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5 cose che troverò ai tavoli cultura giovedì 4 febbraio 2016

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Giovedì 4 febbraio 2016 Milano città stato concluderà il suo primo ciclo di appuntamenti aperti a tutte le persone disponibili a dare forma ad una nuova Milano.

Durante i tavoli di ideazione (tenutisi il 16 gennaio 2016) sono emerse 10 proposte concrete per rendere migliore la nostra città.

Ai tavoli di partecipazione (lunedì 25 gennaio presso Fermo Immagine – Museo del Manifesto Cinematografico) sono stati ideati, format di comunicazione, messaggi con i quali raccontare e dare forma concreta alla filosofia di Milano città stato, sia tra le pagine virtuali di Milanocittastato.it come attraverso eventi e incontri aperti – come sempre – a tutti gli interessati e desiderosi di spendersi per una causa comune.

Giovedì 4 febbraio si chiuderà il cerchio tornando a Copernico, workspace sito in via Copernico 38.

Sempre con ingresso libero previa iscrizione (compilando l’apposito modulo gratuito), lo spin off uscito dall’associazione no profit Vivaio mira a superare il concetto di cultura come qualcosa da difendere e da tramandare e basta, per trovare la giusta chiave di narrazione e creazione di una Milano intesa come centro internazionale di produzione di nuova cultura..

5 cose che troverò ai tavoli di cultura del 4 febbraio 2016

#1. Strategie concrete per superare la dimensione individuale della cultura.
#2. Nuovi stimoli alla nascita di una nuova forma di cultura cittadina.
#3. Persone che considerano il benessere del luogo in cui stanno come parte del loro percorso di realizzazione individuale.
#4. Un ambiente stimolante e dinamico per ogni aspetto della mia vita, professionale e personale.
#5. Un ambiente ricettivo alle mie proposte personali che non si fermeranno ai tavoli del 4 febbraio.

Come partecipare: https://www.milanocittastato.it/come-partecipare/

Segui l’evento sulla pagina Facebook: https://www.facebook.com/events/1185741078122370/

 

Bambini a scuola di notte? Nell’asilo aperto H24: l’intervista

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Una scuola aperta 24H. La prima d’Italia si trova in pieno centro a Milano. Tutti d’accordo?

Nell’epoca in cui si va sempre di fretta e di tempo per stare con i propri cari ce n’è sempre di meno – per cui bisogna puntare sulla qualità – la pedagogista Anna Podestà ha sviluppato un progetto ambizioso: il primo asilo d’Italia aperto giorno e notte. 

Un’idea che ben si confà alle 10 proposte emerse durante i tavoli di ideazione di Milano città stato, in cui parecchi cittadini avevano espresso l’esigenza di vivere in una metropoli sempre accesa.

Pochi giorni dopo, ecco la notizia.

Si chiama Scuola Dadà. La scuola della Dottoressa Podestà comprende un nido e una scuola materna in grado di offrire un servizio educativo per tutti i bambini di età compresa tra gli 0 e i 6 anni. Si trova in Via Gian Giacomo Mora 22, in pieno centro a Milano.

Ma non staremo forse esagerando? Lo chiediamo proprio alla Dottoressa Podestà; medico, mamma, donna.

La proposta è nata da una eventuale domanda delle vostre mamme?

La proposta di un servizio aperto 24 h è nata da una mia specifica esigenza. In quanto mamma di tre bambini, mi è capitato parecchie volte di far tardi per lavoro, la sera. Non sapendo, non volendo o non potendo trovare una persona fidata, capace, conosciuta dai miei figli, che mi potesse sostituire nelle serate in cui né mio marito né io potevamo essere a casa, ho pensato: “Sarebbe utile poter aver il supporto di una struttura, riconosciuta, con personale qualificato, preparato che possa accogliere ogni tanto, in caso di emergenza i mie tre ‘ragazzi'”.

Un asilo aperto H24: qualcosa di più di un semplice “parcheggio” per figli aperto tutta la notte?

Assieme ad una collega pedagogista e ad una psicologa (le Dottoresse Marta e Sara Bruzzone, N.d.r.) ho iniziato a progettare un servizio che potesse rispondere a tutte le più impreviste esigenze genitoriali, nel totale rispetto del bambino.
In una metropoli come Milano è necessario garantire massima flessibilità. L’importante è sempre da considerare la serietà, la professionalità e il rispetto nelle persone, grandi e piccole, in qualsiasi proposta, soprattutto se si tratta di bambini.
Nessuno si stupisce delle settimane bianche o azzurre organizzate per bambini della medesima età, che allontanano i minori per parecchi giorni, notti comprese, e spesso si critica la possibilità per una famiglia di appoggiarsi SOLO IN CASO DI BISOGNO e SALTUARIAMENTE ad una servizio come questo.
Un servizio interessante se si offre la possibilità di trascorrere tutta la notte piuttosto che qualche ora, perché una volta che il bambino ha salutato i genitori, ha il diritto di addormentarsi tranquillo senza dover essere svegliato, vestito, coperto, fatto uscire nuovamente per andare a casa sua a notte inoltrata.
Pertanto il progetto non deve essere considerato un mero parcheggio, un servizio irrispettoso delle esigenze del piccolo. Va da sé che è doveroso per noi genitori assicurare il più possibile che il bambino stia con mamma e papà a casa sua, ma non sempre è possibile, pertanto ritengo che nei casi di necessità ed emergenza sia meglio affidarsi a strutture serie, con personale competente piuttosto che valutare altre soluzioni, che però non garantiscano massima efficienza.

