L’intervento di Andrea Cuomo (Il Giornale) agli Stati Generali di Milano Stato.
Teatro Franco Parenti, via Pier Lombardo 14, Milano, martedì 16 maggio 2017
Riprese: Elite
Montaggio: Sydney Oketayot
www.milanocittastato.it
L’intervento di Andrea Cuomo (Il Giornale) agli Stati Generali di Milano Stato.
Teatro Franco Parenti, via Pier Lombardo 14, Milano, martedì 16 maggio 2017
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Tra via Solferino e Largo La Foppa c’è via Santerna. O meglio, ci dovrebbe essere perché in realtà non esiste. L’ha inventata Dino Buzzati per collocarvi la porta dell’Inferno nel suo “Poema a fumetti”.
Che Milano sia una città speciale lo sanno in molti, che per questo debba avere uno statuto speciale, è qualcosa di cui parlare. Lo hanno fatto ieri sera Arianna Censi, Vice Sindaco Milano Metropolitana, Filippo Barberis, Capogruppo PD al Consiglio Comunale e Andrea Zoppolato, Presidente dell’Associazione Milano, in un incontro ospitato dal Circolo Aniasi in Corso Garibaldi a Milano.
Secondo Filippo Barberis la domanda che gli amministratori devono porsi è cosa serva alla città per crescere ancora di più nel ruolo sostanziale che già gioca a livello nazionale ed europeo. La domanda è “qual’e la forma più avanzata da dare alle istituzioni?”.
Di contro all’evidenza che il Comune di Milano abbia una certa autonomia, rimangono i problemi del Comune a erogare certi servizi, così Barberis suggerisce che il primo campo dove andare ad ampliare le autonomie sia quello delle regole contabili, dei crediti, del conto capitale e della parte corrente, “senza chiedere come fa Roma soldi a fondo perduto”.
“Milano – ha continuato il consigliere comunale – deve stare in salute per non far crollare la precaria città metropolitana. Più flessibilità sulle regole contabili e di bilancio. Sfide come qualità dei trasporti, qualità dell’ambiente, più poteri dal basso, dai comuni e dalla regione, di questo ha bisogno la città metropolitana”.
Serve un ridisegno della governance, conclude Barberis, sottolineando come su ambiente e trasporti sia ancora la Regione a farla da padrone.
Secondo Arianna Censo, l’istituzione della città metropolitana avrebbe dovuto creare una palestra per gli amministratori per capire il da farsi, mentre quello che è stato fatto fino ad ora sarebbero solo una serie di negoziati con il potere centrale sulla sua esistenza e non serie discussioni per giungere a concrete decisioni politiche. “Questa doveva essere la palestra di una modalità nuova per gestire le politiche – ha detto la Censo – mentre c’è stato solo un tentativo di farsi riconoscere. Ma dotare la città metropolitana di strumenti reali per agire sarebbe fondamentale.”
È possibile, si è poi domandata la Vice Sindaco, che non si riesca a fare su questo argomento una proposta nazionale? Tanto più che per la Censo “l’esperienza di Milano è utile al paese e potrebbe rappresentare un paradigma da applicare ad altre realtà.” Dal discorso della Censo è poi emersa l’amarezza della constatazione che dentro la Pubblica Amministrazione ci sia una straordinaria lentezza. “Le cose che vanno veloci – ha sottolineato – sono quelle che non producono niente per gli altri. Non abbiamo strumenti legislativi che vadano oltre Roma capitale e la lombarda salsa” è stato l’amaro commento di Censo.
Tutti d’accordo i presenti che in un momento politico di elezioni regionali e nazionali sia importante presentare Milano con le sue combinazioni virtuose e tutti d’accordo i presenti che ciò che produce Milano è motore per il resto d’Italia, ma che la classe politica non se ne renda conto, anzi, secondo la Censo “noi dal 2014 ad oggi abbiamo perso la linea propulsiva e a livello di cittadini è avanzata la convinzione che si sia davanti a un altro carrozzone”.
