigili del fuoco, polizia etc…) e taxi, eccetto per gli incroci ed alcuni punti dove il transito è promiscuo al traffico privato.

Ma c’è un grosso ma, anzi due, come i punti in cui la corsia preferenziale è prevista da molti anni ma non è stata realizzata, costringendo la 90/91 a rimanere congestionata nel traffico:

  • nel tratto di Viale Umbria tra l’incrocio con Via Tertulliano e il Mercato Comunale
  • in zona Piazzale Lotto, in viale Giovanni Migliara e Viale Enrico Elia, tra Piazzale Zavattari e Piazzale Stuparich

 

#1 Viale Umbria

preferenziale scomparsa
Credits: Urbanfile

Riguardo il tratto di Viale Umbria di circa 1,5 km, dove attualmente in realtà corre in sede promiscua la linea 92 (nel PUMS – Piano Urbano Mobilità Sostenibile – il tratto da questo punto alla Stazione Centrale vedrà uno scambio con la linea 90-91 che lascerà il percorso più esterno alla linea 92), insistono alcuni problemi storici al completamento della preferenziale:

  • La definizione di un luogo per lo spostamento del Mercato Comunale, ormai in disuso e abbandonato da anni
  • La sostituzione dell’armamento del tram previsto in questa zona

Anche nel 2016 era stato annunciato l’imminente abbattimento del Mercato Comunale, per poi procedere all’appalto ed ai lavori della corsia protetta, ma niente di questo è avvenuto.

#2 Zavattari-Lotto-Monte Ceneri

preferenziale scomparsa
Credits: Urbanfile

Il tratto di circa 1 km che comprende Viale Migliara (foto in alto) e Viale Enrico Elia (foto in basso), nel tragitto interrotto da Zavattari a Monte Ceneri, ha visto l’ultimo progetto, che avrebbe dovuto essere realizzato entro Expo2015, subire un blocco dai controlli antimafia e da allora non si è più mosso nulla.

preferenziale scomparsa
Credits: Urbanfile

La situazione che si presenta oggi, agli occhi di tutti, è di degrado e disordine. Anche perchè il paradosso è che lo spazio per la preferenziale ci sarebbe già, senza dover fare lavori di particolare impegno.

Forse ci siamo?

A quanto pare, come già è stato fatto negli anni precedenti, nel piano delle opere triennali del Comune di Milano 2019-2021 sono stati inseriti i finanziamenti necessari a realizzare entrambi i tratti di preferenziale previsti e completare così tutto l’anello della linea filobus (in basso un esempio degli impegni di spesa) e anche un breve tratto di Via Pergolesi zona Centrale-Caiazzo.

preferenziale scomparsa
Fonte: https://bilanciopartecipativo.comune.milano.it/resources/getfile/1048

Sorge però un grosso dubbio: le risorse da impiegare nel primo anno, quello in corso, sono talmente irrisorie in proporzione all’investimento complessivo da far pensare che anche quest’anno nulla si muoverà e che nel prossimo piano triennale delle opere ritroveremo le medesima situazione che si presenta oggi.

L’unica speranza arriva dal grado di priorità assegnato alle singole opere: su una scala di 3 livelli il tratto di Viale Umbria e Via Pergolesi ha priorità massima (grado 1) e il tratto di Zona Piazzale Lotto ha priorità media (grado 2).

Restiamo fiduciosi nell’amministrazione, ma aspettiamo chiaramente dei fatti che possano smentire le nostre preoccupazioni e vedere risolto finalmente il mistero della preferenziale scomparsa.

FABIO MARCOMIN

 

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ROSSINI ART SITE: il parco museo d’arte contemporanea a mezz’ora da Milano

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rossini art site
rossini art site

A Milano si sogna da decenni un grande museo dedicato all’arte contemporanea. Pochi sanno che nell’hinterland milanese, a solo mezzora di auto dal centro, esiste uno spettacolare parco d’arte contemporanea.

