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Milano capitale post-Brexit? Cosa dicono i social

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È ormai passato un anno dal voto che il 23 Giugno 2016 ha spiazzato l’Europa. Tra non poche difficoltà, i negoziati per il cosiddetto Brexit proseguono e Milano rimane alla finestra con la volontà di giocare un ruolo di rilievo nel nuovo assetto europeo.

È di qualche giorno fa la notizia che le trattative relative allo spostamento dell’EMA (European Medicines Agency) e dell’EBA (European Banking Authority) slitteranno di un mese, con la decisione sul ricollocamento che non arriverà prima di novembre.

Gli sforzi di Milano per garantirsi un posto al sole tra le nuove piazze europee devono fare i conti con l’agguerrita concorrenza delle capitali d’Europa. KPMG in un suo report sulle possibili sedi proposte per il ricollocamento dell’Agenzia del Farmaco posiziona Milano al terzultimo posto, penalizzandola soprattutto a causa dell’instabilità politica e sociale (al primo posto si piazza Parigi, non proprio, a dir la verità, ciò che di più stabile ci venga in mente in questo momento).

Ma che relazione ha Milano con l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea?

Abbiamo dato un’occhiata a quanto si è raccontato di Milano su Twitter nell’ultimo anno, con lo sguardo puntato al tema Brexit.

Dal 23 Giugno del 2016 a quello di un anno dopo, i tweet in italiano contenenti Milano e Brexit sono stati 3044.
Si parla soprattutto della risposta delle borse all’uscita dell’UK dall’Unione Europea, ma anche della possibilità per Milano di diventare un nuovo punto di riferimento per il mondo finanziario e di approfittare dell’opportunità per ospitare le agenzie europee e le sedi di multinazionali in fuga da Londra.

Wordcloud - Tweet Brexit Milano - Elif Lab

La questione dell’EMA e della task force multilivello per promuovere la candidatura di Milano tiene banco: 472 tweet in italiano hanno fatto direttamente riferimento alla questione (stiamo considerando solo quelli che citano anche Brexit, non solo EMA e Milano).

I picchi si sono avuti immediatamente dopo il referendum quando, su impulso del Governo e della Regione, Milano si è immediatamente proposta per ospitare l’agenzia, a settembre, momento della candidatura ufficiale e a fine aprile, con l’intervista in cui il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni si è speso in prima persona per la città meneghina.

Elif Lab - EMA - Milano - Trend twitter

I tweet in inglese su Milano e il post-Brexit sono stati meno, 1092. Non è l’agenzia del Farmaco a suscitare reazioni (sono una cinquantina i tweet connessi a questo tema), quanto piuttosto l’aspetto finanziario, con le banche poste sotto stress. Si racconta però anche la possibilità per Milano di imporsi come nuova capitale finanziaria e di ospitare aziende asiatiche e mediorientali.

Elif Lab - Word Cloud - Milan Brexit EnglishReuters la definisce una possibile rivelazione nel post-Brexit, EurActiv la descrive in piena corsa per la divisione delle spoglie finanziare del Brexit, l’Express racconta la scommessa di Milano nel tentativo di imporsi come centro europeo, il Financial Times parla di una Milano col tocco di Re Mida, Bloomberg racconta le strategie di RyanAir pronta a spostare parte del business in Italia.

Il buzz più intenso lo troviamo nelle reazioni immediate post-Brexit e a inizio novembre, quando diversi articoli raccontano l’attrattività di Milano per istituzioni europee e aziende multinazionali.

Tweets - Milan Brexit - English - Trend - Elif LabE l’EMA?
Andando ad analizzare la visualizzazioni delle pagine Wikipedia riguardanti l’Agenzia Europea per i medicinali, oltre a quella in inglese (circa 76mila visite nell’anno post-Brexit), tra le più visitate troviamo la pagina in tedesco (24.655 visite) e quella in francese (15.397, candidate Parigi e Lilla).

Quarta, invece, la pagina in italiano (14.689 visite): una media di 40 visite al giorno nell’ultimo anno. Cresceranno nei prossimi mesi?

Le Tre Marie: la pasticceria dei pirati

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La pasticceria Tre Marie prende il suo nome da una nave di bucanieri.

Il fai-da-te on the road per le biciclette vince la Pitch Night di Awesome Foundation

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il vincitore, Tommaso Gioli
il vincitore, Tommaso Gioli

Mettere insieme una giuria di 20 personaggi di spicco della città che donano 50 euro ognuno per premiare un progetto di grande rilevanza sociale. E’ questa la filosofia della Awesome Foundation portata a Milano da Matteo Consonni che ha formato una giuria formata da persone come l’assessore Lipparini, la direttrice dello Ied Elena Sacco, la fund raiser Elena Sacco, il manager di Accenture Danilo Mazzara.

