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Storia e trasformazioni del PRIMO MUSEO di Storia Naturale d’Italia

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museo di storia naturale

Il Museo di Storia Naturale di Milano viene annoverato tra quelli più importanti della sua categoria in Europa. Fu Napoleone, nel 1808, a volere per Milano, che aveva reso capitale del “suo” Regno d’Italia, un prestigioso Museo di Storia Naturale.

Dal primo progetto alla prima sede

Alle archistar del momento fu chiesto così di progettare un valido complesso da allestire in uno spazio libero che correva lungo il fosso del Lazzaretto fino alla Martesana. Vinse l’idea del Cagnola, ma come per tanti altri progetti napoleonici, anche questo rimase sulla carta quando l’imperatore vide la fortuna voltargli le spalle.
Le collezioni già acquisite furono imballate dagli austriaci e collocate in un magazzino a Santa Teresa.

Un paio di decenni dopo, arrivò finalmente la spinta per la nascita di un vero polo per lo studio e la raccolta delle scienze naturali, mel 1837 dopo la morte di Giuseppe De Cristoforis, valente collezionista e appassionato di “naturalia” (era nato a Milano nel 1803).
Dopo alcune trattative tra il Comune e un gruppo di appassionati naturalisti, fu stabilito di creare con la collezione De Cristoforis, unita a quelle di un altro studioso di origine austriaca, Giorgio Jan (1791-1866), il “Civico Museo di Storia Naturale”, che venne inaugurato il 7 maggio 1838 (il primo in Italia), con direttore lo stesso Jan, nella casa del De Cristoforis in contrada del Durino n. 428 (oggi, via Durini 27).

museo di storia naturale
Giorgio Jan, noto anche come Georg Jan, è stato un entomologo, zoologo e botanico italiano di origine ungherese

Da via Circo alla sede attuale

Nel 1844 entrambe le collezioni vennero trasferite in una sede più ampia e adeguata: l’ex convento di Santa Marta nella contrada di S. Maddalena al Cerchio, in via Circo (dove erano state custodite le sculture del mai terminato monumento a Gaston de Foix del Bambaia).

In seguito, nell’ambito dei lavori di sistemazione dei Giardini pubblici da parte del Balzaretto fu ristrutturato anche Palazzo Dugnani in modo da poter ospitare il polo museale.

Alla morte di Giorgio Jan avvenuta nel 1866, la direzione del museo toccò al suo più valido collaboratore, Emilio Coralia, che fece ulteriormente crescere la fama dell’istituto grazie ai suoi studi e all’aumento delle collezioni, fama che toccò l’apice sedici anni dopo, nel 1882 quando gli succedette alla direzione l’abate Antonio Stoppani (1824-1891).

Leggi anche: E’ considerato uno dei più importanti musei naturalistici d’Europa

Questi, dopo aver insegnato inizialmente all’Istituto Tecnico Superiore di Milano (in piazza Cavour, che sarà poi il Politecnico), venne nominato direttore del Museo grazie alla celebrità raggiunta con il libro “Il Bel Paese”.

museo di storia naturaleL’aumento dell’interesse per le scienze naturali, e soprattutto i nuovi e cospicui lasciti da parte di privati (denaro ed anche intere collezioni), spinsero la municipalità a deliberare la costruzione di un nuovo edificio con depositi, biblioteca, laboratori e sale di esposizione. Venne incaricato del progetto l’ing. Giovanni Ceruti: ne uscì la costruzione attuale, un misto di stili romanico, gotico e bizantino. Il nuovo museo, solo parzialmente edificato, venne inaugurato nel 1892 mentre si dovette attendere il 1907 per vedere l’opera terminata.

MAURO COLOMBO

Un 25 aprile che sa di birra, grazie al Carrobeer

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Il 25 aprile si festeggia la liberazione dell’Italia dai tedeschi… e non c’è festa senza birra.

Ci pensi?

Dove c’è birra, c’è festa, musica e divertimento; si balla, si incontra gente nuova e ci si fa compagnia… ma soprattutto c’è buon cibo.

Se concordi anche tu sul magnetismo sociale della birra, soprattutto se è artigianale, allora devi per forza partecipare al Carrobeer – la festa della birra artigianale del Carroponte, un evento dedicato alle birre artigianali, alla musica, al cibo e alla buona compagnia sotto questo sole che finalmente è arrivato.

Da oggi (ieri in realtà, ma va bene anche oggi) alle 11 fino a questa domenica, potrai assaporare le tantissime proposte birrose degli stand dei birrifici presenti e, per accompagnare questo scorrere di rigagnoli dorati, potrai approfittare anche della presenza di numerosi food truck, pronti a servirti street food per tutti i gusti.

Ma, come abbiamo detto prima, non sarebbe davvero una festa a suon di birra senza la musica… e il Carroponte lo sa.

Per questo, per ogni giornata del Festival si svolgerà un concerto diverso: questo mercoledì, per esempio, dalle ore 21.00 potrai assistere al live di Alberto Camerini, che sarà subito seguito dall’80s Party, per ballare tutta la notte di questo 25 aprile.

Quindi, ricapitoliamo tutto quello che potai trovare (senza spendere nemmeno un euro per l’ingresso, tra l’altro) al Carrobeer: cibo, birra, musica, arte, dj set… birra.

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We Riddim: Balera Favela

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We Riddim è l’evento che tutti aspettano per tutta la settimana.

We Riddim è quel momento in cui ti dimentichi di tutto e tutti e ti lasci andare.

We Riddim è l’appuntamento dell’Apollo Club che, puntuale come un orologio, torna per farci agitare fino al mattino su un dancefloor esplosivo.

We Riddim è la serata che fa ballare tutti, volenti e nolenti.

Questa settimana, gli special guest della serata saranno Balera Favela, che con i loro ritmi caraibici e africani ti terranno compagnia all night long.

Quindi, dato che il We Riddim non aspetta nessuno e va colto al volo, questo martedì ti consiglio di farti trovare davanti all’Apollo Club alle 23.30 precise o magari anche un po’ prima, così ti eviti la fila.

E non preoccuparti per le tue tasche, tanto l’ingresso è solo 10 euro. 

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Lady Bird al Cinema Beltrade

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Chi è Lady Bird?

Di sicuro, si tratta di un soprannome sofisticato.

Lady Bird non è altri che l’adolescente californiana Christine MacPherson, che ha provveduto da sola a chiamarsi in questo modo.

Lady Bird sogna di volare via da Sacramento, il suo paese natio, per dirigersi verso il “luogo in cui gli scrittori si appartano nei boschi”, ovvero una grande città, per frequentare una prestigiosa università, vivere avventure e scovare preziose opportunità.

Questo sogno, però, rischia di essere infranto a causa della mancanza di crediti extrascolastici all’interno della sua domanda di ammissione al college.

Lady Bird si trova, quindi costretta a iscriversi a un club teatrale del suo liceo… che si rivelerà non solo un posto accogliente pieno di nuovi amici, ma soprattutto un rifugio dal rapporto complesso con la madre e il padre.

Col passare del tempo, Lady Bird si rende conto che questo club teatrale sta diventando importante al punto da offrirle l’opportunità di esplorare tappe dell’adolescenza che ha sempre rimandato.

