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🔴 Dati 7 maggio. Lombardia: morti in calo (134), nuovi contagi stabili (+689) con tamponi record. Migliora Milano

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Foto: Fabio Tacchini (c)

7 maggio 2020. I morti tornano a calare dopo il picco di ieri. Lieve aumento dei contagi che restano comunque contenuti, anche considerando l’elevato numero di tamponi. Migliora Milano. Tra le altre province crescono Brescia e Monza e Brianza. L’Italia segue lo stesso trend della Lombardia (calo dei decessi, nuovi contagi stabili). Nel mondo decessi in calo in Belgio, contagi altissimi in Russia dovuti alla strategia dei campioni a tappeto.

I contagi giornalieri aumentano a +689 dai +634, livello massimo della settimana. Però il dato è positivo considerando il record di tamponi effettuati: +15.488 dai 14.516 di ieri. Nota: vanno aggiunti anche 31 casi positivi di aprile non ancora conteggiati.

I decessi tornano a calare del picco di ieri, tornando sotto quota 200: 134 morti nelle ultime 24 ore dai 222 di ieri.

Dagli ospedali. Prosegue il calo dei ricoveri: -231 dai -122 di ieri. In terapia intensiva si resta sotto a quota 500, con pazienti invariati dopo il calo di -29 di ieri per un totale di 480 ricoverati.

Situazione delle province. Tornano a calare i nuovi contagi a Milano: nella città metropolitana sono +182 dai +243 di ieri, in città sono scesi a +86 dai +91 di ieri. Tra le altre province torna sopra quota 100 Brescia (+124 da +99), mentre Monza e Brianza cresce a +81. Le altre sono sotto ai 50. Sotto a quota 10 c’è sempre Mantova (+4).

Italia. Il calo di morti in Lombardia si riflette anche sui risultati nazionali. I morti in Italia nelle ultime 24 ore scendono a 274 dai 369 di ieri. Stabili i nuovi contagi a +1.401 dai +1.444 di ieri. -22 in terapia intensiva (ieri -94). Altre 3.031 persone hanno lasciato gli ospedali nelle ultime 24 ore (ieri 8.014).

Nel mondo l’Italia resta al terzo posto per morti nelle ultime 24 ore dietro a UK e USA. Sopra i 100 morti ci sono anche Spagna e Messico. Si riduce l’allarme in Belgio (+76). Anche per numero di morti totali l’Italia è terza dietro a Usa e UK. Per nuovi contagi prima è la Russia sopra gli 11.000 nuovi positivi, dovuti ai tamponi di massa (sfiorano quota 5 milioni).

Per gli ultimi dati sul mondo: https://www.worldometers.info/coronavirus/

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DATI DALL’INIZIO DEL LOCKDOWN TOTALE

Contagi Lombardia (giornalieri)*
11/3: +1489 (+25,7%)
12/3: +1445 (+19,8%)
13/3: +1095 (+12,6%)
14/3: +1865 (+18,9%)
15/3: +1587 (+13,5%)
16/3: +1377 (+10,3%)
17/3: +1571 (+9,6%)
18/3: +1493 (+9,2%)
19/3: +2171 (+12,2%)
20/3: +2380 (+11,9%)
21/3: +3251** (+14,6%)
22/3: +1691 (+6,6%)
23/3: +1555 (+5,7%)
24/3: +1942 (+6,7%)
25/3: +1643 (+5,0%)
26/3: +2543 (+7,2%)
27/3: +2409 (+6.9%)
28/3: +2117 (+5.6%)
29/3: +1592 (+4,0%)
30/3: +1154 (+2,8%)
31/3: +1047 (+2,4%)
1/4: +1.575 (+3,6%)
2/4: +1.222 (+2,6%)
3/4: +1.455 (+3,1%)
4/4: +1.598 (+3,3%)
5/4: +1.337 (+2,7%)
6/4: +1.079 (+2,0%)
7/4: +791 (+1,5%)
8/4: +1.089 (+2,0%)
9/4: +1.388 (+2,5%)
10/4: +1.246 (+2,2%)
11/4: +1.544 (+2,7%)
12/4: +1.460 (+2,5%)
13/4: +1.262 (+2,1%)
14/4: +1.012 (+1,6%)
15/4: +827 (+1,3%)
16/4: +941 (+1,5%)
17/4: +1.041 (+1,6%)
18/4: +1.246 (+1,9%)
19/4: +855 (+1,3%)
20/4: +735 (+1,1%)
21/4: +960 (+1,4%)
22/4: +1.161 (+1,6%)
23/4: +1.073 (+1,5%)
24/4: +1.091 (+1,5%)
25/4: +713 (+1,0%)
26/4: +920 (+1,2%)
27/4: +590 (+0,8%)
28/4: +869 (+1,1%)
29/4: +786 (+1,0%)
30/4: +598 (+0,7%)
1/5: +737 (+0,9%)
2/5: +533 (+0,6%)
3/5: +526 (+0,6%)
4/5: +577 (+0,7%)
5/5: +500 (+0,6%)***
6/5: +634 (+0,8%)
7/5: +689 (+0,8%)
Totale: 80.089

Decessi Lombardia (giornalieri)*
9/3: 76 (+29,7%)
10/3: 135 (+40,5%)
11/3: 149 (+31,8%)
12/3: 127 (+20,6%)
13/3: 146 (+19,6%)
14/3: 76 (+8,5%)
15/3: 252 (+26,0%)
16/3: 202 (+16,6%)
17/3: 220 (+15,5%)
18/3: 319 (+19,5%)
19/3: 209 (+10,7%)
20/3: 381 (+17,6%)
21/3: 546** (+21,4%)
22/3: 361 (+11,7%)
23/3: 320 (+9,3%)
24/3: 402 (+10,6%)
25/3: 296 (+7,1%)
26/3: 387 (+8,6%)
27/3: 541 (+11,1%)
28/3: 542 (+10,0%)
29/3: 416 (+7,0%)
30/3: +458 (+7,2%)
31/3: +381 (+5,6%)
1/4: +394 (+5,5%)
2/4: +367 (+4,8%)
3/4: +351 (+4,4%)
4/4: +345 (+4,2%)
5/4: +249 (+2,9%)
6/4: +297 (+3,3%)
7/4: +282 (+3,1%)
8/4: +238 (+2,5%)
9/4: +300 (+3,1%)
10/4: +216 (+2,2%)
11/4: +273 (+2,7%)
12/4: +110 (+1,0%)
13/4: +280 (+2,6%)
14/4: +241 (+2,2%)
15/4: +235 (+2,1%)
16/4: +231 (+2,0%)
17/4: +243 (+2,1%)
18/4: +199 (+1,7%)
19/4: +163 (+1,4%)
20/4: +163 (+1,3%)
21/4: +203 (+1,6%)
22/4: +161 (+1,3%)
23/4: +200 (+1,6%)
24/4: +166 (+1,3%)
25/4: +163 (+1,2%)
26/4: +56 (+0,4%)
27/4: +124 (+0,9%)
28/4: +126 (+0,9%)
29/4: +104 (+0,8%)
30/4: +93 (+0,7%)
1/5: +88 (+0,6%)
2/5: +47 (+0,3%)
3/5: +42 (+0,3%)***
4/5: +63 (+0,4%)
5/5: +95 (+0,7%)
6/5: +222 (+1,5%)
7/5: +134 (+0,9%)
Totale: 14.745

Contagi Milano città metropolitana (giornalieri)*
11/3: +333 (+55,4%)
12/3: +221 (+23,7%)
13/3: +152 (+13,2%)
14/3: +244 (+18,6%)
15/3: +200 (+12,8%)
16/3: +233 (+13,3%)
17/3: +343 (+17,2%)
18/3: +318 (+13,6%)
19/3: +634 (+23,9%)
20/3: +526 (+12,2%)
21/3: +868** (+22,8%)
22/3: +424 (+9,0%)
23/3: +230 (+4,5%)
24/3: +375 (+7,0%)
25/3: +373 (+6,5%)
26/3: +848 (+13,9%)
27/3: +574 (+8,2%)
28/3: +314 (+4,2%)
29/3: +546 (+7,0%)
30/3: +348 (+4,1%)
31/3: +235 (+2,7%)
1/4: +611 (+6,8%)
2/4: +482 (+5,0%)
3/4: +387 (+3,8%)
4/4: +428 (+4,1%)
5/4: +411 (+3,7%)
6/4: +308 (+2,7%)
7/4: +249 (+2,1%)
8/4: +252 (+2,1%)
9/4: +440 (+3,6%)
10/4: +269 (+2,1%)
11/4: +520 (+4,0%)
12/4: +412 (+3,1%)
13/4: +481 (+3,5%)
14/4: +189 (+1,3%)
15/4: +325 (+2,2%)
16/4: +277 (+1,8%)
17/4: +325 (+2,1%)
18/4: +269 (+1,7%)
19/4: +279 (+1,7%)
20/4: +287 (+1,8%)
21/4: +408 (+2,5%)
22/4: +480 (+2,9%)
23/4: +277 (+1,6%)
24/4: +412 (+2,3%)
25/4: +219 (+1,2%)
26/4: +463 (+3,1%)
27/4: +188 (+1,0%)
28/4: +278 (+1,4%)
29/4: +284 (+1,5%)
30/4: +216 (+1,1%)
1/5: +364 (+1,8%)
2/5: +249 (+1,2%)
3/5: +118 (+0,6%)***
4/5: +186 (+0,9%)
5/5: +144 (+0,7%)
6/5: +243 (+1,1%)
7/5: +182 (+0,8%)
Totale: 20.893

Contagi Milano città (giornalieri)*
11/3: +113
12/3: +92
13/3: +83
14/3: +98
15/3: +79 (+12,5%)
16/3: +102 (+14,3%)
17/3: +151 (+18,5%)
18/3: +127 (+13,1%)
19/3: +287 (+18,5%)
20/3: +172 (+12,4%)
21/3: +279 (+12,4%)
22/3: +210 (+11,8%)
23/3: +137 (+6,7%)
24/3: +121 (+5,5%)
25/3: +141 (+6,1%)
26/3: +310** (+12,7%)
27/3: +261 (+9,5%)
28/3: +150 (+4,9%)
29/3: +247 (+7,8%)
30/3: +154 (+4,5%)
31/3: +96 (+2,6%)
1/4: +159 (+4,3%)
2/4: +203 (+5,3%)
3/4: +166 (+4,1%)
4/4: +178 (+4,2%)
5/4: +171 (+3,9%)
6/4: +112 (+2,4%)
7/4: +99 (+2,1%)
8/4: +80 (+1,6%)
9/4: +155 (+3,2%)
10/4: +127 (+2,5%)
11/4: +262 (+5,1%)
12/4: +193 (+3,5%)
13/4: +296 (+5,3%)
14/4: +57 (+0,9%)***
15/4: +144 (+2,4%)
16/4: +102 (+1,6%)
17/4: +166 (+2,6%)
18/4: +95 (+1,6%)
19/4: +128 (+1,9%)
20/4: +160 (+2,4%)
21/4: +246 (+3,6%)
22/4: +161 (+2,3%)
23/4: +105 (+1,4%)
24/4: +246 (+3,4%)
25/4: +80 (+1,0%)
26/4: +241 (+3,1%)
27/4: +79 (+1,0%)
28/4: +149 (+1,8%)
29/4: +86 (+1,0%)
30/4: +56 (+0,7%)
1/5: +177 (+2,1%)
2/5: +115 (+1,3%)
3/5: +41 (+0,4%)***
4/5: +48 (+0,5%)
5/5: +50 (+0,5%)
6/5: +91 (+1,0%)
7/5: +86 (+0,9%)
Totale: 8.766

*Nota: tra parentesi la variazione rispetto all’ammontare totale del giorno prima (di contagi o decessi).
**Numero più elevato dall’inizio dell’emergenza
***Percentuale più bassa di incremento

Fonte: dati Regione Lombardia

Articoli di oggi:
Mobilità senza TABÙ: 5 idee per ridurre traffico e inquinamento in modo più accessibile anche per chi vive fuori dal centro
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Le 5 SPIAGGE più belle dei FIUMI della Lombardia

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Ph. credits: valmasino.info - Bidet della Contessa

La Lombardia ha tutto ciò che si desidera per l’estate: spiagge sui grandi e piccoli laghi a due passi dalle città, bellissime isole dalla natura selvaggia, incastonate in acque verde smeraldo. E fiumi e torrenti: un susseguirsi di zampilli fra i boschi, sorgenti e rivoli color cielo, pozze d’acqua cristallina e fresca. Scopriamone 5, tra i più belli.


Le 5 SPIAGGE più belle dei FIUMI della Lombardia


#1 Spiaggia del Costone, Val Seriana (Bg)

Ph. credits: nicolapezzoli Instagram

Anche chiamata Coston Beach, è una delle spiagge più apprezzate dai bergamaschi e ce lo dice bene il nome. Si tratta della spiaggia al ponte del Costone in località Casnigo, caratterizzata da pietre grandi e levigate dove è piacevole prendere il sole. Per questioni di sicurezza sì alla tintarella, no al bagno.


#2 Buche di Nese, Val Brembana (Bg)

Ph. credits: tripadvisor

Spettacolo naturale sul fiume Brembo, raggiungibile attraverso un sentiero che parte da Burro, nel territorio di Alzano Lombardo, composto da piccoli laghetti formati dal fiume Nesa che scende dalla Prealpi Orobiche. Qui potrete ammirare piccole cascate e pozze d’acqua trasparente in cui fare il bagno.

 

#3 Bidet della Contessa, Val di Mello (So)

Ph. credits: valmasino.info

Valle laterale della Val Masino, è un luogo che toglie il fiato per la sua bellezza fatta di cime, cascate e prati incontaminati. I torrenti che scendono dalla montagna vanno a formare un piccolo laghetto, conosciuto come Bidet della Contessa, dalle acque fresche e cristalline proprio perché di sorgente. Il luogo offre poi sentieri, possibilità di arrampicate e bellissimi spazi dove fare picnic.


#4 Turbigo, Ticino (Mi)

Ph. credits: piediniverdi

Questo grande affluente del Po, che scende direttamente dal cantone svizzero, è detto anche Fiume Azzurro, perché è un’autentica oasi naturalistica nel cuore della Lombardia, dalle ampie spiagge e dalle acque limpide. Il suo corso è all’interno di un Parco Fluviale, istituito proprio per proteggere il suo ecosistema. Tra i punti più suggestivi nei pressi Turbigo ci sono la spiaggia Melissa, i tre salti e il ponte tibetano che attraversa il fiume. 


#5 Spiaggia di Medolago, Adda (Bg)

In molti la chiamano Medolago Beach. La si trova nella zona di Prato Adda, a due passi da Milano, ed è caratterizzata da una grande prato che scende dolcemente verso la riva del fiume. L’area è gestita come uno stabilimento balneare e vanta un bar, servizi igienici e docce.

Continua la lettura con:
7 SPIAGGE da sogno sui LAGHI della Lombardia
5 ISOLE CARAIBICHE in Lombardia

BARBARA VOLPINI

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Mobilità senza TABÙ: 5 idee per ridurre traffico e inquinamento in modo più accessibile anche per chi vive fuori dal centro

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Ipotesi delle 3 Circle line
Ipotesi delle 3 Circle line

Con la ripartenza della città dopo la fase acuta dell’emergenza Beppe Sala sembra aver ripreso da dove aveva terminato a causa dell’emergenza covid, nell’attuazione del piano di Green New Deal che la sua delega alla transizione ambientale gli consente. Il piano sta venendo attuato attraverso l’aumento della lunghezza e dimensione delle ciclabili, la riduzione della carreggiate e dei parcheggi in città. La critica più diffusa che gli viene lanciata è anch’essa sempre quella che lo aveva accompagnato prima dell’emergenza sanitaria: sono iniziative che, se lasciate sole, rischiano di scavare un solco ancora più profondo tra Area C e il resto della città e dell’area metropolitana. Che cosa si sta facendo per chi non vive in centro o a ridosso dell’ufficio, e può aver problemi a muoversi in bicicletta? Queste sono le proposte da attuare o da accelerare per ridurre traffico e inquinamento in modo più accessibile, ossia senza penalizzare chi vive in periferia o fuori città.

Mobilità senza TABÙ: 5 idee per ridurre traffico e inquinamento in modo più accessibile anche per chi vive fuori dal centro

#1 Circle Line: per consentire a chi vive in periferia di muoversi senza dover passare dal centro

Circle line Milano
Credits: wikipedia.org – Circle line Milano

La linea semi-circolare in fase di realizzazione prevede l’aggiunta di altre 12 fermate: Tibaldi, Porta Romana, Istria con M5, Dergano con M3, Stephenson e MIND-Cascina Merlata, San Cristoforo, Romolo, Forlanini, Lambrate, Certosa, Rho Fiera con una rifunzionalizzazione del tracciato ferroviario su cui transita la linea suburbana S9, l’acquisto di 20 treni dedicati e una cadenza di 15′, quindi non una frequenza da linea metropolitana. Rimane però appunto un’incompiuta che avrà un frequenza ancora troppo bassa, un ridotto numero di stazioni e la mancanza di tracciato nel quadrante ovest della città.

