Fino alla prima metà del XIX secolo gli orologi di Milano erano regolati dalla meridiana del Duomo.
Quando la luce segnava mezzogiorno, veniva dato un segnale e la campana presente a Cordusio, vicino a Piazza Mercanti, suonava.
Sul mezzogiorno dettato dalla campana di Piazza Cordusio si regolavano tutte le attività commerciali.
L’ora esatta della campana di piazza Cordusio
Mannarino live al Fabrique
Mannarino, che in questa foto (solo in questa foto!) sembra un misto tra Mandelli e Tommaso Paradiso, è fatto di tutt’altra pasta.
Poco dopo l’uscita di Brunori Sas, qualche tempo dopo l’ascesa di Dente, non ci eravamo ancora abituati a questa ondata di cantautori italiani, che ecco spuntare Mannarino.
De core, spontaneo, semplice eppure mai banale nella scelta dei versi e delle melodie.
Mannarino, che ci piace pensare possa essere una sorta di Guido Catalano della musica, è un artista completo e nel tempo ha mostrato in lungo e in largo tutta la sua completezza.
Oggi Mannarino lo trovi al Fabrique, per un concerto frizzante, come questo martedì.
Dove, dopo una pasquetta di bagordi la cui cifra più alta è senz’altro la combo tavernello+supersantos, siamo pronti a ricominciare un’altra settimana, come se niente fosse, come se la pastiera, l’uovo e Silvio con gli agnelli non fossero mai esistiti.
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Design in Metropolitana: 5 cose per cui la Linea 1 di Milano è unica al mondo
Chissà se i visitatori del Fuorisalone si sono accorti di essere stati letteralmente trasportati dal design.
Non è cosa nota a tutti, infatti, che tra i disegnatori e autori della metropolitana meneghina c’è uno dei massimi ‘Compassi d’Oro’ della storia italiana, Franco Albini.
Coadiuvato da Franca Helg,insieme a Bob Noorda, Albini ha disegnato e inaugurato la prima linea della metropolitana il 1° novembre 1964, “dando vita a uno standard che ha fatto scuola in tutto il mondo“, commentava la maison Nava in occasione dei 50 anni dell’infrastruttura meneghina e che alla ‘metro’ ha pure regalato un orologio da collezione (foto cover).
Ma questa non è l’unica straordinaria coincidenza tra il mezzo pubblico numero uno di Milano e il Design.
#1. A Franco Albini e a Bon Noorda si deve il disegno del primo logo della metropolitana, quello ben rappresentato in questa fotografia della Stazione di Amendola Fiera (1963 circa).
#2. Il sistema di Albini (progetto tecnico, disegno e comunicazione) della Linea 1 della metropolitana, la prima ad essere realizzata, rappresenta tutt’oggi un pionieristico esempio di sistema unificato che integra elementi architettonici, grafici e d’arredo.
Per la prima volta a Milano il design veniva utilizzato per la realizzazione di un servizio pubblico. Prima di lei, solo l’aeroporto di Heathrow, a Londra, aveva seguito un vero e proprio progetto di segnaletica.
#3. Il font (il carattere) utilizzato per i nomi delle linee e delle stazioni è il Noorda, una versione personalizzata dell’Helvetica, ideato di nuovo da Bob Noorda.
#4. I colori della prima linea della metropolitana, bianchi e rossi, sono i colori di Milano.
#5. I tondini grigi della pavimentazione vennero testati sulla resistenza ai tacchi delle signore.
Le multe per i proprietari di cani maleducati (i proprietari, non i cani)
Pochi sanno che chi non pulisce la cacca del cane, a Milano può essere multato per più di un motivo:
• 50 euro per non aver raccolto le “deiezioni canine”
• 50 euro se si è sprovvisti di attrezzatura idonea alla raccolta
• 40 euro se i cani sono senza guinzaglio.
