Home Blog Pagina 63

Il nuovo «Treno delle terme» è in partenza da Milano

0

Dopo le feste natalizie, Trenitalia organizza un treno speciale per portarci alle terme.

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

Il nuovo «Treno delle terme» è in partenza da Milano

# La proposta di Trenitalia per fine gennaio

Credits: viaggiafree.it
Trenitalia

Due giorni dedicati al turismo termale e alla cultura ferroviaria nella stazione rinnovata di Abano, sede della Duegi Editrice. Questa è in sostanza la proposta di Trenitalia per fine gennaio.

La Fondazione FS, Treni Turistici Italiani e Duegi Editrice uniscono le forze per un evento speciale che celebra la prestigiosa tradizione termale di Abano Terme e il suo nuovo ruolo come centro di cultura ferroviaria. Per due giorni, la stazione ferroviaria di Abano, recentemente restaurata e trasformata nella sede di Duegi Editrice, ospiterà incontri, presentazioni e attività dedicate agli appassionati di treni, modellismo e turismo.

Un’occasione unica nella suggestiva cornice di uno spazio rinnovato, che unisce storia e innovazione.

# Abano Terme

silviaranocchia IG – Abano Terme

Situata nel cuore del Veneto e abbracciata dai suggestivi Colli Euganei, Abano Terme è il simbolo per eccellenza di relax e benessere. Famosa fin dall’epoca romana per le sue preziose acque termali, la città combina moderni centri benessere, un centro storico ricco di fascino e una posizione strategica vicino a gioielli artistici come Padova e la celebre Cappella degli Scrovegni.

Trovate tutti i dettagli e i link per le prenotazioni sul sito ufficiale di fondazionefs.

Credits: fondazionefs.it

Continua la lettura con: Milano Cortina: quando era anche un treno. Perché non ripristinarlo per le Olimpiadi

LUCIO BARDELLE

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Come a Ibiza si immaginano un concerto alla Scala

0

Una via di mezzo tra Pacha e Ushuaïa.

Qui il video: Come a Ibiza si immaginano un concerto alla Scala

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Continua con: Per rilassarti dallo stress milanese hai deciso di provare con lo yoga

SMAILAND, “il sorriso di Milano”: ogni giorno su milanocittastato.it

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

LampuSquallor: così Milano si presenta ai turisti (l’ultimo FotoReportage)

1
Questa porta secondaria (con maniglione Anti Panico) di entrata / uscita sul retro della sala d'attesa, è ROTTA: così entra freddo da fuori Sala attesa - Lampugnano 9/1/25 - Ph. Manuele Mariani

Nuovo fotoreportage sul luogo più vergognoso di Milano: il terminal bus di Lampugnano. Periodicamente realizziamo un fotoreportage (qui quello del 25 dicembre: Apocalisse Lampugnano: il fotoreportage da incubo). Ma nessuno interviene. Anzi, le cose stanno andando pure peggio. Pubblichiamo l’ultimo servizio realizzato da Manuele Mariani il 9 gennaio 2025. Che cosa deve succedere perchè l’amministrazione faccia qualcosa?

LampuSquallor: così Milano si presenta ai turisti (l’ultimo FotoReportage)

# Lampugnano, Terminal Bus: il FotoReportage di Manuele Mariani realizzato il 9 gennaio 2025

# Gli speciali sul Terminal di Lampugnano

Apocalisse Lampugnano: il fotoreportage da incubo

Ph. Manuele Mariani

Terminal di Lampugnano: le 4 proposte per renderlo un luogo più «umano»

Ph. Manuele Mariani – Spazi inutilizzati di ATM

Cristo si è fermato a Lampugnano: il progetto per rilanciare il peggiore Bus-Terminal d’Europa

Lampugnano
Lampugnano

MILANO CITTA’ STATO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Ufficiale, arriva la ZTL per una nuova vasta area del centro: strade, orari, regole ed eccezioni

0

Arriva la conferma ufficiale. Anche il Quadrilatero della Moda di Milano vedrà l’introduzione di una Zona a Traffico Limitato (ZTL). Dopo anni di dibattiti, ritardi e confronti con il Ministero delle Infrastrutture, la misura è pronta per entrare in vigore, anche se inizialmente in via sperimentale. Scopriamo quali saranno le restrizioni e le vie coinvolte.

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

Ufficiale, arriva la ZTL per una nuova vasta area del centro: strade, orari, regole ed eccezioni

# Da fine gennaio due mesi di sperimentazione senza “multe automatiche”

Lo ha confermato ufficialmente il sindaco Giuseppe Sala, delineando i dettagli del progetto durante una visita il 9 gennaio 2025 al Centro Sammartini, struttura dedicata all’assistenza delle persone in situazione di marginalità. A partire dalla fine di gennaio 2025, il Quadrilatero della Moda di Milano diventerà ZTL.

La fase iniziale durerà 60 giorni e sarà dedicata alla verifica del funzionamento tecnico e operativo del sistema di controllo. Durante questo periodo, le telecamere monitoreranno gli ingressi e le infrazioni, ma non saranno emesse multe automatiche. Tuttavia, ciò non significa che il divieto sarà sospeso: chi verrà colto in flagrante dalle pattuglie della Polizia Locale rischierà comunque una sanzione.

“Faremo un paio di mesi di sperimentazione,” ha dichiarato Sala. “Questo ci permetterà di spiegare ai cittadini come funziona la ZTL e di affrontare questioni delicate come il rapporto con i garage privati e i parcheggi.” La tecnologia gioca un ruolo cruciale: le telecamere rileveranno automaticamente i veicoli in ingresso e disattiveranno le sanzioni per quelli diretti verso autorimesse autorizzate.

# L’Area interessata, gli orari e il funzionamento: 24h, 7 su 7, senza “grace period” di 15 minuti

Fonte: Ansa

La nuova ZTL coprirà un’area delimitata dalle vie Manzoni, Senato, San Damiano, corso Monforte e via Cino del Duca, confinando con altre aree pedonali e zone a traffico limitato, come corso Europa e piazza San Babila. Sarà operativa 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, senza la possibilità di usufruire di un “grace period” di 15 minuti, inizialmente richiesto per agevolare l’accesso ai parcheggi privati, ma bocciato dal Ministero delle Infrastrutture.

# Le deroghe: potranno circolare residenti, domiciliati e turisti

Ztl centro

Il divieto sarà totale per la maggior parte dei veicoli, ma sono previste importanti deroghe: Residenti e domiciliati muniti di permessi, proprietari di box auto o posti auto nella ZTL, ospiti di hotel, taxi, NCC e mezzi di car-valet potranno accedere senza sanzioni, previa registrazione delle targhe.

I mezzi di trasporto merci avranno fasce orarie dedicate per il carico e scarico: dalle 2 alle 8 del mattino e, per i prodotti alimentari deperibili, anche dalle 16 alle 18. Una deroga temporanea di un anno è stata concessa ai motorini.

# Da primavera ZTL definitiva: le reazioni del Montenapoleone District

Credits: Montenapoleone District

Nell’intenzione dell’amministrazione comunale, l’introduzione della ZTL nel Quadrilatero della Moda mira a migliorare la vivibilità dell’area, riducendo il traffico e l’inquinamento, e a preservare il carattere esclusivo della zona. Dopo i due mesi di sperimentazione, il Comune analizzerà i risultati e apporterà eventuali modifiche prima dell’entrata in vigore definitiva, prevista per la primavera 2025.

Non mancano le preoccupazioni tra i commercianti del Quadrilatero, un’area considerata tra le più esclusive al mondo grazie a via Montenapoleone. Guglielmo Miani, presidente del Montenapoleone District, ha espresso alcune perplessità, sottolineando l’importanza di garantire un accesso agevole ai clienti delle boutique e ai visitatori.

“Siamo aperti al dialogo, ma è fondamentale rivalutare il grace period e affrontare altre questioni aperte, come il valet parking e gli orari per il carico e scarico”, ha affermato Miani. Ha inoltre ribadito la necessità di soluzioni che bilancino l’attrattività del distretto con le nuove limitazioni.

# La best practice ce l’abbiamo in casa: Citylife, con tunnel e parcheggi sotterranei senza penalizzare chi arriva da fuori

Riflettendo sulla propria esperienza di milanesi, la zona del Quadrilatero della Moda, in particolare l’arcinota Via Montenapoleone, pre-ZTL era una zona super trafficata in cui a un pedone era difficile circolare? La risposta è individuale, ma è chiaro che se lo scopo della ZTL è presentato come migliorare la “camminabilità”, insieme all’inquinamento, allora questa è la domanda che ogni milanese deve porsi.

Inoltre, la zona del Centro, dal Quadrilatero della Moda, a San Babila, ai dintorni del Duomo, per conformazione urbana, è la zona di Milano con più parcheggi sotterranei o megasilos. Elogiamo a ragione il modello CityLife, pensando a quali zone di Milano riqualificare in questo senso, e poi, però, non prendiamo in considerazione il centro, dove da sempre, per conformazione, il parcheggio in superficie è molto ridotto. La ZTL è “semplice” da realizzare, basta “impostare” le telecamere, ma a lungo termine, per un centro vivibile per i pedoni e raggiungibile in auto, perché non pensare a dei tunnel sotterranei di accesso a questi megasilos già presenti, esattamente come a CityLife?

