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Il Pacco da Giù: un aperitivo pugliese

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Se sei un pugliese, un campano, un sardo, un calabrese o comunque un fuori sede proveniente del sud, sai benissimo cosa significa ricevere l’attesissimo pacco da giù, quello che rappresenta la salvezza del tuo stomaco e grazie al quale ti senti un po’ a casa tua, anche se sei materialmente lontano.

Questa sera, la Salumeria del Design vuole farti tornare con la mente alla tua amata terra pugliese e propone l’aperitivo pugliese più autentico che ci sia: Il Pacco da Giù, una serata all’insegna del cibo selezionato proveniente direttamente dal Salento.

Durante l’aperitivo, potrai gustare friselle, taralli, pomodorini, olive, lampascioni, caciovallo, capocollo e tante altre specialità dal profondo sud, a soli 7 euro con tanto di calice di Primitivo o bicchiere di birra… ma non è finita: se anche tu sei pugliese e hai appena ricevuto un pacco dalla tua famiglia, porta qualcosa da condividere e avrai il primo calice di Primitivo in omaggio.

Quindi: amici del sud, preparatevi alla rimpatriata più grande di Milano… e non scordatevi degli amici polentoni, che apprezzano sempre un invito gastronomico di qualità.

 

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L’umanità che fa bene: la Milano dell’accoglienza

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C’è una Milano dell’accoglienza e una Milano della paura. Qui vorremmo ricordare la Milano dell’accoglienza. 

Le comunità di Accoglienza di Milano, riunite in un Coordinamento Nazionale, il CNCA Lombardia, accolgono circa un migliaio di immigrati e richiedenti asilo all’interno dei loro appartamenti e delle loro micro strutture, individuando in queste soluzioni abitative la risposta migliore ad una accoglienza diffusa che ha il pregio e la forza non solo di generare un impatto meno invasivo sulle comunità territoriali, ma anche e soprattutto di garantire agli operatori la possibilità di dare ascolto ai bisogni dei singoli esseri umani che incontrano ed accolgono.

Per sostenere questo modello e per incidere sul sistema nazionale di accoglienza in questa critica fase storica che sta attraversando l’umanità intera, il CNCA Lombardia ha appena aderito a tre interessanti iniziative che stanno prendendo forma nel mese di maggio e a cui MCS ritiene giusto dare un po’ di visibilità.

La prima iniziativa è una campagna di comunicazione, Ero Straniero, l’umanità che fa bene, avviata il primo maggio e finalizzata alla raccolta firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare per il superamento della legge Bossi Fini e per la promozione di eventi culturali diffusi sul territorio nazionale, capaci di incontrare e far dialogare storie e culture diverse.

La seconda iniziativa è Un Paese di Calabria che, attraverso la piattaforma MovieDay porterà in 10 città d’Italia il film documentario “Un Paese di Calabria”, che racconta la storia dell’accoglienza di immigrati nel borgo di Riace. Il primo appuntamento sarà proprio qui in Lombardia a Milano stasera 15 maggio, presso il cinema Anteo per poi proseguire a Torino, Firenze, Padova e Roma sempre nel corso di questo mese.

La terza e ultima iniziativa è la marcia 20 maggio senza muri organizzata dal Comune di Milano che attraverserà la città riempiendola di voci, colori, calore e spirito di umanità ed accoglienza.

L’impegno della Milano che si dà da fare va di pari passo con la gioia e la forza di una accoglienza sana e ben regolata.

La vasca barocca della Guastalla

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All’interno del giardino della Guastalla, si trova un autentico gioiello in stile barocco: la vasca-peschiera. Con le sue balaustre in pietra e ringhiere in ferro è uno spettacolo.

Milano può! Ecco com’e andata agli Stati Generali di Milano Città Stato | FOTOGALLERY

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Milano può! Questa affermazione che assomiglia tanto al “yes, we can” di Obamiana memoria, è il sunto dell’incontro “degli Stati Generali di Milano Città Stato” svoltosi mercoledì 16 al Teatro Franco Parenti, a Milano, con la partecipazione multipartisan e multicultural di tutti quei milanesi veri o d’adozione che davvero credono in questo progetto.

Apre le danze la padrona di casa Andree Ruth Shammah che ha incitato a battersi con passione per rendere Milano ancora più grande e traino del Paese. Il direttore de Linkiesta Francesco Cancellato ha proposto la metafora di Milano come un’astronave, che miri a raggiungere obiettivi ancora più alti di quelli che ha realizzato fino ad oggi come locomotiva d’Italia. Marco Cappato ha proposto che “Milano sia città stato d’Europa” e che come primo punto si batta per poter decidere in autonomia le politiche fiscali sul territorio. L’imprenditore ed esponente della Lega, Gianmarco Senna, ha rilanciato che Milano si ponga come portavoce di una Europa delle città, da sostituirsi all’Europa degli stati, ma mettendo in guardia che il progetto di Milano Città Stato non determini “una Milano di serie A e una Milano di serie B“. Filippo Barberis, del PD, ha ricordato l’alto rapporto fra qualità della vita e dei servizi offerti nell’area metropolitana di Milano. Alessandro Morelli, della Lega, ha invece parlato di Milano città stato come “occasione da non perdere perché è una questione “di vita o di morte” per la città“. 