La prima cabina del telefono in Italia
10 febbraio 1952. In Piazza San Babila, per iniziativa della concessionaria Stipel, fa la sua prima comparsa una cabina del telefono. La struttura era in metallo e vetro. In precedenza i telefoni pubblici si trovavano solo in esercizi pubblici quali bar, edicole, ecc. o nei Posti Telefonici Pubblici (PTP).
In Italia le cabine telefoniche hanno ospitato diversi tipi di apparecchi: dai telefoni con combinatore a disco, con selezione dei numeri analoga al modello S62 “Bigrigio” si è passati ai primi telefoni a tastiera, poi all’apparecchio Rotor in funzione dal 1987. Nel 1998 si è passati a un telefono pubblico chiamato tuo (il tuo telefono), un modello only card di colore rosso con cornetta nera ed infine al modello Digito in funzione dal 2002, tuttora presente nelle cabine attive.
Fonte: wikipedia
B.C. Confidential: dischi freschi al Botanical Club
Prendi gente figa che fa tendenza, che rompe l’internet a suon di like e che va in giro attorniata di seguaci, amici, amori e amanti.
Prendi questa gente e mettila in un locale carino, in centro, dove a farla da padrone sia il ritorno alla pianta indoor – non di marijuana, però – dove si bevono cocktail fatti a regola d’arte e via dicendo e l’imperativo categorico è quello di annuire leggermente con la testa per tenere il ritmo.
Quindi, senza scomporsi troppo.
Fatto?
Pefetto, prendi tutto questo e avrai il giovedì “non pretenzioso” da The Botanical Club.
Una serata in cui il tuo sport preferito sarà guardare la tipa che è entrata e sta salutando tutti, compreso il tipo con cui stai uscendo da un po’.
Fatto?
Ottimo.
Ah, poi ci sono anche i dischi che si susseguono senza sosta, ma sempre rilassati.
Ma tu non li ascolti, perché pensi a come non far sbavare il rossetto.
Fatto?
Benvenuto a Milano, tesoro.
La città in cui se non conosci il pr non sei nessuno.
In cui se non spacchi lo schermo con pose ammiccanti non vieni corteggiata e in cui in alcuni posti sentirai quel mix brioso di scacciapensieri, campionature di uccelli in via di estinzione e “uallere”.
Oh, ci vediamo al Botanical.
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Il mitico campetto di Parco Sempione
Non è un semplice campetto da Basket. Per gli appassionati è un’istituzione, specie per chi ha vissuto la pallacanestro degli anni ottanta. In quel periodo al campetto in mezzo al parco non era insolito trovarsi a giocare assieme ai giocatori delle giovanili o della prima squadra dell’Olimpia Milano.
Anche se oggi è meno frequente incontrare campioni di serie A, il livello dei giocatori è molto alto. Una curiosità? In una recente visita a Milano anche Kobe Bryant ha fatto qualche tiri al campetto.
La Musica dei Ricordi a Brera
La Musica dei Ricordi è quella musica che colleghiamo ad uno stato di benessere, di quelli in cui abbiamo un sorriso narcotico stampato in faccia e non facciamo altro che annuire in segno di approvazione.
La Musica dei Ricordi non sempre è quella musica che ascoltavamo in un tempo x; può essere musica che invece certi ricordi ce li risveglia.
Oggi alla Biblioteca Nazionale Braidense si ascolta La Musica dei Ricordi.
Con un concerto al calar del sole, continua la rassegna a cura del pianista Sandro Ivo Bartoli che ci porta alla scoperta dei tesori musicali dell’Archivio Storico Ricordi.
In programma questo pomeriggio, il violinista Marco Fornaciari e Sandro Ivo Bartoli che eseguiranno brani di Bazzini, Paganini, Respighi.
Non possiamo che esclamare a voce alta: Che meraviglia.
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Vacanze olistiche ed esperienziali: idee per l’estate
Negli ultimi anni il desiderio di esplorare e conoscere se stessi al fine di trovare equilibrio e stabilità interiore si è fatto più forte che mai. Si sono moltiplicati libri, corsi, seminari, così come discipline che mirano ad essere strumento e viatico in questa ricerca.