Credits: Chiara Quinzii, Diego Terna, Milano a pezzi, 2004 - Progetto Circle line
Credits: Chiara Quinzii, Diego Terna, Milano a pezzi, 2004 – Progetto Circle line

Per questo sarebbe necessaria una vera linea metropolitana circolare, sempre su parte del percorso della linea S9, ma con 36 fermate chiudendo l’anello ad ovest come nel progetto in alto nelle due immagini, una linea alla pari alle circle line di Londra, Berlino, Parigi e Mosca. Inoltre più a lungo termine potrebbero essere previsti altri tre anelli circolari a coprire tutta l’area metropolitana, come nell’ipotesi in basso e nello specifico:

  • trasformazione la circolare filoviaria 90-91 in una vera linea di forza con corsie totalmente preferenziali e asservimento semaforico
  • Circolare Interna: seguendo il percorso delle tangenziali nord, est e ovest.
  • Circolare Esterna: seguendo il percorso della TEEM e della superstrada che sostituisce il progetto della TOEM.
Ipotesi delle 3 circle line
Ipotesi delle 3 circle line

L’immagine in alto serve a delimitare in maniera spannometrica le tre Circle Line, esclusa quella filoviaria, per approfondimenti ne abbiamo parlato qui.

#2 Parcheggi ampi e gratuiti ai capolinea della metro: per consentire a chi arriva da fuori di lasciare l’auto per prendere i mezzi pubblici

Tangenziale Ovest Esterna
Credits: quattroruote.it – Tangenziale Ovest Esterna

Per agevolare chi vive fuori Comune e lasciare l’auto all’esterno dovrebbero esser garantiti parcheggi d’interscambio gratuiti in numero maggiore rispetto all’attuale, con flotte di car sharing, bike sharing elettrico, monopattini elettrici e navette per il trasporto verso le fermate di metrotranvie, metropolitane, tram e autobus. Vanno pensate anche delle piattaforma d’interscambio logistiche, per consentire ai corrieri di arrivare ai confini della città e effettuare consegne con navette elettriche a noleggio senza transitare in centro con mezzi pesanti.

Ogni ingresso di autostrade, tangenziali, superstrade dovrebbe avere pannelli che segnalano i posti liberi nei parcheggi di destinazione e i mezzi di trasporto pubblico in coincidenza con indicazione della direzione delle linee e relativi minuti di attesa.

# 3 Tunnel sotterranei: da nord a sud e da est a ovest per trasferire il traffico sotto terra

Alcuni hanni studi dimostrato come possa esistere un nesso tra inquinamento e diffusione del Covid-19, con le particelle di particolato che potrebbero e fare da veicolo e l’affezione delle vie aree causate dalle polveri sottili che renderebbero i milanesi e i cittadini della Pianura Padana facili bersagli per il virus: i dati sull’inquinamento da ossido di azoto si azzerato durante il lockdown. Si potrebbero rispolverare due vecchi progetti:

  • il tunnel ipotizzato tra il 2008 e il 2009, pensato per incanalare il traffico cittadino sotto terra, di 4 km che avrebbe tra piazza Repubblica e Forlanini, ispirandosi a Madrid o al gigantesco tunnel di San Cristóbal a Santiago, in Cile. Il costo all’epoca era stimato sugli 800 milioni di euro, ricavabili grazie alla formula del project financing, cioè capitali privati di italiani e stranieri che, in cambio della realizzazione dell’opera, avrebbero ricevuto la concessione del tunnel per 48 anni.
  • il tunnel di 14.5 chilometri che dall’aeroporto di Linate avrebbe dovuto portare al quartiere dell’Expo, per poi concludersi a Molino Dorino

Entrambi potrebbero essere utilizzati in futuro anche per il transito di veicoli a guida autonoma.

Fonti:
Due TUNNEL per portare Milano fuori dal traffico
Nuovi studi: l’INQUINAMENTO aumenterebbe la diffusione del Coronavirus

#4 Rinforzo della metropolitana: metro 24h, integrazione con il passante ed estensione delle linee

Bisogna ripensare il sistema metropolitano per garantire al bacino di circa 7 milioni di abitanti che gravitano nell’area metropolitana di muoversi in libertà e a costi accessibili. Ecco cosa servirebbe:

  • Metropolitana aperta 24 ore al giorno, almeno nei weekend, con istituzione di linee sostitutive notturne per linee metropolitane mancanti e per le linee notturne delle linee future e trasporto gratuito per tutti i residenti
  • Integrazione tra passante e linee metropolitana: il passante è una struttura relativamente sconosciuta e non adeguatamente sfruttata da pendolari e milanesi, forse anche perché risulta quasi un “corpo estraneo”: una soluzione potrebbe essere il passaggio della gestione in capo ad ATM con relativo adeguamento di tornelli, segnaletica, grafica e colori che richiamino alle linee metropolitane, oltre all’indicazione sulla cartina dei trasporti per farla riconoscere a tutti come un’altra linea a tutti gli effetti.
  • Nuove Metrotranvie oltre a quelle in progetto:
    • Metrotranvia Est tra Cascina Gobba M2/futuro capolinea Metrotranvia Nord e il capolinea a Quartiere Forlanini della metrotranvia sud-est;
    • Metrotranvia Sud che colleghi l’altro capolinea della metrotranvia sud-est a Rogoredo M3/FS e intercetti le linee tranviarie 24, 15 e 5 oltre alla linea metropolitana M2 e la futura M4;
    • Metrotranvia Ovest che partendo dalla metrotranvia sud intersechi le linee metropolitane M1 e M5 , ai limiti dei confini comunali, per poi ricongiungersi a Certosa FS, capolinea della futura metrotranvia nord per realizzare così una “metrotranvia circolare”, anticipo di una futura circle line sul tipo della S-bahn berlinese.
  • Nuovi prolungamenti e nuove linee metropolitane:
    • M1 FINO A LAINATE E ABBIATEGRASSO
    • M2 FINO A TREZZO SULL’ADDA E BINASCO
    • M3 FINO A CESANO MADERNO E PAULLO
    • M5 FINO A MAGENTA
    • M6 DA SEMPIONE A RIPAMONTI
  • Collegamento rapido con tutti e 3 gli aeroporti: per avere collegati rapidamente, oltre a Linate con M4, anche Malpensa e Orio al Serio con linee ad alta velocità

Fonti:
🔴 BREAKING NEWS. METRO 24/H nei weekend: un proposta da capitale europea
METRO di NOTTE a Milano: perchè no?
IL PASSANTE STRATEGICO: le tratte in città dove il treno è più rapido della metro (anche se pochi lo sanno)

#5 Diventare Milano città stato: per avere poteri e risorse necessari a far fronte alle esigenze di tutta la comunità milanese

Per risolvere in modo strutturale e democratico i problemi di traffico e smog cittadino serve però molto più coraggio, che non disegnare delle linee sull’asfalto con la vernice, visto che le corsie ciclabili non saranno in sede protetta.

L’ultimo tassello per raggiungere l’obbiettivo quindi, evitando di ripetere l’errore di ritrovarci impreparati e dipendere da altri che abbiamo sperimentato con l’emergenza Covid, e preservando la mobilità di tutti i cittadini, non solo (e in parte) di chi vive nelle zone centrali, è diventare una Città Stato. Nel nostro ordinamento costituzionale Milano potrebbe diventare una città regione con poteri e risorse per poter affrontare in modo prioritario il tema della mobilità potendo disporre fino a 11 miliardi di risorse e della lotta allo smog, diventando una città leader contro l’inquinamento, seguendo l’iter previsto dall’art.132 della Costituzione Italiana. Le competenze su questi temi e molti altri che ricadono sull’area di Milano, sono in capo a Regione Lombardia, mentre le risorse dipendono dai trasferimenti statali e da quelli della Regione che stabilisce quanto destinare alla città di Milano in maniera alquanto discutibile.

La Lombardia è una regione di oltre 10 milioni di abitanti, più del doppio della seconda regione più popolata: il Veneto. Per avere i benefici dall’autonomia, occorre attivarla su un territorio più omogeneo e meno popolato: per questo Milano dovrebbe potersi gestire come una regione in modo distinto dal resto della Lombardia. Ne guadagnerebbero gli abitanti dell’area urbana e quelli del resto della regione perchè entrambi potrebbero avere un governo più vicino alle loro esigenze.

Qualche settimana fa Sala è stato nominato a capo della task force del C40 per guidare la transizione ambientale e il rilancio economico della principali città del mondo dopo la pandemia da coronavirus. Tutte città che sono città-stato o hanno una forte autonomia: speriamo che questo ruolo sia per lui uno stimolo a pretendere dal nostro governo di avere per la sua città poteri e risorse all’altezza di una metropoli internazionale.  

 

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Milano città regione? Avrebbe 11 MILIARDI di euro ogni anno (senza che lo stato ci rimetta un cent)
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Milano CAR FREE: lo stesso obiettivo, due modi opposti di raggiungerlo

FABIO MARCOMIN

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La Danza delle MASCHERINE: prima “inutili”, ora obbligatorie anche all’aperto. E’ una restrizione sensata? Per capirlo guardiamo cosa fanno negli altri Paesi più colpiti

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Credits: Andrea Cherchi - Piazza Duomo, in pattini con le mascherine

In un Paese che in questa emergenza ha oscillato a un estremo all’altro, si è passati nel giro di poche settimane dal “mascherine no” al “mascherine ovunque”, perfino da soli all’aperto. Visto che il virus è per tutti lo stesso, ci siamo chiesti: quale obbligo vige per le mascherine nelle altre nazioni più colpite?  

La Danza delle MASCHERINE: prima “inutili”, ora obbligatorie anche all’aperto. E’ una restrizione sensata? Per capirlo guardiamo cosa fanno negli altri Paesi più colpiti

# Il dibattito nella comunità scientifica e politica in Italia. Da “le mascherine non servono a niente per le persone non contagiate” a “aiutano senz’altro”

Il 6 aprile il direttore generale dell’OMS Ghebreyesus raccomandava: “Consigliamo l’uso delle mascherine mediche a chi è malato o si deve prendere cura di una persona malata, o ai Paesi dove misure come lavarsi le mani e stare a distanza sono difficili da applicare. Ci preoccupa che l’uso di massa di queste mascherine da parte delle persone possa aggravarne la carenza”. In seguito il cambio di rotta, con l’esperto OMS Mike Ryan che pochi giorni dopo diceva: “Possono essere d’aiuto nel contesto della lotta globale alla pandemia” e il 13 aprile il portavoce OMS David Navarro dichiarava che “portarle dovrà diventare la norma”.

  • Borrelli capo di dipartimento della Protezione Civile diceva “Non uso la mascherina, ma rispetto le regole del distanziamento sociale, la mascherina è importante, se non si rispettano le distanze, per evitare l’infezione da virus“.
  • Il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli affermava invece che l’uso delle mascherine “in questo momento certamente non l’abbiamo ancora data come indicazione, sappiamo perfettamente che sono utili per prevenire il contagio da parte di un soggetto che alberga Covid-19 ma la misura fondamentale rimane quella del rispetto del distanziamento sociale“.
  • Il consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, l’igienista membro del board dell’Oms Walter Ricciardi all’inizio diceva che “le mascherine non servono a niente per le persone non contagiate” poi invece ha cambiato idea
  • Il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro ha detto che “aiutano senz’altro a tutelarsi dal contagio”
  • Il commissario straordinario Domenico Arcuri: “Credo che per molto tempo molti di noi, se non tutti, ci dovremo abituare ad utilizzare questo strumento di protezione“.
  • L’ordinanza della Regione Lombardia è stata una delle prime a renderle obbligatorie con Fontana che ne aveva rivendicato l’importanza dell’utilizzo o in caso di carenza, anche di alternative fai da te come foulard o fazzoletti

# Le mascherine nel mondo

Svezia: “Se usi la mascherina all’aperto ti guardano come fossi un marziano

In Svezia non esiste l’obbligatorietà di utilizzo delle mascherine, rimane sufficiente mantenere il distanziamento, e anzi chi le indossa all’aperto è guardato con sospetto. “Se usi la mascherina all’aperto ti guardano come fossi un marziano” (Citazione originale: Pedestrians wearing masks are generally stared at as if they have just landed from Mars) come riporta il New York Times. Secondo gli svedesi imporre le mascherine significa alimentare un clima di terrore che rischia di distruggere i fondamenti di una società.

Fonte: New York Times: “con il Covid-19 il miglior modello è quello SVEDESE”. I 5 punti di una strategia unica al mondo

Germania: Obbligo sui mezzi pubblici, in alcuni Länder anche nei negozi. Nessun obbligo all’aperto

In Germania in tutti i Länder federali vi è l’obbligo di utilizzo della mascherine per entrare in supermercati, negozi e sui mezzi pubblici, mentre nessun utilizzo per trascorrere del tempo all’aperto e per fare attività fisica. Nella capitale Berlino e nello Stato di Brandeburgo, esclusa Potsdam, la protezione della bocca e del naso è obbligatoria solo sui mezzi di trasporto pubblico mente per i negozi l’uso è “fortemente raccomandato” ai cittadini. Sono esentati dall’utilizzo le persone che soffrono di asma o altre patologie respiratorie.

Fonte: tio.ch

Olanda: Nessun obbligo. Basta rispettare norme igieniche e distanziamento sociale

In Olanda non è necessario indossare le mascherine, tranne nel caso di saluto a un familiare sul letto di morte se non riesce a mantenere la distanza di almeno 1,5 metri, basta rispettare le norme igieniche e il distanziamento sociale. Non serve nemmeno indossare i guanti nei luoghi pubblici, non offrono nessuna protezione aggiuntiva, occorre lavarsi le mani prima di uscire, quando torni a casa, dopo esserti soffiato il naso, ovviamente prima dei pasti e dopo aver usato il bagno.

Fonte: Ministero della Salute olandese

Spagna: Obbligatorie sui mezzi pubblici, raccomandate dove non si riesce a mantenere 1-2 metri di distanza

In Spagna l’utilizzo delle mascherine è raccomandata in caso non si riesca a mantenere 1-2 metri di distanza di sicurezza sul lavoro, nei negozi e supermercati, negli spazi chiusi o in strada, mentre è obbligatoria se si decide di usufruire dei mezzi di trasporto pubblico. Si punta sull’osservazione delle misure di igiene personale e di lavorare a distanza se possibile.

Fonte: Ministero della Salute spagnola

Francia: Consigliate in caso di contatto con il pubblico ma senza obbligo

Non sono state date indicazioni univoche su come, quando, per quanto tempo, in quali situazioni indossarle, né su eventuali obblighi, al punto che nei giorni scorsi il presidente Emmanuel Macron è dovuto intervenire di persona, in un video diretto ai sindaci. Macron ha spiegato che non esiste un vero obbligo, ma che è altamente consigliato indossarle in ogni situazione che preveda il contatto con il pubblico, e ha aggiunto che potrebbe diventare obbligatorio indossarle sui mezzi pubblici quando sarà terminato il lockdown

UK: Nessun obbligo (anche se il sindaco di Londra le vorrebbe sui mezzi pubblici)

Anche in Inghilterra le mascherine sono consigliate negli spazi chiusi ma senza obbligo. Il sindaco di Londra Khan le vorrebbe imporre sui mezzi pubblici ma finora la proposta è stata respinta dal governo.

Asia: Non obbligo ma “fatto culturale”

Nei paesi asiatici quali Cina, Taiwan, Singapore, Hong Kong, Giappone e Corea l’uso della mascherina fa parte di un fatto culturale, quindi l’uso è stato solo raccomandato e non reso obbligatorio e la distribuzione ai cittadini è avvenuta già a inizio epidemia. La vita sociale pertanto non risente di questo fatto ritenuto normale nei periodi invernali, in caso si sia influenzati o per proteggersi dall’inquinamento. All’entrata dei ristoranti e bar è stato previsto comunque l’utilizzo di termoscanner per entrare nei locali in sicurezza.

Fonte: dw.com

# In Lombardia (e in altre parti d’Italia) le mascherine sono obbligatorie anche all’aperto

Foto: Fabio Tacchini (c)

In Italia le mascherine sono state obbligatorie nei luoghi chiusi e, in Lombardia e in altre parti d’Italia (come nel Lazio e in alcune città), anche all’aperto, tranne durante un’attività sportiva.

In aggiunta a questo nei mezzi di trasporto pubblico sono obbligatori anche i guanti. Dopo aver visto i casi all’estero la domanda è: perchè in Italia si tende ad utilizzare sempre le regole più restrittive nei confronti dei propri cittadini?

Siamo l’unico Paese dove in alcune regioni vige l’obbligo di mascherina perfino all’aperto. Questo non è solo un dettaglio di folklore, ma un’altra delle tante misure che portano non solo a esercitare una coercizione sulla libertà del singolo ma anche un ulteriore ostacolo a una ripresa dell’economia, in particolare nelle città.

Finchè l’obbligo di mascherina è impensabile immaginare una ripresa dei consumi legati a ristoranti o negozi, ma l’effetto maggiore è quello che è stato indicato dagli svedesi: vivere in un città con la gente obbligata a portare la mascherina significa alimentare un clima di costante terrore dove ognuno vede l’altro come veicolo potenziale di infezione e dove ognuno sa di essere visto a sua volta come veicolo di infezione. Un circolo vizioso che rischia di avvelenare qualunque relazione sociale. Senza considerare, poi, l’ennesimo intervento dello Stato che impone ai cittadini doveri che solo fino a qualche settimana prima erano giudicati inutili e che non hanno rispondenza negli altri Paesi.

FABIO MARCOMIN

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“A MILANO COMANDANO LE DONNE”: 7 descrizioni dell’anima di Milano fatte da scrittori celebri

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Un giro di penne illustri che a Milano ci sono nate, ci hanno vissuto o ci hanno lasciato, ma che di certo l’hanno amata. 


“A MILANO COMANDANO LE DONNE”: 7 descrizioni dell’anima di Milano fatte da scrittori celebri


#1 Il cielo

“Era una delle tante giornate grigie di Milano, però senza la pioggia, con quel cielo incomprensibile che non si capiva se fossero nubi o soltanto nebbia al di là della quale il sole, forse. Oppure semplicemente caligine uscita dai camini, dagli sfiatatoi delle caldaie a nafta, dalle ciminiere delle raffinerie Coloradi, dai camion ruggenti, dalle fogne, dai cumuli di detriti immondi rovesciati sulle aree fabbricabili della periferia, dalla trachea dei milioni e milioni – erano tanti? – assembrati fra cemento, asfalto e rabbia intorno a lui.”