5 vantaggi piscologici o fisici per i figli 

#1. Mira a trasmettere ai piccoli ospiti un senso di fiducia, tranquillità, allegria nel trascorrere una serata e la notte assieme a personale qualificato, preparato sempre in compresenza e pronto ad intervenire in ogni situazione.
#2. I principi su cui si basa il servizio: il rispetto, l’accoglienza, la relazione amorevole e non pregiudicata, un agire pedagogicamente pensato e ricco di significato.
#3. Il rispetto delle abitudini del bambino che comunque, pur a casa propria, si trova a trascorrere del tempo senza i genitori.
#4. Il servizio scuola aperta tutta la notte accoglie il bambino verso 18 di sera, gli permette di trascorrere un po’ di tempo con i genitori, se già non conosce gli spazi e le educatrici e i compagni, accompagna il piccolo nel momento del commiato, del saluto, lo rassicura con le giuste parole, sguardi ed azioni, organizza dei giochi, attività prima dei momenti di routines come la cena o la cura dell’igiene personale e il momento del pigiamino.
#5. Rappresenta un supporto anche per quei bambini che magari, durante il giorno, restano a casa, oppure stanno con i nonni e che solitamente non frequentano un asilo o la scuola materna. Qui trovano dei momenti di incontro con i loro coetanei.

5 vantaggi piscologici o fisici per i genitori

#1. E’ utile quando il genitore non sa chi chiamare, soprattutto in caso di impegni non previsti. Altre volte possono arrivare richieste improvvise per genitori in città per convegni, lunghe cene aziendali, e che hanno portato con loro i propri bambini. Ci chiamano per non lasciarli in albergo con una baby sitter sconosciuta, o per più giorni a casa (molte famiglie con piccolini viaggiano spesso) o per non farli stare al loro fianco nelle ore notturne.
#2. E’ una soluzione al genitore che, quando chiama un estraneo, deve spiegare dove trovare le cose in casa, come muoversi, cosa cucinare…
#3. Spazi e tempi sono organizzati ad hoc a seconda delle età delle serate e dei partecipanti – ci sono anche aziende ospedaliere vicine che hanno richiesto una convenzione e che indirizzano famiglie in specifici giorni e che pertanto assicura la frequenza di 5 o 6 bambini che diventano amichetti perché si trovano di volta in volta.
#4. Durante alcune serate, l’utenza può essere quella di chi già frequenta la struttura diurna e che magari organizza un momento per far condividere ai bambini semplicemente un pigiamino party così che i genitori possano uscire. Questo solitamente avviene una volta al mese il venerdì.
#5. Il nido e la scuola dell’infanzia hanno caratteristiche in grado di rispondere a tutti i desideri delle famiglie e nella quale ogni intenzionalità educativa, ogni attività e laboratorio hanno come obiettivo il potenziamento dell’unicità, della straordinarietà e della ricchezza di ciascun bambino.

5 svantaggi o rischi?

Potranno cercarli direttamente coloro che parteciperanno all’Open Day di sabato 6 febbraio. Allora i bambini potranno giocare e divertirsi insieme ad un’animatrice mentre i genitori avranno l’opportunità di conoscere il nido e la scuola materna. Il progetto h24 garantisce anche oltre la compresenza di personale altamente qualificato, anche solo per un bambino, di un servizio Skype, di un pronto intervento pediatrico notturno privato in caso di malessere, di proposte alimentari di qualità, biologiche e preparate da addetti alla cucina, ma soprattutto della relazione con pochi altri piccoli ospiti d’eccellenza: i bambini.

 

6 febbraio. Open Day dell’asilo aperto H24

Se fosse GIA’ Milano Città Stato… guarda il video!

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Vuoi costruire anche tu la tua Milano ideale? Qualcuno ci sta già lavorando:

Vorrei che Milano…. “Come dovrebbe essere la mia città ideale?”. Alle ore 16 di sabato 16 gennaio 2016 un centinaio di cittadini e curiosi ha risposto all’appello lanciato da Milano città stato per partecipare ai tavoli di ideazione e rispondere a questa come ad altre domande.

Il risultato sono state le 10 prime proposte per Milano città stato e un appuntamento:

tavoli-partecipazione-25- gennaio-2016

 

5 cose che troverò ai Tavoli di Partecipazione?

#1. Professionisti, gente di Milano, stranieri che amano Milano e la vivono da un po’, gente comune e curiosi desiderosi di proporre idee per il bene di Milano

#2. L’occasione per fare il giornalista, partecipare alla vita di redazione e raccontare la tua Milano

#3. L’occasione per mettere in campo le mie idee di comunicazione (sono un drago con
Facebook, Twitter e i nuovi media!)

#4. Un angolo di Milano, conosciuto ma veramente di nicchia

#5. Un momento da cui partire per essere cittadini attivi della nuova Milano 2016


Come partecipo ai Tavoli di Milano città stato?

L’ingresso è libero. E’ consigliata la prenotazione compilando l’apposito modulo (clicca qui) oppure registandosi sulla pagina ufficiale dell’evento su Facebook – www.facebook.com/events/945609035529196/. L’ingresso è libero.

Perché dovrei venire agli incontri di Milano città stato?

5 buone ragioni te le diamo noi –  25 gennaio – Tavoli di Milano città stato .

Altre 5? Vieni e scoprilo.

Come faccio a segnarmi i prossimi appuntamenti? 

Facebook: www.facebook.com/MILANOCITTASTATO
Twitter: @micittastato | #Xmilanocittàstato
Youtube: Milano Città Stato

 

Video by Elisa Trapletti – Duilio Forte

In arrivo a Milano il palazzo del cinema

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L’Anteo da sempre è in prima linea sul portare avanti la cultura cinematografica. E’ l’alfiere del cinema di qualità e d’estate anima le serate cittadine con il cinema all’aperto.  La caratteristica dell’Anteo è di non limitarsi alla proiezione del film, ma curare tutti gli aspetti collaterali alla trasmissione della cultura cinematografica. Per questo nella sede storica di Via Milazzo insieme al cinema ci sono la libreria dedicata al cinema e l’osteria a tema. L’Anteo poi è un luogo rinomato per ospitare eventi e inaugurazioni, come il Milano Design Film Festival o come gli appuntamenti dedicati ai candidati delle primarie del PD.