E’ con queste premesse che si è svolta giovedì sera l’ultima Pitch Night dove progetti fuori dagli schemi per risolvere un problema, per migliorare la nostra comunità o semplicemente per diffondere gioia, sono stati presentati presso l’Ostello Bello di via Medici 4, in un ambiente allegro e internazionale.

Tra le cinque le idee in lizza, si è aggiudicata i 1000 euro messi in palio dalla giuria Tommaso Gioli, 24 anni, con il sogno di fare di Milano davvero una città ecologica e ciclabile al massimo. Da tre anni Tommaso lavora al progetto di un totem, da sistemare in alcuni punti della città, dove il ciclista possa trovare strumenti per risolvere piccoli o grandi problemi della sua bicicletta: un raggio da raddrizzare, un freno da stringere, una toppa da mettere sulla camera d’aria o semplicemente un compressore per gonfiarla.

Al totem si potrebbe accedere con una card e un piccolo abbonamento e con la App collegata si potrebbero vedere tutorial per la manutenzione della bicicletta. Insomma Tommaso ieri ci ha raccontato una storia che sembra parlare di “Zen e arte della manutenzione della bicicletta”. Aggiudicatosi i 1000 euro, fra tre mesi Tommaso sarà chiamato a spiegare come ha impiegato quei primi fondi per avviare concretamente il suo progetto.

Al secondo posto, con una inaspettata performance di nuoto fra il pubblico Marina e Viviana, cuffia e occhialetti sulla testa e asciugamano in spalla, hanno raccontato di come Milano sarebbe ancora più awesome se si potesse nuotare nei Navigli. Così la loro proposta è di creare una sorta di piscina temporanea di 25 m per 10 da organizzare a latere di altre iniziative importanti che vedono i Navigli come protagonisti, ad esempio in occasione della Gran Fondo dei Navigli. Loro assicurano che le acque sono state analizzate e sono balneabili. Con i soldi avrebbero assolto al contributo da dare alla sicurezza durante l’evento: pagare l’ambulanza, i bagnini e qualche altra attrezzatura. Purtroppo la paura di nuotare in compagnia di qualche animaletto indesiderato ha prevalso sui giudici che pur incuriositi, hanno bocciato la loro iniziativa.

Nuotiamo nel naviglio

Al terzo posto l’unico progetto in inglese, essendo i promotori due ragazzi indiani, Sinty&Ady, partendo dalla raccolta della carta gettata via, con la manodopera di rifugiati, avrebbe portato alla produzione di uno speciale cartone riciclato a nido d’ape in grado di isolare e di essere utilizzato in coppia con tanti altri materiali, dal cemento al legno. Anche questo progetto bellissimo che metteva insieme l’attenzione alla raccolta differenziata, al problema sociale dei rifugiati che si ritrovano senza lavoro e prospettive e la produzione di un materiale altamente ecologico è stato giudicato troppo complesso per soli 1000 euro.

C’era poi Bianca Calzolai con la sua idea per abbellire con uno specialissimo arredo cittadino alcune zone della città di Milano come per esempio i cantieri della M5. L’elemento da apporre per una lunghezza di 100 m sulle pareti grigie dei cantieri rappresenta un Fumetto chiamato “Phallaina” di una artista francese che avrebbe anche uno sfondo di denuncia sociale. Bianca avrebbe usato i 1000 euro per finanziare una consulenza e una campagna pubblicitaria.

Bianca Calzolai
Bianca Calzolai

Infine l’iniziativa di Riccardo Roggeri Casa SLA, legata alla malattia rara degenerativa Sla. Casa SLA è un ente che già esiste, che lavora per diffondere la conoscenza di questa rara malattia e per fare rete con i malati e i loro familiari per aiutarli ad affrontare il percorso della malattia. In Italia, ha spiegato Riccardo, ci sono 3.600 casi di malati di Sla con un aumento medio di 1000 casi l’anno. Il Progetto di Riccardo prevede un supporto psicologico per i familiari, l’attivazione di una chat in real time e di eventi dove spiegare meglio la malattia e il suo decorso.

Riccardo Roggieri

Ora non resta che aspettare con ansia la prossima Pitch Night e per chi ha una buona idea per rendere Milano ancora più grande tenete d’occhio il sito della Awesome Foundation Milano di http://www.awesomefoundation.org/en/chapters/

La magia di Hayao Miyazaki

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Sono anni che guardo e riguardo i film dello Studio Ghibli… o meglio, di Hayao Miyazaki. Perchè è lui che rappresenta questa casa produttrice.

Il primo che ho visto è stato “Il Castello Errante di Howl“: Sophie mi aveva coinvolta al punto di arrabbiarmi, gioire e preoccuparmi con lei… ma Howl era troppo arrogante, vanitoso e superficiale per piacermi.