E’ il Rossini Art Site, un parco di sculture di 10 ettari, adagiato tra i colli briantei, nel cuore della Valle del Lambro. E’ stato realizzato nel corso di decenni dall’imprenditore e mecenate Alberto Rossini per ospitare la sua collezione di arte del Secondo Novecento, che rappresenta l’età dell’oro della scultura italiana, grazie ad artisti di fama internazionale come Pietro Consagra, Bruno Munari, Giò Pomodoro, Fausto Melotti, Andrea Cascella e Grazia Varisco.

rossini art site
rossini art site

Le sculture vengono valorizzate dallo stupendo panorama delle Alpi. Il parco lo si raggiunge facilmente percorrendo in automobile la SS36.

Alberto Rossini (1934-2015), nato a Carate Brianza, discendeva da una famiglia di semplici origini: i suoi genitori, Pietro e Anna, avevano un’osteria in paese. Nel 1969 si mise in proprio fondando la Ranger Italiana, che in breve tempo, è diventata un’azienda leader a livello internazionale nella costruzione di stampi per le materie plastiche.

rossini art site
rossini art site

La crescita del business ha consentito a Rossini di nutrire la sua grande passione per l’arte contemporanea, al punto di aver riempito di sculture l’immenso giardino della sua villa, trasformandolo in un museo a cielo aperto.
Nel 2014 Alberto Rossini ha acquistato dall’artista messicano Raymundo Sesma l’ultima opera della sua collezione e nel 2015 dopo una grave malattia si è spento nella sua abitazione di Briosco un mese dopo aver realizzato il sogno di aprire finalmente al pubblico il suo parco-museo Rossini Art Site.

rossini art site
rossini art site

Oggi sono i figli a guidare l’azienda di famiglia e a gestire il parco artistico attraverso la Fondazione Pietro e Alberto Rossini, istituzione no profit impegnata nella valorizzazione dell’arte contemporanea.

Rossini Art Site
Via Col del Frejus, 3
20836 Briosco

STAGIONE 2019
Dal 30 Marzo al 3 Novembre
ORARI
da giovedì a domenica
ore 10.30-18.30
(e su appuntamento per gruppi)
LUGLIO e AGOSTO
aperto solo la domenica
(e su appuntamento per gruppi)
CHIUSURA ESTIVA
dall’11 al 18 Agosto
http://www.rossiniartsite.com/

MILANO CITTA’ STATO

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Levata di scudi contro la futura PASSERELLA di San Cristoforo: “è uno sfregio ai navigli!”

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Passerellla Naviglio-San Cristoforo M4

Con un post su Facebook l’assessore Maran ha annunciato il progetto vincitore per la passerella San Cristoforo da costruire nell’ambito dei cantieri per la nuova M4. Il progetto consiste in un percorso funzionale tra piazza Tirana e via Martinelli, valorizzando i quartieri, collegando due aree della città e potenziando i benefici legati alla futura realizzazione della M4 e dell’oasi naturalistica che nascerà all’interno dello scalo.

L’annuncio di Maran

Si è concluso il concorso di progettazione per la passerella San Cristoforo. Ecco il vincitore! Congratulazioni allo studio Aoumm che vince il concorso che è stato indetto attraverso la piattaforma Concorrimi dell’Ordine degli architetti di Milano. 
La passerella ha l’obiettivo di congiungere Piazza Tirana con Ronchetto passando per la stazione dei treni di San Cristoforo Fs e la futura fermata della linea 4 della Metropolitana. 
I lavori verranno realizzati nell’ambito dei cantieri di M4 per averla operativa al momento dell’inaugurazione. 
Il progetto verrà presentato venerdì alle 19 in quartiere insieme al Masterplan dello scalo San Cristoforo. Con me ci saranno anche Marco Granelli e Santo Minniti.
L’appuntamento è alle Centro Valdameri di Via Martinelli 53.