L’Anteo nasce da un’intuizione di Lionello Cerri in perenne ricerca di nuove iniziative come il film dedicato a Milano realizzato lo scorso anno con registi come Nichetti o Cristiana Capotondi. La nuova sfida di Cerri pare ancora più ambiziosa: realizzare a Milano un palazzo del cinema, interamente dedicato a trasformare il cinema in cultura di aggregazione e di intrattenimento, in cui le persone siano protagoniste e non solo spettatori. Restiamo in attesa di avere conferma su dove e quando nascerà questa nuova creatura che contribuirà a dare ancora più lustro alla nostra città.

5 Film che abbiamo visto all’Anteo

#1 Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza (En duva satt på en gren och funderade på tillvaron)

Film svedese che ha vinto il Leone d’Oro a Venezia in cui un venditore di denti da vampiro passa da una situazione all’altra provando a vendere i suoi scherzi da carnevale. Interessante nel film l’assenza di movimenti di camera. Il titolo del film è preso dall’opera di Brueghel rappresentata nell’immagine.

Palazzo del cinema

#2 The price of desire

Film dedicato all’architettura in cui appare tra i protagonisti Le Corbusier. In Italia è stato trasmesso solo all’Anteo.

#3 Boywood

Il primo caso di un film che narra la vita di un ragazzo, da quando era bambino fino al raggiungimento dell’età adulta, senza cambiare attore. Il film è durato quindici anni di riprese ed è stato presentato al Festival di Cannes.

#4 Il concerto

L’ex direttore dell’orchestra del Bolscioi ai tempi del comunismo è ora caduto in disgrazia, ridotto a lavorare nel teatro come uomo delle pulizie. Impossessatosi del fax di invito all’orchestra di esibirsi a Parigi, decide di riunire i suoi ex musicisti e di presentarsi nella capitale francese fingendosi l’orchestra del Bolscioi. Film bellissimo che si chiude con 10 minuti di concerto di Ciajkovsky.

#5 The Royal Affair

Film danese che in Italia non ha visto quasi nessuno ma che rappresenta un autentico gioiellino. Mostra l’ascesa e la rovina di un curioso personaggio tedesco all’interno della corte di Danimarca.

Le 4 fasi che attraversa una ragazza del SUD quando si trasferisce a Milano

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Dalla partenza all’arrivo, al fatidico momento di svolta o di resa. Come noi ragazze del sud viviamo il nostro trasferimento a Milano.

La partenza

ragazzad el sud a milano - partenza

E’ vero siamo tanti, anzi tantissimi noi del Sud che, zaino in spalla e trolley alla mano siam salpati dalla nostra amata, e a volte odiata terra, navigando mari in tempesta, costeggiando terre sconosciute, patendo la fame, il freddo, il caldo e la sete per giungere nella terra promessa: Milan l’è on gran Milan (non mentiamo, è così che spesso viviamo le 10 ore di Freccia Bianca, i viaggi transoceanici dei primi del ‘900 una robetta in confronto) alla ricerca di lavoro, di gloria o riscatto in quella che viene definita la capitale italiana del business: il sogno milanese!

 

L’arrivo

ragazza del sud a milano - arrivo

La Stazione Centrale di Milano ci fa esclamare wow, e ci fa sentire per un secondo nel Grand Central Station di New York. Ora, qui le reazioni sono solitamente due:

  • Mi gaso: stupore, meraviglia, ottimismo e fiducia verso il nuovo futuro che mi aspetta.
  • Mi attapiro: sensazione di soffocamento mista a improvvisa nostalgia per il mio paese, pessimismo, incertezza e sfiducia.

Non preoccupatevi, se nel secondo caso avete comunque attraversato il lungo marciapiede antistante la stazione o vi siete persi tra i colori giallo, verde, rosso ed ora anche lilla della metropolitana, vuole dire che avete comunque superato il primo test di Milan l’è on gran Milan.

 

I primi giorni

Ragazza del sud a milano - primi giorni

Il pensiero principale che noi del Sud abbiamo avuto durante prime esplorazioni di questa nuova terra è stato certamente: “Ma dove corrono tutti? E soprattutto, perché corrono tutti?”

E qui il via a mille ipotesi investigative:

  • Forse sta arrivando una forte tempesta e stanno tutti correndo per rifugiarsi nei loro caveau
  • Ma no, cosa dico, il meteo ha dato solo parzialmente nuvoloso e 5 gradi, mi sono informato prima di partire, quando per la prima volta nella mia vita ho comprato il piumino d’oca che dicono, protegge davvero dal freddo
  • Dai su, saranno tutti in ritardo per andare al lavoro, i milanesi ci tengono ad esser puntuali, per loro le 9.00 significano le 9.00!
  • Ah ma no, ma oggi è domenica!

Tranquilli, tutto normale fin qui, poi ci si abitua, come quando vedi l’anziano in pensione sbuffare alla cassa dell’Esselunga per la fila troppo lunga (che ci regala pure una rima)!

 

I primi 6 mesi

ragazza del sud a milano - primi sei mesi

Il 6° mese è di fatto l’esame finale, il punto di svolta o quello di resa.

E’ il cosiddetto momento di spoggettamento: lì dove se prosegui seguirà un percorso in discesa, dove tutte le difficoltà e il mood dei primi tempi lasciano pian piano spazio ad un sentimento di equilibrio e assestamento crescente. Proseguire in questa direzione vuol dire dare inizio ad una nuova fase della propria vita, in una città che vi mostra una pagina bianca nel quale scrivere il futuro che avete scelto.

Al contrario, se non avete resistito, se il sole, il mare, la cucina di mamma, l’aria leggera e la nostalgia dei propri amici hanno preso il sopravvento, nulla di così grave: ognuno dovrebbe avere la capacità di ascoltarsi e comprendere come e quale sia il proprio posto nel mondo.

Qualunque sia stata la vostra scelta e qualunque sarà, non soccombete! Cercate sempre il meglio per voi, liberatevi il più possibile dai condizionamenti sociali e culturali, uscite dalla zona di comfort, rischiate, non sottovalutatevi, cercate sempre di migliorare, prima di tutto come persone e come professionisti poi. Trasformate una situazione negativa in una opportunità, ci sono se solo avete voglia di vederle.