Così descriveva il grigio tipico degli inverni meneghini, Dino Buzzati, originario di San Pellegrino di Belluno, ma trasferitosi presto a Milano, dove fin da studente collaborò al Corriere della Sera come cronista, redattore e inviato speciale. Oltre che giornalista, Buzzati fu pittore, drammaturgo, librettista, scenografo, costumista, poeta e, naturalmente, scrittore.
Il pezzo è tratto da Un amore, pubblicato da Arnoldo Mondadori Editore nel 1963, una storia che si svolge nella metropoli milanese e che ha come protagonista Antonio Dorigo, architetto 49enne.

 

#2 L’estate 

Ph. credits: Andrea Cherchi

“Arrivò in via dei Giardini e trovò da parcheggiare la Giulietta comodamente perché in quei roventi giorni di agosto la metropoli non era giudicata più abitabile da un gran numero di cittadini che, chi sa perché, la trovavano abitabilissima con la nebbia, lo smog e la neve.”

Traditori di tutti, del 1966, è il secondo romanzo del ciclo di Duca Lamberti, ambientato a Milano di Giorgio Scerbanenco, scrittore, giornalista e saggista ucraino di adozione milanese.

 

#3 I cognomi 

Credits: https://www.themacguffin.it – Pozzetto e Mazzarella in una scena di “Un povero ricco”

“Cognati dei Perego, soci dei Bernasconi, cugini dei Maldifassi, inquilini dei Biraghi, nipoti dei Lattuada vecchi, fidanzati con le Lattuada giovani di Via Camminadella: pronipoti dei Corbetta, quelli di Via Quadronno, però intendiamoci bene: legati in seconde nozze coi Rusconi in seconda cognazione coi Ghiringhelli, e in terza con un’altra casata…”

Carlo Emilio Gadda è stato uno scrittore, poeta e ingegnere milanese, celebre per l’incredibile uso della lingua e dei linguaggi (dialetti, termini gergali e tecnici, neologismi). E L’Adalgisa – Disegni milanesi fu un esempio virtuoso di scrittura musicale, insieme al Pasticciaio.

 

#4 Le donne

A Milano, comandano le donne. Sono dovunque. Sciamano all’aperto come api d’estate. Riempiono le case e le cucine come formiche.”

“Senonché l’Adalgisa era di quelle meravigliose donne lombarde che estrinsecano la propria forma mentis nel postulare dovunque e davanti a chiunque la certezza della propria infallibilità. Per quanto sbagliata sia la strada dove si son messe, ne usciranno «a tutti i costi» in trionfo. La lingua ce l’hanno, il carattere anche: e con la lingua e con il carattere si trionfa, ciò è noto, dei peggiori nemici, oltre che del destino, dei professori de’ propri figli e delle donne di servizio se implorano qualche lira al mese di più.”

 

Ph. credit Andrea Cherchi (c)

“<I mè brilànt> e la paura-speranza di sentirseli un dì sradicar d’orecchio – con eventuale lacerazione del lobo- da una mano virilmente predatrice, sono una delle più ghiotte, segrete immaginative della gentil donna che risfolgora di brillanti…”

A scrivere questi magnifici e coloriti ritratti di donna è sempre Carlo Emilio Gadda e così ne parla Pietro Citati nel suo Il silenzio e l’abisso: “Gadda sa benissimo che le donne sono le vere custodi ed interpreti delle istituzioni, dei sentimenti e delle idee della tribù. Sono le filosofe, moraliste e sociologhe di Milano: le signore del linguaggio. Anche l’ultima delle portinaie è dotata di una o più verità clamorose, che viene o vengono ripetute all’infinito a tutti i milanesi o lombardi, ogni giorno, dalle sette di mattina a mezzanotte.”


#5 Gli abitanti

“Milano è un enorme conglomerato di eremiti.”

Eugenio Montale, nacque a Genova ma visse l’ultima parte della sua vita a Milano dove diventa redattore del Corriere della Sera e critico musicale per il “Corriere d’informazione”. E’ così che, nella sua poetica scabra ed essenziale, fotografa la natura di chi passa e si ferma in una grande città.


#6 L’ippodoromo

“Molte carrozze entravano nell’ippodromo e gli inservienti al cancello ci lasciarono entrare senza biglietto perché eravamo in uniforme. Scendemmo dalla carrozza; comprammo i programmi e attraversammo a piedi il prato e poi la soffice pista del percorso verso il recinto del peso. Le tribune del pesage erano antiche e fatte di legno e i totalizzatori erano sotto le tribune e allineati vicino agli stalli. C’era una folla di soldati lungo lo steccato del prato. Il pesage era pieno di gente e facevano passeggiare i cavalli in cerchio sotto gli alberi dietro alla tribuna centrale.”

Questi furono i ricordi del primo Ippodromo milanese di Ernest Hemingway, che visse a Milano negli anni della prima guerra mondiale. Da quelle immagini e dai quei fatti ne scaturirono alcune pagine del suo romanzo Addio alle armi.


#7 Il Duomo e la Galleria

Ph. credits: Andrea Cherchi

“Ci piaceva star fuori in Galleria, i camerieri andavano e venivano ogni tavolo aveva la sua lampada col piccolo paralume. Arrivammo al Mercato e poi ai portici e alla piazza del Duomo: la piazza era piena di tram; al di là dei binari sorgeva bianca e umida nella nebbia la Cattedrale, nella piazza la nebbia era densa; la Cattedrale pareva enorme sotto la facciata; ed era umida veramente la sua pietra. Arrivati in fondo alla piazza ci voltammo a guardare il Duomo, era bellissimo nella nebbia”.

Lo scrisse ancora Ernest Hemingway in Addio alle armi: giunto a Milano come volontario della Croce Rossa con il compito di guidare le ambulanze, rimase ferito e fu ricoverato presso l’ospedale cittadino dove scrisse queste pagine.

BARBARA VOLPINI

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🔴 Dati 6 maggio. Lombardia: 222 morti, picco massimo dal 17 aprile. Contagi in crescita a Milano (ma raddoppiano i tamponi). Malati in terapia intensiva sotto quota 500

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Foto: Andrea Cherchi (c)

6 maggio 2020. Brusco rialzo dei decessi giornalieri che tornano ai massimi dal 17 aprile. Lieve crescita dei contagi, soprattutto a Milano, determinata però dal raddoppio di tamponi. Malati in terapia intensiva scendono finalmente sotto la soglia dei 500. Oltre 8.000 i guariti in Italia nelle ultime 24 ore.

I contagi giornalieri aumentano a +634 dai +500, che era stato il minimo da inizio marzo. Però il dato è determinato dalla grande crescita di tamponi: raddoppiati dai 6.455 di ieri a 14.516 di oggi. Nota: vanno aggiunti anche 130 casi positivi di aprile non ancora conteggiati.

I decessi più che raddoppiano nelle ultime 24 ore, tornando sopra quota 200: 222 morti dai 95 di ieri (e i 63 di lunedì). E’ il numero più alto dal 17 aprile.

Dagli ospedali. Prosegue il calo dei ricoveri: -122 dai -213 di ieri. In terapia intensiva si scende finalmente sotto a quota 500: -29 (ieri erano -23) per un totale di 480 ricoverati.

Situazione delle province. Tornano a crescere i nuovi contagi nella città metropolitana: +243 dai +144 di ieri, restando l’unica provincia lombarda sopra a quota 100. Tra l’altro per il totale si aggiungono anche 70 casi non conteggiati ad aprile. Crescono i contagi anche a Milano città: +91 dai +50 di ieri. Crescono tornando sopra quota 50 i contagi a Brescia (+99), Pavia (+70) e Varese (+67). Sotto a quota 10 ci sono Sondrio (7) e Mantova (2).

Italia. Il grande aumento di morti in Lombardia si ripercuote anche sui risultati nazionali. I morti in Italia crescono dai 236 di ieri ai 369 di oggi. In crescita anche i nuovi contagi a +1.444 dai 1.075 di ieri. -94 in terapia intensiva (ieri -52). Record dei dimessi: 8.014 persone hanno lasciato gli ospedali nelle ultime 24 ore (ieri 2.352).

Nel mondo l’Italia torna al terzo posto per morti nelle ultime 24 ore dietro a UK (+649) e USA (+564), al quarto posto sale il Belgio (+323). Anche per numero di morti totali l’Italia è terza dietro a Usa e UK.

Per gli ultimi dati sul mondo: https://www.worldometers.info/coronavirus/

Aiutiamoci da soli. Se vuoi aiutare a fornire un pasto alle famiglie di Milano che in questo momento sono più in difficoltà, puoi partecipare a #aggiungiunpastoatavola iniziativa di #milanopermilano. Puoi donare qui (il 100% del ricavato viene usato usato per acquistare cibo dalla Fondazione Comunità di Milano): milanopermilano.it/dona

DATI DALL’INIZIO DEL LOCKDOWN TOTALE

Contagi Lombardia (giornalieri)*
11/3: +1489 (+25,7%)
12/3: +1445 (+19,8%)
13/3: +1095 (+12,6%)
14/3: +1865 (+18,9%)
15/3: +1587 (+13,5%)
16/3: +1377 (+10,3%)
17/3: +1571 (+9,6%)
18/3: +1493 (+9,2%)
19/3: +2171 (+12,2%)
20/3: +2380 (+11,9%)
21/3: +3251** (+14,6%)
22/3: +1691 (+6,6%)
23/3: +1555 (+5,7%)
24/3: +1942 (+6,7%)
25/3: +1643 (+5,0%)
26/3: +2543 (+7,2%)
27/3: +2409 (+6.9%)
28/3: +2117 (+5.6%)
29/3: +1592 (+4,0%)
30/3: +1154 (+2,8%)
31/3: +1047 (+2,4%)
1/4: +1.575 (+3,6%)
2/4: +1.222 (+2,6%)
3/4: +1.455 (+3,1%)
4/4: +1.598 (+3,3%)
5/4: +1.337 (+2,7%)
6/4: +1.079 (+2,0%)
7/4: +791 (+1,5%)
8/4: +1.089 (+2,0%)
9/4: +1.388 (+2,5%)
10/4: +1.246 (+2,2%)
11/4: +1.544 (+2,7%)
12/4: +1.460 (+2,5%)
13/4: +1.262 (+2,1%)
14/4: +1.012 (+1,6%)
15/4: +827 (+1,3%)
16/4: +941 (+1,5%)
17/4: +1.041 (+1,6%)
18/4: +1.246 (+1,9%)
19/4: +855 (+1,3%)
20/4: +735 (+1,1%)
21/4: +960 (+1,4%)
22/4: +1.161 (+1,6%)
23/4: +1.073 (+1,5%)
24/4: +1.091 (+1,5%)
25/4: +713 (+1,0%)
26/4: +920 (+1,2%)
27/4: +590 (+0,8%)
28/4: +869 (+1,1%)
29/4: +786 (+1,0%)
30/4: +598 (+0,7%)
1/5: +737 (+0,9%)
2/5: +533 (+0,6%)
3/5: +526 (+0,6%)
4/5: +577 (+0,7%)
5/5: +500 (+0,6%)***
6/5: +634 (+0,8%) (a cui si aggiungono 130 casi di aprile ancora non conteggiati)
Totale: 79.369

Decessi Lombardia (giornalieri)*
9/3: 76 (+29,7%)
10/3: 135 (+40,5%)
11/3: 149 (+31,8%)
12/3: 127 (+20,6%)
13/3: 146 (+19,6%)
14/3: 76 (+8,5%)
15/3: 252 (+26,0%)
16/3: 202 (+16,6%)
17/3: 220 (+15,5%)
18/3: 319 (+19,5%)
19/3: 209 (+10,7%)
20/3: 381 (+17,6%)
21/3: 546** (+21,4%)
22/3: 361 (+11,7%)
23/3: 320 (+9,3%)
24/3: 402 (+10,6%)
25/3: 296 (+7,1%)
26/3: 387 (+8,6%)
27/3: 541 (+11,1%)
28/3: 542 (+10,0%)
29/3: 416 (+7,0%)
30/3: +458 (+7,2%)
31/3: +381 (+5,6%)
1/4: +394 (+5,5%)
2/4: +367 (+4,8%)
3/4: +351 (+4,4%)
4/4: +345 (+4,2%)
5/4: +249 (+2,9%)
6/4: +297 (+3,3%)
7/4: +282 (+3,1%)
8/4: +238 (+2,5%)
9/4: +300 (+3,1%)
10/4: +216 (+2,2%)
11/4: +273 (+2,7%)
12/4: +110 (+1,0%)
13/4: +280 (+2,6%)
14/4: +241 (+2,2%)
15/4: +235 (+2,1%)
16/4: +231 (+2,0%)
17/4: +243 (+2,1%)
18/4: +199 (+1,7%)
19/4: +163 (+1,4%)
20/4: +163 (+1,3%)
21/4: +203 (+1,6%)
22/4: +161 (+1,3%)
23/4: +200 (+1,6%)
24/4: +166 (+1,3%)
25/4: +163 (+1,2%)
26/4: +56 (+0,4%)
27/4: +124 (+0,9%)
28/4: +126 (+0,9%)
29/4: +104 (+0,8%)
30/4: +93 (+0,7%)
1/5: +88 (+0,6%)
2/5: +47 (+0,3%)
3/5: +42 (+0,3%)***
4/5: +63 (+0,4%)
5/5: +95 (+0,7%)
6/5: +222 (+1,5%)
Totale: 14.611

Contagi Milano città metropolitana (giornalieri)*
11/3: +333 (+55,4%)
12/3: +221 (+23,7%)
13/3: +152 (+13,2%)
14/3: +244 (+18,6%)
15/3: +200 (+12,8%)
16/3: +233 (+13,3%)
17/3: +343 (+17,2%)
18/3: +318 (+13,6%)
19/3: +634 (+23,9%)
20/3: +526 (+12,2%)
21/3: +868** (+22,8%)
22/3: +424 (+9,0%)
23/3: +230 (+4,5%)
24/3: +375 (+7,0%)
25/3: +373 (+6,5%)
26/3: +848 (+13,9%)
27/3: +574 (+8,2%)
28/3: +314 (+4,2%)
29/3: +546 (+7,0%)
30/3: +348 (+4,1%)
31/3: +235 (+2,7%)
1/4: +611 (+6,8%)
2/4: +482 (+5,0%)
3/4: +387 (+3,8%)
4/4: +428 (+4,1%)
5/4: +411 (+3,7%)
6/4: +308 (+2,7%)
7/4: +249 (+2,1%)
8/4: +252 (+2,1%)
9/4: +440 (+3,6%)
10/4: +269 (+2,1%)
11/4: +520 (+4,0%)
12/4: +412 (+3,1%)
13/4: +481 (+3,5%)
14/4: +189 (+1,3%)
15/4: +325 (+2,2%)
16/4: +277 (+1,8%)
17/4: +325 (+2,1%)
18/4: +269 (+1,7%)
19/4: +279 (+1,7%)
20/4: +287 (+1,8%)
21/4: +408 (+2,5%)
22/4: +480 (+2,9%)
23/4: +277 (+1,6%)
24/4: +412 (+2,3%)
25/4: +219 (+1,2%)
26/4: +463 (+3,1%)
27/4: +188 (+1,0%)
28/4: +278 (+1,4%)
29/4: +284 (+1,5%)
30/4: +216 (+1,1%)
1/5: +364 (+1,8%)
2/5: +249 (+1,2%)
3/5: +118 (+0,6%)***
4/5: +186 (+0,9%)
5/5: +144 (+0,7%)
6/5: +243 (+1,1%) (a cui si aggiungono altri 70 positivi di aprile non ancora conteggiati)
Totale: 20.711

Contagi Milano città (giornalieri)*
11/3: +113
12/3: +92
13/3: +83
14/3: +98
15/3: +79 (+12,5%)
16/3: +102 (+14,3%)
17/3: +151 (+18,5%)
18/3: +127 (+13,1%)
19/3: +287 (+18,5%)
20/3: +172 (+12,4%)
21/3: +279 (+12,4%)
22/3: +210 (+11,8%)
23/3: +137 (+6,7%)
24/3: +121 (+5,5%)
25/3: +141 (+6,1%)
26/3: +310** (+12,7%)
27/3: +261 (+9,5%)
28/3: +150 (+4,9%)
29/3: +247 (+7,8%)
30/3: +154 (+4,5%)
31/3: +96 (+2,6%)
1/4: +159 (+4,3%)
2/4: +203 (+5,3%)
3/4: +166 (+4,1%)
4/4: +178 (+4,2%)
5/4: +171 (+3,9%)
6/4: +112 (+2,4%)
7/4: +99 (+2,1%)
8/4: +80 (+1,6%)
9/4: +155 (+3,2%)
10/4: +127 (+2,5%)
11/4: +262 (+5,1%)
12/4: +193 (+3,5%)
13/4: +296 (+5,3%)
14/4: +57 (+0,9%)***
15/4: +144 (+2,4%)
16/4: +102 (+1,6%)
17/4: +166 (+2,6%)
18/4: +95 (+1,6%)
19/4: +128 (+1,9%)
20/4: +160 (+2,4%)
21/4: +246 (+3,6%)
22/4: +161 (+2,3%)
23/4: +105 (+1,4%)
24/4: +246 (+3,4%)
25/4: +80 (+1,0%)
26/4: +241 (+3,1%)
27/4: +79 (+1,0%)
28/4: +149 (+1,8%)
29/4: +86 (+1,0%)
30/4: +56 (+0,7%)
1/5: +177 (+2,1%)
2/5: +115 (+1,3%)
3/5: +41 (+0,4%)***
4/5: +48 (+0,5%)
5/5: +50 (+0,5%)
6/5: +91 (+1,0%)
Totale: 8.680

*Nota: tra parentesi la variazione rispetto all’ammontare totale del giorno prima (di contagi o decessi).
**Numero più elevato dall’inizio dell’emergenza
***Percentuale più bassa di incremento

Fonte: dati Regione Lombardia

Articoli di oggi:
5 ATTIVITA’ SPORTIVE ALL’APERTO, senza uscire dalla LOMBARDIA
Le attività riaperte a cui (di fatto) è impedito di GUADAGNARE
La Campania batte la Lombardia 1000 a zero
Coronavirus: le TRE STRATEGIE più utilizzate nel mondo. Qual è la migliore per uscire dall’emergenza?