Andrea Zoppolato nel suo intervento è invece ripartito dalla Costituzione, vera casa dell’autonomia di cui ha diritto una città come Milano. “La nostra Costituzione all’articolo 5 promuove le autonomie – ha sottolineato Zoppolato – così come agli articoli 132 e 116 che consentono di poter accedere a forme particolari di autonomia”. Rifarsi alla Costituzione servirebbe, secondo Zoppolato, ad evitare una eventuale legge speciale che porterebbe a che “tutti dicano se Milano si perché io no? ed eviterebbe di aggiungere poteri e non togliere nulla, per cui la legge speciale si impaluderebbe sul come farla e ogni altra città ne vorrebbe una per sé, mentre seguendo la Costituzione almeno ci sarebbero dei paletti: sarebbe riservata innanzitutto a chi ha minimo 1 milione di persone, poi ci vorrebbero un tot di comuni, un referendum popolare. Quindi Milano potrebbe dire: noi lo facciamo, gli altri sono liberi di fare lo stesso”.
“Io credo che la vera politica debba avere due componenti: quella amministrativa della gestione dell’oggi e quella visionaria, della definizione del domani. La politica attuale è imprigionata nel livello amministrativo – ha affermato Zoppolato – ma bisognerebbe recuperare il livello della visione, del domani, del creare qualcosa in più, del progettare un futuro anche apparentemente fuori portata. Oggi a Milano si può reintrodurre il concetto della visione, senza pensare solo a dividersi trovando i motivi che ci separano, ma cercando un punto d’incontro in un progetto comune su cui tutti dicono di essere d’accordo: che Milano ha ragione a voler una maggiore autonomia, tanto più che l’Europa stessa vede di buon occhio la maggiore autonomia delle città, come strumento di democrazia e di partecipazione.”
“Qui – ha concluso il presidente dell’associazione Milano – i cittadini si sentono parte di una comunità. Non c’è il rischio che l’autonomia sia solo una pretesa di tipo egoistico perchè Milano si sente da sempre una coscienza nei confronti del paese intero, una responsabilità. I paletti li mette la Costituzione. Quello che ci serve è solo la volontà politica.”
Si è conclusa con successo la sesta edizione di Expop, la rassegna delle idee visionarie organizzata dall’associazione Vivaio.
Ecco la classifica dei 5 progetti più votati dai partecipanti:
#1 You Milan. Il progetto, che ha conquistato tutti con un fitto programma di degustazioni di cibi dal mondo, danze, massaggi, promuove un nuovo modello di integrazione culturale e linguistica tra le diverse comunità internazionali di Milano.
Pensata per i nuovi milanesi, YouMilan è soprattutto dedicata alle comunità meno numerose in Milano, quelle la cui lingua madre può essere uno scoglio ulteriore per la conoscenza e l’accoglienza.
#2 Clairy.
Clairy conferma il gradimento per i progetti a tema green che da sempre caratterizza Expop.
Realizzato da un team di ragazzi di Pordenone, Clairy è un innovativo sistema di purificazione naturale per ambienti indoor. Si traduce in vaso che utilizza le piante per pulire l’aria negli ambienti chiusi e che si connette ai device in modalità Wi-Fi ed è gestibile tramite app.
Effettua un monitoraggio degli agenti inquinanti e programma accensione e spegnimento a secondo del bisogno: gli studi infatti dimostrano che la concentrazione di inquinanti novici nell’aria indoor è di cinque volte maggiore rispetto agli spazi esterni.
#3 Newedu 4.0, una risposta sul tema dell’allineamento di genere, e la salvaguardia delle donne.
#4 Green4all, un giardino pensile da installare sugli edifici esistenti che migliora le prestazioni energetiche delle abitazioni e riqualifica in verde la città. Progetto di due ragazze romane.
#5 YourDesk, il primo portale italiano degli spazi di lavoro condivisi, sull’esempio di Airbnb ma dedicato a un’utenza business.
