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Il Giorno è nato come “anti Corriere della Sera”

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1956. Con l’esplicita missione di contrastare il Corriere della Sera viene fondato in via Settala Il Giorno, quotidiano finanziato dall’ENI di Enrico Mattei. Aveva una linea vicina al centro sinistra e una grafica molto popolare con grandi titoli e grandi fotografie. Si diffuse rapidamente in particolare grazie al grande peso dato allo sport e ai fumetti, tra cui svettavano le strisce di Cocco Bill.

Fonte: Milano d’Italia, Alberto Pezzotta- Anna Gilardelli, Bompiani

Barba-jazz

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Siamo al “giro di boa” della settimana: è mercoledì e il week end non è ancora abbastanza vicino ma, per fortuna, il lunedì è abbastanza lontano.

Come puoi sopravvivere alla “giungla” della città fino al tanto sospirato weekend? Beh, sicuramente se fai serata in un bel posticino accogliente, con tanta bella musica e qualche buon drink, sicuramente il venerdì arriverà più in fretta.


Di quale posto sto parlando? DelBarba, ovviamente. Un locale che sprizza passione da tutti i pori e questo è evidente: il sapore e la qualità delle materie prime sono esaltati con cura e amore.

Quello che troverai è un’atmosfera accogliente, ma anche sofisticata, dove provare un’ esperienza culinaria unica, sia a pranzo sia a cena.


Ed è qui che torniamo al nostro mercoledì sera, perchè dalle 20 alle 23 il Barba ti propone una serata jazz: recenti studi hanno dimostrato che la musica è un ottimo antidepressivo. E dopo questo siparietto in stile Solaris, bando alle ciance: corri al Barba per una serata top.


Ah, dimenticavo: se ti viene fame, direi che i deliziosi panini e cocktail del Barba sono l’ideale per arricchire la serata.

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I 10 titoli più redditizi della Borsa di Milano

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Nella seguente lista vengono riportati in ordine alfabetico dieci titoli di Piazza Affari considerati molto redditizi negli ultimi anni. Analizziamo le loro potenzialità e punti di forza.

I 10 titoli più redditizi della Borsa di Milano*

#1 Amplifon (leader mondiale nelle soluzioni per l’udito)

PERFORMANCE%
Ytd+12.5
1 Mese+10.8
6 Mesi+12.4
1 Anno+27.9
3 Anni+128
5 Anni+255

Prosegue lungo la via degli acquisti il titolo Amplifon che ha fatto registrare nuovi massimi storici sul listino milanese (+850% dal debutto ad oggi).

Punti di forza:

la consolidata posizione di leadership a livello globale, la continua innovazione nel settore, un portafoglio marchi unico, un solido profilo economico-finanziario ed un settore (hearing care) fortemente attrattivo e in crescita, specie considerando l’invecchiamento della popolazione. Inoltre va sottolineato il significativo contributo delle acquisizioni che hanno raggiunto ottimi livelli di crescita e la crescita ad un tasso tre volte superiore al mercato di riferimento.

Prospettive future:

Amplifon prevede di continuare a rafforzare il proprio posizionamento di leadership sul mercato mondiale grazie anche ai consistenti investimenti in marketing (espansione del network con circa 700 nuovi punti vendita al 2020) che consentiranno di trainare la crescita organica. Per il triennio 2018-2020 il Gruppo prevede un aumento dei ricavi consolidati superiore alla crescita attesa del mercato ed una crescita dell’utile nel triennio, inoltre punta a generare un flusso di cassa operativo cumulato per il triennio 2018-2020 pari a circa 600 milioni di euro.

NomeDataRatingTarget Price
Equita sim02/03/2018Hold13.10
Kepler Cheuvreux01/02/2018Hold12.60
Banca Akros01/02/2018Neutral14.00
Mediobanca10/01/2018Outperform14.50
Kepler Cheuvreux26/10/2017Hold12.00

 

#2 Biesse (leader nelle macchine e nei sistemi destinati alla lavorazione di legno, vetro, marmo e pietra)

PERFORMANCE%
Ytd+14
1 Mese+6.1
6 Mesi+28.7
1 Anno+90
3 Anni+202
5 Anni+1980.3

 Nuovi massimi storici anche per Biesse che prosegue lungo la via degli acquisti (+450% dal debutto).

Punti di forza:

il mercato delle macchine utensili e dei sistemi di automazione destinati alla lavorazione del legno, del vetro e del marmo e di alcuni materiali non ferrosi è in continua crescita e Biesse, grazie anche a mirati investimenti e sviluppi, sta avendo negli ultimi anni un ruolo da leader nel settore di riferimento. Altro punto di forza è “Sophia”,  innovativa piattaforma IoT di Biesse che abilita i propri clienti a una vasta gamma di servizi per semplificare e razionalizzare la gestione del lavoro.

Prospettive future:

il Gruppo prevede una crescita media del 9,5 % nel triennio 2018-2020 suffragate anche dal backlog pari a € 215 milioni e dalla conferma del trend positivo di ordini. Biesse vuole proseguire nella crescita degli investimenti con lo scopo di sviluppare ulteriormente l’automazione industriale. Nel triennio il Gruppo prevede una crescita dei ricavi netti consolidati con un CAGR triennale organico del 9,5%; un aumento della marginalità operativa: ebitda CAGR triennale del 12,7% (incidenza del 14% nel 2020) e un ebit CAGR triennale del 14,7% (incidenza del 10,6% nel 2020): Inoltre è previsto un  free cashflow positivo per complessivi 120 milioni di Euro nel triennio 2018-2020.

NomeDataRatingTarget Price
Banca Akros13/03/2018Accumulate49.70
Banca IMI02/03/2018Add50.50
Banca Akros01/03/2018Accumulate48.60
Exane05/01/2018Outperform50.00
Banca IMI13/11/2017Add43.20

 

#3 Cembre (azienda leader nella produzione e distribuzione di connettori elettrici ed accessori per cavo)

PERFORMANCE%
Ytd+7.9
1 Mese+9.7
6 Mesi-6.8
1 Anno+33
3 Anni+65
5 Anni+236

 Risale la china il titolo Cembre che tenta di riportarsi nei pressi dei massimi storici (+540% dal debutto).

Punti di forza:

solida posizione finanziaria (18.3 mln di euro), dividendi in crescita negli ultimi anni (da 0.16 euro del 2012  a 0.80 euro nel 2018;  Cembre ha distribuito dividendi con un payout ratio medio del 47,8% degli utili ed un dividend yield medio del 3,6% negli ultimi 17 anni) e distribuzione capillare ed estesa sia in Italia sia all’estero.

Prospettive future:

il fatturato del Gruppo continuerà a essere in crescita anche nel 2018, inoltre Cembre proseguirà nello sviluppo di nuovi prodotti e con un continuo rinnovamento di gamma ed una maggiore penetrazione nei mercati esteri, in particolare quello statunitense. E’ previsto un rafforzamento della struttura produttiva attraverso investimenti in macchinari altamente tecnologici ed automatizzati.

NomeDataRatingTarget Price
Banca Akros23/03/2018Neutral22.00
Banca Akros21/11/2017Neutral21.00
Banca Aletti15/09/2017In-line21.00

 

#4 Diasorin (leader mondiale nella diagnostica in vitro)

PERFORMANCE%
Ytd-1.2
1 Mese+8.8
6 Mesi-3.2
1 Anno+15.5
3 Anni+79
5 Anni+168

 Buon titolo difensivo Diasorin che negli ultimi anni sta dando buone soddisfazioni (+520% dal debutto ad oggi).

Punti di forza:

solida posizione finanziaria (149.3 mln di euro), rafforzamento del proprio ruolo di partner specialistico nei segmenti dell’immunodiagnostica e della diagnostica molecolare (grazie ad una strategia di business fortemente orientata all’innovazione) e continui investimenti in sviluppo e ricerca (pedine essenziali in questo settore molto competitivo).

