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Vivaio Awards 2016: via alla votazione per i premi che fanno grande Milano

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Dopo il successo dell’edizione 2015, tornano i Vivaio Awards, i premi per chi fa grande Milano, con la serata di premiazione che avrà luogo il prossimo 15 dicembre al Teatro Agorà de La Triennale di Milano.

I Vivaio Awards sono organizzati da Vivaio, associazione no profit che – grazie all’impegno di manager, professionisti, imprenditori e protagonisti della scena milanese – da cinque anni sostiene la partecipazione alla vita comune basata sulla ideazione, la valorizzazione e la condivisione di iniziative di grande impatto sulla comunità.
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Le nominations selezionate da Vivaio possono essere votate da chi intende Milano come centro d’ispirazione per il resto d’Italia e d’Europa.

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Ecco le nomination divise in sei categorie più una sezione speciale.

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“MAGNOLIA STELLATA”: PREMIO PER LA NOVITÀ DELL’ANNO
Bagni Misteriosi (Andrée Ruth Shammah): ha riaperto l’ex piscina Caimi, ora Bagni misteriosi
Base Milano (Esterni, Arci, Hfilm, Avanzi): l’Ex Ansaldo trasformato in coworking e incubatore di eventi culturali e start up.
Cantiere M4 (ATM- Marco Granelli): entrano nel vivo i lavori per la linea 4 della metropolitana.
City Life: via ai lavori della torre Libeskind (Daniel Libeskind- CityLife Business & Shopping District)
Elezione del nuovo sindaco (Beppe Sala): dal 19 giugno del 2016 Sala è il nuovo sindaco di Milano.
Finale di Champions League a San Siro (Comune di Milano): dopo 16 anni la finale torna a Milano.
Fondazione Feltrinelli a Porta Volta (Fondazione Feltrinelli): le nuove piramidi in vetro di Herzog.
Frutta a metà mattina alle elementari di Milano (Milano Ristorazione): dal mese di ottobre tutti i 46mila bambini delle elementari di Milano mangiano frutta fresca durante l’intervallo.
Fuoricinema (Cristina Capotondi, Cristiana Mainardi): prima edizione dell’happening di tre giorni dedicato al cinema.
Ripresa lavori alla torre Galfa (Maurice Kanah): dopo anni di abbandono si rimette in sesto la torre di zona Centrale.

“MIMOSA”: PREMIO PER CHI DÀ LUSTRO A MILANO NEL MONDO
Apertura del Mercato Metropolitano a Londra (Andrea Rasca)
Il Birrificio di Lambrate si lancia alla conquista di Berlino (Giampaolo Sangiorgi)
Candidatura Milano come sede delle agenzie UE (Beppe Sala)
Human Technopole (Governo)
Fuorisalone 2016 (Gilda Bojardi)
La Rinascente premiata come miglior mall center del mondo (Sudhitham Chirathivat)
Princi a Londra (Rocco Princi)
Salvataggio del gran Premio di Monza (Angelo Sticchi Damiani, Roberto Maroni)
Smart Cities Against Pollution: a Milano nasce l’alleanza di città internazionali contro l’inquinamento (Air Quality Alliance)
XXI Triennale (Claudio De Albertis)

“GINKO BILOBA”: PREMIO PER LA COSTRUZIONE DEL FUTURO DI MILANO
(PROGETTI CHE SI ATTENDONO O CHE SI SPERANO PER IL FUTURO DI MILANO)

Estensione della linea metropolitana (ATM, Marco Granelli): presentati i nuovi progetti di sviluppo della rete Metropolitana e Suburbana milanese.
Fiera del libro a Milano (Federico Motta): per la prima volta nel 2017 Milano ospita la Fiera del Libro.
Human Technopole (Governo): previsto per il 2017 l’inizio dei lavori per lo Human Technopole, centro dedicato alla medicina predittiva all’interno dell’area Expo.
Milano risolve l’inquinamento atmosferico: perchè Milano diventi città leader nell’abbattimento dell’inquinamento atmosferico (Marco Granelli)
Il Palazzo del Cinema (Lionello Cerri): in arrivo il nuovo Palazzo del Cinema con 10 sale, una sala con servizio ristorante, un caffè letterario, un sushi bar, due arene estive per il cinema all’aperto.
Riqualificazione scali ferroviari (Pierfrancesco Maran): il più grande progetto di rigenerazione urbana a Milano e in Italia.
La riorganizzazione della burocrazia della pubblica amministrazione di Milano (Roberta Cocco)
Referendum per la riapertura dei navigli (Beppe Sala): ai milanesi la decisione sulla riapertura.
Quartiere Smart Scalo Romana (Cristina Tajani): acqua di falda, sensori ambientali e sharing elettrico
Soluzione contro le esondazioni di Lambro e Sevesoper la definitiva messa in sicurezza delle vie d’acqua (Marco Granelli)

“BILLBERGIA”: PREMIO PER L’INIZIATIVA CULTURALE DELL’ANNO
Art for Air: Murales in via Console Flaminio a Lambrate realizzato con vernice antinquinamento (Mariano Pichler, Made in Lambrate)
Concerto della Filarmonica della Scala in Piazza Duomo (Riccardo Chailly- Filippo Del Corno): grande concerto gratuito con Martha Argerich, una delle più grandi pianiste al mondo.
Fuoricinema (Cristina Capotondi, Cristiana Mainardi): prima edizione dell’happening di tre giorni dedicato al cinema.
Installazioni del Fuorisalone 2016 alla Statale (Gianluca Vago): ospita la mostra evento INTERNI OPEN BORDERS che sviluppa il tema del superamento dei confini disciplinari.
Mare Culturale Urbano (Andrea Capaldi, Paolo Aniello, Benedetto Sicca): nuovo centro di produzione artistica nella periferia ovest della città.

Inquilini dello stabile in Via Barrili che si sono autotassati per trasformare il loro palazzo un’opera d’arte
XXI Milano Film Festival (Esterni): XXI edizione del Festival del cinema organizzato da Esterni.
MITO: Migliaia in Duomo a cantare in coro per l’open singing, con la direzione di Michael Gohl (MiTo)
Outside the cube: l’Hangar Bicocca diventa centro d’arte dei migliori street artist del mondo (Hangar Bicocca)
XXI Triennale (Claudio De Albertis): dopo vent’anni torna la grande esposizione internazionale della Triennale di Milano.