Continua la lettura con: Troppo traffico a Milano? La soluzione è creare questi tre hub sotterranei

MATTEO RESPINTI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Cartelli stradali più intelligenti per vincere il traffico di Milano

0
Parcheggi e stazioni su segnaletica

Ogni giorno entrano in città circa 600mila auto. In attesa che altre linee metropolitane vengano prolungate oltre i confini comunali e che vengano realizzati altri parcheggi di interscambio, si potrebbe agire agevolando l’abbandono delle auto segnalando alle uscite della tangenziale le infrastrutture esistenti. Questa l’idea proposta da Manuele Mariani. 

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

Cartelli stradali più intelligenti per vincere il traffico di Milano

# Ogni giorno 600mila auto entrano in città

Traffico

Area B non ha dato ancora i risultati sperati, le metropolitane non si spingono sufficientemente oltre i confini comunali, eccetto la M2, e il trasporto ferroviario si dimostra sempre problematico. Per tutti questi motivi le auto che entrano a Milano sono ancora tante: circa 600mila ogni giorno, contribuendo al congestionamento del traffico e all’inquinamento. In attesa che vengano realizzati altri parcheggi di interscambio ai capolinea delle metro e nuovi prolungamenti delle stesse, si potrebbe agire sull’esistente.

Leggi anche: Creare dei nuovi capolinea metro come hub di parcheggio per chi arriva da fuori?

# Cartelli stradali più intelligenti: segnalare alle uscite di autostrade e di tangenziali anche i parcheggi di interscambio e le stazioni della metropolitana

Ipotesi di indicazione di Parcheggi e stazioni metropolitane su cartelli stradali

Manuele Mariani propone di partire con una soluzione rapida ed economica: segnalare la disponibilità di parcheggi di interscambio e stazioni metropolitane sui cartelli di uscita da autostrade e tangenziali.

Vediamo alcuni punti dove occorrerebbe intervenire.

  • Percorrendo la Milano Laghi si possono notare i cartelli dell’uscita Milano Fiera senza alcuna indicazione aggiuntiva a riguardo: perché non segnalare il capolinea della M1 e il parcheggio di interscambio? Questo rappresenta il punto più importante per il grande carico di traffico in entrata a Milano (flussi che arrivano dal Sempione, da Malpensa, dl varesotto, dal Lago Maggiore, dal Lago di Como e dal Canton Ticino) e soprattutto perché alla Fiera si trova il parcheggio più grande d’Italia. 
  • Sul cartello dell’uscita Certosa (sul tratto urbano della A4) si dovrebbero segnalare la fermata Lampugnano M1 con parcheggio di interscambio, da indicare anche lungo il cavalcavia del Ghisallo dove attualmente, a fianco della P indicante parcheggio viene mostrato il simbolo dei tram ma non quello della metro)
  • Sempre sul tratto urbano della A4 all’altezza di Cormano potrebbero essere apposte le icone di parcheggio e di capolinea nord della M3, Comasina, e anche la velostazione.
  • Identica cosa sarebbe utile anche in Tangenziale Est allo svincolo di Linate, per segnalare i parcheggi multipiano e la stazione capolinea della M4, lo stesso per chi arriva dalla BreBeMi
  • Anche nel tratto urbano della A7 all’uscita di Assago Milanofiori si potrebbero segnalare l’omonimo capolinea sud della M2 e i parcheggi del Forum, che in gran parte risultano inutilizzati quando non ci sono gli eventi.

# Dove i cartelli già sono intelligenti

Maps – Tratto Urbano A7 cartello Famagosta

Vediamo alcuni esempi già esistenti. A Milano proprio sul tratto urbano della A7, provenendo da sud qualche chilometri più avanti dello svincolo per Assago, sul cartello dell’uscita per Famagosta è segnata la presenza sia del parcheggio multipiano che della fermata metropolitana della linea verde. Curioso che invece di Assago venga segnalata Famagosta come se fosse ancora il capolinea. 

Un altro esempio è l’indicazione per Cascina Gobba con l’indicazione per il parcheggio e la metro M2.

Maps – A4 uscita Brescia Centro

Spostandoci in un’altra realtà, sull’autostrada A4 prima dello svincolo per Brescia Centro è segnato sui cartelli sia il parcheggio che la linea metropolitana che serve la città.

Continua la lettura con: Terminal di Lampugnano: le 4 proposte per renderlo un luogo più «umano»

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il «palazzo canarino» di corso Buenos Aires

0
Credits: www.ilgiorno.it

In corso Buenos Aires 25 c’è un edificio di fine Ottocento che spicca tra tutti grazie ai suoi colori appariscenti. Per alcuni si tratta di “un pugno in un occhio” in competizione con i capolavori del kitsch mondiale. È un caso di ristrutturazione in cui l’originale è meglio del nuovo?

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

Il «palazzo canarino» di corso Buenos Aires

# Era una casa operaia ottocentesca piuttosto anonima con un solo aspetto particolare

Credits: blog.urbanfile.org

L’edificio, il cui progetto fu presentato il 10 giugno 1864, risale alla fine dell’Ottocento e fu commissionato da Angelo Sesone. Prima dell’intervento che lo ha visto protagonista nel 2015, il palazzo aveva linee semplici, balconcini con ringhiera di ferro, finestre con una cornice dal disegno basico e persiane marroncine. E il colore della sua facciata era quanto di più normale ci si potesse aspettare: il beige era completamente armonizzato con gli edifici circostanti.

Insomma, un modesto caseggiato ottocentesco, una casa operaia come tante altre. Anzi, la sua unica particolarità risiedeva nell’eccezionale lunghezza della facciata: circa 57 metri.

# La metamorfosi: da palazzo anonimo a protagonista del quartiere

Credits: blog.urbanfile.org

Fin da quando sono state tolte le impalcature, è emerso un palazzo completamente diverso rispetto al precedente. Ora, per i suoi colori sgargianti e per gli enormi elementi architettonici e decorativi, è impossibile non notarlo.

La facciata è stata riverniciata con un appariscente “giallo canarino” che illumina tutto il corso, le persiane sono diventate verdi e, per suddividere la facciata, sono state create delle lesene arancioni.

E non è finita qui: è stato aggiunto un piano che è visibile solo grazie a delle decorazioni quadrate e tonde, anche in questo caso arancioni. Ma ciò che è più evidente sono i balconi, moltiplicati rispetto a prima e resi pesanti sia dal cemento armato utilizzato per la loro fabbricazione sia dalla loro esagerata sproporzione rispetto alle finestrelle.

# Un intervento esagerato o un tocco di colore per corso Buenos Aires?

Credits: www.arcipelagomilano.org

L’idea alla base era sicuramente quella di creare qualcosa di più vivo e allegro, un tentativo di “nobilitare” una casa operaia ottocentesca con elementi nuovi. A molti piace questo tocco di colore che rende più vivo il quartiere, anche se per alcuni il risultato finale compete con i “più blasonati capolavori del kitsch mondiale”: dagli alberghi di Las Vegas agli outlet italiani.

Continua la lettura con: Il PALAZZO LIBERTY in TOTAL BLACK, residenti in rivolta: “È un obbrobrio” (immagini)

ALESSIA LONATI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Video: Milano è una città per ricchi?

0

Milano è una città per ricchi? Una domanda che circola sempre più spesso: ma cosa ne pensano i milanesi? Le interviste e i risultati di un sondaggio. 

Il nuovo video di Milano Città Stato: interviste di Sabrina Falanga e Silvia Arosio. Iscriviti al canale su YouTube per i video esclusivi. In coda al video le risposte alla domanda “Che cosa ami di Milano?”

 

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

SILVIA AROSIO

ALTRI VIDEO DEL GIORNO A MILANO:

Come e dove si DIVERTONO i GIOVANI OGGI a MILANO

A MILANO conviene essere UOMO o DONNA?

MILANO senza AUTOMOBILI: è possibile?

SICUREZZA a MILANO: i TRE LUOGHI più TEMUTI

FUGA da MILANO, in quale CITTÀ dell’HINTERLAND vorrebbero andare a vivere i MILANESIDove le MILANESI comprano ABITI di BUONA qualità a POCO PREZZO?Copertina Negozi

L’ESTATE a Milano all’inizio degli anni SESSANTA (a colori)

Le GRIDA nelle STRADE di MILANO (1973)

INFRASTRUTTURE, i 5 GRANDIOSI PROGETTI in arrivo in Italia

L’ADDABAHN, le linee CELERI dell’Adda

Compresenza di veicoli tranviari e metropolitani lungo via Palmanova a Milano (settembre 1970)

Il TRAM di Milano che si crede una METRO

Credit combat tram YT – Tram 7 in sotterranea

La Milano degli anni Sessanta

MILANO è PEGGIORATA in questi ULTIMI ANNI

M1 vs M2, qual è più VELOCE?

ODISSEA sulla GENOVA – VENTIMIGLIA

Com’è la PIZZA dei nuovi DISTRIBUTORI AUTOMATICI di Milano?

In MOTO sulle STRADE più PERICOLOSE di Milano

Vivo solo tra le montagne

Ho riprogettato il biglietto della metro

I metallari di Milano negli anni Ottanta

Come sarà il nuovo PIAZZALE LORETO (Rendering)

La COPPIA che si è trasferita da MILANO per VIVERE in MEZZO a un BOSCO


La TRATTA più LUNGA senza FERMATE della METRO di Milano

Le STRADE SOLARI, la nuova VIA per il futuro di Milano?