Prospettive future:

per il prossimo esercizio Diasorin prevede ricavi in crescita dell’11% circa e un Ebitda di circa 13 punti percentuali. Lo scenario macro-economico dovrebbe rimanere buono anche per il 2018, con stime di crescita riviste al rialzo. Anche la riforma fiscale approvata negli Stati Uniti potrebbe portare ulteriori benefici. Inoltre l’acquisizione da Siemens Healthcare GmbH e dalle sue affiliate (“Siemens Healthineers”) consentirà a DiaSorin di accedere ad una significativa base clienti (in particolar modo in Europa) e di espandere ulteriormente la propria presenza commerciale globale.

NomeDataRatingTarget Price
Jefferies13/02/2018Hold70.00
Banca Akros31/01/2018Accumulate84.60
Equita sim25/01/2018Hold78.00
Berenberg17/11/2017Buy85.00
Banca Akros10/11/2017Accumulate80.30

 

#5 El.En. (azienda leader nei sistemi laser)

PERFORMANCE%
Ytd+24.5
1 Mese+31.7
6 Mesi+36.1
1 Anno+17.5
3 Anni+227
5 Anni+743

 Il mese scorso El.En. ha dato vita ad un nuovo rialzo culminato con i massimi a quota 32.94 euro, non lontano dai massimi storici a 34.38 euro (+500% dal debutto). Il titolo è riuscito a risalire la china grazie ai risultati superiori alle attese.

Punti di forza:

la trasformazione tecnologica del mercato dei sistemi laser è in continua crescita grazie ad una maggiore richiesta da parte del mercato ed El.En. ha un posizionamento leader nel settore. Inoltre il Gruppo sta ponendo in essere una serie di azioni organizzative, rinforzando la propria posizione di mercato e creando nuovi settori vitali per la crescita delle società.

Prospettive future:

il Gruppo El.En. si prefigge di conseguire nel 2018 una crescita consolidata nell’ordine del 10%, mantenendo il risultato operativo al 10% rispetto al fatturato. Nei prossimi tre anni i ricavi dovrebbero aumentare ulteriormente, così come la redditività. Non sono da escludere nuove acquisizioni strategiche o investimenti in ulteriori ricerche grazie alla liquidità disponibile.

NomeDataRatingTarget Price
Intermonte26/03/2018Outperform36.00
Banca Akros16/03/2018Buy34.00
Twice Research23/01/2018N.d.31.96
Banca Akros27/11/2017Buy28.00
Intermonte16/11/2017Outperform29.00

 

#6 Campari (leader nell’industria globale del beverage di marca)

PERFORMANCE%
Ytd-4.6
1 Mese+7.1
6 Mesi-0.3
1 Anno+13.1
3 Anni+79.8
5 Anni+101

Dopo un lungo rally il titolo Campari (+818% dal debutto), da circa un mese, sta cercando di ricostruire una base da cui ripartire  e raggiungere il massimo storico a quota 6.95 euro.

Punti di forza:

buon posizionamento negli Usa, mercato che continua ad apprezzare i brand di proprietà Campari.  Rigorosa attenzione ai costi per reinvestire in brand building strategico. Dal 1 gennaio 2017 Campari ha iniziato la distribuzione dei suoi brand in Sud Africa attraverso la controllata South Africa PTY lyd. La relativa organizzazione commerciale è in fase di rafforzamento, con lo scopo di sfruttare le opportunità di crescita per l’intero portafoglio.

Prospettive future:

il Gruppo ritiene che le prospettive di crescita nel 2018 rimangano sostanzialmente bilanciate a causa dell’incertezza economica in alcuni mercati emergenti. L’evoluzione favorevole del mix delle vendite per prodotto mercato continuerà a costituire il principale driver di crescita della redditività lorda del Gruppo. Inoltre la strategia del gruppo si concentrerà nel sviluppare la presenza nei mercati ad alto potenziale, sull’identificare specialty brand con una forte equity e pricing power elevato e cercare acquisizioni dove il Gruppo Campari controlla la distribuzione.

NomeDataRatingTarget Price
Societe Generale12/03/2018Buy7.00
Mediobanca06/03/2018Neutral6.00
Banca IMI06/03/2018Hold5.10
Bank of America ML02/03/2018Underperform5.20
Raymond James01/03/2018Outperform6.80

 

#7 Interpump Grp (leader mondiale nelle pompe a pistoni professionali ad alta pressione)

PERFORMANCE%
Ytd+4.8
1 Mese+3.9
6 Mesi+4.1
1 Anno+26
3 Anni+81
5 Anni+340

 Continuano le prese di beneficio per il titolo Intermpump Grp (+120% in 2 anni; +990% dal debutto) che si spinge fino in area 26.0 euro allontanandosi dal massimo storico a 31.0 euro.

Punti di forza:

25 società acquisite dall’IPO nel 1996 rappresentano circa 2/3 di ogni anno crescita; notevole aumento dei margini EBITDA delle società acquisite, utilizzo delle azioni proprie di Interpump come pagamento totale o parziale per alcune acquisizioni.

Prospettive future:

previsti al rialzo le stime sull’utile per azione per il biennio 2018/2019. Il Gruppo Interpump mira ad un ulteriore rafforzamento dell’attuale posizione di leadership nel settore di riferimento e perseguire una ulteriore crescita attraverso acquisizioni mirate.

NomeDataRatingTarget Price
Banca IMI29/03/2018Add33.00
Kepler Cheuvreux15/02/2018Buy33.50
Banca Akros15/02/2018Accumulate33.00
Mediobanca06/02/2018Outperform31.50
Equita sim15/01/2018Buy32.00

 

#8 Marr (leader in Italia nella distribuzione specializzata di prodotti alimentari alla ristorazione)

PERFORMANCE%
Ytd+12.2
1 Mese+14.2
6 Mesi+7.9
1 Anno+19
3 Anni+48.8
5 Anni+182

Buona risalita per il titolo Marr che mette a segno nuovi massimi storici a quota 25.36 euro (+272% dal debutto).

Punti di forza:

un sistema logistico efficiente, MARR è presente su tutto il territorio nazionale, avvalendosi di una struttura commerciale costituita da oltre 800 dipendenti. Un’ampia offerta di prodotti alimentari (ittici, carni, ortofrutta) e la capacità di innovazione merceologica (MARR ha ampliato la propria gamma commerciale con prodotti a marchio proprio ed in esclusiva).

Prospettive future:

le aspettative per il mercato di riferimento dei consumi alimentari (food service) sono previsti in crescita anche nel 2018. Il Gruppo Marr vuole mantenere i livelli di redditività raggiunti e l’assorbimento di capitale circolante sotto controllo. Inoltre il titolo fino al 2020 dovrebbe avere un tasso medio annuo di crescita dell’utile per azione del 4%.

NomeDataRatingTarget Price
Banca IMI29/03/2018Add27.80
Mediobanca20/03/2018Neutral23.30
Banca IMI19/03/2018Add27.80
Kepler Cheuvreux15/03/2018Buy25.50
Banca IMI20/11/2017Add23.90

 

#9 Retelit (operatore italiano di servizi dati e infrastrutture per il mercato delle telecomunicazioni)

PERFORMANCE%
Ytd+18.6
1 Mese+17.3
6 Mesi+38.6
1 Anno+47.3
3 Anni+216
5 Anni+294

 Il processo di risanamento economico/finanziario e di riposizionamento sul mercato nazionale ed internazionale ha permesso al titolo di guadagnare in tre anni oltre il 215%.

Punti di forza:

innovazione, internazionalizzazione e un modello di business capace di attrarre l’interesse di nuovi e efficaci partner; buona posizione per agire da consolidatore data la sua esperienza;  buona posizione finanziaria netta e strategia efficace.  

 Prospettive future:

nel triennio 2015-2017 il Management si è focalizzato sul risanamento economico ed il riposizionamento sui mercati nazionali ed internazionali. Grazie al nuovo Piano Industriale 2018-2022 ci sarà una nuova fase atta allo sviluppo e all’espansione attraverso una crescita organica tramite acquisizioni. Il piano prevede anche l’acquisizione di quote di mercato nei segmenti Wholesale Nazionale ed Internazionale. L’EBITDA è previsto attestarsi nel 2021 tra €44-46 milioni e tra €48-51 milioni nel 2022. Per il 2018 il fatturato è atteso tra i €67 e €71 milioni, EBITDA tra gli €24 e €28 milioni, investimenti nel range €28 e €31 milioni e una PFN positiva compresa tra i €37 e i €40 milioni. 

