Un tempo lo spirito sabaudo si elevava alto come la collina che sovrasta la città. Oggi invece sembra improntato a un piagnisteo levantino. Periodicamente eccoli arrivare a millantare improbabili furti e lamentare mancate occasioni di rilancio per colpa di altri. Ovviamente sappiamo bene chi accusano per i loro continui insuccessi e la loro incapacità di divenire metropoli internazionale. Anche perché la strategia del chiagni e fotti pare dare risultati. Soprattutto nel mondo politico.
La MOLE del PIANTO
# Ci sarà una nuova pista di pattinaggio in zona fiera
Dopo aver cancellato totalmente l’industria automobilistica milanese grazie ai loro padroni, di Alfa Romeo, Isotta Fraschini, Innocenti restano solo sbiadite foto, dopo che il principale giornale milanese lo hanno reso il gazzettino dei Savoia, dopo averci imposto una goffa statua di un improbabile condottiero, cosa trovano di meglio da fare?
Accusare Milano di avergli sottratto le olimpiadi invernali 2026! È notizia di poco fa che il CIO abbia approvato la creazione di una pista di pattinaggio di velocità alla fiera. I gianduiotti ci avevano tanto sperato di poter ospitare qualche gara delle olimpiadi 2026 trionfalmente aggiudicate dalla accoppiata Milano – Cortina.
# La sindaca torinese: “Da Milano non si vedono le cime innevate..”
Invece, dopo che la loro sindaca faceva una imbarazzante figuraccia asserendo che da Milano nemmeno si scorgevano le montagne postando sul suo profilo Facebook una foto dove volutamente non si potevano ammirare le cime innevate nel ciel di Lombardia così bello quando è bello, ora si vedono sfilare pure quest’ultima occasione di rientrare dalla finestra dopo essere stati accompagnati fuori dalla porta.
# Rivendicano un diritto inconsistente
Mi domando con quale sfacciataggine abbiano voluto candidarsi ad ospitare nuovamente i giochi olimpici invernali, dopo che li avevano appena ospitati nel 2006. Avrebbero dovuto avere la dignità di fare un passo indietro e lasciare che l’evento si svolgesse in una città che non le avesse mai ospitate.
A Torino rivendicavano un diritto acquisito di precedenza, come se l’Italia ogni qual volta decidesse di candidarsi per i giochi invernali la città designata debba essere Torino per “Regio decreto”. Bene hanno fatto Milano e Cortina ad essere irremovibili.
# Il chiagni e fotti, una strategia che funziona
In ogni caso il piagnisteo pare una strategia che porti suoi frutti: a furia di piangere da quelle parti hanno poi ottenuto la sede dell‘ente italiano per la robotica, le ATP di tennis, gli incontri di coppa Davis, l’Eurofestival…e chissà che anche questa volta dopo che i milanesi cattivi gli hanno, a loro dire, sottratto l’evento che avevano già ospitato pochi anni fa, non ottengano qualcosa in cambio…
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ANDREA URBANO
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