E’ mattina, la sveglia suona, corriamo in doccia, facciamo colazione e poi, arriva inesorabile il momento dell’apertura dell’armadio e con esso l’immancabile domanda: come mi vesto oggi?
Care milanesi, avete mai fatto caso che il nostro umore influenza il modo di vestirci e pettinarci e spesso, ciò che indossiamo è l’espressione di come stiamo dentro?
Che ci crediate o no la scelta degli abiti che indossiamo ogni giorno è fortemente condizionata dal nostro stato d’animo, anche se non ne siamo consapevoli.
Lo conferma una ricerca condotta all’Università di Hertfordshire, nell’Inghilterra Orientale.
Secondo uno studio ideato da Karen Pine, Professoressa di Psicologia, ciò che le donne scelgono di indossare rivela l’umore che provano quel giorno: se sono tristi o felici, se sono ben disposte verso la giornata che sta per cominciare o se la affrontano con sfiducia e una stanchezza psicologica che si trascinerà fino a sera.
Al questionario su cosa indossano quando si sentono depresse, hanno risposto 100 donne, rivelando un dato sorprendente: il capo indossato nei “giorni no” è un paio di jeans. Lo sostiene il 57% del campione analizzato contro soltanto il 2%, che dichiara di estrarre dall’armadio jeans e maglietta quando si sente ottimista e in forma. È più facile inoltre indossare il proprio capo preferito quando si sta bene (62% delle intervistate) piuttosto che quando si è giù di corda (6%).
In realtà, già Sigmund Freud sosteneva che la percezione dei colori rappresenta un sistema parallelo e alternativo a quello verbale, un sistema che influisce in modo profondo sul nostro modo di essere e di comportarci. Anche le sperimentazioni effettuate recentemente all’Università di Padova, hanno provato che le emozioni positive sono sempre accompagnate da colori chiari come il giallo o arancio, mentre quelle negative vengono associate ai colori scuri, tipo grigio, marrone, nero.
Inoltre, conta molto anche la saturazione e, più la tinta è piena, più comunica positività; altro dettaglio è il modo in cui si combinano i colori tra loro: il rosso e il nero insieme, per esempio, esprimono rabbia, mentre giallo e nero incutono paura.
Ma perché i colori sono associati a delle reazioni? La spiegazione è semplice ed è psicologica: i colori sono sempre legati agli oggetti della nostra esperienza; il grigio ci sembra triste, perché è la tinta della morte. Il rosso (il primo ad essere percepito alla vista quando nasciamo) si associa al sangue, alla vita e alla passione. Il giallo è il colore del sole, perciò energico, e il blu, colore del mare, è rilassante.
Ma cosa comunicano gli abiti che portiamo?
Il modo di apparire è in stretta correlazione con quello che siamo dentro e viceversa. Ad esempio, indossiamo abiti solari ed eccentrici se siamo euforici, capi scuri e poco curati se quel giorno siamo tristi.
Ma andiamo a vedere più nello specifico quali sentimenti suscitano i colori, e quali personalità stanno dietro ad uno specifico abbinamento cromatico:
ARANCIONE: è simbolo di armonia interiore, di creatività artistica e sessuale, di fiducia in se stessi e negli altri. Chi lo indossa esprime gioia e affermazione del suo Io, buonumore e altruismo. Consigliato ai reumatici e come attivatore dell’intestino (stipsi). Inoltre, l’energia elettromagnetica dell’arancione è sulla stessa frequenza vibratoria della catena del DNA.
BIANCO: è il colore della purezza, delle perfezione. Chi veste di bianco tende alla libertà. Il colore bianco comprende tutti i colori dello spettro luminoso e come significato sta agli antipodi del nero: infatti simboleggia il confine che segna l’inizio della fase vitale. Rivitalizza tutto l’organismo. E’ un colore fresco e solare che apporta energia.
BLU: Il colore del mare e del cielo, il colore più presente in natura. Simbolo di armonia ed equilibrio, nonché di calma, il colore blu ha la facoltà di rilassare portando equlibrio nella sfera emotiva. Le persone che vestono di blu chiaro tendono all’ introversione e a una certa chiusura esterna. E’ il colore del temperamento flemmatico. E’ elegante e raffinato, trasmette quiete emotiva e padronanza di sé. Scegliere con costanza il blu può esprimere il desiderio di un ambiente calmo e ordinato, libero da fastidi e disturbi. Considerato tra i colori freddi, usato nell’abbigliamento intimo più che attrarre può trasmettere un senso di distanza. Usato in eccesso può far sprofondare nella malinconia da stemperare con qualche tocco di colore più caldo.
