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Visita al Cimitero Monumentale di Milano

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Un po’ di arte all’aria aperta è quello che ci vuole in una domenica di sole di fine estate.

Quale posto migliore, se non il Cimitero Monumentale di Milano, per staccare dal ritmo frenetico della city e godersi una passeggiata fra alcuni dei monumenti più affascinanti della storia milanese?

Una visita al Cimitero Monumentale di Milano è d’obbligo non solo per i turisti, ma anche per i meneghini doc che hanno voglia di scoprire o “riscoprire” la propria città.

Non dimentichiamo che, proprio al Monumentale, riposano alcuni dei personaggi storici che hanno fatto la fama e la grandezza della città di Milano.

Artisti come Alessandro Manzoni, Enzo Iannacci e Alda Merini, ma anche lo stesso Carlo Maciachini, architetto del Cimitero Monumentale, riposa qui nella sua opera più grande.

Per tutti gli amanti dei misteri e della storia, questa è l’occasione per esplorare un lato di Milano ricco di fascino.

Un cimitero può non sembrare il posto ideale per svagarsi, ma sono sicura che resterete sorpresi delle curiosità e che scoprirete visitando il Monumentale di Milano, simbolo della città tanto quanto il Duomo stesso.

Cosa aspetti? Se vuoi partecipare alla visita di mercoledì, ricorda di prenotarti scrivendo a percorsi.arte.funeraria@gmail.com. Il costo della visita è di di 15 euro e si parte dalle 10.00: che cosa aspetti a prenotare?

 

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Halloween Day in cineteca

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Halloween è in assoluto la mia festa preferita.

Non solo per tutte le caramelle e tutte le altre schifezze annesse (lo so, lo so, sono peggio dei bambini, ma che vuoi farci), ma soprattutto perchè posso spararmi una bella maratona di film horror.

Devo dire però, che negli ultimi anni la tv mi ha un po’ delusa: possibile che durante la serata più paurosa dell’anno non propongano niente di speciale?

Fortunatamente, ci sono delle alternative. In occasione della notte degli spettri, il MIC proietterà film scelti appositamente per l’Halloween Day in cineteca.

Si parte alle 17:00 con “Il libro della vita“, il film d’animazione prodotto da Guillermo Del Toro in grado di far amare la tradizione messicana, ma anche di affascinare chiunque lo guardi, con i suoi colori sgargianti, la sua atmosfera surreale e la sua trama intrigante

Il protagonista, Manolo Sanchez, è l’ultimo erede di una famiglia di toreri, ma non ama molto questa professione e preferisce di gran lunga dedicarsi alla musica. Si ritroverà, però, a fare una scommessa con la Morte e dovrà essere in grado di tirare fuori tutta l’indole da matador che gli scorre nelle vene per salvare i suoi cari.

A seguire, dalle 21.00 potrai assistere alla proiezione di un classico per adulti, “La stregoneria attraverso i secoli“, un capolavoro di Benjamin Christensen con accompagnamento musicale dal vivo di Francesca Badalini al pianoforte ed Emanuele Cedrone alle percussioni e alla melodiosa, un misterioso strumento musicale.

Per una cinefila come me, questa è la serata perfetta: un tocco horror non troppo spinto e una valanga di pop-corn (perchè lo so, non riuscirò a trattenermi e prenderò il secchiello gigante, come sempre). Ti aspetto fra le poltrone del MIC dopo aver preso il biglietto a 6.50 euro.

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7 location per film da fantascienza da ambientare a Milano

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Hangar Bicocca

«Ho visto cose che voi romani non potreste immaginarvi:
navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Porta Ticinese,
e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino a Porta Nuova.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo,
come lacrime nella pioggia»

7 location per film da fantascienza da ambientare a Milano

#1 Ex fabbriche Innocenti

The Day After. La fine del mondo

#2 Gae Aulenti

Milano nel 3500

#3 Stazione Centrale

Un film con Art Decò sui tetti della stazione centrale. Perfetto per Batman

#4 Gasometro zona Bovisa

Alice nelle città di Wenders

#5 Hangar Bicocca

Ideale per un film di Besson

#6 Scalo Greco

Perfetto per Stalker, post guerra atomica con piano sequenza infinito

#7 In fondo a Ripamonti

Mad Max. In una giornata di nebbia

Per i flashback: Chiaravalle

L’hotel Armani ha la forma di una A

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L’hotel Armani in via Manzoni se lo si vede da google earth appare nella forma del simbolo del brand: la lettera A.