NomeDataRatingTarget Price
Intermonte16/03/2018Outperform2.20
Intermonte20/11/2017Outperform1.70
Banca Akros11/10/2017Neutral1.40
Intermonte05/10/2017Outperform1.70

 

#10 Technogym (azienda leader nella produzione di attrezzi per lo sport e il tempo libero)

PERFORMANCE%
Ytd+23.5
1 Mese+25.6
6 Mesi+35.9
1 Anno+58
3 Anni
5 Anni

Nuovi massimi storici per Technogym che beneficia dei risultati di bilancio 2017.

Punti di forza:

posizione di leadership nel mercato delle attrezzature per il fitness a livello internazionale anche nei nuovi sistemi intelligenti grazie alla piattaforma Mywellness; un’elevata diversificazione geografica e una presenza consolidata in Europa, America e Asia e circa il 90% dei ricavi prodotti al di fuori dell’Italia e l’ampiezza di gamma delle diverse linee di attrezzature per il fitness e di servizi per il wellness.

Prospettive future:

Per il 2018 il Gruppo conferma le linee guida di sviluppo già avviate nel 2017 ed  il management ritiene che Technogym possa continuare il suo percorso di crescita economica, costante e sostenibile.Lo sviluppo internazionale si baserà sul consolidamento delle quote di mercato in Europa, da un’ulteriore crescita in Nord America e da un ulteriore espansione in Cina che rimane un mercato dalle grandi potenzialità. Nel 2018 verranno inaugurati nuovi prodotti e soluzioni. Le prospettive di medio periodo sono promettenti ed il fatturato nel 2019 dovrebbe raggiungere i 700 mln di euro.

NomeDataRatingTarget Price
Mediobanca29/03/2018Neutral8.40
Kepler Cheuvreux29/03/2018Buy10.00
Equita sim29/03/2018Hold9.30
Mediobanca12/02/2018Neutral8.00
Kepler Cheuvreux12/02/2018Buy10.00

 

PASQUALE FERRARO

*Avviso esplicito sui rischi: Milanocittastato.it non si assume alcuna responsabilità per eventuali perdite o danni commerciali a causa di affidamento sulle informazioni contenute all’interno di questo o di altri articoli, compresi i dati, le citazioni, i grafici e i segnali di acquisto/vendita. Si prega di essere pienamente informati riguardo ai rischi e ai costi associati alla negoziazione sui mercati finanziari, è una delle forme più rischiose di investimento possibili.
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Negli anni 50 Milano era una delle tre capitali europee della musica elettronica

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Pochi sanno che negli anni cinquanta Milano fu assieme a Parigi e a Darmstadt una delle capitali europee della musica elettronica. Lo si deve a due funzionari della RAI di corso Sempione, Giulio Razzi e Nino Castelnuovo, che aprirono lo studio di fonologia musicale in cui riprodurre suoni inesistenti in natura.
Lo Studio di fonografia è stato chiuso nel 1983 e lo si può trovare nel Museo degli strumenti musicali del Castello Sforzesco.

Fonte: Milano d’Italia, Alberto Pezzotta- Anna Gilardelli, Bompiani

L’ora più buia

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La storia ci regala personaggi unici, molto più della finzione.

Winston Churchill, appena eletto Primo Ministro della Gran Bretagna, deve affrontare una sfida che segnerà le sorti di uno dei conflitti più combattuti della storia.


Resistere o cedere? Questo è il bivio di fronte al quale si trova il nostro personaggio. L’armistizio potrebbe negare per sempre la libertà e l’autonomia di una nazione; allo stesso tempo difendere un ideale può costare molto caro, sotto tutti i fronti.


E’ proprio qui che Churchill si trova a dover affrontare “L’ora più buia”: i Nazisti si allargano a macchia d’olio sull’Europa occidentale, mentre altre minacce tramano dall’interno: il Re e il suo partito osteggiano il Primo Ministro senza alcun ripensamento. Non resta che un’unica soluzione: unire una nazione e tentare di cambiare il corso della storia del mondo intero.


Questa è un accenno di quello che potrai vedere durante la visione di “L’ora più buia”, il film proiettano questo martedì al Cinema Ariosto.

Ricorda che lo spettacolo è alle 21:20, non fare tardi: compra il biglietto in tempo, che costa 10€, e mettiti comodo i poltrona con un mega secchiello di Pop Corn: quando le luci si spengono, inizia la magia.

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10 startup di Milano che potrebbero cambiare il mondo

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start up Copernico-Milano
start up Copernico-Milano

Berlino, Tel Aviv, Santiago del Cile. Tre realtà che in pochi anni sono diventate delle capitali internazionali delle start up, capaci di attrarre nuovi imprenditori da tutto il mondo. Mai come oggi il fare impresa è diventato un’opportunità per vivere senza frontiere. Ci piacerebbe che anche Milano si affacciasse e diventasse capace di fare arrivare talenti di tutto il mondo che possano trovare qui il miglior terreno per lanciare le loro idee. Per il momento ci accontenteremmo che le nostre migliori imprese non fuggissero ai primi soldi che fanno. Ecco allora la nostra top 10 in ordine alfabetico di nuove aziende, molto innovative, che ancora non sono scappate o che non sono state acquisite da gruppi stranieri. Se ne avete altre da suggerire fatevi avanti.

10 STARTUP DI MILANO CHE POTREBBERO CAMBIARE IL MONDO

#1 Bon: il cibo buono che fa bene

Progetto nato da Debora Cantarutti, esperta in nutrizione che dal Friuli si è trasferita a Milano per diffondere il cibo buono e sano. Dopo aver vinto il premio Expop di Vivaio Bon sta venendo incubata da MadebyMilan, start up innovativa a vocazione sociale che trasforma idee sociali in business. Il business di Bon sono dei prodotti che uniscono caratteristiche funzionali di impatto positivo sull’organismo a un ottimo gusto. Bon lavora anche sugli ambienti in cui si consuma il cibo e ha depositato un brevetto mondiale per rendere le vending machine dei depuratori ambientali. Insieme con un partner si è aggiudicata la gestione della nuova ristorazione alla Pinacoteca di Brera. www.cibobuonochefabene.it

#2 Copernico: la rivoluzione del coworking

Nome omen. E’ questo il caso del progetto innovativo nato dalla mente di Pietro Martani il cui primo centro lo ha creato in via Copernico 38. Da qui il nome di un nuovo concept del coworking che combina la presenza di aziende più strutturate e di freelance o startupper all’arrembaggio. La forza di Copernico sono gli spazi comuni in cui raffinatezza e informalità fanno a sentire chiunque a proprio agio e alimentano un’atmosfera molto trasversale, quasi berlinese. Dopo la prima sede Copernico ha aperto altre 4 centri a Milano e si sta ampliando in Italia (Torino, Roma, Firenze) e all’estero (Odessa). www.copernicomilano.it/

#3 Cortilia: la campagna a casa tua

In realtà è un po’ vecchietta per essere considerata ancora una start up, visto che è operativa dal 2012. Però la inseriamo perchè l’espansione è ancora da start up e sicuramente ha tutte le caratteristiche per cambiare il mondo. Nata da Marco Porcaro, visionario pioniere del digitale, ha una mission molto chiara: portare la campagna a casa tua. Mette in contatto diretto i consumatori con i produttori con un servizio di logistica efficiente e a basso impatto (a chi non è capitato di vedere uno spedizioniere di Cortilia in bicicletta?). Da Milano sta rifornendo gran parte del nord Italia e ha grandi piani di espansione geografica e per categorie merceologiche, in particolare per puntare all’Health Food. www.cortilia.it

#4 Easy feel: il business pulito

Fondata da tre bocconiani, offre un servizio di pulizie a domicilio che funziona 24h, 7 giorni su 7, costando meno della media del mercato. Ha avuto larga eco sui giornali grazie al pubblico apprezzamento di Tim Cook, durante la sua visita in Italia.
www.easyfeel.it