GIALLO: il colore del sole, chi veste di giallo si sente bene con se stesso. Il giallo rappresenta l’estroversione, il successo, la libertà e richiama ad una personalità forte. Abbinato al terzo chackra, è simbolo della conoscenza e dell’energia. Utilizzarlo stimola la razionalità e il cervello sinistro, migliora le funzioni gastriche e tonifica il sistema linfatico. Indossare qualcosa di giallo dà luce, risalto e vivacità, come l’arancio fa ritrovare la carica quando si è stanchi o scarichi. Quando però il giallo è pesantemente accentuato può esprimere voglia di leggerezza, il desiderio di lasciare alle spalle delusioni, difficoltà e periodi tristi.
GRIGIO: simboleggia la neutralità, il disinteresse. Chi indossa il grigio vuole mettere una barriera tra se e il mondo, non vuole essere coinvolta. E’ il colore della nebbia e della tristezza. E’ simbolo di distacco che denota un atteggiamento di auto protezione. Il grigio conferisce prudente attesa di fronte alle scelte. E’ serioso e, in quantità massicce incupisce.
NERO: il colore della notte, è associato al potere, ma anche alla sventura e del lutto. Il nero è la negazione del colore per antonomasia e rappresenta il confine che segna la conclusione della fase vitale. Snellisce la figura. Può essere portato di sera, ma andrebbe evitato di giorno, poiché blocca la penetrazione cutanea delle radiazioni elettromagnetiche dei colori e gli scambi con l’esterno. Esalta il rosso (forza e potere), con il giallo esalta il potere intellettuale e con il rosa il potere sociale. Il nero è da evitare in caso di depressione. Trionfa negli armadi di donne e uomini di ogni età. E’ tra i colori più indossati, amato protagonista dalla mattina alla sera. Qual’è il segreto del suo potere intramontabile? Discreto, profondo, modaiolo, elegante, minimalista, il nero si accorda a molti stati d’animo, ad ogni situazione e stagione. Elegante, misterioso e raffinato, è il più indossato nelle feste importanti e molto usato da chi lavora nel settore moda. Misterioso, impenetrabile come le profondità del nostro inconscio. Lascia vedere solo lo strato superficiale del tessuto, tra le sue pieghe si possono nascondere pensieri ed emozioni che non si vogliono mostrare. Sotto il nero si può mascherare un’altra identità o celare una personalità più colorata, solare o trasgressiva da svelare solo come, quando e con chi si vuole. Pratico, il nero si accosta facilmente con gli altri colori senza il timore di abbinarli, è rassicurante, fa sentire al riparo dagli sguardi altrui quando non si vuole essere troppo in vista. Nel nero si può cercare rifugio dall’eccessiva invadenza dell’apparire. Azzera le differenze, manda tutto a terra, amava dire l’intramontabile Coco Chanel. Di classe e discreto è considerato un passe-partout ma non passa inosservato. Delinea la silhouette, la scolpisce o la esibisce in un gioco di scollature che mette in risalto i punti nudi del corpo, richiama l’attenzione sull’incarnato della pelle, sulle forme.
MARRONE: è un colore caldo che richiama la terra, trasmette sicurezza e attaccamento alle radici. Ottenuto dalla combinazione del rosso, del giallo e del nero, il colore marrone è simbolo di soddisfazione a livello fisico. Comunica il desiderio di non volersi mettere troppo in mostra ma può anche rispecchiare uno stato d’animo tetro.
ROSSO: il colore della passione, del fuoco, dell’energia. Chi veste di rosso non ha paura di apparire, richiama il bisogno di agire. Il rosso è anche associato all’aggressività. E’ simbolo del sangue e dell’energia vitale, sia mentale che fisica. Un tocco di rosso infonde coraggio e quel pizzico di grinta per superare situazioni che intimoriscono o fanno sentire sotto esame. Chi indossa il rosso come tonalità dominante nell’abbigliamento è vivace ed estroverso, con una tendenza ad imporsi nelle relazioni. Energico e in continuo movimento, vuole conquistare rapidamente i propri obiettivi. Usato in eccesso sottolinea un temperamento a volte aggressivo. Chi si veste di rosso si fa senza ombra di dubbio notare.
VERDE: il colore della speranza, della natura, dell’equilibrio energetico. Chi lo indossa è una persona riflessiva ed equilibrata e con una forte autostima. Il colore verde simboleggia la perseveranza e la conoscenza superiore. Chi lo indossa cerca l’equilibrio e la riflessione. Il suo effetto è rilassante e rinfrescante, quindi perfetto in caso di emicrania o insonnia. Il verde nelle sue infinite tonalità rivela spesso una persona di temperamento. Indossare il verde aiuta a calmare una mente molto attiva, un momento d’ansia, la tensione prima di affrontare una prova.