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5 ATTIVITA’ SPORTIVE ALL’APERTO, senza uscire dalla LOMBARDIA

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Ph. credits: siviaggia

Dopo questo lungo periodo di confinamento, il corpo ha bisogno di varcare i confini. Non della regione, non della legge, ma della pigrizia. Ecco allora 5 ottimi sport individuali, alternativi, stimolanti e capaci di rimettere al mondo anche la testa, facendoci godere di paesaggi incredibili. Nella fase 2 ricordiamo che è possibile raggiungere con mezzi pubblici o privati il luogo in cui si intende fare attività motoria, sempre all’interno della propria regione. Alcuni dei luoghi segnalati sono al momento ancora non accessibili (vedi nota in fondo all’articolo) ma l’elenco fornito riguarda le prossime settimane, soprattutto se la situazione consentirà più libertà di movimento pur all’interno dei confini regionali. 

Nota: di seguito abbiamo fornito indicazione dei luoghi ideali dove praticare queste attività. Alcuni di questi possono avere l’accesso ancora non consentito al pubblico. Suggeriamo di controllare, soprattutto in questi primi giorni di fase due.

5 ATTIVITA’ SPORTIVE ALL’APERTO, senza uscire dalla LOMBARDIA


#1 Il trekking

Ph. credits: siviaggia

Si tratta di lunghe e lente camminate in mezzo alla natura, un mix tra una camminata in mezzo alla natura e dell’escursionismo. Lo si fa ovunque ci sia un bel paesaggio, ma più volentieri in montagna. L’aria pura aiuta a rilassarsi e ad allontanare lo stress.
Se siete alle prime armi meglio scegliere sentieri sterrati ma semplici. I percorsi di suddividono, infatti, in turistici, escursionistici semplici ed esperti e, infine, attrezzati. Gli itinerari turistici sono poco impegnativi, ma comunque suggestivi. Molto praticato anche il dog-trekking.

Dove praticarlo?

Per tutti i livelli, si consigliano: il Sentiero del Cardinello, in Valtellina, una mulattiera larga, non difficile, scavata sul fianco della montagna. Qui potrete godere i paesaggi unici come cascate e torrenti meravigliosi. Oppure il sentiero ornitologico Walter Corti, nel Parco delle Orobie Valtellinesi, o quello glaciologico Vittorio Sella, appartenente all’Ecomuseo Valmalenco.

Un altro classico è il percorso dei Laghi Gemelli. Si parte da Carona, in val Brembana. Da qui si sale fino al sentiero 213 (1779 m). Poco oltre si arriva alla diga del lago Marcio (1840 m) e qui si esce dal bosco. Si costeggia l’intera sponda del lago fino ad incrociare il sentiero 212 che sale da Branzi e il sentiero 250, quindi si scende fino al ponticello che attraversa la val di Gorno e da qui si sale fino ai Laghi Gemelli.

Più impegnativo il Resegone, il monte che domina il panorama di Milano, con la cresta a forma di sega che quando ti avvicini significa una successione di canaloni. Ai piani d’Erna si prende il sentiero numero 5 che dopo meno di un’ora di cammino incrocia il numero 1. Si sale alla Beduletta (1320 metri), un balcone naturale da cui si gode un’ottima panoramica su Lecco. Si supera poi il canalone della val Comera e si giunge al Pian Serrada. Si continua per roccette e tratti in salita fino ad incontrare il sentiero n. 11, lungo il quale si raggiunge il rifugio Azzoni, poco sotto la cima Cermenati, a circa 1.800 metri

Per gli escursionisti esperti, con ottime condizioni fisiche e l’attrezzatura adeguata, si consiglia l’Alta Via dell’Ortles, nel Parco dello Stelvio, un percorso lungo 119.5 chilometri, tra i più belli e i impegnativi dell’alpino.

Leggi anche: Trekking: 5 percorsi in giornata da Milano


#2 Il kitesurf

Ph. credits: northlakecomo

Il kitesurf è uno sport a vela che consiste nel planare sull’acqua con una tavola simmetrica, simile ad una tavola da wake-board. Lo si fa sfruttando la forza del vento grazie a un grande aquilone (kite in inglese) manovrabile attraverso una barra.

Sport adrenalitico praticabile sui laghi lombardi, ora raggiungibili se all’interno della propria regione. L’obbligo della masherina prima e dopo l’attività sportiva è obbligatorio.

Dove praticarlo?
Il Lago di Como* è adatto a tutti i livelli: destinazione perfetta, Colico, con il suo bellissimo lido, una bella energia e con un vento tra i 15 ed i 18 nodi.
Per i kitesurfer più avanzati, ottime destinazioni si trovano sui laghi d’Iseo e Maggiore, più ventosi.


#3 Il fitwalking

Ph. credits: parks

Il termine inglese significa letteralmente “camminare per la forma fisica” e si basa sull’osservazione di una corretta meccanica del movimento, acquisita conoscendo e praticando una tecnica ben precisa che parte dall’appoggio dei piedi, passa per il movimento del bacino e si completa con quello di spalle e braccia.

Dove praticarlo?
Di parchi e tragitti in Lombardia siamo pieni, ma un parco che toglie il fiato, unendo la dimensione paesaggistica a quella culturale, è quello del Castello di Zavattarello, situato nell’alta val Tidone nell’Oltrepò Pavese. Ben 79 ettari intorno alla rocca che dominano il paese.


#4 Il running e il jogging

Ph. credits: radiolombardia

Il minimo comune denominatore è la corsa, ma se nel primo caso sono importanti tempi e distanze, costanza e obiettivi, nel secondo lo scopo è quello di tenersi in forma e voler stare bene con sé stessi. In ogni caso fondamentali le calzature per preservare la salute dei piedi e dei distretti superiori.

Dove praticarli?
Per esempio, nel meraviglioso Parco della Villa di Monza*. Questo parco è talmente ampio e variegato, ricco di angoli e paesaggi, da meritare vari itinerari. Con i suoi 700 ettari, di cui 40 di giardini, e il suo muro di recinzione lungo 14 km, è l’ideale per correre.


#5 La bicicletta

Ph. credits: inognidove

“E’ come andare in bicicletta”, si dice. Esatto, perché una volta che si è imparato non si abbandona più. Le passeggiate che si possono fare in bicicletta sono bellissime e di consistente lunghezza. Sterrati, piste ciclabili o grandi ciclovie segnalate, la Lombardia offre paesaggi diversi tra loro e molto affascinanti, che vanno dai fiumi alle risaie, dalle ville alle colline.

Dove praticarlo?
Consigliamo la pista ciclabile Villoresi*: l’itinerario segue il corso del canale Villoresi, costruito alla fine dell’800 per irrigare i campi della Lombardia.
Il percorso è diviso in varie tratte, la più conosciuta è la Garbagnate Milanese -Arconate, nota anche come Pista ciclabile Villoresi. Di facile percorrenza, attraversa le meravigliose campagne lombarde e diversi caratteristici borghi, inclusi tra i più belli d’Italia.

Leggi anche: 5 itinerari in bicicletta

Tutte queste attività motorie fanno bene, ma sempre e comunque nel rispetto delle norme per il contenimento del contagio da coronavirus. Perciò, distanza di sicurezza, mascherina da indossare prima e dopo l’allenamento. 

* Le Alzaie Villoresi, il Parco di Monza, al momento sono ancora chiusi per evitare assembramenti. Idem per le spiagge del lecchese (es. Colico e Dervio). (Aggiornamento articolo)

BARBARA VOLPINI

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Le attività riaperte a cui (di fatto) è impedito di GUADAGNARE

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Credits: fuoridalcomune.it - Attività chiusa

L’Italia è ripartita il 4 maggio, anche se solo in modo parziale, con riattivazione dei principali cantieri edili e infrastrutturali, e la prevalenza allo smartworking per le attività professionali. Ma riaprire non basta: in alcuni casi infatti alla riapertura si accompagnano vincoli che, di fatto, impediscono di ripartire davvero. 

Le attività riaperte a cui (di fatto) è impedito di GUADAGNARE

#1 Bar e ristoranti: con delivery e asporto incassi irrisori

Fino al 3 maggio già molte attività del comparto di somministrazione di alimenti quali, bar, ristoranti, pizzerie, pasticcerie e gelaterie per mantenere un minimo di lavoro avevano puntato sulle consegne a domicilio per mezzo del servizio di delivery o direttamente, anche se la maggior parte erano rimasti chiusi. Dal 4 maggio con la possibilità per le persone di recarsi di persone e usufruire del servizio di take-away, si è ampliata la possibilità di vendita, ma restando tali le regole di distanziamento e il fatto di non poter consumare nei pressi degli esercizi commerciali per evitare assembramenti l’incremento d’affari è risibile e quasi sempre non pareggia neppure i costi vivi legati all’apertura.
Al contempo non essendoci stato uno stop alle bollette, agli affitti dei locali e nessun aiuto economico dal governo la situazione si fa ogni giorno sempre più disastrosa.

Anche con il successivo allentamento previsto da giugno e l’accesso di clienti al tavolo per bar e ristoranti il dimezzamento dei tavoli, la formazione dei dipendenti, la sanificazione e mascherine incidono sui costi. “Molti stanno considerando di non riaprire, perché un’impresa deve andare in pari con i costi – sottolinea Roberto Calugi, direttore di Fipe Confcommercio – Norme che rendono l’attività antieconomica, in mancanza di aiuti, non hanno senso” e ad oggi quasi nessuno ha ricevuto nemmeno il prestito fino a 25.000 euro che servirebbero comunque solo come palliativo e sarebbe altro debito per le attività.

#2 Agenzie immobiliari: i rogiti sono fermi e i clienti non possono chiudere trattative

Le agenzie immobiliari che hanno riaperto il 4 maggio quali regole dovranno osservare? Indossare le mascherine, guanti e mettere a disposizione dei clienti gel disinfettante a base alcolica e sanificare minimo due volte al giorno l’agenzia. Gli appuntamenti rispetteranno un calendario esclusivo e si incontreranno i clienti nelle agenzie, mantenendo la distanza di sicurezza. Le sale d’attesa in agenzia non dovranno essere utilizzate: le persone rispetteranno giorno e orario di appuntamento senza incrociarne altre.

Il vero problema riguarda la visita degli appartamenti. Le visite presso le abitazioni da vendere sono state bloccate da due mesi, e se anche la maggioranza delle agenzie in franchising o portali immobiliari hanno fornito il servizio di visita da remoto per mantenere il contatto con il cliente, i rogiti si sono fermati e non vi è certezza di quando si potranno chiudere nuove trattative. 

La categoria inoltre non ha ricevuto aiuti dallo Stato, se non per chi è riuscito il bonus di 600 euro, e come specificato dai prefetti gli spostamenti con l’autocertificazione non sono consentiti per attività non essenziali come recarsi presso un’agenzia immobiliare o visitare un immobile. Con il risultato che nonostante la possibilità di riaprire a questo settore non è consentito guadagnare.

#3 Negozi di vestiti per bambini: sanificazione dei locali e di tutti i vestiti ad ogni utilizzo (trasformandoli da nuovi a “vintage”)

Sanificare vuol dire di fatto vendere capi usati perchè l’uso dei normali sanificanti finirebbe per rovinare oggetti delicati come indumenti, biancheria e calzature. Un metodo rapido e sicuro è quello di attivare una procedura di sanificazione con l’ozono degli interni dei negozi, dei camerini e degli abiti provati dai clienti, ma le cabine ad ozono costano dai 3.000 euro in su, e non si hanno conferme ufficiali di efficacia con il coronavirus. Le operazioni di pulizia e igiene del punto vendita devono essere svolte almeno due volte giorno e nei locali devono essere garantiti un’adeguata areazione naturale e il ricambio d’aria con necessità di effettuare la pulizia dei filtri dell’aria condizionata o, se necessaria, la revisione dell’impianto.

Le stime degli incassi sono attorno al 30%, e i negozi dovranno coprire i costi al 100% oltre ad avere in magazzino vestiaro non di stagione e di fatto invendibile, la stessa sorte toccherà tutti i negozi di abbigliamento che riapriranno nelle prossime settimane.

Questi sono tre esempi di come le emergenze nel nostro paese cambino ma la risposta rimane sempre la stessa: aumentare la burocrazia e i vincoli a carico di chi svolge un’attività.

FABIO MARCOMIN

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La Campania batte la Lombardia 1000 a zero

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Credits: ilmessaggero.it . Vincenzo De Luca

Il governatore della Regione Campania Vincenzo de Luca dopo aver appurato la lentezza del Governo nel soccorrere economicamente le partite iva in difficoltà ha preso in mano la situazione. La Regione Lombardia al momento ancora ferma al palo.

La Campania batte la Lombardia 1000 a zero

# In Campania: basta una domanda sulla piattaforma regionale per i professionisti

Il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha previsto un sostegno diretto agli autonomi, a prescindere da quello in arrivo dal Governo, finanziando complessivamente 80 milioni di euro con risorse del Fondo Europeo per lo sviluppo regionale. Nel Piano Socio Economico contro la crisi generata dall’emergenza Covid-19 elaborato dalla Regione Campania per sostenere i lavoratori autonomi, titolari di partita IVA iscritti alla gestione separata INPS o alla casse private, è stata prevista l’erogazione di un bonus nella forma di un contributo a fondo perduto una tantum pari a € 1.000,00. 

Possono richiederlo i titolari di partita IVA attiva alla data del 23/02/2020, accedendo ad un’apposita piattaforma e in possesso dei seguenti requisiti:

– iscrizione all’albo professionale ed alla relativa Cassa previdenziale privata ovvero, nel caso in cui l’Albo professionale non sia costituito, alla gestione separata INPS;

– inizio attività prima del 1/1/2020;

– sede/studio sul territorio regionale;

– non iscrizione ad altra forma di previdenza obbligatoria;

– fatturato dell’anno 2019 inferiore ad euro 35.000,00.

Fonte: porfesr.regione.campania.it

# La Lombardia prevede solo “pacchetti famiglie” da € 500

La Regione Lombardia ha messo in campo solo 16,5 milioni come contributo una tantum per pagamento di una rata del mutuo o un contributo e-learning una tantum pari all’80% delle spese sostenute fino ad un massimo di euro 500 a nucleo familiare per l’acquisto di pc fisso o portatile o tablet con fotocamera e microfono. I requisiti privilegiano la presenza di figli in famiglia. Chi vive da solo dovrà cercare altrove.

Per i lavoratori autonomi al momento non risulta ancora nessuna iniziativa.

A ruoli invertiti avremmo incensato l’efficienza lombarda, in questo caso non possiamo fare altro che elogiare la Regione Campania che ha messo a disposizione risorse 5 volte superiori, con un contributo doppio di sostegno diretto agli autonomi. È alquanto strano che nel territorio della partite iva per eccellenza ci sia così scarsa considerazione e lungimiranza da parte dei politici per la loro sorte a maggior ragione in questa emergenza, magari single, e maggiore verso le famiglie che vede la Lombardia tra le ultime in Italia per numero medio dei componenti.

FABIO MARCOMIN

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Coronavirus: le TRE STRATEGIE più utilizzate nel mondo. Qual è la migliore per uscire dall’emergenza?

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credit: John MacDougal/POOL via AP

Il 4 maggio è iniziata ufficialmente la fase 2 in Italia. Mentre stiamo ancora cercando di capire come funzionerà e cosa succederà nelle prossime settimane, proviamo a fare il punto su come si sono comportate le altre nazioni durante la fase 1 e con quali risultati. Anche limitandoci alla sola Europa, infatti, è evidente che la reazione dei diversi paesi al coronavirus ha mostrato approcci molto diversi tra loro, che si possono spiegare considerando le diverse attitudini culturali e politiche. Ma queste strategie hanno portato anche a risultati molto diversi tra loro e che potrebbero insegnarci qualcosa sulle scelte da fare e sui sistemi da adottare per affrontare con successo la fase 2.

Coronavirus: le TRE STRATEGIE più utilizzate nel mondo. Qual è la migliore per uscire dall’emergenza?

#1 Lockdown totale: controllo dello Stato

Foto: Andrea Cherchi (c)

Questa strategia si basa sul contrasto radicale del contagio attraverso un blocco totale di tutte le attività non strettamente indispensabili e il forzato isolamento sociale, con divieto assoluto di uscire dalle proprie abitazioni se non per ragioni di stringente necessità. Il principio guida è che la tutela della vita di ciascun cittadino è un dovere dello Stato e misure straordinarie sono necessarie e giustificate per difendere l’intera popolazione, anche a scapito del sistema economico.

La prima nazione europea ad imporre un lockdown totale è stata l’Italia, 14 giorni dopo la terza morte per coronavirus nel paese, seguita una settimana dopo dalla Spagna.