“STELLA DI NATALE”: MILANO PREMIA L’ITALIA (L’INIZIATIVA PIÙ VISIONARIA DEL RESTO D’ITALIA)
Areea: Il primo drink del mondo che depura l’organismo dall’inquinamento (Antimo Farid Mir e Jacopo Mele)
Conclusione prima fase della ristrutturazione del Colosseo (Andrea e Diego Della Valle) Roma
Digithon, la maratona delle idee (Associazione Hackathon) Bisceglie (BT)
The Floating Piers, Passerella sul Lago d’Iseo (Christo) Sulzano – Monte Isola (BS)
Imparare facendo: nasce il primo liceo scientifico artigianale d’Italia (Alessandro Mele) Como
La prima Piazza Smart: con il purificatore dell’aria, i sensori che comunicano allo smartphone quando si libera un parcheggio e le mattonelle fotovoltaiche Torino
Ai Pioppi: Il primo luna park al mondo che funziona senza elettricità (Bruno Ferrin) Nervesa di Battaglia (TV)
SEF (Smart Energy Floor), la prima mattonella che produce energia con la pressione dei piedi (Alessio Calcagni e Simone Mastrogiacomo) Cagliari
Warka Water: albero che produce acqua realizzato in Etiopia (Arturo Vittori)
Raduno mondiale di Wikipedia a Esino Lario

“SPIGA DI GRANO”: MILANO PREMIA L’EUROPA (L’INIZIATIVA PIÙ VISIONARIA DEL RESTO D’EUROPA)

Amsterdam: Solaroad, la prima pista solare e ciclabile al mondo.
Brighton: Inaugurazione della “British Airway i360” la torre di osservazione mobile più alta al mondo (162 metri)
Edinburgo: Richiesta della Scozia di staccarsi dalla Gran Bretagna per restare nell’Unione Europea
Finlandia: Progetto di reddito universale di 750 euro esteso a tutti i cittadini
Istanbul: inaugurato il nuovo ponte sul Bosforo, il ponte sospeso più largo al mondo, il più lungo a essere dotato anche di ferrovia e quello con le torri più alte
Londra: la più grande centrale solare galleggiante d’Europa
Germania: Arriva Hydrail, il primo treno a idrogeno e a emissioni zero del mondo
Rotterdam: invenzione della torre mangiasmog. In un giorno può depurare l’aria di un parco cittadino
San Gottardo: inaugurazione del tunnel ferroviario più lungo del mondo
Svizzera: Solar Impulse 2, il primo aereo a energia solare ad aver circumnavigato il pianeta

SEZIONE SPECIALE: VIVAIO PER MILANO (ESPRIMI IL TUO GRADIMENTO SU QUESTI 10 PROGETTI CONCEPITI DA VIVAIO CHE SI SONO REALIZZATI NEL 2016)

Art for Air (murale con vernice antinquinamento realizzato a Lambrate)
Bon – cibo buono che fa bene (realizzazione e diffusione di cibo sano a Milano)
A tavola con i candidati: Sala vs Parisi (video incontri con i candidati sindaco)
Expop V edizione (la vetrina dei progetti visionari)
Milano Città Stato (progetto per dare a Milano un’autonomia simile alle migliori città d’Europa)
Mostra diffusa (la prima mostra dedicata a un artista ospitata in 30 locations di Milano)
Referendum Lab (evento per fare conoscere il referendum costituzionale ai giovani milanesi)
Salviamo il Vivaio Riva (evento e progetto per salvare il Vivaio Riva- concessione in scadenza nel 2017)
Smart Cities Against Pollution (alleanza di 5 città internazionali per sviluppare tecnologie antinquinamento)
Vivaio Awards 2016 (i premi per chi fa grande Milano)

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Il Gran Galà di premiazione si terrà il prossimo 15 dicembre, a partire dalle 18, alla Triennale di Milano (Teatro Agorà). Le votazioni restano aperte fino alle 12 del giorno dell’evento.

Il Galà è l’occasione per incontrare tutti coloro che, a vario titolo, sono impegnati nel sostenere l’idea di Milano quale centro propulsore internazionale di innovazione. Intervengono, tra gli altri, in veste di premianti o in nomination, molti personaggi di richiami nei diversi settori della vita sociale di Milano. L’anno scorso a consegnare i premi sono stati: James Bradburne (direttore di Brera), Kris Grove & Kris Reichert (Deejay) Andrea Pezzi (The Outplay), Pietro Martani (founder di Copernico), Caroline Corbetta (curatrice d’arte), Sergio Urbani (segretario di Fondazione Cariplo) che hanno premiato La Balera dell’Ortica,  Expo, Pane Quotidiano, il Vivaio Riva, Lionello Cerri (Anteo), Johnny Kai (straniero a Milano), Selene Biffi (Milanese all’estero).

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In attesa dei risultati, riviviamo i best moments dall’edizione dei Vivaio Awards 2015, con questo video:

Milano Gluten Free. I 3 principali danni del glutine all’organismo

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Il glutine deriva dalla parola latina “gluten” che significa colla. E’ un complesso di proteine che agisce come un materiale adesivo e aiuta a tenere insieme le varie componenti della farina nella preparazione di prodotti da forno come il pane, i dolci, i crackers o l’impasto per la pizza. La presenza di glutine svolge un ruolo chiave nel processo di fermentazione, ovvero permette all’impasto di “crescere” di volume quando la farina viene addizionata di lievito. Presente nel chicco del frumento, lo si trova anche in altri cereali come la segale, l’orzo, il farro, il bulgur e il grano kamut. Si tratta di uno dei più diffusi additivi alimentari e il suo utilizzo è previsto non solo nella preparazione dei prodotti da forno industriali o artigianali ma anche nei prodotti per la cura della persona.

Il glutine è composto da due gruppi principali di proteine, le glutenine e le gliadine. Una persona potrebbe essere sensibile a una o a un’altra di queste proteine o a una delle dodici diverse componenti più piccole della gliadina. Quindi una qualunque di queste molecole potrebbe essere alla base di una reazione di sensibilità in grado di provocare infiammazione. Gli effetti negativi sull’organismo da parte del glutine sono di tre tipi.

#1 GLUTINE ED EFFETTI SULLINTESTINO

Il glutine è in grado di alterare la permeabilità intestinale, questo comporta la creazione di veri e propri buchi nella mucosa intestinale e favorisce il passaggio nel corrente sanguigno di batteri nocivi, di frammenti di cibo indigerito e la promozione di infiammazione in altre aree e non solo nell’intestino.
Nel caso del morbo celiaco, una volta attivati i geni che portano alle manifestazioni cliniche di questa malattia, i disturbi ad essi correlati perdurano per tutta la vita e possono interessare la pelle, le membrane mucose e provocare la formazione di vesciche in bocca.
Tutte le sensibilità alimentari coinvolgono direttamente il sistema immunitario. Solitamente si manifestano perché l’organismo non è dotato degli enzimi necessari a digerire gli elementi presenti nei cibi ingeriti.
Nel caso del glutine, la sua natura “collosa” interferisce in primo luogo con la corretta digestione del cibo e successivamente con l’assorbimento dei nutrienti. Questo porta alla formazione di un residuo pastoso nell’intestino che si distribuirà lungo le pareti della mucosa e che con il tempo determinerà attivazione continuativa del sistema immunitario.

#2 GLUTINE E INFIAMMAZIONE A CARICO DEL CERVELLO E SISTEMA NERVOSO

Alcune persone pur non manifestando sintomi tipici a carico dell’intestino tenue (solitamente diarrea, nausea, costipazione, dolore addominale o malassorbimento di vitamine e sali minerali), potrebbero subire un attacco silente in altre parti dell’organismo, come il sistema nervoso. La sensibilità al glutine è causata da elevati livelli di auto-anticorpi contro la componente gliadinica del glutine. Il successivo rilascio di molecole  infiammatorie può interessare direttamente il cervello e per forte effetto antagonista, danneggiare il tessuto nervoso.
Un vasto numero di studi ha messo in relazione la sensibilità al glutine con disturbi neurologici di varia natura (depressione, difficoltà di concentrazione, frequenti mal di testa, fino a malattie degenerative come Parkinson e Alzheimer).
Fin dagli anni ’70 è noto che il glutine subisce nello stomaco una scomposizione che porta alla formazione di una miscela di molecole (polipeptidi) in grado di raggiungere il cervello in quanto la barriera ematoencefalica non ne impedisce l’assorbimento.  Questi frammenti vengono definiti peptidi oppiacei (gliadomorfina) e una volta raggiunto il cervello possono legarsi ai recettori della morfina provocando uno stato di euforia sensoriale. Per tale motivo esplicano un’azione definita psicotropa (agiscono cioè sul cervello) in modo similare alle droghe oppiacee creando una dipendenza nei confronti dei cibi che li contengono.
I primi ricercatori del National Institute of Health li hanno denominati esorfine per meglio distinguerli dalle endorfine ovvero le molecole prodotte in modo naturale dal nostro corpo con effetti analgesia ed euforizzanti.