Qui il post con i commenti

I rendering del progetto

La reazione dei cittadini

Già nei commenti al post dell’assessore si delinea la decisa opposizione dei cittadini, in particolare degli abitanti della zona che risultano particolarmente agguerriti. Le principali obiezioni al progetto riguardano queste tre criticità:

#1 L’uso del bianco

L’utilizzo del bianco sembra un invito a imbrattarlo e a scriverci sopra. come ha mostrato il blog urban file pubblicando subito un rendering completo di tag e graffiti abusivi.

fonte: urban File
Credits: Urbanfile

Il rischio è che faccia la fine del ponte ciclo-pedonale di Corsico che nel giro di breve tempo è piombato nel totale degrado, come si vede in questa immagine:

ponte ciclo-pedonale di Corsico
ponte ciclo-pedonale di Corsico

Nel progetto si fa riferimento all’impiego di una speciale vernice anti graffiti ma si sa che la tenuta è limitata nel tempo e richiede frequenti interventi di ritinteggiatura per garantire l’effetto desiderato.

#2 L’impatto sui Navigli

L’aspetto che allarma di più i cittadini è sull’impatto esagerato che sembra avere questa struttura su un paesaggio che si dovrebbe invece tutelare. Forse sarebbe stato più opportuno valutare uso di materiali più coerenti con i ponti dei navigli o usare qualcosa di trasparente o comunque di meno invasivo, per valorizzare il luogo. Una domanda che molti fanno è: come può la Sovrintendenza aver dato via libera al progetto, quando è capace di bloccare progetti molto meno impattanti in zone meno rilevanti?

#3 Progetto “brutto, vecchio e banale”

Le critiche più feroci e sembrano quasi unanimi riguardano il giudizio estetico. Cemento bianco con colore blu per ricordare la linea della metro con un design che, come sottolineano alcuni, sa di vecchio, da paesi del socialismo reale. E’ banale, privo di identità e svalorizza il territorio. Neanche per la funzionalità sembra essere convincente: tortuoso e privo di copertura.

Si salva l’area giochi

Unica cosa che sembra da salvare è l’area che si dovrebbe creare a Piazza Tirana.
Con aree giochi, prati, skatepark, rastrelliere, alberi, la piazza potrebbe diventare un nuovo punto di riferimento per la vita di quartiere. Ci sarebbero anche la viabilità lungo i lati ovest ed est in Zona 30 e un sistema di illuminazione dedicato.

In definitiva progetto tra i meno apprezzati dai cittadini che promettono battaglia nell’incontro di presentazione del MasterPlan Venerdì 10 maggio alle ore 19.00 presso il Centro Polifunzionale Angelo Valdameri di Tre Castelli, via Martinelli 53.

Leggi anche: La passarella su Urban File

MILANO CITTA’ STATO

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The Secret Garden

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All’interno delle Gallerie d’Italia c’è un chiostro ottocentesco. E sapete cosa c’è all’interno? C’è The Secret Garden.

Un lussureggiante giardino, allestito e curato dalla direttrice di Marie Claire Maison, Cinzia Felicetti.

Nel cuore di Milano troverai una vera oasi di pace. Un po’ giardino di meditazione, un po’ galleria d’arte en plen air, The secret Garden, offre un riparo dalla frenesia della routine cittadina, invitando il visitatore a immergersi in un’esperienza polisensoriale che appaga lo sguardo e la mente.

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🔴 BREAKING NEWS: Agenzia europea del lavoro, Milano non sarà tra le candidate

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Foto Andrea Cherchi
Foto Andrea Cherchi

Dopo l’EMA arriva un’altra notizia non bella per Milano. Salta infatti l’ipotesi di ospitare l’Agenzia europea del lavoro (Ela).

In realtà stavolta non si è neppure entrati in campo. Il Governo ha fatto infatti scadere lunedì 6 maggio i termini per presentare la domanda con una eventuale candidatura di Milano al Consiglio europeo e alla Commissione europea.

A sfidarsi come sede del lavoro europeo saranno Nicosia (Cipro), Riga (Lettonia), Bratislava (Slovacchia) e Sofia (Bulgaria).
Non si conosce ancora la motivazione della mancata presentazione della candidatura di Milano da parte del governo. Per ora silenzio anche da Palazzo Marino.

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Street Food on the Top

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E’ una bella domenica di maggio, sei a casa a riposarti, ma anche un po’ ad annoiarti, dì la verità…

Movimenta la giornata regalandoti un momento di pace, serenità e golosità sui tetti della Highline Galleria.

