Home Blog Pagina 70

La Milano anni ’80 dei metallari, dei dark e dei paninari

2

Fra le varie subculture che hanno attraversato la nostra città, ce ne sono tre che hanno segnato soprattutto il decennio degli anni’80 e si sono distinte per outfit, usanze e stili musicali.

Se desideri anche tu una Milano con poteri da regione o da provincia autonoma, sostieni il progetto con due caffé al mese. Così puoi anche leggere tutti gli articoli senza pubblicità! Se ancora non lo hai fatto: CLICCA PER SCOPRIRE COME FARE

La Milano anni ’80 dei metallari, dei dark e dei paninari

 # I dark: il lato oscuro dei colorati anni Ottanta

Una cultura “ombrosa ma non violenta”: si diffuse a Milano e poi nel resto d’Italia a partire dai primi anni Ottanta. Fattore distintivo: il nero. Almeno, questo è l’interessante spaccato basato su un reportage urbano dei due giornalisti Emanuela Zuccalà e Simone Tosoni, che nel loro testo Creature simili – il dark a Milano negli anni ’80 disegnano queste figure scure e misteriose grazie a interessanti interviste dei giovani di allora. Il movimento nato nel Regno Unito durante il periodo post-punk rappresentava un malinconico disagio nei confronti della società dell’epoca estremamente scintillante e consumistica, la società della moda e della Milano da bere tanto decantata da economisti, stilisti e pubblicitari. Le loro idee e i loro look composti da cinghie, spille, croci e capelli cotonati, così come le audiocassette e i primi cd-rom dei Cure o dei Joy Division ebbero grande diffusione anche in provincie lombarde come ad esempio il varesotto, in periodi in cui di certo incontrare un dark per strada non era il massimo della tranquillità e in cui l’eroina la faceva purtroppo da padrone fra le cronache nere. Ma il movimento dark sembrò non esser toccato da questa piaga: erano tendenzialmente pacifici e mentre tutte le subculture dagli skin ai punk strillavano la rabbia verso il mondo al di fuori, i dark urlavano dentro.

# I metallari: il rifiuto “senza trucchi” della società borghese

Il nero è stato adottato anche dalla nostra seconda figura di quegli anni, con l’aggiunta di jeans e tonalità argentate conferite da borchie, anelli/catenoni e cinture di vario tipo, tutti segni distintivi del genere musicale più scatenato che si sia mai ascoltato assieme al già citato punk: il metal e l’heavy-metal. Figli dell’hard-rock musicale degli anni’70, anche i metallari erano tendenzialmente persone e personalità dagli abiti lugubri ma dalle idee ben chiare sul rifiuto della società borghese, in particolare di quella media borghesia che non sapeva dove e come collocarsi all’interno delle classi sociali meneghine del tempo, e i loro codici stilistici erano il perfetto biglietto da visita nei confronti di tutti gli altri gruppi. Se dovessimo sceglierne uno, non posso che far riferimento al mitico Chiodo, ovvero il giubbotto simbolo dei metallari ormai praticamente sparito da tutti i radar. I metallari però a differenza dei dark o darkettoni non avevano alcuna passione per il trucco. E per quanto riguarda i gruppi principe di questo genere e stile, Judas Priest, Iron Maiden e Metallica la facevano da padrone rispettivamente in Inghilterra e Stati Uniti d’America, diffondendo poi urla e costumi di questo singolare stile in tutto il mondo, anche se lo scettro di “padrino” del metal spetta a sua maestà Ozzy Osbourne.

Leggi anche: La Milano dei metallari

# I paninari

Paninari

Ma sempre negli anni ’80 emergeva un fenomeno che rappresenta l’esatto opposto dei metallari e che da Milano si è diffuso nel resto d’Italia e non solo. Stiamo parlando dei paninari, conosciuti più al nord Italia e soprattutto a Milano dove si incontravano alla fermata di San Babila e dintorni, per essere più precisi di fronte allo storico Burghy. E se come detto non erano esattamente etichettabili con un genere musicale definito, di certo i paninari facevano parte di quella media-alta borghesia tanto osteggiata da dark e metallari. I loro tratti distintivi erano le moto da enduro, bandana, giubbotti di jeans o piumini double-face. Come musica si riconoscevano nel pop di lingua inglese, soprattutto quello della British Invasion della prima metà degli anni Ottanta, con Duran Duran, Spandau Ballet, Wham! e le altre hit del momento. Hanno rappresentato l’identità principale degli anni da bere e non è un caso che Raf dedicò a quella decade e in un certo senso anche ai paninari la sua famosa hit Cosa resterà degli anni’80. Nel cui videoclip si vede tutto ciò che abbiamo dipinto poco sopra.  

Leggi anche: Quando Milano era la capitale dei paninari

Continua la lettura con: Le foto della Milano negli anni ’80

CARLO CHIODO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La verità sul toro portafortuna

0
Credits Andrea Cherchi - Sulle palle del toro in Galleria

Al centro della galleria Vittorio Emanuele II c’è un mosaico raffigurante un toro che mette in mostra anche i propri attributi. Si dice che porti fortuna porre il piede sopra gli attributi e compiere una rotazione ad occhi chiusi, facendo perno sul piede. Ma pochi conoscono la sua verità. 

Se desideri anche tu una Milano con poteri da regione o da provincia autonoma, sostieni il progetto con due caffé al mese. Così puoi anche leggere tutti gli articoli senza pubblicità! Se ancora non lo hai fatto CLICCA PER SCOPRIRE COME FARE

La verità sul toro portafortuna

# Come e quando si deve girare sul toro

Migliaia di turisti li schiacciano come portafortuna. E questo comporta anche problemi: periodicamente, infatti, occorre rimettere a posto i gioielli del toro con un’azione di ripristino. Però, attenzione: solo pochi sanno che secondo la tradizione il gesto deve seguire scupolosamente questa regola. 

Credits Andrea Cherchi – Toro in Galleria

Secondo la leggenda questo gesto porterebbe fortuna solo se compiuto con una rotazione di 360° con il tallone del piede destro sui testicoli del toro e solo la notte di San Silvestro (il 31 dicembre). 

Ma che cosa significa il toro? 

# Perché si schiaccia il toro?

 

La leggenda nasce dal significato originario del toro raffigurato sul pavimento della Galleria: in realtà non simboleggia l’animale in sé. In corrispondenza dell’ottagono centrale infatti, attorno allo stemma di Casa Savoia, sono raffigurati gli stemmi di tutte le città che sono state capitali del Regno d’Italia: lo scudo crociato per Milano, il giglio per Firenze, la lupa per Roma e il toro per Torino.

Schiacciare le palle del toro è nata come tradizione dei milanesi per “vendicarsi” contro lo storico tradimento di Casa Savoia compiuto in seguito alle cinque giornate quando la Milano liberata dagli austriaci si offrì al re del Piemonte con il plebiscito del 12 maggio 1848. Il 14 luglio arrivò anche Garibaldi. I giochi sembravano fatti ma re Carlo Alberto tradì i milanesi: il 6 agosto firmò l’armistizio con gli austriaci riconsegnando così Milano al nemico di sempre.

Si dice che il detto sui torinesi “falsi ma cortesi” sia nato dopo quelle misere vicende così come il rito di calpestare le balle del toro, simbolo di Torino in Galleria. 

Continua la lettura con: Carlo Cattaneo contro i Savoia

MILANO CITTA’ STATO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Luoghi comuni di Lombardia: come i milanesi vedono gli abitanti delle altre città della regione

1
Enrico Bertolino che imita un muratore bergamasco

La Lombardia ha un reddito pro capite del 38% superiore alla media nazionale. Un territorio che ricava la sua forza sulla specializzazione e l’interscambio tra realtà diverse ma complementari. Milano è il centro di questo interscambio. Qui si può individuare una realtà ormai affermata in grado di valorizzare prodotti e servizi generati nel circondario e di proporli su scala mondiale. L’altra faccia della medaglia di una forte identità e di frequenti interscambi è la formazione di stereotipi. Milano come vede le altre realtà lombarde? E da dove nasce lo stereotipo?

