“Tutti i più grandi pensieri sono concepiti mentre si cammina”, disse Friedrich Nietzsche.
Difficile dargli torto. Camminare aiuta il pensiero. Lasciarsi guidare dai propri passi, meglio ancora se senza meta, conduce la mente in un altrove che diventa scoperta.
L’ho capito bene anni fa, nel 2009, quando decisi di fare il primo viaggio a piedi. Non lo avevo mai fatto e, più in generale, non avevo mai praticato lunghe camminate. Ma decisi di partire con la curiosità di provare e scoprire qualcosa di nuovo.
La scelta fu per il Cammino di Santiago. Non ero allenata, non lo ero affatto, considerando l’allenamento stesso una fatica dal quale mi esimevo volentieri. La prima tappa fu Saint-Jean-Pied-de-Port, versante francese dei Pirenei, con destinazione Roncesvalles. Partenza alle 6.00 del mattino. Pioveva, faceva freddo pur essendo agosto, la pendenza era importante e il fango tratteneva il passo rendendo il cammino ancora più faticoso e lento. Dopo solo un’ora la prima crisi: “Non ce la farò mai”, mi ripetevo, “è assurdo fare le vacanze in questo modo, chi me lo ha fatto fare. Domani torno a casa”.
In effetti a Roncesvalles il primo giorno non ci arrivai, sostando nel rifugio di Orisson a soli 8 km dalla partenza. Stremata e scoraggiata mi accasciai sul letto promettendomi di organizzare il rientro il giorno dopo.
Il mattino seguente, alle prime luci dell’alba, uscii fuori dalla stanza e osservai il luogo circostante. Dovevo rientrare per rifare la borsa e tornare a casa, ma qualcosa mi tratteneva lì fuori. Alle 10.00 ero ormai pronta per salire sul primo autobus che mi avrebbe riportato a Saint-Jean.
Ma su quel pullman non ci sono mai salita, qualcosa tuttavia era accaduto il giorno prima che non fosse solo fatica e frustrazione. Il passo successivo che compii fu quello in direzione di Roncesvalles, passo dopo passo, pensiero dopo pensiero, fatica dopo fatica, inarrestabile fino alla fine.
Fu uno dei viaggi più belli che abbia mai fatto. Il ricordo di quel periodo è ancora così vivo nella mia mente. Camminare mi ha insegnato tante cose, essendo esso stesso metafora della vita. E’ uno strumento privilegiato per incontrare gli altri, la natura, ma soprattutto se stessi.
Da allora, il mio desiderio di viaggiare a piedi è stato irrefrenabile portandomi a percorrere diversi tra i luoghi più belli del mondo e che mi porterà quest’anno sulla Via Francigena.
E per chi non si è ancora organizzato per le ferie ed è curioso di conoscere alcuni tra i sentieri più belli che la natura ci offre, di seguito ne troverete diversi sparsi per il pianeta, dal Centro America alla Corsica, dalle foreste pluviali alle Alpi.
Il cammino più famoso: Santiago de Compostela
E’ una delle vie di peregrinazione più importanti della storia, che corre dai Pirenei fino alla Galizia per circa 800 chilometri. Si percorrono luoghi naturali suggestivi, si attraversano borghi dalla ricchezza artistica e culturale immensa e si incontrano camminatori da tutto il mondo. Si dice che il cammino di Santiago si trovi direttamente sotto la Via Lattea e segua delle linee che riflettono l’energia del sistema stellare che le sovrasta.Tale energia aumenta le vibrazioni della materia densa ed eterica di cui è costituito il cervello umano, con il risultato di produrre una consapevolezza più profonda (cit. Shirley MacLein – Il Cammino).
Cammino Inca, un sentiero che ha più di 500 anni
Il Cammino Inca che porta a Machu Picchu si snoda dalla Colombia meridionale al Cile centrale passando per le città di Quito in Ecuador, Cajamarca, Huanuco, Jauja, Huamanga, Cusco e Puno; La Paz e Cochabamba in Bolivia; Salta e Tucumán in Argentina. Uno dei migliori percorsi del mondo, circondato da una natura di straordinaria bellezza e da panorami incredibili, che passano dalle regioni desertiche a foreste di rara bellezza e dove è ancora possibile imbattersi in specie animali, uccelli e rettili, alcuni dei quali oggi corrono il pericolo di estinzione. Un panorama che coinvolge il viaggiatore mettendolo a stretto contatto con la natura e con la storia e la cultura di una grande civiltà scomparsa.
