BOCCONI: da regno del LIBERO PENSIERO a tempio dell’INTOLLERANZA IDEOLOGICA?
# Tre studenti sospesi dalla Bocconi per i loro commenti contro i bagni gender neutral
Tre studenti della Bocconi sono stati puniti con la sospensione per sei mesi dall’università per aver pubblicato online commenti offensivi e discriminatori sui bagni gender neutral aperti in Bocconi. Un provvedimento – legato al fatto che non hanno rispettato il codice d’onore firmato al momento dell’iscrizione – che ha fatto scoppiare le polemiche sulla ‘censura’. A fare una segnalazione alla commissione disciplinare dell’università era stato Samuele Appignanesi, studente transgender che si era battuto per i bagni gender neutral. Non sono tardate le reazioni al provvedimento.
# Giuseppe Cruciani: “Liberi i ragazzi della Bocconi!”
Nella puntata della Zanzara, il conduttore Giuseppe Cruciani ha così commentato la sospensione di 3 studenti della Bocconi per aver fatto dell’ironia sui bagni arcobaleno della loro università: “Ragazzi, la libertà oggi passa per la Bocconi. Ve lo dico subito: liberi i tre ragazzi sospesi per sei mesi per essersi permessi di fare dell’ironia sui bagni no gender che, diciamoci la verità, sono una follia. Io la penso così: se uno ha bisogno di andare in bagno, vada in bagno. Vada in bagno, non c’è alcun bisogno di costruire nei palazzi i bagni no gender. In ogni caso, devono essere liberati gli studenti della Bocconi. Non daremo tregua ai signori della Bocconi che hanno sospeso per alcune presunte frasi irriguardose, questi studenti. Sei mesi e ore di recupero. A me la cosa che mi fa impazzire di più sono le ore di recupero, le ore di rieducazione. Ore di rieducazione per essersi permessi di fare un po’ di ironia. È una vergogna. La libertà passa per il caso Bocconi. Liberi i ragazzi, io non darò tregua.”
# Carlo Lottieri: “Un tempo spazio di libertà e confronto, oggi l’università è troppo spesso un luogo di repressione”
Rincara la dose il Prof. Carlo Lottieri, uno dei paladini della libertà di pensiero in Italia che così scrive in questo articolo: “Un tempo spazio di libertà e confronto, oggi l’università è troppo spesso un luogo di repressione. Al centro della questione, comunque, ora non c’è l’ideologia gender, che tra l’altro dissolve decenni di femminismo e rivendicazione dell’identità femminile (in nome del nuovo dogma, secondo cui non vi sarebbe alcun nesso tra sesso e genere). Il vero problema è invece il nuovo fascismo intellettuale, che di volta in volta può usare questo o quel tema per imporre la verità ufficiale e chiudere la bocca al dissenziente. (…)
Che futuro possono avere, però, le università se diventano luoghi in cui i dogmi di regime prevalgono sul libero confronto delle idee? Che razza di autonomia personale e indipendenza di pensiero potranno mai avere giovani che crescono entro istituzioni così bigotte?
Quello che i più hanno dimenticato è che la grande battaglia per la libertà di pensiero e di espressione non era volta a permettere che le brave persone potessero dire buone cose e sagge; al contrario, si trattava di riconoscere il diritto a esprimersi dei blasfemi, degli eretici e dei dissidenti di ogni genere e tipo.
Il moralismo è uno dei grandi nemici della libertà individuale. Esso produce un’illusione di superiorità etico-antropologica, insieme a delazione, conformismo, acquiescenza, repressione culturale. Combattere tutto ciò è urgente e necessario, così come riconoscere la dignità delle vittime – ormai sempre più numerose – di questi feroci meccanismi volti a irreggimentare e punire i non allineati.
Rif: LO SCANDALO DELLA BOCCONI: SE L’UNIVERSITÀ SI FA INTOLLERANTE
ANDREA ZOPPOLATO
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libero pensiero:
«Ma non diciamo pagliacciate. Può piacerti chiunque, ma sei hai il caz*o resti un maschio e se hai la fi*a resti femmina. E vai nel bagno adatto»
«Li puoi letteralmente usare per andare a trans»
«Li userò, ma non per andare in bagno»
intolleranza ideologica:
«Il punto non era la critica sui bagni gender free, su cui si possono avere opinioni diverse, ma le allusioni a usarli per un “commercio sessuale”. E come c’è la libertà di parola c’è anche la libertà di Bocconi di venire incontro alle aspettative dei suoi studenti che si sono sentiti insultati»
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