Corrado Passera ha affermato che “Milano è in grado di attrarre talenti ma per farlo occorre liberarsi e la Costituzione italiana, all’art132 , ce ne da la possibilità”.

Ma nel dire che “Milano può” l’ex Ministro dello Sviluppo Economico del Governo Monti, ha anche messo in guardia sui possibili errori che i milanesi si devono impegnare seriamente con i loro amministratori ad evitare: “discutere genericamente di autonomia, estendere il progetto alla regione intera e non solo alla città, dare per scontato che fuori si sappia cosa è una città stato, temporeggiare”. La conclusione di Passera, come di molti altri relatori è stata infatti che Milano deve agire “qui e ora”.

Il mantra della serata è stato proprio “se non ora quando?”. L’idea di fondo e ricorrente è stata che Milano, sull’onda dell’Expo e ora su quella della Brexit, che può offrire alla città su un piatto d’argento interi settori in cerca d’Europa, come quello delle Banche, orfane di Londra, debba agire subito per non cadere nel limbo di quelle realtà che hanno perso un’occasione.

Lo sa bene Marco Gualtieri, Presidente di Seeds&Chips, già fondatore di TicketOne, uno che le occasioni non se le fa sfuggire e che la scorsa settimana è riuscito “con una telefonata”, parole sue, a portare l’ex presidente americano, leader carismatico, Mr. Barack Obama, alla sua prima vera uscita post presidenza, a Milano per parlare di cibo e innovazione. “Ho portato Obama a Milano perché dopo Expo sta diventando la capitale del food nel mondo ma in molti non riescono ancora a capirlo” ha spiegato Gualtieri al pubblico. “Milano è un marchio in mondovisione, una freezone dove tutto è possibile, da seme nasce cosa!” ha concluso.

E di una Milano che sa agire da motore e sa cambiare e crescere per migliorare sempre ne hanno parlato anche l’imprenditrice Cristina Pepe, “appassionata del senso di accoglienza di Milano“, e Regina De Albertis, manager del gruppo di famiglia Borio-Mangiarotti e figlia del grande e compianto Claudio, presidente della Triennale, quando ha affermato “il grande sviluppo immobiliare che ha avuto Milano negli ultimi anni, basti pensare alla piazza Gae Aulenti, a City Life, alle zone di Isola e Porta Nuova, ha attirato l’attenzione di investitori stranieri per la prima volta e questa è una occasione da non perdere”.

Queste occasioni secondo molti dei relatori presenti si perdono con la troppa burocrazia, l’incertezza della giustizia e dei processi, i passaggi amministrativi, le tasse eccessive, come ha ricordato Pietro Paganini, affermando la necessità di creare a Milano un’area a “burocrazia zero” e che “Milano ha bisogno di meno politica e più libertà per continuare ad accogliere talenti e occasioni. Anche Fabio Massa ha sostenuto la necessità di avere una politica più visionaria che faccia fronte comune per portare a Milano città stato che è “una risposta chiamata desiderio“. Lo ha detto Angela Ronchini, presidente dell’Associazione Art. 51, ricordando di puntare sulle donne, lo hanno ribadito alcuni giovani astri della politica locale e Ilaria Amé che ha paragonato Milano a Londra, rilanciando la necessità che si riparta dai giovani. 

Un momento esilarante si è avuto con l’intervento di Andrea Cuomo del Giornale, milanese da due anni ma romano di nascita, quando ha sottolineato la diversità di fondo fra la Milano che vuole essere città stato e la Roma che è stato città. “Di Milano la cosa che più mi sorprende è leggere sul display della metropolitana, treno in arrivo tra 3 minuti e mezzo”. Un riso amaro che ha fatto sottolineare agli ideatori di questo progetto, fra cui Andrea Zoppolato, come Milano città stato debba essere presa come un’assunzione di responsabilità perchè Milano possa rilanciare con leggi e una mentalità nuove il resto del Paese.

Ha concluso infine l’editorialista del Corriere della Sera Giangiacomo Schiavi che ha ribadito la necessità che tutta Milano sia unita per ottenere quel tipo di autonomia che merita. 

Sono inoltre intervenuti Paolo Bertaccini, che ha parlato della nascita dell’idea di Milano Città Stato nei primi anni novanta ad opera sua e di Mario Unnia, i politici Alice Arienta, Alessandro De Chirico, Nicolò Mardegan, Oscar Strano, Federico Figini, i professionisti Michela Spinola, Nicolino Gentile, Enrico Aprico, Roberto AdrianiAlex Storti di Milano altra capitale e uno degli ideologi di Milano Città Stato, Duilio Forte che ha concluso salutando i partecipanti con una storiella vichinga. 