#5 Easy Welfare: la rivoluzione del welfare aziendale

Dopo l’esperienza da manager in grandi aziende, il bocconiano Federico Isenburg ha capito che il sistema fiscale italiano penalizza molto i trasferimenti in denaro da datore di lavoro a dipendenti. Ma se questi trasferimenti vengono sostituiti dall’acquisto di servizi allora si hanno vantaggi per entrambi: aziende e dipendenti. Da questo nasce la rivoluzione del welfare aziendale che dal 2015 prende il nome di Easy Welfare e consente di introdurre nella retribuzione un sistema di servizi a sostegno del collaboratore, con vantaggi fiscali per l‘azienda e per il dipendente.
In sintesi come appare sul sito: 500 euro di servizi Welfare = 500 euro spendibili dal dipendente = 500 euro costo per l’azienda.
easywelfare.com

#6 Eternity wall: messaggi che durano per sempre

Utilizzano la tecnologia più di moda, la blockchain dei bitcoin, per realizzare una specie di twitter con messaggi incancellabili. Finché funzionerà la blochchain ogni scritta rimarrà incancellabile. L’ideatore è Riccardo Casatta, milanese di San Donato, che porta sul web l’unico vantaggio che era rimasto per le opere stampate: il fatto di non poter essere modificate.
Come i lucchetti di Moccia.
www.eternitywall.it

#7 FiscoZen: il commercialista 4.0

Fiscozen.it è nata a Milano a fine 2017 da un idea di Fabio Ciotoli, Enrico Mattiazzi e Vito Lomele. Ha la missione di semplificare la gestione della Partita IVA ad oltre 3 milioni di imprese individuali in tutta Italia. In che modo? Con una piattaforma online che supporta gli imprenditori passo per passo, dall’apertura della Partita IVA fino alla dichiarazione dei redditi. Fiscozen permette infatti di completare tramite PC e smartphone tutti gli adempimenti fiscali, previdenziali e amministrativi richiesti per l’impresa individuale. Si propone quindi come una alternativa pratica ed economica al commercialista. www.Fiscozen.it

#8 Horus Technology: far vedere il mondo ai non vedenti

Ha vinto i più importanti premi internazionali sulla social innovation e ha raccolto circa un milione di euro da investitori americani. Ha sede vicino al naviglio Martesana e mira a diffondere nel mondo un dispositivo indossabile che sfrutta tecnologie di intelligenza artificiale per aiutare i non vedenti a percepire il mondo circostante. Per certi aspetti ricordano i Google Glass, ma servono a chi non riesce a vedere. Il dispositivo ha un costo di 1500 dollari e può processare e identificare ostacoli 48 volte più velocemente di un normale apparecchio equipaggiato con una comune CPU, come spiega il fondatore Saverio Murgia.
horus.tech/it/

#9 Satispay

Start up di Milano fondata da Alberto DalmassoDario Brignone e Samuele Pinta nel 2013 che rappresenta gran parte del mercato italiano dei pagamenti via smartphone nei negozi. Si sta espandendo a gonfie vele e sta iniziando ad attivare contatti anche con il resto d’Europa. E’ una delle aziende d’eccellenza del fintech district di via Sassetti. www.satispay.com

 

#10 Zego: il nuovo uber pop

E per finire segnaliamo Zego: viene da let’s go. Hanno preso la sentenza che ha messo fuorilegge Uber pop e sulla base di quella sentenza hanno messo su una start up andando incontro a tutto quanto detto alla sentenza. Hanno creato un nuovo Uber pop, un carpooling istantaneo, che dovrebbe essere resiliente a qualunque sentenza. Il fondatore si chiama Davide Ghezzi. Si trovano a Torino, ai confini di Milano Città Stato.
www.zegoapp.com

Milano merita un partito accelerazionista

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partito accelerazionista milano

Dal dopo EXPO Milano è in continua fase ascendente, si vede nei numeri, si percepisce nelle strade, tant’è che ormai è diventato davvero difficile includere il centro città nel resto del paese Italia. Il percorso da fare, però, è ancora lungo e in un momento come questo non ci sarebbe niente di più pericoloso che specchiarsi, piacersi e adagiarsi sugli allori: Milano deve accelerare, merita un partito accelerazionista.

partito accelerazionista milano
#Accelerate: la miglior genealogia dell’ideologia accelerazionista

L’accelerazionismo è perfetto per il Terzo Millennio e per l’era di Internet: è fumoso, post-ideologico, sfaccettato.

Trae le sue origini dalla Volontà di Potenza di Nietzsche, specificatamente in un passaggio dell’aforisma 672, “I forti dell’avvenire”: «II livellamento dell’uomo europeo è il grande processo che non si può ostacolare; si dovrebbe anzi accelerare».

Come molte altre manifestazioni del pensiero del filosofo tedesco (ad esempio l’Übermensch, diventato oltreuomo a sinistra e superuomo a destra), anche questa è stata fraintesa e strumentalizzata da una parte e dall’altra: la sinistra ci ha visto il superamento del capitalismo tramite la spinta continua all’innovazione tecnologica; la destra l’intensificazione del meccanismo capitalista stesso, fino al raggiungimento della cosiddetta singolarità tecnologica, il punto in cui il progresso accelererà oltre la capacità di comprendere e prevedere degli esseri umani (si pensi alle inquietudini odierne riguardo l’intelligenza artificiale).

partito accelerazionista milano
Uno schema speculativo sul futuro dell’umanità

Milano può andare oltre le interpretazioni novecentesche del Nietzsche-pensiero; come la Cina con il suo socialismo con caratteristiche cinesi, qui potremmo avere un accelerazionismo in salsa milanese.

D’altronde, l’evoluzione di questa idea è continua: i francesi Deleuze e Guattari riscrissero l’accelerazionismo nel loro Capitalismo e schizofrenia del 1972, nel volume L’Anti-Edipo, dove studiarono l’essenza del capitalismo rilevando che 1) nel suo essere è richiesta la continua, obbligata crescita economica, obiettivo da porre al di sopra di tutto, come una sorta di diktat metafisico e che 2) questo rende necessarie pratiche di deterritorializzazione, deregolamentazione, sradicamento identitario.

Il continuo e costretto accelerare di queste modalità porterà il sistema a implodere, collassare da solo, autofagocitarsi.

partito accelerazionista milano
L’iconico Charging Bull posto dinnanzi alla New York Stock Exchange

Le prospettive odierne sono molteplici.

Abbiamo il Manifesto per una politica accelerazionista di Alex Williams e Nick Srnicek: qui l’orizzonte è l’inevitabile (secondo gli autori) crisi che porteranno i cambiamenti climatici uniti all’automazione del lavoro. La soluzione? Abbandono della democrazia (“la segretezza, la verticalità e l’esclusione tutte hanno un loro posto in un’azione politica efficace”) e tecnopolitica, con un’ottimizzazione del tempo passato in ufficio: lavorare meno, lavorare meglio. Richard Branson, fondatore della Virgin, in una certa misura applica già questi principi ai suoi impiegati.

In quest’ottica estrema, però, servirebbe certamente una preparazione di base elevatissima da parte di tutti i lavoratori.

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The Third Hand, performance dell’artista Stelarc

Poi ci sono Nick Land e il suo CCRU (Cybernetic Culture Research Unit), uno spin-off dell’Università di Warwick in Inghilterra, secondo cui il capitalismo ha in parte tradito sé stesso, non si è spinto abbastanza oltre, e occorre quindi puntare a un capitalismo distopico, visto come inevitabile forma pervasiva finale dell’umanità.

Paul Mason, invece, scrive che “come accaduto con la fine del feudalesimo 500 anni fa, il capitalismo sta venendo rimpiazzato dal post-capitalismo in maniera sempre più rapida ed ineluttabile, un processo, questo, che sarà accelerato dalle grandi crisi e che verrà forgiato dall’emergere di un nuovo tipo di umanità. Sta già accadendo”.

Certamente, non mancano gli scettici: Mark Fisher, eclettico intellettuale inglese, il quale afferma che “è più facile immaginarci la fine del mondo che la fine del capitalismo”.

