il business del malato immaginario

La svolta geniale del settore medicale

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Il Malato Immaginario del Teatro Kismet Opera

Marx diceva che l’economia è la struttura della società mentre tutto il resto è sovrastruttura. Quindi alla base del funzionamento della società umana c’è sempre l’economia. 

Riprendendo questo concetto per analizzare la situazione attuale è evidente che a livello economico il gigante dei nostri giorni sia l’industria farmaceutica. La rivoluzione epocale che sta avvenendo è che invece di occuparsi dei malati, il business medicale è diventato il sano.

Forse per la prima volta nella storia la diffusione di una nuova malattia non ha innescato come reazione prioritaria la ricerca di una cura. Dopo un anno è ancora incerto il modo di intervenire sul malato, mentre sono già in produzione in tutto il mondo dei vaccini da impiegare sulle persone sane per evitare che si ammalino. 

Utilizzando la stretta logica economica è semplice comprenderne il guadagno: trovare una cura significa rivolgersi a un pubblico limitato, dello zero virgola qualcosa a livello mondiale, che sono quelli che si ammalano e per cui può essere utile la medicina. Invece puntare sui sani significa avere disposizione 7 miliardi di potenziali consumatori, addirittura spesati dai relativi stati.

Dal punto di vista economico, ogni sano conviene che sia trattato come un malato.
Il resto è solo sovrastruttura. 

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