Poi ho scoperto “La Città Incantata“, il mio preferito. Penso sia il capolavoro di Miyazaki. La protagonista, Chihiro, è una bambina estremamente forte, che pur di salvare i suoi genitori dalle grinfie di Baba, la strega titolare del centro benessere per spiriti ed esseri mitologici, ha passato le pene dell’inferno e nel frattempo ha fatto tesoro delle esperienze vissute. Già la trama è avvincente, ma anche i messaggi incastonati durante lo svolgimento contribuiscono a rendere questo film davvero speciale.

Perchè è questo che fa Miyazaki: all’interno delle sue storie, incastra argomentazioni ambientaliste, femministe, pacifiste e molti altri temi importanti, che colpiscono con la loro attualità che si tinge di fiabesco.

Se anche tu sei appassionato dei suoi lungometraggi, non puoi perderti la conferenza gratuita di domani, organizzata da WOW Spazio Fumetto: “La magia di Hayao Miyazaki“. A partire dalle 17.30, Enrico Azzano e Andrea Fontana, autori del saggio “Studio Ghibli. L’animazione utopica e meravigliosa di Miyazaki e Takahata“, spiegheranno l’importanza dei capolavori d’animazione di questo straordinario disegnatore, anche grazie alla collaborazione di Claudio Acciari, autore di “Meka Chan“.

Io sarò in prima fila. E tu? Questo sabato vieni a sognare con me?

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Le tendenze dell’estate 2017: da “local mania” a Milano criminale

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In ufficio è arrivato il fatidico momento di segnare i giorni di chiusura nei fogli Excel. L’ansia per la ricerca della vacanza perfetta inizia a farsi sentire e il rischio di capitare in viaggi organizzati è sempre in agguato. Negli ultimi anni si è registrata una ribellione contro il turismo di massa e un moltiplicarsi di blog, app e startup dedicati ai viaggi unconventional. Con l’aiuto della tecnologia, si sono create delle vere e proprie tendenze, dei diversi profili di viaggiatori e un turismo sempre più esperienziale.

Per i “nuovi” turisti non basta più partire con valigia, guida e passaporto; ciò di cui oggi si ha bisogno è lo smartphone! Io stessa attivo tantissime app all’inizio di una vacanza, dalle ormai evergreen Google Translate e Google Maps; alle indispensabili: Citymapper e TripIt; con cui si combinano mezzi e itinerari o si custodiscono documenti di viaggio in modo ordinato. Così non si deve più cercare nelle tasche o tra le pagine di libri davanti alle code furibonde del check-in. Altra app che ormai sta sostituendo il taccuino da viaggio è Musement, tutta italiana e consigliata anche da Tim Cook (CEO di Apple). Insomma ce n’è una per ogni tipo di esigenza, per chi è alla ricerca di un turismo sostenibile, per chi vuole viaggiare in solitaria o per chi cerca l’avventura. Il trend vincente sembra essere la ricerca di esperienze autentiche, una sorta di “local mania” per vivere a contatto con gli abitanti del posto. Tra le app che verranno segnalate di seguito ce n’è anche una (sardo) milanese.

Esperienze di questo tipo implicano quasi sempre tour sul territorio e cibo! Spotted by locals, per esempio, consente di visitare molte città nel mondo, affidandosi ai consigli da parte di chi ci vive; offre informazioni fuori dall’ordinario e regolarmente aggiornate. EatWith, invece, permette di cenare a casa di chef locali in circa 165 città nel mondo, assaporando specialità del posto e condividendo la tavola con altri viaggiatori. Per chi invece vuole viversi lo spirito di una festa autoctona, può partecipare o addirittura organizzarne una con Party with a local.

Come anticipato, tra le tante app del Social travelling, se ne trova una che ha un particolare legame con ilDòmm de Milan e si chiama Guide Me Right. Un marketplace online multi-piattaforma, che a partire dal nome, mi fa venire in mente l’immagine di una stretta di mano e un #followme, alla Murad Osmann (famoso per aver girato il mondo guidato dalla sua fidanzata). Vi sarà sicuramente capitato di ospitare un amico e stilare una lista di luoghi, ristoranti, sagre, monumenti, panorami, strade da raccontare o piazze da attraversare. Il CEO e co-fondatore Luca Sini è partito proprio da un’esperienza personale del genere, quale ospitare compagni Erasmus spagnoli in Sardegna. Con l’aiuto di Pietro Pirino e Andrea Zanda ha perfezionato l’idea della pluripremiata app, studiando il funzionamento delle agenzie di viaggio online e i sistemi turistici di rating come TripAdvisor. Un’idea definita “romantica”, che ha portato a un team di dieci persone e a una community, a dir poco, attiva. I protagonisti dello scambio di attività ed esperienze socio-culturali sono i Guest o viaggiatori e i Local Friends. Attraverso la Meeting Page di GMR, i primi cercano i locals in base al luogo e al grado di “affinità sociale” mentre i secondi dispongono tempo e conoscenze del territorio, organizzando itinerari inediti e personalizzati, come farebbe un amico. A questo punto l’esperienza è creata su misura, per tutti quei viaggiatori che vogliono viversi il posto e non solo prenotarlo. La preannunciata relazione tra il capoluogo lombardo e il progetto sassarese è, in primis, legata all’ubicazione della sede operativa, ma la vera chicca è che nella città di Milano si localizza l’esperienza più venduta su GMR: Milano criminale. Una proposta di Andrea Lo Guzzo, ventiquattrenne e attore teatrale, che ha autonomamente studiato la storia della “ligèra”, malavita milanese del dopoguerra, raccontandola e creando un affascinante percorso tra le vecchie case di ringhiera.