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Luigi Russolo, “La Rivolta” (1911)

E’ fuori di dubbio che la città italiana più pronta ad accelerare sia Milano: come abbiamo capito, il discorso passa dalla scienza e dalla tecnologia.

Partiamo dall’illuminante constatazione di Roberto Calasso, direttore della milanese Adelphi, il quale ha sapientemente scritto: “tutto il mondo secolare si fonda sul libero arbitrio e sulla fede nella scienza. Ma la scienza non dà alcun segno di credere nel libero arbitrio. Anzi, sulla base di argomenti ed esperimenti diversi, lo nega. […] Il dilemma è così grave da non essere riconosciuto”. Germogli per un cambio di paradigma: purtroppo gran parte del pensiero comune, così come dell’insegnamento scolastico, si basa ancora su modi ottocenteschi.

Una città pronta a dire la sua nei decenni a venire non può lasciarsi sfuggire l’occasione di implementare al meglio una realtà come quella dello Human Technopole, il nuovissimo istituto di ricerca in scienze della vita sorto in Arexpo, che si propone di diventare il centro di eccellenza mondiale per la genomica e i big data applicati agli studi su salute e invecchiamento.

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Rendering dello Human Technopole a pieno regime

Bisogna però fare di più, molto di più: un articolo uscito su Nature il 20 febbraio 2018, e sostanzialmente ignorato dai media nostrani, denunciava la totale assenza delle tematiche scientifiche nei discorsi da campagna elettorale italiani.

Come dargli torto? Gli investimenti del governo in ricerca e sviluppo qui sono in calo dal 2008, precisamente un -20%, quantificabile in 1.2 miliardi di euro in meno negli ultimi dieci anni. Al contrario, però, nello stesso periodo di tempo, le pubblicazioni made in Italy sulle più prestigiose riviste scientifiche sono cresciute del 10%.

Questo significa che abbiamo qualità, una qualità eccezionale, ma questo è un trend insostenibile, come sostiene Mario Pianta, economista dell’Università di Roma Tre che collabora con la Commissione Europea nell’ambito degli investimenti scientifici.

Provocazioni accelerazioniste

Nel frattempo, Macron vola in India a siglare accordi miliardari atti a promuovere uno sfruttamento efficiente dell’energia solare.

Sempre la Francia sta portando avanti il più importante progetto a livello mondiale sulla realizzazione del primo reattore a fusione (non fissione, come funziona oggi) nucleare della storia, che imiterà il funzionamento delle stelle: reazioni in cui due nuclei leggeri si combinano in uno più pesante, liberando una quantità di energia che per i canoni umani è praticamente infinita.

Si chiamerà ITER e dovrebbe iniziare le operazioni nel 2025. E le scorie? Sarebbero meno incidenti della plastica. Il problema resta proprio come gestire al meglio quell’incredibile rilascio di energia.

L’accelerazionismo non ha ancora sviscerato l’idea che sta dietro alla scala di Kardašëv, un metodo di classificazione delle civiltà basato sulla loro abilità di utilizzare l’energia disponibile nell’ecosistema di riferimento, che può andare dal pianeta d’origine (I livello) al sistema solare (II livello), fino alla galassia (III livello) e all’universo intero (V livello).

Secondo questa scala, l’umanità al momento è al livello 0.71, per non dire livello zero: raggiungere l’obiettivo di padroneggiare la fusione nucleare cambierebbe radicalmente le modalità di vita sulla Terra.

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Il Sole è acceso dalla fusione nucleare

Da questo punto di vista l’Italia c’è: l’Eni e il MIT hanno da poco siglato un accordo per portare avanti una ricerca ad altissimi livelli in questo ambito; Brindisi si è candidata per ospitare il sito per gli studi sulla fusione termonucleare nella sua Area della Cittadella della Ricerca; nell’ITER ci sono anche soldi nostri, dato che l’Unione Europea è, chiaramente, uno dei suoi principali sostenitori.

Ma Milano non è protagonista. Concentrare qui la vocazione italiana alla big science, magari anche attraverso la realizzazione di un polo unico per le startup che già proliferano in città, farebbe solo bene a tutto il nostro sistema.

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Il Bosco Verticale è così accelerazionista

Siamo la città che ha dato il via allo sviluppo delle green cities, che ora ci imitano dalla Cina alla Francia passando per il Vietnam, coinvolgendo anche lo stesso Boeri che ha progettato il Bosco Verticale, apripista di questo modello.

Inoltre, siamo primi in Italia per presenza di imprese di research & development, potendo contare su 584 realtà con 5112 addetti; Roma è seconda, con 555 imprese e 4235 addetti.

Oggi Milano merita un partito accelerazionista: per riprendersi a piene mani la sua propulsione e verve innovativa che l’hanno sempre contraddistinta dal resto d’Italia.

 

HARI DE MIRANDA

 

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Il primo calcolatore elettronico arrivò a Milano nel 1954

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Il primo calcolatore elettronico, padre dei moderni computer, arrivò in Italia nel 1954 su iniziativa del rettore del Politecnico, Gino Cassinis. La macchina si chiamava CBC102A e fu bloccata a lungo alla dogana perché nessuno sapeva come classificarla. L’anno dopo venne inaugurato, sempre al Politecnico, il primo Centro di Calcoli Numerici d’Europa. Negli stessi anni l’Olivetti iniziò le ricerche per produrre il primo calcolatore elettronico in Italia.

Fonte: Milano d’Italia, Alberto Pezzotta- Anna Gilardelli, Bompiani

999 Festival – Andiamo a casa

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Cosa pensi se ti dico “casa”?

E se ti dico “arredamento” o “design”?

Avresti mai pensato che la questione dell'”abitare” potesse scaturire non una, ma centinaia di domande?

Almeno 999, per l’esattezza. Esatto e tutte inerenti a quello che facciamo, cosa compriamo e quello che preferiamo per la nostra casa.

Lo so perchè la Triennale di Milano ha organizzato un’intera mostra sull’argomento, chiamata proprio “999. Una collezione di domande sull’abitare contemporaneo”, una mostra proprio riguardante il concetto di “casa” e dei suoi spazi.

La manifestazione trimestrale è stata strutturata in base a workshop, incontri e performance che hanno chiarito ai visitatori curiosi in materia di design una serie di interrogativi e di problematiche che l’abitare moderno può scaturire al giorno d’oggi.

E’ proprio per ringraziare tutti gli utenti e i partecipanti a questa mostra che, alla vigilia del suo termine, la Triennale di Milano organizza il “999 Festival- Andiamo a casa”, quattro giornate che inizieranno questo venerdì alle ore 10.00 con ingresso a 9 euro (e gratuito dalle 20.30 alle 24, ma solo per oggi) grazie alle quali potrai esplorare ancora più a fondo la tematica dell'”abitare” grazie a tutti gli venti speciali previsti per l’occasione.

Ma non sarebbe la Triennale se, come cornice a tutto questo, non ci fosse almeno un po’ di arte, musica e dj set, giusto per rendere un po’ più frizzante questo weekend pasquale.

Mi raccomando: ti aspetto a… casa.

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Cosa fare a Milano a Pasqua: dieci idee per non rimanere con le mani in mano

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A Pasqua e Pasquetta è un classico. Non sapere cosa fare. Ecco qualche idea per chi resta a Milano.

Cosa fare a Milano a Pasqua: dieci idee per non rimanere con le mani in mano

#1 La gita breve fuori porta

Da ovest andare a Vigevano, nella piazza più bella d’Italia. Da est ti conviene andare al Montevecchia o a Bergamo alta.

#2 La tipica visita al museo chiuso

Con ripiego sul cinema.

#3 Ripiego sul cinema

Ormai si va tutti all’Anteo.

#4 Biciclettata alla Martesana

O al Naviglio Grande.

#5 La coda a Palazzo Reale

Minimo un’ora, altrimenti si tratta di robetta.

#6 Sempione

Giretto al Parco sempione, ascoltando i bonghi.

#7 Preparare la grigliata di Pasquetta

Scegliendo se andare al Bosco in Città o sulla Montagnetta.

#8 La gita in giornata a Genova

A camminare in spiaggia, a prendere un gelato a Boccadasse, a visitare l’acquario o a comprare da mangiare al mercato orientale di via XX settembre.