Non accontentatevi, la vostra vita è risultato delle vostre scelte. Non subitele. Andate nella direzione migliore per voi e per la vostra vita. Ponetevi degli obiettivi e sognate in grande.

Identificate la vostra passione, la vostra missione dell’anima. Non è facile? Lo è. Ed è davvero molto molto semplice. Una passione è qualcosa per cui si è disposti a svegliarsi ogni mattina motivati e felici.

L’avete identificata? Bene, che sia a Milano e nelle meravigliose terre del Sud, seguitela e non sbaglierete. Mai!

 

To be continued…

RAFFAELLA APPICE

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Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

Dov’è finito il mercato metropolitano?

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Mercato metropolitano

È stato il vero successo dei mesi di Expo, si dice che a maggio e giugno abbia contato più visitatori dell’esposizione internazionale. Nato da un’intuizione di Andrea Rasca, il Mercato Metropolitano è un concept rivoluzionario alternativo al centro commerciale. Fondato a Porta Genova ha aggregato piccole botteghe a chilometro zero, spazi per performance dal vivo e un cinema all’aperto, diventando ben presto il luogo culto della scena milanese. Alla fine di Expo anche il mercato metropolitano ha chiuso i battenti lasciando che la zona dietro Porta Genova ritornasse al degrado di prima. Il successo dell’iniziativa ha portato il Mercato Metropolitano ad aprire a Torino che l’ha accolto a braccia aperte decretandone subito il successo. Ma perché a Milano l’esperienza si è chiusa? Pare che il motivo sia perché era stata offerta a Rasca di proseguire la sua avventura prolungando la concessione di altri sei mesi, ma l’ideatore del mercato si è rifiutato perché sei mesi sono un orizzonte troppo ridotto per giustificare gli investimenti strutturali che il progetto richiede. Ma Rasca non sta con le mani in mano. Dopo aver aperto a Torino si sta muovendo per rendere il Mercato Metropolitano un format internazionale, aprendo in città come Parigi o Londra. E Milano?

Milano città stato non potrà non ospitare il Mercato Metropolitano che ha visto nascere. Sembra che Rasca si stia muovendo per trovare in città nuovi spazi, molto superiori rispetto a quelli di Porta Genova. Si parla di 30mila metri quadrati che lo renderebbero una vera e propria città all’interno della città.

 

Le 5 ragioni del successo del mercato metropolitano

#1 Rappresenta un’alternativa molto più figa del centro commerciale (piace anche agli uomini e agli snob)

#2 Si poteva mangiare con grande qualità a prezzi onesti, cibo in gran parte a chilometro zero

#3 Ha azzeccato anche la zona, lungo il Naviglio, dietro a Porta Genova, in un luogo facilmente raggiungibile in metro e lungo le direttrici del passaggio pedonale

#4 Era diventato il principale luogo di socializzazione in città e punto di riferimento per le uscite serali

#5 C’erano vari tipi di attrazioni, tra cui il cinema aperto dell’Anteo.

Le 10 cose che il milanese vorrebbe cambiare a Milano

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I milanesi hanno sempre avuto una grande propensione al cambiamento, siamo la città meno conservativa d’Italia. Quindi abbiamo fatto un rapido sondaggio per capire le cose che si vorrebbero cambiare.   

 

Le 10 cose che il milanese vorrebbe cambiare a milano

#1. Il traffico

Il sogno è di eliminare il traffico altrui. Tra le idee, l’estensione dell’area C a tutta la città e la costruzione di tunnel sotterranei.

 

#2. La vicinanza al mare e alle montagne

Siamo vicini ma non così vicini. Ogni milanese vorrebbe in meno di mezzora essere in spiaggia o su una pista da sci, magari con mezzi di trasporto ultraveloci.

 

#3. Il verde

Si vorrebbero grandi parchi un po’ ovunque

 

#4. L’aria

E’ uno scandalo avere come unica strategia la speranza che piova. Milano deve dotarsi di tecniche d’avanguardia per pulire l’aria, da sistemi di irrigazione continuativi a fare trovare soluzioni chimiche e fisiche elaborate dai più grandi esperti del mondo.

 

#5. La casa

Una buona parte dei milanesi vorrebbe cambiare casa. Il sogno maggiore è un attico con vetri su un ultimo piano con vista sulla città. Altrimenti una villetta tipo quelle di via XX settembre o un mega loft.

 

#6. La burocrazia

Dovrebbe essere risolvibile tutto on line, senza dover andare in un ufficio comunale. Se si può gestire il proprio conto in una banca senza vedere una persona non si capisce perché on dovrebbe essere la stessa cosa per l’amministrazione comunale. E i dipendenti dovrebbero essere specializzati in informatica.

 

#7. Le tasse

Ormai su 100 euro di guadagno se ne possono spendere 20 o 30. Ora anche il Comune di Milano ha più che raddoppiato le tasse comunali in cambio di servizi invisibili. Si vorrebbero meno tasse e soprattutto la possibilità di vedere una correlazione tra quello che si spende e i servizi che si ricevono.

 

#8. Gli scioperi

Per molti lo sciopero non dovrebbe esistere. Le cose dovrebbero essere risolte prima che si arrivi a quello che spesso viene visto come una sorta di ricatto.

 

#9. Supermercati e negozi 24 ore su 24

Spesso i negozi sono aperti quando uno lavoro e sono chiusi quando è tempo di poter andare a comprare qualcosa.

 

#10. Le buche nelle strade

Bisognerebbe fare un app per segnalare le buche e due-tre aziende che devono gestire la chiusura delle buche. C’è chi propone anche che sia data ai cittadini la possibilità di chiudere la buca, inviando la fattura al comune.

10 motivi perché la NEBBIA a Milano è una figata

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Nebbia a Milano

Da una ricerca compiuta nell’area metropolitana emerge una sorpresa: alla domanda vorreste abolire la nebbia oltre il 90% dei milanesi ha risposto di no.