Se vuoi scoprire come andrà a finire la vicenda di “Lady Bird”, non devi fare altro che venire al Cinema Beltrade questo martedì alle 11.50 e comprare il biglietto di 7 euro: non te ne pentirai.

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10 cose in cui si potrebbe trasformare il CASTELLO SFORZESCO

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Il Castello Sforzesco è l’unico castello in pieno centro cittadino di una grande città. Le possibilità di valorizzarlo sono infinite. Ne abbiamo pensate dieci.

10 cose in cui si potrebbe trasformare il Castello Sforzesco

#1 Campo da gioco permanente per giochi senza frontiere

La location ideale per ripristinare un cult internazionale.

#2 Nuova sede per la Consob

Per difendersi dalla corruzione.

#3 Il Comune di Milano

Con Sala che riceve la gente con un abito del cinquecento.

#4 Ospizio per fantasmi

Da importare anche dall’estero, in particolare dai castelli scozzesi a rischio Brexit.

#5 Naumachie nel fossato

Alternate a pesca delle trote e area sub per archeologia subacquea.

#6 L’hotel più bello del mondo

L’unico con suite esclusiva in cima alla Torre del Filarete o con camera col soffitto di Leonardo Da Vinci.

#7 Un mega coworking

Superprestigioso per ogni tipo di maestranze.

#8 Sport medievali di tutto il mondo

Lancio del dardo, spadoni a due mani, giostre coi cavalli, battute di caccia al Parco Sempione.

#9 Lotteria di Milano

Sorteggio per gli abbonati ATM: chi viene estratto può trascorrere una notte nel Castello.

#10 Sede del governo di Milano Città Stato

Le 10 destinazioni più interessanti che si possono raggiungere dagli aeroporti di Milano

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destinazioni aeroporti milano

Linate, Malpensa e Orio al Serio, i tre aeroporti di Milano, hanno servito 42 milioni di passeggeri l’anno scorso.

Tra le destinazioni che possiamo raggiungere direttamente dalla nostra città si trovano tante sorprese, idee e spunti utili per un viaggio fuori dai soliti circuiti.

 

#1 Mombasa, Kenya

Popolazione: circa 2’000’000

Superficie: 294.7 km²

La seconda città più importante del Kenya, dopo la capitale Nairobi, ma la più antica in assoluto, essendo stata fondata nel 900 a.C, addirittura prima di Roma.

Da Mombasa si ha accesso ad alcune tra le spiagge più belle del mondo, ai safari del Serengeti e, se restate sull’aereo della Neos che vi ha portato fin lì, direttamente a Nosy Be, isola e hotspot di biodiversità del Madagascar.

Se decidete di rimanere in città, comunque, sappiate che dal 1961 la temperatura non è mai scesa sotto i 13,6° C.

Raggiungibile da: Milano Malpensa con Neos

 

#2 Muscat, Oman

destinazioni aeroporti milano

Popolazione: 1’560’330

Superficie: 3’797 km2

Il turismo in Oman è in grande ascesa e Muscat è la sua pregiata porta di accesso, una città da le mille e una notte estesa su di un’area sterminata divisa tra città vecchia, Mutrah (antico villaggio di pescatori, oggi sede di un rutilante suq) e Ruwi, il distretto commerciale e amministrativo.

L’Oman è buono per dune bashing, immersioni, spiagge e trekking: però prestate attenzione, perché laggiù è illegale andare in giro con la macchina sporca.

Raggiungibile da: Milano Malpensa con Oman Air

 

#3 Alessandria, Egitto

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Popolazione: 5’172’387

Superficie: 1’900 km2

La leggendaria città egizia sarebbe stata fondata dall’ancor più leggendario Alessandro Magno, ed è sempre riuscita a rimanere un fulcro attraverso le epoche, dall’Egitto Tolemaico fino alle recenti rivoluzioni egiziane, passando dall’Impero Bizantino, dalla Chiesa Ortodossa e da Nasser.

Sede di anfiteatri, obelischi, moschee e sinagoghe, città cosmopolita da sempre, per chi la visita però è d’obbligo non perdersi i lussureggianti giardini del Palazzo di Montazah, costruito nel 1932 ma già assurto a vero e proprio landmark.

Raggiungibile da: Milano Malpensa con Air Cairo e da Orio al Serio con Air Arabia Egypt

 

#4 Varna, Bulgaria

destinazioni aeroporti milanoPopolazione: 473’804

Superficie: 154.2 km²

La fama della perla del Mar Nero è dovuta all’Oro di Varna, il tesoro più antico del mondo, dei gioielli traci di 6’000 anni fa rinvenuti in una necropoli ed esposti al Museo Archeologico insieme a reperti greci, romani e ottomani.

Scelta come capitale europea dei giovani nel 2017, oggi Varna è una delle città più in ascesa d’Europa, base di numerosi festival culturali, dal teatro al cinema fino al folklore.

Nota di colore: dal 1949 al 1956 la città venne denominata Stalin.

Raggiungibile da: Orio al Serio con Wizz Air

 

#5 Baku, Azerbaijan

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Popolazione: 2’795’000

Superficie: 285 km2

Dal Mar Nero ci spostiamo sul Mar Caspio, nella città che con Ekaterinburg e Osaka si sta giocando l’assegnazione dell’EXPO 2025, dedicato alle sinergie nella ricerca scientifica per contrastare i cambiamenti climatici.

Baku mette insieme futuro e passato: il suo centro storico è patrimonio UNESCO, il suo distretto finanziario è costellato di grattacieli avveniristici e il suo porto è un gate fondamentale per collegare Turchia, Iran e Russia, in pratica l’occidente con l’oriente.

La capitale azera ha anche un arcipelago e viene soprannominata “la città dei venti”, per le raffiche che la sferzano in ogni periodo dell’anno.

Raggiungibile da: Milano Malpensa con Azerbaijan Airlines

 

#6 Amman, Giordania

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Popolazione: 4’007’526

Superficie: 1’680 km2

Meta di un recente viaggio di Elon Musk, il Regno di Giordania offre una storia incredibile, oltre ad essere la sede di una delle sette meraviglie del mondo moderno: il sito archeologico di Petra, abitato già da almeno 1000 anni prima di Cristo, a Wadi Musa, 250 km a sud di Amman.

Amman è, al pari di Doha e dietro solo a Dubai, una delle città del mondo arabo che più attirano investimenti stranieri. Come Roma, è stata costruita su sette colli, poi si espansa fino a poggiarsi sui diciannove attuali.

Raggiungibile da: Orio al Serio con Ryanair

 

#7 Sal, Capo Verde

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Popolazione: 25’481

Superficie: 219.8 km2

L’arcipelago di Capo Verde è il luogo più ad ovest dell’Africa, e a sua volta prende il nome dal punto più occidentale dell’Africa continentale, la penisola di Capo Verde in Senegal.

Sal, in particolare, è una delle capitali mondiali del windsurfing, del kitesurfing e di molti altri sport acquatici, oltre ad essere un paradiso terrestre per le sue spiagge e piscine naturali.