Questa forte tendenza si riflette di fatto anche nei viaggi. Come sempre succede – nel bene e nel male – la domanda crea l’offerta e la domanda di vacanza diversa sta modificando in modo sempre più evidente la qualità delle proposte turistiche: alle mete solo ed esclusivamente di mare e di visita nelle grandi città del mondo, si affiancano sempre di più viaggi esperienziali e olistici, di conoscenza culturale e interiore, viaggi spirituali, viaggi di benessere e rigenerazione con alimentazione naturale e bio, viaggi a piedi o immersi nella natura.
La rosa delle proposte è sempre più ampia e varia, e soddisfa nel dettaglio ogni tipo di richiesta ed esigenza.
Di seguito, alcune idee di viaggi o esperienze che potreste fare nella prossima estate.
Viaggio esperienziale in Messico e Perù
Per ricercare nuove tecniche di crescita personale, questa vacanza – sulle tracce delle antiche filosofie dei popoli precolombiani – ti permetterà di immergerti nella concezione della vita e nella cultura passata e presente di questi popoli, visitare luoghi splendidi dal punto di vista naturale ed energeticamente carichi e armonici, diventare ospiti delle tipiche case precolombiane e condividere il loro cibo.
Un viaggio di questo tipo corrisponde a compiere un percorso di espansione e conoscenza di sé, con il fine ultimo di riuscire ad importare nella vita di tutti i giorni quel sentimento di connessione e armonia ritrovato nella pace dei luoghi visitati.
Vacanza ayuverdica in India
Per coloro che da un soggiorno non cercano solo una vacanza ma un’autentica esperienza rigenerante. Le terapie ayurvediche si avvalgono di numerose erbe medicinali, di molteplici tecniche di massaggio associate a dieta e sedute Yoga. La millenaria medicina Ayurvedica non si rivolge al sintomo, ma al benessere globale psico-fisico della persona, al fine di ritrovare la propria centralità. L’Ayurveda “la Scienza della Vita”, nata in India, fonda la salute sull’equilibrio delle energie vitali di ciascuno ed è particolarmente efficace in molte patologie tra cui quelle metaboliche e stress-correlate oltre che nelle malattie di tipo cronico. Altri ambiti dove l’Ayuerveda è diventata molto popolare sono il ringiovanimento generale, il riequilibrio psico-fisico, la cura della bellezza e il controllo del peso.
Seminario esperienziale di Mindfulness
La mindfulness, parola inglese che vuol dire letteralmente attenzione cosciente e consapevolezza, è una pratica di meditazione molto in voga negli ultimi anni. Nel senso più ampio, mindfulness significa prestare attenzione con intenzione al momento presente in maniera non giudicante. Il fine di questo approccio è quello di risolvere (o prevenire) la sofferenza interiore e raggiungere un’accettazione di sé attraverso una maggiore consapevolezza della propria esperienza che comprende: sensazioni, percezioni, impulsi, emozioni, pensieri, parole, azioni e relazioni. Se senti il bisogno di padroneggiare ed esplorare i tuoi contenuti mentali e i tuoi stati abituali di pensiero, una vacanza di questo tipo può essere un modo per approcciare a questa tecnica in una cornice di natura e relax.
Vacanza yoga
Gli amanti dello yoga e della meditazione potranno fare affidamento su luoghi ameni in Italia e all’estero al fine di trovare la pace dei sensi in località ad hoc profondamente ispirate da questa millenaria disciplina. Le tecniche di meditazione, così come quelle yoga, sono molteplici e varie ma tutte mirano a riattivare ed energizzare i nostri corpi, agire sul sistema nervoso rilassandolo in profondità, insegnare a spostarsi dal flusso costante dei pensieri e ad accedere ad altri livelli di consapevolezza oltre la mente.
