Milano o si ama o si odia, ma anche negli amori incondizionati ci sono difetti a volte insopportabili. Come questi sette.
7 COSE di Milano di cui i MILANESI FAREBBERO A MENO
#1 Lo smog, una piaga da debellare
Una delle città più inquinate d’Italia, nell’area più inquinata d’Europa. Ogni anno migliaia di persone si ammalano a causa dell’inquinamento atmosferica ma ancora non si è riusciti a debellare questa piaga. Ci riusciremo mai?
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#2 L’umidità, specie in periferia
Nonostante Milano sia una metropoli densamente urbanizzata è circondata dall’area a verde più grande d’Italia, dopo la capitale, e per questo motivo più si esce dal centro e più l’umidità si fa sentire. Ma anche in centro, nelle giornate più afose d’Agosto, la pelle diventa appiccicosa. La pianura padana non è di certo l’area più adatta per chi soffre il caldo umido.
#3 Zanzare, le più agguerrite d’Europa
Logica conseguenza dell’umidità e del caldo sono le zanzare, che a Milano compaiono puntuali poco prima dell’estate e non se ne vanno prima dell’inverno. Le dimensioni variano in base alla vicinanza con l’acqua, infatti sui Navigli e in Darsena possono assumere sembianza umane. Celebre Frank Zappa che dopo un concerto tenuto nei dintorni di Milano nel 1982 ha dichiarato che a causa delle zanzare non avrebbe mai più suonato all’aperto a Milano.
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#4 Criminalità d’importazione
Ndragheta, camorra, mafia, chi più ne più ne metta. La criminalità nata in un alcune aree del mezzogiorno ha permeato il tessuto della nostra città e sarà sempre più difficile liberarne. Richieste di pizzo e estorsione non sono infrequenti. A volte le strade della città si macchiano di delitti efferati, sfacciati. Il milanese che delinque è invece più subdolo, predilige la discrezione delle truffe finanziarie.
#5 Centralismo romano che blocca ogni iniziativa della città
Roma si intromette su ogni scelta della città: dall’ampliare un parchetto, a riaprire i Navigli, fino a fare perdere grosse opportunità per l’invidia di vedere un’altra città capace di eccellere sulla mediocrità nazionale.
#6 Burocrazia borbonica ostacolo alla vita quotidiana
Per richiedere qualsiasi documento, chiudere una pratica, aprire un’attività o risolvere delle piccole controversie servono dei percorsi interminabili che causano stress, arrabbiature e costi ingiustificabili. Milano è ancora imprigionata in una burocrazia di stampo borbonico, dove il funzionario deve esercitare un controllo e imporre una sudditanza nel cittadino. Davvero inconcepibile per una città internazionale come la nostra che punta ad attrarre sempre più investitori stranieri e ad avere un ruolo da città europea e non da paesello del seicento.
#7 Il costo della vita inaccessibile
Senza dubbio Milano è la città europea con il costo della vita più sproporzionato rispetto agli stipendi. Gli affitti sono alti più del doppio rispetto alla media nazionale e delle altre grandi città, per una margherita si può pagare anche 15 euro, mentre gli stipendi nel pubblico sono uguali a quelli delle altre zone d’Italia, nel privato sono inferiori alle controparti europee. Sopravvivere è già un miracolo.
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trasformare una cosa positivita, il parco agricolo sud Milano, nella causa negativa del punto due. i miei complimenti
Perfettamente d’accordo sull’amministrazione pubblica: occorre maggiore snellimento. Anche il costo della vita dovrebbe essere più contenuto : le autorità regionali e comunali dovrebbero tenere sotto controllo quegli eccessi che la concorrenza di mercato non riesce a calmierare.
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