Raggiungibile da: Milano Malpensa e Orio al Serio con Air Italy

 

#8 Bacău, Romania

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Popolazione: 196’883

Superficie: 43.19 km2

Polo multietnico, frequentato nei secoli (e tuttora) da ungheresi, tedeschi, russi, ucraini, polacchi ed ebrei, situato ai piedi dei Carpazi e varco per la misteriosa Transilvania, Bacău è un’incantevole cittadina bagnata dal Bistrița, uno degli affluenti del bel Danubio blu.

La città è rimasta intrinsecamente legata al comunismo fino agli ultimi giorni del regime di Ceaușescu, i cui anni al potere hanno lasciato segni indelebili nell’architettura cittadina. Nonostante ciò, Bacău è ricca di cultura e tradizioni ed è sede di una maestosa cattedrale ortodossa, tra le più grandi del mondo.

E’ una destinazione d’obbligo per gli amanti di storia dell’arte: provare per credere alla Biserica Precista, chiesa perfettamente conservata dal 1491.

Raggiungibile da: Orio al Serio con Blue Air

 

#9 Asmara, Eritrea

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Popolazione: 1’258’001

Superficie: 45 km2

Figlia degli architetti più visionari dell’epoca fascista, Asmara è annoverata tra i patrimoni UNESCO proprio per essere il maggior esempio al mondo di architettura modernista. La “Piccola Roma” ospita un cimitero di guerra italiano, il cinema Impero, il bar Zilli, l’Asmara Caffè e soprattutto la stazione di servizio di Fiat Tagliero, probabilmente la costruzione più futurista del pianeta.

Leggi anche: L’Asmarina a Milano

Passeggiando di sera su Harnet Avenue (un tempo Mussolini Avenue, poi Hailé Selassié Avenue, il padre del rastafarianesimo) vi sembrerà di essere in qualche strana città italiana, tra caffè espresso e gelati.

Raggiungibile da: Milano Malpensa con Eritrean Airlines

 

#10 Nanjing, Cina

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Popolazione: 8’335’000

Superficie: 6’587.02 km2

Nanjing è stata la capitale della Cina, nonché una delle città più importanti del mondo, per 1600 anni. Sorge sulle rive dello Yangtze, il Fiume Azzurro, che si sviluppa per 6400 chilometri, dall’Oceano Pacifico agli altopiani del Tibet, nell’heartland asiatico.

Oggi Nanjing incarna sia i fasti del Celeste Impero, sia il miracolo economico cinese: possiede 20 monumenti cardinali delle antiche dinastie, così come alcuni tra i grattacieli più alti del mondo, come la Zifeng Tower (450 metri d’altezza).

Raggiungibile da: Milano Malpensa con Neos

 

E da Linate niente? No, Linate è noiosa.

 

Leggi anche: Milano deve ancora spiccare il volo

Il ’68 italiano nasce a Milano e attirò le CRITICHE di Pasolini

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Si fa solitamente nascere il sessantotto italiano con l’occupazione della Statale nel febbraio del 1968 e la nascita del Movimento studentesco guidato da Mario Capanna. Il sessantotto verrà visto in modo contraddittorio anche all’interno della sinistra italiana. Tra i più critici ci fu Pier Paolo Pasolini che definì i contestatori dei “piccoloborghesi”, “prepotenti” e “ricattatori”.

Fonte: Milano d’Italia, Alberto Pezzotta- Anna Gilardelli, Bompiani

FDesign Week – Il lato femminile del Fuorisalone

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Siamo arrivati al venerdì della settimana del Fuorisalone, o Design Week che dir si voglia.

Hai notato che, appena arriva questo periodo, tutti diventano esperti di design?

E ti dirò di più: con la varietà del Fuorisalone diventa molto difficile riuscire a capire chi ne sa davvero e chi si finge un esperto, perchè il design è una disciplina è sia pratica, sia concettuale: le sue sfaccettature sono infinite.

In questa sede, mi rivolgo agli appassionati del settore, ai curiosi… e anche a chi vuole sfruttare al massimo questo Fuorisalone per divertirsi, perchè sto per proporti una serie di eventi completamente dedicati al design… in rosa.

Sto parlando della FDesign Week – Il lato femminile del Fuorisalone, la serie di appuntamenti organizzati dalla rivista settimanale F, dedicata al mondo femminile, presso la Galleria Robertaebasta in occasione della Design Week.

Fino a domenica, si svolgeranno workshop, conferenze e incontri con esperti dei più svariati settori: food, giardinaggio, beauty e molto altro.

Questo venerdì, per esempio, a partire dalle 11, potrai partecipare a workshop sul mondo della moda, del jewelry e del beauty e, dalle 19, saltare sul dj set previsto per la serata.

Ricorda che la partecipazione agli eventi è su accredito, quindi se non vuoi perderti tutti questi eventi interessanti, conviene che ti registri sull’apposito form.

Anche se orma siamo a venerdì, il Fuorisalone ha in serbo ancora tantissime sorprese, te lo garantisco.

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Questa TECNOLOGIA cambierà il volto delle città. Anche a Milano?

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ascensori futuro

Questa tecnologia la diamo per scontata, chi vive in città la usa spesso per andare in ufficio o a casa.

Entriamo, ci stringiamo un po’ se ci sono altre persone e inganniamo il tempo guardando il nostro inseparabile smartphone. No, non si tratta della metropolitana ma dell’ascensore, un mezzo di trasporto anche questo, dopo tutto.

Ogni giorno un miliardo di persone entra in uno degli oltre 14 milioni di ascensori sparsi nel mondo. Se si fermassero, i business districts di mezzo mondo si paralizzerebbero.

Anche nell’antica Roma avevano capito quanto sono importanti, tanto che il Colosseo ne aveva 24, manovrati da schiavi, ovviamente.

Il primo ascensore moderno fu presentato all’esposizione industriale di New York nel 1854 da Elisha Otis. Vi dice niente il nome? Chissà quante volte lo avete letto nella targhetta, mentre impazienti aspettate che l’ascensore apra le porte.

A proposito di impazienza, Kheir Al-Kodmany, dell’Università dell’Illinois, ha calcolato che oltre i 28 secondi chiusi in ascensore le persone iniziano ad infastidirsi.

ascensori futuroL’introduzione del motore elettrico, al posto di quello a vapore, ci ha aiutato a contenere la nostra impazienza, portando la velocità di trasporto da 0.2 m/s ai 6 m/s dell’Empire State Building.

I progettisti potrebbero portare la velocità fino addirittura a 20 m/s in discesa, utilizzando però un escamotage poco gradito dai passeggeri: lasciare cadere l’ascensore nel vuoto per due secondi. Meglio che a Gardaland.

Il futuro è nella ferrovia. Si, avete capito bene. Via cavi e pulegge, il futuro degli ascensori sono cabine che si muovono, anche orizzontalmente da un edificio all’altro, su binari spinti dalla forza elettromagnetica. Si tratta dello stesso principio fisico utilizzato dal famoso treno giapponese a lievitazione elettromagnetica.

Buon viaggio!

Via The Economist

I milanesi ammazzano solo di SABATO

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Giorgio Scerbanenco fu tra gli scrittori più popolari della Milano degli anni cinquanta e sessanta. Forse la sua opera più nota ed evocativa è “I milanesi ammazzano il sabato”. Il titolo deriva dal protagonista che uccide di sabato perché, se lo facesse durante la settimana, proverebbe il senso di colpa per averlo fatto in un giorno lavorativo.