HalloWine: degustazione con delitto

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HalloWine: degustazione con delitto

Che ne dici di un lunedì sera… diverso?

Non parla di fare chissà quale pazzia, no, no, anche perchè domani ci si deve svegliare e si deve essere in forma per festeggiare Halloween.

Parlo di qualcosa di davvero diverso, ma tranquillo, tipo provare sapori e gusti nuovi in una location affascinante.

Ecco, prendi per esempio la Cascina Cuccagna.

Non ti sembra un luogo suggestivo per passare il lunedì sera?

Bene, allora questa sera ti porto proprio lì per la serata “HalloWine: degustazione con delitto“.

Dopo un saporito calice di benvenuto, preparati ad assaggiare alla cieca cinque diverse tipologie di vino, accompagnati da un gustoso aperitivo: chissà se riuscirai a indovinare il produttore di ogni bottiglia.

Naturalmente, per riuscirci ti saranno forniti degli indizi e ti saranno raccontati aneddoti e storie, ma mi sento di dartene uno prima ancora di arrivare in Cascina: i produttori si celeranno nella folla, dovrai solo individuarli.

Se vuoi partecipare, ti consiglio di prenotare scrivendo a eventi@vinhood.com o contattando il numero 345 0276481.

Direi che è il modo perfetto di prepararsi per Halloween… con gusto.

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9 gradi ad agosto, 24 a febbraio: 10 record del clima di Milano

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Piccola premessa: esiste un archivio storico del clima meneghino a partire dal 1763, anno in cui la storica stazione meteorologica di Brera ha iniziato ad essere attiva, una delle prime in Italia e oggi autentico patrimonio per chi studia la meteorologia in quanto possiede una delle più lunghe serie storiche termo-pluviometriche italiane.
E’ di questi dati che ci siamo serviti per stilare questa piccola lista. Solo dopo averli letti, potrete tornare a lamentarvi delle canicole e delle gelate.

10 record del clima di Milano

Giornata più calda di sempre: 11 Agosto 2003, +39,8° C

Giornata più fredda di sempre: 23 Febbraio 1855, -17,3° C

Giornata più nebbiosa di sempre: 24 Novembre 1992, visibilità sempre sotto i 100 metri

Giornata più piovosa di sempre: 23 Settembre 1993, caddero 123mm di pioggia

Giornata invernale più calda di sempre: 15 Febbraio 1990, +24,8°

Giornata estiva più fredda di sempre: 20 Agosto 1863, +9,0°

L’anno più temporalesco: 1998, 33 giorni di temporali

L’anno più assolato: sempre il 1998, 174 giorni di sole

La giornata più ventosa di sempre: 29 Luglio 2013, vento a più di 180 km/h

La più grande nevicata di sempre: ovviamente lei, La Nevicata del Secolo, 90 cm di neve in 72 ore, dal 13 al 17 gennaio 1985.

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Il Cavallo di Napoleone è rimasto alla Statale

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La facoltà di veterinaria dell’Università di Milano ospita uno scheletro di un cavallo. Si tratta di quello montato da Napoleone nella campagna d’Egitto. Il cavallo fu donato a Eugenio Beauharnais e morì a Monza.

Fonte: Conosci Milano? Di Luca Scarlini. Edizioni Clichy

10 cose di Milano che non faresti MAI gestire a Roma

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I TASSISTI NON RAGGIUNGONO L_ACCORDO CON IL CAMPIDOGLIO E SCENDONO SPONTANEAMENTE IN PIAZZA, BLOCCANDO IL CENTRO DI ROMA - Fotografo: benvegnù-guaitoli

Cosa capiterebbe se Roma gestisse Milano. 