Viaggio a piedi
Dal trekking nei luoghi più suggestivi del pianeta al Cammino di Santiago, dalla Via Francigena in Italia fino alle traversate nel deserto, chi ama camminare ha solo l’imbarazzo della scelta. Camminare è salute, camminare è ritrovare il contatto con la natura, camminare aiuta a rallentare e a vivere più in contatto con se stessi e il mondo. Viaggiare a piedi è il modo più antico di spostarsi, perché da sempre l’uomo si è mosso a piedi. La lentezza porta a gustarsi meglio il paesaggio, ad avere maggiore attenzione verso i luoghi che si visitano. Si procede tranquilli, per trovare il proprio ritmo interiore e il proprio passo, e si ha tempo per raccontarsi storie, le cui prime da scoprire sono quelle dei propri compagni di viaggio. Alla fine di un viaggio a piedi si è più ricchi e più calmi, perché camminare libera la mente dallo stress e scarica l’energia negativa accumulata in mesi di lavoro.
Vacanza naturale e bio
Negli ultimi anni si riscontra sempre di più la tendenza a ricercare il salutismo, soprattutto come scelta di vacanza. Vacanze naturali, corsi di cucina vegana, vegetariana o macrobiotica, alimentazione biologica e consapevole. E’ un tipo di viaggio di turismo sostenibile, dove praticare stili di vita più attenti all’ambiente e al benessere. Un tipo di turismo responsabile che non finanzia alberghi a elevato impatto ambientale, preferendo strutture ben integrate nel contesto naturale e in grado di favorire lo sviluppo reale delle popolazioni locali.
Vacanza creativa
Danza, musica, teatro, pittura e fotografia: sono attività artistiche e per questo terapeutiche. Questo tipo di vacanza può farti avvicinare a un tipo di arte o semplicemente condividere le tue passioni con persone che scelgono di ritrovarsi insieme per condividere emozioni profonde all’insegna della ricerca interiore e creativa.
Vacanza di terapia energetica
Reiki, shiatsu, PEM, bionergetica, agopuntura, pranoterapia e l’elenco potrebbe continuare, perché le discipline/terapie energetiche sono davvero tante. Tutte le terapie energetiche si fondano sulla profonda convinzione che esista una forza vitale universale, o energia specifica, che risiede dentro e intorno al corpo. Entrare in contatto con queste terapie permette a chiunque, grazie all’esperienza diretta, di prendere coscienza dell’esistenza di questa energia come motore potente e silenzioso dell’universo in tutte le sue manifestazioni. Lavorare con queste energie ci permette di riuscire ad allineare la nostra energia intrinseca (KI).
Ippovia o seggiovia? I progetti più incredibili per la mobilità a Milano
La metropolitana di Milano, fiore all’occhiello della nostra storia nel panorama del design internazionale o eccellenza tra le infrastrutture italiane, ha un sacco di particolarità, ma forse quella più straordinaria riguarda due progetti incredibili, a metà tra la ippovia e la seggiovia.
Inquadriamo la situazione.
La Prima Guerra Mondiale è finita. Antonio Sant’Elia è morto, ma non i suoi progetti di una città nuova e futurista (foto sotto).
Adolfo Wildt ha già posizionato il suo citofono a forma di orecchio, che oggi dà il nome alla omonima casa in via Mozart.
Diverse sono state le ipotesi e gli avvii di costruzione di una rete metropolitana sotterranea.
La prima di tutte, e forse una delle più romantiche, risale al 1857 quando l’esperto di trasporti, ingegner Carlo Mira, suggerisce di deviare le acque del naviglio della Martesana e di utilizzarne l’alveo ribassato come sede di una ippovia.
Settantuno anni dopo, ‘qualcuno’ propone l’alternativa.
E’ la metropolitana ‘a seggiovia’, ovvero una serie di panchine, di quelle verdi che ancora oggi popolano i parchi e i sentieri di Milano (anche quelle sono un progetto di design premiato nel mondo), posizionate su un nastro continuo.
Questo nastro, collocato su un nastro trasportatore, deve e può circolare nei sotterranei subito sotto il Duomo.