#3 IL GLUTINE IMPEDISCE ALLORGANISMO DI PRODURRE SOSTANZE ANTIOSSIDANTI

Diversi studi, hanno dimostrato che i soggetti affetti da celiachia presentino incremento nella produzione di radicali liberi, con conseguenti effetti a carico dei grassi (aumento di LDL ossidate, ovvero la frazione del colesterolo che aumenta  il rischio cardiovascolare), a carico delle proteine e perfino del DNA. Non solo, la reazione del sistema immunitario alle varie componenti del glutine porterebbe ad un’inadeguata produzione di sostanze antiossidanti.
Gli studi hanno messo in evidenza che vi siano ridotti livelli sanguigni di glutatione (uno degli antiossidanti più importanti per il cervello), di vitamina E, di retinolo (la forma bio-attiva della vitamina A) e di vitamina C. Tutti questi elementi risultano essere essenziali per il controllo dei radicali liberi.
Nei pazienti celiaci, è stato riscontrato aumento di una particolare molecola infiammatoria, definita TNF alfa. Il suo incremento è tra i segni caratteristici del morbo di Alzheimer e di quasi tutte le patologie degenerative a carico del sistema nervoso.

ECCESSO DI GLUTINE NELL’ALIMENTAZIONE MODERNA

Il problema del glutine risiede nel fatto che i cereali odierni non hanno nulla a che fare con quelli introdotti dai nostri antenati circa 10.000 anni fa. Come sono andate veramente le cose? L’industria alimentare moderna e la bioingegneria applicata alle coltivazioni di cereali hanno generato qualità di cereali che possono arrivare a contenere fino a 40 volte il glutine dei cereali antichi.

l 90% del grano coltivato oggi in Italia è il grano Creso, frutto di modificazione genetica ottenuta negli anni ’70 per irraggiamento del frumento duro. La finalità era quella di ottenere una pianta più bassa, più resistente all’azione di pioggia e vento e pertanto meno soggetta all’allettamento. la pianta presenta oggi fusto più basso, maggiore resa e maggiore contenuto di glutine. Basti ricordare che precedentemente il contenuto medio di glutine era del 10% mentre attualmente può raggiungere u n livello doppio, del 18-20%.

La minore presenza di glutine all’interno dei grani antichi, rende la farina da loro prodotta più digeribile e assimilabile. Il vantaggio di utilizzare grani antichi, meglio ancora se variando la propria alimentazione con cereali senza glutine, scongiura o quanto meno allontana, la possibilità di sviluppare intolleranza al glutine. I celiaci non possono consumare grano moderno e non possono comunque inserire grani antichi nella propria alimentazione.

Anche lui è del ’29

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Non solo la pizza a Milano nasce nel 1929, come abbiamo visto ieri. E’ di quell’anno anche il più antico mercato coperto della città, quello storico di Piazza Wagner.

In origine era più piccolo di quello odierno e limitato alla vendita di carne, pesce, latte e salumi.

Looking 4 Art al Saint Club

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L’arte a Milano trova sempre una casa pronta ad accoglierla. E non sono solo i musei ad accoglierla, ma anche i club e i locali.

Uno di questi è il Saint Club che il mercoledì propone Looking For Art.

Un appuntamento pensato per tutti gli appassionati di arte e fotografia e che riesce a coniugare una situazione informale da aperitivo con una vera e propria esposizione temporanea.

E puntuale anche questa settimana ritorna infatti l’appuntamento a base di pittura e fotografia al Saint Club.

Looking For Art, appuntamento che ha come obiettivo quello di promuovere la creatività e fornire la possibilità a pittori e fotografi di esporre i propri lavori, ritorna anche questa settimana per un mercoledì sera diverso dal solito Netflix.

Come sempre, la serata sarà una festa con la giusta colonna sonora, fatta di musica dal vivo che non deluderà le aspettative.

Questa settimana le band saranno tre invece di due e il tema sarà il Viola.

Laura Dugini e Lorenzo Ramos esporranno i loro lavori di pittura, mentre la sezione fotografia vedrà come protagonisti Alessandra Mimini e Giulia Siviero.

E visto che ci piace fare le cose per bene, per questo mercoledì solo con Spotlime il guardaroba è in omaggio.

Se invece ti interessa la sezione aperitivo, i drink hanno il costo di 10 euro per una consumazione e 15 per due, altrimenti puoi optare per un openwine al costo di 15 euro. L’ingresso al locale è a discrezione dell’organizzazione.

Prenotandoti all’evento con Spotlime, per te il guardaroba è gratuito e scaricando l’app potrai rimanere sempre aggiornato su tutti gli eventi di Milano.

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Per qualsiasi altra informazione contattaci tra le 9 e le 22 su WhatsApp al numero 324 611 6144.

E la tua sete d’arte, unita ad un buon drink che non guasta mai, sarà soddisfatta.

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10 idee per rendere Milano la MIGLIORE città al mondo

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La città di Milano è sempre in testa alle classifiche. Prima per finanza, prima per turismo, prima per social ecomomy, sharing economy, start-up, università o smart-cities. Questo per quanto riguarda l’Italia. Ma se si allarga l’orizzonte, a livello internazionale Milano stenta a raggiungere la top 10 o top 20 a livello globale. Per qualità della vita siamo fuori dalle prime 20 e per turismo siamo in 14ima posizione, alla ricerca di idee per entrare tre le prime 10.

Noi sogniamo una Milano che aspiri all’eccellenza internazionale e per questo abbiamo studiato che cosa contraddistingue le prime tre città al mondo nelle diverse categorie. Ci sono elementi di unione tra questa e quella classifica? Se sì, vuol dire che le città provviste di tutti quei parametri allora sono città perfette e universali.

I parametri che abbiamo individuato li abbiamo riassunti in questi dieci punti.

#1. Le migliori città al mondo hanno accesso dirette alle vie d’acqua

Un corso d’acqua che attraversa o sul quale si affaccia una città è un motivo di benessere. I cittadini che vivono in quell’ambiente possono fare lunghe passeggiate rilassandosi alla vista delle onde, deliziarsi con il jogging lungo l’argine, godersi del tempo più o meno libero, comunque immersi in piccole isole di natura in città. Tutte le città ai vertici delle classifiche di vivibilità hanno accesso privilegiato alle vie d’acqua. Come Amburgo, Ginevra o Amsterdam.

#2. Le migliori città al mondo hanno un ecosistema di quartiere

Per tale si intende ogni zona della città che si differenzia in modo intelligente, armonico e senza rivalità con gli altri quartieri. Città poliedriche sono città ricche di specificità. Come Berlino, Londra o Copenaghen che danno grande identità ai loro quartieri. Milano ultimamente sembra andare verso questa direzione con quartieri come NoLo o Isola, anche se basta guardare la suddivisione delle zone, approssimate con numeri e senza confini chiari, per capire che la strada da fare è tanta.