(Il video completo della serata, andata live sul sito di www.corriere.ite, sarà a breve disponibile – courtesy Corriere)

Elia Festa – Nato soprattutto a Milano

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Elia Festa è un artista visivo, un fotografo conosciuto e apprezzato già dalla fine degli anni settanta: il suo obiettivo immortala dettagli di oggetti, architetture, fenomeni e luci che sfuggono agli occhi di chi osserva in modo frettoloso e superficiale la realtà di tutti i giorni. Nonostante questi particolari passino inosservati alla maggior parte delle persone, Festa è in grado di coglierne l’essenzialità e, grazie alla sua curata post-produzione, ne svela la parte più incredibile e nascosta.

Le sue opere potrebbero sembrare macchie astratte, ma, riuscendo a cogliere l’analisi che Festa riesce a fare su ogni suggestione catturata dalla sua macchina, rimandano a paesaggi in grado di suscitare emozioni e curiosità, i quali acquisiscono una nuova vita indipendente.

Elisa Festa – Nato soprattutto a Milano“, presso la Galleria Gruppo Credito Valtellinese, è una mostra a ingresso libero, curata da Matteo Fantoni, che ripercorre un ampio percorso temporale e cronologico della carriera dall’artista ed è strutturata secondo un susseguirsi di volumi variabili, compressioni ed esplosioni spaziali, luci e ombre che il visitatore attraversa per conoscere e vivere le opere di questo fotografo dall’animo astratto.

 

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Il teatro sotto piazza Affari

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La città del business ha come suo centro simbolo Piazza Affari, sede della borsa italiana. Pochi sanno che cosa custodisce il sottosuolo della Borsa valori: un teatro romano del primo secolo avanti Cristo, i cui resti sono visibili attraverso i pavimenti di vetro.

Una chiesetta… alcolica

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In piena Chinatown, in via Lomazzo 12, potrai notare una chiesa sconsacrata risalente alla fine del ‘700: da gennaio 2006, è diventata La Chiesetta, un locale esclusivo, unico nel suo genere, all’interno della quale sono stati girati anche famosi videoclip (come quello del brano “Mi Sing” di Broncorotto e “Cocaine” dei Club Dogo). Sono certa che se inviti qui i tuoi amici rimarranno decisamente stupiti, sia per la location, ma soprattutto per l’offerta alcolica.

Nel suo ambiente unico e pittoresco, in stile gotico e grottesco, tra affreschi e capitelli ti farai sedurre dai prodigiosi cocktail dal nome stravagante, dalla miracolosa “Sangria del Priore”, ma soprattutto dagli inimitabili “Chupito della Parrocchia”, uno più speciale dell’altro e tutti a tema (che sia ecclesiastico… o sconsacrato), che ti faranno girare la testa e, dato che uno shot tira l’altro, qui alla Chiesetta, se vuoi evitare la sbronza di metà settimana (non mi pare il caso), ti consiglio vivamente di assaggiare le sfiziose specialità preparate apposta per soddisfare qualsiasi palato.

Tra serate con prezzi scontati, eventi a tema, musica ideale per l’ambientazione e il contesto assolutamente stravagante e insolito, potrai passare una serata che ricorderai per i prossimi anni, anzi, ti aspettiamo già il giorno dopo. Mi raccomando, però: pur essendo una chiesa, la domenica è chiusa, occhio a non confonderti.

 

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La Ragazza del Treno

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La rassegna “rivediamoli” del cinema Ariosto ripropone sempre film usciti durante i mesi precedenti per permettere a chiunque se li sia persi di godersi l’insostituibile esperienza del grande schermo: questo lunedì, si proietta “La Ragazza del Treno“.

Rachel (interpretata dalla bravissima e bellissima Emily Blunt) è una ragazza devastata dal recente divorzio: dal momento della separazione, passa il tempo a fantasticare sulla coppia perfetta (apparentemente) che vive in una casa che vede ogni volta che prende il treno che in direzione del suo ufficio.

Una mattina, vede qualcosa che la sconvolge nel profondo e si ritrova improvvisamente coinvolta in un caso misterioso e inquietante, che le cambierà la vita.

Questa è la trama de “La Ragazza del Treno“, un film drammatico tratto dal libro di Paula Hawkins e diretto dal regista Tate Taylor, un film drammatico che saprà garantirvi dei colpi di scena mozzafiato.

 

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Perchè ti aspetto agli Stati Generali di Milano Città Stato

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Domani, martedì 16 dalle 18.30 al Teatro Franco Parenti, e in diretta video sul corriere.it, si tengono gli Stati Generali di Milano Città Stato. Il nome scelto non è casuale: si riallaccia a quando nella Rivoluzione Francese per la prima volta esponenti delle classi che non avevano rappresentanza politica si sono ritrovati assieme per promuovere un’azione comune, che avrebbe portato all’estensione dei diritti di tutti con la nascita della Repubblica.