Se desideri anche tu una Milano con poteri da regione o da provincia autonoma, sostieni il progetto con due caffé al mese. Così puoi anche leggere tutti gli articoli senza pubblicità! Se ancora non lo hai fatto CLICCA PER SCOPRIRE COME FARE

Luoghi comuni di Lombardia: come i milanesi vedono gli abitanti delle altre città della regione

# Bergamo: la “città del muratori” 

Credits: storylab – Muratori bergamaschi

“Tutti in cantiere, domani tutti in cantiere” è il coro che risuona a San Siro quando gioca l’Atalanta. Bergamo è conosciuta da sempre come la città dei muratori. Tutto ebbe inizio quando, a seguito della seconda guerra mondiale, si iniziò a utilizzare il termine “metropoli” per identificare la città di Milano che necessitava sempre più importanti interventi edilizi così da renderla maggiormente attraente dal punto di vista estetico, operativo e allo stesso tempo facilmente raggiungibile grazie a una cospicua introduzione di collegamenti autostradali.

La figura del muratore bergamasco, a volte un po’ burbero nei modi, rappresentava la forza lavoro che, grazie a intensità e sacrificio, si era impegnato nella costruzione di edifici nella città di Milano garantendo sempre il rispetto dei tempi e soprattutto l’efficienza. Tale stereotipo venne ancor più calcato grazie alla parodia di Enrico Bertolino, noto comico milanese, che rappresentava la figura del bergamasco armato di cappello di carta e del suo dialetto che lo contraddistingueva.

# Brescia: la “città delle fonderie”

La Leonessa d’Italia a Milano è soprattutto la città delle fonderie. Quello che può sembrare riduttivo è in realtà un motivo di eccellenza. I maestri bresciani nel XIV secolo sperimentarono un nuovo metodo per raggiungere le temperature necessarie alla fusione che permettevano di lavorare non più soltanto il ferro bensì una sua lega: la ghisa. Con il passare degli anni sempre più fonderie, specializzate principalmente nella trattamento dell’alluminio, si sono stabilite nel bresciano e ancora oggi operano portando avanti la tradizione che tanto ha contraddistinto questa provincia.

# I “mobilieri della Brianza” 

La Brianza è nota per i numerosi mobilifici che da oltre due secoli esprimono la loro arte nella lavorazione del legno. Questa tradizione ha origini storiche e facciamo riferimento principalmente a quando Napoleone Bonaparte, dopo essere venuto a conoscenza delle abilità dei contadini della città di Lissone nel lavorare il legno, gli affidò il compito di costruire un letto tanto grande quanto capace di garantire comodità a Privat, ufficiale dell’esercito francese di Napoleone stesso, alto oltre due metri. 

La bravura dei brianzoli a produrre mobili venne subito notata da numerosi signori milanesi, al punto di creare una domanda così alta da obbligare i contadini a trasformare magazzini, cantine e abitazioni in veri e propri laboratori per la produzione di mobili. Con il passare degli anni Milano fu il palcoscenico per la mostra dei prodotti realizzati, tanto che l’attuale piazza Mentana veniva sfruttata per esporre sedie, cassettiere e tutto ciò veniva prodotto nei laboratori, dando vita alla prima esposizione di mobili.

Ancora oggi Lissone resta la principale città brianzola specializzata nella produzione di mobili e, nonostante sia costretta a resistere agli attacchi della concorrenza straniera, porta avanti la propria arte.

# I vigevanesi “scarpari”

Vigevano, nota per il museo internazionale della calzatura, conta più di 60 mila abitanti ed è famosa per la figura del “calzolaio”, cioè quell’artigiano che ripara e realizza scarpe, borse, cinture e abbigliamento in pelle. Tale figura venne messa in risalto da “Il calzolaio di Vigevano” del Lucio Mastronardi, romanzo che narra la storia di Mario Sala che, in piena epoca fascista, decise di aprire un’azienda di calzature. L’uomo, sempre più accecato dall’avidità e ricchezza, purtroppo deve rispondere alla chiamata militare. Luisa, la moglie, tratta in inganno dall’ex fidanzato entrato in società con il Mario, chiude la società.

Una volta tornato dalla guerra, Mario, privo delle proprie ricchezze, decide di ricominciare a lavorare in proprio pur di riuscire a riaprire una nuova azienda senza sapere però che allo stesso tempo si stava sviluppando la catena di montaggio, che piano piano farà chiudere i battenti ai piccoli artigiani. Con la crisi economica degli anni 2000 sono molti coloro che hanno ripreso l’attività dello “scarparo”, con la speranza di far risorgere un mestiere così antico grazie alla propria creatività.

# I “montanari” di Sondrio

Sondrio, a circa 140 km da Milano, è la provincia più a nord della regione Lombardia, quasi a confine con la Svizzera. Proprio per questa sua collocazione geografica sempre più persone decidono di trasferirsi nelle sue valli: pendolari più vicini al confine, chi per motivi di carriera lavorativa o per chi cerca pace, che difficilmente trova nelle città sempre più caotiche, e acquista seconde case. Grazie alle proprie bellezze naturali e alle tradizioni agricole alimentate soprattutto dalle malghe, attira molti turisti pronti ad essere accolti dai “montanari” che con passione e duro lavoro sfruttano tutte le bellezze che questo territorio offre.

Continua la lettura con: Area B estesa alla città metropolitana e a pagamento? Il progetto e quali sarebbero i vantaggi

MARCO ABATE

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

Area B estesa alla città metropolitana e a pagamento? Il progetto e quali sarebbero i vantaggi

2

Area C e Area B: le due iniziative più radicali della giunta di Milano. L’obiettivo dichiarato è di ridurre il traffico e migliorare la qualità dell’aria. Tra gli effetti negativi ci sono l’aumento di disuguaglianza, con la divisione in “caste” di cittadini che godono di una diversa libertà a seconda del luogo di residenza e del mezzo di trasporto utilizzato, e la maggiore “chiusura” di Milano verso chi viene da fuori. Soprattutto verso chi viene dall’hinterland che al momento ha grossi limiti nei collegamenti pubblici con Milano. Esiste un progetto di estendere l’area B a tutta la città metropolitana: di che cosa si tratta, che vantaggi potrebbe arrecare e che fine ha fatto?

Se desideri anche tu una Milano con poteri da regione o da provincia autonoma, sostieni il progetto con due caffé al mese. Così puoi anche leggere tutti gli articoli senza pubblicità! Se ancora non lo hai fatto CLICCA PER SCOPRIRE COME FARE

Area B estesa alla città metropolitana e a pagamento? Il progetto e quali sarebbero i vantaggi

# Area B estesa alla città metropolitana? Così nasce la Grande Milano

Confronto Londra-Città Metropolitana di Milano

La vocazione di Milano è di essere una città aperta a chi viene da fuori. E l’orizzonte di Milano è quello di pensare in grande. Le migliori metropoli del mondo si considerano un unicum con il territorio che gravita attorno a loro, potenziando connessioni e circolazione che si traducono in maggiori opportunità. Ma Milano ha anche un grave problema: quello del traffico e dello smog. Per provare a risolverlo si è introdotta la divisione in aree con limiti progressivi alla circolazione dei mazzi privati. Questo però, a fronte di risultati incerti sul fronte traffico e smog, ha determinato diverse conseguenze negative. In particolare due:

  • L’aumento delle disuguaglianze. Uno dei pilastri della libertà individuale è quella di circolazione. Con Area B e Area C la libertà di circolazione risulta dipendente da due fattori: dal luogo di residenza e dal mezzo di proprietà. In entrambi i casi si tende ad avvantaggiare chi ha maggiori disponibilità economiche e a penalizzare chi vive più lontano dal centro e ha un mezzo di trasporto vecchio. 
  • La chiusura di Milano. Con l’introduzione del limite di parcheggio a due ore, l’area C è di fatto un luogo riservato ai residenti: gli unici che possono circolare con il loro mezzo in tutta Milano. Questo ha portato come effetto paradossale proprio la desertificazione del centro, ormai diventato troppo scomodo, se non inaccessibile, per chi viene da altre zone o dall’hinterland. Ma le cose non vanno molto meglio se si guarda alle zone tra il confine di Area C e quello di Area B. In particolare c’è stato un taglio con l’hinterland che punisce in modo maggiore proprio chi vive alla periferia di Milano, ossia in quelle zone che hanno più interscambi con l’hinterland in quanto confinanti. 