Isola Design Week

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Il quartiere Isola è decisamente… ambivalente.

E’ moderno, alla moda e pieno di cose da fare, locali da vedere e gente da incontrare.

Di contro, il quartiere Isola ha un grandissimo difetto: il parcheggio. Non si trova mai, giuro, nemmeno se giri quaranta minuti.

Sicuramente, è proprio per il fatto di offrire talmente tante possibilità da essere sempre pieno di gente… come per questa Design Week.

Eh sì, perchè l’Isola Design District ha organizzato un Fuorisalone tutto suo, l’Isola Design Week, che prevederà talk, vernissage e inaugurazioni, ma anche cocktail party, clubbing e concerti.

Insomma, tra questi organizzati in occasione della Design Week, fino a domenica si potrà trovare davvero di tutto.

Quindi, che tu sia un designer – studente o professionista -, un appassionato della materia o semplicemente un trend setter o viveur che ama uscire e divertirsi con gli amici in occasione dei grandi eventi, le giornate dell’Isola Design District appagheranno pienamente le tue aspettative e metteranno d’accordo tutti quanti.

Questo giovedì, per esempio, a partire dalle ore 10, potrai partecipare a workshop sui più svariati argomenti, gustare aperitivi con dj set organizzati per l’occasione, ammirare le istallazioni a tema e molto, molto altro.

Ogni ora, un evento diverso: avrai una pienissima agenda di stimolanti attività da seguire.

Ricordati solo due cose: scarpe comode per girare finchè ne hai voglia senza rischiare che ti cedano i piedi… e, soprattutto, la registrazione per accedere agli svariati eventi previsti per queste giornate.

 

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Mi-Orto

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Le Design Week non porta solo conferenze e mobili: davanti a Eataly, ha portato un orto mobile.

Un orto colmo di cibo biologico, genuino… e anche un po’ di street food, di quello sano, però.

Sto parlando del Mi-Orto, la manifestazione organizzata da Eataly che dalle 10.00 di questo mercoledì fino a domenica trasformerà Piazza XXV Aprile in un vero e proprio orto, popolato da food truck verdeggianti e colmi di prelibatezze street food e, da giovedì a sabato, da postazioni per il dj set.

Per tutta la durata del Salone del Mobile, potrai provare davvero di tutto: dalla paella ai cocktail più famosi, dai panini alla tartare, da cartoccio siciliano alla carbonara… insomma, ce ne sarà per tutti i gusti.

Inoltre, giusto per non farci mancare niente, potrai partecipare alle tantissime iniziative didattiche per conoscere tutti i segreti e le proprietà dei prodotti serviti e non.

Insomma, sarà un orto di Design Week decisamente… saporito.

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Milano e la sua Città Metropolitana: due mondi politicamente LONTANI

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Elif Lab - Voto regionali Lombardia Lega Movimento 5 Stelle

Milano e la Città Metropolitana di Milano: quanto si piacciono, quanto condividono uguali interessi e quanto hanno la stessa visione politica?
Domande che non possono che calzare al progetto Milano Città Stato e alle quali abbiamo provato a dare una prima risposta guardando i dati di voto delle ultime elezioni regionali.

La Città Metropolitana di Milano (ex provincia di Milano) conta 134 comuni e una popolazione di circa 3 235 000 abitanti, di questi circa 1 365 000 vivono a Milano.

Abbiamo analizzato il voto nelle 1248 sezioni di Milano, mettendolo a confronto con quello delle 1631 sezioni della provincia per coglierne similitudini e differenze.

Proponiamo dei grafici che mostrano le percentuali di voto alle liste provinciali più votate.

Lega e Movimento 5 Stelle esplosi in provincia

Elif Lab - Voto regionali Lombardia Lega Movimento 5 Stelle
Elezioni Regionali 2018 – Banca dati elettorale Comune di Milano

La zona colorata rappresenta il totale dei voti raccolti da ciascuna lista nell’area considerata (Milano o provincia) ed è tanto più “larga” quanto più vi sono sezioni in cui si sono avute percentuali molto alte (o molto basse) e tanto più “alta” quanto più numerose sono state le sezioni in cui si è raggiunto il livello percentuale indicato sull’asse X.

Prendiamo, ad esempio, la Lega. A Milano ha raggiunto una percentuale totale di circa il 18%, ma come si vede è piuttosto concentrata: molte sezioni hanno votato tra il 14% e il 22% per la Lega, mentre sono rari i picchi più alti.

In provincia la questione cambia e l’area verde si sposta più a destra, su percentuali più consistenti. Il partito di Salvini raccoglie circa il 24,5% dei voti, con la maggior parte delle sezioni tra il 19,5% e il 29,5% (si raggiungono anche picchi oltre il 40% in singole sezioni).

Un discorso simile si può fare per il Movimento 5 Stelle, decisamente più spostato su percentuali inferiori a Milano (gran parte delle sezioni sta tra il 9,5% e il 21%, in alcune però la fetta di voto raccolto è molto meno robusta) rispetto alla provincia (tra il 17% e il 27%).

Il Partito Democratico esiste solo a Milano?

Elif Lab - Voto regionali Lombardia Partito Democratico Forza Italia
Elezioni Regionali 2018 – Banca dati elettorale Comune di Milano

Effetto cromatico opposto per il Partito Democratico, che si attesta su percentuali più alte a Milano se confrontato al resto della Città Metropolitana. Se nel capoluogo raggiunge circa il 23% dei voti (con molte sezioni tra il 18% e il 27,5%), in provincia si ferma al 19% (con il nucleo più corposo di sezioni che si colloca tra il 14,5% e il 23,5%).

Forza Italia è tra questi movimenti quello che meno subisce il passaggio dalla dimensione di Milano a quella della provincia: vi è un migliore risultato in città con molte sezioni che le assegnano tra il 12,5% e il 20%. In provincia si cala un po’, ma neanche troppo, rimanendo in molte sezioni tra l’11% e il 18,5%.

+Europa in città, meno in provincia

Elif Lab - Voto regionali Lombardia Fratelli d'Italia Liberi Uguali +Europa
Elezioni Regionali 2018 – Banca dati elettorale Comune di Milano

Andando ad analizzare alcune forze minori, si può notare come Fratelli d’Italia ottenga un risultato non dissimile tra Milano e città Metropolitana (collocandosi intorno al 3,5% in entrambe le aree), mentre per altri partiti il contesto e la dimensione incidono più significativamente.

Liberi e Uguali e la Lista Gori Presidente calano vistosamente oltre i confini di Milano città. Per non parlare di +Europa che in alcune sezioni di Milano supera anche il 10%, ma si riduce decisamente appena si arriva in provincia.

Il risultato della lista Fontana Presidente è più modesto, nel suo totale senza grandi variazioni tra Milano e provincia, ma con risultati più alti in città se si guarda alla percentuale raccolta su singole sezioni.

Elif Lab - Voto regionali Lombardia Lista Gori Lista Fontana
Elezioni Regionali 2018 – Banca dati elettorale Comune di Milano

Come possiamo interpretare questo dato?

