Da diversi giorni assistiamo alla imponente protesta dei camionisti in Canada che, iniziata da uno sparuto gruppo, è divampata arrivando a numeri imponenti con una larga parte dell’opinione pubblica che sostiene le proteste contro le imposizioni del regime sanitario canadese.
Stanno facendo il giro del mondo le immagini dei cittadini che portano taniche di carburante per sostenere i camionisti a cui il governo ha tagliato i rifornimenti. E, nonostante il governo abbia previsto fino al carcere per punire chi aiuta i contestatori, migliaia di persone continuano a rifornire il gasolio indispensabile per il riscaldamento nel clima canadese evitando così che i camionisti siano vittima del gelo.
Ancora una volta si mostra come da un lato i governi si mostrino privi di cuore e intenzionati a reprimere la protesta con ogni mezzo, e dall’altro i cittadini dimostrino umanità e spirito di comunità.
Ma è giusto che i governi, come ad esempio sta capitando da tempo anche in Italia, di fronte alla protesta popolare automaticamente mettano in atto azioni spesso sproporzionate, per affermare la propria visione considerata comunque sempre al di sopra di ogni critica?
Sta sempre più mostrandosi con evidenza ciò che si tramanda nei corridoi della politica. Il fine prioritario di chi governa è difendere il proprio potere.
Il fine prioritario di un governo è vincere contro ogni forma di protesta e negare ogni tipo di errore eventualmente commesso.
Continua la lettura con: Tutti i pensieri del giorno
MILANO CITTA’ STATO
Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)