Dalla colazione alla cena, la scelta è tua.

Infatti, potrai decidere tu sotto quale luce goderti il panorama di Milano e delle Alpi che la circondano.

Acquistando un biglietto di ingresso giornaliero, potrai accedere al percorso e gustare uno dei menù proposti tra quelli offerti per colazione, pranzo, merenda o cena.

Non perdere quest’occasione davvero speciale.

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Cristo si è fermato a LAMPUGNANO: a Milano manca un bus-terminal all’altezza di una città europea

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bratislava rendering futura stazione bus
bratislava rendering futura stazione bus

Milano sta vivendo un momento di continua e profonda trasformazione.
Intere zone abbandonate e degradate vengono radicalmente rigenerate. Metropolitane, grattacieli, parchi, una infinità di progetti in fase di realizzazione: tutto questo sviluppo, unito ad un enorme patrimonio storico artistico, ad una offerta culturale varia, ad una rilevante importanza economica, ha fatto aumentare negli ultimi anni il numero dei turisti in maniera esponenziale.

Purtroppo però, forse legati ad una superata immagine di città visitata principalmente
da turismo “business”,  o forse presi da altre necessità, lo sviluppo sta lasciando una grave
mancanza: quella di una stazione per gli autobus moderna, efficiente e attrattiva.

lo sviluppo di milano sta lasciando una grave mancanza: quella di una stazione per gli autobus moderna, efficiente e attrattiva.

La già cronica, carente e poco competitiva offerta di voli intercontinentali e treni notturni,
rende Milano svantaggiata da un punto di vista di accessibilità rispetto a tante città, anche
dell’Est Europa dove esistono terminal dotati di sale di aspetto, biglietterie, negozi, ristoranti e hotel, dove attendere i bus per raggiungere le più svariate mete spesso a basso costo.

Noi abbiamo la fermata di Lampugnano: qualcosa di imbarazzante, impossibile da definire un terminal. Uno spazio mancante di qualunque servizio, tra poveri senza tetto che bivaccano in un ambiente decisamente poco accogliente e degradato.
A Lampugnano la Milano futuristica, all’avanguardia e dinamica risulta davvero lontana, ricorda molto più la Milano di inizio anni ottanta. 

Non si capisce come mai non sia prevista la realizzazione di un terminal nei pressi di un capolinea della metropolitana

Non si capisce come mai non sia prevista la realizzazione di un terminal nei pressi di un capolinea della metropolitana: perché non RHO/PERO nei pressi del futuro Human Technopole agli imbocchi delle autostrade, raggiunta dai treni e dal tram?
Un terminal dotato di ampio parcheggio, una struttura che permetterebbe inoltre l’alleggerimento del traffico dei tanti bus che arrivano in stazione Centrale o in altre zone della città ben poco adatte.

Attendiamo fiduciosi un progetto concreto per un terminal pullman all’altezza di una grande città europea.

Leicester Bus Station Ph: Matt Short (c)
Madrid Bus Station
Madrid Bus Station
bratislava rendering futura stazione bus
bratislava rendering futura stazione bus
Lampugnano
Lampugnano
Lampugnano
Lampugnano

ANDREA URBANO

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Una Chiesetta… alcolica

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In piena Chinatown, in via Lomazzo 12, potrai notare una chiesa sconsacrata risalente alla fine del ‘700. 

Dal gennaio 2006, è diventata La Chiesetta, un locale esclusivo, unico nel suo genere, all’interno della quale sono stati girati anche famosi videoclip (come quello del brano “Mi Sing” di Broncorotto e “Cocaine” dei Club Dogo).
Nel suo ambiente unico e pittoresco, in stile gotico e grottesco, tra affreschi e capitelli ti farai sedurre dai prodigiosi cocktail dal nome stravagante, dalla miracolosa “Sangria del Priore”, ma soprattutto dagli inimitabili “Chupito della Parrocchia”, uno più speciale dell’altro e tutti a tema (che sia ecclesiastico… o sconsacrato).

Si sa che uno shottino a stomaco vuoto non è il massimo, quindi prova le sfiziose specialità, preparate apposta per soddisfare qualsiasi palato.