In passato il chiedere indicazioni stradali poteva essere un modo per creare relazioni e, perché no, far scattare qualche invito; oggi le strade le troviamo tramite GPS e le persone del posto le “scegliamo” prima di incontrarle.

Qualche link utile:

www.spottedbylocals.com

www.eatwith.com

partywithalocal.com

https://www.guidemeright.com

www.guidemeright.com/it/cosa-fare-a/milano/milano-criminale

La Stramilano è una canzone

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Stramilano era una canzone composta nel 1929 da Vittorio Mascheroni e Luciano Ramo, interpretata dalla cantante Milly. Il titolo è stato poi ripreso in un film di Corrado D’Errico. Dal 1972 è diventata il nome della celebre corsa.

https://www.youtube.com/watch?v=2sxXTO1N-Kk

Cocktail in contest a Eataly

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Negroni, Mojito, Moscow mule, Cosmopolitan, Sex on the beach, Pina Colada, Alexander, Invisibile, Gin tonic. Tutti cocktail deliziosi che avrai assaggiato almeno una volta nella vita.

Per noi milanesi, ormai il cocktail è diventato parte integrante della vita: che sia durante l’happy hour o quando scatta a nightlife, almeno uno Spritz ce lo beviamo sempre, è d’obbligo.

Premesso questo, so per certo che l’evento che sto per proporti è davvero il top, per noi meneghini (e non solo). Da oggi fino a sabato, a partire dalle 18.00, a Eataly si svolgerà il Cocktail in contest, una gara all’ultimo cocktail che vedrà sfidarsi sette cocktail bar di Milano.

I concorrenti saranno: il Mag Cafè, il Rufus Cocktail Bar, il Blenderino, l’Octavius Bar at The Stage, il Rita & Cocktails, il PINCH – Spirits & Kitchen e l’ UGO Cocktail bar. Chi vincerà questa gara? Lo deciderai tu, assaggiando i drink preparati dai barman più abili schierati dai concorrenti e accompagnando il tutto (perchè noi siamo persone premurose) con fritti, spiedini di pesce, bruschette e molte altre prelibatezze a cura di Eataly.

Come fare ad essere “parte della giuria“? Puoi acquistare i gettoni food e drink sul sito di Eataly o direttamente sul posto. I prezzi sono 4 euro per il food e 8 euro per il cocktail , ma se vuoi proprio fare man bassa, puoi anche acquistare direttamente 10 gettoni drink a 70 euro.

Ma cos’è un evento del genere senza della buona musica? Oggi, dalle ore 21.00, potrai anche ascoltare la live music di Mary & The Quants, che con il suo sound pop scoppiettante saprà farti ballare anche con il bicchiere in mano.

Oggi è solo il primo giorno, ma il bello deve ancora venire! Non perderti le altre due giornate del Cocktail in contest.

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La mitica sala scherma della Società del Giardino

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E’ una delle istituzioni private più esclusive della città: la Società del Giardino, nei pressi di corso Vittorio Emanuele. Al suo interno c’è anche una sala riservata alla scherma fin dal 1882.

The Wine Experience: degustazione di vino alla Cascina Cuccagna

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Per qualcuno, il vino è solo un passatempo, per altri è la vita.
C’è chi non ne può nemmeno sentire l’odore, mentre c’è gente che ne fa una vera e propria passione.

Personalmente, mi classifico in quest’ultima categoria. Amo tutte le annate con la B: Bardolino, Bonarda, Barbera, Bracchetto… e Lambrusco, unica eccezione in questo elenco di bi.

Scommetto che con l’etichetta davanti sei bravo a capire quanto sia costosa una bottiglia, ma se ti proponessi di capire qual è il vino migliore… senza nessun aiuto al di fuori delle tue papille gustative?