10 cose di Milano che non faresti mai gestire a Roma

#1 I mezzi pubblici

A Roma sono proprio mezzi, La metà è rotta oppure senza gomme.

#2 I rifiuti

Sono perfino rifiutati dalla società addetta al recupero.

#3 Le buche delle strade

A Roma ci sono 10.000 buche stradali. Più che strade sembrano un formaggio svizzero.

#4 Il traffico

Se è un caos nella grande Roma, A Milano sarebbe l’Armageddon.

#5 La Settimana della moda

Diventerebbe un mese perché non riescono a fare le cose in tempo.

#6 Il Fuorisalone

Diventerebbe un circo dell’antica Roma.

#7 La nebbia

Dichiarerebbero lo stato di calamità.

#8 Piazza Gae Aulenti

Sarebbe piena di celti che si farebbero fotografare con i turisti.

#9 Il Duomo

Ci metterebbero il Papa.

#10 Milano città stato

La distruggerebbero per gelosia.

#Ps. I gatti
Farebbero m’aò’ invece che miao

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Zucca in festa!

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Sai che quando si tratta di mangiare io sono sempre in prima linea, pronta per raccontarti cosa c’è di buono in città.

Questa volta voglio anche farti una domanda: cosa fa “Ottobre“?

Pensa al freddino che sta preannunciando l’inverno, al colore delle foglie che cadono dagli alberi o ad Halloween, festa caratterizzata per un ortaggio in particolare…

Esatto: la zucca.

E’ quel genere di alimento che ami o odi, non c’è niente. Personalmente, la amo alla follia (penso si fosse capito, ma lo dico lo stesso).

Dalla dolcissima polpa ai suoi semi gustosi, tutto di questo ortaggio è buono da gustare in diversi modi.

… ed Eataly lo sa, per questo organizza per tre giorni “Zucca in festa!“, l’evento durante il quale potrai gustare la zucca in tutte le salse: qualsiasi cosa assaggerai, dall’aperitivo, alle pietanze servite e persino la birra, sarà a base di questo gustoso alimento arancione.

Ma non si tratterà solo di mangiare tante prelibatezze colorate, anche di imparare qualcosa di nuovo, perchè gli chef e gli esperti che saranno ospiti di tutte le giornate ti spiegheranno i metodi di preparazione, alcune curiosità e molte altre cose riguardo questo ortaggio dalle mille risorse.

E’ l’occasione perfetta abbuffarsi in modo istruttivo, te lo dico io: a partire da oggi alle 18.00 fino a domenica, potrai riassaggiare quei sapori che fanno tanto “autunno” e sperimentare abbinamenti inediti.

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10 motivi per cui Milano dovrebbe chiedere l’annessione al VENETO

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Milano è in crisi di appartenenza. Non si sente pienamente italiana, non si sente lombarda, guarda più a Berlino o a Londra che alle altre città d’Italia. Le restano due opzioni: diventare una città stato o chiedere l’annessione al Veneto.
Si può, con l’approvazione della maggioranza delle popolazioni della Provincia o delle Province interessate e del Comune o dei Comuni interessati espressa mediante referendum e con legge della Repubblica, sentiti i Consigli regionali, consentire che Provincie e Comuni, che ne facciano richiesta, siano staccati da una Regione ed aggregati ad un’altra.” (Art.132 Costituzione Italiana)

10 motivi per cui Milano dovrebbe richiedere l’annessione al Veneto

#1 Perché siamo già stati insieme

Milano era insieme al Veneto nel Regno d’Italia sotto Napoleone e poi nel Lombardo-Veneto, Stato dipendente dall’impero asburgico prima dell’unità d’Italia. Mentre nei secoli precedenti la Lombardia è rimasta divisa tra ducato di Milano e Repubblica di Venezia.

#2 Grazie ai veneti nei referendum si raggiungerebbe il quorum

L’elevata affluenza dei veneti potrebbe assicurare il raggiungimento del quorum nonostante il non voto dei milanesi.