La nascita di Milano

Il TUNNEL STRADALE che doveva passare sotto MILANO

Sulla METRO di MILANO nel 1982, l’anno dei MONDIALI

Una GIORNATA in CENTRO a Milano. Con soli 10 EURO. È possibile?

M4 San Babila: MILANO prende il VOLO (foto e video dell’inaugurazione)

VOLANDO sui NAVIGLI di MILANO

Il Naviglio in secca

STAZIONE CENTRALE 1995, com’era trent’anni fa

I TALENTI EMERGENTI sulla SCENA MUSICALE di MILANO

Curiosità e futuro della LINEA VERDE di Milano

MILANO nell’OTTOCENTO

Le tre PIZZE più COSTOSE di Milano

8 progetti del FUTURO della METRO di Milano

La STRADA “TAPPO” di Milano

CHRIS MARTIN (Coldplay) canta OH MIA BELA MADUNINA a San Siro

STEFANIA e le MACCHINE GIGANTI che hanno scavato i TUNNEL della metro 4

“RUBARE è il nostro LAVORO”

La PAURA fa 90. Una notte sulla “linea più pericolosa” di Milano

PERCHE’ VIVI a MILANO?

Il metodo RUMENO per la sicurezza sulla METRO

A bordo di un TAXI VOLANTE

L’EVOLUZIONE di PIAZZA DUOMO nel TEMPO

“Milano è la metafora dell’amore”

I fantasmi di Milano

Emergenza passaporti a Milano

VICOLI SCOMPARSI del centro di Milano

ABBATTERE il TURCHINO per eliminare la NEBBIA e lo SMOG a MILANO

ECCEZZZIUNALE… VERAMENTE, le 7+1 SCENE ICONICHE di un film chiave della commedia italiana

Alla scuola della BIDELLA PENDOLARE da NAPOLI per scoprire la verità

I TRENI della METRO di ogni linea di Milano

AGGRAPPATO al BUS sulla tratta Lodi-sant’Angelo

La via con più DIVIETI DI SOSTA del mondo

MI GUARDO e mi specchio vanitosamente in questi palazzi

Misteri e superstizioni di Milano

Il campanile medievale all’interno di un condominio

VIVAIO e MILANO CITTA’ STATO, le attività per il 2023. Vuoi unirti anche tu?

I mezzi pubblici a Milano negli anni ottanta

FINE ANNO in coda al PANE QUOTIDIANO

Milano – Roma: più veloce in treno o in aereo?

La passerella di Piano sulla M1

Un anno da pendolare sulla Milano Cremona

Dove andavano, cosa facevano i GIOVANI MILANESI nella Milano degli anni ’80

TIBALDI-BOCCONI, la prima stazione della CIRCLE LINE di Milano

La grande nevicata dell’85

La Milano di inizio Novecento

il SUPERATTICO sul tetto della TORRE

M4 – Dateo, la STAZIONE più PROFONDA di Milano

5 angoli INSOLITI da scoprire a MILANO

Un giro sul TurboKart

Il ciclista spericolato

Che cosa pensano i milanesi dei napoletani

Cosa pensano i napoletani di Milano e dei milanesi

3 esperienze gratis da fare nel periodo natalizio a Milano

Quanto spendono gli studenti di Milano?

Il panino più famoso di Milano

In volo sopra i Navigli nascosti

I paninari davanti al Burghy

L’ASFALTO “FERITO” di Milano, la denuncia del comico STORTI

Inaugurazione dell’M4

BAGNI BELLI e GRATIS in CENTRO a Milano

M4: la quiete prima dell’inaugurazione 

L’Italia costruisce la sua Tech Capital

Camminare sul cielo a Milano

Ho aperto un falso ristorante in piazza Duomo

Milano, una città che costruisce METROPOLITANE come nessun’altra

Le tre strade più trafficate di Milano

In TRATTORE in CENTRO a MILANO (scena cult)

Milano ha carenza di posti letto per i senza dimora

Sciare in Porta Nuova

La Ciclabile Umana

Paninari a Milano

Le 10 moto più belle a EICMA

La protesta degli studenti contro la legge anti-rave

Calenda canta Bella Ciao all’Arco della Pace

Quanto paghi d’affitto a Milano

EMO & TRUZZI, i RAGAZZI di MILANO di VENT’ANNI FA

Un milanese a Genova

L’aperitivo più economico a Milano Centro

Milano, risse ai Navigli

Una GIORNATA ALTERNATIVA a Milano

L’arrivo di Totò e Peppino a Milano

Nel regno delle zucche alle porte di Milano

La M4 in anteprima

Cosa succederebbe se scoppiasse una bomba atomica a Milano?

Da DUOMO a LINATE, bus 73 contro METRO 4. Qual è più VELOCE?

48H da LADRO a Milano

Quanto spendo in una settimana a Milano

La trattoria milanese più economica della città

Milano, caldo fuori stagione

Quarto Oggiaro: la periferia che spaventa Milano

Da Milano a Lecco sulla ciclabile

“RE NUDO”: la WOODSTOCK ITALIANA al PARCO LAMBRO. Dove è successo di tutto

Come funziona la linea senza conducente

La Metropolitana Milanese nei secoli

In volo di notte sui grattacieli di Porta Nuova

Le borseggiatrici della metro

Le intrusioni dei maranza

I nuovi poveri di Milano

Ultima corsa della Milano – Limbiate

Le reazioni degli automobilisti al blocca di via Palmanova

Street Style a Milano

Da Milano a Londra con una moto super sportiva

L’incrocio con semaforo rotto e il senso civico dei milanesi

Circle Line: la quasi metropolitana per Milano

La TOP 10 delle cose da vedere vicino a MILANO

NavigaMi, in CROCIERA a MILANO

Avvisi storici sul tram

Cose da NON FARE per trovare una CASA in AFFITTO a Milano

La sfida: di corsa contro la metro

INSEGUO le BORSEGGIATRICI sulla METRO

L’arena di Milano dimenticata da 25 anni

Manzoni occupato contro Giorgia Meloni

Lo show di Moncler in Piazza Duomo

La domenica di Milano vs di Roma

Milano del Futuro: 16+ edifici in arrivo 

Milano alla fine degli ANNI OTTANTA

10 ATTRICI MILANESI che hanno fatto la storia del cinema e del teatro

Tutte le stazioni della metro di Milano in un giorno

Il mio primo mese a Milano: quanto ho speso?

M6 – Il percorso della futura metropolitana di Milano

La mostra più INSTAGRAMMABILE di Milano

Mi sono trasferita a Milano

Gli Ultras della Dinamo Zagabria in giro per Milano

Tour dei chiostri notturni di Milano

Evoluzione animata della metro di Milano

Milano e Vincenzo

I locali più instagrammabili di Milanoa

DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

IL MODO PIU’ ECONOMICO DI MANGIARE A MILANO

Lezioni di danza in Piazza Duomo

Lo spot della Milano da Bere

LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Il «condominio più grande del mondo»: ospita 18.000 persone

0
Credit themindicircle-andreyvasiliskov - Condominio più grande del mondo

Il complesso residenziale da record è stato pensato per consentire una buona vita sociale agli inquilini, con spazi per la convivialità, mettendo anche a diposizione tutti i servizi principali. Paradiso o incubo? 

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

Il «condominio più grande del mondo»: ospita 18.000 persone

# Alto 25 piani, 3.708 appartamenti, 35 ingressi 

Credit themindicircle-andreyvasiliskov – Condominio più grande del mondo dal basso

Il complesso residenziale, soprannominato “Cheloveinik” (che significa “umano”) conta 25 piani, 35 ingressi e ben 3.708 appartamenti, prevalentemente con due camere da letto. In media ci sono da quattro a sei appartamenti su ogni piano e ogni sezione contiene quattro ascensori veloci. Terminato nel 2015, al suo interno ci vivono 18.000 persone e la sua imponenza colpisce chiunque lo veda dalla strada. 

Leggi anche: Completato il CONDOMINIO più ALTO dell’Unione Europea: ecco dove si trova

# Ci sono tutti i servizi per gli inquilini

Credit themindicircle-andreyvasiliskov – Condominio più grande del mondo

Pensato per consentire agli inquilini di vivere una buona vita sociale, ci sono dei balconi pubblici dove le persone si possono incontrare e fare quattro chiacchiere, questo condominio mette a disposizione tutti i servizi per la comunità senza necessità di spostarsi. L’intero primo piano è in locazione a imprese, con negozi di alimentari, barbieri, bar, centri sportivi e molto altro. Nemmeno il parcheggio è un problema. I difetti principali sono l’assenza di aree verdi o parchi e l’estetica del condominio che lascia parecchio a desiderare.

Leggi anche: Il più bel condominio del MONDO è l’ “ALBERO BIANCO” (Fotogallery)

# Si trova nella periferia di San Pietroburgo

Credits islandworks -pixabay – San Pietroburgo

Il complesso residenziale si trova a 50 minuti dal centro di San Pietroburgo, prendendo la metropolitana. Ne servono 25 minuti per arrivare alla stazione più vicina e altrettanti per fare le sei fermate con destinazione Piazza Sennaya nel cuore della metropoli russa.

Continua la lettura con: I GRATTACIELI RESIDENZIALI più ALTI d’Italia: Milano al TOP ma QUANTO COSTA viverci?

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

10 cose che non sai dei parrucchieri cinesi di Milano… e che non ha mai avuto il coraggio di chiedere

0
Parrucchiere cinese

Una esperienza tipica da provare a Milano.