Questa sera, dalle 19.45, la Cascina Cuccagna ti propone proprio questa sfida. Dopo aver assaporato il calice di benvenuto, potrai partecipare al Wine Tasting. Avrai davanti cinque tipi di bollicine e dovrai capire qual è il vino più famoso e costoso semplicemente assaggiando le varie proposte.
Talvolta, le annate migliori sono quelle artigianali, dei piccoli produttori, ma anche i grandi nomi dell’enologia sanno far ballare la rumba ai tuoi sensi. Starà a te capire di che vino si tratta.

Per metterti alla prova con questa esperienza unica e curiosa, è meglio prenotare e presentarsi in anticipo: non vorrai che finisca tutto prima di cominciare, giusto? Il biglietto costa 28 euro e lo puoi prenotare e acquistare sul sito dell’evento.

Vediamo se hai davanti una carriera da sommelier o se ti serve l’aiuto del pubblico per stupire i tuoi amici quando fate serata. Accetti la sfida?

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Andrea Cuomo: “La capitale morale e quella umorale”

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L’intervento di Andrea Cuomo (Il Giornale) agli Stati Generali di Milano Stato.

Teatro Franco Parenti, via Pier Lombardo 14, Milano, martedì 16 maggio 2017
Riprese: Elite
Montaggio: Sydney Oketayot
www.milanocittastato.it

A Milano c’è anche la via che non esiste

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Tra via Solferino e Largo La Foppa c’è via Santerna. O meglio, ci dovrebbe essere perché in realtà non esiste. L’ha inventata Dino Buzzati per collocarvi la porta dell’Inferno nel suo “Poema a fumetti”.

Per una Milano più autonoma: legge speciale o città stato?

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Che Milano sia una città speciale lo sanno in molti, che per questo debba avere uno statuto speciale, è qualcosa di cui parlare. Lo hanno fatto ieri sera Arianna Censi, Vice Sindaco Milano Metropolitana, Filippo Barberis, Capogruppo PD al Consiglio Comunale e Andrea Zoppolato, Presidente dell’Associazione Milano, in un incontro ospitato dal Circolo Aniasi in Corso Garibaldi a Milano.
Secondo Filippo Barberis la domanda che gli amministratori devono porsi è cosa serva alla città per crescere ancora di più nel ruolo sostanziale che già gioca a livello nazionale ed europeo. La domanda è “qual’e la forma più avanzata da dare alle istituzioni?”.
Di contro all’evidenza che il Comune di Milano abbia una certa autonomia, rimangono i problemi del Comune a erogare certi servizi, così Barberis suggerisce che il primo campo dove andare ad ampliare le autonomie sia quello delle regole contabili, dei crediti, del conto capitale e della parte corrente, “senza chiedere come fa Roma soldi a fondo perduto”.
“Milano – ha continuato il consigliere comunale – deve stare in salute per non far crollare la precaria città metropolitana. Più flessibilità sulle regole contabili e di bilancio. Sfide come qualità dei trasporti, qualità dell’ambiente, più poteri dal basso, dai comuni e dalla regione, di questo ha bisogno la città metropolitana”.
Serve un ridisegno della governance, conclude Barberis, sottolineando come su ambiente e trasporti sia ancora la Regione a farla da padrone.

Secondo Arianna Censo, l’istituzione della città metropolitana avrebbe dovuto creare una palestra per gli amministratori per capire il da farsi, mentre quello che è stato fatto fino ad ora sarebbero solo una serie di negoziati con il potere centrale sulla sua esistenza e non serie discussioni per giungere a concrete decisioni politiche. “Questa doveva essere la palestra di una modalità nuova per gestire le politiche – ha detto la Censo – mentre c’è stato solo un tentativo di farsi riconoscere. Ma dotare la città metropolitana di strumenti reali per agire sarebbe fondamentale.”
È possibile, si è poi domandata la Vice Sindaco, che non si riesca a fare su questo argomento una proposta nazionale? Tanto più che per la Censo “l’esperienza di Milano è utile al paese e potrebbe rappresentare un paradigma da applicare ad altre realtà.” Dal discorso della Censo è poi emersa l’amarezza della constatazione che dentro la Pubblica Amministrazione ci sia una straordinaria lentezza. “Le cose che vanno veloci – ha sottolineato – sono quelle che non producono niente per gli altri. Non abbiamo strumenti legislativi che vadano oltre Roma capitale e la lombarda salsa” è stato l’amaro commento di Censo.
Tutti d’accordo i presenti che in un momento politico di elezioni regionali e nazionali sia importante presentare Milano con le sue combinazioni virtuose e tutti d’accordo i presenti che ciò che produce Milano è motore per il resto d’Italia, ma che la classe politica non se ne renda conto, anzi, secondo la Censo “noi dal 2014 ad oggi abbiamo perso la linea propulsiva e a livello di cittadini è avanzata la convinzione che si sia davanti a un altro carrozzone”.