Il filo conduttore di tutti i progetti premiati a Expop 2017 è la partecipazione dal basso e la sharing economy: la condivisione come elemento vincente.
Inoltre, in linea con il tema di Expop 2017 Milano For Italy, tutte le visioni presentate si caratterizzano per il fatto di poter essere da subito adottatida altre città, in Italia e nel mondo, in una logica di contaminazione virtuosa.
Utopicon: una piattaforma che permette a coloro che hanno bisogno di un aiuto di trovare chi può svolgere una determinata mansione, dietro corrispettivo di un compenso che saranno i due contraenti a stabilire.
Skilljobs.it: il primo Meetic del lavoro per trovare il candidato ideale sulla base delle competenze e delle abilità, di affinità legate a conoscenza e professionalità, e non a fattori quali genere, età, nazionalità.
Taskhunters è il sito per la ricerca di lavori temporanei per gli studenti universitari.
Chromoshome è pensato per chi vive e lavora fuori sede: un marketplace di annunci dove gli utenti qualificano l’offerta attraverso la recensione dell’appartamento, del proprietario, degli inquilini, del quartiere.
“Tweet Ride”: la pedalata urbana con stile. Ciclisti vestiti con abiti primi ‘900 il cui ricavato degli eventi viene devoluto in beneficenza per la lotta contro il cancro.
La Bicicletta dalla Salute: abbina i prodotti selezionati da PausaMi con la merenda naturale nei parchi e vicino alle scuola.
Espinasse 31: la residenza per artisti di pop e street art provenienti da tutto il mondo, una casa che vuole accogliere e promuovere le produzioni artistiche più innovative e favorire l’interazione con la comunità, tra Milano e le nuove forme espressive.
Expop è un’iniziativa di Vivaio, associazione non profit apartitica che si propone di fare di Milano un centro propulsore a livello internazionale di progetti innovativi in ambito culturale, artistico e imprenditoriale. Expop nasce nel 2012 per essere una vetrina di progetti pop, ben prima di Expo, ideata e realizzata come una vetrina di nazioni.
Oggi Expop, che ha anticipato l’Esposizione Universale, vuole raccoglierne l’eredità nel fare di Milano un centro propulsore di visioni progettuali in grado di creare un impatto positivo, una fabbrica delle idee da esportare nel mondo.
– che ha ospitato Expop sin dalla prima edizione – è la casa natale dell’Associazione Vivaio, oltre a essere l’unico nel suo genere nel centro di Milano. Si tratta di un luogo che rappresenta una Milano nascosta e tutta da scoprire, un luogo amato da tutti gli appassionati della città. Il Vivaio Riva è a rischio chiusura; la partecipazione a Expop è stata l’occasione per aderire alla petizione “Salviamo il Vivaio Riva”.
www.associazionevivaio.com | www.expop.org
La musica. Non so cosa farei se non ci fosse.
E’ l’amica che ci consola quando siamo giù di morale, che ci capisce quando ci sentiamo incompresi, che ricorre nei momenti più importanti della nostra vita, che gioisce con noi quando esplodiamo di felicità.
Non importa quale sia il genere, chi sia il cantante, da che strumento provenga il suono: la musica è internazionale, un linguaggio che tutti capiscono e al quale tutti si affidano per esprimere quei sentimenti e quei pensieri che, altrimenti, rimarrebbero solo concetti inespressi nella nostra mente, solo idee che magari hanno un colore, una forma, ma non un suono.
Domani si celebrerà proprio questa compagna fedele, la musica, con la Giornata Europea della Musica: per quest’occasione, in diversi luoghi di Milano potrai ascoltare concerti, esibizioni di musicisti esordienti e performance di musica indipendente.
Per vedere nel dettaglio il programma della giornata, puoi andare sul sito della Festa della Musica per conoscere tutte le informazioni su orari, prezzi e luoghi dei vari eventi.
Una ricorrenza che unisce tutti, che scalda il cuore e che ti fa scoprire nuovi orizzonti: non perdere questa occasione per essere parte della grande festa in onore della nostra più cara compagna di vita.