VIOLA: colore della sensualità e spiritualità. Prediletto dalle persone sensibili che cercano calma e padronanza emozionale. Nello spettro luminoso, il colore viola è posizionato agli antipodi del rosso e simboleggia l’attitudine a identificarsi con il prossimo. Le tonalità più chiare esprimono sensualità, le più scure spiritualità. E’ fortemente controindicato nelle depressioni. O lo si ama o si odia. Nasce dall’incrocio del rosso, tono delle passioni materiali, con il blu che trascende la materia e si eleva verso il cielo. E’ il colore prediletto da personalità con una spiccata sensibilità che riescono a vedere il lato nascosto delle cose. Particolarmente utile quando si cerca equilibrio interiore, calma e padronanza emozionale.
ROSA: E’ il colore della femminilità, rappresenta amore, dolcezza, gentilezza, ma è anche associato all’ingenuità e alla debolezza. Simbolo della capacità di dare e riceve amore, il colore rosa conferisce passione e vitalità nell’amore per gli altri e per se stessi. Stempera l’aggressività e risolleva l’umore, è il colore dell’amore romantico e dell’affettività, comunica emozioni tenere, complicità, dolcezza.
Non solo i colori rivelano il nostro stato d’animo, ma anche gli stili dei capi che indossiamo lo possono influenzare. Lo sapevate che sembra esserci anche un tipo di vestito per ogni umore?
Ecco alcune tipologie di abbigliamento e cosa comunicano:
- Abiti fluidi a tinte tenui: questi capi di abbigliamento, insieme ad un trucco lieve e ad accessori semplici, ma eleganti, esprimono personalità introverse; se invece ci vestiamo così solo in certi periodi, allora significa che in quella situazione non vogliamo essere troppo appariscenti e preferiamo rimanere in disparte.
- Vestiti molto larghi: le persone che indossano abiti ampi, magari lunghi e poco attillati stanno attraversando una situazione in cui si sentono oppresse e vogliono “aria” o, essendo timide, cercano di nascondersi dallo sguardo altrui.
- I jeans, come rivelato dalla ricerca dell’Università Inglese di Hertfordshire, vengono indossati soprattutto quando siamo tristi.
- Abiti curati, accessori coordinati, colori come rosso o arancio, sono lo stile preferito quando ci sentiamo felici, sicuri di noi e propositivi.
- Abiti non abbinati o poco curati, scuri e soprattutto blu, sottolineano un umore rabbioso.
- Scarpe basse o scarpe alte? A parte comodità e stili di vita, tendiamo ad indossare le prime quando ci sentiamo con i piedi per terra, mentre le altre, quando vogliamo darci un tocco di sicurezza.
- Anche gli accessori fanno la differenza: su cappelli e scarpe trendy ricadono le scelte di quando si è felici.
Allora cosa indossare se…
Dal momento che gli abiti influenzano l’umore, a seconda dello stato d’animo possiamo decidere di indossare determinate cose: in questo modo miglioreremo la nostra giornata.
- Siamo arrabbiati?
É un periodo nero, dove tutto e tutti ci innervosiscono? Proviamo a mettere vestiti e accessori di colore verde tenue e scarpe o calze rosse. - Ci sentiamo chiusi e intimiditi da una situazione?
Scegliamo abiti ampi, poco aderenti ma colorati; in questo modo l’abbigliamento ci infonderà un po’ di fiducia. - Siamo tristi?
Optiamo per un bel rossetto rosso o aranciato, pantaloni o abiti con tinte solari e scarpe con un po’ di tacco. Ci sentiremo subito meglio, la malinconia si attenuerà e saremo pronti ad affrontare la giornata nel modo migliore.
Gli psicologi, autori dello studio, concludono che il forte legame tra abbigliamento e umore suggerisce che chi si sente bene, sembra amarsi di più e voler ulteriormente valorizzare la propria immagine, non solo per presentarsi meglio agli altri, ma anche per soddisfare il proprio piacere personale. Un abbigliamento più dimesso, invece, segnalerebbe una trascuratezza che è, in primo luogo, rivolta a se stessi, nonché uno scarso entusiasmo e una ridotta energia che tolgono il desiderio di apparire gradevoli e invogliare gli altri a entrare in relazione con noi. Insomma, “indossare abiti più o meno gradevoli è più un fatto nostro individuale che riguarda la nostra percezione di noi stessi e del nostro umore” – dice la professoressa Pine.
Le conclusioni degli psicologi inglesi, quindi, ci stuzzicano riflessioni interessanti: ”Questi studi confermano che non solo noi siamo quello che vestiamo ma diventiamo quello che vestiamo”.
E i maschietti cosa ne pensano? Vi vestite anche voi in base all’umore? Attendiamo i vostri commenti.
Fonte:
“FLEX: Do Something Different. How to use the other 9/10ths of your personality”, pubblicato sulla Rivista dell’Università di Hertfordshire, Gennaio 2012
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