Trans Panama Trail: nella profonda giungla
Circa 1200 chilometri di viaggio, dalla Colombia al Costa Rica, attraverso Panama: questo percorso è ricco di acquitrini e cascate, che attraversa la jungla più profonda. E serve tempo, molto tempo, per arrivare alla fine. Ma la fitta vegetazione della foresta pluviale, i paesaggi selvaggi e incontaminati, oltre alla possibilità di incontrare remote popolazioni indigene come i Kuna o gli Embera, sono ottimi argomenti per riequilibrare la bilancia tra sacrifici e soddisfazioni.
GR20, il cammino più difficile d’Europa
Il Sentier de grande randonnée 20 o GR 20, chiamato anche Fra li monti in corso, è un percorso escursionistico che attraversa la Corsica da nord-ovest a sud-est facente parte del circuito Grande Randonnée. È stato definito dallo scrittore Paddy Dillon come “uno dei più bei percorsi del mondo” ed è spesso classificato come il “cammino più difficile d’Europa”, adatto quindi solo ad escursionisti esperti. L’intero percorso è lungo circa 180 km e attraversa la catena montuosa della corsica, da Calenzana sino a Conca, tra valli, boschi, fiumi, laghi e perfino il mare in lontananza.
Great Himalaya Trail, la montagna più bella del mondo
Chi ama la montagna, rimarrà davvero senza parole: questo lungo e davvero impegnativo cammino ti porta sino al tetto del mondo, raggiungendo i 6146 metri di altitudine. Villaggi sperduti, scenari montani mai visti prima, l’aria rarefatta e cieli trasparenti: sarà sicuramente un’esperienza irripetibile.
Oregon Desert Trail: 1300 km di deserti e cascate negli USA
Un’itinerario di difficoltà elevata che attraversa canyon, deserti, cascate e praterie nel cuore del Nord-Ovest statunitense. E’ la strada dei pionieri alla conquista dell’Old West! La scarsità di punti di rifornimento per l’acqua, e di insediamenti umani lungo il tragitto, presuppone un’ottima preparazione a questo viaggio, per evitare di incorrere in situazioni tutt’altro che piacevoli. Il periodo consigliato è quello primaverile, quando i fiori del deserto fioriscono tra la sabbia e la roccia, una vera meraviglia!
La Haute Route: a piedi o con gli sci tra Francia e Svizzera
La Haute Route è il nome dato ad un percorso (con diverse varianti) realizzabile a piedi o con gli sci da fondo tra la Francia e la Svizzera. Fu tracciato come percorso alpinistico dai membri dell’Alpine Club inglese nella metà del XIX secolo. Il percorso dura circa 12 giorni se percorso a piedi oppure circa 7 giorni se percorso con gli sci. Copre una distanza di 180 km dalla valle di Chamonix al cospetto del Monte Bianco a Zermatt di fronte al Cervino.
Overland Track: nella wild Tasmania
Uno dei trekking più famosi dell’Australia, che permette di attraversare il cuore della Tasmania, dichiarata Patrimonio dell’Umanità. 80 chilometri dove si susseguono, foreste, montagne, gole e laghi, tra cui il Cadre St. Clair, il più grande e profondo di tutta l’Australia.
Israel National Trail: 1000 km tra sinagoghe, santuari e moschee
Un percorso di quasi mille chilometri. Inizia a Dan, al confine col Libano e termina sul Mar Rosso a sud di Eilat. Percorrerlo per intero è una grande avventura che permette di scoprire aspetti sorprendenti di un territorio e di un popolo. Le Riserve Naturali svelano tesori di grande bellezza, boschi rigogliosi, oasi umide, valli incassate, canyon, grotte, il deserto di Negev. Si sosta nei kibbutz dei contadini, si attraversano le cittadine linde ed ordinate degli immigrati tedeschi, si entra nelle new town degli ebrei orientali, ci si immerge nel suq caotico delle città arabe. Si visitano sinagoghe, santuari, moschee, si trovano i segni della storia millenaria, si svela un Israele diverso.
La via Francigena: immersi nella storia
L’antica Via che nel medioevo univa Canterbury a Roma e ai porti della Puglia è stata riscoperta dai moderni viandanti, che si mettono in cammino lungo un percorso splendido e sorprendente. Dal 2001 l’Associazione Europea delle Vie Francigene coordina lo sviluppo e la valorizzazione di un itinerario che attraversando l’Italia e l’Europa ripercorre la storia del nostro continente.
Che cos’è un passo? È il possibile di fronte al tutto. (Padre Gian Maria Polidoro)
Buona estate di cammino!
RAFFAELLA APPICE
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