Vuoi saperne di più?
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In origine nel Teatro alla Scala potevano accedere solo gli aristocratici. Fu Napoleone che aprì il teatro a tutti i cittadini che lo festeggiarono intonando la Marsigliese il 15 maggio del 1796.
L’intervento di Fabio Massa (direttore Affari Italiani Milano) agli Stati Generali di Milano Stato.
Teatro Franco Parenti, via Pier Lombardo 14, Milano, martedì 16 maggio 2017
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Montaggio: Sydney Oketayot
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Wu Li Shan, dopo aver vissuto a Parigi e ad Amsterdam, arriva a Milano nel 1931 da un piccolo villaggio di montagna della Cina orientale. Per guadagnarsi da vivere, anche se non conosce una parola d’italiano, si mette a fare il venditore ambulante di cravatte.
Si innamora della città e nella città che ama trova l’amore, la sarta italiana Giulia che sposerà e con cui formerà una famiglia. Wu Li Shan è uno che non molla facilmente e sul lavoro ci dà dentro di brutto, fino a diventare titolare di diverse aziende. La sua storia è diventata un libro: Primavere e autunni – Vita e imprese del signor Wu di Ciaj Rocchi e Matteo Demonte, nipote del pioniere cinese.
Tutti conoscono Michelangelo. Un genio della scultura, della pittura, della poesia. Un’artista a 360 gradi, con una sensibilità unica.
L’opera che personalmente mi ha colpita di più è uno dei suoi ultimi capolavori: la Pietà Rondanini. Una scultura che raffigura l’ultimo atto d’amore di Maria nei confronti di suo figlio Gesù, prendendolo tra le braccia poco prima che esali l’ultimo respiro. Non è perfetta come tutte le sue sculture, ma è proprio questo che la rende unica.
Il risultato è un complesso scultoreo dalla bellezza commovente: le scalpellate si potrebbero contare nel marmo e proprio grazie a questo la figura riesce a comunicare tutta la drammaticità della scena. Le espressioni sui volti dei due personaggi sanno rendere perfettamente la disperazione del momento, lasciano trapelare tutte le emozioni dell’attimo della morte di Gesù dopo la crocifissione. In particolar modo, il volto di Maria è qualcosa di… indescrivibile.
Mi immagino Michelangelo che, ormai anziano e quasi cieco, mette tutta la sua forza e la sua passione in questo lavoro, ripetendosi:”La devo finire, prima che sia troppo tardi“. In un certo senso, anche lui era disperato mentre combatteva (invano) contro il tempo per terminare quanto iniziato. Credo che questo sentimento sia passato alla stessa statua, per questo è così meravigliosa. Nonostante la Pietà Rondanini sia imperfetta, “non finita“, è quella che paradossalmente riesce a comunicare nel migliore dei modi l’emotività dell’episodio rappresentato.
Questa è solo una delle opere finali del grande genio rinascimentale, immagina cosa può aver fatto quando era in forze, giovane e pieno di spunti. Alle ore 21.15 di domani sera, il cinema Ariosto proietta un documentario che ti farà rivivere tutta la passione di questo grande artista, la stessa che metteva in ogni sua opera: “Michelangelo – Amore e Morte“.
Io sono particolarmente appassionata al mondo dell’arte, ma anche non lo fossi ti consiglierei questo lungometraggio: il biglietto costa 7.50 e puoi acquistarlo direttamente sul posto. Ne vedrai delle belle, nel vero senso della parola.
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Tu non hai idea di cosa significhi per me sentire i Linkin Park dal vivo all’Autodromo di Monza per gli I-Days. E’ stata la band che ha segnato la mia pre-adolescenza, con quei brani che facevano piangere, cantare e rappare tutto il tempo (anche se l’inglese non era il massimo, a quei tempi, ma ci si provava sempre).
Soprattutto “In The End“, la canzone che ancora oggi ascolto quando voglio ricordare certi periodi della mia vita, come i viaggi studio all’estero o le serate su YouTube per vedere i video creati dai fan di Dragonball con questa colonna sonora.