#9 Pellegrinaggio a Marengo

Per vedere i resti della battaglia.

#10 Lago di Como

Con gita a Brunate e gelato a Bellagio.

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L’inventore del Moplen: dal Politecnico al Nobel per la Chimica

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Nell’Italia degli anni cinquanta si diffuse il Moplen, un nuovo materiale utilizzato per ogni tipo di utensili domestici. A inventarlo era stato Giulio Natta, laureato nel 1924 al Politecnico, per conto della Montedison. Nel 1963 Natta ricevette il nobel per la chimica.

Fonte: Milano d’Italia, Alberto Pezzotta- Anna Gilardelli, Bompiani

Mercato in Bellezza

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Come si sa, Milano è una grande città, una metropoli che corre in continuazione, senza mai fermarsi un attimo, ma i suoi abitanti non smettono di frequentare il proprio “mercato di quartiere”.

In questo marasma di cemento e rumore, puoi trovarne di ogni: abiti alla moda e vintage, locali serali e pomeridiani e, soprattutto, tutti gli alimenti che vuoi, anche quelli fuori stagione… talmente fuori stagione che, purtroppo, molte volte non sanno quasi di nulla, oltre a costare una caterva di soldi. Capito perchè molti cercano il mercato di quartiere?

Il fatto di andare nei grandi super mercati e trovare prodotti fuori stagione è una grande pecca per la città della Madonnina, soprattutto perchè essere abituati in questo modo distacca completamente le persone dalla terra e dalla natura e spinge i suoi abitanti a cercare qualcosa di fresco e genuino.

Ecco perchè oggi non voglio proporti un mercato qualsiasi, ma un mercato tutto particolare: il Mercato in Bellezza, l’evento dell’Arci Bellezza a ingresso gratuito grazie al quale ogni giovedì dalle 15.30 acquistare prodotti agricoli sani e genuini, tassativamente stagionali, che i Contadini Resistenti porteranno a Milano direttamente da Piacenza.

Avrai un intero pomeriggio per fare i tuoi acquisti… sicuro del fatto che comprerai solo roba biologica e deliziosa.

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La televisione italiana è nata a Milano

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La televisione italiana è nata a Milano: ogni tappa significativa ha avuto luogo qui. La prima trasmissione televisiva è stata trasmessa nel 1947 dal Teatro alla Scala ed è stata mostrata in uno speciale auditorium all’interno della Fiera Campionaria.

Il primo centro di produzione televisivo è stato aperto in corso Sempione 27 nell’aprile del 1952 da cui hanno inizio le prime trasmissioni sperimentali della RAI. Nei primi anni di trasmissioni televisive Milano ha un ruolo dominante realizzando l’85% di tutti i programmi nazionali, tra cui svetta Lascia o Raddoppia? Di Mike Bongiorno che dagli studi milanesi si diffonde in tutta Italia.

Tutto cambia a partire dal 1958 quando per volontà politica si spostano le trasmissioni da Milano a Roma. Nel giro di pochi anni Milano passa da centro a periferia della programmazione televisiva italiana. Almeno fino all’arrivo delle emittenti private, alla fine degli anni settanta.

Caravaggio – L’anima e il sangue

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Quello che sto per proporti, è un viaggio senza precedenti attraverso le opere e i tormenti di Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio.

Quest’uomo fu un artista geniale e contraddittorio, che più di ogni altro ha raccolto in sé luci e ombre, genio e sregolatezza, per generare opere di sublime maestria… le quali rappresentano perfettamente il suo chiaro-scuro interiore.

Quello che sto per proporti è un documentario che ti condurrà attraverso una ricostruzione della vita di Caravaggio.

Potrai conoscerlo meglio tramite documentazioni storiche di inestimabile valore e scoprire i segreti di alcune delle opere, le quali, grazie all’impiego di elaborazioni grafiche, macro estremizzate e lavorazioni di luce e ombra, prenderanno quasi vita e corpo, confondendosi con la realtà e dando una percezione quasi tattile.

La contemporaneità dell’animo del tormentato Caravaggio viene restituita da scene fotografiche e simboliche: saranno messi in scena gli stati d’animo dell’angosciato pittore grazie a scelte visive e artistiche visionarie e di grande impatto emotivo.

Potrai distinguere chiaramente tutti i vorticosi sentimenti di Caravaggio: la costrizione, la ricerca della libertà, il dolore, ma anche la passione e l’attrazione per il rischio, corredato anche da misericordia, richiesta di perdono e redenzione.

Questo è solo un accenno di quello che potrai vedere questo giovedì, dalle 21.15, durante la proiezione allo Spazio Cinema Oberdan di “Caravaggio – L’anima e il sangue“, pagando un biglietto a soli 10 euro.

Sarà come camminare nel passato del grande Michelangelo Merisi… in arte, Caravaggio.

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Oltre Lega e 5 Stelle: le 10 cose che farebbe un Governo Dannunziano in Italia

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governo d'annunzio

Dopo le elezioni i due partiti che più hanno riscosso successo, il Movimento 5 Stelle e la Lega, potrebbero dare vita al governo più incredibile della storia della Repubblica Italiana. Per stimolare la voglia di cambiamento e di rottura del sistema espressa dagli elettori proviamo a immaginare quello che potrebbe fare il governo più rivoluzionario e dadaista di ogni epoca: un Governo Dannunziano.

 

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#1 Volo su Bruxelles: a lanciare sulle istituzioni europee migliaia di manifestini tricolori, recanti la scritta “L’Italia s’è desta!”.

 

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#2 La beffa di Cipro: a sabotare il blocco navale turco che impedisce all’Eni di compiere le sue esplorazioni alla ricerca di idrocarburi a nord di Cipro.

 

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#3 L’impresa di Sabratha: conquistare (o riconquistare) la città libica da dove partono i flussi di migranti, per instaurare un Governatorato illuminato e libertino come quello di Fiume 1919.

 

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#4 Martinismo di stato: il perfezionamento interiore dell’essere umano come traguardo sociale, inserito nella Costituzione. 

 

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#5 Scioglimento dell’Accademia della Crusca: contro gli onori letterari e per il rifiuto della cultura elitaria.

 

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#6 Nuovo inno italiano su testi dannunziani: un contest nazionale per stabilire quale dei 44 componimenti di D’Annunzio tra quelli messi in musica andrà a sostituire Il Canto degli Italiani di Mameli (noi tifiamo Canto Augurale per la Nazione Eletta).

 

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#7 Riabilitazione dei Saturnali: la festa per antonomasia nell’Impero Romano torna in auge. Baccanti, satiri e sovvertimento dell’ordine sociale ad ogni solstizio d’inverno saranno la miglior cura per la spossatezza del popolo.

 

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#8 Espansione de La Rinascente: i grandi magazzini denominati dall’inventiva del Vate diventano il simbolo della ripartenza italiana, sfoggiando una magnificenza mai vista prima sulla faccia della Terra ed eclissando qualsiasi altro department store.

 

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#9 Valorizzazione della frittata dannunziana: il mitico piatto preparato dal Vate nel Cenacolo di Francavilla viene inserito nella cerchia dei patrimoni dell’umanità UNESCO.

 

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#10 Casa Atellani a Milano diventa il Vittoriale del XXI Secolo: quale miglior modo per omaggiare il locus amoenus dove Leonardo trasse l’ispirazione definitiva per dipingere l’Ultima Cena?

5 titoli molto amati dai gestori dei PIR

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Hanno dato una scossa positiva al mercato azionario. Sono i PIR (piani individuali di risparmio), introdotti dall’ultima legge di bilancio come forma di investimento a medio termine e consentono di veicolare i risparmi verso le piccole e medie imprese italiane con agevolazioni fiscali per gli investitori. Vediamo cinque titoli particolarmente amati dai gestori dei PIR*.