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

10 cose che non sai dei parrucchieri cinesi di Milano… e che non ha mai avuto il coraggio di chiedere

https://nontiperdere.com/

#1 Il saluto è ‘piiiiiiiegaaaaa’

Appena entri non dicono ‘ciao’ o ‘buongiorno’, bensì ‘piiiiiiiegaaaaa’, che è la traduzione di “Buongiorno, vuole farsi una piega?”. Gentili e accoglienti, a loro non interessa chi sei, le tue origini o che ore sono: accolgono tutti allo stesso modo.

#2 Di poche parole… italiane

Se fai qualche domanda o cerchi di aprire un dialogo, la risposta sarà sempre a monosillabi: ‘sì’, ‘no’, ‘lisci’, ‘mossi’, ‘piastra’, ‘tagliare’, ‘balsamo’. Poche chiacchiere, l’obiettivo è finire il servizio più in fretta possibile. Ebbene sì, i parrucchieri cinesi sono molto più veloci dei parrucchieri italiani… anche perché non si perdono in chiacchiere!

#3 Tra loro ‘sparlano in cinese’

Da un lato non danno confidenza al cliente, dall’altro si assiste a lunghi dialoghi in cinese tra di loro. (Si assiste perché ovviamente non si comprende). Cosa si staranno dicendo tra risatine e battute mentre il più giovane ti sta facendo la piega? La sensazione è che ti prendano in giro.

#4 Musica cinese a palla

Incomprensibile ma, se la playlist è partita… ormai sei in Cina! Qualsiasi parrucchiere cinese, infatti, non trasmette radio italiane, ma canzoni cinesi. Se ci aggiungi i poster manga sulle pareti, le luci colorate delle vetrine e gattini che si muovono sulla cassa, il risultato è un viaggio nel far-east!

#5 Gli uomini hanno le unghie lunghe

Attenzione! Se la manicure è un servizio offerto da quasi tutti i parrucchieri cinesi di Milano, per loro la cura delle mani sembra non essere importante! Noterai che il personale (quasi sempre tutto maschile), ha le unghie lunghe. Qualcuno le definisce ‘utili’ al lavoro di parrucchiere…!?

parrucchieri cinesi

#6 Il cavallo di battaglia è il liscio

Tinta, taglio, piega, permanente: i parrucchieri cinesi hanno imparato a fare tutto, ma il loro cavallo di battaglia è il ‘liscio’ o meglio ‘liscio spaghetto’. Anche con i ricci più crespi del mondo, loro sapranno trasformarli in veri spaghetti!

#7 O Millennials o anziani

Strano da dire, ma nei parrucchieri cinesi il target è polarizzato: da un lato i teen, i millennials, i Gen Z, dall’altro over 60 e nonnine. Il ceto medio milanese è ancora disposto a pagare più di 25 euro per una piega.

#8 Orario: sono sempre aperti

Se cerchi un parrucchiere cinese alle 20 di sera, la domenica o il giorno di Pasqua, stai pur certo di trovarne uno aperto. Per chi fa vita da ufficio, il desiderio di una piega serale – senza spostarsi in un centro commerciale – dal parrucchiere cinese è sempre esaudito.

#9 Prezzo: bassi ma poco chiari

Se in media una piega costa tra gli 8€ e i 10€, alla cassa ci sono sempre sorprese. I 2 € dello shampo di marca, i 3€ del balsamo o i 5€ della tinta senza ammoniaca. Se chiedi spiegazioni ti senti come se stessi facendo le pulci per un servizio che stai già sottopagando. Sappi che spesso arrotondano volontariamente!

#10 No bancomat e scontrini

Attenzione! Se pensi di poter pagare con bancomat, alcuni ti risponderanno che non ce l’hanno! Altri che non funziona. Vai prima a prelevare oppure fatteli portare da un’amica. 

Continua la lettura con: Come riconoscere subito chi fa parte della UPPER CLASS di Milano

MILANO CITTA’ STATO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

 

5 cose che i milanesi non sopportano di Milano

0

Vivere a Milano significa amarne i pregi, e accettarne i difetti. Ma quali sono le cose che più odiano i milanesi della loro città?

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

5 cose che i milanesi non sopportano di Milano

Milanese non è chi è nato a Milano. Milanese è chi questa città la ama per tutti i suoi pregi e… con tutti i suoi difetti. Perché, diciamocelo, anche qui c’è ancora tanto lavoro da fare prima che diventi una città davvero perfetta. Proprio per questo, dopo una vita passata tra imbruttiti che scimmiottano “figa e fatturato” e tante altre fastidiosissime cose, ho deciso di elencare le cose che i milanesi non sopportano della loro città.

#1 Il traffico

credit: chiamamilano.it

Questo è uno di quelli stereotipi basati su fatti realmente accaduti. Si perché se Milano è conosciuta per essere la città della velocità e della vitalità, durante le ore di punta le strade è come se si riempissero di una sostanza melmosa che mette tutti in moviola. Il milanese è abituato ad andare a 100 km/h per tutto il giorno e poi si ritrova improvvisamente a dover uscire da una palude stradale… non veniteci a dire che siamo nervosi e che suoniamo il clacson senza motivo, sono gli effetti collaterali del traffico. E sono molto indesiderati.

#2 L’aria

Credits: giornaledeinavigli.it – Smog a Milano

Ogni anno quando parto per le vacanze i miei polmoni è come se si dimenticassero dello smog milanese, passano settimane felici e depurati. E’ il ritorno il problema, e non credo solo il mio: quando si torna a Milano dopo un periodo di dieta detox polmonare, improvvisamente la città ti ricorda che qui la dieta inizia sempre lunedì. Sembra che si stiano facendo miglioramenti, che il lunedì di “dieta polmonare” sia finalmente vicino… e invece no. Fast food per i polmoni di tutti. In fin dei conti si potrebbe dire che vivere a Milano è un po’ come vendere i polmoni al diavolo, la città ti dà tutto ma si prende i polmoni.

#3 L’imbruttitismo

credit: ilmilaneseimbruttito.it

Milano si divide in due grandi tipologie di milanesi: gli imbruttiti e i milanesi autentici. Attenzione però, perché con milanese autentico non si intende qualcuno che ha il DNA meneghino, ma tutti gli abitanti di Milano che non si sono fatti snaturare da stereotipi che altri ci hanno attribuito. La figura dell’imbruttito che pensa solo a “figa e fatturato” rappresentava una piccolissima percentuale dei milanesi, oggi è una maschera indossata da molti. Ma vi svelo un segreto: al milanese autentico queste maschere non piacciono.

#4 I fighetti

Credits: shuteerstock.com
snob

Siamo la città più snob d’Italia, su questo non c’è dubbio. Ma perché al milanese piace distinguersi (questo lo approfondiremo al punto #5) e vivere una vita ricca di emozioni… come se fossimo sulla cima di una montagna. Però non sopportiamo essere definiti “fighetti”, perché il vero milanese è pronto a scendere a mani nude dalla sua montagna per aiutare qualcuno in difficoltà. Insomma, inutile negare che ci piace pensare di vivere over the top, ma solo gli imbruttiti non scendono mai. 

#5 Conformismo

Ultimo punto ma non certamente meno importante. Milano è la città più eterogenea e ricca di diversità d’Italia ed è proprio questo il nostro punto di forza. Chi cerca di essere uguale a tutti gli altri senza portare qualcosa di nuovo o di diverso sta facendo un clamoroso autogol. Se Milano fosse una squadra di calcio potremmo dire che chi si omologa e indossa una maschera (riferimenti puramente casuali, non sto parlando del punto #3…), sta inconsapevolmente favorendo la squadra avversaria. I milanesi che hanno a cuore il futuro di questa città remano conto il conformismo, e non sopportano chi cerca di farci perdere la partita.

Leggi anche: I CIRCOLI più TIPICI di MILANO

ROSITA GIULIANO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

M1 e le altre: le novità della metro di Milano attese per il 2025

0
MM - Milano Limbiate

Ormai il completamento della M4 è un lontano ricordo. Arriva il tempo di guardare a cosa bolle in pentola per il 2025 in tema di metropolitane. Non solo: ci sono altre importanti infrastrutture che inizieranno o proseguiranno i lavori. Vediamo quali nel dettaglio.

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

M1 e le altre: le novità della metro di Milano attese per il 2025

#1 Avvio dei lavori per il prolungamento M1 Bisceglie-Quartiere degli Olmi: 3 fermate e 3,3 km di estensione

Comune di Milano – Prolungamento Bisceglie-Quartiere degli Olmi

C’è attesa per l’esito del secondo bando di gara, dopo il flop del primo, per trovare l’azienda a cui assegnare i lavori del prolungamento della M1 a ovest. A febbraio è prevista la chiusura delle buste e i lavori potrebbero partire entro la fine del 2025, con inaugurazione possibile nel 2031. Stiamo parlando di un tracciato di 3,3 km e 3 stazioni, dal capolinea di Bisceglie, quelle di Parri-Valsesia, Baggio e Olmi, tutte interrate e all’interno del territorio comunale. Il nuovo tragitto aggiunto ai 4,46 chilometri del ramo di linea già in esercizio fra le stazioni Pagano e Bisceglie, comprendente 7 stazioni, consentirà di raggiungere uno sviluppo complessivo di circa 8 chilometri e 10 stazioni. Previsto un deposito oltre alla Tangenziale Ovest, al confine con Settimo Milanese ma sempre nel Comune di Milano.