Anche in questo caso Milano vede personaggi e categorie diverse uniti dalla consapevolezza che Milano debba poter avere un ruolo di maggiore peso politico e una libera amministrazione all’interno dello Stato. E che possa parlare direttamente con il governo di Roma, così come accade per le città più importanti delle più evolute democrazie occidentali. In questo è un’istanza rivoluzionaria e per questo l’evento di domani è particolarmente significativo.

personaggi e categorie diverse uniti dalla consapevolezza che Milano debba poter avere un ruolo di maggiore peso politico e una libera amministrazione all’interno dello Stato. E che possa parlare direttamente con il governo di Roma

E’ il momento in cui ti chiedo di dimostrare di darci fiducia e di metterti al fianco di chi crede nell’utilità di questa istanza così importante per Milano. Non ti chiedo solo di venire domani, ma di estendere l’invito a chi senti che abbia una spiccata coscienza civile e che abbia un grande amore per la nostra città. So che se lo fai con questo spirito, chi inviterai ti sarà grato dell’invito.

Un bel risultato di pubblico sarebbe infatti un elemento portante per realizzare una politica unitaria per la città. Spero che capirai e spero di poter contare su di te.

Se ti viene più comodo, puoi invitare direttamente all’evento su Facebook: https://www.facebook.com/events/1952392674996013/

Interverranno tra gli altri:
Ilaria Amè, Roberto Andriani, Enrico Aprico, Alice Arienta (PD), Filippo Barberis (PD), Paolo Bertaccini, Francesco Cancellato (Linkiesta), Marco Cappato (Radicali), Gianluca Corrado (Movimento 5 Stelle), Andrea Cuomo (Il Giornale), Regina De Albertis (Borio Mangiarotti), Federico Figini (Energie per l’Italia), Duilio Forte (Atelier Forte), Alex Fracassi (MutuiOnline), Nicolino Gentile (BLB Studio Legale), Fabio Massa (Affari Italiani Milano), Nicolò Mardegan, Alessandro N Morelli (Lega Nord), Pietro Paganini (Competere), Corrado Passera, Cristina Pepe (Better Now), Angela Ronchini (Associazione Articolo 51), Andrée Ruth Shammah (Teatro Franco Parenti), Giangiacomo Schiavi (Corriere), GianMarco Senna(Lega Nord), Alex Storti (Milano Altra Capitale), Oscar Strano (Lista civica Parisi)

L’ingresso è gratuito. 

Ciao e grazie.
A domani.

Andrea Zoppolato
Presidente Associazione Milano
www.milanocittastato.it

Il Rocky Horror Picture Show al Cinema Mexico

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Caro “non convenzionale“, questa sera sei invitato al maniero del dott. Furter in occasione di un evento che passerà alla storia: lo scienziato ha scoperto il segreto della creazione della vita.

Se, però, ritieni di essere una persona troppo “convenzionale”, il caro vecchio e stravagante Frank ti raccomanda di controllare le gomme della tua auto, se non vuoi incappare “per sbaglio” nella Sua serata all’insegna del time warp, il ballo preferito dai commensali: una volta scoperto questo nuovo mondo, potresti non voler più tornare indietro… è un’esperienza che ti cambierà la vita.

Il Cinema Mexico ripropone da anni la proiezione del musical-nonsense “The Rocky Horror Picture Show, recitato in contemporanea sul palcoscenico da un gruppo di attori strepitosi, e finalmente questo venerdì lo spettacolo torna con furore a calcare lo schermo (e la scena): tra canzoni rock, balli sfrenati, gadget a tema e commenti irriverenti delle maschere presenti tra il pubblico, il divertimento è assicurato.

Se vuoi provare questa esperienza unica e interattiva, all’insegna della musica e del divertimento al solo costo di 6 euro, ricordati di prenotare chiamando il numero  02.48951802 o scrivendo all’indirizzo info@cinemamexico.it, per poi scatenarti durante questo mirabolante rock’n’roll show!

 

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International cocktail night al Nottingham Forest

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Atmosfera suggestiva, quasi grottesca, ma raccolta e familiare in un piccolo locale in zona Cinque Giornate, a Milano: è il Nottingham Forest, un locale che figura tra i primi 50 cocktail bar nel mondo già dal 2007.

Appena entrerai (se riuscirai a entrare: ti consiglio di arrivare moto prima dell’orario di apertura… o di accamparti direttamente dal giorno prima, perchè non accettano prenotazioni), sarai subito colpito dalle decorazioni del Nottingham: appesi al muro, al soffitto o poggiati per terra, troverai tantissimi souvenir da tutto il mondo, che danno quel tocco etnico particolare che rende tutto più affascinante e misterioso.

La parte più bella, però, arriva adesso: quando arriverà la lista cocktail, dovrai prenderti due giorni di ferie per leggere tutte le informazioni che troverai. Non si tratta, infatti, di drink convenzionali, ma di miscele provenienti da tutto il mondo, ognuna con la sua storia, i suoi strani ingredienti e gli effetti di ognuno di essi.

Cocktail molecolari, drink sperimentali ed etnici, miscele rielaborate per dare quel tocco di creatività che salta subito all’occhio, se poi ti soffermerai sulla presentazione di ognuno di essi non andrai più a casa: ogni cocktail è servito in un bicchiere particolare, dalla vasca da bagno alla tazza a forma di teschio, dalla scarpa di cristallo a dei cubetti colorati uno sopra all’altro, rimarrai sorpreso ogni volta che ti avventurerai in questo iconico locale.