#3 Ci si mette meno ad arrivare a Verona che a Sondrio

Milano-Verona in treno: 1 ora e 13 minuti. Milano-Mantova: 1 ora e 55 minuti. Milano-Sondrio: 2 ore e 1 minuto.

#4 Perché così anche il Veneto avrebbe una metropoli

Le 10 città più grandi del Veneto messe assieme non fanno gli abitanti di Milano. Nessuna città supera i 300 mila residenti. Lo stadio San Siro al completo sarebbe la sesta città più popolosa del Veneto.

#5 Perché ha una bandiera più bella di quella lombarda

#6 Perché è sempre stata una Repubblica

Il primo Doge risale al 697 secolo d.C.
Per circa mille anni la Repubblica di Venezia è stato uno Stato moderno e liberale d’ispirazione per il mondo intero.

#7 Perché aveva la città stato per eccellenza

Nata come città stato Venezia si è poi sviluppata arrivando a dominare terre che oggi sono slovene, croate, montenegrine, albanesi o greche.

#8 Perché finalmente Milano avrebbe lo sbocco sul mare

Basta code in Liguria.

#9 Perché gestirebbe le competenze in maniera autonoma dal governo

23 competenze che in Lombardia vengono gestite da Roma.

#10 Con i 9/10 delle tasse potremmo fare 10 linee metropolitane in un anno

E tante altre cose straordinarie (clicca per vederle).

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I ragazzini milanesi come quelli nordeuropei: 10 idee per non renderli dei bamboccioni

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Genitori: dovete andare a prendere i figli a scuola“, ha dichiarato la ministra Fedeli, ricordando che “lo dice la legge”. Almeno fino ai 14 anni. In un’età in cui in passato si andava in guerra, in Italia non puoi neanche tornare a casa da solo. Crediamo che a Milano Città Stato bisogna ripartire da questo: educare i più giovani a diventare degli adulti responsabili.

I ragazzini milanesi come quelli nordeuropei: 10 idee per non renderli dei bamboccioni

#1 Divieto di farsi accompagnare a scuola dai genitori (o dai nonni)

Un’infamia assoluta. Alle medie occorre incentivare l’uso di scuolabus o dei mezzi pubblici. Un liceale accompagnato da genitori o nonni va sospeso per un giorno. Vietati i SUV davanti alle scuole.

#2 Lavoretti estivi a partire dai 14 anni

Attività stagionali come raccogliere i pomodori oppure possono anche lavorare come meccanici o falegnami. O pizzaioli così si assicurano un futuro certo in caso di rovesci finanziari.
Anche prima dei 14 anni si dovrebbero apprendere attività artigianali fondamentali per apprendere manualità e senso pratico.

#3 Più attività nella natura

Dalla coltivazione alla vita nei boschi per apprendere le leggi della natura.

#4 Un po’ di vita di strada

In generale occorre favorire l’attitudine a farcela da soli, a vivere ogni problema come qualcosa da risolvere e non da scansare con terrore. Perchè se non ti autoresponsabilizzi non crescerai mai. In Italia non si diventa mai adulti perchè si aspetta sempre che altri ci risolvano i nostri problemi.

#5 Conquistarsi le gratificazioni

Stop alla paghetta automatica ma abbinarla a compiti svolti o a risultati ottenuti. Occorre trasmettere l’idea che i soldi non sono un diritto acquisito ma il risultato del proprio lavoro e della propria intraprendenza.

#6 Stop a leggi assurde che trattano i ragazzini come dei deficienti

Inutile fare leggi o regolamenti su ogni cosa. I ragazzini devono imparare fin dalla più tenera età ad autogestirsi e ad autofrenarsi nei comportamenti che danneggiano se stessi o gli altri.

#7 Punizioni esemplari: chi rompe paga

Trattarli da agenti responsabili. In caso di atti vandalici il principio è che siano loro a pagare, facendo in modo di rimediare personalmente a quanto provocato. I genitori non possono mai intervenire né sugli insegnanti né su chi assegna queste punizioni.