#2 Ripresa dei cantieri per il prolungamento nord della M1 Sesto F.S. – Monza Bettola M1: inaugurazione possibile nel 2029

M1 Monza

Altri lavori che dovrebbero partire, o meglio ripartire, sono quelli per l’estensione della M1 a nord di 1,9 km e 2 fermate: Sesto Restellone e Cinisello/Monza Bettola. I cantieri hanno subito numerosi stop dal loro avvio 14 anni fa. Tra i motivi di questa agonia la riprogettazione del tracciato, il fallimento di aziende, la pandemia, la mancanza di fondi e infine la rinuncia dell’ultima impresa incaricata. Recuperati gli extra costi arriva ora in soccorso dell’opera il bando pubblicato per l’estensione della linea ad ovest. Tra le opzioni previste, esercitabili in modo discrezionale da parte del Comune di Milano, ci sono infatti la costruzione del deposito ai confini con Settimo Milanese e il completamento dell’estensione della linea verso Monza. In caso di successo del bando il cantieri dovrebbero tornare a pieno regime per la fine del 2025 e concludersi entro il 2029.

#3 Partenza dei cantieri per l’estensione a nord della M5 da Bignami – Monza Polo Istituzionale: apertura non prima del 2033

Credits: Urbanfile – M5 Bignami-Monza

Altro cantiere che attende di essere sbloccato è quello relativo al prolungamento della linea M5 a nord da Bignami a Monza Polo Istituzionale. Un tracciato di 13 km, che raddoppio la linea attuale, e 11 fermate: 4 a Cinisello Balsamo e 7 a Monza. Dopo lo stanziamento di 300 milioni di extra costi nell’ultima finanziaria, spalmati dal 2027 al 2036, ne mancherebbero circa 100 per la copertura integrale a carico degli enti interessati: Regione Lombardia, Comune di Milano e gli altri comuni. Si attende comunque a breve la pubblicazione del bando, sui cui sta lavorando MM, per far partire i cantieri entro la fine del 2025 o al più tardi all’inizio del 2026. La durata dei lavori è stimata in 7 anni, ma la distribuzione delle risorse fino al 2036 potrebbe far slittare ulteriormente l’inaugurazione integrale dell’opera.

Ma ci sono importanti novità anche per i tram.

#4 Il tram 24 viene prolungato fino allo IEO

MM – Tram 24 fino allo IEO

A breve è attesa la partenza di cantieri per prolungare il percorso del tram 24 dall’attuale capolinea di Selvanesco allo IEO, servendo anche il quartiere di Macconago, dove è previsto il nuovo anello tranviario. In totale 1,1 km e 1 fermata, con passerella pedonale provvista di ascensore per collegare gli edifici dell’istituto ospedaliero posti ai due lato opposti di via Ripamonti.

MM – Tram 24

I binari vengono fatti procedere dall’anello finale a sud della città fino alla nuova fermata passando attraverso il parterre verde e alberato realizzato appositamente allo scopo del passaggio del tram quando via Ripamonti è stata riqualificata. Sui 119 alberi rimossi, 84 trapiantati al parco Agricolo Urbano del Ticinello, al parco-quartiere ‘Le Terrazze’, lungo via Ripamonti, in via Virgilio Ferrari – incrocio via Quaranta e lungo la pista ciclabile di via Idro. Al posto dei 30 che non sarà possibile ripiantare, ne sono previsti 53 nuovi da mettere a dimora nei pressi dell’attuale capolinea Vigentino e lungo il nuovo anello tranviario di inversione. La durata dei lavori è stimata in un anno e 8 mesi e dovrebbero terminare quindi entro la fine del 2026. 

#5 Al via la rinascita della Milano-Limbiate

MM – Milano Limbiate

In tutto 19 fermate per un tracciato di 11,70 km che attraversa i comuni di Milano, Cormano, Paderno Dugnano, Varedo, Limbiate e con una fermata in quello di Senago. Si tratta della trasformazione della vecchia tranvia Milano-Limbiate, il cui servizio è stato sospeso alla fine del 2022 e sostituito da bus, in metrotranvia. Si prevede l’utilizzo  per alcuni tratti della sede tranviaria attuale, adiacente alla strada, e per altri tratti lo spostamento della sede al centro della sezione stradale con la separazione della carreggiata originaria in due carreggiate separate per direzione. La lunghezza utile complessiva dei tratti a doppio binario è di 3,54 km.

Il bando di gara è stato assegnato a Generale Costruzioni Ferroviarie Spa, quale mandataria di una associazione temporanea di imprese che comprende Vitali Spa, Generale Costruzioni Ferroviarie Elettriche Spa, Salcef Spa e Project automation Spa. I cantieri dovrebbero partire entro la prima parte del 2025, per una durata complessiva di 4 anni contando anche i tempi per la produzione del progetto esecutivo.

#6 Prosegue la realizzazione della Metrotranvia Interquartiere Nord

Metrotranvia Interquartiere Nord

Proseguono invece i lavori per realizzazione la Metrotranvia Interquartiere Nord, lunga circa 14 chilometri e che andrà a collegare tutti i quartieri situati ben oltre la circonvallazione. Un tracciato tangenziale in prevalenza in sede protetta che mette in collegamento tutte le metropolitane eccetto la M4: la M2 a Cascina Gobba, la M3 ad Affori, la M5 a Bicocca e la M1 a Precotto, a cui si aggiungono la tranvia 4 verso Seregno e le stazioni dei treni regionali e suburbani a Greco Pirelli, Villapizzone Fs e Certosa Fs.

La linea connette anche diversi punti nevralgici per i servizi dei cittadini come l’Università Bicocca e l’Ospedale Niguarda. Entro l’estate 2026 è previsto il completamento delle tratte che uniscono Cascina Gobba M2 all’Ospedale di Niguarda e la tratta Piazza Bausan-Villapizzone. In fase di progettazione le due rimanenti: dall’ospedale di Niguarda e via Durando e tra Villapizzone e Stazione Certosa FS.

Leggi anche: Semaforo VERDE per la METROTRANVIA 7, la “rivoluzione urbana” che collega tutte le METRO di MILANO

#7 Avanza la costruzione della metrotranvia Milano-Seregno

Metrotranvia Milano-Seregno Fs

Avanza seppur con qualche in tempo anche la realizzazione della metrotranvia Milano-Seregno Fs, che riqualifica la vecchia tranvia allungandola oltre Desio. La lunghezza del tracciato è di 14,3 chilometri, con 25 fermate distanti tra loro in media 540 metri e otto comuni attraversati: Milano, Bresso, Cormano, Cusano Milanino, Paderno Dugnano, Nova Milanese, Desio e Seregno fino alla stazione per i collegamenti con Saronno, Como, Carnate e Monza. Dal Parco Nord a Calderara a doppio binario, da Calderara a Seregno FS binario singolo con raddoppio agli incroci. La linea sarà connessa alla stazione Seregno a nord, a Milano Maciachini M3 sud e Niguarda la nuova metrotranvia Cascina Gobba-Certosa. I lavori sono ufficialmente partiti a maggio 2023, con una durata stimata in 38 mesi. A seguito dello stop di circa 12 mesi dei cantieri l’opera difficilmente sarà pronta entro la fine del 2026.

Leggi anche: Metrotranvia della Brianza: per ora l’unico record è il ritardo

Continua la lettura con: Da Monza ad Opera, da Corsico a Paullo: le ultime novità sulle 9 estensioni della metro a Milano

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Video: questi erano i mezzi pubblici sulle strade della Milano degli anni Ottanta

0

Com’era il traffico dei mezzi pubblici a Milano negli anni ’80? Video del Paninaro

Per il video clicca sull’immagine oppure clicca qui: Video Mezzi Pubblici Milano anni ’80

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

Continua la lettura con: Non riesco più a CAPIRE questa città…

MILANO CITTA’ STATO

ALTRI VIDEO DEL GIORNO A MILANO:

FINE ANNO in coda al PANE QUOTIDIANO

Milano – Roma: più veloce in treno o in aereo?

La passerella di Piano sulla M1

Un anno da pendolare sulla Milano Cremona

Dove andavano, cosa facevano i GIOVANI MILANESI nella Milano degli anni ’80

TIBALDI-BOCCONI, la prima stazione della CIRCLE LINE di Milano

La grande nevicata dell’85

La Milano di inizio Novecento

il SUPERATTICO sul tetto della TORRE

M4 – Dateo, la STAZIONE più PROFONDA di Milano

5 angoli INSOLITI da scoprire a MILANO

Un giro sul TurboKart

Il ciclista spericolato

Che cosa pensano i milanesi dei napoletani

Cosa pensano i napoletani di Milano e dei milanesi

3 esperienze gratis da fare nel periodo natalizio a Milano

Quanto spendono gli studenti di Milano?

Il panino più famoso di Milano

In volo sopra i Navigli nascosti

I paninari davanti al Burghy

L’ASFALTO “FERITO” di Milano, la denuncia del comico STORTI

Inaugurazione dell’M4

M4: la quiete prima dell’inaugurazione 

L’Italia costruisce la sua Tech Capital

Camminare sul cielo a Milano

Ho aperto un falso ristorante in piazza Duomo

Milano, una città che costruisce METROPOLITANE come nessun’altra

Le tre strade più trafficate di Milano

In TRATTORE in CENTRO a MILANO (scena cult)

Milano ha carenza di posti letto per i senza dimora

Sciare in Porta Nuova

La Ciclabile Umana

Le 10 moto più belle a EICMA

La protesta degli studenti contro la legge anti-rave

Calenda canta Bella Ciao all’Arco della Pace

Quanto paghi d’affitto a Milano

Un milanese a Genova

L’aperitivo più economico a Milano Centro

Milano, risse ai Navigli

L’arrivo di Totò e Peppino a Milano

Nel regno delle zucche alle porte di Milano

La M4 in anteprima

Cosa succederebbe se scoppiasse una bomba atomica a Milano?