Un viaggio alla scoperta dei sapori del mondo in un unico locale a due passi da casa: questo è il Nottingham Forest.

 

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La forza di Milano è nella sua bolla. Una risposta all’antiglobalismo

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Lo si ripete da tempo, Milano ha ripreso a correre e sta vivendo un momento di grande dinamismo.
Attenzione però, la città ha iniziato a comunicare un’identità parzialmente nuova rispetto al passato.

Prima della grande crisi il capoluogo lombardo si confrontava prevalentemente con il resto d’Italia, in particolare con la “storica rivale” Roma. Oggi Milano ha un’identità molto più internazionale, non vuole competere con il resto del paese ma si misura con le altre grandi capitali europee. Ne è pienamente consapevole e la comunicazione dei soggetti più rappresentativi della città, pubblici e privati, va in questa direzione.
Si tratta di un fenomeno locale, milanese appunto, ma che occorre inquadrare a livello di mega trend per poterlo comprendere meglio.

Oggi Milano ha un’identità molto più internazionale, non vuole competere con il resto del paese ma si misura con le altre grandi capitali europee

Il maggior mega trend politico, economico e sociale oggi in atto, è la spaccatura sorta tra globalisti e anti globalisti, o sovranisti come amano definirsi. Tra chi guarda ad una società più integrata con il mondo e chi vorrebbe meno interdipendenza. Insomma, tra chi vede nella globalizzazione più opportunità e chi vede invece più minacce. Una spaccatura che va oltre la classica distinzione tra destra e sinistra, tanto che spesso tra le ricette economiche della sinistra tradizionale e quella dei movimenti cosiddetti populisti il confine è molto labile.

È un trend che sta attraversando tutti i paesi occidentali, compreso l’Italia. L’aspetto finora poco approfondito è che, all’interno dei singoli paesi, le grandi città – internazionali e orientate alla globalizzazione – danno risposte spesso in controtendenza rispetti ai paesi di appartenenza, che si traducono in politiche altrettanto diverse.

le grandi città – internazionali e orientate alla globalizzazione – danno risposte spesso in controtendenza rispetto ai paesi di appartenenza

Ad esempio, mentre anche in Italia soffia il vento anti globalizzazione, è nato Select Milano, un think tank che promuove la città come piazza finanziaria di approdo per i moltissimi operatori finanziari che, causa Brexit, dovranno spostare molte loro attività da Londra all’interno del perimetro UE, per continuare a beneficiare dell’accesso al mercato unico.
E ancora, Milano città del turismo? Sembrava un ossimoro fino a pochi anni fa, oggi invece la città continua ad attrarre turisti, a sfruttare l’onda lunga di Expo e progettare iniziative pensate per loro.

Secondo il Global Destination Cities Index, nel 2016 Milano è la 14esima città più visitata al mondo.
Oltre 5 milioni e 600 mila visitatori nel 2016, una crescita del +2,07%. Questo significa che il turismo a Milano non solo non è calato dopo la fine di Expo ma addirittura continua a crescere.
Molto si è detto sui conti dell’esposizione, una cosa però è certa: se nel conto mettiamo l’enorme effetto volano che ha generato, il saldo oggi è ampiamente positivo e sotto gli occhi di tutti.

Anche qui però Milano si distingue. Non si tratta del turismo al quale siamo abituati nelle altre città del Bel Paese. Il turismo che sceglie Milano cerca, oltre all’arte e alla cultura, anche design, moda, tecnologia, architettura, eventi ed esperienze innovative. In altre parole cerca l’innovazione in tutte le sue forme, cerca un luogo di frontiera dal quale è possibile intravedere, prima che altrove, come sarà il domani.

È quello che oggi possiamo definire il fenomeno delle bubble cities, delle città bolla. Metropoli aperte al mondo e desiderose di più – non meno – globalizzazione, che diventano appunto come delle bolle nelle quali il dinamismo economico, la cultura e lo stile di vita, si differenziano sempre più marcatamente dal resto del paese in cui si trovano, per assomigliare sempre di più a quelle delle altre “città bolla” straniere e geograficamente più lontane, ma più simili per cultura globale e dinamismo economico.

Forse tra qualche decennio sarà normale avere tante bubble cities nel mondo: Milano, Londra, Parigi, New York, Hong Kong, come tanti nodi di un network di città avanzate e in sintonia tra loro, parzialmente autonome rispetto ai paesi dei quali fanno parte e che viaggiano invece a velocità diverse.

Forse tra qualche decennio sarà normale avere tante bubble cities nel mondo, parzialmente autonome rispetto ai paesi dei quali fanno parte e che viaggiano invece a velocità diverse.

Le città bolla potrebbero essere la risposta più intelligente per ricomporre la tensione in atto tra globalismo e antiglobalismo. Una valvola di sfogo attraverso la quale gli Stati possono rimanere interconnessi pur all’interno di un quadro internazionale più fluido e per certi versi conflittuale, in grado di impedire pericolosi salti indietro verso un mondo meno globalizzato, con più muri e meno ponti. 