#8 Prendersi cura della scuola

In Giappone prima delle lezioni gli studenti fin dalle elementari devono pulire la scuola. Vengono educati a prendersi cura degli spazi in cui vivono invece che a lasciarglieli sporcare perchè tanto ci pensano gli altri.

#9 Stop ai compiti a casa

Quando sei a scuola studi. Quando sei a casa gestisci la tua vita in libertà. Assegnare compiti a casa crea anche discriminazione tra i bambini: se hai genitori colti fai i compiti bene, se hai genitori ignoranti fai i compiti da asino.

#10 Stop all’atteggiamento iperprotettivo dei genitori italiani (dovuto anche a leggi assurde)

Se si va all’estero, si vede come si comportano i bambini delle varie nazionalità: c’è una differenza pazzesca con i bambini italiani. I Bambini del nord si autogestiscono. I bambini italiani, siccome sono abituati che interviene sempre il genitore, non hanno autonomia in niente, urlano, piangono, vanno sempre a chiedere l’intervento di qualcun altro.
Negli anni crea dei cittadini immaturi e irresponsabili.

La narratrice araba: Sharazad fuori dal Palazzo

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Anche se non le hai fisicamente lette, sono certa che hai presente l’enorme manoscritto che contiene “Le mille e una notte“.

Io ho appena finito di leggerlo: se non hai presente nemmeno per sbaglio, sappi che il filo conduttore di tutte le storie presenti nel libro è il racconto di Sharazad, la ragazza che chiese al Visir, suo padre, di darla in sposa al Sultano.

Non certo per diventare una principessa, bensì per fermare la furia omicida del sovrano, il quale, in seguito al tradimento della moglie (che aveva fatto prontamente giustiziare), aveva deciso di sposare ogni giorno una ragazza diversa e, dopo averci passato la notte, di farla uccidere senza pietà.

Dopo il matrimonio, la dolce Sharazad escogitò uno stratagemma per fermare il Sultano: ogni notte raccontava una parte di una storia e si interrompeva alle prime luci dell’alba senza terminarla. Così il sovrano doveva aspettare la notte successiva per sapere come sarebbe continuata la fiaba.

Questa trovata geniale andò avanti per mille e una notte e, alla fine, il Sultano decise di non uccidere la ragazza grazie alla sua fantasia, alla sua cultura e al suo animo buono.

Come Sharazad, le donne arabe anticamente raccontavano storie tra le mura domestiche… ma oggi?

Le vediamo diventare giornaliste, sceneggiatrici e molto altro.

Qual è stato il meccanismo sociale nella cultura araba che ha permesso questo cambiamento?

Se sei curioso e appassionato quanto me, potrai scoprirlo questo giovedì al Mudec, dalle ore 18.30, durante la conferenza “La narratrice araba: Sharazad fuori dal Palazzo“.

 

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Accelerazione senza freni: 10 proposte alternative per ridare tempo a Milano senza rallentarla

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Dopo l’appello di Sala: “Vorrei che Milano rallentasse“, ecco 10 proposte per ridare tempo ai milanesi.

10 idee per ridare tempo a Milano senza rallentarla

#1 Accelerazione della Pubblica amministrazione

Per ridurre traffico e inutili perdite di tempo il primo passo lo dovrebbe compiere la pubblica amministrazione. Documenti, pagamento delle multe, ogni pratica dovrebbe poter essere fatta da casa con pochi click. Ogni assessorato dovrebbe avere l’obbligo di rispondere ai cittadini entro massimo 24 ore. Ci sono impiegati comunali che usano il computer come se fosse una macchina da scrivere.

#2 Migliorare la comunicazione del Comune di Milano

In particolare occorre riorganizzare il sito del Comune. Non si trova mai niente. Fa perdere ore. Basterebbe affidarlo a un esperto di comunicazione.

#3 Togliere tempo al traffico

Incrementare gli spostamenti alternativi alla macchina. E costruire tunnel sotterranei per le auto: a Stoccolma o a Bruxelles riesci ad andare dall’altra parte della città in 5 minuti.

#4 Trasformare la 90/91 in una specie di metropolitana

Creare un anello per il percorso accelerato della 90/91, abolendo i semafori.