5 titoli molto amati dai gestori dei PIR

#1 AEFFE: la Ferretti alla conquista dei mercati orientali

L’azienda fondata da Alberta Ferretti prosegue lungo la via degli acquisti: il titolo del lusso in soli sei mesi ha messo a segno un progresso di circa 50 punti percentuali (+150% in soli 2 anni). Il bilancio del 2017 ha messo in evidenza una crescita a doppia cifra (ricavi) grazie al buon andamento dei brand e del modello di business; ciò dovrebbe permettere alla società di affrontare un 2018 con ulteriori sviluppi e consolidamenti dei brand di proprietà. Gli analisti di Mediobanca, valutando il bilancio 2017, hanno portato il target price di Aeffe da 2.33 a 3.0 euro, confermando il rating Outperform (alzate le previsioni del 9% sull’utile per azione, eps, per il 2018).

Un ulteriore punto di forza del Gruppo dei prossimi anni potrebbe essere l’espansione nei mercati ad alto potenziale tra cui la Cina (clienti sempre più esperti del settore) e sud est asiatico dove Aeffe punta ad aprire nuovi store. Anche l’Europa è in ripresa, così come Giappone  ed Asia. Altro punto di forza sarà lo sviluppo ed implementazione del canale online molto diffuso, in particolar modo, nel mercato americano. Le previsioni per il 2018 non dovrebbero deludere, previsti rialzi nel settore abbigliamento, calzature, accessori, profumi e cosmetici. Tutti i mercati sono previsti in crescita, con l’Asia in testa (+10%), seguita da Giappone (+5%) Europa e Nord America (+4%), quest’ultimo in ripresa dopo due anni anni difficili.

 A livello grafico i corsi dovranno ritrovare la forza per cercare di abbattere, in chiusura di seduta, la tenace resistenza posizionata a quota 2.90 euro. Un’eventuale vittoria oltre tale livello potrebbe permettere al titolo di puntare verso i primi target a 3.09 e successivamente, con quest’ultima violazione, in area 3.25 euro. Primi segnali di debolezza sotto quota 2.73 euro (al momento il titolo è a quota 2.77 euro) ma segnali negativi giungeranno solo con la rottura del supporto a 2.58 (in chiusura). 

#2 BIESSE: vola grazie a Sophia


Un toro scatenato il titolo Biesse che fa registrare nuovi massimi storici a quota 53.75 euro (+260% in due anni) entrando così di diritto nelle classifica dei migliori 10 titoli dell’ultimo decennio.

Il gruppo Biesse, specializzato nella lavorazione del legno, vetro, marmo e pietra, prevede per il 2020 ricavi per oltre 900 milioni di euro mantenendo un intenso focus sugli investimenti in innovazione, service, ed in ambito marketing-commerciale. Gli ottimi risultati dell’esercizio 2017,  un’importante generazione di cassa e una posizione finanziaria netta attiva di oltre 30 mln di euro, permetteranno al gruppo di guardare positivamente al futuro. I ricavi, per i prossimi 3 anni, sono visti in crescita del 9.5% annuo. Anche per l’ebitda è prevista una crescita annua di circa il 12.7% mentre per l’ebit una crescita del 14.7% circa. Nell’esercizio da poco archiviato, si evince che Biesse ha nettamente over-performato le indicazioni dei propri settori di riferimento sia per quanto riguarda l’andamento dell’orders intake che per quanto concerne la crescita del portafoglio ordini produttivo.

Uno dei punti di forza di Biesse è “Sophia” che ha consentito al gruppo di costruire una solida rete di diagnostica e analisi a distanza dei macchinari. Sophia sta per “service, optimization, predictivity, human, innovation, analysis” e rappresenta la trasformazione digitale, verso l’Industry 4.0: monitorare costantemente i macchinari ed intervenire rapidamente azzerando così i tempi di fermo della produzione e in diversi casi anche tagliare i costi dell’intervento o riparazione.

Banca Akros ha rivisto al rialzo il target price di Biesse da 40,4 a 48,6 euro con rating “accumulate”.

NomeDataRatingTarget Price
Banca Akros13/03/2018Accumulate49.70
Banca IMI02/03/2018Add50.50
Banca Akros01/03/2018Accumulate48.60
Exane05/01/2018Outperform50.00
Banca IMI13/11/2017Add43.20

 

#3 EL.EN.: effetto laser sulle quotazioni


El.En. è azienda leader nella fabbricazione di sistemi laser per applicazioni nel settore medicale e della marcatura laser. Dopo mesi di costanti flessioni, il titolo risale la china (+25% in 6 mesi; +213% in 2 anni) riportandosi oltre quota 32.0 euro, non lontano dal massimo storico a 34.38 euro.

Anche nel 2017 il Gruppo El.En., nonostante lo sfavorevole rafforzamento dell’euro sul dollaro, ha raggiunto buoni risultati (i migliori mai ottenuti dal Gruppo per volume di affari e per il risultato operativo) con una crescita superiore alla guidance rilasciate ad inizio anno grazie anche al miglioramento delle condizioni economiche generali. il Gruppo si prefigge di conseguire nel 2018 una crescita consolidata nell’ordine del 10%, mantenendo il risultato operativo al 10% rispetto al fatturato.

Grazie al suo posizionamento di mercato leader, El.En. ha tutte le qualità per poter crescere. Lo sviluppo tecnologico (l’ammontare delle spese di ricerca e sviluppo corrisponde a circa il 4% del fatturato consolidato) degli ultimi anni ha dato un notevole impulso a crescita nel settore industriale (taglio laser), soprattutto in Cina ma anche nel mercato italiano. Nei prossimi 3 anni, grazie anche al piano industriale, i ricavi e la redditività dovrebbero aumentare a doppia e  proseguiranno gli investimenti che anno dopo anno stanno dando i loro frutti. L’intensificazione nel 2017 delle attività di sviluppo prodotti consentirà nell’esercizio in corso il lancio sul mercato di numerosi innovativi sistemi per applicazioni medicali ed estetiche. A livello grafico le quotazioni potrebbero proseguire l’uptrend in caso di stabilizzazione oltre quota 32.50 euro per il test in area 33.80 euro in prima battuta (34.97 euro, 2° target). Primi segnali di debolezza sotto quota 30.0 euro (al momento il titolo è a quota 31.30 euro) ma segnali negativi giungeranno solo con la rottura del supporto a 28.80 (in chiusura). 

#4 LA DORIA: margini di crescita per l’azienda leader nel private label


Una delle perle del sud Italia La Doria è specializzata nella fabbricazione di prodotti alimentari, in particolare derivati del pomodoro, legumi e pasta in scatola, succhi e bevande di frutta.
Prosegue lungo la via delle vendite il titolo alimentare che torna sotto quota 13.0 euro (-23% in 3 mesi; -2% in 2 anni).

Anche nel 2018 il mercato di riferimento potrebbe continuare ad essere caratterizzato da una forte concorrenza, in particolar modo quella della grande distribuzione ed inoltre l’inflazione indotta dalla svalutazione della sterlina nel Regno Unito potrebbe proseguire anche nei prossimi mesi. Per questi motivi il gruppo La Doria, con il Piano industriale 2018-2021, cercherà di porre le basi per continuare la sua crescita organica (rafforzare la propria leadership nel mercato delle private labels) e per essere pronto e reattivo alle nuove sfide di mercato. La strategia è l’aumento dei ricavi e l’ulteriore miglioramento della marginalità; estensione in mercati strategici ed investimenti volti all’aumento della capacità produttiva.

Nel 2021 il gruppo La Doria dovrebbe portare i propri ricavi a circa 757 mln di euro, un utile netto a 43 mln e con un Ebitda margin a circa il 10.5%. Dal punto di vista geografico, il piano mirerà a un consolidamento nei mercati in cui l’azienda ha un forte posizionamento (ad esempio Italia, Germania, Regno Unito, paesi scandinavi, Australia e Giappone), mentre verrà aumentata la sua quota di mercato in paesi europei ad alte potenzialità di crescita (nel settore di riferim.) come la Francia e l’Europa dell’Est.

A livello grafico i corsi dovranno ritrovare la forza per cercare di abbattere, in chiusura di seduta, la resistenza posizionata a quota 13.80 euro (in chiusura e con tenuta di almeno 3 sedute). Un’eventuale vittoria oltre tale livello potrebbe permettere al titolo di puntare verso i primi target a 14.35 e successivamente, con quest’ultima violazione, in area 14.82 euro. Ulteriori segnali di debolezza sotto quota 12.40 euro (al momento il titolo è a quota 12.78 euro); segnali negativi giungeranno con la rottura del supporto a 11.63 euro (in chiusura). 