La Statale: da ospedale a università

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La Ca’ Granda è stato il primo ospedale di Milano, fondato nel 1456 da Francesco Sforza.
Nato come ospedale dei poveri, fin dall’inizio fu l’ospedale dove venivano curati i malati con speranza di guarigione a breve termine, mentre le malattie croniche venivano curate in ospedali fuori città.
Tra il 1895 e il 1929 l’Ospedale fu smembrato e trasferito in altre sedi, mentre la struttura divenne la sede dell’Università Statale di Milano. Oltre allo spostamento si decise di creare anche un grande ospedale generale a Niguarda.
L’ospedale di Niguarda mantenne il nome di Ca’ Granda, mentre il Policlinico tenne il nome di Ospedale Maggiore.

Una cena partenopea

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Nel cuore di una delle zone più vive di Milano, Marghera, sorge un piccolo paradiso per le buone forchette: la Trattoria Caprese.

Oltre alla deliziosa cucina, una caratteristica della Trattoria Caprese è senza dubbio il servizio cordiale e simpatico, in grado di farti subito sentire a casa tua.
L’esperienza culinaria inizia già da fuori: mentre stai pregustando la cena aspettando il tuo turno (prenota, mi raccomando!), puoi sostare al banchetto esterno al ristorante, fornito di gnocchi fritti freschi di cucina, bicchiere di prosecco e a volte addirittura qualche fetta di pizza… e non è finita. Nel caso in cui l’attesa diventi un po’ lunghetta, assaggini di pasta, riso e molto altro corrono in tuo soccorso, freschi di padella. Se non stai attento a tutte queste leccornie, rischi di entrare in Trattoria già con la pancia piena.

Una volta seduto, puoi ordinare tutto quello che c’è sul menù ricco di piatti tipici della tradizione campana, ma non solo: antipasti, primi, secondi, contorni, pizze, pizze fritte, piatti unici, ma stai attento anche agli assaggi volanti che passeranno per la sala (acchiappali tutti!), e, quando arriva il turno del dessert, puoi scegliere tra le deliziose proposte esposte vicino all’ingresso (pastiere, babà, aragoste di cioccolato e molto altro). Pensi che sia finita? Nossignore. Dopo il dolce, che ne dici di un caffè con il suo ammazza caffè? Non si tratta, però, dei soliti amari, bensì di liquori cremosi e artigianali che verranno portati al vostro tavolo senza pagare un euro di più: potrete assaporare la crema di pistacchio, mandarino, melone e uno speciale limoncello.

Un’esperienza culinaria senza pari: un viaggio alla scoperta di sapori tipici partenopei ad un prezzo davvero conveniente. Una cena, infatti, costa mediamente solo 25 euro a persona! Cosa vuoi di più dalla vita? Un campano!

 

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Perché la Triennale non smette mai di stupire

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Sarà che quando ci entri ti senti teletrasportato in un’altra dimensione, diciamo Londra o NY.
Sarà che vai oggi o vai domani, ci vai a colpo sicuro, perché c’è sempre, dico sempre, una mostra che ti sorprenderà, un artista che non conoscevi e ora sei felice di avere incontrato, un’idea che ti sbalordirà, una visione dell’oggi e del domani, per non parlare del passato, che ti aprirà nuovi orizzonti.

Sarà che alla Triennale di Milano si respira aria di libertà. Ci entri nel giorno in cui l’intolleranza è sulle prime pagine dei giornali e scopri che lì si parla di tolleranza e amore, di migrazioni e diritti umani.

Sarà che è nel cuore di Milano, e che ci sta come una signora elegante, un po’ defilata, che pur non amando troppo la scena ci si trova immancabilmente in mezzo, anche senza volerlo. Sarà che tutte le strade portano a lei, sia quelle pedonali, sia le ciclabili, le veicolari, le tranviarie, le sotto-tranviarie. 

Comunque sia, se esci a Milano, prima o poi ti ci trovi a passare e allora se hai qualche minuto pensi, perché no, proviamo a vedere che si dice in Triennale?

Così oggi ho scoperto che in Triennale la Terra è Inquieta, proprio come molti di noi, che ci sentiamo ancora un po’ Bernardo Soares, alter ego di quel Fernando Pessoa che invece di scrivere un romanzo ha scritto l’autoritratto di un se stesso pensatore e sognatore nell’indimenticabile Libro dell’Inquietudine. Quell’inquietudine che lascia questa meravigliosa mostra dove l’arte diventa testimone di vita e dell’immane tragedia che si perpetra da anni nel Mediterraneo, cimitero di chi cerca di raggiungere la Fortezza Europa.

Non ci sono parole per descrivere le emozioni più profonde, quelle che toccano le corde più interne di ognuno di noi, la paura, la speranza, la ricerca della felicità. Posso solo dirvi, lasciate che la vostra strada vi porti, per caso o per volere, alla Triennale di Milano, ne sarà valso il cammino.

 

“Manet e la Parigi Moderna” a Palazzo Reale

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Parigi, la storica “capitale delle capitali”, ed Edouard Manet, il precursore dell’Impressionismo, entrambi protagonisti di questa mostra a Palazzo Reale.