Da ultimo c’è una controindicazione dell’attuale Area B anche per il problema che si intende affrontare: lo smog. Come si vede dai dati, spostare il traffico fuori dai confini comunali non serve a migliorare la qualità dell’aria all’interno della città. Lo smog non si ferma al di fuori di uno spazio così  ristretto. Anche per tenere conto di queste considerazione, esiste un progetto di estensione di area B alla città metropolitana. 

# Il piano Aria e Clima

La proposta di estensione dell’Area B all’intera città metropolitana era contenuta all’interno del Piano Aria e Clima approvato in via definitiva con delibera di Consiglio Comunale il 21 febbraio 2022. Ma mentre altre direttrici inserite nel Piano stanno venendo percorse, come quella della città a 30 all’ora, l’estensione di Area B pare derubricata: nel piano c’è, ma nulla in questi due anni e mezzo è stato fatto. Forse uno dei semafori rossi che si sono accesi riguarda la difficile applicazione. Per questo si potrebbe prospettare un cambio di rotta. 

# Area B estesa e a pagamento: come un pedaggio autostradale

Credits: quotidiano.it
Casello autostradale

L’estensione comporta problemi amministrativi e tecnici. Quelli amministrativi si possono superare grazie al fatto che il sindaco di Milano è anche quello della città metropolitana. Quelli tecnici però determinano un aggravio di spese e di organizzazione per tutti i comuni dell’hinterland, in particolare per quelli ai confini. Per superare questo scoglio, forse l’intervento più sensato è quello di trasformare l’ingresso di Area B in un pedaggio autostradale con i ricavi che sarebbero ripartiti, in base al numero di residenti, tra tutti i comuni della Grande Milano. In questo modo si avrebbero molte più risorse per potenziare il trasporto pubblico e i parcheggi. Ma quali sarebbero i vantaggi ad avere un’area B estesa a tutta la città metropolitana?

# I vantaggi ad avere aera B estesa all’hinterland

Mappa metro Grande Milano
  • Milano policentrica: l’assenza di “frontiere” di separazione tra comune e hinterland può contribuire a far prosperare centri funzionali in tutta l’area della Grande Milano, con vantaggi nella mobilità e alla vivibilità generale;
  • Minore pressione immobiliare su Milano: riducendo i disagi per chi abita nell’hinterland e in periferia si avrebbe un incremento dei valori immobiliari in tutto il circondario, favorendo anche un allentamento dei rincari degli affitti nelle zone più centrali;
  • Finalmente nasce la Grande Milano: Milano e hinterland uniti con una regia comune aumentando l’attrattività di tutto il territorio.

In più, trasformando Area B in un pedaggio di tipo autostradale può generare un afflusso di risorse straordinarie che ricadrebbero su tutto il territorio e che se utilizzate per potenziare i mezzi pubblici possono trasformarsi in un volano per la mobilità dell’intera area. 

Continua la lettura con: 10 luoghi dove è bellissimo andare a piedi a Milano

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Con la Milano a 30 all’ora serve una sola marcia

0

Il nuovo tipico sound sulle strade milanesi. 

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

 

Continua con: Quando racconti di quando sei riuscito a parcheggiare il sabato sera a Milano

SMAILAND, “il sorriso di Milano”: ogni giorno su milanocittastato.it

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Dove vanno i milanesi quando hanno due ore libere? Le 7 attività preferite

0
Ph. @milanographies IG

Lo abbiamo chiesto ai milanesi. Queste le loro risposte. Perché a Milano due ore libere valgono oro.

Se desideri anche tu una Milano con poteri da regione o da provincia autonoma, sostieni il progetto con due caffé al mese. Così puoi anche leggere tutti gli articoli senza pubblicità! Se ancora non lo hai fatto: CLICCA PER SCOPRIRE COME FARE

Dove vanno i milanesi quando hanno due ore libere? Le 7 attività preferite

# A fare shopping

Credits: primosito.it – City Life Shopping District

Appena si apre un varco in agenda ci si lancia a fare compere. Via Dante, Corso Vercelli, Corso Buenos Aires e Corso Vittorio Emanuele sono solo alcune delle strade più battute a cui si aggiungono i mall in città come lo shopping center di Citylife, e quelli nel primo hinterland. Per non parlare di chi cerca prodotti di lusso, tra Rinascente, Galleria Vittorio Emanuele e Quadrilatero della moda.

# In giro per mercatini

Credits laurelevans IG – Mercato di viale Papiniano

Un giro tra i vari mercatini rionali come quelli di viale Papiniano, Fauchè, Isola, Porta Romana o quelli più caratteristici come il Mercatone dell’Antiquariato sui Navigli.

# Al museo 

Credits studio_mhz IG – Museo Bagatti Valsecchi

Anche la cultura è presa in grande considerazione. Ad esempio una visita ai tanti musei della città, come il Museo del Novecento, a una mostra a Palazzo Reale o in una delle case museo. In alternativa si va in giro nelle librerie o nei negozi che vendono libri usati e antichi.

# Al cinema

Credits marcogasparetti99 IG – Cinema Anteo

Un altro grande passatempo molto amato dai milanesi. Nonostante la chiusura di molte sale nell’ultimo decennio, sono ancora diverse le opzioni tra i multisala come l’Anteo, i cinema d’essai o i multiplex fuori dal centro.

# A prendersi cura di sé

QC Terme Milano
QC Terme Milano

Tra le attività preferite dai milanesi quando hanno un paio di ore di tempo c’è la cura del benessere fisico, tra attività fisica in palestra o all’aperto, preferibilmente nei parchi, e relax in spa o saune.

# Il rito dell’aperitivo

Credits lady_juliaye IG – Aperitivo Four Season Milano

In questo caso la cosa più difficile è scegliere il locale. Per il rito dell’aperitivo si può optare per le zone più centrali dove trovare i classici Camparino e Terrazza Aperol, Corso Como e Corso Garibaldi, Brera e gli immancabili Navigli. Tra le alternative più costose ci sono gli hotel di lusso come il Gallia, il Four Season o il Bulgari.

# A “fare le vasche” in centro o in Gae Aulenti

credits: pinterest – Corso Vittorio Emanuele

Corso Vittorio Emanuele è la classica strada dove milanesi amano “fare le vasche”, fermandosi a guardare le vetrine dei negozi sotto i portici che conducono fino a Piazza San Babila. Molto quotata anche la pedonale che va da Corso Garibaldi alla Biblioteca degli Alberi, così come passeggiare per le strade di Brera. 

Continua la lettura con: Le 10 ATTRAZIONI TOP di Milano: la classifica fatta dai TURISTI

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Che fine ha fatto il materiale di scavo della metro a Milano

0
societàitalianagallerie - Trasferimento materiale di scavo

Nella realizzazione delle ultime metropolitane milanesi, M5 e poi M4, è stata usata una metodologia di lavoro innovativa per spostare il materiale di scavo delle gallerie fuori dalle aree di cantiere. Ecco come funziona e dove viene trasportato il materiale.

