Definirle defilate mi piace. Sono lavoratrici; producono reddito e benessere per i collaboratori e per la società; grazie a ciò che propongono e diffondono fanno stare meglio le persone. Difficilissimo vederle immortalate alle sfilate di moda o a qualche cena di gala: lavorano indefessamente, sono sempre presenti, sempre in viaggio, sempre di corsa. Chi sono? Le abbiamo definite “le imprenditrici milanesi che forse non conoscete” e sono 10.
#1 Fiorenza Mursia, della storica Casa Editrice Mursia
Con sede in via Tadino, a Milano. Oltre che di libri e collaboratrici super efficienti si circonda anche di simpaticissimi quadrupedi scodinzolanti che sanno prendere l’ascensore e accogliere il postino, quando serve, ma soprattutto si appropriano delle sedie libere e riescono persino a ronfare sonoramente durante la giornata convulsa di questa casa editrice che ha fatto del marchio Mursia, prestigioso e riconosciuto, sinonimo di indipendenza e caparbietà, in un mercato dominato dai grandi gruppi.
Vanno per la maggiore i libri sul mare, storici e filosofici ma anche la collana di poesia della collana Argani è un fiore all’occhiello. “Fiorenza é un editore duro e puro“, mi dicono in Mursia, ma a me sembra anche molto tenera visto l’amore che profonde per i suoi numerosi Chiwawa, Jack Russel, Pastore Svizzero e Barbone Gigante. Tutti presenti, a giorni alterni.
#2 Maria Grazia Mattei
Sagace antenna delle trasformazioni in atto. Partendo negli anni ’90 dalla net-art, é stata la prima a Milano a comprendere l’importanza delle nuove tecnologie e a proporre una cultura digitale sensibilizzando le imprese. Attraverso i suoi notissimi eventi internazionali, che portano il titolo di “Meet the media guru”, ogni anno Maria Grazia propone incontri con i guru mondiali dell’innovazione diffondendo così conoscenza in condivisione. La sua imprenditoria al femminile la porta anche ad essere profondamente interessata a tutte le trasformazioni in atto in una città-faro come quella di Milano, andando a scoprire e proporre start-up, non solo fortemente incentrate sulle tecnologie ma anche nuove imprese che facciano del sociale nel III millennio.
#3 Fulvia Lo Duca
All’inizio pensavo che questo articolo avrebbe ospitato solo aziende cosiddette di “servizi” in quanto le fabbriche, quelle dove si producono oggetti in una certa quantità, in quel di Milano, stanno diventando sempre più esigue.
Fulvia Lo Duca, 50 anni, donna razionale, solare e con un buon senso dell’umorismo, mi dà modo di parlarne in quanto, oltre ad essere socia del Gruppo Cartotecnico Abar Litorfarma, Fulvia riveste il ruolo di Responsabile MKT, Commerciale e delle Relazioni Esterne. Il Gruppo, che compirà a breve i 60 anni, produce astucci e foglietti illustrativi per il mercato farmaceutico e cosmetico, si distingue dalla concorrenza per la creatività dell’uff R&D in binomio con l’esperienza acquisita. E così Fulvia può offrire ai propri clienti un servizio/prodotto pressoché completo. Oltre ad amare il suo lavoro, l’arte e la buona cucina, Fulvia è anche madre nonchè amorevole padroncina di una micia che si chiama Bianca, del suo cucciolo Minou e di un chiwawa, di nome Rocco col labbro leporino, entrato in famiglia in quanto “probabilmente nessuno l’avrebbe voluto”.
#4 Zoe Romano (co-founder di WeMake)
Milano, città italica per eccellenza della tecnologia non poteva che ospitare un’altra donna manager, Zoe Romano (co-founder di WeMake) che ha fatto della tecnologia e del digitale il suo cavallo di battaglia. Zoe nel febbraio del 2013 si è unita al team di Arduino per la digital strategy e le tecnologie indossabili.
Laureata in filosofia e appassionata di tecnologia Zoe è anche co-fondatrice del progetto open-source di moda collaborativa europea Openwear attivo dal 2009 al 2012. Ha inoltre collaborato alla creazione di iniziative di attivismo sociale come San Precario e il suo anagramma Serpica Naro, la stilista immaginaria accettata nel calendario ufficiale della settimana della moda. Essendo giovane, dinamica e infaticabile nel 2011 ha fondato Wefab per la diffusione di eventi e iniziative intorno all’Open Design e alla Digital Fabrication a Milano. E infine scrive per CheFuturo, Digicult e Doppiozero.
#5 Rossana Ciocca, gallerista
Una galleria d’arte può essere un’impresa? A mio avviso sì, soprattutto quando oltre ad occuparsi di mercato dell’arte si ideano prodotti culturali; ecco perché vi propongo la Galleria d’Arte contemporanea di Rossana Ciocca che si trova nei pressi del Lazzaretto, esattamente in Via Lecco. La gallerista, Rossana (figlia d’arte) è una donna di quelle che si definiscono toste, ma anche curiosa ed appassionata con una fissa per i socials e pazza delle pratiche relazionali e performative che si sviluppano nella Galleria ma anche o forse sopratutto per l’arte disseminata nei luoghi pubblici. Alcuni suoi progetti? #upgiotto; #cenaconme per il quale ha ricevuto anche il Panettone d’oro e @artcitylab. Non è difficile incontrarla a spasso con Olivia, il suo Jack Russel Parson e una sigaretta tra le dita.