Con l’aiuto di chi ama la nebbia, abbiamo cercato di trovare 10 ragioni per cui la nebbia a Milano è una figata.

 

10 motivi perché la nebbia a Milano è una figata.

 

#1.Attutisce il rumore

Quando c’è la nebbia non si sente più il rumore delle macchine. Fateci caso.

#2. Rende le periferie belle come il centro

Perché non si vedono.

#3. Dà una scusa per arrivare il ritardo

“Scusa, ma hai visto che nebbia?”

#4. Sembra di vivere in un film noir

Il genere noir nasce con la nebbia di sera. Tutti i personaggi di notte con la nebbia sembrano Sherlock Holmes o un serial killer.

#5. Perché quando si alza esce il sole

Basta solo un po’ di pazienza.

#6. Perché gli altri non ce l’hanno

Milano ha il sole e la nebbia. Gli altri solo il sole. Non possono capire.

#7. Perché tiene lontani i curiosi

La nebbia isola, tiene alla larga chi vuole farsi i fatti nostri.

#8. Perché rende più elettrizzante la guida

Chi non è abituato alla nebbia ne è terrorizzato. Chi vive nella nebbia adora trovarsi in strada e sfidare il muro grigio sprezzante del pericolo.

#9. Perché agevola la creatività.

Immersi nella nebbia si ha più fantasia.

#10. Perché non abbiamo solo la nebbia.

Il segreto di sorprendere positivamente è abbassare le aspettative. Uno si aspetta di trovare solo la nebbia. E invece oltre la nebbia scopre che c’è molto di più.

A Milano il più grande PARCO URBANO del mondo

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Dopo anni di gestazione è il momento di fare accendere la luce verde a una delle idee più rivoluzionarie concepite a Milano negli ultimi anni. Si tratta del Parco Orbitale, progetto di Giacomo Biraghi, che ha vinto diversi premi, tra cui la prima edizione di Expop evento organizzato da Vivaio. Il Parco Orbitale può nascere federando la cintura verde dei parchi attorno a Milano, come Parco Agricolo, Parco Nord, Parco Lambro, Forlanini, Trenno e altri, per formare così uno spazio unitario che rappresenterebbe per dimensioni il più grande parco urbano del mondo, con circa 72 chilometri di conferenza.

 

5 iniziative per far nascere ufficialmente il parco orbitale

#1 La straorbitale

Corsa a piedi o in bicicletta lungo tutto la circonferenza del parco (72 chilometri)

#2 Le mappe di Milano

In cui tutte le aree verdi siano presentate sotto lo stesso nome

#3 Il sito internet

Che dia visibilità a tutte le iniziative realizzate nell’area del parco orbitale

#4 Infrastrutture

Una pista ciclabile che copra l’intero parco, con tunnel e cavalcavia per superare i punti di incrocio stradale

#5 Elementi di riconoscibilità

Si potrebbero inserire elementi di identità lungo il parco. Tra le idee emerse c’è quella di realizzare il safari d’artista, inserendo animali di grandi dimensioni, opere realizzate da diversi artisti, che consentirebbero alle persone di rendere più avvincente la visita del parco e di renderlo riconoscibile anche a distanza.

http://www.linkiesta.it/it/blog-post/2012/11/03/progetto-1-il-parco-orbitale/11677/

A 1000 km all’ora in treno tra Stoccolma e Helsinki

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ANDREMO A GENOVA IN 8 MINUTI?

 

Video: http://hyperlooptech.com/

Da Stoccolma a Helsinki in 20 minuti, passando sotto il Baltico. Il progetto è di un’azienda americana, la hyperlooptech che mette assieme pool di privati per finanziare iniziative ad alto impatto tecnologico per trasporti ultra veloci. Il treno viaggerà in un tubo a bassa pressione che lo mette in condizione di andare a più di 1000 all’ora. E’ una tecnologia facilmente realizzabile e replicabile ovunque nel mondo, perché consiste in un tubo molto più semplice da costruire delle infrastrutture di oggi. Il progetto consentirà di creare una macroregione tra Svezia e Finlandia, collegando Stoccolma ed Helsinki attraverso Norrtälje, Mariehamn e Åbo, così com’è avvenuto tra Danimarca e Svezia con la costruzione del ponte tra Copenaghen e Malmoe. Il progetto potrebbe essere avviato tra il 2017 e il 2020.

5 destinazioni da sogno raggiungibili da Milano con il treno ultraveloce:

#1 Milano-Genova in 8 minuti

#2Milano-Venezia in 15 minuti

#3Milano-Roma in 30 minuti

#4Milano-Berlino in 1 ora

#5Milano-Mosca in 2 ore e 20 minuti

 

Fonte: http://www.dn.se/ekonomi/planer-pa-supersnabb-taglinje-mellan-sverige-och-finland/

4 febbraio. Don Chisciotte – Commedia Pop

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Dove: Teatro Menotti Via Ciro Menotti 11 20129 Milano

Costo: biglietti a partire da 22 euro

Quando: dal 4 all’11 febbraio

Con parole e musica si rivive il mito di Don Chisciotte, oscillando tra Orson Welles e il cabaret. Dialoghi canzoni stravaganti che documentano un viaggio infinito fino all’orlo della follia.

Ambientato nell’estate del 1969 quando Don Chisciotte e Sancio Panza decidono di partire. Per il protagonista sarà l’occasione per salvare fanciulle e riparare torti. Per il suo scudiero la meta sarà un’isola su cui riposare.

 

5 ragioni per cui mi piacerebbe andarci?

#1. Curioso vedere Don Chisciotte ambientato alla fine degli anni sessanta

#2. Vedere che tipo di musica hanno scelto (se nota o non nota)

#3. Vedere come va a finire questa volta

#4. Vivere un’opera famosa da un altro punto di vista

#5. Come stimolo per l’immaginazione creativa

 

5 cose che mi piacerebbe trovare?