Se desideri anche tu una Milano con poteri da regione o da provincia autonoma, sostieni il progetto con due caffé al mese. Così puoi anche leggere tutti gli articoli senza pubblicità! Se ancora non lo hai fatto: CLICCA PER SCOPRIRE COME FARE

Che fine ha fatto il materiale di scavo della metro a Milano

# Nastri trasportatori nelle stesse gallerie per trasportare fuori il materiale di scavo

Webuild – Metro M4

Per la costruzione delle ultime metropolitane milanesi, la M5 inaugurata nella sua interezza alla fine del 2015 e la M4 operativa da ottobre 2024 fino al capolinea ovest di San Cristoforo Fs, sono state messe in campo alcune metodologie di lavoro innovative per mitigare l’impatto dei cantieri.

Una in particolare è stata importante, soprattutto per la M4 che passa sotto il centro storico e quindi altamente urbanizzato, per evitare il blocco del traffico cittadino e ridurre quanto più possibile l’inquinamento atmosferico generato dalla dispersione delle polveri di scavo: i nastri trasportatori sotterranei. Attraverso questi nastri il materiale di scavo è stato trasportato fuori delle aree di cantiere attraverso le stesse gallerie destinate al transito dei treni delle metropolitane.

# Come funzionavano: il punto di stoccaggio per i camion

Urbanfile – Nastri trasportatori M4

I nastri trasportatori, formati per metà da una struttura metallica tralicciata e per metà da un tappeto di gomma continua largo circa 80 cm, iniziavano il loro percorso dalla camera di scavo. Attraversavano la galleria sotterranea, dal primo all’ultimo anello scavato, e terminavano nell’area esterna del cantiere. Da qui il materiale veniva convogliato su un nastro esterno per poi essere raccolto nelle buche dello smarino, per la M4 a Ronchetto sul Naviglio e in viale Forlanini, dove venivano accumulati tutti i detriti delle lavorazioni. Solo a questo punto entravano in funzione i camion che prelevavano tutto il materiale per trasportarlo nei siti di conferimento e nelle cave.

# Evitati 75.000 viaggi con i camion per realizzare la M4, pari alla distanza tra Milano e Roma se incolonnati uno dietro d’altro

societàitalianagallerie – Trasferimento materiale di scavo

Questo sistema ha consentito di ridurre la lunghezza del percorso dei mezzi pesanti in città a poche centinaia di metri. Per capire l’impatto positivo dell’impiego dei nastri trasportatori si può prendere a riferimento la realizzazione della linea M4. Secondo le stime basate sui numeri di estrazione dell’ultima metropolitana della città, sono stati evitati circa 75.000 viaggi di camion che, se incolonnati uno dietro d’altro, sarebbero pari alla distanza tra Milano e Roma.

Continua la lettura con: La metro pedonale urbana

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

10 luoghi dove è bellissimo andare a piedi a Milano

0
Ph. milanographies IG

Adoro camminare a Milano. Tranne quando è ingolfata dallo smog è una città fantastica per passeggiare, per le distanze così ravvicinate e perché è una città da scoprire passo dopo passo. Questi sono dieci itinerari che mi sento di suggerire.

Se desideri anche tu una Milano con poteri da regione o da provincia autonoma, sostieni il progetto con due caffé al mese. Così puoi anche leggere tutti gli articoli senza pubblicità! Se ancora non lo hai fatto CLICCA PER SCOPRIRE COME FARE

10 luoghi dove è bellissimo andare a piedi a Milano

#1 Dentro il Parco Nord

nel bosco del parco nord
nel bosco del parco nord

Tanto verde, attrezzato, il parco più grande di Milano, ben collegato con la metropolitana (la più vicina è Affori FN). Ci sono anche sentieri che si perdono nel bosco.

Leggi anche: Gli incredibili bunker del Parco Nord

#2 Lungo la Martesana

naviglio martesana
naviglio martesana

Lungo il naviglio fino a Trezzo d’Adda, 33 km per camminatori convinti. Primo pezzo esteticamente spettacolare, da Gioia fino a Gorla. Ricco di ville antiche sul Naviglio. Fino all’ottocento era la riviera dei milanesi.

#3 Naviglio Grande

naviglio grande (ph. Andrea Cherchi)
naviglio grande (ph. Andrea Cherchi)

Dalla Darsena lungo il naviglio Grande fino a Porta Genova con le case antiche. Se prosegui fuori Milano diventa ancora più bello.

Leggi anche: Come distinguere il Naviglio pavese dal Naviglio grande

#4 Da Porta Venezia a Porta Romana


Una passeggiata di mezzora lungo la circonvallazione attorno le vecchie mura. Quella del 9. Molte possibili deviazioni intriganti: Il Quadrilatero del Silenzio, via Vivaio, La Rotonda della Besana.

#5 NoLo

Per chi vuole novità e sorprese. Una zona rutilante e viva. Vedi di tutto, dai negozietti storici in mano ai milanesi alle botteghe etniche. Anche dal punto di vista architettonico su Via Porpora ci sono parti intriganti. E’ una passeggiata che anni scorsi poteva essere pericolosa mentre ora è piena di gente fino a tarda sera.

#6 Le vie del centro storico


Una passeggiata di un’ora, dal Duomo, piazza Affari, piazza Santa Maria, vicolo Santa Maria alla Porta arrivando fino a Sant’Ambrogio. Una parte di Milano dove si perde il senso dell’orientamento.

#7 Corso di Porta Romana fino all’incrocio con Sforza


A sinistra hai Santa Sofia, c’è via Calimero con le sue chiese, la parete con dei murales.

#8 Da corso Garibaldi a via Sarpi (oppure fino alla BAM)


Forse la passeggiata più classica. Quasi tutta pedonale. Inizia in Corso Garibaldi, parte milanese super, dove si parte dalla Milano storica con la vista sulla nuova Milano dei grattacieli. Arrivati in piazza XXV Aprile si può girare a sinistra, dopo Princi, e dopo aver costeggiato la Piramide di Feltrinelli, si può prendere via Sarpi percorrendola tutta fino a piazza Gramsci. O, in alternativa, proseguire diritto in via Como, per salire in Gae Aulenti e terminare alla BAM.  

#9 Brera


Garibaldi, Via Mercato, piazza Castello, Piazza di San Marco, Pinacoteca, piazza del Carmine. Attraversando Fiori Chiari e dando un’occhiata alla Pinacoteca. 

#10 Loreto – quadrilatero del Silenzio – quadrilatero della Moda


Si prende Buenos Aires, si prosegue in Porta Venezia, quadrilatero del silenzio, san Babila, Spiga e Montenapoleone.

Continua la lettura con: A piedi da Milano: dove si può arrivare in un giorno?

ANDREA ZOPPOLATO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

Tre sole lettere con un’acca in mezzo: perché Rho si scrive così?

0
Ph. @rho_nel_mondo

Perché questo nome strano? Tre sole lettere con un’acca in mezzo? L’origine del nome Rho.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Tre sole lettere con un’acca in mezzo: perché Rho si scrive così?

# Le ipotesi più accreditate del nome del comune milanese: influenza germanica o greca

Comune di Rho

Prima di avere l’attuale denominazione il comune del nord-ovest milanese ha avuto forme diverse. Il primo documento in cui si parla di Rho, come Vico Raudo, risale all’anno 846 e identificava un gruppo di abitazioni circondate da terre coltivate, mentre in altri testi il borgo era citato come altri nomi: Rhode, Rhodo, Rode, Rodo, Raude, Raudo, Rhaudum. Riguardo nello specifico la lettera “h” in Rho alcuni studi lo collegano a un cultismo, probabilmente per influsso di Rhodos, ‘Rodi’, per altri potrebbe essere una traccia  dell’originaria h iniziale se derivasse da un nome personale germanico come Rodo, “Hrothi” o “Hrodhi”.

Credits wikipedia.org – Rho-Gonfalone

Un’altra ipotesi fa derivare il nome da “ruota”, come testimonia lo stemma che vede una ruota dorata al centro di uno scudo rosso. 