#6 Francesca Cesati
A proposito di arte e di fumo non posso non nominare Francesca Cesati. A Londra faceva l’artista visuale e ora, a Milano, dopo aver smesso di fumare, grazie ad Allen Carr, ha deciso che avrebbe voluto aiutare tutti i fumatori a liberarsi da questa orrenda dipendenza. Eccola così trasferirsi a Milano, dopo aver lasciato il suo bellissimo Pastore Tedesco Watson, per fondare la Allen Carr’s Easyway Italia. Sono già passati 18 anni da allora, Francesca non solo ha tradotto in italiano tutti i libri di Carr, arrivando a scalare le vette dei best seller nazionali nella sessione della “varia”, ma oggi è anche una terapista e un imprenditore di successo che ha fatto della sua azienda la sua missione.
Ah, dimenticavo, Francesca è anche un’ottima storyteller: se avrete la fortuna di ascoltare le sue storie di fumo, ne resterete incantati.
#7 Marcella Campi
Solare quarantenne super dinamica. E’ la socia fondatrice di Creattività, azienda di consulenza e formazione con solidi principi etici e valoriali coniugati ad una forte competenza acquisita non solo grazie a studi continui e approfonditi ma anche all’esperienza.
Marcella è una psicologa del lavoro e delle organizzazioni e dopo un passato come consulente, ora è un’imprenditrice di successo e sulla breccia dell’onda. Nella sua azienda si studiano e si mettono in pratica progetti che impattano efficacemente sulle organizzazioni e sulle persone. Marcella è leader di un gruppo di professionisti altamente qualificati e legati tra loro grazie alla condivisione dei principi e alla visione aziendale che deve coniugare sempre qualità, creatività e passione.
#8 Veruska Mandelli, Mondomusica
La creatività va spesso a braccetto con le arti, tra le quali certamente è la musica a farla da padrone. Ecco quindi Veruska Mandelli fondatrice di Mondomusica. La stessa Veruska ci dice che la sua è una scuola pilota per il metodo musica per piccoli Mozart: “i bambini hanno dai 4 ai 5 anni“.
E’ stata lei stessa a portare questo metodo in Italia ed è sempre lei la responsabile italiana per la formazione degli insegnanti. Una delle caratteristiche principali della sua scuola è quella di avere attivato già da molto tempo scambi culturali con scuole di musica in Inghilterra, Spagna e Irlanda. Mentre suona o fa lezione i suoi due gattini Pachito e Margot la ascoltano, sornioni, in qualche angolo della stanza. In particolare Pachito è molto affettuoso e assomiglia di più a un cagnolino, non solo per il comportamento ma anche per la dimensione, davvero adorabile.
#9 Claudia Adamo, Open Minds Srl
Avendo nominato la cultura internazionale casca a fagiolo Claudia Adamo fondatrice di Open Minds Srl; lei è la prima a Milano ad offrire sistematicamente corsi di inglese per bambini (si parla già di 12 anni fa). Questa formula è vincente in quanto oltre ad offrire la comodità e il rapporto personale tra insegnante e bambino e insegnante e famiglia, unisce i vantaggi della scuola di lingue, ciò significa personale controllato e formato, garanzia di continuità del servizio, assistenza. La scuola di Claudia è anche certificata Iso 9001 e ha l’approvazione dell’ufficio scolastico regionale della Lombardia; senza dimenticare la possibilità di fornire insegnanti madrelingua presso scuole sia per i corsi extrascolastici che per i servizi di lettorato, competenti anche su progetti didattici complessi. Claudia ha un gattino plurilingue che si chiama Osvaldo.
#10 Francesca Versace
In un approfondimento di questo tipo, direi che non può mancare il campo della moda.
Francesca Versace, neo imprenditrice, cittadina del mondo, nata e cresciuta a Milano e poi trasferitasi a Londra per studiare: delle imprenditrici sin qui proposte, Francesca è la più giovane; ha appena lanciato la sua prima collezione, grazie alla nascita di f.e.v., la sua nuova linea. Francesca crede che il viaggio di una donna sia l’ispirazione e proprio da qui trae spunto per dare vita a f.e.v. “Si tratta di un brand dal gusto e dalla sensibilità italiana, che racchiude lo spirito del viaggio e il senso della scoperta. Lo stile è Bohemien e sofisticato, naturale e informale, un glamour disinvolto che rievoca quello degli anni ‘60 e ’70″. Oltre ad essere una neo mamma suppongo accudisca anche molti amici a 4 zampe. In bocca al lupo Francesca!
LUISA COZZI
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