ITALIA prima per MORTI in ECCESSO da inizio pandemia: quali le CAUSE?

L'Italia presenta il 40% di morti in eccesso in più dei paesi più colpiti, come Spagna, Portogallo o UK. Addirittura tra il +250% e +350% di morti in eccesso rispetto a Francia, Svezia o Irlanda

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Un dato agghiacciante: da inizio pandemia l’Italia è il Paese europeo che registra il più grande numero di morti in eccesso per abitanti, rispetto alla media dei cinque anni precedenti. Si tratta di morti per ogni causa. Un numero impressionante che ci obbliga a cercare quali possano essere le cause per impedire che si vada avanti con un trend che costa morti in eccesso che si potrebbero evitare.

ITALIA prima per MORTI in ECCESSO da inizio pandemia: quali le CAUSE?

 
Dati terribili. L’Italia registra livelli di mortalità in eccesso sensibilmente superiori rispetto a quelli già drammatici che risultano negli altri paesi europei. L’Italia presenta il 40% di morti in eccesso in più dei paesi più colpiti, come Spagna, Portogallo o UK. Addirittura tra il +250% e +350% di morti in eccesso rispetto a Francia, Svezia o Irlanda. Solo la Grecia presenta dati che si avvicinano ai nostri. Quali possono essere le cause?

# In cosa l’Italia è diversa dagli altri (e da due anni e mezzo fa)?

Per capirlo basta chiedersi che cosa c’è di strutturalmente diverso rispetto a prima di due anni fa e rispetto agli altri paesi europei, Grecia esclusa. 
Si potrebbero rintracciare cause diverse ma opinabile. L’unica risposta fattuale è: la grande differenza è quello che accade negli ospedali italiani. 
 
Chi arriva al pronto soccorso, magari dopo un incidente stradale o un attacco di cuore, viene sottoposto a tampone. Se risulta positivo, viene messo in isolamento e sottoposto a protocollo Covid, anche se asintomatico. In sintesi, per questo motivo rischia di ricevere cure inadeguate per ciò per cui è stato ricoverato. Cosa che non succede più negli altri paesi europei dove non si usa più il tampone sui ricoverati per altre cause. 
 
Non solo. Anche l’obbligo all’uso delle mascherine porta a diversi interrogativi: esistono ormai molti studi che mostrano quanto sia dannoso respirare a lungo aria con alta concentrazione di anidride carbonica. Ciò può portare ad avere alti livelli di acidità nell’organismo che favoriscono l’insorgenza o l’aggravarsi di patologia. Per questo ci sono paesi, come la Svezia, dove le mascherine non solo non sono mai state rese obbligatorie neppure negli ospedali, ma sono state addirittura sconsigliate. 
 
 
A questo si aggiunge un’altra anomalia italiana: i limiti alle visite ai pazienti in ospedale. In particolare chi è ricoverato in Italia non può ricevere la visita di amici o di parenti non in possesso di Super Green Pass (questo vale anche per chi ha fatto solo una o due dosi), privandoli del conforto dai loro cari come non succede neppure a chi si trova in carcere.

# Il peccato originale della gestione pandemica in Italia

Si tratta di tre pratiche mai attivate o ormai abbandonate negli altri paesi del mondo (ad eccezione solo della Grecia) che denotano forse il grave errore di impostazione delle politiche sanitarie adottate con la pandemia in Italia: puntare tutto sulla prevenzione nei confronti di persone sane, trascurando gravemente la cura delle persone malate.
 
Impostazione che forse sarebbe il caso di correggere, anche per evitare che l’aumento di mortalità in eccesso segni nuovi drammatici record. 

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ANDREA ZOPPOLATO

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Andrea Zoppolato
Più che in destra e sinistra (categorie ottocentesche) credo nel rispetto della natura e nel diritto-dovere di ogni essere umano di realizzare le sue potenzialità, contribuendo a rendere migliore il mondo di cui fa parte.