48H da LADRO a Milano

Quanto spendo in una settimana a Milano

La trattoria milanese più economica della città

Milano, caldo fuori stagione

Quarto Oggiaro: la periferia che spaventa Milano

Da Milano a Lecco sulla ciclabile

Come funziona la linea senza conducente

La Metropolitana Milanese nei secoli

In volo di notte sui grattacieli di Porta Nuova

Le borseggiatrici della metro

Le intrusioni dei maranza

I nuovi poveri di Milano

Ultima corsa della Milano – Limbiate

Le reazioni degli automobilisti al blocca di via Palmanova

Street Style a Milano

Da Milano a Londra con una moto super sportiva

L’incrocio con semaforo rotto e il senso civico dei milanesi

Circle Line: la quasi metropolitana per Milano

Avvisi storici sul tram

La sfida: di corsa contro la metro

L’arena di Milano dimenticata da 25 anni

Manzoni occupato contro Giorgia Meloni

Lo show di Moncler in Piazza Duomo

La domenica di Milano vs di Roma

Milano del Futuro: 16+ edifici in arrivo 

Tutte le stazioni della metro di Milano in un giorno

Il mio primo mese a Milano: quanto ho speso?

M6 – Il percorso della futura metropolitana di Milano

La mostra più INSTAGRAMMABILE di Milano

Mi sono trasferita a Milano

Gli Ultras della Dinamo Zagabria in giro per Milano

Tour dei chiostri notturni di Milano

Evoluzione animata della metro di Milano

Milano e Vincenzo

I locali più instagrammabili di Milanoa

DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

IL MODO PIU’ ECONOMICO DI MANGIARE A MILANO

Lezioni di danza in Piazza Duomo

Lo spot della Milano da Bere

LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La più antica stazione della metro al mondo

0
Credits themindcircle - Immagine d'epoca Baker street station

Ha visto passare addirittura i treni a vapore. Dove si trova e da quanti anni è in funzione.

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

La più antica stazione della metro al mondo

# La stazione è in funzione da 160 anni

@9436196-kev-pixabay – Baker street station

La stazione metropolitana più antica al mondo non poteva che trovarsi a Londra: è la Baker Street Station. Si tratta di una delle stazioni originarie della Metropolitan Line, la prima linea inaugurata al mondo (metro e altri termini simili prendono da qui infatti il loro nome) il 10 gennaio 1863 con un servizio inizialmente di treni a vapore. Questa fermata con 160 anni di storia si trova all’incrocio tra Baker Street e Marylebone Road a Westminster ed è l’ultima in sotterranea prima dell’emersione dei binari in superficie a Finchley Road.

Leggi anche: Le 10 METROPOLITANE da RECORD MONDIALE

# Il tracciato originale della Metropolitan Line è servito oggi anche da altre linee

themindcircle – Immagine d’epoca Baker street station

Del tracciato originale della Metropolitana Line solo una parte è oggi utilizzato da questa linea, nella sua estensione a nord di Baker Street che va fino ad Aldgate e corre negli stessi tunnel datati 1863. Il resto è servito dalla linea Hammersmith & City, dalla linea District, dalla linea Circle e dalla East London Line della Overground.

 

Continua la lettura con: La città che ha COSTRUITO una linea della METRO ma non l’ha MAI APERTA 

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

Berlino contro la noia del semaforo rosso. Da portare a Milano?

0
Quello che non sapevi FB - Proiezioni artistiche al semaforo a Berlino

L’attesa al semaforo rosso è spesso snervante, sia per autisti che per pedoni. Ci sono città che stanno escogitando sistemi per renderla un’esperienza più avvincente. Questa è l’iniziativa messa in campo da Berlino: dove si potrebbe sperimentarla a Milano?

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

Berlino contro la noia del semaforo rosso. Da portare a Milano?

# Si passa il 20% del proprio tempo fermi al semaforo rosso

Credits Andrea Cherchi – Traffico centro Milano

Sulle strade di Milano circolano ogni giorno 2 milioni di persone tra automobilisti e pedoni. La National Association of City Transportation Officials ha calcolato che durante gli spostamenti quasi il 20% del tempo che le persone impiegano nel loro tragitto lo passano fermi al semaforo. Si tratta di un piccolo buco nero di perdita di tempo che molto spesso porta le persone a tirar fuori il proprio cellulare per ingannare la noia, con gli automobilisti a distrarsi dalla strada e i pedoni a disconnettersi dall’ambiente circostante.

# Come Berlino sta combattendo la noia dell’attesa

Quello che non sapevi FB – Proiezioni artistiche al semaforo a Berlino

L’attesa però può essere usata per offrire ai cittadini un momento di svago e riflessione, cercando così di sfruttare a proprio vantaggio questa attesa: questo è l’intento di Berlino. L’obiettivo è di combattere la noia dell’attesa ai semafori rossi grazie a speciali impianti semaforici che proiettano colori e immagini sui passaggi pedonali trasformandoli in una tela urbana. Si tratta di immagini artistiche con colori e figure astratte, di libera interpretazione da parte dell’utente, che trasformano l’attesa in una mostra a cielo aperto improvvisata.

Ph. @bellboww IG

L’intento è di offrire quegli stessi stimoli che le persone ricercano sul telefono attraverso la proiezione di immagini per trasformare l’attesa in un momento speciale di riflessione e stupore. Inoltre, così facendo si riesce a dare spazio agli artisti di far conoscere la propria arte ad un gruppo ampio di spettatori.

# Dove si potrebbe sperimentare a Milano?

Primo semaforo

A Milano si può prendere spunto da questa idea e sperimentarla, ad esempio, proprio in corrispondenza dell’area in cui era stato installato il primo semaforo d’Italia nei pressi di piazza Duomo.

Maps – Semafori zona Duomo, via Orefici e via Torino

Sarebbe un modo sia per celebrarne il centenario, che cade proprio nel 2025, ma anche perché si tratta di un punto di Milano congestionato dal traffico e quindi pieno di automobilisti e pedoni molto spesso irritati, dai quali si potrebbe avere un feedback sull’iniziativa in maniera molto efficacie e tempestiva.

In alternativa o in aggiunta, si può provare anche in zona Città Studi, un quartiere attraversato a piedi ogni giorno da tantissimi studenti, i quali potrebbero essere dei soggetti perfetti per un test in quanto sempre di corsa e molto spesso distratti dalle mille cose da fare. Non solo: potrebbe essere un campo di sperimentazione per artisti e studenti di Milano. 

In ogni caso si tratta di un’iniziativa che può concretamente trasformare attraverso l’arte ogni angolo della città e che può riuscire a connettere i milanesi tra di loro e con l’ambiente che li circonda evitando di disconnetterci, ma di avvicinarci tra di noi.

Continua la lettura con: Vienna, Berlino, Copenaghen: il problema degli affitti lo hanno risolto così

MARTA BERARDI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La rivoluzione dei ragazzi del Porta: «No a studenti di serie B!»

1

Siamo entrati nell’epoca dei diritti a pagamento. Ma c’è chi dice no. Come i ragazzi del Porta.

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

La rivoluzione dei ragazzi del Porta: «No a studenti di serie B!»

# Tutti possono stare qui… ma con libertà diverse

La Milano di oggi è un po’ ipocrita. Ufficialmente si dichiara inclusiva, la Milano delle porte aperte, del venite tutti qui. Di fatto però è la Milano che una volta che si ritrovano tutti qui, assegna diritti e libertà differenti in base ai soldi. 

Se hai una macchina dell’ultima generazione e vivi in una bella casa del centro i tuoi diritti sono all inclusive: puoi girare ovunque liberamente. Gratis. Se sei un po’ più povero e non ti puoi permettere una bella casa in centro, per entrare anche tu in centro devi pagare. Ma fermandoti al massimo due ore. Se, infine, sei ancora più povero e disgraziatamente abiti fuori dalla città, allora con la tua vecchia auto non puoi neanche più circolare.

Tutti possono stare qui, ma se non hai abbastanza soldi ti vengono tolti anche delle libertà fondamentali, come quello di vivere la città come gli altri. O di vivere la scuola. Già, perché questi diritti differenziati, da società divisa in caste, forse c’è chi pensa che prima lo si impara meglio è: questa finta apertura, questa ipocrisia a Milano inizia ad entrare anche nelle scuole. Raccontiamo oggi la situazione del Carlo Porta: scuola ufficialmente pubblica, tra le migliori di Milano, dove tutti sono uguali ma in realtà anche qua c’è chi è meno uguale degli altri, come ci raccontano gli studenti che da tre giorni stanno manifestando. Una protesta di cui personalmente apprezzo un elemento: che anche se il provvedimento punisce solo alcuni studenti meno fortunati, tutta la comunità studentesca si sta battendo assieme per evitare che ci sia qualcuno di loro retrocesso in serie B. Non per motivi di condotta o di resa scolastica. Ma per la situazione economica dei genitori. 