#3. Le migliori città al mondo hanno un cuore di vetro

Sappiamo quanto hanno contato, nei decenni trascorsi, Piazza Affari e la zona attorno a Cordusio. Cuore finanziario in molti casi coincide con grattacieli di vetro, nel senso che grandi compagnie high-tech e bancarie sono ospitate in palazzi firmati da archistar contemporanei. In questo Milano sta recuperando terreno: anche se non ha una vera e propria city, l’area attorno a Gae Aulenti è di livello internazionale.

#4. Le migliori città al mondo godono di un’ampia offerta culturale

Quante volte ce lo siamo chiesti, che si fa stasera? In realtà la domanda dovrebbe essere: perché non andiamo allo spettacolo in Porta Venezia o a quel concerto jazz in Isola? Milano ha una valida offerta culturale se si paragona al resto d’Italia, ma rispetto all’estero appare indietro. Regge il confronto per alcuni eventi, come il Fuorisalone o la Settimana della Moda, ma se si guardano Londra, Berlino o Parigi l’offerta culturale di Milano sembra ancora un po’ troppo provinciale e scarsamente innovativa.

#5. Le migliori città al mondo hanno belle piste ciclabili

In questo campo le città a nord delle Alpi la fanno da gigante. Milano ci sta lavorando su, anche se è dura con un’area ristretta e strade costipate, mentre si combattono battaglie tra ciclisti indefessi e amanti dell’iconico pavè, automobilisti inflessibili e sostenitori del car sharing. Più in generali le città ai vertici delle classifiche hanno meno problemi di traffico.

#6. Le migliori città al mondo sono multietniche

Questo è un tasto caldo, in un momento di tensioni sul problema dell’immigrazione. Senza fare politica è indubbio che le città ai vertici delle classifiche sono all’avanguardia nell’integrazione di culture diverse. Sono città dove lo straniero è di casa, parte integrante del tessuto sociale. Anche in questo Milano è al vertice in Italia con luoghi deputati come consolati e centri culturali che svolgono un ottimo lavoro. La sfida è rivolta invece a luoghi come il San Fedele, dove sarebbe bello godersi un concerto di percussioni del Mozambique, o ascoltare il Lingala all’Anteo, o ancora immaginare un quintetto di trombe messicane al Padiglione Unicredit. Insomma: più spazi, più visibilità, più luoghi e più culture.

#7. Le migliori città al mondo sono verdi, senza smog e con acqua pulita

Altra nota dolente. E non solo per colpa nostra. Milano è in una pianura chiusa dalle Alpi dove l’aria ristagna causando problemi di inquinamento. E’ poi una città antica, costruita come tutte le città italiane con strade strette e dove la vicinanza al centro era preferibile alla presenza di spazi verdi. Un’occasione può essere data dagli scali ferroviari: Milano attende l’opera che cambierà la percezione delle ex stazioni ferroviarie. A proposito di stazioni, un bel passo in avanti l’ha fatto Stazione Centrale, dove i passeggeri, oggi, attendono il proprio turno ammirando l’architettura del luogo tra una pausa di shopping e un coffee break gourmet. La prossima tappa? Porta Genova potrebbe essere la rivelazione, ma potremo dirlo solo una volta aperta la M4 in Sant’Ambrogio.

#8.  Le migliori città al mondo sono uniche e inconfondibili

Avere un’identità che la contraddistingue dalle altre città. Su questo Milano è imbattibile: riconoscere chi è un pendolare da uno che vive Milano h24 o ancora da chi si è appena trasferito per lavoro o studio…  è un gioco da ragazzi. E i turisti amano questa identità inconfondibile. Su questo punto ci siamo alla grande.

#9.  Le migliori città al mondo sanno accogliere

Altro tasto dolente. Solo una città che è in grado di creare e organizzare spazi d’accoglienza per rifugiati e senza tetto può dirsi una città a misura di tutti. Una città per essere tra le migliori non può avere persone che dormono per la strada o che hanno problemi di sopravvivenza.

#10. Le migliori città al mondo sono meritocratiche (oltre che democratiche)

Una città deve vivere secondo principi democratici e meritocratici. E dovremmo aggiungere partecipati: gli amministratori devono dialogare con i cittadini e le loro azioni devono essere premiate. Anche l’autonomia amministrativa  è un fattore di forza e di attrattività. Non è un caso che tra le migliori città del mondo, ci sono Vienna, Ginevra, Londra, Bruxelles, Zurigo, Berlino, Amburgo, Singapore e Hong Kong. La caratteristica comune? Sono tutte città stato.

SYDNEY LUKEE

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10 città stato del mondo che possono ispirare Milano
* E ora Milano Città Stato! Se non lo fa l’Italia, si può chiederlo all’Europa
Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
Primo passo del consiglio comunale verso Milano Città Stato
Corrado Passera: Milano Città Stato è il più interessante progetto che ci sarà in Europa nei prossimi anni
“Proviamoci. Mi impegnerò personalmente”. Beppe Sala a Milano Città Stato

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1929: la pizza, il sonoro e i gialli mondadori arrivano a Milano

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E’ ricordato come l’anno della crollo di Wall Street, quello che ha dato via alla grande regressione e al New Deal di Roosevelt, c’è chi aggiunge anche Hitler e la seconda guerra mondiale. Tutto pare avere inizio nel 1929 anche la pizza. Già, perchè in quell’anno apre la prima pizzeria di Milano: A Santa Lucia.

E non è l’unica novità: nello stesso anno si introduce un nuovo selciato in piazza Duomo, i milanesi assistono al primo film sonoro in Italia, al cinema Corso, e acquistano il primo “Giallo Mondadori”.

A Santa Lucia apre in via Agnello su iniziativa di Leone Legnani che in realtà era modenese, anche se con una ricca esperienza a Napoli. Tra i primi clienti ci fu D’Annunzio che dove c’era aria di novità non si tirava mai indietro.

 

 

Photo Vogue Festival al BASE

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Per volere della direttrice italiana di Vogue, Franca Sozzani, al via la prima edizione italiana del festival della fotografia di moda.

Vogue della fotografia di moda ne ha fatto un cavallo di battaglia. Le sue pubblicazioni e la sua linea editoriale ritraggono da sempre le evoluzioni e le espressioni tutte di un concetto complesso e sfuggente – quello della bellezza e della descrizione di questa bellezza femminile – in continuo divenire.

Ed è proprio nel continuo mutare dei canoni di riferimento legati al corpo che si concentra la collettiva che sarà aperta dal 22 al 26 Novembre a BASE di via Bergognone.

Un’installazione magna che racchiude, delinea e documenta tutte le declinazioni del corpo femminile, in tutti quelli che sono stati i canoni – condivisibili o meno – che ci hanno accompagnato nei decenni. Donne vestite di velli d’oro volti a celebrarne una potenza impossibile da ignorare, che ha mosso il mondo e che continua ad incantare.

Numerose le esposizioni collaterali di altissimo livello. Una su tutte quella dedicata all’artista Vanessa Beecroft che nelle sue fotografie ha sempre documentato e tenuto traccia del multiforme e perturbante universo estetico femminile.

Se volete un consiglio, studiate bene il programma e non perdetevi né la mostra della Beecroft né la collettiva al BASE.