#1. Dulcinea del Toboso (e vedere chi la impersona)

#2. Pubblico in platea

#3. I mulini a vento

#4. Il Ronzinante

#5. Battute divertenti

2 febbraio. Grillo vs Grillo

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Quando: Dal 2 al 5 febbraio

Dove: Gran Teatro Linear 4Ciak

Costo: da 29 euro

Ritorna in teatro il comico e leader politico genovese. In scena un uomo diviso tra due identità, quella di comico e di politico. Alla fine dello spettacolo ne rimarrà una sola. Quale sarà?

5 ragioni per cui mi piacerebbe andarci?

#1. Farsi un mare di risate

#2. Scoprire qual è il vero Grillo che si nasconde sotto Grillo

#3. Perché è di attualità (si potrebbe assistere in diretta a cose che verrebbero riportate sui giornali)

#4. Il prezzo non è eccessivo

#5. È comunque un evento di rilevanza nazionale

 

5 cose che mi piacerebbe trovare?

#1. Un po’ del vecchio Grillo

#2. Più battute meno polemiche

#3. Idee per Milano

#4. I biglietti

#5. Il parcheggio

30 gennaio. MUDEC YearOut

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CHE COSA: Progetti di Volontariato Internazionale in Africa, India, e SudAmerica

QUANDO: sabato 30 gennaio 2016 dalle 9.45 alle 17.99

DOVE: MUDEC – Via Tortona 56 MILANO

 

YearOut, associazione che promuove il volontariato internazionale dal 2008, ha il grande onore di essere ospitata presso una sala del Museo Delle Culture di Milano, per presentare i propri progetti, che da anni promuove sul territorio milanese.

 

Ci rivolgiamo ai giovani che hanno voglia di dare un contributo per il miglioramento di progetti di cooperazione allo sviluppo, di acquisire nuove competenze mettendosi alla prova, e nello stesso tempo fare un’esperienza indimenticabile.

Esperienza che servirà anche per arricchire il proprio CV.
Per tutti coloro che vogliono avere informazioni sui progetti, sulle attività, e su come poter diventare volontari YearOut, è arrivata l’occasione ideale. Sabato 30 gennaio lo staff di YearOut sarà a tua disposizione gratuitamente per accompagnarti virtualmente alla scoperta delle tante opportunità di volontariato internazionale.

Durante la mattinata saranno proprio coloro che hanno già partecipato ai progetti, attraverso supporti fotografici e video ad accompagnarvi con i loro racconti ed aneddoti attraverso zone rurali dell’Uganda, per passare ai piedi del Kilimangiaro presso una comunità Masai in Kenya. Poi potrete sostare in Tanzania presso una remota tribù, in cui una piccola scuola ha bisogno di ragazzi che insegnino l’inglese e gli facciano scoprire un po’ di mondo.

Il viaggio proseguirà in Namibia, dove passerete per i parchi Nazionali in cui le specie in via di estinzione hanno bisogno di cure. Il CostaRica  non si può saltare, lì ci sono le tartarughe che devono essere protette, catalogate e studiate. Prima di tornare a casa, però un passaggio in India è d’obbligo, ci sono le Children’s Home dove i bambini rimasti orfani dopo lo Tsunami hanno bisogno di voi. L’Albania, seppure vicina riserva tante sorprese, presso la comunità di Scutari.

Per ora non serve un biglietto aereo ma solo un po’ di curiosità in un qualunque invernale sabato milanese.
Vi aspettiamo le iscrizioni sono aperte fino ad esaurimento posti:

http://www.yearout.it/it/diventarevolontario/iscrizione.asp
Break the Barriers Explore the world Make a Change

 

5 ragioni per cui mi piacerebbe andarci?

#1 Voglio ascoltare racconti affascinanti su dei luoghi che conosco poco.

#2 Voglio capire come ti cambiano certe esperienze di viaggio.

#3 Voglio mettere alla prova le mie conoscenze di quei luoghi.

#4 Voglio imparare qualcosa.

#5 Voglio fare volontariato.

 

5 cose che mi piacerebbe trovare?

#1 Storie incredibili.

#2 Foto mozzafiato.

#3 Una storia da raccontare agli amici.

#4 Un gruppo di persone simili a me, desiderose di aiutare gli altri.

#5 Una giornata diversa dalla solita routine del sabato.

 

Milano capitale delle città contro l’inquinamento

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inquinamentoMilano è in prima fila per abbattere l’inquinamento. La prossima estate Milano sarà sede del primo incontro di un progetto che ha il nome, ancora provvisorio, di Cities against Pollution (“città contro l’inquinamento”), iniziativa a cui stanno aderendo alcune metropoli come Bangkok, Pechino e Città del Messico. Nell’incontro parteciperanno i delegati delle diverse città che metteranno in comune le proprie politiche per migliorare la qualità dell’aria, insieme ad aziende leader nella tecnologia pulita e ad investitori internazionali interessati alla green economy.

 

12 idee per risolvere l’inquinamento atmosferico

#1. Mezzi pubblici gratuiti

#2. Verniciare palazzi con pitture che abbattono l’inquinamento (es. Airlite)

#3. Promuovere a Milano la ricerca scientifica contro l’inquinamento

#4. Estensione dell’area C a tutta la città

#5. Realizzazione di ventole giganti che in periferia si sollevano azionandosi di notte per creare circolazione d’aria

#6. Premiare economicamente i palazzi e le soluzioni abitative che inquinano al di sotto di una data soglia.

#7. Fare circolare in centro solo auto elettriche

#8. Adozione del teleriscaldamento in ogni casa

#9. Penalizzare con dei ticket antinquinamento le imprese che inquinano al di sopra di uno standard

#10. Inventare dei filtri e delle pompe capaci di pulire l’aria dalle polveri sottili

#11. Aumentare il lavaggio delle strade e dei palazzi per abbattere le polveri

#12. Trovare sistema per aggregare le polveri sottili in modo che siano più grosse e dunque meno dannose al sistema respiratorio

30 gennaio. L’era dello swing

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Dove: Teatro Wagner, Piazza Riccardo Wagner, 2,Milano

Costo: 16 euro

Organizzatore: felixcompany (www.felixcompany.it)

Lo swing è divertente perché quando lo ascolti è come se si attaccasse al tuo corpo e cominciasse a scuoterti braccia e gambe. Non c’è niente da fare, quando lo swing incalza devi ballare.

