La nostra epoca di nani avrebbe bisogno di riscoprire molti giganti del passato sulle cui spalle dovremmo salire per vedere un po’ più in là.
Ad esempio questi potrebbero esserci molto utili.
Nel campo della politica in un momento storico in cui manca una visione di lungo respiro e una unità di azione servirebbe riscoprire Mandela che dopo una lunga prigionia ha saputo mettere insieme in armonia due mondi differenti e in contrapposizione da secoli.
In Italia dovremmo salire sulle spalle di Einaudi e De Gasperi che hanno saputo guidare la ricostruzione cancellando le ferite della guerra e rilanciando il Paese fino a farlo diventare la quinta potenza economica del mondo.
In campo scientifico per riportare umiltà e autentica innovazione abbiamo bisogno di Einstein che possa ispirare gli scienziati a non irrigidirsi sui dogmi e sullo status quo. Servono poi anche Newton, Archimede, Galileo e Copernico, che indirizzino ricercatori e persone di scienza a non uniformarsi mai ai paradigmi dominanti.
Nella cultura abbiamo bisogno di salire sulle spalle di Husserl con la messa in discussione delle scienze contemporanee e la necessità di individuare un criterio naturale universale che vada oltre la specializzazione disciplinare. Abbiamo la fortuna di poter disporre delle grandi menti della filosofia antica, con Parmenide, Aristotele, Eraclito e tutti coloro che investigavano sulla natura umana e sulle leggi dell’universo.
Forse ancora di più abbiamo bisogno del soccorso di Giovanna D’Arco che infonda energia e coraggio a un popolo timoroso e sfiduciato per intraprendere azioni che risolvano in maniera evolutiva i problemi di oggi.
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MILANO CITTA’ STATO
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