Quando sono tornati con “Castle of Glass“, la prima reazione che ho avuto è stata “Questi non sono loro, dai”, ma poi, come tutte le loro tracce, è entrata nel mio cuore e vi è rimasta.
Domani sera, sarò in prima fila per ascoltarli dal vivo, assieme ai grandissimi Blink 182, anche loro protagonisti della fase punk che viene vissuta da tutti gli adolescenti “alternativi” con le loro “All the small things“, “I Miss You” e “Dammit“. Ci sarà anche il loro gruppo “alter ego” (come li ho sempre chiamati, non me ne vogliano i fan), i Sum 41, con quel punk rock tipico delle atmosfere da high school americana.
E ancora! I Nothing But Thieves, la band alternative rock inglese che negli ultimi 18 mesi ha scalato le classifiche con il suo ultimo album, e, infine, i Sick Tamburo, band italiana che riconosci da lontano, perchè sin dagli albori si sono sempre esibiti con il volto coperto.
E se ti dicessi che per chiudere in bellezza si salterà con la serata Linoleum? A questo punto non manca proprio nulla. Il concerto inizia alle 17.00 e il biglietto costa 55 euro: cosa aspetti ad acquistarlo? Io non voglio perdere questa giornata degli I-Days per niente al mondo.
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L’intervento di Alex Storti (Collettivo Avanti) agli Stati Generali di Milano Stato.
Teatro Franco Parenti, via Pier Lombardo 14, Milano, martedì 16 maggio 2017
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Montaggio: Sydney Oketayot
“Star Wars”, “ET”, “Ritorno Al Futuro”… tutti film anni ’80 meravigliosi, che hanno emozionato generazioni di spettatori grazie alle trame avvincenti e innovative, ma anche alle sperimentazioni cinematografiche, ai personaggi caratterizzati perfettamente e ai costumi rivoluzionari.
La cosa che, però, colpisce maggiormente durante questi lungometraggi è la colonna sonora. Chiunque sentendo anche solo le prime note di questi capolavori musicali immagina immediatamente Luke Skywalker che combatte contro Darth Vader fino all’ultimo sangue nei meandri della Morte Nera, o il piccolo alieno ET che ripete a Elliot “ET TELEFONO CASA” per fargli capire che vorrebbe comunicare con la sua famiglia. O ancora Martin che viaggia nel tempo per affrontare le difficoltà degli anni ’50, del futuro e del selvaggio west.
Insomma, fa sempre bene al cuore risentire certi brani.
Questa sera, dalle 21.00 alle 23.00, il WOW Spazio Fumetto propone un evento per veri appassionati di cinema e musica, come me. In occasione della mostra “Ottanta nostalgia”, il direttore del web magazine ColonneSonore.net, Massimo Privitera, terrà una conferenza gratuita per svelare tutti i segreti delle musiche dei più grandi film degli anni Ottanta, raccontando le tecniche di composizione e i dietro le quinte attraverso spezzoni audio e video.
Potrai tornare indietro di 30 anni come Martin fa con la sua DeLorean per rivivere le emozioni sonore dei classici del cinema degli anni ’80… GRANDE GIOVE!
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A Milano la chiamano Week, nel resto d’Italia è la settimana. A Milano significa che qualcosa sta per accadere di molto cool, trendy, fashion, fico, nel resto d’Italia solo che un’altra settimana sta per passare.
A Milano c’è n’è almeno una al mese con la W maiuscola, nel resto d’Italia hanno tutte la s piccola. Insomma a Milano gli eventi che attirano pubblico, soldi, investimenti, innovazione, divertimento, cibo, animali, hanno tutte il nome di Week e durano dai 4 ai 7 giorni… nel resto d’Italia gli eventi sono più corti perché chi ce la farebbe a tenere il ritmo?