Paolo Tomelleri con la sua Swing Band è capace di suonare lo swing degli anni quaranta come se fossimo ancora negli anni quaranta. Conoscete già Count Basie, Glenn Miller, Duke Ellington? Se la risposta è sì preparatevi a fare una bella rimpatriata. Se la risposta è no, venite che ve li presenta Tomelleri.

5 ragioni per cui mi piacerebbe andarci?

#1. Perché Tomelleri è un mostro sacro di questo genere

#2. Perché non conosco il genere e mi sembra un’ottima occasione per colmare la lacuna

#3. Perché amo il vintage. E lo amo ancora di più quando è divertente

#4. È facile da raggiungere con i mezzi

#5. Perché lo swing fa ballare

 

5 cose che mi piacerebbe trovare?

#1 Dischi in vendita introvabili, meglio se in vinile, 78 giri o registrazioni inedite

#2 Abiti d’epoca per vestirsi come negli anni quaranta

#3 Persone vestite a tema

#4 Pubblico scatenato

#5 Straordinaria reinterpretazione di pezzi noti

29 gennaio. Quando i tamburi fanno boom!

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Orario: Dalle 19 alle 22

Luogo: Corso di Porta Romana 116

Organizzatore: Tommy Bufera http://tommybufera.wix.com/milanomusiclovers (3470747789)

Evento su Facebook: https://www.facebook.com/events/228166470852812/

Costo: 12 euro (consigliato)

 

Suonare i tamburi può essere catartico. Il suono primordiale del tamburo stimola il nostro cervello ancestrale e svuota la nostra mente dallo stress della quotidianità.

Ci si mette in cerchio e si batte sui tamburi guidati dal conduttore dell’evento, Tommy Bufera. Ogni colpo inflitto alla pelle tesa del tamburo è un messaggio spedito agli altri membri del gruppo, un’occasione per creare un legame empatico senza bisogno di parlare.

 

4 ragioni per cui mi piacerebbe andarci?

#1. Provare a suonare il tamburo (non l’ho mai fatto, a parte un’esibizione estemporanea con i bonghi del Sempione)

#2. Incontrare altre persone che hanno la stessa voglia

#3. Conoscere l’organizzatore di questo tipo di attività (sembra interessante)

#4. Sperimentare se è vero che si provano gli effetti descritti dall’organizzatore: riduzione dello stress, dell’ansia e della depressione, miglioramento della salute e delle capacità creative, aumento della vitalità e del piacere dell’ individuo. Il cerchio di suono e’ aperto a tutti, anche per coloro che non sono dunque dotati di un’ esperienza musicale.

4 cose che mi piacerebbe trovare?

#1. Un luogo accogliente

#2. Altri strumenti da poter suonare

#3. Persone con cui sia interessante scambiare due parole anche dopo l’evento

#4. Ballerine (la musica ritmica è sensuale)

4 febbraio – Tavoli Milano Città Stato

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tavoli cultura

Quando: 4 Febbraio dalle 19 alle 21

Dove: Copernico, via Copernico 38

Costo: Ingresso libero

Organizzatori: Milano città stato, Vivaio, Milano2016

Milano città stato mira a superare il concetto di cultura come qualcosa da difendere e da tramandare, e basta. Milano città stato intende essere un centro internazionale di produzione di nuova cultura. Inoltre mira anche alla dimensione individuale della cultura, stimolando la nascita di una nuova forma di cultura cittadina, fatta di persone che considerino il benessere del luogo in cui stanno come parte del loro percorso di realizzazione individuale.

Come partecipare: https://www.milanocittastato.it/come-partecipare/

Segui l’evento sulla pagina Facebook: https://www.facebook.com/events/1185741078122370/

<h3>5 cose che troverò ai tavoli cultura giovedì 4 febbraio 2016

 

Le 10 cose che i milanesi vorrebbero fare almeno una volta nella vita

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Il milanese non si accontenta mai. Aspira al massimo, è insoddisfatto, vuole sempre fare qualcosa di nuovo per vincere la noia.

Praticamente è una via di mezzo tra Donald Trump e il puffo brontolone. Vediamo 10 cose che ogni milanese vorrebbe fare almeno una volta nella vita.

 

Le 10 cose che i milanesi vorrebbero fare almeno una volta nella vita

#1. Fare un rally sulla Serravalle Genova

Il milanese considera l’introduzione del tutor sulla Serravalle Genova come un crimine contro l’umanità. Per fortuna pare che non funzionino. Quindi passato il casello di Serravalle si può continuare a premere sul gas sfidando le altre auto in una gara stile Dick Dastardly. «Muttleeeeey. Fai qualcosa!!!!!»

 

#2. Aprire un chiosco bar a formentera

Ogni milanese lo ha detto, almeno una volta nella vita. Di solito dopo essere stato trattato a pesci in faccia da un cliente o dal principale.

 

#3. L’attraversata dell’oceano atlantico

In meno di due giorni, taaac!

 

#4. La transiberiana

Non si può mancare di provare la più lunga ferrovia del mondo.

 

#5. Trasferirsi in Australia

Per disperazione o come minaccia è un’altra frase tipica del milanese. Ciò che attrae dell’Australia è poter svolgere i lavori più umili, come raccogliere frutta in una fattoria o pulire i cessi di un ostello, sentendosi però molto fighi.

 

#6. Fare il giro del mondo

I sogni dei milanesi riguardano quasi sempre un viaggio, o comunque andarsene via.

Il massimo dei viaggi è un giro del mondo in stile Jules Verne, beh forse no, meglio in prima classe.

 

#7. Comprarsi la barca

E poi imprecare perché costa troppo.