Anche Francia, Belgio e Gran Bretagna hanno imposto un lockdown, ma senza bloccare le filiere produttive non essenziali e consentendo alle persone di uscire per svolgere attività fisica all’aperto.

#2 No Lockdown: libertà ai cittadini

27 aprile (Fonte: Instagram @jimmyslowdive)

All’estremo opposto c’è la Svezia, dove l’unica misura restrittiva adottata è stata quella di sospendere gli eventi pubblici ma scuole, negozi, attività produttive, bar e ristoranti sono rimasti aperti. Non ci sono particolari restrizioni agli spostamenti dei cittadini e ci si affida soprattutto alla responsabilità individuale delle persone nel seguire alcune norme di sicurezza suggerite. Il risultato dell’approccio svedese – molto discusso e criticato all’estero – non ha prodotto le stragi che alcuni commentatori avevano previsto e almeno per il momento, le cifre sembrano premiare questa scelta. I casi registrati nel paese sono circa 23mila, con 2.854 morti su un totale di 10 milioni di abitanti. Per fare un paragone, il Belgio, che ha 11 milioni di abitanti e ha adottato restrizioni molto più estese, registra più di 50 mila casi con oltre 8 mila morti.

“Come in molte altre nazioni, puntiamo ad appiattire la curva, rallentando il contagio il più possibile per evitare il collasso del sistema sanitario e della società in generale”, ha spiegato Anders Tegnell, epidemiologo della Public Health Agency svedese, a Nature, “La differenza rispetto alle misure prese nelle altre nazioni è dovuta alle leggi sulle malattie trasmissibili, che in Svezia sono basate quasi esclusivamente su misure volontarie e sulla responsabilità individuale. Le nostre leggi dicono chiaramente che il cittadino ha la responsabilità di non diffondere una malattia e noi siamo partiti da qui. Le nostre leggi ci permettono di imporre una quarantena a un gruppo di persone o a piccole zone, come una scuola o un hotel. Ma non possiamo legalmente imporre il lockdown in un’intera area geografica”. Tegnell ammette comunque che nessuno sa molto di questa malattia e tutti stanno imparando a gestirla giorno dopo giorno. “Per decidere quale strategia seguire, abbiamo cercato di capire se altre nazioni avessero pubblicato qualche analisi sugli effetti delle diverse misure restrittive ma non abbiamo trovato quasi niente. Abbiamo pertanto deciso di ridurre il contagio quanto più possibile persuadendo la popolazione e ricordando loro di fare attenzione alle misure di sicurezza. Non abbiamo bisogno di chiudere tutto perché pensiamo sarebbe controproducente”.

Leggi anche: Svezia: per il New York Times è il modello vincente

#3 Strategia delle TRE T: tracciare, testare e trattare

test thru (drive-in tamponi test)
test thru (drive-in tamponi test)

Questo è il modello applicato in Corea del sud e adottato anche da alcuni Paesi Europei, come Germania, Lettonia e i paesi del Nord Europa. In Italia, anche il Veneto, sotto la guida del Prof. Crisanti, sta cercando di adottare questo tipo di strategia.

In questo modello, le misure di lockdown sono più soft ma soprattutto sono affiancate da sistemi di identificazione, tracciamento e isolamento dei positivi.

Durante la fase di emergenza e crescita esponenziale, il contrasto e il contenimento del virus possono passare attraverso misure di distanziamento sociale, per spalmare il numero di contagi su un periodo più ampio di tempo e fornire cure adeguate a tutti evitando il collasso del sistema sanitario. Per dare «scacco matto» al virus, però, il distanziamento sociale da solo non basta e nel lungo periodo bisogna attuare delle misure per spezzare la catena dei contagi e l’unico modo di farlo è individuare tutti i casi, isolarli e tracciarne i contatti.  Ad affermarlo è lo stesso direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus “Il modo più efficace per prevenire le infezioni e salvare vite umane è rompere la catena di trasmissione. Per fare ciò è necessario testare e isolare. Non puoi combattere un incendio con gli occhi bendati. Non possiamo fermare questa pandemia se non sappiamo chi è infetto».

Il concetto è chiaro. La strada da seguire per la lotta al COVID-19 deve passare attraverso 3 azioni fondamentali:

  • testare tutti gli individui con sospetta infezione da coronavirus
  • tracciarne i contatti avuti sino ai due giorni precedenti ai sintomi ed estendere il test anche a queste persone.
  • trattare e isolare i positivi

Ad oggi in termini di contenimento di contagi e dei decessi, le due nazioni che sembrano aver raggiunto pieno controllo della situazione sono Germania e, soprattutto, la Corea del Sud che è riuscita con questa strategia a passare in poche settimane da seconda nazione più colpita al mondo alla prima ad aver stabilizzato la curva dei contagi.

Solo se saremo in grado di mettere in piedi un sistema che rispetti queste condizioni saremo in grado di interrompere la catena di contagi e di cominciare una fase di con-vivenza con il virus più sicura e consapevole.

Leggi anche: Quello che la Corea sta facendo per sconfiggere il Coronavirus

L’eccezione TEDESCA: le 5 mosse che hanno consentito alla Germania di vincere contro il coronavirus (per ora)

Dati aggiornati su paesi e coronavirus: https://www.worldometers.info/coronavirus/

 

FONTI

https://www.politico.eu/article/europes-coronavirus-lockdown-measures-compared/

https://www.wumingfoundation.com/giap/2020/03/modello-italia-coronavirus/

https://www-tpi-it.cdn.ampproject.org/c/s/www.tpi.it/cronaca/vespignani-coronavirus-intervista-virologi-italiani-e-3t-20200503595940/amp/

https://www.who.int/dg/speeches/detail/who-director-general-s-opening-remarks-at-the-media-briefing-on-covid-19—16-march-2020

https://www.nature.com/articles/d41586-020-01171-5

LAURA COSTANTIN

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🔴 Dati 5 maggio. Lombardia: nuovo MINIMO dei nuovi contagi (+500). Decessi in rialzo ma sempre sotto i 100

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Foto: Andrea Cherchi (c)

5 maggio 2020. Nuovo minimo dei contagi giornalieri in Lombardia: +500. In rialzo i decessi (95 morti nelle ultime 24 ore). Stessa dinamica (contagi in calo, decessi in crescita) anche per l’Italia.

I contagi giornalieri segnano il nuovo minimo da inizio marzo: +500 (ieri erano +577), con tamponi in calo rispetto a ieri (6.455 da 7.978).

I decessi invece aumentano, pur restando sotto a quota 100: 95 morti nelle ultime 24 ore, dai 63 di ieri.

Dagli ospedali. Prosegue il calo dei ricoveri: -213 dai -195 di ieri. Riprendono a calare anche i ricoveri in terapia intensiva: -23 (ieri erano invariati). 

Situazione delle province. Riduzione di nuovi contagi nella città metropolitana: +144 dai +186 di ieri, restando l’unica provincia lombarda sopra a quota 100. Stabili i contagi a Milano città: +50 dai +48 di ieri. Le altre provincie sono sotto controllo, entro l’area 50 restano Brescia (+46 da +94), Lodi (52) e Varese (53). Forte calo a Bergamo (+12 da +85). Nessuna provincia è sotto a quota 10.

Italia. Anche in Italia si registra una crescita dei decessi che tornano sopra quota 200: 236 morti nelle ultime 24 ore dai 195 di ieri. Continuano a calare i nuovi contagi a +1.075 dai 1.221 di ieri. -52 in terapia intensiva (ieri -22). 2.352 persone sono state dimesse nelle ultime 24 ore (ieri 1.225).

Per gli ultimi dati sul mondo: https://www.worldometers.info/coronavirus/

Aiutiamoci da soli. Se vuoi aiutare a fornire un pasto alle famiglie di Milano che in questo momento sono più in difficoltà, puoi partecipare a #aggiungiunpastoatavola iniziativa di #milanopermilano. Puoi donare qui (il 100% del ricavato viene usato usato per acquistare cibo dalla Fondazione Comunità di Milano): milanopermilano.it/dona

DATI DALL’INIZIO DEL LOCKDOWN TOTALE

Contagi Lombardia (giornalieri)*
11/3: +1489 (+25,7%)
12/3: +1445 (+19,8%)
13/3: +1095 (+12,6%)
14/3: +1865 (+18,9%)
15/3: +1587 (+13,5%)
16/3: +1377 (+10,3%)
17/3: +1571 (+9,6%)
18/3: +1493 (+9,2%)
19/3: +2171 (+12,2%)
20/3: +2380 (+11,9%)
21/3: +3251** (+14,6%)
22/3: +1691 (+6,6%)
23/3: +1555 (+5,7%)
24/3: +1942 (+6,7%)
25/3: +1643 (+5,0%)
26/3: +2543 (+7,2%)
27/3: +2409 (+6.9%)
28/3: +2117 (+5.6%)
29/3: +1592 (+4,0%)
30/3: +1154 (+2,8%)
31/3: +1047 (+2,4%)
1/4: +1.575 (+3,6%)
2/4: +1.222 (+2,6%)
3/4: +1.455 (+3,1%)
4/4: +1.598 (+3,3%)
5/4: +1.337 (+2,7%)
6/4: +1.079 (+2,0%)
7/4: +791 (+1,5%)
8/4: +1.089 (+2,0%)
9/4: +1.388 (+2,5%)
10/4: +1.246 (+2,2%)
11/4: +1.544 (+2,7%)
12/4: +1.460 (+2,5%)
13/4: +1.262 (+2,1%)
14/4: +1.012 (+1,6%)
15/4: +827 (+1,3%)
16/4: +941 (+1,5%)
17/4: +1.041 (+1,6%)
18/4: +1.246 (+1,9%)
19/4: +855 (+1,3%)
20/4: +735 (+1,1%)
21/4: +960 (+1,4%)
22/4: +1.161 (+1,6%)
23/4: +1.073 (+1,5%)
24/4: +1.091 (+1,5%)
25/4: +713 (+1,0%)
26/4: +920 (+1,2%)
27/4: +590 (+0,8%)
28/4: +869 (+1,1%)
29/4: +786 (+1,0%)
30/4: +598 (+0,7%)
1/5: +737 (+0,9%)
2/5: +533 (+0,6%)
3/5: +526 (+0,6%)
4/5: +577 (+0,7%)
5/5: +500 (+0,6%)***
Totale: 78.605

Decessi Lombardia (giornalieri)*
9/3: 76 (+29,7%)
10/3: 135 (+40,5%)
11/3: 149 (+31,8%)
12/3: 127 (+20,6%)
13/3: 146 (+19,6%)
14/3: 76 (+8,5%)
15/3: 252 (+26,0%)
16/3: 202 (+16,6%)
17/3: 220 (+15,5%)
18/3: 319 (+19,5%)
19/3: 209 (+10,7%)
20/3: 381 (+17,6%)
21/3: 546** (+21,4%)
22/3: 361 (+11,7%)
23/3: 320 (+9,3%)
24/3: 402 (+10,6%)
25/3: 296 (+7,1%)
26/3: 387 (+8,6%)
27/3: 541 (+11,1%)
28/3: 542 (+10,0%)
29/3: 416 (+7,0%)
30/3: +458 (+7,2%)
31/3: +381 (+5,6%)
1/4: +394 (+5,5%)
2/4: +367 (+4,8%)
3/4: +351 (+4,4%)
4/4: +345 (+4,2%)
5/4: +249 (+2,9%)
6/4: +297 (+3,3%)
7/4: +282 (+3,1%)
8/4: +238 (+2,5%)
9/4: +300 (+3,1%)
10/4: +216 (+2,2%)
11/4: +273 (+2,7%)
12/4: +110 (+1,0%)
13/4: +280 (+2,6%)
14/4: +241 (+2,2%)
15/4: +235 (+2,1%)
16/4: +231 (+2,0%)
17/4: +243 (+2,1%)
18/4: +199 (+1,7%)
19/4: +163 (+1,4%)
20/4: +163 (+1,3%)
21/4: +203 (+1,6%)
22/4: +161 (+1,3%)
23/4: +200 (+1,6%)
24/4: +166 (+1,3%)
25/4: +163 (+1,2%)
26/4: +56 (+0,4%)
27/4: +124 (+0,9%)
28/4: +126 (+0,9%)
29/4: +104 (+0,8%)
30/4: +93 (+0,7%)
1/5: +88 (+0,6%)
2/5: +47 (+0,3%)
3/5: +42 (+0,3%)***
4/5: +63 (+0,4%)
5/5: +95 (+0,7%)
Totale: 14.389

Contagi Milano città metropolitana (giornalieri)*
11/3: +333 (+55,4%)
12/3: +221 (+23,7%)
13/3: +152 (+13,2%)
14/3: +244 (+18,6%)
15/3: +200 (+12,8%)
16/3: +233 (+13,3%)
17/3: +343 (+17,2%)
18/3: +318 (+13,6%)
19/3: +634 (+23,9%)
20/3: +526 (+12,2%)
21/3: +868** (+22,8%)
22/3: +424 (+9,0%)
23/3: +230 (+4,5%)
24/3: +375 (+7,0%)
25/3: +373 (+6,5%)
26/3: +848 (+13,9%)
27/3: +574 (+8,2%)
28/3: +314 (+4,2%)
29/3: +546 (+7,0%)
30/3: +348 (+4,1%)
31/3: +235 (+2,7%)
1/4: +611 (+6,8%)
2/4: +482 (+5,0%)
3/4: +387 (+3,8%)
4/4: +428 (+4,1%)
5/4: +411 (+3,7%)
6/4: +308 (+2,7%)
7/4: +249 (+2,1%)
8/4: +252 (+2,1%)
9/4: +440 (+3,6%)
10/4: +269 (+2,1%)
11/4: +520 (+4,0%)
12/4: +412 (+3,1%)
13/4: +481 (+3,5%)
14/4: +189 (+1,3%)
15/4: +325 (+2,2%)
16/4: +277 (+1,8%)
17/4: +325 (+2,1%)
18/4: +269 (+1,7%)
19/4: +279 (+1,7%)
20/4: +287 (+1,8%)
21/4: +408 (+2,5%)
22/4: +480 (+2,9%)
23/4: +277 (+1,6%)
24/4: +412 (+2,3%)
25/4: +219 (+1,2%)
26/4: +463 (+3,1%)
27/4: +188 (+1,0%)
28/4: +278 (+1,4%)
29/4: +284 (+1,5%)
30/4: +216 (+1,1%)
1/5: +364 (+1,8%)
2/5: +249 (+1,2%)
3/5: +118 (+0,6%)***
4/5: +186 (+0,9%)
5/5: +144 (+0,7%)
Totale: 20.398

Contagi Milano città (giornalieri)*
11/3: +113
12/3: +92
13/3: +83
14/3: +98
15/3: +79 (+12,5%)
16/3: +102 (+14,3%)
17/3: +151 (+18,5%)
18/3: +127 (+13,1%)
19/3: +287 (+18,5%)
20/3: +172 (+12,4%)
21/3: +279 (+12,4%)
22/3: +210 (+11,8%)
23/3: +137 (+6,7%)
24/3: +121 (+5,5%)
25/3: +141 (+6,1%)
26/3: +310** (+12,7%)
27/3: +261 (+9,5%)
28/3: +150 (+4,9%)
29/3: +247 (+7,8%)
30/3: +154 (+4,5%)
31/3: +96 (+2,6%)
1/4: +159 (+4,3%)
2/4: +203 (+5,3%)
3/4: +166 (+4,1%)
4/4: +178 (+4,2%)
5/4: +171 (+3,9%)
6/4: +112 (+2,4%)
7/4: +99 (+2,1%)
8/4: +80 (+1,6%)
9/4: +155 (+3,2%)
10/4: +127 (+2,5%)
11/4: +262 (+5,1%)
12/4: +193 (+3,5%)
13/4: +296 (+5,3%)
14/4: +57 (+0,9%)***
15/4: +144 (+2,4%)
16/4: +102 (+1,6%)
17/4: +166 (+2,6%)
18/4: +95 (+1,6%)
19/4: +128 (+1,9%)
20/4: +160 (+2,4%)
21/4: +246 (+3,6%)
22/4: +161 (+2,3%)
23/4: +105 (+1,4%)
24/4: +246 (+3,4%)
25/4: +80 (+1,0%)
26/4: +241 (+3,1%)
27/4: +79 (+1,0%)
28/4: +149 (+1,8%)
29/4: +86 (+1,0%)
30/4: +56 (+0,7%)
1/5: +177 (+2,1%)
2/5: +115 (+1,3%)
3/5: +41 (+0,4%)***
4/5: +48 (+0,5%)
5/5: +50 (+0,5%)
Totale: 8.589

*Nota: tra parentesi la variazione rispetto all’ammontare totale del giorno prima (di contagi o decessi).
**Numero più elevato dall’inizio dell’emergenza
***Percentuale più bassa di incremento

Fonte: dati Regione Lombardia

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🔴 Fase 1, il grande senso civico dei MILANESI: solo il 3% non in regola

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Ph. credits: open

Il bilancio della fase 1 sui controlli effettuati dalle autorità su tutta la Città Metropolitana è positivo. La Prefettura si ritiene soddisfatta e dichiara: “L’imponente mole dei controlli e il limitato numero delle violazioni testimonia la diffusa consapevolezza nei comportamenti che rimane, ancora oggi, fondamentale per superare l’emergenza Covid”. Ha vinto il rispetto delle norme di contenimento del contagio da coronavirus.


🔴 Fase 1, il grande senso civico dei MILANESI: solo il 3% non in regola

Le autorità competenti, polizia, finanza e carabinieri, hanno fermato e identificato, tra il 9 marzo e il 3 maggio, 593.548 persone. Solamente per 19.788 di loro, cioè il 3%, è scattata la sanzione, tutte le altre avevano un reale motivo per spostarsi.

