Il DPCM del 2 marzo ha reso il certificato verde valido 540 giorni dalla terza dose, oltre i quali sarà emesso un nuovo documento di analoga durata, con successive proroghe automatiche di durata teoricamente infinita.
Il Green Pass è lo strumento che consente a ogni cittadino italiano di svolgere tutte le attività che normalmente sono garantite per nascita: la libertà di muoversi, di accedere agli spazi, di lavorare, rendendo automaticamente delinquenti quelli che non lo possiedono.
Il Green pass strutturale trasforma quelli che erano diritti in concessioni dell’autorità. Concessioni che hanno una durata temporale e potenzialmente possono essere sospese in qualsiasi momento a totale discrezione del governo. Oggi per motivi sanitari, un domani per qualunque altro motivo.
Così vengono spazzati via secoli di lotte e di conquiste sociali per acquisire i diritti fondamentali, facendo ripiombare l’Italia in un clima barbarico in cui non esistono più diritti individuali ma unicamente concessioni da parte dell’autorità. Ribaltando un percorso iniziato duemila anni fa con la estensione della cittadinanza romana a tutti i cittadini dell’impero dotandoli di eguali diritti davanti alla legge, a prescindere dal luogo di nascita o dall’adesione ai protocolli governativi.
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