#5 Incrementare le connessioni tra i raggi

Invece di insistere ad aumentare solo le connessioni con il centro, occorre incrementare anche le connessioni tra i raggi: per andare da qualunque parte bisogna sempre passare dal centro. Sarebbe utile una linea circolare della metropolitana come esiste a Berlino e in altre metropoli.

#6 Metropolitana 24 ore

Estendere gli orari della metro, come nelle principali città europee, consente di distribuire meglio i flussi delle persone e far vivere con più calma gli eventi serali in città.

#7 Potenziare il wi fi cittadino

Ogni connessione alla rete deve essere superveloce.

#8 Supportare i genitori per i figli

I genitori milanesi trascorrono gran parte del loro tempo facendo gli autisti. Per portare i figli a scuola, ai corsi di nuoto o di yoga. In altre città è il Comune che si fa carico degli spostamenti dei ragazzi.

#9 Aiutare gli anziani nelle commesse domestiche

A Milano gli anziani sono lasciati soli o a carico dei loro figli per l’assistenza. In Svezia c’è un aiuto domestico: HemHyalp. Fornisce supporto agli anziani a sbrigare le faccende domestiche anche a chi non si può permettere un aiuto.

#10 Mettere i generatori di nebbia

Per consentire a ognuno momenti di intimità con il proprio pezzetto di città.

Nella Stazione Centrale c’è un RITRATTO di Mussolini

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Nel Padiglione Reale della Stazione Centrale si trovano tre opere dipinte da Cascella nel 1931 raffiguranti episodi legati alla famiglia Savoia.

In uno di questi è ritratto l’incontro tra Mussolini e re Vittorio Emanuele dopo la marcia su Roma.

Si trova tra i mosaici alla Piattaforma 20 e ritrae Benito Mussolini nell’atto di dare il via al progetto di costruzione della stazione. Una iconografia coerente con un luogo simbolo della politica fascista e pieno di sue icone. Il viso è semi cancellato come damnatio memoriae, per sconfessare il fondatore del Fascismo.

Questa non è l’unica immagine che ritrae il duce a Milano. Addirittura esiste una statua sul Duomo con il suo volto. 

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Radici – ciclo di cene al mare culturale urbano

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Questo mercoledì, non perderti l’appuntamento mensile del mare culturale urbano con il ciclo di cene Radici, una ricorrenza davvero imperdibile per assaporare la stagionalità dei prodotti in cucina.

Il menù per la serata, che parte dalle 19.30, sarà a cura dello chef Massimo Cemolani e prevederà fettuccine integrali con cavolo spigarello, farinata di ceci, zucca al forno, tempeh all’aceto con cicoria di Chioggia e mele alla cannella con crema di mandorle… non ti sta già venendo l’acquolina?

Il prezzo per il menù a partire da 20 euro, bevande escluse. Mi raccomando: se non vuoi rimanere a bocca asciutta, non dimenticare di prenotare al numero 3318134754.

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Che cosa si potrebbe FARE a Milano in un anno trattenendo i 9/10 delle tasse

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Dopo i risultati del referendum il governatore del Veneto aveva subito proclamato: ora chiederemo a Roma di lasciare in Veneto i nove decimi delle tasse che paghiamo! Sarebbe lo stesso meccanismo che già avviene in Trentino Alto Adige. Abbiamo provato ad immaginare cosa si potrebbe fare se Milano trattenesse i nove decimi delle tasse che paga: per l’area metropolitana sarebbero circa 35 miliardi all’anno.

Che cosa si potrebbe fare in un anno trattenendo i 9/10 delle tasse

#1 10 linee di metropolitane all’anno

Una linea della metropolitana costa tra 2,5 e 3 miliardi di euro. Quindi si potrebbero fare 10 linee della metropolitana all’anno o, se preferite, 285 chilometri di nuova metropolitana (costa 70 milioni al chilometro). Praticamente si potrebbe realizzare una metropolitana che arriva fino a Venezia. O fino a Sankt Moritz.