Non sono stati da meno i controlli sugli esercizi commerciali: su 231.359 negozi, solamente 655, cioè lo 0,28%, non rispettavano le direttive.


Risultati simili sul territorio italiano 

Ph. credits: open

I controlli alle persone sono stati 12,3 milioni: 424mila le sanzioni emesse, cioè il 3,4% del totale.
Nello specifico, sono state 886 le sanzioni per violazione della quarantena, 5.280 per falsa dichiarazione e 418.222 le denunce per il divieto di spostamento.
Sono stati, invece, controllati 4,8 milioni di attività commerciali, di cui 8.260 denunciate e 1.421 per cui è stato disposto un provvedimento di chiusura.


E la fase 2 com’è iniziata?

Ph. credits: open

“La situazione stamattina è ampiamente sotto controllo”, ha dichiarato ieri il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e ha aggiunto “La preoccupazione per la ripartenza c’era e il servizio è stato buono ma soprattutto i milanesi si sono comportati in maniera molto diligente”.

Dello stesso parere, anche l’Atm, l’azienda di trasporto milanese: “Nessun assembramento e situazione tranquilla sia sui mezzi di superficie sia nella metro”.
L’ afflusso dei passeggeri è stato ordinato sia nelle stazioni che sui treni della metro dove, dalle 7 alle 9, hanno transitato treni ogni due minuti.

Ph. credits: affari italiani

Anche in Stazione Centrale la situazione non ha destato preoccupazioni: fila ordinate e distanziate si sono create per la verifica delle certificazioni e della temperatura dei passeggeri.

Ph. credits: milanotoday

Per quanto riguarda il traffico, il dato emerso è che il numero di veicoli per le strade sia aumentato di circa “il 30-35% rispetto alla settimana scorsa; circa il 60% in meno se si prende come riferimento un lunedì pre lockdown”.

 

Fonti: Ansa, Milanotoday, Il Messaggero, Repubblica

BARBARA VOLPINI

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La RICOSTRUZIONE di Milano. A che punto sono rimasti i CANTIERI cittadini?

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E’ iniziata la fase 2, il periodo tanto atteso per dare avvio, seppur in modo scaglionato, alla ripresa dopo i blocchi e le strette di queste settimane dovuti all’emergenza covid-19. Fra i tanti che sono ripartiti c’è il mondo dell’edilizia dove i cantieri rimasti fermi da ben due mesi non hanno giovato ad un settore che a fatica sta cercando da anni di risollevarsi.

La RICOSTRUZIONE di Milano. A che punto sono rimasti i CANTIERI cittadini?

#1 Il blocco delle attività edili: Ordinanza regionale e DPCM

Già nelle prime settimane di marzo i cantieri nella loro organizzazione avevano dimostrato qualche pecca nel poter applicare tutte le disposizioni per contrastare il covid-19. Gli addetti ai lavori operavano con le mascherine e rispettando nel possibile le distanze sociali ma mai, o difficilmente, in condizioni di assoluta sicurezza.

Molte regioni iniziarono pertanto a prendere in considerazione il blocco delle attività edili, e proprio la Lombardia il 21 marzo 2020 con l’Ordinanza n. 514 del suo Presidente dispose il fermo delle attività nei cantieri fatta eccezione per le opere destinate alla sanità, alla protezione civile, alla viabilità e ai servizi essenziali.

Il fermo venne poi ufficializzato a livello nazionale dal DPCM del 22 marzo 2020 che prevedeva la deroga solo per le attività edili relative alle infrastrutture purché venissero attuate procedure organizzative, controlli, DPI e modalità di lavoro mirate a tutelare la salute dei lavoratori e prevenire qualsiasi forma di contagio.

#2 I cantieri pubblici di Milano: 159 bloccati e solo 24 rimasti in attività

Via Novara – credit: Pagina Facebook Comune di Milano

A seguito delle ordinanze che limitavano le attività edili, il 25 marzo 2020, Marco Granelli, assessore alla mobilità e ai lavori pubblici della nostra città, dichiarava il blocco di 159 cantieri di cui 111 gestiti dal Comune di Milano (86% dei cantieri in corso), 60 gestiti da MM (94% dei cantieri in corso) e 8 gestiti da ATM (100% dei cantieri in corso).

Fra le attività sottoposte al blocco i lavori di riqualifica dell’Arena Civica e dell’ex Cinema Orchidea, il restauro del Teatro Lirico, l’ampliamento della biblioteca di Baggio, le attività inerenti il recupero degli alloggi di edilizia popolare non affittati oltre a tutto quanto inerente la manutenzione di parchi, aiuole e del verde in generale.

Fra i 24 cantieri rimasti in attività, perché inerenti opere improrogabili, 4 interventi relativi alla casa e al servizio idrico integrato, 5 progetti riguardanti attività destinate al settore sanitario e alla protezione civile e 15 cantieri riconducibili all’area mobilità e trasporti consistenti soprattutto nelle attività di manutenzione delle strade e dei ponti i cui esempi sono rappresentati dall’asfaltatura di alcuni tratti di Via Novara, dalla sistemazione della pavimentazione in massello di via Amadeo e dalle opere straordinarie in corso sui cavalcavia Imbonati e Farini.

 

#3 Linea metropolitana 4: fermo temporaneo e ripresa dei lavori dopo 2 settimane

Metro4– credit: ANSA

Fermo temporaneo è stato invece quello dei cantieri della linea metropolitana 4. Nel rispetto delle prescrizioni normative i lavori sono stati infatti sospesi il 23 marzo 2020, ma trattandosi di un’opera strategica di mobilità sostenibile per la città di Milano i cantieri potevano rimanere in attività purché venissero redatti e attuati specifici protocolli di sicurezza.

In due settimane, Salini Impreglio e Astaldi insieme al Comune di Milano e Società M4 hanno quindi lavorato per riattivare i cantieri che già l’8 aprile 2020 vedevano la presenza di 200 fra operai e addetti ai lavori su tutte e tre le tratte interessate dalle fasi costruttive. Poco dopo, il 22 aprile 2020, hanno ripreso anche le attività di scavo delle gallerie con la rimessa in funzione 24 ore su 24, 7 giorni su 7 delle due TBM (tunnel boring machines) meglio conosciute come “talpe” impegnate nella fresatura del sottosuolo cittadino.

#4 Il freno allo sviluppo verticale: slittamento della conclusione delle torri Unipol Sai e Gioia 22

Torre Gioia 22 – credit: wikipedia

Sul versante privato fare una stima del numero dei cantieri fermi non è facile, il blocco è però evidente nel freno dato allo sviluppo verticale della città con la sospensione temporanea di importanti progetti di costruzione di torri che modificano e modificheranno lo skyline cittadino.

Se la torre Libeskind, terzo edificio verticale del complesso di city life, è pressoché ultimata e la data di collaudo non subirà ritardi, lo stesso non si può dire degli altri due grattacieli in costruzione: la torre Unipol Sai di Porta Nuova (23 piani fuori terra) e la torre Gioia 22 detta anche “scheggia di vetro” (30 piani fuori terra) la cui consegna slitterà inevitabilmente di almeno due mesi.

#5 La ripresa della costruzione della città

Il mondo dell’edilizia ha già ricominciato in parte la propria attività già dal 27 aprile 2020 con la ripresa dei cantieri inerenti l’edilizia residenziale pubblica, le scuole, le carceri e le opere contro il dissesto idrogeologico. Il 4 maggio 2020 è comunque la data per riprendere la costruzione della città dopo lo stop di queste settimane imposto dall’emergenza covid-19.

 

MANUEL CATTANEO

 

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Milano come non l’avete MAI vista: la FotoGallery di Paolo Liaci

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Paolo Liaci, detto il Prof, celebre fotografo milanese premiato con l’Ambrogino 2019, ci mostra una Milano inedita.

Paolo Liaci, nato a Milano nel 1952, fotografo da sempre, le sue fotografie sono state rappresentate in diverse mostre, tra cui “L’inquietudine del gotico”  e “La fabbrica e il tempio” sul restauro sulle colonne del Duomo. Autore di libri di fotografia, come “Obiettivo Duomo”, “Le attività produttive della Provincia di Milano”, “Un punto di vista” sui disabili, “La donazione è luce”, “90 anni di INTensità” per il 90esimo dell’istituto dei tumori, “La vita dei vigili di Milano” e il calendario sulla “Polizia Penitenziaria”.
E’ specializzato in reportage di medicina, collabora con numerose riviste, tra cui Meridiani, Atlante, Dove, Touring. E’ stato insignito nel 2019 della civica benemerenza di Milano (Ambrogino).

 

paolo liaci
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🔴 Dati 4 maggio. Lombardia: lieve rialzo dei decessi (63) e dei contagi (+577), ma sempre vicini ai minimi

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Foto: Andrea Cherchi (c)

4 maggio 2020. Dopo il record minimo dei decessi e dei contagi rilevati in Lombardia e a Milano dall’inizio del lockdown, nelle ultime 24 ora i dati tornano a crescere, anche se di poco. Tornano a calare i ricoveri.

I contagi giornalieri segnano un lieve rialzo dal minimo della quarantena di ieri in Lombardia: +577 (ieri erano +526), con tamponi stabili rispetto a ieri (7.978 da 7.155).

Anche i decessi segnano un lieve rialzo, restando sotto a quota 100: 63 morti nelle ultime 24 ore, dai 42 di ieri.

Dagli ospedali. Tornano a calare i ricoveri, dopo il rialzo di ieri: -195 dai +80 di ieri. Invariati i ricoveri in terapia intensiva (ieri erano calati di 13). In 121 hanno lasciato gli ospedali lombardi nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 225).

Situazione delle province. Resta sotto osservazione la città metropolitana, dove i nuovi contagi risalgono a +186 dai +118 di ieri, restando così l’unica provincia lombarda sopra a quota 100. Stabili i contagi a Milano città: +48 dai +41 di ieri. Nelle altre province leggera crescita soprattutto per Brescia (+94) e Bergamo (+85). Sopra ai 50 anche Varese (+55). Cremona è a 3, Mantova a 2, Sondrio risale a 29 (ieri era a zero).

Italia. Anche in Italia si registra una lieve crescita dei decessi dal minimo dell’ultimo mese di ieri: 195 morti nelle ultime 24 ore dai 174 di ieri. Calano ancora i nuovi contagi a +1.221 dai +1.389 di ieri. -22 in terapia intensiva (ieri -38). 1.225 persone sono state dimesse nelle ultime 24 ore (ieri 1.740).

Per gli ultimi dati sul mondo: https://www.worldometers.info/coronavirus/

Aiutiamoci da soli. Se vuoi aiutare a fornire un pasto alle famiglie di Milano che in questo momento sono più in difficoltà, puoi partecipare a #aggiungiunpastoatavola iniziativa di #milanopermilano. Puoi donare qui (il 100% del ricavato viene usato usato per acquistare cibo dalla Fondazione Comunità di Milano): milanopermilano.it/dona

DATI DALL’INIZIO DEL LOCKDOWN TOTALE

Contagi Lombardia (giornalieri)*
11/3: +1489 (+25,7%)
12/3: +1445 (+19,8%)
13/3: +1095 (+12,6%)
14/3: +1865 (+18,9%)
15/3: +1587 (+13,5%)
16/3: +1377 (+10,3%)
17/3: +1571 (+9,6%)
18/3: +1493 (+9,2%)
19/3: +2171 (+12,2%)
20/3: +2380 (+11,9%)
21/3: +3251** (+14,6%)
22/3: +1691 (+6,6%)
23/3: +1555 (+5,7%)
24/3: +1942 (+6,7%)
25/3: +1643 (+5,0%)
26/3: +2543 (+7,2%)
27/3: +2409 (+6.9%)
28/3: +2117 (+5.6%)
29/3: +1592 (+4,0%)
30/3: +1154 (+2,8%)
31/3: +1047 (+2,4%)
1/4: +1.575 (+3,6%)
2/4: +1.222 (+2,6%)
3/4: +1.455 (+3,1%)
4/4: +1.598 (+3,3%)
5/4: +1.337 (+2,7%)
6/4: +1.079 (+2,0%)
7/4: +791 (+1,5%)
8/4: +1.089 (+2,0%)
9/4: +1.388 (+2,5%)
10/4: +1.246 (+2,2%)
11/4: +1.544 (+2,7%)
12/4: +1.460 (+2,5%)
13/4: +1.262 (+2,1%)
14/4: +1.012 (+1,6%)
15/4: +827 (+1,3%)
16/4: +941 (+1,5%)
17/4: +1.041 (+1,6%)
18/4: +1.246 (+1,9%)
19/4: +855 (+1,3%)
20/4: +735 (+1,1%)
21/4: +960 (+1,4%)
22/4: +1.161 (+1,6%)
23/4: +1.073 (+1,5%)
24/4: +1.091 (+1,5%)
25/4: +713 (+1,0%)
26/4: +920 (+1,2%)
27/4: +590 (+0,8%)
28/4: +869 (+1,1%)
29/4: +786 (+1,0%)
30/4: +598 (+0,7%)
1/5: +737 (+0,9%)
2/5: +533 (+0,6%)
3/5: +526 (+0,6%)***
4/5: +577 (+0,7%)
Totale: 78.105

Decessi Lombardia (giornalieri)*
9/3: 76 (+29,7%)
10/3: 135 (+40,5%)
11/3: 149 (+31,8%)
12/3: 127 (+20,6%)
13/3: 146 (+19,6%)
14/3: 76 (+8,5%)
15/3: 252 (+26,0%)
16/3: 202 (+16,6%)
17/3: 220 (+15,5%)
18/3: 319 (+19,5%)
19/3: 209 (+10,7%)
20/3: 381 (+17,6%)
21/3: 546** (+21,4%)
22/3: 361 (+11,7%)
23/3: 320 (+9,3%)
24/3: 402 (+10,6%)
25/3: 296 (+7,1%)
26/3: 387 (+8,6%)
27/3: 541 (+11,1%)
28/3: 542 (+10,0%)
29/3: 416 (+7,0%)
30/3: +458 (+7,2%)
31/3: +381 (+5,6%)
1/4: +394 (+5,5%)
2/4: +367 (+4,8%)
3/4: +351 (+4,4%)
4/4: +345 (+4,2%)
5/4: +249 (+2,9%)
6/4: +297 (+3,3%)
7/4: +282 (+3,1%)
8/4: +238 (+2,5%)
9/4: +300 (+3,1%)
10/4: +216 (+2,2%)
11/4: +273 (+2,7%)
12/4: +110 (+1,0%)
13/4: +280 (+2,6%)
14/4: +241 (+2,2%)
15/4: +235 (+2,1%)
16/4: +231 (+2,0%)
17/4: +243 (+2,1%)
18/4: +199 (+1,7%)
19/4: +163 (+1,4%)
20/4: +163 (+1,3%)
21/4: +203 (+1,6%)
22/4: +161 (+1,3%)
23/4: +200 (+1,6%)
24/4: +166 (+1,3%)
25/4: +163 (+1,2%)
26/4: +56 (+0,4%)
27/4: +124 (+0,9%)
28/4: +126 (+0,9%)
29/4: +104 (+0,8%)
30/4: +93 (+0,7%)
1/5: +88 (+0,6%)
2/5: +47 (+0,3%)
3/5: +42 (+0,3%)***
4/5: +63 (+0,4%)
Totale: 14.294

Contagi Milano città metropolitana (giornalieri)*
11/3: +333 (+55,4%)
12/3: +221 (+23,7%)
13/3: +152 (+13,2%)
14/3: +244 (+18,6%)
15/3: +200 (+12,8%)
16/3: +233 (+13,3%)
17/3: +343 (+17,2%)
18/3: +318 (+13,6%)
19/3: +634 (+23,9%)
20/3: +526 (+12,2%)
21/3: +868** (+22,8%)
22/3: +424 (+9,0%)
23/3: +230 (+4,5%)
24/3: +375 (+7,0%)
25/3: +373 (+6,5%)
26/3: +848 (+13,9%)
27/3: +574 (+8,2%)
28/3: +314 (+4,2%)
29/3: +546 (+7,0%)
30/3: +348 (+4,1%)
31/3: +235 (+2,7%)
1/4: +611 (+6,8%)
2/4: +482 (+5,0%)
3/4: +387 (+3,8%)
4/4: +428 (+4,1%)
5/4: +411 (+3,7%)
6/4: +308 (+2,7%)
7/4: +249 (+2,1%)
8/4: +252 (+2,1%)
9/4: +440 (+3,6%)
10/4: +269 (+2,1%)
11/4: +520 (+4,0%)
12/4: +412 (+3,1%)
13/4: +481 (+3,5%)
14/4: +189 (+1,3%)
15/4: +325 (+2,2%)
16/4: +277 (+1,8%)
17/4: +325 (+2,1%)
18/4: +269 (+1,7%)
19/4: +279 (+1,7%)
20/4: +287 (+1,8%)
21/4: +408 (+2,5%)
22/4: +480 (+2,9%)
23/4: +277 (+1,6%)
24/4: +412 (+2,3%)
25/4: +219 (+1,2%)
26/4: +463 (+3,1%)
27/4: +188 (+1,0%)
28/4: +278 (+1,4%)
29/4: +284 (+1,5%)
30/4: +216 (+1,1%)
1/5: +364 (+1,8%)
2/5: +249 (+1,2%)
3/5: +118 (+0,6%)***
4/5: +186 (+0,9%)
Totale: 20.254