Fino al 2 Luglio, “Manet e la Parigi Moderna” racconta il percorso artistico del grande maestro che, in poco più di due decenni di intensa attività, ha prodotto 430 dipinti, due terzi dei quali copie, schizzi, opere minori o incompiute: un corpus non troppo esteso, ma in grado di rivoluzionare il concetto di arte moderna, per un artista la quale vita si è intrecciata a quella di altri celebri personaggi dell’arte, molti dei quali sono stati compagni di vita, di lavoro e frequentatori, come lui, di caffè, studi, residenze estive, teatri.

Le opere in mostra arrivano dalla prestigiosa collezione del Musée d’Orsay di Parigi e sono circa un centinaio, tra le quali sono presenti 55 dipinti: 17 capolavori di Manet e 40 altri splendidi lavori di grandi maestri coevi, come Cézanne, Degas, Gauguin, Monet, Renoir, Signac e molti altri.

Insomma, se siete amanti della storia dell’arte contemporanea, non potete perdervi questa mostra talmente bella da togliere il fiato.

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GLI STATI GENERALI DI MILANO CITTÀ STATO

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Martedì 16 maggio 2017: il primo incontro trasversale sull’autonomia di Milano.
Intellettuali, imprenditori, politici ed esponenti della società civile illustreranno il loro punto di vista e i punti di convergenza per rendere Milano autonoma come le principali città d’Europa.

Perché Milano Città Stato e come te la immagini? E’ la domanda che Associazione Milano ha deciso di rivolgere alla società civile in occasione dei suoi primi Stati Generali, la grande assemblea dedicata all’autonomia di Milano che si terrà martedì 16 maggio, al Teatro Franco Parenti, Milano.

Lo scorso 13 marzo 2017, il consiglio comunale (30 voti su 31) ha approvato il primo atto che potrebbe portare alla realizzazione effettiva di Milano Città Stato, invitando formalmente “il sindaco e la giunta ad individuare ed attuare in ogni sede iniziative politiche e amministrative tendenti ad ottenere maggiore autonomia finanziaria e normativa a tutela degli interessi dei milanesi”.

Negli ultimi mesi il dibattito sul tema dell’autonomia si è fatto più intenso, supportato da voci autorevoli, non solo della politica, ma anche della cultura e della imprenditorialità.

Dopo il Sì dei candidati alle elezioni amministrative 2016, ora Milano Città Stato indice i suoi Stati Generali per arrivare alla condivisione di una Carta Comune di intenti che costituirà uno strumento politico in più per progredire sulla strada dell’autonomia di Milano.

Per intervenire con un breve pitch all’evento sono stati invitati alcuni stakeholders di Milano, in particolare (asterisco per chi ha già confermato):

POLITICI

Filippo Barberis (PD, che ha parlato di Milano Città Stato per Milano Metropolitana)*
Marco Cappato (Radicali, che promuove l’idea di Milano Città Stato d’Europa)*
Gianluca Corrado (5 Stelle, che ha firmato l’impegno per Milano Città Stato)*
Alessandro Morelli (Lega, promotore delibera per autonomia di Milano)*

MANAGER/IMPRENDITORI/INTELLETTUALI

Paolo Bertaccini (autore saggio ​Milano Città Stato​ del 1996)*
Stefano Boeri (si è espresso per Milano Città Stato)
Francesco Cancellato (direttore Linkiesta)
Duilio Forte (artista)*
Fabio Massa (responsabile Affari Italiani Milano)*
Maria Cristina Origlia (Il Sole 24 ore)
Pietro Paganini (fondatore Competere)*
Corrado Passera*
Giangiacomo Schiavi (Corriere della Sera)*
Gianmarco Senna *
Massimo Sideri (autore di un articolo pro Milano Città Stato)
Alex Storti (Fondatore AltraMilano)*
Gianluca Vago (rettore Università La Statale)
Andrea Zoppolato (presidente di Vivaio)* 

SAVE THE DATE

Gli Stati Generali di Milano Città Stato
Martedì 16 maggio 2017, ore 19,00-21,00 
EVENTO Facebook: https://www.facebook.com/events/1952392674996013/ #milanocittastato | @micittastato
Ingresso libero. E’ richiesta conferma di partecipazione a info@associazionemilano.it

Interverranno:
Ilaria Amè, Roberto Andriani, Enrico Aprico, Filippo Barberis (PD), Paolo Bertaccini, Marco Cappato (Radicali), Gianluca Corrado (Movimento 5 Stelle), Andrea Cuomo (Il Giornale), Duilio Forte (Atelier Forte), Alex Fracassi(MutuiOnline), Nicolino Gentile, Fabio Massa (Affari Italiani Milano), Nicolò Mardegan, Alessandro N Morelli (Lega Nord), Pietro Paganini (Competere),Corrado Passera, Andrée Ruth Shammah (Teatro Franco Parenti),Giangiacomo Schiavi (Corriere), GianMarco Senna (Fatto Bene), Alex Storti(Milano Altra Capitale), Andrea Zoppolato.