Correva l’anno 1928. La metropolitana a seggiovia non si è realizzata, come quella a ippovia, ma il progetto esiste ancora (foto sotto), chissà che un giorno….
fonte: Metromilano50.com
Pierre Cardin – Les Sculptures Utilitaires alla Galleria Sozzani
Les Sculptures utilitaires non è solo il titolo di una raccolta fotografica dedicata al genio Pierre Cardin.
Utilitaires è una funzione in più che si aggiunge al concetto storico di scultura, di solito collegato al mero abbellimento.
Per Pierre Cardin le sculture non devono soltanto dilettare chi le guarda, ma devono anche assolvere ad una funzione.
Ed è quello che si cela dietro il progetto delle Sculptures Utilitaires.
Si tratta infatti di una serie di sculture create tra gli anni ’70 e continuate fino ai nostri giorni dallo studio di Pierre Cardin che, solitamente, nascondo al loro interno mobili o accessori di uso comune.
Il concetto affonda le radici nel 1977 quando Pierre Cardin comincia a creare quelli che lui definisce mobili di haute couture.
E, confermando (oggi), ma anticipando (allora), una fama di innovatore che lo avrebbe seguito per sempre.
Con il tempo le Sculptures Utilitaires hanno modificato la loro estetica, seguendo ed interpretando le correnti attuali, ma non hanno mai smesso di attrarre e incuriosire, tanto che alcuni esemplari sono disseminati per il mondo bene dell’arte, tra New York, Parigi e Montecarlo.
La galleria Carla Sozzani rende omaggio a questo genio italiano
naturalizzato francese – Pietro Cardin è il suo nome originale – con una mostra documentaria di mobili che ne catturano il genio e ce lo restituiscono come esempio sempre attuale di genialità che non si è mai interrotta.
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Ago, filo e nodo: una scultura dai molti significati
Ago, Filo e Nodo è una scultura di Claes Oldenburg inaugurata in piazzale Cadorna nel 2000.
Simboleggia un treno che entra in una galleria sotterranea e richiama alla metropolitana anche per i colori scelti, quelli delle tre linee della metro di allora.
Rappresenta anche una parafrasi del biscione, simbolo di Milano ed è anche un omaggio alla laboriosità milanese, in particolare al mondo della moda.
MILANO CITTA’ STATO
Ettore Sottsass – The Indian Memory
Ettore Sottsass ha sempre messo in imbarazzo tutti con le sue intuizioni geniali.
Ancora oggi è considerato uno dei massimi punti di riferimento oltre che maestro incontrastato del Design mondiale.
Per capirci: è un po’ come Maradona per il Napoli (e i napoletani).
Durante la sua vita, Sottsass si è interrogato spesso sulle forme delle culture diverse dalla sua. Una di quelle che lo ha più entusiasmato è quella azteca. Lasciandosi ispirare non solo dalle forme piramidali, a strati, arrotondate e morbide della misteriosa cultura, Sottsass ne ha riprodotto, al suo solito con una genialità visionaria, anche i colori.
Gli accostamenti di bianco, blu notte e bordeaux sono uno di quegli esempi che, ancora oggi, continuano a far scuola.
Se non mi credete, spingetevi poco più in là, alla Galleria Antonia Jannone. Troverete il progetto di Hermès. E ritroverete anche lì la scuola Sottsass.
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Fuorisalone Experience: The Italian Way!
Il Fuorisalone a Milano non è solo gli eventi della Design Week, che accompagnano il Salone del Mobile, è molto di più, è un universo intero che si apre dietro ogni portone.
E’ la città più ordinata e calma d’Italia che d’improvviso si anima e si trasforma in un mondo inaspettato, in una città nella città, in un concentrato di idee, in una fucina di innovazioni.
Al di là delle forme, dei materiali, dei colori, dell’originalità, dell’espressività e dell’arte che si incontrano lungo i percorsi del Fuorisalone, quello che davvero spiazza è l’abbondanza di idee che sta dietro ogni progetto.
Ma non può che essere così dato l’enorme afflusso di visitatori da tutto il mondo, europei, americani, asiatici che questo insieme di eventi diffusi riesce a chiamare a Milano.