Contagi Milano città (giornalieri)*
11/3: +113
12/3: +92
13/3: +83
14/3: +98
15/3: +79 (+12,5%)
16/3: +102 (+14,3%)
17/3: +151 (+18,5%)
18/3: +127 (+13,1%)
19/3: +287 (+18,5%)
20/3: +172 (+12,4%)
21/3: +279 (+12,4%)
22/3: +210 (+11,8%)
23/3: +137 (+6,7%)
24/3: +121 (+5,5%)
25/3: +141 (+6,1%)
26/3: +310** (+12,7%)
27/3: +261 (+9,5%)
28/3: +150 (+4,9%)
29/3: +247 (+7,8%)
30/3: +154 (+4,5%)
31/3: +96 (+2,6%)
1/4: +159 (+4,3%)
2/4: +203 (+5,3%)
3/4: +166 (+4,1%)
4/4: +178 (+4,2%)
5/4: +171 (+3,9%)
6/4: +112 (+2,4%)
7/4: +99 (+2,1%)
8/4: +80 (+1,6%)
9/4: +155 (+3,2%)
10/4: +127 (+2,5%)
11/4: +262 (+5,1%)
12/4: +193 (+3,5%)
13/4: +296 (+5,3%)
14/4: +57 (+0,9%)***
15/4: +144 (+2,4%)
16/4: +102 (+1,6%)
17/4: +166 (+2,6%)
18/4: +95 (+1,6%)
19/4: +128 (+1,9%)
20/4: +160 (+2,4%)
21/4: +246 (+3,6%)
22/4: +161 (+2,3%)
23/4: +105 (+1,4%)
24/4: +246 (+3,4%)
25/4: +80 (+1,0%)
26/4: +241 (+3,1%)
27/4: +79 (+1,0%)
28/4: +149 (+1,8%)
29/4: +86 (+1,0%)
30/4: +56 (+0,7%)
1/5: +177 (+2,1%)
2/5: +115 (+1,3%)
3/5: +41 (+0,4%)***
4/5: +48 (+0,5%)
Totale: 8.539

*Nota: tra parentesi la variazione rispetto all’ammontare totale del giorno prima (di contagi o decessi).
**Numero più elevato dall’inizio dell’emergenza
***Percentuale più bassa di incremento

Fonte: dati Regione Lombardia

Articoli di oggi:
Posso o non posso? Le 15 RISPOSTE di cui hai bisogno per la fase 2 in Lombardia
🔴 Breaking News. Milano: Il primo giorno della riapertura. Ecco cosa è successo
“Col PLASMA IPERIMMUNE non si è verificato nessun decesso”: alla scoperta della cura COVID che pare più di successo
Milano, centordicesimo ed ULTIMO giorno di quarantena

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Posso o non posso? Le 15 RISPOSTE di cui hai bisogno per la fase 2 in Lombardia

1

La fase 2 è iniziata: i dubbi sono tanti, molti creati dalla situazione sanitaria eccezionale, alcuni dalle disposizioni sibilline dei nostri governatori.
Dall’analisi e dall’incrocio delle regole dettate dal DPCM del 26.04.20 e dall’Ordinanza 537 del 30.04.20, firmata dal presidente della Regione Lombardia, ecco le risposte alle domande più frequenti, quelle che meno riguardano i grandi sistemi, ma più mettono in crisi la quotidianità di ciascuno.


Posso o non posso? Le 15 RISPOSTE di cui hai bisogno per la fase 2 in Lombardia

#1 Posso uscire di casa per passeggiare?

No, puoi uscire di casa solo per andare al lavoro, se ci sono motivi di salute, per necessità, per le visite ai congiunti, e per svolgere attività sportiva o motoria all’aperto. Perciò, sì se fai running o jogging. No, se ti muovi senza alcuna ragione.
Sono contemplate come necessità la spesa, la farmacia, l’acquisto del giornale e dei beni necessari per la vita quotidiana.
I congiunti comprendono i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone legate da legame affettivo stabile, i parenti fino al 6° grado e gli affini fino al 4° grado.
Restano obbligatori, l’autocertificazione, la mascherina e la distanza di sicurezza.


#2 Posso vedere gli amici?

No, dai congiunti restano esclusi gli amici, in quanto non rientrano tra i legami affettivi stabili.


#3 Posso comprare qualcosa che non sia un genere alimentare?

, se rientra nelle categorie di generi di cui è ammessa la vendita.

 

#4 Posso correre senza mascherina?

, il Presidente Fontana ha autorizzato la corsa senza mascherina: va ad ogni modo portata con sé perché dev’essere indossata prima e dopo l’allenamento.
Da oggi si può svolgere attività motoria anche oltre il raggio di 200 metri dalla propria abitazione. E’, inoltre, possibile spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo in cui si farà l’attività sportiva.


#5 Posso correre in compagnia?

No, con delle eccezioni. La corsa può essere svolta solo individualmente, a meno che non si tratti di persone conviventi, o che sia in accompagnamento di un minore o di una persona non autosufficiente. Vanno, comunque, sempre rispettate le distanze di sicurezza.


#6 Posso andare al parco?

Sì, ma non è consentito svolgere attività di natura ludica o ricreativa all’aperto. E’ consentito effettuare attività motoria (con vincolo di distanza e seguendo le indicazioni appena esposte) ed è possibile accompagnare i minori.
Puoi, perciò, accompagnare i tuoi figli minorenni in un parco o un giardino pubblico, ma non possono essere utilizzate le aree attrezzate per il gioco dei bambini che restano chiuse.


#7 Posso usare la bicicletta?

, è consentito per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza, i negozi, o per svolgere attività motoria all’aperto.


#8 Posso fare uno sport di squadra?

No, nemmeno se tu fossi un/una atleta professionista. Oggi, infatti, tornano ad allenarsi solamente gli atleti che preparano i giochi olimpici e paralimpici e gli atleti di interesse nazionale (riconosciuti da CONI) di sport individuali. Si intendono per sport individuali l’atletica leggera, il nuoto, la ginnastica artistica, il ciclismo, lo sport da combattimento (ma allenamenti individuali), il tennis, il golf, la scherma, il tiro, l’arrampicata, il pattinaggio a rotelle ecc.. Per gli amatori sono concessi solo allenamenti individuali e all’aperto.


#9 Posso uscire dalla Lombardia?

No. In questo non cambia nulla con la fase due: il DPCM del 26.04.20 consente lo spostamento fra regioni diverse esclusivamente nei casi in cui ricorrano comprovate esigenze lavorative, assoluta urgenza o motivi di salute.


#10 Sono rimast* bloccat* fuori dal mio domicilio, abitazione o residenza: posso rientrare?

Sì, anche se questo prevede uno spostamento da regione a regione. Una volta rientrati, per spostarsi di nuovo dovranno però ricorrere comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o motivi di salute.


#11 Posso andare nella seconda mia casa?

, solo però per ragioni di manutenzione e per la riparazione di barche e natanti, con la possibilità di navigazione in solitaria.

 

#12 Posso andare in macchina in compagnia?

Sì, al massimo in due: il conducente e un passeggero nel sedile posteriore, fatto salvo l’obbligo della mascherina.


#13 Posso usare i mezzi pubblici?

Sì, sono però obbligatori l’autocertificazione, la mascherina e i guanti a bordo dei mezzi, nelle stazioni e nelle fermate, e va mantenuta la distanza di sicurezza.
Da ogni azienda di trasporti, sono state disposte regole e precauzioni per l’accesso ai mezzi pubblici.

Trenord: ha disposto una gestione a scacchiera su ogni carrozza, con una riduzione della capacità di ogni singola corsa del 50%, ma ha previsto 300 corse in più a partire da oggi. Ci sono cartelli che segnalano i posti occupabili e quelli non predisposti alla seduta.

Atm: ha disposto il distanziamento di 1 metro, con una riduzione della capacità di trasporto del 75%. In metropolitana, per regolamentare il flusso dei viaggiatori nelle stazioni, sono chiusi i tornelli in funzione del numero di utenti che già si trovano all’interno delle banchine e dei treni. Per aiutare gli utenti al mantenimento delle distanze, Atm ha studiato una segnaletica che indica a terra e sui sedili dov’è possibile posizionarsi.


#14 Posso laurearmi in aula?

Sì, potrai laurearti in presenza a condizione che ci sia un’organizzazione degli spazi e del lavoro tale da ridurre al massimo il rischio di prossimità e di aggregazione.

 

#15 Posso andare a messa?

No, ma è possibile accedere alle chiese e ai cimiteri. Da oggi si possono essere nuovamente celebrare i funerali, ma soltanto alla presenza di parenti di primo o secondo grado per un massimo 15 persone.

BARBARA VOLPINI

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🔴 Breaking News. Milano: Il primo giorno della riapertura. Ecco cosa è successo

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Foto: Andrea Cherchi (c)

Lunedì 4 Maggio, Milano riparte. Vediamo nello specifico cosa sta succedendo.

🔴 Breaking News. Milano: Il primo giorno della riapertura. Ecco cosa è successo

Metropolitana: termoscanner a Cadorna

Treni ogni tre minuti, tornelli bloccati solo in poche occasioni con l’arrivo di alcuni treni regionali, file ordinate e distanziate, situazione tranquilla nella maggior parte delle stazioni. Termoscanner e percorsi separati per chi entra e chi esce a Cadorna, Stazione Garibaldi è eccezionalmente deserta. Prontamente risolti gli assembramenti a Porta Genova davanti all’edicola per comprare i biglietti e nel sottopassaggio dai treni alla metropolitana.

Mezzi di superficie: vettura bloccata per persona senza mascherina

Tutto sotto controllo anche per i mezzi di superficie. Solo una decina di salti di fermata per evitare affollamenti a bordo e un blocco di una vettura perché c’era una persona senza mascherina. Piazzale Lotto e il terminal di Lampugnano segnano pochissimi viaggiatori. In generale l’azienda di trasporti Atm si dichiara soddisfatta dopo aver gestito con successo il primo stress test.

Traffico: in aumento verso sud

Si registra un maggior numero di auto in circolazione. In città si verificano piccole code quando scatta il rosso ai semafori. Sulle autostrade aumenta il traffico in direzione Sud, tra Lombardia ed Emilia. Tutto però rimane nei termini previsti.

Parchi e zone più frequentate: il ritorno dei runner

I runner, che in Lombardia non hanno l’obbligo di mascherina, tornano in pista e le vie intorno a Parco Sempione si ripopolano sin dalle prime ore della mattina. Anche Piazza Duomo registra un ritorno alla vita normale con cittadini che passeggiano e vanno al lavoro.

Sala: buona la risposta dei milanesi

La preoccupazione per la ripartenza c’era, ma il servizio è stato buono e i milanesi si sono comportati in maniera diligente” ha dichiarato il Sindaco Sala nelle prime ore di questa mattina.

LETIZIA DEHO’

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“Col PLASMA IPERIMMUNE non si è verificato nessun decesso”: alla scoperta della cura COVID che pare più di successo

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Cesare Perotti, direttore di immunoematologia del San Matteo

Circola tanto nelle chat di whatsapp ma la stampa ufficiale ne ha parlato ancora poco finora. È la sieroprofilassi, il trattamento dei pazienti covid-19 con il plasma iperimmune dei guariti.

L’idea è quella di sfruttare il sistema immunitario già “allenato” dei guariti per mettere fuori combattimento il virus nei malati. Nel caso di un’infezione virale, infatti, la scomparsa del virus è accompagnata dalla produzione di anticorpi specifici che hanno il compito di proteggere l’organismo da una seconda infezione. Sulla base dei dati disponibili, si ritiene che questo tipo di protezione possa agire anche per il Covid-19 e pertanto si può pensare di utilizzare il plasma – ovvero la componente del sangue che contiene gli anticorpi – di pazienti guariti dalla Covid-19 per trattare i malati gravi. In Italia, alcuni ospedali nel Nord stanno conducendo delle sperimentazioni cliniche che prevedono di iniettare il sangue dei convalescenti da COVID-19 nei pazienti che hanno la malattia.  I primi risultati ottenuti con questo protocollo sperimentale sono incoraggianti e indicano un rapido miglioramento dei pazienti trattati. Cerchiamo quindi di capire meglio di che cosa si tratta, dove viene utilizzata questa terapia e quali sono i suoi vantaggi e i suoi limiti.

“Col PLASMA IPERIMMUNE non si è verificato nessun decesso”: alla scoperta della cura COVID che pare più di successo

#1 Le origini: metodo usato contro la “Spagnola”, Ebola, Mers e SARS

L’uso del plasma per trattare le malattie infettive non è una novità. Questa pratica ha una lunga storia alle spalle ed è stata utilizzata più di un secolo fa durante l’ “influenza spagnola” e più di recente per trattare i pazienti affetti da Ebola, Mers e SARS.

Anche la Cina ha sperimentato questo approccio terapeutico quando a gennaio si è trovato a dover affrontare il diffondersi dell’epidemia di Covid-19.

#2 Come funziona: si “infondono” le difese sviluppate dai pazienti convalescenti nei pazienti ancora malati.

La guarigione da COVID-19 avviene quando il sistema immunitario impara a riconoscere il coronavirus e produce gli anticorpi che lo attaccano e gli impediscono di continuare a replicarsi nell’organismo. Il plasma delle persone guarite contiene pertanto anticorpi specifici contro il coronavirus che, una volta infusi nei pazienti sintomatici, possono determinare una rapida risposta terapeutica. Semplificando molto, possiamo pensare di “infondere” le difese sviluppate dai pazienti convalescenti nei pazienti ancora malati.

Si parla pertanto di “immunizzazione passiva” per distinguerla dall’ “immunizzazione attiva” che si ottiene stimolando l’organismo a produrre direttamente anticorpi contro una determinata malattia tramite un vaccino.

I potenziali candidati per la donazione di plasma iperimmune sono pazienti con una diagnosi di Covid-19 (con tampone), dichiarati guariti con doppio tampone negativo, asintomatici da due settimane e idonei alla donazione del sangue. La donazione deve essere volontaria e la selezione dei candidati avviene in base alla carica anticorpale, ovvero il sangue dei donatori deve avere una quantità minima di anticorpi contro il virus per poter esercitare un’azione terapeutica una volta infuso nel ricevente. Inoltre il sangue prelevato dai donatori deve essere processato per separare il plasma e renderlo sicuro, pertanto per ciascun donatore si riescono a trattare circa due pazienti.

#3 Dove si sta utilizzando: ospedali di Pavia, Mantova, Lodi e Cremona + Padova e Novara

La sperimentazione che prevede l’uso del plasma dei convalescenti per trattare i malati di Covid-19 è partita dal servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale del Policlinico Universitario del San Matteo di Pavia sotto la direzione del dottor Cesare Perotti, per poi coinvolgere altri tre ospedali della Lombardia, ovvero i presidi Carlo Poma di Mantova, Maggiore di Lodi e Asst di Cremona. Sperimentazioni analoghe sono poi state avviate in maniera indipendente anche in Veneto, presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova, e in Piemonte, presso l’ospedale di Novara.

#4 I primi risultati: “Nel protocollo del plasma iperimmune non si è verificato nessun decesso”

Ad oggi tra Pavia e Mantova sono stati trattati 52 malati e i risultati ottenuti sembrano incoraggianti. Il plasma dei pazienti convalescenti – detto iperimmune – sembra funzionare come sperato, ma è ancora presto per dire che abbiamo la soluzione, precisa il dottor Perotti. Bisogna prima analizzare i dati e pubblicare lo studio ma c’è qualche dato che fa decisamente ben sperare. “Nel protocollo del plasma iperimmune non si è verificato nessun decesso” ha detto Perotti “e qualche paziente è anche già stato dichiarato guarito e dimesso”.

Anche i dati provenienti dall’ Azienda Ospedaliera di Padova sono molto promettenti. “Gli 11 pazienti trattati sono migliorati in tempi brevi e sono stati dimessi dalla terapia sub-intensiva, nessuno è peggiorato, altri si sono stabilizzati e stiamo valutando se procedere con un secondo ciclo della terapia», spiega Giustina De Silvestro, responsabile del Centro trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera dell’Università di Padova.

La dottoressa De Silvestro di Padova ha inoltre stretto una collaborazione con il San Matteo di Pavia con lo scopo di avere un protocollo di sperimentazione comune per trattare un ampio numero di pazienti e raccogliere dati sufficienti a validare questo approccio.

#5 Vantaggi e svantaggi:

Ad oggi i pazienti più idonei a questo trattamento sembrano essere quelli ad alto rischio di peggioramento ma non ancora in terapia intensiva. In questi pazienti, infatti, il plasma iperimmune sembra essere in grado di bloccare il peggioramento dei sintomi ed impedire il ricovero in terapia intensiva.

Il principale vantaggio dell’uso del plasma dei malati è la sua immediata disponibilità, soprattutto rispetto a possibili nuovi trattamenti e ai vaccini, che richiedono tempi lunghi per la sperimentazione. Anche perchè negli stessi ospedali dove ci sono le persone da curare si possono trovare anche i guariti con la disponibilità di sangue da trattare. Inoltre, le precedenti esperienze cliniche indicano che le trasfusioni di plasma sono sicure e non hanno particolari effetti collaterali, ad eccezione di qualche rara reazione cutanea di breve durata simile all’orticaria.

Questa terapia, tuttavia, presenta alcune limitazioni. Innanzitutto la donazione può essere fatta solo su base volontaria e da pazienti la cui guarigione da COVID-19 sia stata certificata da due tamponi negativi. Inoltre non tutti i donatori sono idonei. I più indicati sembrano essere quelli da poco convalescenti, in quanto possiedono una carica di anticorpi maggiore, mentre i pazienti che hanno contratto la malattia da più tempo non hanno anticorpi sufficienti contro il virus. Infine il procedimento richiede un notevole impiego di risorse per identificare i donatori e separare il plasma in sicurezza e con una sacca di sangue si riescono a trattare in media due pazienti.