L’evento è gratuito. Scaricando Spotlime, riceverai un promemoria dell’evento e scaricando l’app potrai rimanere sempre aggiornato su tutti gli eventi di Milano.

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Per qualsiasi informazione sull’evento scrivi a Spotlime. Ci trovi su WhatsApp dalle 09:00 alle 22:00 al 324 611 6144.

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10 paranoie di Facebook tipiche a Milano e dintorni

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“Quando ho aperto la fan page non ci ho dormito la notte”, mi ha rivelato un’amica. Ormai Facebook si sta impossessando anche delle nostre patologie mentali. Da una ricerca fatta tra chi ha messo like al Milanese Imbruttito sono emerse queste paranoie.

10 paranoie di Facebook tipiche a Milano e dintorni

#1 Ricevere pochi like a un post

“Un post che riceve molti like mi rende più felice. Di quelli con pochi like mi vergogno”

Source www.youtube.com
Source www.youtube.com

#2 Checkare di continuo per vedere like su un post di cui si è orgoglioso

“Dopo aver postato i primi minuti mi metto a fare refresh di continuo per vedere se qualcuno ha messo like. Se non lo fa vengo assalito dall’insicurezza, mi chiedo se non sia il caso di cancellarlo”

Source imgur.com

#3 Mettersi come assenti alla chat quando non vuoi mostrarti presente

“FB lo uso soprattutto per guardare. Faccio attenzione a cercare di non apparire. Neppure nella chat. Mi metto invisibile”

Source www.gifbay.com

#4 Pensare a non mostrarsi troppo attivo nel week end per non sembrare sfigato

“La regola è di non postare nel week end. Al massimo solo la domenica sera. La gente non deve capire che sono sola”

Cheezburger Source cheezburger.com

#5 Domandarsi se fare o non fare gli auguri a chi dei tuoi contatti compie gli anni

“Mi assale l’ansia quando FB mi segnala i compleanni. A chi devo fare gli auguri? Postarli sulla bacheca o in posta privata? E cosa scrivere? E cosa penseranno gli altri del fatto che faccio gli auguri a questa persona?”

#6 Creare/Controllare gli account finti

“Ma tanto tu non sei su Facebook…”
“No, ma io lo uso poco, con un account finto”

Source foxsearchlightpictures.tumblr.com

#7 Il dramma della foto profilo

“Più che una foto è una filosofia di vita. Occorre fare molta attenzione nella scelta”

Source freebeacon.com

#8 Leggere e rileggere il post che hai scritto

“Una volta ho scritto un post, dopo l’ho controllato con l’Iphone e mi sembrava che fosse stata cancellata una parte e invece era solo lo schermo che rimandava al resto da cliccare. Sono corsa in cerca di un PC per correggerlo”
“Quando scrivo un commento mi viene sempre il dubbio di aver ferito qualcuno”

Source realitytvgifs.tumblr.com

#9 Dare l’amicizia a gente che non conosci

“Ci sono tre scuole di pensiero. Quelli che danno l’amicizia solo a quelli che conoscono. Quelli che la danno solo a chi ha amicizie comuni. E quelli che la danno praticamente a tutti, considerano il proprio profilo come un canale televisivo. Io, ad esempio, non dò l’amicizia solo a quelli che non sono una persona, tipo ai negozi”

Source www.reddit.com

#10 L’ansia di essere stati tolti dagli amici

“Ho questa fissa di controllare chi mi ha tolto dagli amici”.

Source noyoureoutoforder.tumblr.com

Ospita solo opere dell’ottocento. Mentre quelle del novecento sono al PAC

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Realizzata alla fine del settecento come residenza del conte Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Villa Reale è uno dei capolavori del Neoclassicismo milanese. Rappresentava l’ingresso fisico e simbolico per chi arrivava da Vienna.

Trasformata nel 1921 in sede delle raccolte milanesi d’Arte Moderna, Villa Reale offre ai propri visitatori una straordinaria collezione di opere interamente dell’Ottocento, mentre le opere del Novecento sono nel vicino Padiglione d’Arte Contemporanea (PAC), realizzato nel 1955.

Il lunedì è un Calice DiVino

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“I veri intenditori non bevono vino: degustano segreti” affermava l’artista controverso Salvador Dalì.

Forte di questo insegnamento, noi di Spotlime riserviamo sempre un’attenzione particolare alle enoteche di Milano. Una di quelle che preferiamo di più è Calice DiVino.

Calice DiVino nasce nel 2012 dalla passione per il buon vino e la buona cucina. La cantina dei vini e dei sapori di tutta Italia è ricca, ricercata e disponibile per sia per la degustazione che la vendita. E di lunedì è il posto perfetto per attardarsi a bere qualcosa con gli amici, dopo la ripresa settimanale.

E anche di lunedì pensiamo sempre ai nostri utenti, proponendo un’offerta speciale a cui non è possibile resistere.

Infatti, prenotandoti all’evento con Spotlime, dalle 18:00 alle 20:00, con il primo calice di vino a 4 euro avrai in omaggio una bruschetta con pomodoro fresco.

E scaricando l’app potrai rimanere sempre aggiornato su tutti gli eventi di Milano.

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Per qualsiasi informazione contattaci tra le 9 e le 22 al numero 324 611 6144.

Se questo è il lunedì ben venga la ripresa delle normali e annose attività quotidiane.

Vuoi saperne di più? Scopri Spotlime, l’app che seleziona i migliori eventi di Milano.

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Domenica in Russia al Davai

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Davai Milano è il primo locale in Italia di Russian Standard Vodka, in zona Moscova. Vodka di qualità, perfetta per infiammare gli animi in questi giorni di freddo. E questa domenica, con Spotlime, prendi un drink a poco poco.

Il Davai ha l’aspetto di un salotto di design, tutto impostato sui toni del bianco, dell’argento e del grigio e lo trovi in una delle zone più mondane della città.

A due passi da Corso Como e in una zona strategica – soprattutto se ti viene fame dopo – al Davai puoi bere drink di qualità che mettono d’accordo proprio tutti.

Infatti, i cocktail del Davai sono speciali: drink a base di frutta fresca e vodka in tutte le sue declinazioni. Ma sempre rigorosamente Russian Standard. In totale i barman ti propongono più di 100 drink differenti: avrai davvero l’imbarazzo della scelta!

Prenotandoti all’evento con Spotlime, 1 drink ha il costo di 8 euro invece che 10 e scaricando l’app potrai rimanere sempre aggiornato su tutti gli eventi di Milano.

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E la domenica è in Madre Russia, ma in centro a Milano.

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Aperitivo multicolore a Lelephant

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Lelephant è uno degli storici locali gay friendly della città in zona Porta Venezia. L’ambiente è simpatico e l’arredamento è in simil vintage, con richiami agli anni ’70. E l’aperitivo non può che essere multicolore. Soprattutto con Spotlime.

Se non hai idee per il weekend e l’incubo di decidere dove andare non ti da’ tregua, ti consigliamo di fare un giro a Lelephant. Il sabato ti aspetta un aperitivo coloratissimo, con buffet di prima scelta. Solo per gente giusta, ovvero tutti.

Prenotandoti all’evento con Spotlime, riceverai, a partire dalle ore 18:30, per te drink+food+shot a 8 euro invece di 11. Lo so che lo vuoi.

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Che dici, sei pronto all’aperitivo giusto del sabato, ma soprattutto sei pronto a dire addio alle cascate di pizza fredda e di pasta scotta?