# L’ufficializzazione del nome è avvenuta solo nel 1932: l’acca per distinguerla dal Ro ferrarese

Credits tittybellopede1 IG – Rho

L’ufficializzazione dell’attuale denominazione Rho con la lettera in mezzo al nome fu definita solo nel 1932 per distinguerla da un’omonima località in provincia di Ferrara, che ha appunto il nome di “Ro” e che fino al 2019 è stato comune prima di essere fuso con il comune di Berra nel nuovo comune di Riva del Po.

 

Continua la lettura con: La “92”: le curiosità sull'”altro” filobus

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

I 12 consigli dei milanesi a chi viene a vivere a Milano

0
Credits Andrea Cherchi - Uomo con ombrello arcobaleno

I suggerimenti dei milanesi per i nuovi arrivati. 

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

I 12 consigli dei milanesi a chi viene a vivere a Milano

#1 “Per prima cosa avere un lavoro ben retribuito”

Credits openpolis -Offerte di lavoro

“Di questi tempi venire a Milano ( o Città Metropolitana ) devi avere un buon lavoro e, credo che tutto il resto venga da sé…” – Bruno Massimiliano P.

#2 “Non esagerare con uscire fuori a cena”

Credits elle_kh -pixabay – Cena

“Due i motivi principali: molta “fuffa” modaiola e i prezzi” – Paolo G. C.

#3 “Datti da fare”

Credits: pixabay.com

Se vuoi crescere Milano è il trampolino…ma devi essere molto seria e lavoratrice e pensare giorno e notte all’obiettivo, se lo vuoi raggiungere Milano è il miglior posto al mondo!” – Ana Maria H. G.

#4 “Non ti abbattere”

Stress al lavoro
(immagine da pixabay.com)

Non ti intimorire, non ti arrendere, quando alla fine Milano ti apre le braccia è amore!” – Ariela P.

#5 “Impara le regole non scritte di sopravvivenza milanese”

girare in scooter
Girare in scooter

“Impara a correre a Milano non si passeggia, comprati uno scooter ed evita la macchina almeno vai ovunque senza pagare anche in centro e puoi usare le preferenziali, se ogni tanto ti serve per spesa od altro prendila in sharing. Comprati uno zaino con tasche interne eviterai che ti venga aperto se usi i mezzi, il portafoglio sempre nella tasca davanti del pantalone. Cerca sempre di prevenire il pericolo da lontano se vedi extacomunitari o gruppi di ragazzi cambia marciapiede, evita di camminare da solo oltre le 24:00.” – Stefano G.

#6 “Abbonarsi al trasporto pubblico”

Credits: milanopost.info – Abbonamento ATM

Fai l’abbonamento annuale ai mezzi” – Patrizia M.

#7 “Assaporare la città prima da turista”

“Di godersi qualche giorno da turista, per scoprirla e assaporarla. Poi di trovare il proprio ritmo e sentirsi parte di un bellissimo mosaico.” – Serenella G.

#8 “Camminare per le strade per scoprire le bellezze nascoste”

Cortili aperti. Credits: mymi.it

Se vuoi veramente conoscere questa città cammina per le strade, non solo quelle famose ma anche quelle laterali e parallele, quelle del centro e quelle di periferia, guarda pure i negozi ma soprattutto guarda in alto e scoprirai giardini fioriti, guarda nei portoni e scoprirai bellissime corti anche con giardini. Insomma cammina e guarda questa è la filosofia per conoscere Milano! Io ci sono nata e dopo tanti, tanti anni riesco a scoprire ancora qualcosa! Provaci e Milano ti stupirà!” – Ulrica Maria B.

#9 “Andare oltre l’apparenza”

Credits: lorellaflego.com

Non ti fermare all’apparenza. La città dove tutti corrono, dove nessuno ha tempo, paradossalmente, per essere compresa richiede tempo.” – Santi PA

#10 “Niente puzza sotto il naso”

Credits zowie.bardelli.zowie IG – Celentano e Pozzetto

“I milanesi veri sono accoglienti e simpatici. Basta dargliene l’opportunità” – Michela M. 

#11 “Sali sulla giostra e gira con lei”

Runner

“Se hai un lavoro è una città meravigliosa che ti dà tanto sotto tutti gli aspetti, molto di più dei ‘contro’, che ovviamente potrai riscontrare. Valuterai, ma se non è nella tua dimensione evita di parlarne male. Non tutti si è fatti per Lei” – Milva G.

#12 “Non perdere tempo… e goditela”

Antonio Bocola

“Apri la mente, take it easy ma non sprecare tempo” Mario P.

Continua la lettura con: PERCHÈ VIVERE a MILANO: le principali ragioni per restare qui

MILANO CITTA’ STATO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

Le 10 novità che servono per rendere Milano una città migliore a livello internazionale (secondo i milanesi)

0
Credits milanobelladadio IG - Vetrina sfondata

Abbiamo chiesto ai milanesi di cosa avrebbe bisogno la nostra città per essere più attrattiva per investitori, lavoratori e giovani stranieri. E, in generale, per essere una città migliore. Queste le proposte più ricorrenti. 

Le 10 novità che servono per rendere Milano una città migliore a livello internazionale (secondo i milanesi)

#1 Maggiore sicurezza 

Credits milanobelladadio IG – Vetrina sfondata

#2 Più pulizia, palazzi e monumenti senza graffiti

Cristiana Di Nardo – Basilica di San Lorenzo

Leggi anche: RIPULIRE i GRAFFITI dai PALAZZI: come fare e quanto costa

#3 Maggior attenzione al decoro urbano

Credits Urbanfile – Degrado totem Duomo

#4 Verde più curato

Credits Elena Grandi FB

#5 Riaprire i Navigli

Rinavigli – Molino delle Armi con Naviglio riaperto

Leggi anche: MILANO con i NAVIGLI RIAPERTI: sarebbe così. Vi piace? (Immagini)

#6 Metro aperta anche di notte

Barcellona. Credits: @giuliaforoni IG

“Aeroporti collegati anche di notte. Se un aereo arriva dopo mezzanotte e mezza e succede molto spesso… Si è in difficoltà. La metropolitana aperta fino alle 2 sarebbe molto utile.” – Ernesto Mambretti

#7 Trasporti meglio collegati con l’hinterland

Mappa Atm 2023 nuova

#8 Stipendi adeguati al costo della vita

Ph. A_Different_Perspective

#9 Un aeroporto hub internazionale

Milano Linate

“Un aeroporto degno di questo nome. Al di fuori dell’Europa Milano è sostanzialmente tagliata fuori e per collegarti col mondo devi sempre passare da Madrid, Francoforte, Parigi o Amsterdam.” – Claudio Ughi

#10 Un servizio taxi all’altezza

radiotaxi_024040 IG

Leggi anche: Il GOVERNO: 20% di LICENZE TAXI in più per le città più GRANDI. Ora la palla passa al Comune

Continua la lettura con: DOVE vanno i MILANESI quando hanno DUE ORE LIBERE

MILANO CITTA’ STATO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

Milano con i Navigli riaperti: sarebbe così. Vi piace? (Immagini)

2
Milano per sempre - Navigli riaperti

Sono passati 13 anni dalla vittoria quasi plebiscitaria al referendum che chiedeva la riapertura dei Navigli interrati da quasi 100 anni. Da allora non si è aperta neppure una pozza nonostante il progetto sia ancora inserito nel PUMS. Nell’attesa di capire se rimarrà solo un sogno o diventerà realtà, vediamo come potrebbero essere i Navigli riaperti con il contributo della pagina Riaprire i Navigli.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Milano con i Navigli riaperti: sarebbe così. Vi piace? (Immagini)

# Il Laghetto di San Marco

Il ripristino del Laghetto di San Marco in Brera, in base all’assetto viario odierno, realizzato grazie all’intelligenza artificiale.

# Il naviglio su Via Molino delle Armi

Rinavigli – Molino delle Armi con Naviglio riaperto

Un’altra suggestione di come potrebbe essere il naviglio riaperto: in questo caso siamo in Via Molino delle Armi, nei pressi del Parco delle Basiliche. La chiesa oltre il ponticello è quella di Santa Maria della Vittoria.