Eccovi allora una carrellata di Week che fanno di Milano un centro di attrazione per appassionati di tante discipline, hobbies, oggetti, pensieri, cose diverse. Solo in questo mese di giugno di Week ce ne sono ben tre: la Social Media Week, la Milan Dog Week e la Milan Arch Week, per mettere insieme appassionati di social media, amanti di cani e malati di videogiochi.
Dall’inizio dell’anno poi ci sono già state le epiche, per diffusione nella città, per numero di partecipanti e introiti prodotti, Milan Fashion Week di febbraio per lanciare le collezioni moda primavera/estate; la Milan Design Week con il Salone del Mobile e il Fuorisalone, per appassionati di design e mobili ad aprile e la Milan Food Week, al suo debutto, perché in Italia non poteva mancare un evento legato alle nostre prelibatezze.
Restiamo intanto in attesa delle altre due Week milanesi che si svolgeranno a settembre, la seconda annuale Milan Fashion Week e la Milan Games Week per rituffarsi nel meglio dello stile italiano e per immergersi nel mondo più insolito dei videogiochi.
E queste sono solo le Week più gettonate, non esitate a segnalare a Milano Città Stato altre Week a cui avete partecipato o parteciperete.
Di seguito una breve guida alle principali Week milanesi a partire da quelle in corso:
Social Media Week Milano
Dal 12 giugno al 16 giugno al Talent Garden Milano Calabiana di Via Arcivescovo Calabiana 6, si svolge la settimana incentrata sul fenomeno Social Media una miscela unica di tecnologie, media, marketing e professionisti creativi di diverse industrie, che discutono delle sfide future, in uno scenario sociale sempre in evoluzione.
Milan Dog Week
Dopo la moda, dopo il design… Milano rende omaggio al miglior amico dell’uomo e dall’11 al 18 giugno è la “Settimana milanese del cane” con eventi diffusi per la città. Poi da venerdì 16 a domenica 18 giugno la manifestazione si sposta a Rho per tre giorni di cinofilia internazionale dove sono attesi 10mila cani da tutto il mondo.
Milan Arch Week
Dal 12 al 18 giugno 2017 è la volta di una settimana di eventi, incontri, performance, dialoghi, letture e discussioni pubbliche dedicata all’architettura e alle trasformazioni urbane. Un grande contenitore di iniziative, sotto la direzione artistica di Stefano Boeri, che ha il suo fulcro nelle sale della Triennale di Milano e nel Teatro Burri nel Parco Sempione.
Milano Arch week nasce come evoluzione del festival MI/ARCH, un’idea che il Politecnico di Milano ha sviluppato a partire dai festeggiamenti per il suo centocinquantenario nel 2013 e che in quattro edizioni ha permesso di accogliere a Milano architetti di fama internazionale, che stanno cambiando il volto delle città del mondo: da Rem Koolhaas, a Kazuyo Sejima, dalle Grafton Architects, a Peter Eisenman, da Daniel Libeskind a David Chipperfield, Cesar Pelli e Renzo Piano.
Milan Design Week e Fuorisalone
Ogni anno, nel mese di aprile, Salone Internazionale del Mobile e Fuorisalone definiscono la settimana milanese dedicata al design anche se dirla così è riduttivo. Si tratta infatti dell’appuntamento legato alla creatività più importante al mondo, sopratutto per i design addicted.
La 56a edizione del Salone del Mobile di Milano si è confermata capace di attrarre con la sua offerta merceologica – dagli arredi alle luci agli ambienti di lavoro – oltre 300.000 visitatori da più di 165 Paesi e di far parlare di sé più di 5.000 giornalisti da tutto il mondo.
L’ultima edizione del Salone Internazionale del Mobile, dal 4 al 9 aprile 2017, ha visto più di 2.000 espositori, di cui il 34% esteri, che hanno occupato un’area espositiva superiore ai 200.000 m2.
Per Fuorisalone si intende l’insieme degli eventi distribuiti in diverse zone di Milano che avvengono in corrispondenza del Salone Internazionale del Mobile. I numeri del Fuorisalone sono ancora più impressionanti: 370mila presenze per 1492 eventi sparsi per varie zone della città, da zona Tortona a Isola e Brera e Porta Nuova. La prossima Milan Design Week si svolgerà dal 17 al 22 aprile 2018, tenetevi pronti!