Si tratta di percentuali di voto sulle quali possono incidere diversi fattori, quali, ad esempio, la presenza di un “notabile locale” che sbanca in un’area della provincia trascinando la lista, gli sforzi economici per la campagna delle piccole liste spesso maggiormente orientati su Milano e poco incisivi nel circondario, la tendenza rilevata anche a livello nazionale rispetto a un voto che in provincia premia Lega e 5 Stelle più di quanto avvenga nelle grandi città.

Le diverse “onde politiche” ci paiono però evidenti e forse ci raccontano qualcosa sulla bolla degli interessi di Milano, che sembrano controcorrente rispetto a quanto mostrato dal voto in Italia ma che rimangono anche non esportati (e non condivisi?) nelle immediate vicinanze della città Metropolitana.

5 titoli molto VOLATILI della Borsa di Milano: B&C Speakers, Clabo, D’Amico, Itway, Tesmec

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La volatilità piace poco agli investitori. Significa quanto oscilla l’investimento nel tempo. Di solito volatilità fa rima con rischio. Vediamo cinque titoli che anche se molto volatili presentano caratteristiche di rischio e potenzialità di crescita molto diverse tra loro. 

5 titoli molto VOLATILI della Borsa di Milano: analisi e prospettive

#1 B&C SPEAKERS: artisti fai da te e Safevoice potrebbero fare decollare il titolo


B&C Speakers è uno dei leader mondiali nel settore dei trasduttori elettroacustici ad uso professionale, ossia di casse acustiche e altoparlanti. Negli ultimi 5 anni il titolo è triplicato, guadagnando oltre 200 punti percentuali e lo scorso 8 ottobre ha fatto registrare il suo massimo storico a quota 14.09 euro (al momento il titolo è a quota 12.55 euro). L’azione continua a beneficiare di una crescita costante: i ricavi dal 2010 al 2017 sono passati da 23.4 a 40.3 milioni di euro, così anche l’utile netto da 2.6 a 6.4 mln di euro. L’anno scorso, grazie agli eccellenti risultati, il Consiglio ha proposto, in occasione del decennale dalla quotazione di proporre all’Assemblea anche lo stacco di un dividendo straordinario pari a 0,6 Euro per ciascuna azione ordinaria, modalità di erogazione uguali al dividendo ordinario. Le stime per il biennio 2018/2019 dovrebbero ulteriormente migliorare grazie anche alla recente acquisizione strategica di Eighteen Sound.

Il settore dell’audio professionale è in continua crescita, anche grazie al proliferare di band e di artisti fai-da-te lanciati dai social. Le esigenze di un audio eccellente sono all’ordine del giorno sia per quanto riguarda gli spettacoli dal vivo, teatri, cinema e disco sia per grandi stazioni, aeroporti ed in particolar modo in spazi commerciali. Nota negativa riguarda il costo delle materie utilizzate nella produzione di magneti: a causa delle politiche del Governo Cinese i prezzi sono aumentati e ciò potrebbe avere ripercussioni sui costi di approvvigionamento del Gruppo.

Come già accennato in precedenza, i ricavi sono previsti in ulteriore crescita, inoltre B&C Speakers vanta un solido bilancio ed è quindi in grado di sviluppare nuove applicazioni per altoparlanti. Inoltre, anche nel 2018 la società dovrebbe continuare a beneficiare dei nuovi prodotti Safevoice (sistemi di altoparlanti utilizzati nelle gallerie per scopi di sicurezza) che genereranno margini di profitto molto buoni e che probabilmente riceveranno trattamento fiscale favorevole grazie alla scatola dei brevetti, che dovrebbe dimezzare l’aliquota fiscale su questi prodotti.

Prospetto di Bilancio relativo all’esercizio 2017

  • Ricavi consolidati pari a 40,31 milioni di Euro (+4,89% rispetto ai 38,43 milioni di Euro del 2016). EBITDA consolidato pari a 9,3 milioni di Euro (sostanzialmente invariato rispetto al 2016). Utile complessivo di Gruppo pari a 6,11 milioni di Euro (-2,56% rispetto ai 6,31 milioni di Euro del 2016). Posizione finanziaria netta di Gruppo pari a 6,72 milioni di Euro (positiva e pari a 7,07 milioni al 31 Dicembre 2016). Proposta di distribuzione ai soci di un dividendo ordinario pari ad euro 0,42 per ogni azione posseduta con data di stacco cedola al 30 aprile 2017.

#2 CLABO: l’unico vero player mondiale delle vetrine horeca (hote, ristoranti, caffetterie)


L’effetto Pir a Piazza Affari ha coinvolto anche il titolo Clabo, protagonista di buone performance (+150% in 2 anni). Clabo S.p.A. è leader mondiale nel settore delle vetrine espositive professionali per gelaterie, pasticcerie, bar, caffetterie ed hotel ed è quotata sul mercato AIM Italia di Piazza Affari.

Il 2017 è stato un anno di crescita e investimenti per Clabo che ha notevolmente consolidato la presenza internazionale aumentando la quota di export ad oltre il 60% delle vendite complessive. L’acquisizione di Howard McCray si è rilevata un’arma vincente che segnerà una svolta nel piano di internazionalizzazione poiché permetterà a Clabo di diventare l’unico vero player globale del settore con l’obiettivo (nel medio termine) di raggiungere i 100 milioni di euro di ricavi. Altra importante acquisizione è quella di Easy Best (leader nel mercato cinese ed asiatico) che permetterà al gruppo di espandersi nei mercati esteri in cui il food e ristorazione sono strategici e primari per volumi e tassi di crescita. Il Gruppo prevede un significativo sviluppo attraverso un processo di internazionalizzazione, diversificazione, innovazione ed efficientamento produttivo. La società prevede che l’acquisizione, in particolar modo, di Howard McCray e l’introduzione di nuove gamme prodotti (il gruppo sta sviluppando modelli innovativi a risparmio energetico) consentiranno un significativo aumento dei ricavi a partire dall’esercizio in corso e, in misura crescente, fino al termine del piano 2018-2022. Il valore della produzione dovrebbe attestarsi a 96 mln di euro nel 2022, con un EBITDA consolidato a 14 mln di euro nel 2022 ed una posizione finanziaria netta consolidata a 15,1 mln di euro al 2022. Inoltre, dal 2020 è prevista l’introduzione di una nuova gamma di prodotti dedicata alla conservazione, che consentiranno di incrementare il livello dei ricavi, a regime, di circa € 20 milioni grazie anche ai costi di produzione competitivi dello stabilimento cinese.

Principali risultati consolidati al 31/12/2017:

  • Valore della produzione pari a Euro 44,8 mln (Euro 37,3 mln al 31/12/2016). Ricavi realizzati all’estero per Euro 24,9 mln pari al 60,7% (nel 2016 Euro 18,3 mln, 53,7% rispetto al totale dei ricavi di Euro 34,0 mln). EBITDA adjusted pari a Euro 5,0 mln (Euro 4,1 mln al 31/12/2016) ed EBITDA consolidato pari a Euro 4,7 mln. Utile Netto pari a Euro 0,5 mln (Euro 0,7 mln al 31/12/2016). Posizione Finanziaria Netta pari a Euro 19,0 mln (16,8 mln al 31/12/2016).