FONTI

LAURA COSTANTIN

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Milano, centordicesimo ed ULTIMO giorno di quarantena

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Foto: Andrea Cherchi (c)

È una mattina di sole, l’ultima che passerò tra queste mura.

Mi sveglio all’alba ed è come uscire da un incubo. O meglio, di uscire da un incubo solo perché ti scappa, e resti con quella sottile, strisciante sensazione che tornando a dormire potresti ripiombarci dentro, cosa che con gli incubi capita: coi bei sogni, mai.

Ieri sono arrivati due messaggi chiave. Il primo, dell’Eugenia: “vengo a ripigliarmi il pupo”; il secondo, dell’impresa: “domani iniziamo i lavori per il recupero delle soffitte”. Il che significa, in soldoni, che il Marco torna da sua mamma e che a breve dovrò andarmene da qui, per chissà quanto tempo, per i lavori di sopraelevazione.

Ieri sera il Marco è tornato dall’Eugenia ed io ho finito la mia missione di padre surrogato. Mi mancherà, quel piccolo delinquente. Ma ormai il tempo di occuparci gli uni degli altri va scadendo, da oggi si torna alla vita normale e questo palazzo, dove in questi giorni sospesi m’è capitato di tutto (ma proprio di tutto), tornerà ad essere il dormitorio che è sempre stato.

Ma c’è un ma.

Anzi ce ne sono diversi. L’idea di uscire là fuori e ricominciare la vita di prima, come se nulla fosse accaduto, mi angoscia. La prospettiva di dovermi trasferire e non poter più stare in casa mia per chissà quanto tempo mi atterrisce. Passerò da una quarantena a un’altra. Ma ora c’è altro cui pensare. Oggi si torna alla vita normale, si torna a studio, finalmente vedrò in carne e ossa i miei collaboratori (a giudicare dalle riunioni su Skype, più carne che ossa), un bel giro di manovella e rimettiamo in moto l’ambaradan. Oggi potrò finalmente andare a trovare i miei genitori e spiegar loro come cazzo si tiene in mano il cellulare durante le videochiamate. Sono due mesi che vedo solo narici. Chissà se hanno ancora il mento.

Avverto uno strano disagio. Tergiverso e cazzeggio a letto, guardo un po’ il cellulare, le statistiche, gli articoli di Milano Città Stato, i decretini e le disordinanze emessi in sordina col favore delle tenebre.

So che, una volta alzato, bisognerà ricominciare a correre. Mi sento come uno scricciolo di alligatore in procinto di uscire dall’uovo. La vita à là fuori, non si può stare chiusi dentro in eterno. L’istante in cui il guscio si crepa e inizia a filtrare la luce è insieme magnifico e terribile. Da lì in avanti è tutto istinto, l’alligatore non sa cosa l’aspetta là fuori. Io si, maledizione.

Ma, come si dice, the show must go on.

Mi alzo, faccio colazione, butto un rapido sguardo a SkyTG24 e i suoi servizi horror e do una scorsa ai giornali. Dopo settimane di assenza torna pure Pilar, la domestica. Si guarda in giro con lo stesso disgusto con cui si attraversa una fogna a cielo aperto con i sandali. “Eh Pilar, mi spiace, ma sono stati giorni movimentati”. Usted no tiene verguenza”, mi liquida gelida.

Mi doccio, mi vesto, fatico a trovare le chiavi dello studio e della moto. Cerco di ripassare a memoria tutte quelle cose che facevo “prima”, quand’ero un robot. Do una carezza a Donna Adelaide e al Benny, che sembra stiano iniziando a tollerarsi a vicenda.

Scendo in cortile e sono tutti lì.

L’Eugenia e il Marco coi suoi zeri in matematica, l’Ettore e la Genny, salvati dalla vigilanza del limone Sergio, l’inossidabile Aurora Britton Ravelli D’Agogna e le tossiche vedove Speranza, la Petting, il Longo tutto bello paffuto, il professor Guarnaccia, lo Zambelli, il Natale e il Gilberto, che domani fa gli anni e sta affiggendo il suo annuncio mortuario perché non si sa mai.

E il Lauria, nella sua nube sulfurea, che ha organizzato una sorta di comitato d’onore per i pochi condomini in età lavorativa che oggi escono alla conquista del bonus. Tutti lì commossi, col fazzoletto bianco in mano.

Nei garage è tutto un viavai di moto e motorini.

La mia adorata W650 parte al primo colpo, vecchia adorata battona cromata che in quasi vent’anni non m’ha mai tradito. Con le mascherine e i caschi sembriamo dei manga. “Guarda papà, un transformer”! I bambini sono allineati dalla Pescantini in attesa che i garage ritornino utilizzabili per la ginnastica mattutina.

Usciamo alla spicciolata dai box avviandoci verso l’androne. E’ l’ex prefetto Lauria in persona, col suo immancabile toscano puzzolente, ad aprirci il portone. La luce ci travolge come un’ondata, siamo pronti a partire, sembra il D-Day.

Do un ultimo saluto a queste vecchie canaglie e un ultimo controllo agli specchietti della moto prima di uscire.

C’è un tizio, nel mio specchietto, che ricorda vagamente me.

Mi fissa gelido, perfettamente curato e pettinato, con una Marinella blu al collo e un abito su misura da duemila euro. Odora di Acqua di Parma. Non voglio essere io. Non devo, non posso essere io. E invece sembra proprio che sia io. Il tizio nello specchietto si sistema i gemelli, abbassa la visiera e dà un colpo all’acceleratore, e mi dice l’unica cosa che non avrei mai, mai voluto sentire.

“Sono tornato, stronzo”.

ANDREA BULLO

Altre storie dalla quarantena di Andrea Bullo:
Milano, ventordicesimo giorno di QUARANTENA
Sono qui che parlo col Sergio. Sergio è il mio LIMONE
Il Porconauta
Il PROFUGO
I CARBONARI della Quarantena
Addio, RENO
VILE ATTENTATO
L’erba del vicino

Vado avanti e indietro per la casa come un LEONE IN GABBIA
Un incontro inaspettato. In SOFFITTA
L’ora più BUIA
Fase 2… di PICCHE

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🔴 Dati 3 maggio. Si vede la luce: decessi e contagi del giorno, in Lombardia, a Milano e in Italia, al VALORE PIU’ BASSO del lockdown

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Foto: Andrea Cherchi (c)

3 maggio 2020. L’en plein dei dati: nelle ultime 24 ore decessi e nuovi contagi, in Italia, in Lombardia, a Milano città e area metropolitana, sono tutti al valore più basso dall’inizio del lockdown. E’ la prima volta che accade per tutti contemporaneamente. Forse si vede l’uscita dal tunnel.

I contagi giornalieri segnano un nuovo minimo in Lombardia: +526 (ieri erano +533), anche se i tamponi sono dimezzati rispetto a ieri (7.155 da 13.058).

Anche i decessi segnano un nuovo minimo: 42 morti nelle ultime 24 ore, in calo dai 47 di ieri.

Dagli ospedali. Unico dato in controtendenza è nel numero di ricoverati non in terapia intensiva che dopo molti giorni di calo registra un aumento: +80 dai -99 di ieri. Si sono liberati altri 13 posti in terapia intensiva (ieri erano stati 18). In 225 hanno lasciato gli ospedali nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 10).

Situazione delle province. Forte riduzione anche per Milano che era rimasta l’unica città con dati ancora sotto attenzione. I contagi toccano un nuovo minimo sia nell’area metropolitana dove si dimezzano (+118 dai +249 di ieri), che in città dove scendono a un terzo da +115 di ieri a +41 nelle ultime 24 ore. Nelle altre province leggera crescita soprattutto per Monza e Brianza (+78), Varese (+68), Bergamo (+59) e Lecco (+54), tutte province che ieri risultavano sotto a quota 50. Mantova è a 5, Sondrio si conferma a zero.

Italia. Anche l’Italia raggiunge un nuovo minimo dell’ultimo mese con 174 decessi nelle ultime 24 ore, dai 192 di ieri. Calano molto anche i nuovi contagi a +1.389 dai +1.900 di ieri. -38 in terapia intensiva (ieri -39). 1.740 persone sono state dimesse nelle ultime 24 ore (ieri 1.620).

Mondo. Il miglioramento riguarda anche i paesi più colpiti. Nelle statistiche ufficiali l’Italia si trova al quarto posto al mondo per numero di morti nelle ultime 24 ore, dietro a UK, USA e la nuova entrata dell’Ecuador che con 193 morti in un giorno diventa il nuovo focolaio di maggiore attenzione. Per nuovi contagi nelle ultime 24 ore l’Italia scende all’ ottavo posto ormai molto distante da Russia (10.633) e Usa (8.023), e superato anche da UK, Spagna, Turchia, Ecuador e Arabia Saudita. Aggiornamento ore 18.34.

Per gli ultimi dati: https://www.worldometers.info/coronavirus/

Aiutiamoci da soli. Se vuoi aiutare a fornire un pasto alle famiglie di Milano che in questo momento sono più in difficoltà, puoi partecipare a #aggiungiunpastoatavola iniziativa di #milanopermilano. Puoi donare qui (il 100% del ricavato viene usato usato per acquistare cibo dalla Fondazione Comunità di Milano): milanopermilano.it/dona

DATI DALL’INIZIO DEL LOCKDOWN TOTALE

Contagi Lombardia (giornalieri)*
11/3: +1489 (+25,7%)
12/3: +1445 (+19,8%)
13/3: +1095 (+12,6%)
14/3: +1865 (+18,9%)
15/3: +1587 (+13,5%)
16/3: +1377 (+10,3%)
17/3: +1571 (+9,6%)
18/3: +1493 (+9,2%)
19/3: +2171 (+12,2%)
20/3: +2380 (+11,9%)
21/3: +3251** (+14,6%)
22/3: +1691 (+6,6%)
23/3: +1555 (+5,7%)
24/3: +1942 (+6,7%)
25/3: +1643 (+5,0%)
26/3: +2543 (+7,2%)
27/3: +2409 (+6.9%)
28/3: +2117 (+5.6%)
29/3: +1592 (+4,0%)
30/3: +1154 (+2,8%)
31/3: +1047 (+2,4%)
1/4: +1.575 (+3,6%)
2/4: +1.222 (+2,6%)
3/4: +1.455 (+3,1%)
4/4: +1.598 (+3,3%)
5/4: +1.337 (+2,7%)
6/4: +1.079 (+2,0%)
7/4: +791 (+1,5%)
8/4: +1.089 (+2,0%)
9/4: +1.388 (+2,5%)
10/4: +1.246 (+2,2%)
11/4: +1.544 (+2,7%)
12/4: +1.460 (+2,5%)
13/4: +1.262 (+2,1%)
14/4: +1.012 (+1,6%)
15/4: +827 (+1,3%)
16/4: +941 (+1,5%)
17/4: +1.041 (+1,6%)
18/4: +1.246 (+1,9%)
19/4: +855 (+1,3%)
20/4: +735 (+1,1%)
21/4: +960 (+1,4%)
22/4: +1.161 (+1,6%)
23/4: +1.073 (+1,5%)
24/4: +1.091 (+1,5%)
25/4: +713 (+1,0%)
26/4: +920 (+1,2%)
27/4: +590 (+0,8%)
28/4: +869 (+1,1%)
29/4: +786 (+1,0%)
30/4: +598 (+0,7%)
1/5: +737 (+0,9%)
2/5: +533 (+0,6%)
3/5: +526 (+0,6%)***
Totale: 77.528

Decessi Lombardia (giornalieri)*
9/3: 76 (+29,7%)
10/3: 135 (+40,5%)
11/3: 149 (+31,8%)
12/3: 127 (+20,6%)
13/3: 146 (+19,6%)
14/3: 76 (+8,5%)
15/3: 252 (+26,0%)
16/3: 202 (+16,6%)
17/3: 220 (+15,5%)
18/3: 319 (+19,5%)
19/3: 209 (+10,7%)
20/3: 381 (+17,6%)
21/3: 546** (+21,4%)
22/3: 361 (+11,7%)
23/3: 320 (+9,3%)
24/3: 402 (+10,6%)
25/3: 296 (+7,1%)
26/3: 387 (+8,6%)
27/3: 541 (+11,1%)
28/3: 542 (+10,0%)
29/3: 416 (+7,0%)
30/3: +458 (+7,2%)
31/3: +381 (+5,6%)
1/4: +394 (+5,5%)
2/4: +367 (+4,8%)
3/4: +351 (+4,4%)
4/4: +345 (+4,2%)
5/4: +249 (+2,9%)
6/4: +297 (+3,3%)
7/4: +282 (+3,1%)
8/4: +238 (+2,5%)
9/4: +300 (+3,1%)
10/4: +216 (+2,2%)
11/4: +273 (+2,7%)
12/4: +110 (+1,0%)
13/4: +280 (+2,6%)
14/4: +241 (+2,2%)
15/4: +235 (+2,1%)
16/4: +231 (+2,0%)
17/4: +243 (+2,1%)
18/4: +199 (+1,7%)
19/4: +163 (+1,4%)
20/4: +163 (+1,3%)
21/4: +203 (+1,6%)
22/4: +161 (+1,3%)
23/4: +200 (+1,6%)
24/4: +166 (+1,3%)
25/4: +163 (+1,2%)
26/4: +56 (+0,4%)
27/4: +124 (+0,9%)
28/4: +126 (+0,9%)
29/4: +104 (+0,8%)
30/4: +93 (+0,7%)
1/5: +88 (+0,6%)
2/5: +47 (+0,3%)
3/5: +42 (+0,3%)***
Totale: 14.231

Contagi Milano città metropolitana (giornalieri)*
11/3: +333 (+55,4%)
12/3: +221 (+23,7%)
13/3: +152 (+13,2%)
14/3: +244 (+18,6%)
15/3: +200 (+12,8%)
16/3: +233 (+13,3%)
17/3: +343 (+17,2%)
18/3: +318 (+13,6%)
19/3: +634 (+23,9%)
20/3: +526 (+12,2%)
21/3: +868** (+22,8%)
22/3: +424 (+9,0%)
23/3: +230 (+4,5%)
24/3: +375 (+7,0%)
25/3: +373 (+6,5%)
26/3: +848 (+13,9%)
27/3: +574 (+8,2%)
28/3: +314 (+4,2%)
29/3: +546 (+7,0%)
30/3: +348 (+4,1%)
31/3: +235 (+2,7%)
1/4: +611 (+6,8%)
2/4: +482 (+5,0%)
3/4: +387 (+3,8%)
4/4: +428 (+4,1%)
5/4: +411 (+3,7%)
6/4: +308 (+2,7%)
7/4: +249 (+2,1%)
8/4: +252 (+2,1%)
9/4: +440 (+3,6%)
10/4: +269 (+2,1%)
11/4: +520 (+4,0%)
12/4: +412 (+3,1%)
13/4: +481 (+3,5%)
14/4: +189 (+1,3%)
15/4: +325 (+2,2%)
16/4: +277 (+1,8%)
17/4: +325 (+2,1%)
18/4: +269 (+1,7%)
19/4: +279 (+1,7%)
20/4: +287 (+1,8%)
21/4: +408 (+2,5%)
22/4: +480 (+2,9%)
23/4: +277 (+1,6%)
24/4: +412 (+2,3%)
25/4: +219 (+1,2%)
26/4: +463 (+3,1%)
27/4: +188 (+1,0%)***
28/4: +278 (+1,4%)
29/4: +284 (+1,5%)
30/4: +216 (+1,1%)
1/5: +364 (+1,8%)
2/5: +249 (+1,2%)
3/5: +118 (+0,6%)***
Totale: 20.068

Contagi Milano città (giornalieri)*
11/3: +113
12/3: +92
13/3: +83
14/3: +98
15/3: +79 (+12,5%)
16/3: +102 (+14,3%)
17/3: +151 (+18,5%)
18/3: +127 (+13,1%)
19/3: +287 (+18,5%)
20/3: +172 (+12,4%)
21/3: +279 (+12,4%)
22/3: +210 (+11,8%)
23/3: +137 (+6,7%)
24/3: +121 (+5,5%)
25/3: +141 (+6,1%)
26/3: +310** (+12,7%)
27/3: +261 (+9,5%)
28/3: +150 (+4,9%)
29/3: +247 (+7,8%)
30/3: +154 (+4,5%)
31/3: +96 (+2,6%)
1/4: +159 (+4,3%)
2/4: +203 (+5,3%)
3/4: +166 (+4,1%)
4/4: +178 (+4,2%)
5/4: +171 (+3,9%)
6/4: +112 (+2,4%)
7/4: +99 (+2,1%)
8/4: +80 (+1,6%)
9/4: +155 (+3,2%)
10/4: +127 (+2,5%)
11/4: +262 (+5,1%)
12/4: +193 (+3,5%)
13/4: +296 (+5,3%)
14/4: +57 (+0,9%)***
15/4: +144 (+2,4%)
16/4: +102 (+1,6%)
17/4: +166 (+2,6%)
18/4: +95 (+1,6%)
19/4: +128 (+1,9%)
20/4: +160 (+2,4%)
21/4: +246 (+3,6%)
22/4: +161 (+2,3%)
23/4: +105 (+1,4%)
24/4: +246 (+3,4%)
25/4: +80 (+1,0%)
26/4: +241 (+3,1%)
27/4: +79 (+1,0%)
28/4: +149 (+1,8%)
29/4: +86 (+1,0%)
30/4: +56 (+0,7%)
1/5: +177 (+2,1%)
2/5: +115 (+1,3%)
3/5: +41 (+0,4%)***
Totale: 8.491

*Nota: tra parentesi la variazione rispetto all’ammontare totale del giorno prima (di contagi o decessi).
**Numero più elevato dall’inizio dell’emergenza
***Percentuale più bassa di incremento

Fonte: dati Regione Lombardia

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