 

#8. Prendersi un anno sabbatico

Il sogno dei sogni. Levare le tende per un anno. Via a vivere in giro per il mondo esperienze estreme. Sapendo che più te ne vai da Milano e più ti riassale la voglia di ritornarci.

 

#9. Fare la Parigi Dakar o la Marathon de Sable

Il milanese è un grande sportivo. E sogna sempre il top. Prima o poi la farà, la Parigi Dakar, anche se ora il fatto che si faccia in Sudamerica suona un po’ da sfigati. La Marathon de Sable è invece per uomini e donne vere. Giorni di corsa sul deserto potendo contare solo su se stessi. Nessuno la fa ma quasi tutti quelli che corrono al parco ogni tanto ci pensano.

 

#10. Aprire una startup

Il milanese è nato imprenditore anche se fa il dipendente comunale. Prima o poi ci pensa: mettersi in proprio. Poi basta che si documenti su burocrazia e tassazione e gli scappa la voglia.

16 gennaio – Tavoli Milano Città Stato

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tavoli ideazione

16 GENNAIO 2016.

Milano città stato è un progetto trasversale alla politica che ha l’obiettivo di coinvolgere i cittadini nella costruzione della città ideale.
Per partecipare: https://www.milanocittastato.it/come-partecipare
Ingresso libero


PRESENTAZIONE E PROGRAMMA

Milano città stato, Milano diventa libera di costruire il suo futuro.

A Milano si sta affermando una nuova generazione di cittadini, trasversale per età e per appartenenza politica, che sente il bisogno di condividere una visione comune. La grande occasione che si presenta a tutti noi è quella di elaborare un nuovo modello di sviluppo per Milano, tale da portarla ad essere la città ideale, il modello a cui tutti si ispireranno e aspireranno. Milano può diventare quello che altre città sono per noi oggi, arrivando ad attrarre più di qualsiasi altra metropoli, a produrre meglio e più intelligentemente, e a innovare, cioè rendere il mondo un posto migliore. Questa visione si concretizzerà solo se questa generazione di nuovi cittadini “illuminati” saprà elaborare le idee più originali, le saprà progettare e realizzare, utilizzando gli strumenti migliori e più efficienti.
Le elezioni del 2016 sono uno strumento per creare le condizioni più favorevoli a tal proposito, forse sono lo strumento più importante perché determina la classe dirigente che avrà il compito di progettare la città del futuro. Il problema è che al momento, chi si è deputato a costituire la classe dirigente promette di sapere amministrare, ma oltre non va. Qui non intendiamo amministrare, ma vogliamo costruire un nuovo modello di gestione di una città e capire come renderlo realizzabile. Sabato tutti i cittadini illuminati sono invitati al primo incontro per concepire la Milano ideale, attraverso la combinazione di idee che saranno poi raccolte in un documento propositivo da presentare a tutta Milano. Se vuoi vedere il manifesto fondante di Milano città stato, clicca qui: https://www.milanocittastato.it/il-manifesto


PROGRAMMA DI SABATO 16 GENNAIO 2016

Ore 16
Presentazione di Milano Città Stato

Ore 16.30-18.30
Organizzazione dei tavoli per ideare la città ideale sui seguenti temi:

1) La città delle opportunità: Attrarre Produrre Innovare
Come far diventare Milano la città che attrae e genera ricchezza, risorse, creatività e talenti

2) La città capitale
Come far diventare Milano la città leader a livello mondiale nei diversi ambiti: individuazione aree di leadership e modalità per arrivare a essere la prima città al mondo

3) Il modello di autogoverno
Come concepire la città in modo che sia il luogo ideale per favorire la realizzazione individuale di ogni cittadino in ogni ambito del suo esistere.

4) altri tavoli eventuali su altre tematiche

18.30-19.30
Assemblea
Elenco proposte migliori generate in ciascun tavolo, feedback da parte dell’assemblea e redazione di un documento congiunto.

25 gennaio – Tavoli di Milano città stato

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Quando: 25 Gennaio dalle 18.30 alle 21

Dove: Fermo Immagine – Museo del manifesto Cinematografico
Via Gluck, 45, 20125 Milano

Costo: Ingresso libero

Organizzatori: Milano città stato, Vivaio, Milano2016

Occasione per costruire insieme a degli entusiastici visionari un progetto per la città ideale. Nell’evento i partecipanti verranno divisi in diversi tavoli in cui potranno contribuire con le loro idee alla generazione di un progetto comune.

Oggetto dei tavoli di partecipazione è:

  • ideare assieme una vera e propria campagna di coinvolgimento della città sul progetto di Milano città stato
  • proporre nuovi spunti editoriali per la rivista – sito di informazione (www.milanocittastato.it)
  • condividere idee per la campagna di comunicazione di Milano città stato
  • programmare i contenuti dei prossimi eventi aperti al pubblico

Come partecipare: https://www.milanocittastato.it/come-partecipare/

Segui l’evento sulla pagina Facebook: 

https://www.facebook.com/events/945609035529196/

5 ragioni per cui mi piacerebbe andarci?

#1. Poter conoscere persone brillanti e visionarie e le loro idee per migliorare Milano

#2. Proporre idee per la città e metterle alla prova al fine di realizzarle

#3. Trascorrere una serata diversa in un clima culturalmente stimolante

#4. Vedere le proprie idee trasformarsi in un progetto

#5. Capire come le persone e le organizzazioni presenti possono collaborare per costruire la Milano del futuro

5 cose che mi piacerebbe trovare?

#1. Un buffet con aperitivo

#2. Una sede carina

#3. Una carica di energia

#4. Il feedback riguardo le mie idee, dato da persone preparate

#5. Persone che mi ascoltano quando parlo

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Per iscriversi https://www.facebook.com/events/945609035529196/

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Per immagini: http://www.associazionevivaio.com/index.php/events/tavoli-san-valentino-copernico-milano/

http://www.associazionevivaio.com/index.php/events/tavoli-di-primavera-copernico-milano/


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