# «Combattiamo contro una discriminazione che non dovrebbe avere spazio in una scuola: chi non paga il “contributo volontario” viene escluso da gite e laboratori»

Questa la testimonianza di Manuel D’Agostino, studente del Carlo Porta. 

«Da tre giorni, noi studenti dell’Istituto Carlo Porta di Milano siamo fuori dalla nostra scuola a protestare, e non perché vogliamo saltare le lezioni o per un capriccio giovanile. Siamo qui per qualcosa di molto più grande: per difendere il nostro diritto all’istruzione e per combattere una discriminazione che non dovrebbe avere spazio in un luogo che dovrebbe essere di crescita, inclusione e pari opportunità.
La scuola è stata pensata per essere accessibile a tutti, indipendentemente dal reddito, ma oggi sembra trasformarsi sempre di più in un sistema che premia solo chi può permetterselo. Il cosiddetto “contributo volontario”, che di volontario ormai ha solo il nome, è diventato una vera e propria tassa che divide gli studenti in due categorie: quelli che pagano e quelli che, non potendo farlo, subiscono umiliazioni e discriminazioni.
(…)
Chi non paga viene escluso da gite e laboratori, esperienze che non sono un lusso, ma una parte fondamentale del nostro percorso educativo. Ci è
stato detto che la scuola ci prepara alla vita, ma come può farlo se non offre a tutti
le stesse opportunità? 
(…)
Questa protesta non è solo contro il sistema della nostra scuola, ma contro un modello più grande che trasforma l’istruzione in un privilegio. Non possiamo più accettare che chi non paga venga escluso, umiliato, lasciato indietro. Non possiamo accettare che le disuguaglianze economiche entrino nelle aule e decidano chi merita di partecipare e chi no.
Oggi non stiamo solo chiedendo risposte. Stiamo lottando per un cambiamento reale. La scuola non deve mai essere un luogo dove il denaro determina il valore di uno studente. Deve essere il luogo dove tutti, indipendentemente dalla propria situazione economica, possono imparare, crescere e costruire il proprio futuro. Siamo qui per dire basta. Non ci fermeremo finché la scuola non tornerà a essere ciò che dovrebbe essere: un diritto, non un privilegio.»

# Il primo dovere dell’autorità: governare una comunità unita, non dividerla in caste

Cosa fare, dunque, quando l’autorità ci sembra comportarsi in modo ingiusto, quando calpesta dei diritti fondamentali? Abbassare la testa oppure sollevarla per far valere le proprie ragioni? Forse è questa la lezione più importante che stanno imparando i ragazzi: più potere significa più responsabilità. E la prima responsabilità del potere è di non dividere la comunità in cittadini, o studenti, di serie A e di serie B. Una cosa che va capita soprattutto da chi è in serie A, che proprio per la sua posizione di privilegio deve dimostrare la grandezza d’animo di difendere i diritti di base a quelli a cui vengono tolti. 

Continua la lettura con: Visita a Londra: cosa portare della loro metro a Milano?

ALESSANDRA GURRIERI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

I palazzi insudiciati di Milano: è ora di fare qualcosa

0
Condominio imbrattato

Dopo ogni vacanza all’estero un motivo di sconforto al rientro è rivedere a Milano lo scempio dei palazzi imbrattati da tag, scritte e altre oscenità. Un fenomeno molto sottovalutato da media e amministrazione pubblica ma che, purtroppo, viene notato da cittadini e turisti. 

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

I palazzi insudiciati di Milano: è ora di fare qualcosa

# Milano e lo scenario squallido da favela latino-americana

Condominio imbrattato

La difficoltà di poveri disadattati di esprimere del malessere o la loro immatura vena artistica repressa, invece di darsi da fare imparando l’arte in un laboratorio oppure risolvere il proprio disagio sul lettino di uno specialista, purtroppo si riversa sulle facciate delle case, dei monumenti, delle fermate della metro.

Degrado Vetra 3 – La basilica imbrattata urbanfile.org

Agevolati da un clima istituzionale che li agevola nel vizio: la legislazione italiana è in generale molto tollerante verso crimini molto più gravi, figuriamoci verso i graffitari tanto più se minorenni…le sanzioni sono praticamente nulle.

# Cosa potrebbe fare il Comune?

Emiliano Orsi Fb – Degrado Darsena

Cosa potrebbe fare il Comune? Qualcosa deve farlo perché la capitale del design, la città che punta a produrre bellezza, non può ridursi a un simile scempio. Forse si dovrebbe istituire un gruppo di vigili pronti ad intervenire in casi di flagranza, accordi con istituti di vigilanza e più telecamere, sicuramente vogliamo evidenziare questa piaga che fa spendere cifre ingenti ai proprietari di casa. Spesso si rinuncia a ripulire per evitare un costoso intervento che si rivela poi inutile. Lo scenario che si presenta è però davvero squallido, da favela latino americana: Milano merita maggior decoro.

Continua la lettura con: Le buche sull’asfalto

ANDREA URBANO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

Milano e Londra, così lontane, così vicine: si possono definire città gemelle?

0
Fabio Marcomin - Locale Covent Garden

Potrebbero essere gemelle Milano e Londra? Vediamo dove esistono delle affinità e dove invece non c’è niente o poco da spartire.

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

Milano e Londra, così lontane, così vicine: si possono definire città gemelle?

Perchè sì

# Per l’atmosfera internazionale che si respira 

Fabio Marcomin – Piccadilly Circus

Per la mutinietnicità integrata, incorporata nel tessuto cittadino. Colori, mescolanza, vitale energia di razze diverse che convivono in armonia senza troppe difficoltà. Basta inserirsi nel contesto cittadino e fare, lottare per sentirsi parte e stare in mezzo a tutto e tutti.

# Per i negozi, soprattutto quelli identitari e di quartiere

Fabio Marcomin – Locale Covent Garden

Quelli che raccontano l’anima della città, come le botteghe storiche di Milano o i pub caratteristici di Londra. Viva le panetterie, i pub dove scorrono fiumi di birra, le botteghe artigianali e tutto quanto rende una città non troppo schiava della globalizzazione ma non per questo con lo sguardo al passato. Anzi.

# Per la capacità di guardare al futuro

Ph. @dmanlondon_ IG

Piegandosi ad esso con l’intenzione di migliorare in termini di offerta turistica e collegamenti nei trasporti. In entrambe si respira aria frizzante, energica, che coinvolge e spinge a fare, camminare, ideare, produrre, stare al mondo in modo disinvolto e disincantato.

# Per il cibo multietnico di qualità

Fabio Marcomin – Chinatown Londra

In entrambi i casi consente di sentirsi parte del mondo stando a tavola. La Chinatown londinese, per esempio, è molto più grande di quella milanese. Offre cibo buonissimo in ogni angolo così come altri quartieri a matrice indiana piuttosto che araba, non tradiscono il turista nella loro offerta culinaria tipica.

# Per energia, carica vitale, quartieri con una forte identità

Fabio Marcomin – Notthing Hill

Tra questi ci sono South Kensington, Notthing Hill o la vivacissima Brick Lane. A Milano uno dei quartieri più fortemente identitari è sicuramente Brera per esempio e forse bisognerebbe incentivare ulteriormente le forti identità di ciascun quartiere diverso ognuno per caratteristiche proprie: penso a Nolo con le sue bottegucce o a Porta Nuova con la sua propensione al futuro. 

# Per la gentilezza dei suoi abitanti 

poeti a noleggio sotto il sole di londra
poeti a noleggio sotto il sole di londra

Sarò stata fortunata io però non ho incontrato londinesi scostanti e con la puzza sotto il naso. Capiscono subito che sei un turista italiano e sono gentili e affabili nel fornire indicazioni, consigli se si ha bisogno. Ed è così anche a Milano, dove la gentilezza fa parte del sentire comune e dell’anima più vera della città.

Perchè no

# Per i collegamenti

Maps – Trasporti Londra

Non potrebbero essere gemelle per i collegamenti, in quanto Londra ha ben 6 aeroporti, tutti ben collegati alla city, con bus e treni e persino i taxi non costano eccessivamente. Le linee metropolitane cittadine sono facili, intuitive, grazie alla identificazione con i nomi anziché con i colori come a Milano cosa che consente anche al turista straniero di orientarsi meglio. Milano è sulla buona strada, ma si può fare di più. Vero è che Londra è immensa mentre Milano è una metropoli pocket a misura d’uomo che è facile girare a piedi. 

# Per la moda

Credits: Ideogram.AI

Milano è giustamente capitale indiscussa, a livello internazionale per cui a ruota seguono vie del lusso, luxury hotels ed offerta turistica di alto livello. Guardare in giro come si vestono i milanesi è di per sé una vera e propria attrazione turistica. Insomma per la moda Milano non si tocca.

# Per la sera

Fabio Marcomin – Camden Town

A parte la stretta data di recente agli orari della movida milanese, a Londra già alle 18.30 si fa la fila per entrare al ristorante ed ahimè alle 20.30-21, senza prenotazione, non si va da nessuna parte. Dopo di che il nulla, a parte i pub dove scorrono fiumi di birra già nel pomeriggio. Forse ci si rinchiude in quei locali, non so, forse è complice il clima freddo, o forse semplicemente un modo diverso di concepire il divertimento. A scolarsi litri di birra dalle 17 in poi però i londinesi sono bravissimi.

# Per la cucina del luogo

Fabio Marcomin – Cibo pub di Londra

Non potrebbero essere gemelle nemmeno per il cibo e non è una contraddizione con quanto affermato in precedenza, perché se è pur vero che Milano offre una cucina etnica assai variegata, é altrettanto vero che non offre solo quella. A Londra non esiste un locale di cucina londinese, posto che, probabilmente, non esiste una cucina londinese.