Tra serate con prezzi scontati, eventi a tema, musica ideale per l’ambientazione e il contesto assolutamente stravagante e insolito, potrai passare una serata “divina”.

Mi raccomando, però: pur essendo una chiesa, la domenica è chiusa, occhio a non confonderti.

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Dieci azioni di CITTADINANZA ATTIVA che tutti possiamo compiere

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Soprattutto negli ultimi anni, si è assistito ad una crescita della sfiducia nelle istituzioni da parte dei cittadini. Del resto l’Italia è il luogo dove sono nati i qualunquisti ( il termine “qualunquista” era visto come una sorta di insulto durante la Prima Repubblica) e dove ora governa, insieme ad un partito più tradizionale, un movimento nato anche a seguito della frustrazione di quei cittadini che hanno giudicato insufficienti le risposte fornite dalle forze politiche canoniche.

Per salvaguardare le istanze che meritano di essere ascoltate, tutti i cittadini possono fare qualcosa, nel pieno rispetto della legge e nello spirito della cittadinanza attiva. Il potere della cittadinanza è senz’altro soft power, ma non è mai da sottovalutare.

Dieci azioni di CITTADINANZA ATTIVA che tutti possiamo compiere per far valere meglio i nostri diritti

#1 Assistere alle sedute del proprio consiglio comunale

Le sedute dei consigli comunali sono pubbliche e la presenza di cittadini interessati, oltre a costituire un ulteriore canale di informazione, probabilmente migliorerà anche la qualità della seduta.

#2 Presentare progetti di legge

Secondo la nostra Costituzione, precisamente all’Art.71 (e in ossequio alle norme che da questo discendono), ogni cittadino italiano può proporre un progetto di legge e/o firmarlo per aiutarlo a raggiungere le 50mila firme necessarie perché possa venire proposto al Parlamento e di lì alla Camera o al Senato, secondo l’ambito cui l’iniziativa si afferisce, ove sarà poi dibattuta. Il raggiungimento delle firme ed il rispetto delle procedure necessarie non costituisce garanzia della trasformazione dell’iniziativa in legge, anche se è successo diverse volte.
Per le leggi di iniziativa popolare in Lombardia, qui c’è un’utile sintesi della normativa.

#3 Contattare direttamente le Istituzioni UE

Secondo gli Articoli 20 e 24 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea e l’Articolo 41 della Carta Europea dei Diritti Fondamentali dell’UE, qualunque cittadino dell’UE può contattare le istituzioni europee e ricevere una risposta nella stessa lingua. Oltre a richiedere informazioni specifiche su determinate tematiche o a portare l’attenzione su problematiche specifiche, questo strumento è servito ai cittadini per portare le loro istanze alle istituzioni di Bruxelles, innescando cambiamenti positivi. In virtù dei sopracitati Articoli, si possono contattare il Parlamento Europeo, il Consiglio  e la Commissione Europea. Queste tre istituzioni legiferano e portano avanti il dialogo europeo in primis.

#4 Contattare i Parlamentari Europei

L’usanza di contattare i propri rappresentanti eletti, introdotta dai Paesi di common law, si espleta anche nella possibilità (che discende da quanto descritto al punto 3 di questo articolo) per i cittadini di contattare i membri del Parlamento Europeo, in primis rispetto alla loro azione e piattaforma programmatica.
Per farlo, si parte in genere da qui.

#5 Rivolgere una petizione al Parlamento Europeo

In piena sinergia con quanto esposto ai punti precedenti, i cittadini europei, come pure gran parte delle persone giuridiche nell’UE possono rivolgere (ai sensi dell’Art. 277 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea) una petizione al Parlamento Europeo.
Le differenze tra questo diritto e quello di comunicare con le istituzioni stanno nel fatto che la petizione può avere forma collettiva, essere anche una denuncia o una semplice richiesta di pronuncia. Può essere però attivata dai richiedenti solo in quei casi e in quegli ambiti che li riguardino direttamente.