#2 Far diventare Malpensa il più grande aeroporto del mondo

Altro che Dubai o Singapore. Con 35 miliardi in un solo anno si potrebbe trasformare Malpensa nel più grande aeroporto del mondo, completo di base spaziale per atterraggio Shuttle.
Oppure si potrebbero costruire un centinaio di aeroporti in città (costo medio di realizzazione di un aeroporto: 400 milioni).

#3 Eliminare definitivamente e completamente il problema dell’inquinamento

Con 35 miliardi si potrebbero impiegare delle tecnologie clamorose per rendere l’aria di Milano pura come quella del Cervino.

#4 Si potrebbe costruire un treno hyperloop per collegare Milano a Milano Marittima

Per costruire una linea di hyperloop, il treno superveloce inventato da Elon Musk, ci vogliono circa 57 milioni a chilometro. Con 35 miliardi si potrebbe costruire una linea hyperloop di 357 chilometri per andare in 15 minuti a Milano Marittima. O in Costa Azzurra.

#5 Costruire una laguna con in mezzo un’isola artificiale stile Dubai

Con 14 miliardi Dubai ha costruito The World, una laguna con oltre 300 isole artificiali che riproducono la mappa del mondo. Con i 9/10 di tasse, Milano potrebbe fare di più: oltre alle isole potrebbe realizzare una distesa di mare fino a Pavia.

#6 Si potrebbe regalare una Tesla a ogni cittadino

Il costo base di una Tesla modello S è di 30 mila euro. Con i 35 miliardi si potrebbe regalare una Tesla a un milione di cittadini. Ogni anno.

#7 Si potrebbe fare dei tunnel per passare dalla città da una parte all’altra

Il tunnel del Gottardo in Svizzera (57 km) è costato 7,3 miliardi di euro. Significa che si potrebbero realizzare un tunnel sotterraneo dall’Adda e al Ticino per passare da est a ovest e un altro tunnel da Pavia a Monza, per passare da sud a nord. Oppure si potrebbe fare ogni anno un tunnel di 150 chilometri a piacimento.

#8 Potrebbe diventare 100% autonoma energeticamente mettendo pannelli solari ovunque

In un solo anno Milano potrebbe diventare la prima metropoli al mondo a impatto ambientale zero. Ogni superficie potrebbe diventare un pannello solare per la produzione di energia pulita: strade, tetti, marciapiedi.

#9 Si potrebbe costruire un’intera foresta attorno a Milano

Con 35 miliardi si potrebbe creare un anello verde attorno a Milano, con foresta pluviale e animali esotici.

#10 Potrebbe diventare la città più scenografica al mondo

Si potrebbero costruire una nuova cinecittà, dei generatori di nebbia, dei droni volanti, una rete di mezzi pubblici senza conducente. Si potrebbero comprare Messi, Neymar e i più grandi campioni dell’NBA. Milano potrebbe diventare la città più scenografica del mondo.

MILANO CITTA’ STATO

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10 cose irresistibili che ha dovuto fare il milanese invece di andare a votare

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In Veneto si festeggia ancora come pazzi per la vittoria del referendum e presto Zaia si presenterà a Roma forte della stragrande maggioranza di veneti che chiede più autonomia. In Lombardia infuriano le polemiche. Da una parte si sostiene che comunque senza quorum il risultato è valido, dall’altro si sottolinea la scarsa affluenza. In particolare quella dei milanesi: record di astenuti (3 su 4 non hanno votato) e record di no (5,5%). Se il futuro governatore della Regione vorrà procedere con il governo per l’autonomia della Lombardia, il suo “peso elettorale” sarà molto, molto fragile. La domanda che si fanno tutti è: che cosa avevano di così importante da fare i milanesi da non poter andare a votare per l’autonomia? Noi abbiamo trovato dieci possibili alternative irresistibili.