 

#3 D’AMICO INTERNATIONAL SHIPPING: per chi non soffre il mal di mare


D’Amico International Shipping è azienda leader mondiale nella produzione di navi cisterna, ma continua a perdere terreno a Piazza Affari ed i corsi non hanno trovato ancora la forza per allontanarsi dai minimi storici. Al momento non si sono ancora visti i benefici dell’aumento di capitale del 2017.

Il 2017 è stato un anno difficile per il mercato delle navi cisterna e questo ha portato d’Amico International Shipping a registrare una perdita di 38.1 milioni di dollari a causa di un mercato molto più debole del previsto. La società ritiene che la ripresa possa arrivare presto poiché il mercato sta finalmente risalendo a galla. Per l’esercizio in corso è infatti previsto un crescente consumo di petrolio e di questo dovrebbe beneficiare anche la domanda per trasporto marittimo di prodotti petroliferi raffinati. Il livello elevato di scorte di prodotti raffinati, che ha contribuito a deprimere la domanda negli ultimi due anni, sembra essersi finalmente assestato su livelli più normali. L’IEA ha recentemente rivisto lievemente al rialzo le proiezioni di crescita della domanda petrolifera nel 2018 a 1,4 milioni di barili al giorno, sulla base delle stime di crescita del PIL rilasciate dal FMI più ottimistiche per il 2018.

DIS terminerà il proprio piano di investimenti di lungo termine a gennaio 2019, posizionandosi sul mercato con una delle flotte di navi cisterna più moderne, inoltre si continuerà a lavorare al fine di rafforzare competitività della società, posizionandola tra le aziende leader dell’industria. Dis si concentrerà sul rafforzamento del proprio bilancio e della sua posizione di liquidità, in vista del completamento del piano di investimenti di 755 milioni di dollari su nuove navi. La società ritiene che il mercato delle navi cisterna dovrebbe continuare a migliorare grazie al rallentamento della crescita dell’offerta di navi e all’aumento dei volumi trasportati, trainati da una forte domanda petrolifera, dall’aumento delle esportazioni statunitensi e da elevati margini di raffinazione e utilizzo negli USA.

Lo scorso 21 marzo Banca Imi ha limato il prezzo obiettivo di d’Amico portandolo da 0.41 a 0.39 euro, in seguito alla riduzione delle stime sui ricavi e sulla redditività per il 2018. Gli analisti prevedono che la società possa chiudere l’esercizio in corso con ricavi per 282.6 mln di dollari ed un risultato negativo per 2.6 milioni. Mentre hanno migliorato la previsione sull’utile netto per il 2019 che dovrebbe essere intorno ai 17.9 mln di dollari. Anche Equita Sim ha ridotto il target price sul titolo portandolo da 0.30 a 0.270 euro in seguito alla riduzione delle stime per i prossimi trimestri.

RISULTATI DELL’ESERCIZIO 2017

  • Ricavi base time charter (TCE) – US$ 257,4 milioni. EBITDA – US$ 36,8 milioni (14,3% on TCE). Risultato netto – US$ (38,1) milioni. Flussi di cassa da attività operative – US$ (11,3) milioni. Indebitamento Netto – US$ 510,2 milioni al 31 dicembre 2017.

#4 ITWAY: da seguire il piano strategico su controllate e startup


Dopo l’ennesimo fuoco di paglia, il titolo ha ripreso la via delle vendite tornando al punto di partenza in area 1.20 euro (-30% in 2 anni).

Itway società quotata al segmento Star di Borsa Italiana, attiva nel settore dell’IT, prevede un contesto di mercato favorevole nel 2018. Il mercato digitale in Italia ha archiviato il 2017 con una crescita pari al +2,3% (rispetto all’1,8% del 2016) dell’intero comparto, in particolar modo nel settore Digital Enablers dove il Gruppo ha fatto importanti investimenti negli ultimi 5 anni ed è ben posizionato.

Il Piano Industriale 2018-2022 prevede di sviluppare il settore della sicurezza con una maggiore focalizzazione della partecipata Be Innova e delle start-up iNebula e 4Science. Si continuerà lo sviluppo delle operazioni VAD in Grecia e Turchia che consentiranno alla Capogruppo di incassare dividendi da tali controllate (le attività VAD di Grecia e Turchia proseguono con il loro posizionamento di leader della sicurezza dei rispettivi Paesi, continuando con i tassi di crescita previsti, diventando supporto allo sviluppo estero anche in area MEA.  Inoltre, lo sviluppo attuato ed in corso nell’area Middle East Africa riguarda le ASA VAR e VAS; con tipologia di prodotti e competenze distintive esportabili). Inoltre, ItWay ha completato il suo programma di disinvestimento delle attività VAD attraverso la vendita del 100% di ITWAY HELLAS SA e ITWAY TURKYIE LTD, società controllate al 100% da Itway per un valore di 10 mln di euro.

RISULTATI DELL’ESERCIZIO 2017

  • Ricavi complessivi pari a 44.6 milioni di Euro, al netto della cessione di “Business-e” a 31.1 milioni di Euro
  • Risultato netto di esercizio pari a 717 mila Euro rispetto ai -62 mila Euro dell’esercizio precedente
  • EBITDA consolidato -1.4 milioni di Euro, dei quali -1.3 milioni di Euro relativi alla partecipata ceduta Business-e;
  • Migliora la PFN di Gruppo: -6.8 milioni di Euro Vs. -21.3 milioni di Euro al 31.12.2016
  • Risultato netto della Capogruppo Itway pari a 717 mila Euro rispetto ai -64 mila Euro dello stesso periodo 2016.
  • Miglioramento della PFN della Capogruppo Itway Spa: -7.0 milioni di Euro Vs. -16.3 milioni di euro.

#5 TESMEC: si scommette sul Qatar


Il Gruppo Tesmec è leader nella progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi per la costruzione e la manutenzione di infrastrutture relative al trasporto e alla distribuzione di energia elettrica, dati e materiali. Il titolo in due anni ha ceduto sul listino di Piazza Affari l’11%.

La raccolta ordini registrata nel 2017 (nell’esercizio 2017 il Gruppo ha realizzato più dell’80% dei ricavi all’estero) ed alcuni contratti di rilievo come quello in Qatar da 4.3 mln di dollari (Paese in forte ripresa economica e critico punto di snodo verso mercati strategici quali l’Oman e il Kuwait) permetteranno al Gruppo di raggiungere l’obiettivo di 200 mln di euro di ricavi nel 2018. Da sottolineare anche la riduzione dell’indebitamento finanziario (l’indeb. al 31 dicembre 2017 del Gruppo Tesmec è pari a 85,2 milioni di euro, in miglioramento dell’11,9% rispetto ai 96,7 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e la significativa crescita dei ricavi (bilancio 2017). Una nota negativa potrebbe essere una ripresa dell’inflazione legata al costo delle materie prime ed il cambio euro dollaro che potrebbero pesare negativamente sulla marginalità. Nel quarto trimestre del 2017 è notevolmente migliorato il trend positivo dei risultati del Gruppo in termini di volumi, marginalità, generazione di cassa e raccolta ordini quindi nel 2018 sono previsti ulteriori miglioramenti.