# Il naviglio su Via Fatebenefratelli

Milano per sempre – Navigli riaperti

Qui siamo invece su Via Fatebenefratelli, appena dopo Piazza Cavour provenendo da Via Senato. Sullo sfondo il campanile della Chiesa di San Marco.

Continua la lettura con: Questa città ha DEMOLITO un’AUTOSTRADA per RISCOPIRE un suo FIUME: un’idea per i Navigli?

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

La metro pedonale urbana: come funziona, dove si trova e perché si potrebbe rilanciare a Milano

1
Repubblica - Metro pedonale Polignano a Mare

Un progetto nuovo in Italia. Ecco come funziona e qual è il suo fine.  

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

La metro pedonale urbana: come funziona, dove si trova e perché si potrebbe rilanciare a Milano

# PedoMetroSMCV: sei linee pedonali a Santa Maria Capua Vetere

Pedometro

Una delle prima iniziativa è stata quella di PedoMetroSMCV“, un progetto nato il 7 novembre 2020 e diventato operativo nel 2021 a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. Lanciato dalla Federazione Italiana Camminatori Sportivi ha lo scopo di contribuire a promuovere l’esercizio dell’attività fisica all’aperto alla portata di tutti, il benessere psicologico e la mobilità sostenibile. Una metropolitana pedonale autogestita lungo sei linee che attraversano la città e con i percorsi che si inseriscono nei contesti di scuola, lavoro, attività motoria, turismo.

# Le iniziative di MuoviComune in Toscana ed Emilia

MuoviLivorno

Il progetto di “Città Attiva” dal nome “MuoviComune- metropolitanaurbanapedonale” si sta invece diffondendo in diverse regioni. In Toscana c’è MuoviLivorno Fase 1 voluto dal servizio di Medicina dello Sport dell’Azienda USL Toscana nord ovest in collaborazione con il Comune di Livorno e prevede un cammino circolare di circa 6 chilometri e 7 “stazioni” di partenza, salita, discesa e arrivo.

MuovitiComune

Altre due linee ci sono nel Comune di Sesto Fiorentino, un’altra nel Comune di Lastra a Signa. Oltre 20 in Emilia Romagna, tra cui diverse a Modena città e hinterland, 

# L’8 dicembre 2023 il debutto della metro pedonale di Polignano a Mare

Repubblica – Metro pedonale Polignano a Mare

Tra le iniziative di metropolitana pedonale in attesa di partire c”è quella di Polignano a Mare, con tre linee che invitano i visitatori a raggiungere a piedi il centro e i luoghi turistici e culturali più frequentati. La partenza è stata l’8 dicembre 2023 con la linea blu con fermate sul ponte di lama Monachile e davanti alla statua di Domenico Modugno, quella rossa che attraversa il lungomare e passa per i belvedere, e quella gialla più breve che parte da largo San Francesco. 

# Milano a piedi: la trasformazione della metro di Milano in percorsi pedonali

Mappa fitbit: tempi percorrenza a piedi dei percorsi delle linee metropolitane

A Milano quando? Nel 2015 Fitbit aveva disegnato una mappa della metropolitana con riportati i passi necessari per camminare da una fermata all’altra insieme alle calorie bruciate. Prendendo ad esempio il tragitto tra Crocetta e Turati M3 sono circa 4.000 passi da percorrere e 100 le calorie che si consumano, da Duomo a Loreto sono 123. Le numerose iniziative sparse lungo tutto lo Stivale sembrano concretizzare l’idea di stimolare la mobilità pedonale dei cittadini, lo stesso obiettivo che si era posta l’azienda americana produttrice dei braccialetti che tracciano i dati dell’attività sportiva. Un’idea per la futura mobilità dei pedoni in città?

Link: Mappa Fitbit

Continua la lettura con: La M4 è una METRO “di GHIACCIO”

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

La misteriosa tragedia della Galleria

0
foto di andrea cherchi

30 dicembre 1877. Un fatto atroce. Ancora non del tutto chiarito. 

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

La misteriosa tragedia della Galleria

Giuseppe Mengoni era un architetto emiliano.

Nel 1859 vinse un concorso bandito dal Comune di Milano per la realizzazione della Galleria Vittorio Emanuele IILa sua intenzione creare un simbolo tangibile della unicità di Milano per l’Italia ed un simbolo di innovazione nel mondo, in anticipo persino su città come Londra, Parigi o Bruxelles.

La galleria venne inaugurata nel gennaio del 1878 alla presenza del re. Ma quel giorno l’architetto non fu presente.

Qualche giorno prima, il 30 dicembre 1877, il “padre” della galleria, Giuseppe Mengoni, era precipitato dalla cupola centrale della Galleria sfracellandosi al suolo.

Mistero sulle cause anche se l’esistenza di grossi debiti fece pensare al suicidio.

Continua la lettura con:  6 cose che vi stupiranno sulla GALLERIA Vittorio Emanuele

MILANO CITTA’ STATO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

5 linee no-stop di lusso da Milano per le mete più strategiche

0
Maps - Metro no-stop mete Vip

Uno degli indubbi punti di forza di Milano è la sua posizione strategica: in circa un’ora e mezza si possono raggiungere monti, laghi e il mare della Liguria. Questo in teoria perchè spesso, a causa di cantieri stradali e incidenti, code infinite rendono il viaggio molto più lungo di quanto previsto. Un supplizio che tocca chiunque, anche i più facoltosi che vogliono raggiungere le destinazioni più esclusive: perchè non creare delle linee di trasporto no-stop dedicate?

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

5 linee no-stop di lusso da Milano per le mete più strategiche

# Una rete di trasporti veloci no-stop 

Ideogram AI – Esterno metro di lusso

Da Milano a Sankt Moritz in 60 o in soli 15 minuti? Sarebbe un sogno, peccato oggi ci si impieghi almeno tre ore in auto. Una condizione a cui devono sottostare tutti, anche chi ha maggiori disponibilità economiche, al netto dei super ricchi che possono muoversi con elicotteri o jet privati dove possibile. Perchè non pensare quindi a una rete di trasporti no-stop con linee di trasporto veloci dedicate per le destinazioni più esclusive?

Hub di partenza sotto la Stazione Centrale. Si potrebbe prendere spunto dalla Daxing Aiport Express, che collega il centro di Pechino all’Aeroporto Internazionale di Daxing, la metropolitana più veloce del mondo con treni che viaggiano a 160 km/h, dove c’è anche la business class. In alternativa si potrebbe pensare a treni a lievitazione magnetica, che possono arrivare a 600 km/h, e ridurre ancora di più i tempi di viaggio. 

Leggi anche: La METRO più VELOCE del MONDO: come un FRECCIAROSSA sottoterra

# Ambienti di lusso con sedili in pelle, servizio ristorante e wifi

Ideogram AI – Metro di lusso

A bordo dei treniGold class lussuosa metro di Doha, si potrebbero avere sedili in pelle con schermi lcd per vedere film e show in streaming, wifi, prese per caricare telefoni cellulari e tablet durante il viaggio e servizio ristorante con cucina gourmet. Si potrebbero prevedere poi carrozze executive e business, a costi inferiori ma sempre di fascia alta.

Leggi anche: La METROPOLITANA sotto il DESERTO con carrozze in “GOLD CLASS”

# Le 5 destinazioni dei Vip da collegare a Milano

Maps – Metro no-stop mete Vip

Ma quali destinazioni si potrebbero collegare?