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Le migliori APP per visitare o muoversi a Milano

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Niente più guide cartacee per visitare la città, oggi chi viene a Milano non ha che l’imbarazzo della scelta digitale!
Nella selva di proposte free e a pagamento abbiamo scelto queste 7.

APP PER VISITARE MILANO

#1 WELC MAP

welc-mapVisitare Milano ora più che mai sarà un’esperienza AUMENTATA, grazie alla nuovissima WELC MAP in realtà aumentata, sviluppata dall’agenzia creativa Spam Concept e distribuita gratuitamente nel capoluogo lombardo in 300.000 copie. E’ la prima mappa che unisce carta e digitale in uno strumento che ha tutta l’aria di non essere solo utile, ma anche divertente. Si tratta di una cartina vera e propria che invita a scoprire i luoghi in modo interattivo. Occorre inquadrare la mappa e grazie ad una specifica APP (disponibile per iOS e Android) i luoghi d’interesse prendono vita con la possibilità di approfondire e visualizzare tutta una serie di informazioni utili. Realizzata con il contributo di Regione Lombardia, questa mappa potete trovarla nelle Stazioni ferroviarie o in altri punti strategici come gli Info Point del Comune o gli shuttle bus di Malpensa, Orio al Serio e Linate, le biglietterie Trenord, i Radio Taxi, in 400 hotel e altri locali selezionati.

#2 VISITMILANO

visit-milanoPer i più tradizionalisti c’è invece la App ufficiale gratuita (per iOS e Android) del Comune di Milano, VisitMilano. Realizzata da Vodafone e lanciata quest’estate, racchiude tutti i contenuti del sito turismo.milano.it. Eventi, percorsi, informazioni, possibilità di prenotare taxi, ristoranti, hotel o di scaricare biglietti dell’autobus, tutto quello che si può trovare sul sito ufficiale del turismo a Milano, è in questa applicazione. Niente di veramente emozionante, ma comunque utile e “ufficiale”. Ha avuto il suo momento magico durante la Milano Fashion Week, quando la città era tutta un fermento di eventi, serate, presentazioni, feste e per chi ha usato la App, le cose sono andate più lisce!

#3 DUOMO MILANO

duomo-milanoMilano è il suo Duomo e viceversa e non poteva non esserci una super App tutta dedicata a questo straordinario monumento. Nata in occasione di Expo 2015, la APP ufficiale del Duomo è scaricabile gratuitamente in nove lingue. Piacciono in particolare gli iBeacon, dispositivi che inviano allo smartphone schede interattive sui luoghi di interesse che si sta visitando. Altro contenuto che piace è la realtà aumentata dello skyline milanese che si può ammirare dalla terrazze del Duomo.

#4 MILANO GUIDA VERDE TOURING

milano-guida-verde-touring 

 

Questa è la App sviluppata dal Touring Club italiano per i veri nostalgici della vecchia e fedele guida dalla copertina verde. Diciamocelo, la guida cartacea era destinata ai più esigenti, con tutte le sue descrizioni storiche, artistiche, culturali. La App invece si è fatta più democratica e contiene anche 28 itinerari pedonali e automobilistici; 272 segnalazioni di monumenti, aree verdi, vie e quartieri da visitare; 199 soluzioni per dormire; 401 indirizzi per fare shopping; 74 schede su storia, cucina, letteratura, cinema, musica riferite alla città.

APP PER MUOVERSI A MILANO

#1 CITYMAPPER

citymapperInserendo dove siete e dove vole andare la App vi offre tutte le opzioni, da quelle solo con mezzi pubblici a quelle miste, mezzi pubblici e a piedi, ai percorsi solo pedonali. Manca solo il teletrasporto.

#2 ATM MILANO

atm-milanoFondamentale per comprare biglietti on line, sapere quali opzioni di trasporto si hanno in un determinato punto della città. Utile anche per chi gira in macchina in quanto segnala presenza di parcheggi o aree sosta.

#3 BikeMi

bikemiNaturalmente in una città piatta come Milano non si può prescindere dal pensare di girarla in bicicletta. Dopo Londra, Milano è la città dove questo servizio funziona meglio ed è più diffuso. Accusato di essere in crisi, il sistema in realtà sta rispondendo a una domanda sempre crescente, dunque non resta che auspicare più piste ciclabili per una città sempre più ecologica e verde!

FRANCESCA SPINOLA

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SE VUOI RENDERTI UTILE, SCRIVI A INFO@MILANOCITTASTATO.IT (OGGETTO: CI SONO ANCH’IO)

 

Prima i Lombardo-Veneti. Poi i Verdi

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Un brusco verdetto lo respinse designandolo come “inetto alla musica”. A bocciarlo fu il maestro Francesco Basily. Come aggravante ci furono anche due fattori: il regolamento prescriveva i quattordici anni come limite massimo d’età per essere ammessi (Verdi aveva 19 anni) ed avevano la precedenza i candidati del regno lombardo-veneto (Verdi era cittadino di Parma, dunque straniero).
Verdi sperava di potere essere ammesso come allievo “a pagamento” in virtù di quei “meriti speciali” che il regolamento contemplava come eccezione.
Anni dopo il Conservatorio fu intitolato proprio a lui. La sua grande rivincita.

LAYER 7 e Input presentano Nebula al Wall

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Tenera è la notte quando è piena di stelle, quando la musica è quella giusta e invita al viaggio.

Magico è il percorso verso quelle sonorità che sanno di Berlino e che portano in città una techno lenta e cadenzata, che ti entra nelle viscere e ti inebria.

Questo venerdì torna a farsi vivo LAYER 7 collettivo che, in collaborazione con Input e in partnership con Open -che apre le danze – porta al Wall suoni ancora poco esplorati.

Ogni serata di LAYER 7 non è solo un party, ma è una vera e propria esperienza sinestetica, che coinvolge vari media e che attraverso immagini, installazioni e mostre, introduce il visitatore ad un viaggio lungo una notte. Questo venerdì il tema è Nebula, effimera, affascinante e fragilissima, nube che avvolge tutti, inglobando qualsiasi cosa la circondi e restituendola trasformata e piena di una linfa vitale.

Il viaggio prevede un incontro ravvicinato del terzo tipo con i suoni di Matteo Campanelli, techno dolce, quasi da ascolto pomeridiano perfetta per quando il crepuscolo scivola lentamente verso la notte.

Suoni invitanti quelli che arriveranno poi con i main Resonant, capaci di infondere quel groove giusto per lasciarsi andare gradualmente ad una propagazione del suono che tocchi prima gli arti, poi la testa per prendersi tutto il ritmo del corpo.

Da ascoltare possibilmente ad occhi chiusi, immaginando galassie lontane.

Il viaggio proseguirà verso suoni più cupi e carichi, pregni di una techno più severa, quelli di Panda in b2b con Town-Sea direttamente da casa Input, perfetti per le ultime ore della notte. Il conto alla rovescia è iniziato, questo venerdì andremo verso l’infinito.

Prenotandoti all’evento con Spotlime, per te entry+drink+shot per carburare a 10 euro invece che a 13 euro e scaricando l’app potrai rimanere sempre aggiornato su tutti gli eventi di Milano. L’ingresso al locale è a discrezione dell’organizzazione

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Per qualsiasi informazione sull’evento scrivi a Spotlime. Ci trovi su WhatsApp dalle 09:00 alle 22:00 al 324 611 6144.