Continua la lettura con: Visita a Londra: cosa portare della loro metro a Milano?

ALESSANDRA GURRIERI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Per rilassarti dallo stress milanese hai deciso di provare con lo yoga

0

Forse ho sbagliato classe.

Qui il video: Per rilassarti dallo stress milanese hai deciso di provare con lo yoga

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Continua con: Quando vedi qualcuno impalato a sinistra sulle scale mobili a Milano

SMAILAND, “il sorriso di Milano”: ogni giorno su milanocittastato.it

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

I 2 nuovi tram di lusso su cui viaggiare a Milano: dove prenderli, cosa si trova e fino a quando

0

Milano si veste di arte e lusso con l’arrivo di due tram griffati Louis Vuitton e trasformati in esperienze immersive, per celebrare i vent’anni della collaborazione tra la Maison francese e l’artista giapponese Takashi Murakami. Fino al 28 gennaio, questi tram esclusivi circoleranno per le strade del centro città, scopriamo tutti i dettagli.

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

I 2 nuovi tram di lusso su cui viaggiare a Milano: dove prenderli, cosa si trova e fino a quando

# Louis Vuitton x Murakami, un omaggio alla collaborazione iconica

 

Takashi Murakami, noto per il suo stile inconfondibile ispirato al movimento Superflat e alla cultura pop giapponese, ha iniziato la sua collaborazione con Louis Vuitton vent’anni fa, reinterpretando il classico Monogram della Maison in chiave colorata e giocosa. Questa partnership, nata nel 2003, ha dato vita a collezioni iconiche come Monogram Multicolor, Cherry Blossom ed Eye Love Monogram, segnando un capitolo fondamentale nella storia della moda e del design.

Per celebrare questo anniversario, Louis Vuitton ha trasformato due tram storici degli anni Venti, simboli del capoluogo lombardo, in spazi tematici che riflettono l’universo creativo di Murakami. I tram sono stati messi a disposizione da ATM e partono rispettivamente da Piazza Castello e Piazza Fontana, offrendo due esperienze completamente diverse.

#1 Cinema tram: un viaggio tra video e peluche

Il primo tram, il Cinema Tram, è un cinema itinerante dall’atmosfera suggestiva. Gli interni blu scuro, uno dei colori più utilizzati da Murakami nelle sue opere, accolgono i passeggeri in un ambiente avvolgente e artistico. A bordo vengono proiettati video che esplorano l’universo dell’artista, inclusi i due anime realizzati per Louis Vuitton, nel 2003 e nel 2009. Tra i dettagli più curiosi, si trovano peluche e decorazioni ispirate ai personaggi e ai motivi più iconici di Murakami, come i fiori sorridenti e i panda multicolori.

La partenza del Cinema Tram è prevista da Piazza Castello, una delle zone più suggestive di Milano, e il tragitto si snoda tra le vie del centro, offrendo anche uno sguardo unico sulla città.

#2 Café tram: rosa, bubble tea e libri

Il secondo tram, il Café Tram, offre un’esperienza completamente diversa, ma altrettanto affascinante. Gli interni, dominati dalle tonalità rosa e decorati con il Monogram Multicolor di Murakami, ricreano l’atmosfera di un café giapponese. I passeggeri possono sorseggiare bubble tea al lampone e assaporare biscottini mentre sfogliano una selezione di volumi dedicati alla storia della Maison e all’opera di Murakami.

Il tram dispone di mini tavolini, angoli lettura e decorazioni che evocano la tradizione kawaii giapponese, rendendo il viaggio un momento di relax e scoperta. La partenza del Café Tram è da Piazza Fontana, altra location centrale e facilmente raggiungibile.

# Un tocco di lusso nel cuore di Milano

Per salire a bordo di questi tram esclusivi, è necessario prenotare: telefonando al numero 02 00 660 88 88 o connettendosi al sito di Louis Vuitton. L’accesso è gratuito, ma i posti sono limitati, e già scarseggiano, quindi è consigliabile affrettarsi. Le fermate dei tram sono state allestite con pensiline speciali decorate con il logo LV Hands, disegnato da Murakami per la Maison nei primi anni 2000. Video promozionali, con la notissima Zendaya come testimonial della campagna, arricchiscono l’esperienza già dalla fermata.

Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di celebrazioni che coinvolgono anche il flagship store di Louis Vuitton in Galleria Vittorio Emanuele II, rinnovato per l’occasione con grafiche ed elementi esclusivi. La collezione rieditata Louis Vuitton x Murakami è stata lanciata nelle boutique il 3 gennaio, con un primo capitolo dedicato al Monogram Multicolor. Seguiranno nuovi lanci nel corso dell’anno, tra cui una linea primaverile ispirata al motivo Cherry Blossom.

# Dopo Louis Vuitton tram e metro faranno un salto di qualità con una versione luxury?

ATM con ATMosfera aveva già pensato a esperienze esclusive sui tram, offrendo eleganza e tradizione con un tocco di innovazione. Il salto di qualità dell’iniziativa di Louis Vuitton e Murakami è l’aver reso queste esperienze non solo esclusive, ma anche uniche e accattivanti. Non si tratta di una pur ottima cena in giro per Milano, ma di eventi che combinano brevità, esclusività, ingegno e creatività.

Milano potrebbe cogliere la palla al balzo e trasformare esperienze come queste in un motivo di attrazione permanente. Dai tram, il concetto potrebbe essere esteso alla metro, con percorsi creativi che non devono per forza essere di lusso: itinerari tematici che uniscono la storia della città, l’idea di una Milano futura e il genio degli artisti locali e internazionali che scelgono di venire qui.

L’iniziativa privata di lusso ha dimostrato che innovare è possibile, è ora che la città segua questo esempio.

Continua la lettura con: La «rivoluzione sotterranea»: come rendere bella la metro di Milano

MATTEO RESPINTI

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

14 anni per 1,9 km di tracciato: il triste primato della M1

0
Maps - Cantiere Bettola

E ne passeranno altri ancora. È una storia infinita quella dei lavori per l’aggiunta di due fermate a nord sulla linea M1. Attese entro Expo 2015, poi posticipate di anno in anno e entrati nel 2025 i cantieri sono di nuovo fermi. Sembra però aprirsi uno spiraglio. Vediamo perchè e quando dovrebbe correre i primi treni. 

Vuoi sostenere Milano Città Stato? Offrici due caffé al mese: potrai leggere tutti gli articoli senza pubblicità. Clicca per scoprire come fare

14 anni per 1,9 km di tracciato: il triste primato della M1

# Tutti i guai del prolungamento della linea verso nord

Credits: urbanfile.org – Prolungamento M1 Monza-Bettola

Ne è passata di acqua sotto i ponti e anche di anni, ben 14, dall’avvio dei cantieri. Una sequela infinita di eventi ha trasformato il prolungamento della M1 verso Monza di appena 1,9 km, e due fermate, nella Salerno-Reggio Calabria del nord. Nell’ordine: i fallimenti delle ditte che avevano ottenuto l’incarico di costruire l’opera, poi è arrivata l’emergenza covid e la cassa integrazione, gli intoppi burocratici e il rincaro dei costi dovuti alla crisi energetica e all’inflazione.

Per finire la rinuncia dell’ultima azienda incaricata a proseguire, sia a causa dell’aumento dei costi che per l’inadempienza da parte del costruttore del nuovo centro commerciale “Milanord2”, al momento sparito dai radar, in merito alle lavorazioni previste per il futuro capolinea di Bettola. Il risultato è che entrati nel 2025 i lavori sono ancor fermi, quando in base al primo cronoprogramma la linea sarebbe dovuta entrare in funzione per Expo2015.

# Il recupero degli extra costi

Cartello riapertura cantiere M1
Credits: ilsole24ore.com – Cartello riapertura cantiere M1

La prima buona notizia è arrivata dal recupero degli extra costi pari a circa 30 milioni di euro, a completare di nuovo la copertura finanziaria dell’opera. Al netto di capire se il nuovo centro commerciale vedrà la luce insieme ai 2500 posti auto previsti ad utilizzo anche di chi si servirà della metropolitana, era la condizione fondamentale per indire un nuovo bando di gara.

# L’attesa per il nuovo bando della M1 verso Quartiere Olmi che dovrebbe far ripartire i cantieri anche in direzione Monza

Comune di Milano – M1 fino a Quartiere Olmi

La scelta iniziale era quella di realizzare un bando di gara dedicato. Il flop del primo per estendere la linea a ovest di tre fermate, da Bisceglie a Quartiere Olmi, ha però convinto il Comune di Milano ad agire diversamente. Nel secondo bando pubblicato alla fine del 2024, con chiusura buste a febbraio 2025, sono state infatti previste due opzioni esercitabili in maniera insindacabile da parte dell’amministrazione comunale: la costruzione del deposito ai confini con Settimo Milanese e il completamento dell’estensione della linea verso Monza. In caso di esito positivo, la base d’asta è di 485 milioni di euro, entro la fine del 2025 i cantieri infinti della metropolitana diretta a nord potrebbero ripartire contestualmente all’avvio di quelli dall’attuale capolinea di Bisceglie.

Continua la lettura con: Le 7 curiosità che non sai sulla M6, la “metro rosa” di Milano

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/


TLAPSE | Your Project in Motion