Le vie del Fuorisalone si riempiono di stranieri che, armati di macchine fotografiche, videocamere, smartphone, quaderni di appunti, sono tutti intenti a fare la stessa cosa: copiare. Fotografano idee, progetti, segni, forme, proporzioni, colori, materie.
Sembrano tutti ansiosi di imprimersi nella mente lo stile italiano nel fare le cose, quel valore aggiunto, tutto italico, ma ancora più, tutto milanese, che è la nostra materia prima da esportare, più scintillante dell’oro: the Italian way.
Si, perché di questo si tratta, di persone che arrivano da tutto il mondo per attingere da quella che si presenta come un’inesauribile fonte di bellezza che, qui a Milano, nutre ogni realtà produttiva, dalla più piccola alla più grande.
Quello che si viene a copiare al Fuorisalone di Milano è la capacità di mettere insieme la sapienza antica del fare, frutto del lavoro artigiano di tante generazioni e il coraggio fresco dell’osare, di quei giovani innovatori, che nel guardare a un oggetto qualsiasi, una sedia, una lampadina, trovano subito il modo di renderla diversa e di darle finalità non scontate.
Il tutto condito dalla genialità dei comunicatori, quel mondo di fanatici di marketing, social, app, tecniche di divulgazione, target, dinamiche, capaci di trasformare il normale guardare ad un oggetto, in una vera e propria esperienza sensoriale ed è lì che nasce la Fuorisalone experience, estensione dell’Italia del fare.
Ecco allora che dietro ogni angolo e dentro ogni cortile si aprono altri mondi, altri pezzi di città, altre esperienze fatte di suoni, odori, colori, forme e ci si sente un po’ come Alice nel Paese delle Meraviglie, dove la meraviglia è in questa capacità tutta made in Italy di mettere insieme tante cose e di farlo bene: l’arte, la cultura, la sapienza, l’innovazione.
E’ di questo che gli italiani dovrebbero essere fieri. E’ questo ciò che in tanti vengono a rubarci con i loro scatti, i loro appunti, i loro video, le loro domande. E’ da qui che dovremmo ripartire, dalle belle idee applicate alle belle cose.
La nascita di Milano
Secondo Tito Livio (50 a.C. – 17), Milano è stata fondata da popolazioni celtiche provenienti dai territori al di là delle Alpi, guidate dalla mitica figura di Belloveso tra la fine del VII e gli inizi del VI secolo a.C.
La fondazione ha avuto luogo dopo che queste tribù sconfissero gli Etruschi sul Ticino e si insediarono in un territorio già abitato dagli Insubri, che avevano dato il nome alla regione.
I racconti leggendari sulla fondazione di Milano si intrecciano anche con la mitica scrofa semilanuta (in latino medio lanum), che avrebbe indicato a Belloveso il luogo in cui fondare un santuario, essendo stata avvistata sotto un biancospino, pianta sacra alla dea Belisama.
Fonte: wikipedia
Milano Sotterranea
Milano Sotterranea è una rassegna gratuita di tre giorni che racconta la storia del design italiano degli ultimi cinquant’anni.
E lo fa con oggetti in esposizione tratti dagli archivi di aziende importanti quali Serralunga, Misuraemme, Driade, Fontana Arte, Vortice, Candy, Bio-Blaze, Unopiù, Zucchetti Kos.
È anche una gigantesca festa di quartiere gratuita declinata in tre giornate di eventi musicali.
Nella cornice dello Spazio Tempio, Le Cannibale e IVH – Italian Venture Hotellerie hanno creato un ponte ideale tra club culture e design con esposizioni, musica e dj-set, un vero e proprio “block party” in zona Tortona.
Durante l’evento ti immergerai in 70 anni di design e architettura italiana e 50 anni di evoluzione e suoni della musica elettronica.
Ti attendono anche aperitivi con spettacoli di show cooking, e l’esclusivo e misterioso Secret Bar, realizzato dallo sponsor blu®, il brand di sigarette elettroniche che entra per la prima volta nel mondo del design.