  • Sankt Moritz, la più esclusiva località svizzera, soprattutto durante il periodo invernale. La distanza in auto da Milano è di circa 170 km per una durata del viaggio di almeno 3 ore. Con una linea veloce no-stop ci si potrebbe mettere da poco di 15 minuti a un massimo di 60 minuti, ipotizzando rispettivamente un servizio con treni a lievitazione magnetica o con quelli simili alla metro express di Pechino;
  • Livigno, la regina delle nevi lombarda. Da Milano la distanza è di poco più di 200 km e 3 ore mezza di viaggio. A bordo di un treno no-stop Centrale-Livigno si potrebbe arrivare sulle piste da sci anche in soli 20 minuti;
  • Courmayeur, la perla delle Alpi. In questo caso la distanza da Milano è di circa 220 km e due ore mezza di viaggio in auto. Con un treno sotterraneo veloce senza fermate si arriverebbe a destinazione in meno di 25 minuti;
  • Portofino, la perla del Tigullio. Dopo la montagna il mare. In auto da Milano ci si impiega 2 ore mezza, traffico e cantieri permettendo, per percorrere i 175 km di strada mezza. A bordo di una metro veloce no-stop anche poco più 20 minuti.
  • Forte dei Marmi, la località marittima più glamour della Toscana. Sono 250 i chilometri di distanza da Milano e almeno 3 ore di auto. Si potrebbe arrivarci in appena 25 minuti.

Continua la lettura con: Una metropolitana regionale per collegare le città lombarde?

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

I locali di Milano dove succedono cose fuori dal mondo

1
Credits gaiacolombini IG - Unseen

Ci sono dei locali a Milano dove si possono provare delle esperienze davvero fuori dal comune. 

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

I locali di Milano dove succedono cose fuori dal mondo

#1 Potafiori, un luogo dalla doppia anima dove si cena con la “cantafiorista”

potafiori IG

Il Potafiori è un luogo dalla doppia anima. La regina della casa è Rosalba Piccini che trasforma quello che di giorno è un negozio di fiori in un ristorante-cocktail bar la sera con piatti stagionali da tutta Italia. Il martedì è il momento dello show della fondatrice, autodefinitasi “cantafiorista“, con #potamusica: si esibisce dal vivo cantando per allietare i clienti. 

 

Indirizzo: Via Salasco 17

#2 Crazy cat caffè, dove i padroni sono i gatti 

Credits anna_rossiiyskaya IG – Crazy Cat Cafè

Il bar dove regnano dei gattini. Il Crazy Cat Café è stato il primo locale di questo genere ad aprire a Milano. I felini dominano gli interi spazi, sopra i tavolini si sviluppano piccole tettoie e speciali percorsi dove possono girare girare indisturbati. Si può mangiare e bere, dalla colazione al brunch, dal pranzo alla merende, accarezzando questi gatti trovatelli che prendono il loro nome da cantanti famosi come Bowie, Freddie, Patti, Mina. Ci sono solo due regole da rispettare ad ogni costo: non dar loro da mangiare e non prenderli in braccio. 

 

Indirizzo: Via Napo Torriani, 5

#3 Aperitivo al buio all’Istituto dei Ciechi

Credits silviadel77 IG – Dialogo nel buio

Dal 2005 “Dialogo nel buio”, iniziativa promossa dall’Istituto dei Ciechi” di Milano, consente di sperimentare la percezione della realtà e della comunicazione in modo più profondo in mancanza di luce. Il percorso al buio dura un’ora e quindici minuti e si passa per alcune ambientazioni che richiamano situazioni di vita quotidiana, tutte diverse, da scoprire attraverso i cinque sensi e il dialogo con la guida non vedente. L’esperienza si conclude in un bar dove, sempre nell’oscurità più totale, si può gustare una tazza di caffè o un aperitivo.

 

Indirizzo: Via Vivaio, 7

#4 Pizza Aut, il primo ristorante in Europa gestito da autistici

migliazzoluca IG – PizzAut

Fondato da Nico Acampora, padre di figlio autistico, e inaugurato nel 2021 nell’hinterland milanese, PizzaAut è il primo ristorante in Italia e in Europa ad essere gestito interamente da ragazzi autistici. Nasce per sopperire a un bisogno avvertito da molte famiglie, quello di un locale dove le persone autistiche possano lavorare e al contempo socializzare. Una iniziativa di successo dove tutti i ragazzi impegnati hanno trovato la loro dimensione lavorativa, dal pizzaiolo al cameriere con contratti a tempo indeterminato. Nel 2024 ha aperto un secondo locale a Monza.

 

Indirizzo: Via Don Verderio, 1, 20060 Cassina de’ Pecchi (MI)

#5 “Locanda alla Mano”, il locale gestito da ragazzi con la sindrome di down nel Parco Sempione

Credits mfb_arch IG – Locanda alla mano

Nato nel 2013 per aiutare giovani speciali a superare le proprie difficoltà e a entrare nel mondo del lavoro con entusiasmo e autonomia, “Locanda alla Mano” è un progetto di integrazione lavorativa. Situato all’interno del Parco Sempione, questo locale è gestito da otto ragazzi con sindrome di down. Un luogo dove si incontra buona cucina e solidarietà nel cuore di Milano.

 

Indirizzo: Piazza Del Cannone

#6 “Rob de matt”, il locale dove lavorano persone con problemi psichici 

francina1983 IG – Rob de Matt

Rob de Matt non è solo un ristorante e bistrot, ma anche e soprattutto un’associazione di promozione sociale. Alla base dell’iniziativa c’è un progetto di inclusione sociale e lavorativa rivolto a persone con storie di marginalità e svantaggio, come quelle con problemi psichici, da qui il nome. Oltre a questi a servire ai tavoli ci sono anche rifugiati politici, migranti in difficoltà, ex carcerati e NEET.

 

Indirizzo: Via Enrico Annibale Butti, 18

#7 Unseen, il luogo dove il bagno conduce a un mondo parallelo

Credits gaiacolombini IG – Unseen

Tra i più recenti della lista c’è Unseen, il primo locale Vaporwave in Italia ideato da Milo Occhipinti: dove quello che sembra non è. Per rendersi conto davvero in quale luogo ci si trova occorre dirigersi direttamente in bagno. Qui c’è un pulsante rosso che, una volta premuto, le luci si spengono e su muri, specchi e oggetti appaiono simboli e scritte fluorescenti che conducono in un mondo parallelo.

 

Indirizzo: Via Paolo Lomazzo, 12

Continua la lettura con: Le notti più calde di Milano: i «locali hot»

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

I Caraibi di Milano: atmosfere di Cuba a due passi dal centro

1
Credits Urbanfile - Via Bassano del Grappa

A Milano non esiste solo il quartiere “arcobaleno” chiamato anche la Notting Hill milanese, ma anche quello che riporta alle atmosfere di Cuba. Ecco dove si trova.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

I Caraibi di Milano: atmosfere di Cuba a due passi dal centro

# Tra Turro e Nolo c’è “L’Avana” di Milano

Credits Urbanfile – Via Bassano del Grappa

A Milano non manca proprio niente. Dopo il quartiere “arcobaleno” in via Abramo Lincoln c’è anche quello che richiama le atmosfere caraibiche de L’Avana. Ci troviamo in via Bassano del Grappa, nella parte settentrionale del quartiere di NoLo e al confine con quello di Turro, una piccola via privata che forma una “L” unendo via Angelo Mosso con via Padova. Un piccolo angolo dai colori caraibici realizzato tra il 1910 e il 1915, ancora prima che il comune di Turro fosse inglobato nel capoluogo lombardo. 

Leggi anche: Sette cose che non sai sul QUARTIERE ARCOBALENO di Milano

# Una ventina di casette a schiera variopinte

Credits nzo_whu IG – Via Bassano del Grappa Milano

Il quartiere si caratterizza per una ventina di casette a schiera variopinte, di uno o due piani, in stile eclettico, il liberty si riconosce invece nelle inferiate alle finestre e in alcuni balconi. I civici più belli e carichi di colori sono quelli pari, quelli sul lato opposto hanno le pareti esterne di colore pastello e piccoli giardini privati e case curate e un po’ più semplici. Un’altra zona di Milano dove non sembra di essere a Milano.