Milan Fashion Week
E qui siamo nel tradizionale cuore pulsante della città, la moda. Di Fashion week a a Milano ce ne sono due l’anno, una a febbraio e una a settembre. La prima per le collezioni primavera-estate, l’altra per le collezioni autunno-inverno. Inutile dire che la città si trasforma in un teatro di posa, in una passerella per modelle e modelli da togliere il fiato. In particolare Milano Moda Donna, in programma dal 22 al 27 febbraio, prevede 70 sfilate, 88 presentazioni, 4 presentazioni su appuntamento e 37 eventi in calendario.
Milano Food Week
Dal 4 all’11 maggio Milano è diventata la capitale del gusto in una 8 giorni di eventi, sapori e spettacoli che ha permesso ai partecipanti di scoprire le ultime tendenze del mondo food & beverage e vivere un’esperienza unica per tutta la città.
Milano ha colto l’occasione del cibo italiano fondamentale messaggero di tutto il Made in Italy, di cui essere orgogliosi.
Con questa settimana Milano ha voluto affermarsi come brand riconosciuto a livello internazionale, centro dell’innovazione, della creatività e della genialità italiane, specialmente nel design, nella moda e nella comunicazione e da quest’anno anche nel cibo.
Milan Games Week
Dal 29 settembre al 1 ottobre prossimo alla Fiera Milano Rho si svolgerà la più importante manifestazione italiana dedicata al mondo dei videogiochi per sperimentare le anteprime più attese, assistere e prendere parte a tornei o sfilate di cosplayer, videogiocare con i titoli “storici” nell’area retrogaming, conoscere le migliori produzioni videoludiche italiane e i loro sviluppatori, incontrare ospiti d’eccezione e leggende dell’universo videoludico. A chi piace!
Hai mai assaggiato le tapas?
E’ un antipasto tipico della cultura spagnola, composto da tanti stuzzichini serviti freddi, ma anche caldi, a volte: tra le leccornie che possono essere assaggiate ci sono olive, polpette, merluzzo con pane e pomodori, acciughe bianche, calamari fritti, patate fritte con salsa piccante, insalata russa, calamari fritti, polpo, crocchette di patate con baccalà o prosciutto e tanto altro… a te non è venuta l’acquolina? A me troppo: ho già fame.
Questo giovedì, in occasione del Tapas Day, la giornata mondiale delle tapas , potrai trovare tutti i locali che aderiscono all’iniziativa, come Eataly, La Casa Iberica, Albufera e Las Bravas – Tapas Street Food, con offerte speciali o menù particolari spulciando il sito ufficiale degli organizzatori nella sezione dedicata a Milano, al link http://www.spain.info/it/giornatamondialedelletapas/.
So che non vedi l’ora, quindi ti consiglio di tirare la cinta fino al fatidico giorno, se non vuoi abbuffarti al punto di rotolare (e si avvicina la prova costume, non so quanto ti convenga…).
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Meno famosi della cotoletta e del panettone, nella tradizione culinaria milanese ci sono anche loro, i mondeghili, dal 2008 insigniti come “piatto di denominazione comunale“.
Mentre in Italia il termine polpetta si riferisce ad una preparazione prevalentemente tondeggiante a base di carne trita, a Milano questo stesso tipo di preparazione viene indicata come mondeghili. In verità non fu un’invenzione degli spagnoli, ma degli arabi che insegnarono agli spagnoli l’uso di confezionare una sfera di carne trita, per poi friggerla.
I castigliani chiamarono questa preparazione “albondiga” che diventò a Milano albondeghito, per arrivare a “mondeghilo”.
La ricetta, nata per il recupero del manzo avanzato, prevede un impasto arricchito con salsiccia, salame crudo o mortadella.
Quindi pane bagnato nel latte, uovo, Grana padano, aglio o cipolla, noce moscata.