Previsti per oggi: Dirty Channels, Bold as Gold, DJLMP, Bugsy.
Insomma, immergiamoci tutti nella Milano Sotterranea.
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La NASA a Milano? Con lo Space Apps Challenge, ecco quando!
La Space Apps International Challenge promossa dalla NASA arriva a Milano, sempre più ospite dei migliori eventi geek made in Italy.
Anche in questo caso, Milano si afferma come incubatore italiano di eccellenza e ospite privilegiato per tutti i talenti, anche esteri, che vogliono sfruttare le potenzialità del digitale per specializzarsi nell’uso delle nuove tecnologie, mettere alla prova il proprio talento “geek” e realizzare idee innovative condivisibili con la comunità.
Il 29 e 30 aprile, infatti, allo Spazio Venini42 si svolgerà la prima edizione della Space Apps Challenge promossa dalla NASA, un evento che coinvolgerà personalità dal background eterogeneo, per risolvere problemi reali legati alla Terra e allo Spazio.
Robotica, data visualization, hardware, design e altri settori in un unico luogo per un hackathon di ben 48 ore dedicato a tutti gli “space geek” e non, che desiderano mettersi alla prova con sfide e problemi riguardanti il nostro pianeta e lo Spazio grazie all’open innovation e alle nuove tecnologie.
L’edizione del 2016 ha visto coinvolti più di 160 eventi e 15.000 persone in 6 continenti.
Questa prima edizione milanese vede come tematica centrale – comune alle altre Space Apps Challenge a livello globale – il Pianeta Terra: la continua attività informativa della NASA aiuta a far luce su molte problematiche relative ai componenti della Terra, tra cui gli oceani, i terreni e gli esseri viventi. Grazie a punti di vista aerei e spaziali unici e di qualità indiscussa, nel corso del tempo la NASA ha raccolto dati di importante rilevanza in ogni luogo del pianeta, in grado non solo di raccontarci di più sul mondo in cui viviamo ma anche di prevedere i futuri processi che lo caratterizzeranno.
Oltre all’hackaton, avranno luogo anche:
- Educational for Kids, programma di attività didattiche, giochi ed esperimenti a tema
“spaziale” rivolti a bambini dai 7 ai 12 anni per stimolare la loro curiosità circa la
Terra e lo Spazio; - una Temporary Exhibition dove verranno illustrate le più recenti scoperte della NASA
(come il sistema planetario delle “sette sorelle” distante 40 anni luce dalla Terra).
Per maggiori informazioni: www.spaceappsmilano.it
Contatti: team@spaceappsmilano.it
La cima (naturale) di Milano
La Milano dei grattacieli e delle montagne artificiali ha in realtà come punto più alto (naturale) l’accavallamento dove sorge il Castello Sforzesco, posto a 124 metri sopra il livello del mare
E il punto più basso? E’ dove esce il Naviglio Grande.
Fuorisalume Design Week Edition
Contro il logorio della vita mondana, c’è l’opening con aperitivo speciale del Fuorisalume.
Una degustazione di salumi della tradizione locale offerti dalla storica azienda Salumi Pasini è quel che ci vuole per iniziare questo giovedì di eventini della Design Week, che si sa che bere con la pancia piena è meglio.
Fuorisalume rientra negli eventi promossi da NoLo Creative District, un progetto collaborativo che mette in rete spazi creativi, atelier, gallerie d’arte, botteghe artigiane e negozi di Nolo, quartiere a Nord di Piazzale Loreto.
La Salumeria del design è uno spazio creativo e culturale che propone eventi di prima scelta e incontri genuini.
Tra serate musicali, proiezioni, mercatini, esposizioni artistiche, degustazioni, scommettiamo che tornerai a casa sazio?
E ci aspetta a braccia aperte anche quest’anno, dalle 17.30 di giovedì e per i giorni seguenti, per il Fuorisalone.
Aperitivo e degustazione a 4 euro.
Bentornato Fuorisalume.
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