Andrea Zoppolato nel suo intervento è invece ripartito dalla Costituzione, vera casa dell’autonomia di cui ha diritto una città come Milano. “La nostra Costituzione all’articolo 5 promuove le autonomie – ha sottolineato Zoppolato – così come agli articoli 132 e 116 che consentono di poter accedere a forme particolari di autonomia”. Rifarsi alla Costituzione servirebbe, secondo Zoppolato, ad evitare una eventuale legge speciale che porterebbe a che “tutti dicano se Milano si perché io no? ed eviterebbe di aggiungere poteri e non togliere nulla, per cui la legge speciale si impaluderebbe sul come farla e ogni altra città ne vorrebbe una per sé, mentre seguendo la Costituzione almeno ci sarebbero dei paletti: sarebbe riservata innanzitutto a chi ha minimo 1 milione di persone, poi ci vorrebbero un tot di comuni, un referendum popolare. Quindi Milano potrebbe dire: noi lo facciamo, gli altri sono liberi di fare lo stesso”.
“Io credo che la vera politica debba avere due componenti: quella amministrativa della gestione dell’oggi e quella visionaria, della definizione del domani. La politica attuale è imprigionata nel livello amministrativo – ha affermato Zoppolato – ma bisognerebbe recuperare il livello della visione, del domani, del creare qualcosa in più, del progettare un futuro anche apparentemente fuori portata. Oggi a Milano si può reintrodurre il concetto della visione, senza pensare solo a dividersi trovando i motivi che ci separano, ma cercando un punto d’incontro in un progetto comune su cui tutti dicono di essere d’accordo: che Milano ha ragione a voler una maggiore autonomia, tanto più che l’Europa stessa vede di buon occhio la maggiore autonomia delle città, come strumento di democrazia e di partecipazione.”
“Qui – ha concluso il presidente dell’associazione Milano – i cittadini si sentono parte di una comunità. Non c’è il rischio che l’autonomia sia solo una pretesa di tipo egoistico perchè Milano si sente da sempre una coscienza nei confronti del paese intero, una responsabilità. I paletti li mette la Costituzione. Quello che ci serve è solo la volontà politica.”

Milano for Italy: le idee per il Paese da Expop 2017 (FOTO)

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Si è conclusa con successo la sesta edizione di Expop, la rassegna delle idee visionarie organizzata dall’associazione Vivaio. 

Ecco la classifica dei 5 progetti più votati dai partecipanti:

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#1 You Milan. Il progetto, che ha conquistato tutti con un fitto programma di degustazioni di cibi dal mondo, danze, massaggi, promuove un nuovo modello di integrazione culturale e linguistica tra le diverse comunità internazionali di Milano.

Pensata per i nuovi milanesi, YouMilan è soprattutto dedicata alle comunità meno numerose in Milano, quelle la cui lingua madre può essere uno scoglio ulteriore per la conoscenza e l’accoglienza.

#2  Clairy.
Clairy conferma il gradimento per i progetti a tema green che da sempre caratterizza Expop.

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Realizzato da un team di ragazzi di Pordenone, Clairy è un innovativo sistema di purificazione naturale per ambienti indoor. Si traduce in  vaso che utilizza le piante per pulire l’aria negli ambienti chiusi e che si  connette ai device in modalità Wi-Fi ed è gestibile tramite app.
Effettua un monitoraggio degli agenti inquinanti e programma accensione e spegnimento a secondo del bisogno: gli studi infatti dimostrano che la concentrazione di inquinanti novici nell’aria indoor è di cinque volte maggiore rispetto agli spazi esterni.

#3 Newedu 4.0, una risposta sul tema dell’allineamento di genere, e la salvaguardia delle donne.

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#4 Green4all, un giardino pensile da installare sugli edifici esistenti che migliora le prestazioni energetiche delle abitazioni e riqualifica in verde la città. Progetto di due ragazze romane. IMG_0108

#5 YourDesk, il primo portale italiano degli spazi di lavoro condivisi, sull’esempio di Airbnb ma dedicato a un’utenza business.

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Il filo conduttore di tutti i progetti premiati a Expop 2017 è la partecipazione dal basso e la sharing economy: la condivisione come elemento vincente.
Inoltre, in linea con il tema di Expop 2017 Milano For Italy, tutte le visioni presentate si caratterizzano per il fatto di poter essere da subito adottatida altre città, in Italia e nel mondo, in una logica di contaminazione virtuosa.

Gli altri progetti di Expop 2017

Utopicon: una piattaforma che permette a coloro che hanno bisogno di un aiuto di trovare chi può svolgere una determinata mansione, dietro corrispettivo di un compenso che saranno i due contraenti a stabilire.