#6 Proporre e/o supportare un’Iniziativa Legislativa Cittadina

Almeno sette cittadini, provenienti da almeno sette Stati Membri UE differenti possono costituirsi in un comitato e lanciare, in piena trasparenza e senza intermediari, un’Iniziativa Legislativa Cittadina, la quale avrà un anno di tempo per raggiungere un milione di firme di cittadini europei aventi diritto di voto ed anche in questo caso provenienti da almeno sette Stati Membri UE, nel rispetto di queste proporzioni minime.
Raggiunto il milione di firmatari nel rispetto delle condizioni prima precisate, la Commissione Europea è tenuta ad applicare il suo monopolio di iniziativa legislativa e a dare inizio alla procedura legislativa ordinaria, spiegata anche al punto 3 di questo articolo.
Diversamente da quanto avviene a livello italiano, la Commissione Europea, qualora decida di non agire sulla base di quanto proposto dai cittadini nell’ambito di una loro Iniziativa Legislativa, dovrà fornire un parere motivato del perché.
Qui è possibile visionare le Iniziative che hanno avuto successo, esaminare ed eventualmente firmare quelle in corso di svolgimento, come pure avviarne una, venendo a conoscenza delle regole da seguire.

#7 Consultare e contribuire al sito We Europeans

Si tratta di un altro sito di cittadinanza attiva, che raccoglie proposte, istanze e strumenti di democrazia diretta ed è aperto a tutti i cittadini europei.
Le proposte raccolte dal sito possono generare dibattiti, essere portate all’attenzione dei partiti nazionali attivi in ciascuno Stato Membro UE, o essere oggetto di una proposta di Iniziativa Legislativa Cittadina, secondo quanto illustrato al punto precedente.

#8 Usare OpenPolis

Il sito OpenPolis, che racchiude la presenza web dell’omonima Associazione di Promozione Sociale, ha lo scopo principale di rendere accessibili i dati collegati ai decisori e alle decisioni in politica.
Crea anche occasioni di dibattito e piattaforme di dialogo, oltre a fornire strumenti per la visione ed il confronto di dati. Tutti strumenti utili per chi voglia utilizzare strumenti o abbia in mente idee di cittadinanza attiva.

#9 Consultare il sito del network Eurocities

Questo network di città è stato fondato nel 1986, comprende anche Milano fra i suoi perni più importanti e si occupa innanzitutto di avvicinare le città europee, le loro necessità ed istanze e le Istituzioni e gli organi a livello UE. Comprende diverse città e specifici gruppi di lavoro, attraverso i quali crea e rende disponibili i suoi documenti.

#10 Fondare una pagina social di dibattito

Last but not least, chiunque sia interessato potrà costituire una pagina dedicata su di uno o più social network, per stimolare il dibattito, integrandovi anche le attività e gli strumenti descritti nei punti precedenti di questo articolo, magari linkando la propria pagina a quella delle sedi dell’Ufficio del Parlamento Europeo o della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia.
Come già espresso in un altro nostro articolo, queste azioni e questi strumenti sono alla portata di chiunque sia interessato ad agire e restituiscono ottimi risultati alla luce dell’impegno di ciascuno. Una realtà importante, complessa e poliedrica come Milano si può giovare senz’altro di tali azioni e strumenti a patto che tutti gli interessati si attivino, con la mente e con il cuore.

ANTONIO BUONOCORE

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7 idee di FANTASCIENZA da importare a Milano

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L’unico luogo da cui Milano può importare qualcosa è la fantascienza.

7 idee di FANTASCIENZA da importare a Milano

#1 Creiamo una linea di teletrasporto

Milano collegata con gli altri pianeti.

#2 La base lunare

New Milano sulla Luna.

#3 Inversione della forza gravità

Così la polvere va in aria e la mobilità diventa super.

#4 La supremazia dell’intelligenza artificiale su quella umana

L’intelligenza artificiale gestisce le decisioni dei pedoni, decide dove devono andare.
“Io voglio andare di là!” “No!”
“Ma io volevo fare i ravioli” “No, oggi mangi gli gnocchi”.

#5 Il monolito di Odissea 2001

Lo mettiamo davanti al Duomo, al posto delle palme.