Quando l’ora esatta la stabiliva il Duomo

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Fino alla prima metà del XIX secolo, gli orologi di Milano erano regolati dalla meridiana del Duomo.
Il suo funzionamento era dato da un foro sul soffitto del duomo, da cui entrava un raggio di luce che, cadendo sul pavimento, permetteva di stabilire l’orario.
Quando la luce segnava mezzogiorno veniva dato un segnale e la campana presente a Cordusio, vicino a Piazza Mercanti, suonava.
Sul mezzogiorno dettato dal Duomo si regolavano le attività commerciali.

“Happy Together – Vivere felici con il proprio gatto”, gli incontri del Crazy Cat Cafè

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L’universo felino è affascinante, ma a volte è un mistero: quante cose non si riescono a comprendere i miagolii dei nostri a-mici pelosi? Come fare a capire quando miagolano perchè hanno fame, o sonno, o paura… o semplicemente perchè vogliono raccontare la loro giornata?

Non disperarti: il Crazy Cat Cafè, il primo cat cafè della Lombardia, ti viene incontro con Happy Together – Vivere felici con il proprio gatto, un ciclo di 4 incontri con un Veterinario Esperto in Comportamento Animale, la dott.ssa Sabrina Giussani, rivolto a chi desidera capire, giocare e comunicare al meglio con il proprio gatto e stabilire una vera felicità felina.

Si parte oggi, lunedì 8 Maggio alle ore 19.00, con il primo incontro, il quale tema è proprio la comunicazione felina: dopo questa conferenza, riuscirai a capire tutto del linguaggio (sia verbale sia posturale) del tuo coinquilino peloso. Riuscirai a distinguere i momenti durante i quali avrà bisogno di te, vorrà essere coccolato e capito, ma anche quando vorrà solo farti qualche dispetto (sì: sarai autorizzato a tarargli qualche ciabatta volante per smorzarne l’animo pestifero).

Questo primo appuntamento è a ingresso libero, con aperitivo e prenotazione obbligatoria via mail (crazycatcafe@gmail.com), mentre gli incontri successivi (15 Maggio, il 22 Maggio e il 5 Giugno) prevederanno una quota di partecipazione di 20 euro.

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Da artigiani ad artigeni in 10 mosse!

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Nell’ultimo libro dello scrittore americano Don De Lillo, Zero K, i protagonisti, che vivono immersi in un mondo dove a fare notizia sono la rabbia e la paura, preferiscono farsi congelare con la kriogenesi in attesa di tempi migliori, piuttosto che reagire e darsi da fare nel presente.
Quei tempi migliori per alcuni inguaribili ottimisti come Riccardo Luna, direttore dell’Agi e Digital Champion italiano, e Giampaolo Coletti, giornalista, storyteller e scrittore, sono già arrivati: “basta volerlo” dicono.

E l’occasione per tanto ottimismo è stata la presentazione del libro di Coletti, Sei un genio – la rivoluzione degli artigeni, artigiani e lavoratori dalle idee geniali, (ed. Hoepli) che celebra 150 storie di artigiani/geni, da qui la crasi in “artigeni”, che hanno alle spalle storie di perseveranza e successo. 

Da questo libro, noi di Milano Città Stato, vogliamo prendere spunto perché Milano e il suo entroterra, storicamente luoghi di artigianato e manifattura, dove il genio/cervello non è mai mancato, in tempi in cui la bottega da reale è diventata virtuale, il cliente da locale è diventato globale, il mercato da rionale è diventato mondiale, crediamo abbiano bisogno di qualche consiglio online-lungimirante.

Allora ecco alcuni spunti da artigeni suggeriti da Giampaolo Coletti nel suo Sei un genio per fare impresa da artigiani in rete:

  1. Siate creativi: puntate su un’idea innovativa, qualcosa che non è stato ancora pensato e che possa colmare i bisogni anche latenti
  2. Puntate sulla vostra nicchia di mercato, quella che in rete si chiama Community, e conquistatela
  3. Sorridete, scommettendo sullo spirito “aloha”: qualunque sia il prodotto o il servizio che eroghiate, la chiave è l’accoglienza e l’approccio positivo
  4. Ascoltate, ascoltate, ascoltate: in rete e dal vivo predisponetevi al feedback del cliente e cercate di anticiparne le necessità
  5. Fate squadra, non fate i solisti: scegliete con accortezza i vostri compagni di viaggio: se un giorno arriverete in porto sarà merito del vostro equipaggio
  6. Brevettate le vostre idee e proteggete il vostro nome: registrate il marchio e proteggete il dominio
  7. Fate attenzione alla riservatezza: tutelate i dati personali di dipendenti e clienti
  8. Dotatevi di una social media policy sia interna che esterna con regole di ingaggio trasparenti
  9. Prima di fare una app leggete le regole degli App store e rispettatele
  10. Rispettate la normativa sull’e.commerce: attenzione alla disciplina sul marketing on line, agli obblighi informativi, al codice di consumo

…e ricordate che è l’idea wow a fare la differenza!


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