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Skilljobs.it: il primo Meetic del lavoro per trovare il candidato ideale sulla base delle competenze e delle abilità, di affinità legate a conoscenza e professionalità, e non a fattori quali genere, età, nazionalità.

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Taskhunters è il sito per la ricerca di lavori temporanei per gli studenti universitari.

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Chromoshome è pensato per chi vive e lavora fuori sede: un marketplace di annunci dove gli utenti qualificano l’offerta attraverso la recensione dell’appartamento, del proprietario, degli inquilini, del quartiere.

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Tweet Ride”: la pedalata urbana con stile. Ciclisti vestiti con abiti primi ‘900 il cui ricavato degli eventi viene devoluto in beneficenza per la lotta contro il cancro.

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La Bicicletta dalla Salute: abbina i prodotti selezionati da PausaMi con la merenda naturale nei parchi e vicino alle scuola.

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Espinasse 31: la residenza per artisti di pop e street art provenienti da tutto il mondo, una casa che vuole accogliere e promuovere le produzioni artistiche più innovative e favorire l’interazione con la comunità, tra Milano e le nuove forme espressive.

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Info su Expop

Expop è un’iniziativa di Vivaio, associazione non profit apartitica che si propone di fare di Milano un centro propulsore a livello internazionale di progetti innovativi in ambito culturale, artistico e imprenditoriale. Expop nasce nel 2012 per essere una vetrina di progetti pop, ben prima di Expo, ideata e realizzata come una vetrina di nazioni.
Oggi Expop, che ha anticipato l’Esposizione Universale, vuole raccoglierne l’eredità nel fare di Milano un centro propulsore di visioni progettuali in grado di creare un impatto positivo, una fabbrica delle idee da esportare nel mondo.

Il Vivaio Riva

– che ha ospitato Expop sin dalla prima edizione – è la casa natale dell’Associazione Vivaio, oltre a essere l’unico nel suo genere nel centro di Milano. Si tratta di un luogo che rappresenta una Milano nascosta e tutta da scoprire, un luogo amato da tutti gli appassionati della città. Il Vivaio Riva è a rischio chiusura; la partecipazione a Expop è stata l’occasione per aderire alla petizione “Salviamo il Vivaio Riva”.

www.associazionevivaio.com  | www.expop.org

 

Festa Della Musica – X Edizione

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La musica. Non so cosa farei se non ci fosse.

E’ l’amica che ci consola quando siamo giù di morale, che ci capisce quando ci sentiamo incompresi, che ricorre nei momenti più importanti della nostra vita, che gioisce con noi quando esplodiamo di felicità.

Non importa quale sia il genere, chi sia il cantante, da che strumento provenga il suono: la musica è internazionale, un linguaggio che tutti capiscono e al quale tutti si affidano per esprimere quei sentimenti e quei pensieri che, altrimenti, rimarrebbero solo concetti inespressi nella nostra mente, solo idee che magari hanno un colore, una forma, ma non un suono.

Domani si celebrerà proprio questa compagna fedele, la musica, con la Giornata Europea della Musica: per quest’occasione, in diversi luoghi di Milano potrai ascoltare concerti, esibizioni di musicisti esordienti e performance di musica indipendente.

Per vedere nel dettaglio il programma della giornata, puoi andare sul sito della Festa della Musica per conoscere tutte le informazioni su orari, prezzi e luoghi dei vari eventi.

Una ricorrenza che unisce tutti, che scalda il cuore e che ti fa scoprire nuovi orizzonti: non perdere questa occasione per essere parte della grande festa in onore della nostra più cara compagna di vita.

 

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Napoleone aprì le porte della Scala al popolo

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In origine nel Teatro alla Scala potevano accedere solo gli aristocratici. Fu Napoleone che aprì il teatro a tutti i cittadini che lo festeggiarono intonando la Marsigliese il 15 maggio del 1796.

Fabio Massa: “Città Stato, una risposta chiamata desiderio”

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L’intervento di Fabio Massa (direttore Affari Italiani Milano) agli Stati Generali di Milano Stato.

Teatro Franco Parenti, via Pier Lombardo 14, Milano, martedì 16 maggio 2017
Riprese: Elite
Montaggio: Sydney Oketayot
www.milanocittastato.it

La storia di Wu Li Shan, il primo cinese impenditore di Milano

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Wu Li Shan, dopo aver vissuto a Parigi e ad Amsterdam, arriva a Milano nel 1931 da un piccolo villaggio di montagna della Cina orientale. Per guadagnarsi da vivere, anche se non conosce una parola d’italiano, si mette a fare il venditore ambulante di cravatte.
Si innamora della città e nella città che ama trova l’amore, la sarta italiana Giulia che sposerà e con cui formerà una famiglia. Wu Li Shan è uno che non molla facilmente e sul lavoro ci dà dentro di brutto, fino a diventare titolare di diverse aziende. La sua storia è diventata un libro: Primavere e autunni – Vita e imprese del signor Wu di Ciaj Rocchi e Matteo Demonte, nipote del pioniere cinese.