10 cose irresistibili che ha dovuto fare il milanese invece di andare a votare

#1 Curare la comunicazione clienti-fornitori

#2 Trovare una Mobike che appare sul display ma è nascosta dentro un palazzo

#3 Abbuffarsi al Salon du Chocolat

#4 Assistere all’ineluttabile tracollo del Milan

#5 Redigere i vari ordini del giorno della settimana incombente

#6 Approfittare della domenica senza blocco del traffico per inquinare la città

#7 Restare in coda sul lungo lago

#8 Partecipare a un evento a Parigi

#9 Preparare il referendum per Milano città stato

#10 Andare a votare in Veneto

Aperiveg al Palo Alto Cafè

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Se stai cercando una serata per gli amanti della cucina vegan, l’hai trovata, perchè questa sera, al Palo Alto Cafè avrai a disposizione l’aperitivo vegano più ricco di Milano: l’Aperiveg.

Dalle 19.00 alle 22.30, avrai a disposizione il fornitissimo menù della serata che comprende delle raffinate tartine e un’insalata delicata al tofu, una morbida mousse di barbabietole rosse, ma anche verdure fresche, insalate, farro, polpette di spinaci, piatti a base di ceci, cous cous, frutta fresca e molto, molto divertimento.

Ad accompagnare questo straordinario buffet non mancheranno vini vegani e biologici e gli ottimi cocktail del Palo Alto Cafè.

Il costo di tutto questo ambaradan di prelibatezze? Solo 10 euro comprensivo di drink. Direi che per una serata così completa ci sta tutto.

Ah, mi raccomando, se vuoi trovare posto, ti consiglio di prenotare al numero 339 3190062 o di accreditarti scrivendo il tuo nome e quello dei tuoi amici sulla pagina Facebook dell’evento: non vorrai rimanere a bocca asciutta e a pancia vuota, vero?

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Intercettazioni Milano: Giacomo Biraghi e i tre spettri di Milano

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– eccoci qua
– eccoci Giacomo. Ma come sta Milano?
– mah… Io non ho mai visto parlare così bene di Milano e, nello stesso tempo, non sono mai stato così preoccupato
– perchè?

– ma sì, perchè è da 10 anni che pompiamo l’ottimismo sulla città che, anche insieme, facciamo così che chi vuole fare faccia, che cose belle accadono eccetera. Però io vedo tre spettri all’orizzonte. E sono preoccupato
– oddio, quali sono?
– allora, quello principale è il tema della demografia e della domanda. Alla fine qua abbiamo costruito metrò, parchi, a manetta, tra le altre cose, offerta culturali, spazi bum bum bum e non c’è tanta gente che li usa. Sempre meno. Poi le proiezioni ci dicono sempre meno e o ci mettiamo qui ed attraiamo stranieri, ma di più, turisti di più, aziende di più, oppure ste robe non si mantengono
– dobbiamo importare spettatori… poi il secondo?
– Secondo spettro: la scala. Siamo sempre, a me è comodissimo, mi piace che tutto sia piccolino la 90/91, ma è una scala troppo piccola. Le altre città ci stanno facendo il culo, Parigi ragiona alla grande, proprio letteralmente, Mosca sta facendo delle robe incredibili e noi non possiamo rimanere in questi 184km quadri senza mai nessun tipo di progetto lungo. E poi il terzo e ultimo sono i poteri ma su questo entrambi ne sappiamo. E non solo non possiamo avere gli stessi poteri di Caltanissetta che vabbé, ma non avere i poteri che hanno le città fighe: non abbiamo l’educazione, non abbiamo la sanità, non abbiamo la polizia locale. Non possiamo fare leggi, non possiamo fare tributi, insomma, qua queste tre cose vanno messe a posto.

La collezione Lorenzi: il museo dei rasoi più stravaganti del mondo

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In via Montenapoleone 9 c’è un museo poco noto ma unico al mondo. È la collezione Lorenzi dove si trovano molti oggetti stravaganti, tra cui una delle più grandiose collezioni di rasoi da barba provenienti da ogni parte del mondo. Tra gli oggetti più curiosi ci sono rasoi sonori che producono musica al contatto con la pelle e rasoi di personaggi celebri, come quello di D’Annunzio.

Fonte: Conosci Milano? Di Luca Scarlini. Edizioni Clichy


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