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Just Wine, il giovedì open wine al Parioli

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JW – Just Wine, l’aperitivo open wine con buffet che ha conquistato le più grandi città italiane, solo per questa settimana cambia casa e vi porta a Roma.

Ma attenzione, senza farvi spostare da Milano.

Solo per questo giovedì il Just Wine sarà ospite del ristorante Parioli, locale famoso per la sua cucina romana e per l’atmosfera di festa che si respira nel dopocena.

La serata prevederà vini romani e il buffet sarà composto da piatti tipici della tradizione capitolina: fiori di zucca fritti, carbonara, carciofi alla romana, amatriciana e cacio e pepe.

Al posto del classico dj set, sarete accompagnati da musica dal vivo delle migliori canzoni italiane a cui è praticamente impossibile resistere, soprattutto dopo un po’ di vino romano.

E anche stavolta non potevamo non pensare ad una proposta irrinunciabile.

Prenotandoti all’evento con Spotlime, per te ingresso+open wine comprensivo di buffet a 15 euro e scaricando l’app potrai rimanere sempre aggiornato su tutti gli eventi di Milano.

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Vuoi prenotare un tavolo? Scrivici al 392 299 0519 e provvederemo a fartene assegnare uno senza costi aggiuntivi. Per tutte le altre info, scrivici tra le 09:00 e le 22:00 al 324 611 6144.

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I 9 lavori più richiesti a Milano su cui puntare per il FUTURO

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Quali sono i mestieri del futuro? Che lavoro farò io appena laureato in economia o in ingegneria o in scienza delle comunicazioni? Quali sono le professioni più richieste del momento su LinkedIn?

Le professioni più richieste del momento sono:

#Ios e Android Developer
E’ il momento di formarsi per diventare sviluppatori di funzioni per iphone. Pensare oggi quello che si farà domani con lo smartphone. A Napoli, presso l’Università Federico II, è stata appena inaugurata la prima IOS Developer Academy d’Europa, entrarci è stata durissima, in 200 ce l’hanno fatta. Le domande sono state 4.700, poi ridotte a 1500 perché il test d’ingresso si sarebbe svolto in inglese.
regola n1: l’inglese!!!

#Istruttore di Zumba
Non è uno scherzo! E’ quanto emerge dal software di LinkedIn che ci dice i mestieri più richiesti dalla rete oggi e fra gli altri c’è anche questo. Ritmo, allegria e forza fisica saranno la vostra chiave del successo.
Regola n1: il fisico!

#Social Media Intern/Manager
E’ un vero esperto di comunicazione digitale, cresciuto connesso con tutte le reti di social, surfer di google, membro di gruppi what’s up, campione di Instagram e Snapchat e via così- Qualcuno che sta lì e capisce dinamiche che spesso sfuggono a chi prende decisioni in un’azienda. Deve essere bravo nel marketing, nella comunicazione e very smart con i social.
Regola n.1: Fiuto!

#Data Scientist
Oggi sono i più richiesti dalle aziende di tutto il globo. Hanno backgorund differenti, lavorano in gruppi composti di fisici, matematici, ingegneri, statistici. Sono super richiesti e super pagati. Sanno dare un senso ai cosiddetti Big Data, sanno capire e tradurre enormi e complesse mole di numeri in strategie chiave per le imprese.
Regola n 1: Studiare!

#UI/UX Designer
Evoluzione del web designer, l’UI/UX designer è il designer di esperienze sul web, è colui che riesce ad accrescere la soddisfazione dell’utente migliorando la sua esperienza on line. Lavora sull’usabilità, sulla leggerezza, sull’immediatezza, sull’interazione. Con l’UX design si passa a essere anche esperti di design, marketing, project management e una buona dose di conoscenze di psicologia, sociologia e scienze cognitive non guasta
Regola n1: smart!

#Beachbody Coach
Non ridete, è sempre LinkedIn a dirlo! Con una bella passione per la pallavolo, per la sabbia e per i costumini succinti il gioco è fatto!
Regola n1: abbronzatura!

#Cloud Services Specialist
Il Cloud specialist è la persona che sa come funzionano tecnicamente ed economicamente i maggiori Cloud in circolazione e aiutano il cliente nella scelta migliore. La maggior parte delle aziende sta adottando servizi Cloud ad un ritmo rapidissimo. E’ necessaria una formazione tecnico/scientifica.
Regola n.1: non avere la testa tra le nuvole!

#E-Commerce Specialist
Aumentano gli acquisti on line e con essi le figure esperte di e-commerce. Le competenze che un E-commerce Specialist deve acquisire sono numerose e trasversali: assicurare il raggiungimento degli obiettivi di fatturato del canale online, gestire la definizione e l’acquisizione del catalogo prodotti, monitorare stock, delivery, rotazione, occuparsi del benchmarking di pricing e offerta commerciale verso i siti competitor, acquisire nuovi utenti e aumentare il traffico.
Regola n.1: addicted di on.line shopping!

#Responsabile dell’etica digitale
In un futuro sempre più digitale, interconnesso e robotico c’è già chi si domanda: quale saranno i limiti? Cosa sarà considerato giusto e sbagliato? Senza una maggiore etica digitale l’uomo potrebbe rischiare di estinguersi vittima delle sue stesse invenzioni?
Regola n1: digital zen!

Special thanks a Enrico Ferrari, Education Specialist di TAG Innovation School
e a Carlo Purassanta, AD di Microsoft Italia

FRANCESCA SPINOLA

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Gli edifici della BOCCONI visti dall’alto simboleggiano un 30 e LODE

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L’università fu fondata da Ferdinando Bocconi nel 1902 in memoria del figlio Luigi, caduto nella battaglia di Adua.

Nel 1914 diviene presidente Ettore Bocconi, figlio del fondatore, che rimane in carica fino alla morte nel 1932.

L’edificio in via Röntgen assume la forma di un “3” che visto dall’alto accanto al velodromo di piazza Sraffa a forma di 0 e all’edificio retrostante la sede di via Sarfatti a forma di L, si forma un 30 L, in riferimento al 30 e lode come voto massimo agli esami.

MILANO CITTA’ STATO

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L’aperitivo del mercoledì al Vetra

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Il mercoledì è il giro di boa della settimana. Pochi sforzi e arriverai al weekend, lasciandoti alle spalle giorni di fatiche sulle “sudate carte”.

Qualche giorno ancora e sarai libero di poltrire a letto, dimenticandoti di tutto il resto almeno fino a lunedì.

Stringi i denti ancora un po’ e fidati, possiamo capirti perfettamente. Siamo con te fino al venerdì e oltre.

A tutti i mali del mondo però c’è Spotlime. Spotlime infatti seleziona per te i migliori eventi del giorno, proponendo offerte succose per svoltare la serata.

Il mercoledì, ad esempio, è quel giorno in cui la voglia di uscire comincia a farsi sentire. Se ti proponessi un aperitivo al Vetra, come la vedi?

Il Vetra è un locale familiare in zona Ticinese, comodo se sei appena uscito dall’ufficio e perfetto per ritrovarti con gli amici per un brindisi infrasettimanale.

E allora questo mercoledì vediamoci per un aperitivo al Vetra.

Se prendi due cocktail del valore di 7 euro l’uno o due bicchieri di vino o di birra del valore di 5 euro l’uno, il tagliere te lo offriamo noi e prevede: piacentinu ennese, ragusano, coppa, salame, fiocco di crudo e bruschettine. Non so te, ma noi abbiamo già fame.