 

Fonte: Urbanfile

Continua la lettura con: I QUARTIERI più GETTONATI a Milano dove COMPRARE CASA (primo trimestre 2022)

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

I ristoranti di Milano dove si fa festa, si canta e si balla

0
Credits elportenoprohibido IG - El Porteño Prohibido

Sono sempre più i ristoranti a Milano dove oltre a cenare si può anche cantare, ballare e fare festa. Vediamo le novità più interessanti dell’ultimo periodo.

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

I ristoranti di Milano dove si fa festa, si canta e si balla

# Moebius, per la musica jazz dal vivo

Credits mirkofait IG – Moebius

Moebius è un contenitore dalle molte anime, bistrot, ristorante, bar con la musica protagonista. Qui si può ascoltare musica jazz dal vivo e acquistare vinili. Tra un aperitivo o un piatto della cucina gestita dall’Executive Chef due stelle Michelin Enrico Croatti, ogni lunedì e giovedì si possono ascoltare tutte le variazioni del jazz, dallo  standard jazz alla bossa nova, con anche note swing o be bop. Voto medio recensioni Google: 4,5/5

Indirizzo: via Cappellini, 25

# El Porteño Prohibido, per gli amanti del tango di altissimo livello

Credits elportenoprohibido IG – El Porteño Prohibido

El Porteño Prohibido è uno ristoranti argentini più autentici di Milano, ce ne sono altri quattro di “El Porteño” in città. Questo in particolare è il luogo ideale per gli amanti del tango di altissimo livello e della carne argentina. Inaugurato poco prima del lockdown, il ristorante ha 150 posti a sedere e un palcoscenico equipaggiato con strumentazione tecnica all’avanguardia. Gli spettacoli di tango si tengono dal martedì al giovedì, ballerini di fama internazionale che si esibiscono sulle note dal vivo, mentre gli show di musica, acrobazie e danza a cura della compagnia Malabares da venerdì a domenica. Nel weekend, dopo cena, ci si può scatenare con la musica del dj. Voto medio recensioni Google: 4,5/5

Indirizzo: via Macedonio Melloni, 9

# La Bullona

La Bullona era una stazione ferroviaria: inaugurata nel 1929 in stile liberty, sulla tratta urbana Cadorna-Bovisa, rimasta attiva fino al 2003. L’imprenditore della ristorazione Pino Scalise (già proprietario de Il Gattopardo) l’ha trasformata in uno dei luoghi più sofisticati e mondani di Milano. Il ristorante La Bullona si distingue soprattutto per le sue cene haute cuisine di pesce, un’accurata selezione di vini che ha permesso al locale di ottenere il riconoscimento come migliore wine list del 2021, e per la sua splendida location animata da musica e divertimento. Voto medio recensioni Google: 4,4/5

Indirizzo: via Piero della Francesca, 64

# Il Marchese – Osteria, Mercato e Liquori, con concerti di musica jazz del Conservatorio

Credits ilmarchesemilano IG – Il Marchese Milano

Il Marchese è un ristorante romano, presente anche nella Capitale, che ha inaugurato in una ex banca nella zona di Brera. Si presenta con un aspetto molto scenografico grazie ai lampadari di cristallo, ai colonnati di marmo e al pavimento a mosaico. Ogni sera, accanto alla proposta di piatti della tradizione più appetitosi come Crocchette di baccalà mantecato su crema di ceci al rosmarino,  Amatriciana o Cacio e Pepe, il locale ospita fino alle 2 concerti di musica jazz con gli allievi del Conservatorio di Milano sul suo piccolo palcoscenico. Voto medio recensioni Google: 4,4/5

Indirizzo: via Bossi, 3

# Caciara, ispirato allo stile di vita italiano

Credits annucciacannuccia IG – Caciara

Il locale si ispira allo stile di vita italiano, sia nei piatti della tradizione reinventata che nella musica che li accompagna. Ogni sera ci si scatena in un grande karaoke collettivo, divertendosi con lo stile informale della trattoria d’altri tempi in un ambiente dal decor futurista con carta da parati nella sala principale e nella tappezzeria del divano nella sala privata. L’identità visiva è invece disegnata dall’illustratore milanese Alberto Casagrande. Voto medio recensioni Google: 4,2/5

Indirizzo: Via Tadino, 5

# Maison Milano, dagli spettacoli circensi al burlesque

Credits splitsaroundtheworld IG – Maison Milano

Maison Milano, oltre alla preparazioni innovative dello chef Andrea Trevisan, si presenta come un ambiente dove lo spettacolo è al centro. Sul palco si alternano brillanti cabarettisti, star del Burlesque, ballerini, mangiafuoco, contorsionisti e trapezisti. Si va dallo spettacolo circense Circo Stupore, a rock show con musica dal metallaro al classico, nelle serate Maison Best si alternano tutti i migliori performer della città, le canzoni e gli artisti più amati. Gli altri due format sono Time Machine, con i grandi successi del cinema e della musica internazionale del passato e Burlesque Touch, spettacoli con quel tocco piccante, vintage e scanzonato. Voto medio recensioni Google: 4,0/5

Indirizzo: Via Montegani, 68

# House of Ronin, con stanze private dedicate al karaoke

Credits: IG @teoflove

House of Ronin è un edificio di quattro piani neo liberty con un’osteria giapponese al piano terra, un ristorante giapponese di alto livello al primo e al secondo piano e una superficie di 200 mq con 4 stanze private per il karaoke. Ogni sala è dedicata a un tema diverso, tutti legati a diversi decenni e stili del Giappone, e accompagnate da un eccezionale cocktail e sake bar chiamato Madame Ching. Voto medio recensioni Google: 4,0/5

Indirizzo: via Vittorio Alfieri, 17

Fonti: Vogue, Flawless

Continua la lettura con: I MIGLIORI POSTI dove fare KARAOKE a Milano

FABIO MARCOMIN

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

Quando racconti di quando sei riuscito a parcheggiare il sabato sera a Milano

0

Un fatto storico. 

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Continua con: Se sei di Milano lo si vede soprattutto quando scivoli

SMAILAND, “il sorriso di Milano”: ogni giorno su milanocittastato.it

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Quando i commercianti di corso Buenos Aires si trasferirono in Corso Vercelli

0
corso vercelli
Corso Vercelli

Corso Vercelli è una via di shopping fin dall’ottocento, porta di ingresso a Milano per tutti coloro che venivano dal Piemonte e dalla Francia.

Quando i commercianti di corso Buenos Aires si trasferirono in Corso Vercelli

# Le origini

Nel 1878 il Comune istituì ufficialmente i nuovi corsi oltre le Mura: Corso Loreto (poi Buenos Aires), Corso XXII Marzo, Corso Lodi, Corso Sempione, Corso Como, Corso San Gottardo e, appunto, Corso Vercelli. Milano andava così assumendo sempre più quell’anima dinamica, imprenditoriale e votata all’innovazione che conosciamo oggi.

 

Oggi Corso Vercelli è un viale elegante, lento, con negozi esclusivi. Non ha quel senso di frenesia e nevrosi che caratterizza Milano. Vi incontrerete molti milanesi, ma pochi turisti. In effetti, è uno dei best kept secret della città. Sempre che non siate fanatici dei Navigli: Corso Vercelli è il loro esatto contrario.

# La fuga dei commercianti da corso Buenos Aires

Un importante punto di svolta per la sua storia segna la data del 2 marzo 1958, quando si aprirono gli scavi per la realizzazione della prima linea della metropolitana sotto Corso Buenos Aires, che venne così in una certa misura isolata.

Fu allora che alcuni dei migliori commercianti della zona si trasferirono proprio in Corso Vercelli per continuare la loro attività, incastonandolo per sempre nel novero dei migliori viali per lo shopping a Milano. Le vetrine di maggior qualità delle grandi gioiellerie, orologerie, oreficerie e negozi di scarpe le troverete qui.

Continua la lettura con: M2: 7 RECORD CURIOSI che forse non sai della METRO dell’HINTERLAND

HARI DE MIRANDA

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

 


TLAPSE | Your Project in Motion