A fine febbraio Mediobanca Securities ha confermato il rating Neutral con target price a 0,62 euro. Per i prossimi due anni si attende il potenziamento del business ferroviario e delle telecomunicazioni grazie alla controllata Marais Technologies (leader nei servizi di noleggio e costruzione di macchinari per infrastrutture nei settori telecomunicazioni, elettrico e gas) esposta in tre mercati ad alto potenziale nel settore, come la Nuova Zelanda, il Regno Unito e la Francia. Il gruppo sarebbe in grado di affrontare l’inflazione dei costi delle materie prime ma gli analisti si mantengono cauti in merito ai tassi di cambio.

 

Principali Risultati Consolidati dell’esercizio 2017 • Ricavi: 175,6 milioni di euro (+36,6% rispetto ai 128,5 milioni di euro al 31 dicembre 2016); • EBITDA Adj2: 22,9 milioni di euro (+97,4% rispetto agli 11,6 milioni di euro al 31 dicembre 2016). EBITDA3 pari a 20,7 milioni di euro (+143,5%); • EBIT: 6,1 milioni di euro (+241,7% rispetto ad un valore negativo per 4,3 milioni di euro al 31 dicembre 2016); • Risultato Netto: negativo per 1,4 milioni di euro (+63,7% rispetto ad un Risultato Netto negativo per 3,8 milioni di euro al 31 dicembre 2016); • Indebitamento Finanziario Netto: 85,2 milioni di euro (in miglioramento dell’11,9% rispetto ai 96,7 milioni di euro al 31 dicembre 2016); • Portafoglio Ordini Totale: 195,0 milioni di euro (+7,73% rispetto ai 181,0 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

 PASQUALE FERRARO

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Inhabits – Milano Design City in Piazza Castello

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Cos’è Inhabits?

E’ l’esposizione dedicata alle soluzioni più innovative per abitare organizzata in occasione della Design Week.

E’ modo divertente, innovativo e unico per scoprire in anteprima la città e la casa nel futuro.

E’ un’iniziativa che ti permette di vedere in prima persona residenze, strutture dedicate al business, all’ospitalità e al wellness, oltre ad angoli dedicati alla ristorazione, tutte concentrate in Piazza Castello.

Ma Inhabists è anche un momento di confronto, grazie alle aree dedicate agli approfondimenti sui temi del design e dell’architettura, la “Speech Arena”, nella quale ogni giorno si potrà partecipare ad attività e talk tematici.

E dato che si parla pur sempre di “Fuorisalone”, a Inhabits non potevano mancare anche i momenti di intrattenimento e spettacolo, tutto concentrato nell’ampia area dedicata all’entertainment.

A Inhabists, da oggi fino a domenica dalle 18.00 alle 24.00, infatti, tutte le sere il palco ospiterà dj set di ospiti nazionali e internazionali, ma anche performance artistiche, accompagnate da video mapping e light show, e concerti.

E, dato che non ci sarebbe divertimento senza qualcosa da mettere sotto ai denti, durante gli appuntamenti serali di Inhabists potrai usufruire dei food truck stracolmi di prelibatezze.

Quindi, bando alle ciance: questo martedì, dalle 18.00 in poi, non perderti la festa di apertura di Inhabits, durante la quale potrai ballare fino al mattino grazie ai dj set di ospiti internazionali.

Questo Fuorisalone ci sorprende sempre di più.

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Le 10 imperdibili attrazioni del Fuorisalone 2018

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migliori attrazioni fuorisalone

Il Fuorisalone è uno dei festival diffusi più grandi del pianeta e certamente il più importante nel mondo del design.

Il sito ufficiale promette oltre 1’300 eventi: noi vogliamo aiutarvi ad estrarre l’informazione da tutto questo rumore.

Andiamo quindi a scoprire la nostra selezione delle 10 attrazioni da non perdere all’edizione 2018, dal 17 al 22 aprile, ovviamente a Milano.

migliori attrazioni fuorisalone

#1 Partiamo dal presupposto che non di solo mobile vive l’uomo. Le due menti di Buzzo Lambertoni portano il pastry design al Fuorisalone con Dgusto, con un vero e proprio viaggio all’interno del mondo dei pasticcini.

@le tre sedi di Pasticceria Martesana (sede 1sede 2sede 3)

migliori attrazioni fuorisalone

#2 L’architetto Simone Micheli espone il futuro degli alberghi col suo Hotel Regeneration, che porrà l’accento e ci farà toccare con mano i contenuti e le espressioni degli interni che vedremo nei prossimi anni.

@Lambrate Design District (mappa)

migliori attrazioni fuorisalone

#3 In omaggio allo storico cinema di Monza, il Tram Corallo prevede un foyer d’altri tempi in testa, con divanetti composti e rigorosi su di una soffice moquette, e soprattutto un’intima sala cinematografica in coda, dove su comodi pouf i passeggeri potranno godere di una visione insolita dei paesaggi urbani di Milano.

@tutte le rotaie del Brera Design District (mappa)

migliori attrazioni fuorisalone

#4 Il futuro è già qui: CocaCola lancia il suo nuovo brand Fuzetea allestendo un parco olografico in collaborazione con Microsoft HoloLens. Al suo interno sarà possibile degustare le tre varianti di Fuzetea mentre si assapora la prossima rivoluzione del mondo della tecnologia.

@Bocciofila di Tortona (mappa)

migliori attrazioni fuorisalone

#5 Una discoteca visionaria nel cuore di Milano, figlia della verve di Gufram. Un’esperienza energetica, caleidoscopica e coinvolgente fornita da tappeti ipnotici che ci faranno ballare in un ambiente unico, che rielabora i design degli anni ’60 con oggetti contemporanei.

@Mediateca Santa Teresa (mappa)

migliori attrazioni fuorisalone

#6 Economia circolare, sostenibilità e tecnologia nel quartiere più reinventato di Milano: Isola. Un evento targato Source dedicato all’idea che lo scarto non esiste e con protagonista WooClass, un progetto toscano focalizzato sul recupero degli scarti nell’industria del legno.

@Isola Design District (mappa)

migliori attrazioni fuorisalone

#7 Gli svizzeri horgenglarus e Stephan Hürlemann hanno creato un mondo di mostri giganti che si muovono come marionette di un teatro maledetto. Si va dalla scimmia al guerriero stanco: la vostra immaginazione troverà il suo sfogo.

@Ventura Centrale (mappa)

migliori attrazioni fuorisalone

#8 L’acme del dopo EXPO non è ancora arrivato, e il nuovissimo Asia Design Pavilion vuole dimostrarlo. Cambogia, Cina, Corea del Sud, Giappone, India, Iran, Qatar, Singapore, Tailandia e Turchia saranno rappresentate in questo hub internazionale dal meglio del design ma anche con cibo, negozi e un idilliaco giardino giapponese.

@MegaWatt Court (mappa)

migliori attrazioni fuorisalone

#9 Nella multi-location più entropica di Tortona, troveremo un enigmatico labirinto allestito da Nendo che guiderà il pubblico nel processo di creazione dello studio di Tokyo, lungo uno spettacolare percorso su oltre 800 m2 multisensoriali ed esperienziali.

Inoltre, Dassault Systèmes con l’installazione Breath/ng sviscererà le problematiche globali dovute ai cambiamenti climatici grazie all’utilizzo di materiali all’avanguardia volti a neutralizzare l’inquinamento, per sensibilizzare su come design e tecnologia possano rispondere insieme agli interrogativi odierni.