Michelangelo – Amore e morte

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Tutti conoscono Michelangelo. Un genio della scultura, della pittura, della poesia. Un’artista a 360 gradi, con una sensibilità unica.

L’opera che personalmente mi ha colpita di più è uno dei suoi ultimi capolavori: la Pietà Rondanini. Una scultura che raffigura l’ultimo atto d’amore di Maria nei confronti di suo figlio Gesù, prendendolo tra le braccia poco prima che esali l’ultimo respiro. Non è perfetta come tutte le sue sculture, ma è proprio questo che la rende unica.

Il risultato è un complesso scultoreo dalla bellezza commovente: le scalpellate si potrebbero contare nel marmo e proprio grazie a questo la figura riesce a comunicare tutta la drammaticità della scena. Le espressioni sui volti dei due personaggi sanno rendere perfettamente la disperazione del momento, lasciano trapelare tutte le emozioni dell’attimo della morte di Gesù dopo la crocifissione. In particolar modo, il volto di Maria è qualcosa di… indescrivibile.

Mi immagino Michelangelo che, ormai anziano e quasi cieco, mette tutta la sua forza e la sua passione in questo lavoro, ripetendosi:”La devo finire, prima che sia troppo tardi“. In un certo senso, anche lui era disperato mentre combatteva (invano) contro il tempo per terminare quanto iniziato. Credo che questo sentimento sia passato alla stessa statua, per questo è così meravigliosa. Nonostante la Pietà Rondanini sia imperfetta, “non finita“, è quella che paradossalmente riesce a comunicare nel migliore dei modi l’emotività dell’episodio rappresentato.

Questa è solo una delle opere finali del grande genio rinascimentale, immagina cosa può aver fatto quando era in forze, giovane e pieno di spunti. Alle ore 21.15 di domani sera, il cinema Ariosto proietta un documentario che ti farà rivivere tutta la passione di questo grande artista, la stessa che metteva in ogni sua opera: “Michelangelo – Amore e Morte“.

Io sono particolarmente appassionata al mondo dell’arte, ma anche non lo fossi ti consiglierei questo lungometraggio: il biglietto costa 7.50 e puoi acquistarlo direttamente sul posto. Ne vedrai delle belle, nel vero senso della parola.

 

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I-Days: Linkin Park, Blink182 e Sum41 in concerto

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Tu non hai idea di cosa significhi per me sentire i Linkin Park dal vivo all’Autodromo di Monza per gli I-Days. E’ stata la band che ha segnato la mia pre-adolescenza, con quei brani che facevano piangere, cantare e rappare tutto il tempo (anche se l’inglese non era il massimo, a quei tempi, ma ci si provava sempre).

Soprattutto “In The End“, la canzone che ancora oggi ascolto quando voglio ricordare certi periodi della mia vita, come i viaggi studio all’estero o le serate su YouTube per vedere i video creati dai fan di Dragonball con questa colonna sonora.
Quando sono tornati con “Castle of Glass“, la prima reazione che ho avuto è stata “Questi non sono loro, dai”, ma poi, come tutte le loro tracce, è entrata nel mio cuore e vi è rimasta.

Domani sera, sarò in prima fila per ascoltarli dal vivo, assieme ai grandissimi Blink 182, anche loro protagonisti della fase punk che viene vissuta da tutti gli adolescenti “alternativi” con le loro “All the small things“, “I Miss You” e “Dammit“. Ci sarà anche il loro gruppo “alter ego” (come li ho sempre chiamati, non me ne vogliano i fan), i Sum 41, con quel punk rock tipico delle atmosfere da high school americana.

E ancora! I Nothing But Thieves, la band alternative rock inglese che negli ultimi 18 mesi ha scalato le classifiche con il suo ultimo album, e, infine, i Sick Tamburo, band italiana che riconosci da lontano, perchè sin dagli albori si sono sempre esibiti con il volto coperto.

E se ti dicessi che per chiudere in bellezza si salterà con la serata Linoleum? A questo punto non manca proprio nulla. Il concerto inizia alle 17.00 e il biglietto costa 55 euro: cosa aspetti ad acquistarlo? Io non voglio perdere questa giornata degli I-Days per niente al mondo.

 

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Alex Storti: “Milano, Altra Capitale? Si può (e si deve)

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L’intervento di Alex Storti (Collettivo Avanti) agli Stati Generali di Milano Stato.

Teatro Franco Parenti, via Pier Lombardo 14, Milano, martedì 16 maggio 2017
Riprese: Elite
Montaggio: Sydney Oketayot


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