Prenotandoti all’evento con Spotlime, riceverai , dalle 18:00 fino alle 21:30 per te sull’acquisto di due cocktail, due calici di vino o due boccali di birra, un tagliere in omaggio e scaricando l’app potrai rimanere sempre aggiornato su tutti gli eventi di Milano.

Scarica l’app

 

Per qualsiasi informazione sull’evento scrivi a Spotlime. Ci trovi su WhatsApp dalle 09:00 alle 22:00 al 324 611 6144.

Vuoi saperne di più? Scopri Spotlime, l’app che seleziona i migliori eventi di Milano.

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Non solo lo Stato, in Italia anche i ricchi ci fanno piangere

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Il primo problema in Italia è la pubblica amministrazione. Ogni classifica internazionale lo dimostra. Il nostro stato è quello più indebitato in Europa e quello che offre i servizi peggiori, come riportato in questo articolo: 10 segnali che lo Stato è da rifare. Eppure sarebbe troppo semplice dare ogni colpa allo stato. Anche perchè la responsabilità è assai più diffusa, e a costo di sentire retrogrado o comunista, a mio avviso una grossa responsabilità ce l’ha chi è più ricco. 

I NOSTRI super-riccHI SONO COME ZIO  Paperone, SOLO CHE NELLA PISCINA DI MONETE D’ORO CI NUOTANO I LORO EREDI

Nel mondo anglosassone è prassi che chi ha più avuto fortuna dia indietro alla comunità una grossa fetta del suo patrimonio. Si tratta del “give back”, del dovere morale di considerare il successo come un qualcosa che si è ottenuto grazie alla comunità in cui si vive e per questo di restituirle una parte del molto che si è ottenuto. Si ha successo infatti non solo per ciò che si è ricevuto dalla propria famiglia ma soprattutto per l’istruzione, per gli amici, per l’ambiente e per lo stesso mercato che hanno contribuito al proprio successo. Nel mondo anglosassone si considera la comunità come il principale fattore del successo personale, a parte le capacità e l’impegno individuale, relegando la famiglia come un fattore marginale.

Nel mondo anglosassone si considera la comunità come il principale fattore del successo personale

L’a.d della Apple Tim Cook ha dichiarato di donare tutti i suoi averi in beneficenza, dopo aver provveduto alle spese per l’educazione del suo nipotino. Warren Buffett ha annunciato di lasciare in beneficenza il 99% del suo patrimonio, circa 60 miliardi di dollari, ed ha esortato altri a fare lo stesso, lanciando con Bill Gates The giving pledge, una campagna che mira a convincere i super-ricchi di lasciare almeno il 50% dei propri averi in beneficenza. Aderiscono a questa iniziativa tra i molti Ted Turner, George Lucas, Michael Bloomberg e, di recente, si è unito anche Mark Zuckerberg. In loro insieme al dovere morale del give back c’è la consapevolezza che dare troppo in eredità ai figli è sbagliato e controproducente per gli eredi. Perchè li vizia e toglie loro il sano piacere di conquistarsi da sé il proprio successo.
Questo accade in America. E in Italia? Cosa fanno i nostri super-ricchi?

dare troppo in eredità ai figli è sbagliato e controproducente per gli eredi. Perchè li vizia e toglie loro il sano piacere di conquistarsi da sé il PROPRIO successo.

Secondo i dati del Wealth-X and UBS World Ultra Wealth Report 2014, ci sono 2.295 italiani che hanno una ricchezza personale superiore ai 30 milioni di dollari, cresciuti di oltre il 10% nel 2014 rispetto all’anno precedente. Il loro patrimonio è di 270 miliardi di dollari, in crescita del 14,9%, superiore alla media europea che è dell’8,9%. Questo significa che in Italia a fronte di un PIL che cresce molto meno del resto d’Europa, i nostri ricchi diventano sempre più ricchi, se li si confronta agli altri europei. Ma la caratteristica che contraddistingue i nostri milionari da quelli stranieri è l’origine della ricchezza: in Italia la maggioranza della ricchezza è ereditata. Il 60% della popolazione più ricca in Italia ha un patrimonio in tutto o in massima parte ereditato.

in Italia la maggioranza della ricchezza è ereditata

Questa non è una sorpresa visto che ogni volta che viene a mancare un grande dell’imprenditoria le cronache si spostano sui familiari che ricevono l’eredità. Personalmente non sono riuscito a rintracciare neppure un caso di super ricco italiano, morto o vivente, che si sia impegnato a lasciare in beneficenza la gran parte della sua ricchezza. In Italia ci si ammazza di lavoro per lasciare godere ai propri figli la gran parte dei frutti dei propri sacrifici. E questo nonostante non solo il rischio che la felicità produca figli viziati e infelici ma soprattutto degli incapaci di gestirla. E’ noto l’effetto della “terza generazione” con cui si definisce l’alta probabilità che la ricchezza trasmessa agli eredi venga dilapidata entro la terza generazione, così come basta vedere le classifiche delle aziende che sono più cresciute negli Stati Uniti per vedere che sono quasi tutte di prima generazione.

Lasciare tutta o gran parte dell’eredità ai propri figli non si trasforma in vantaggio per i figli né per la difesa del patrimonio. E in più toglie alla società la possibilità di poter trasformare i sacrifici prodotti in un beneficio per chi è stato meno fortunato. I nostri milionari sembrano non reggere il confronto con i loro omologhi stranieri. Ma non è questa la cosa che trovo più triste. La vera sconfitta dei nostri ricchi non è contro i loro “colleghi” stranieri”, ma è contro i loro antenati. L’Italia è stata resa grande dai lasciti e dagli atti di generosità dei ceti più abbienti verso le loro comunità. E questo è stato ancora più forte a Milano. La Scala, il Duomo, l’Ospedale Maggiore, l’Università Bocconi e tantissime opere note o meno note, dal Planetario alla Casa Verdi, sono tutte il frutto del dono che hanno fatto persone singole o intere famiglie alla nostra città.

non sono riuscito a rintracciare neppure un caso di super ricco italiano, morto o vivente, che si sia impegnato a lasciare in beneficenza la gran parte della sua ricchezza

Non sono mai stato tenero nei confronti del nostro Stato. Ma se rivediamo la nostra storia, non si può dire che la pubblica amministrazione fosse molto migliore di quella di oggi, anche perchè spesso era praticamente assente. La grande differenza era nei ricchi che sentivano il dovere e l’orgoglio di estendere la loro fortuna ai loro concittadini, in vita e dopo la morte. Se anche nell’Italia di oggi si diffondesse la pratica del Giving Back, considerando il patrimonio dei super-ricchi, si potrebbero avere oltre 100 miliardi di euro per opere a favore della comunità. Una cifra immensa che potrebbe donare all’Italia una dozzina di grandi opere del calibro del ponte sullo stretto.

Perchè Milano possa completare la sua rinascita e fare da traino al resto del paese la sveglia deve suonare soprattutto per loro, per i nostri cari, carissimi super-ricchi. Perchè se sono diventati quello che sono è anche, se non soprattutto, grazie a Milano.

Se anche nell’Italia di oggi si diffondesse la pratica del Giving Back, considerando il patrimonio dei super-ricchi, si potrebbero avere oltre 100 miliardi di euro per opere a favore della comunità.

Fonte: Wealth-X and UBS World Ultra Wealth Report 2014

 

 

 


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