#5 FINLOGIC: si attende la ripresa trainata dal Bar Code


Meno brillante la performance di Finlogic (gruppo attivo nel settore dell’Information Technology) che in 6 mesi ha guadagnato il 4.8% (+27% in 2 anni).

Il Gruppo ha chiuso l’esercizio 2017 con una crescita significativa di tutti gli indicatori, con un trend migliore rispetto al mercato di riferimento e in linea con gli obiettivi di budget. Il Gruppo continuerà ad adoperare le strategia di crescita concretizzando ulteriori operazioni di M&A e consolidare la struttura nazionale; inoltre ci saranno nuove collaborazioni con partner internazionali, essenziali per la strategia di internazionalizzazione e d’incremento della market share all’estero.

Le prospettive per il 2018 sono positive e il Gruppo perseguirà l’obiettivo di consolidamento della leadership nel settore dell’identificazione automatica  grazie anche alle  acquisizioni di Tecmark e Multitec (la prima è una società specializzata in soluzioni di identificazione automatica anche tramite RFid, terminali, stampanti e sistemi di codifica, mentre la seconda è specializzata nella distribuzione di sistemi di stampa per il comparto industriale ed office e distributore del brand Toshiba-Tec).

Ulteriori punti di forza che potrebbero proiettare Finlogic ad aumentare i propri risultati economico-finanziari sono il rinnovo del contratto di distribuzione per l’Italia con SATO Europe GMBH  che permetterà al gruppo di divenire leader in Italia nel settore dell’identificazione automatica. Altro importante passo per il futuro è il contratto di partnership con la multinazionale CITIZEN SYSTEMS EUROPE GmbH  per la rivendita su tutto il territorio nazionale di stampanti barcode, stampanti portatili, stampanti POS. La durata del contratto è a tempo indeterminato.

Il titolo Finlogic nelle ultime 3 settimane si è portato da 4.95 agli attuali 5.24 euro dopo un breve periodo di letargo (+7% in 6 mesi). Se le quotazioni  riusciranno a stabilizzarsi oltre 5.36 euro, ci saranno buone change di proseguire lungo la via degli acquisti e raggiungere il primo target posizionato a 5.53 euro (5.83 euro 2° target). Sul fronte opposto invece, possibili accelerazioni ribassiste al di sotto di 4.70 euro in chiusura di seduta.

PASQUALE FERRARO

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Alla prima del 1951 la Callas divenne divina

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Arrivata in Italia nel 1947 dove sposò il suo pigmalione Giovan Battista Meneghini la greca Maria Callas debuttò alla Scala nel 1950, accolta in modo tiepido da un pubblico interdetto dalla sua timbrica non usuale. Ma il suo successo fu consacrato l’anno dopo con i vespri siciliani. Fu un trionfo e la Callas divenne la Divina.

Il soprano greco ebbe una vita complicata, soprattutto dopo il divorzio dal marito e l’avvio di una relazione tumultuosa con l’armatore Onassis. La Callas visse a Milano in via Buonarroti dal 1950 al 1960.

Miracolo a Milano vinse la Palma d’Oro a Cannes

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E’ considerato la risposta al neorealismo. Miracolo a Milano fu un film a suo modo rivoluzionario, che voltò le spalle al neorealismo con una fiaba sociale ambientato nel mondo dei diseredati di Milano. Celebre la scena finale con i barboni in groppa a delle scope volanti che prendono il volo da piazza Duomo. Il film che divise la critica riscosse una grande successo di pubblico arrivando a vincere la Palma d’Oro come miglior film del 1951 al festival di Cannes.

Osho: Fiore ribelle

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Quella che potrai vedere questo martedì è la storia di Osho.

Tutti ne hanno sentito parlare o hanno visto la sua immagine barbuta almeno una volta nella vita.

Osho, prima di diventare quello che viene definito “un santone“, è stato un professore di filosofia che abbandonò la carriera accademica per girare il mondo come maestro spirituale.

Nel suo percorso fisico e interiore incontrò tre maestri: Magga baba, Pagal baba e Masto baba, che lo condussero alla scoperta dell’autenticità dell’essere.

Da dopo l’incontro con queste tre personalità, l’intento di Osho è sempre stato quello di invitare l’uomo a vivere pienamente la sua vita in armonia tutte le sue dimensioni.

Seguendo questo pensiero, Osho è stato fautore di una ribellione fondata sul senso critico e sul rifiuto di qualsiasi norma di vita o valore sociale solo comunemente accettati e non condivisi intimamente.

Dall’infanzia, passando per la giovinezza, fino ad arrivare all’età adulta, potrai vedere come Osho è diventato, pur in modo non violento e totalmente spirituale, un forte oppositore di ogni tipo di potere.

Scopri come andrà a finire la vicenda di “Fiore ribelle” questo martedì dalle 21.30 al Cinema Beltrade.

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Arriva il sito ufficiale della Pasqua a Milano

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Pasqua è alle porte, da sempre è una giornata da condividere con le persone amate. Ma come festeggiare al meglio questa festa così speciale? Dove andare? Dove pranzare? Dove recarsi per essere sicuri di rendere felici tutti, grandi e piccini?

In vostro soccorso arriva il sito ufficiale dedicato alla Pasqua a Milano . Una vera e propria guida on line, dove il qualificato e attento Staff ha selezionato solo  i migliori ristoranti e agriturismi di Milano e Hinterland, per garantirvi un giornata di Pasqua o Pasquetta serena e spensierata, senza la paura di incappare in brutte sorprese che potrebbero rovinarvi la giornata.

Nel sito troverete diverse categorie di location. Per ogni locale è dedicata una pagina dove troverete i dettagli del programma della giornata, le fotografie, i menù dettagliati e i prezzi chiari e precisi. Potrete anche prenotare direttamente on line il vostro tavolo, in tutta comodità e sicurezza.

Una gita fuori città

Uno dei grandi classici di Pasqua e Pasquetta è la gita fuori porta. Nel sito troverete una lunga categoria dei migliori agriturismi dell’Hinterland Milanese.

Splendide strutture, polivalenti, che per l’occasione propongono dei prelibati e ricchi pranzi Pasquali con  menù guidati e serviti. Piatti della tradizione come agnello e cioccolato, preparati con le migliori materie prime, prodotte localmente, a Km Zero oppure Biologiche. Per garantire solo il massimo  della qualità e della bontà.

I vari agriturismi, propongono anche tanti speciali servizi. Per chi lo desidera, potrà fare una lezione di equitazione oppure un bel giro a cavallo tra i boschi e la natura. Oppure per momenti di coccole e relax, si potrà usufruire di SPA, percorsi termali, massaggi o piscine coperte o scoperte.  Tante le biciclette a disposizione dei clienti per un bel giro lungo lago.

Mentre per i più piccoli, dopo aver degustato i piatti dei menù a loro dedicati, potranno divertirsi andando alla scoperta degli animali con un bel giro nelle fattorie didattiche.

Momenti unici e indimenticabili per tutta la famiglia!

I migliori ristoranti della città

Per chi lo preferisce, potrà scegliere di restare in città degustando un ottimo pranzo pasquale, scegliendo tra uno dei tanti ristoranti proposti dal portale.

Tante diverse atmosfere tra cui scegliere;  ristoranti classici e lussuosi, dove ogni dettaglio è curato nei particolari, oppure locali più semplici e spartani dove si respira un’aria conviviale.

Tante le diverse cucine tra cui scegliere. Dai classici menù con i piatti della tradizione Pasquale, oppure menù con piatti rivisitati per creare sapori nuovi. Per una Pasqua diversa dal solito, si potrà anche scegliere una delle cucine fusion proposte, sapori e profumi di terre lontane, tutte da scoprire.

Per qualsiasi dubbio o domanda basta contattare lo Staff di www.pasquamilano.it, sia online sia telefonicamente, 24h su 24h (call center informazioni & prenotazioni: 02 84571125).


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