I mondeghili vanno fritti nel burro rosso, lo stesso che dovrà essere usato per schiumarli una volta disposti nel piatto di portata.
Il Comune di Milano, con delibera della Giunta Comunale in data 17-03-2008, ha concesso il riconoscimento di Denominazione Comunale (De.Co.) ai Mondeghili.
La De.Co. (Denominazione Comunale) sta ad indicare l’appartenenza di un prodotto, di un piatto ad un territorio.
Ai mondeghili è anche dedicato un sito, www.mondeghili.it, che pubblica la ricetta tradizionale:
Ingredienti per 4 persone
· 300 g. avanzi di carne lessata;
· Un uovo;
· Una mollica di rosetta di pane bagnata nel latte, strizzata e passata al setaccio;
· Prezzemolo tritato;
· Buccia gialla di limone a volontà;
· Sale;
· Burro
Procedimento
Impastare il tutto, farne delle pallottole grosse come una noce e schiacciare un poco, impanarle e friggerle nel burro fatto imbiondire.
MILANO CITTA’ STATO
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Ieri è stata inaugurata la settimana dedicata all’architettura e alle trasformazioni urbane, che durerà fino a domenica 18 giugno, organizzata e promossa dal Comune di Milano in collaborazione con il Politecnico e la Triennale: arriva finalmente la Milano Arch Week.
Saranno sette giorni di eventi e iniziative diffusi per la città meneghina, ma il vero fulcro di questa manifestazione saranno la Triennale e il Teatro Burri al Parco Sempione.
L’obiettivo di questa settimana dell’architettura è porre Milano come città di riferimento per l’architettura internazionale: per raggiungere questo scopo, sono stati invitate a partecipare istituzioni e realtà che operano nel campo della progettazione, in modo tale che possano proporre iniziative e progetti.
Ma non è tutto! Sarà anche l’occasione per chiamare nei luoghi dell’architettura contemporanea e storica della città i grandi visionari di questo settore, a livello mondiale: i migliori progettisti, ricercatori, studenti, professionisti e molte altre figure.
Oggi si parte 9.30 dal Politecnico di Milano per l’Architour, un tour per Milano alla scoperta delle architetture più suggestive: si giungerà al Palazzo Mondadori di Segrate, poi a Sesto San Giovanni per il progetto Milanosesto, dopodichè si tornerà al Politecnico per una maratona di letture, conferenze, incontri ed eventi speciali, come la Cerimonia di Apertura ufficiale, con tanti ospiti ed esperti di eccezione.
Una giornata davvero intensa, ma gli eventi non finiscono qui! Per visionare il programma completo, visita il link http://www.milanoarchweek.eu/allegati/2017_01_programma_definitivo.pdf.
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E’ molto noto il soggiorno a Milano di Leonardo Da Vinci, chiamato da Ludovico il Moro. Meno noto invece quello di un altro grande della pittura italiana che avvenne circa un secolo e mezzo prima.
Dopo essere stato ad Assisi, Rimini,Padova e a Napoli, a quasi 70 anni Giotto risponde alla chiamata di un Visconti, Azzone, che lo voleva per decorare il Palazzo Ducale, ora conosciuto come Palazzo Reale.
Il vecchio Giotto visse così a Milano tra il 1335 e il 1336 dipingendo la Sala delle Udienze, con figure di eroi e condottieri della mitologia pagana e della storia cristiana, immortalati nei due cicli della Gloria Mondana (o Vanagloria) e del Trionfo della Fama.
Nel Trionfo della Fama, tra i principi cristiani appariva anche Azzone Visconti, insieme a Enea, Ettore, Ercole, Attila e Carlo Magno. Giotto si spense poco dopo, l’8 gennaio del 1336, a 70 anni di età.
Di questi affreschi nulla è rimasto. Restano comunque altre testimonianze del grande pittore
nei resti degli affreschi della chiesetta di San Gottardo in Corte (la grande Crocifissione), dell’Abbazia di Viboldone e di Chiaravalle.