#6 I mezzi di trasporto virtuali

Arrivano puntuali, li vedi ma non ci entri, dei finti autobus da vendere a Roma.

#7 La velocità della luce

Per recuperare il tempo perso nel traffico.

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Roy Lichtenstein

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Il MUDEC presenta un grande maestro americano e una delle figure più importanti nell’arte del ventesimo secolo: Roy Lichtenstein.

La sua arte sofisticata, riconoscibile al primo sguardo e apparentemente facile da comprendere, ha affascinato fin dai primi anni i grandi maestri della pop art e le successive generazioni di creativi.

Tutti quei puntini cosa significano? Perchè ci piacciono tanto? Queste sono le domande a cui troverete una risposta visitando la mostra al Mudec.

In mostra circa 100 opere tra prints anche di grande formato, sculture, arazzi, un’ampia selezione di editions provenienti da prestigiosi musei, istituzioni e collezioni private europee e americane oltre a video e fotografie.

Sei abbastanza Pop per questa mostra?

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GE LA TO festival

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Dicono che i gelati siano un alimento per bambini. Dicono che fanno ingrassare e che si devono sempre mangiare con il cucchiaino.

Ma siamo pazzi?! Il gelato è il cibo degli Dei, è il nettare della felicità, l’elisir di lunga vita, la ragione per cui la frutta è buonissima e le creme danno alla testa.

Pensate a quanto sarebbe bello se ci fosse una giornata dedicata solo ed esclusivamente al gelato…ebbene, non crederete alle vostre orecchie: è arrivato il Gelato Festival 2019.

Non scherzeremmo mai su un argomento così goloso, quindi preparatevi: mangerete tantissimo gelato!

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ATMosfera: tutte le cose da sapere per cenare sul TRAM nella Milano di notte

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credits: italoblog
credits: italoblog

E’ il tram più famoso di Milano. Il Tram “28” di colore verde che gira di sera nel centro di Milano.
Restaurato con gusti retrò offre ai passeggeri un’atmosfera anni ’20 degustando piatti realizzati da chef internazionali.

ATMosfera: tutte le cose da sapere per cenare sul TRAM nella Milano di notte

Dove si prende?

Partenza e arrivo sono in Piazza Castello (angolo via Beltrami).

Qual è il servizio offerto?

Sono quattro: ATMosfera1 (ore 20), ATMosfera2 (ore 20.30), Brunch ATMosfera1 (ore 11.30), Brunch ATMosfera2 (ore 11.30). Il ritrovo è quindici minuti prima della partenza.

Quanto dura?

Il tragitto ha una durata di due ore e mezza.

Quanti posti ci sono?

Il servizio viene offerto da due vetture “carrelli” ATMosfera1 e ATMosfera2, entrambi con 24 posti distribuiti in 4 tavoli da 4 persone sulla sinistra e 4 tavoli da 2 persone sulla destra.

Che cosa si mangia?

Tre diversi menù (carne, pesce e vegetariano), opera di chef, arricchiti anche da piatti della tradizione milanese. Mancando la cucina il menù non è à la carte ma si deve decidere nel momento in cui si prenota.

Come si prenota?

Si va sul sito: https://atmosfera.atm.it/

Per quante persone si può prenotare?

Le prenotazioni possono essere effettuate per un numero di partecipanti pari a 2 o multipli di 2 fino ad un massimo di 8 persone. Solo per prenotazioni last minute (da 6 giorni a 74 ore prima della data del pasto) è possibile prenotare per un numero di posti dispari.

Quanto costa il servizio?

Il prezzo è di € 70,00 per persona. Il pagamento è anticipato. A pagamento avvenuto viene inviato il voucher, da conservare e consegnare il giorno del servizio.

Si può prenotare l’intera vettura in esclusiva?

È possibile prenotare in esclusiva l’intero tram per qualsiasi orario della
giornata ed occasione
. I tram sono personalizzabili scegliendo gli orari, l’itinerario, la durata del servizio e i menù che si desiderano per l’occasione.

È presente una toilette a bordo?

Ciascun tram è dotato di un gabinetto.

Qual è l’itinerario?

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