@Superstudio Più (mappa)

migliori attrazioni fuorisalone

#10 L’avanguardia della ricerca illuminotecnica e delle trasformazioni fluide, dove con innovativi giochi di luce l’arte diventa energia, l’energia arte e la materia oggetto. In mostra ci saranno prismi, serie limitate, recuperi industriali, tavole hitchcockiane ed esclusive selezioni di designer di frontiera che esporranno i nuovi paradigmi dell’abitare contemporaneo, libero e flessibile.

@Assembly (mappa)

migliori attrazioni fuorisalone

BONUS: l’ArkiZoic è l’era futura dove passato e mitologia sono combinati insieme. L’atmosfera è quella di una dimensione senza tempo, dove i suoni ci introducono a magici mondi. L’evento più disruptive del Fuorisalone.

@Spazio Giovannoni (mappa)

Desire Week by Macao

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Anche quest’anno è arrivato quel momento tanto atteso dai trend setter (e non solo) milanesi (… e non solo!): la settimana del Fuorisalone, caratterizzata da una creatività scoppiettante di eventi organizzati in concomitanza del Salone del Mobile, alias Design Week.

Come per ogni altra edizione, la città meneghina ha in serbo tantissime possibilità per vivere al meglio i giorni scoppiettanti della Design Week.

Pensa che, per esempio, il Macao organizzerà eventi per ogni singola serata del Fuorisalone, che raccoglierà sotto l’unico nome di Desire Week.

Questo lunedì, per iniziare col botto, a partire dalle 12.00, oltre a gustare i prelibati manicaretti di una cucina naturale e a deliziarti con i drink del Desire Bar, potrai partecipare a un workshop di falegnameria, a jam e spray writing session e, dalle 22.00, lasciarti andare al ritmo caliente del tango.

… e questo è solo il primo giorno della Desire Week del Macao.

Il divertimento continua martedì, con altri appuntamenti imperdibili, che potrai conoscere grazie al programma pubblicato sull’evento Facebook ufficiale.

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Fuorisalone o FUORI SALONE? Dove è nato e altre curiosità sulla Milano Design Week

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Fuorisalone o Fuori Salone? Comunque lo si scriva, la Settimana ‘fuori’ dal Salone del Mobile resta la Week più attesa dell’anno, ancora più importante e ambita della Settimana della Moda.

I milanesi un po’ la temono, ma ne vanno tronfi e la raccontano in qualsiasi parte del mondo si trovino.

Gli stranieri si beano del connubio design – palazzi storici, quegli angoli nascosti ed
eccezionalmente svelati al pubblico dal 17 al 22 aprile, le date di quest’anno, e che ti fanno fare il pieno di bellezza.

Il bello del Fuorisalone (o Fuori Salone) è che tutti lo conoscono, tutti vogliono partecipare ai suoi cocktail, e la caccia all’invito è aperta. Ma siamo sicuri di sapere tutto tutto della Milano Design Week? Ecco 5 curiosità.

#1.  Fuorisalone di Milano:  quando è nato? 

Nel 1991, una iniziativa della rivista Interni racchiudeva tutti gli eventi e faceva da cassa di risonanza di una kermesse spontanea in atto da più di un decennio, e alla quale non si poteva non badare. Al 1991, dunque, si fa risalire l’istituzione ufficiale della Design Week. Tuttavia, i primi semi di questa enorme fioritura di idee ed eventi venivano gettati già all’inizio degli anni Ottanta, quando alcune aziende dei settori arredamento e design industriale avvertivano l’energia sprigionata dal Salone Internazionale del Mobile di Milano, allora di casa nella vecchia Fiera di Lotto.

#2. Fuorisalone di Milano: chi l’ha inventato?

Il Fuorisalone è una manifestazione spontanea, ma se proprio si volesse trovare un genitore del Fuorisalone, allora quello sarebbe Gilda Bojardi, storica e illuminata direttrice della rivista Interni. 
Fu lei a creare il logo del Fuorisalone, a depositare logo e dicitura “Milano capitale del design”, e a creare, nel 1991, la prima guida a tutti gli avvenimenti dell’evento.

Insomma, a Gilda Bojardi si deve il merito di aver regalato a Milano un museo a cielo aperto e di aver proposto Milano al mondo.

[nelle foto: sopra, Gilda Bojardi; sotto, l’Università Statale di Milano, quest’anno set del progetto Material Immaterial]

#3. Fuorisalone di Milano: chi lo organizza?

Il Fuorisalone, per sua natura, è un evento spontaneo, che spontaneamente è nato e altrettanto naturalmente si è sviluppato con aziende, singoli promotori, editori, creativi, designer…. interessati a questa straordinaria vetrina per farsi conoscere in tutto il mondo. Una grande collettiva che si concentra nel mese di aprile, da oltre trent’anni.
Oggi, a sovrintendere tutto e raccogliere il proliferare di happening e manifestazioni c’è Fuorisalone.it®, un progetto dello studio di comunicazione Studiolabo S.r.l..

#4. Fuorisalone di Milano: c’è una colonna sonora?

Forse non tutti sanno che anche il Fuorisalone ha la sua colonna sonora: la suona l’app Fuorisalone.it/spotify.

#5. Fuorisalone di Milano: come si fare a vedere tutto?

Ecco, questo è l’unico punto sul quale proprio non possiamo esservi d’aiuto. Appuntamenti, inviti, installazioni, mostre, cocktail party e molto altro sono visibili sul sito Fuorisalone.it 

 

foto cover: BASE Milano_Green Smart Living – courtesy ufficio stampa

La PSICANALISI in Italia è nata a Milano

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Più precisamente in via Filippo Corridoni 1, dove nel 1963 Cesare Musatti aprì il centro di psicanalisi.

 

Fonte: Milano d’Italia, Alberto Pezzotta- Anna Gilardelli, Bompiani

Socrate il sopravvissuto

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Rispolvera il tuo Almanacco di Filosofia: ti ricordi di Socrate?

Neanche a farlo apposta, è l’inventore del metodo socratico d’insegnamento, che, tra le alte cose, prevedeva anche lezioni peripatetiche, passeggiate durante le quali lo stesso Socrate indottrinava i suoi discepoli.

Ora immedesimati in questo grande filosofo: e se l’educazione di un gruppo di giovani dipendesse da te?

Di sicuro è un tema molto complesso che tende a cadere nel proverbiale “dimenticatoio”, nonostante al giorno d’oggi la questione sia molto discussa.

Proprio di questo parlerà lo spettacolo teatrale “Socrate il sopravvissuto/come le foglie, che si svolgerà questo venerdì alle 20.30 al Piccolo Teatro Studio Melato.

Prendendo spunto dal romanzo “Il Sopravvissuto” di Antonio Scurati, durante la rappresentazione potrai calarti nei panni di chi deve insegnare.

Tra le ore che precedono la morte di Socrate e una carneficina in classe, la vicenda proseguirà dando al contempo spunti disparati sul tema dell’educazione e della gioventù da coltivare.

Lo ammetto, non sarà uno spettacolo leggerissimo, ma vale la pena goderselo a pieno, soprattutto perchè il biglietto costa solo 33 euro.

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