Le vittime della paura

Creare un clima di paura significa creare il clima che blocca qualunque cambiamento

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La paura è conservatrice. Il coraggio è innovativo.
La paura è il principale freno al cambiamento: creare un clima di paura significa creare il clima che blocca qualunque cambiamento.

La paura è strumentale alla conservazione dello status quo, al mantenimento del potere.
Chi ha paura tendenzialmente non vuole un ricambio del governo soprattutto se c’è una situazione di crisi. Però è proprio la situazione di crisi che spesso richiede un cambiamento, se non altro perché non si è risolta.

Darwin diceva che non è la specie più forte o più intelligente a sopravvivere ma quella che si adatta meglio al cambiamento.
Questo perché la vita è fatta di continui adattamenti: il cambiamento è ciò che consente di rispondere alle esigenze dell’ambiente, a crescere, migliorare e alla fine a sopravvivere.

La pandemia è una condizione ambientale che richiede un cambiamento per adattarsi alla nuova situazione. Ruolo del governo dovrebbe essere quello di stimolare tutti a cambiare nel modo ottimale per rispondere a questa situazione. Ma non dovrebbe impedire a cittadini o imprese di poter rispondere al cambiamento imposto dall’ambiente semplicemente stando a casa o bloccando la propria attività.

Affidarsi solo ai vaccini significa sperare che si ritorni tutto come prima. Invece come società intelligente bisognerebbe stimolare il cambiamento in modo che a una prossima pandemia si avranno gli strumenti per affrontarla. Esempio: i supermercati si sono adattati alle nuove esigenze di sicurezza e stanno prosperando. Tutti quelli a cui il governo invece impedisce di svolgere la loro attività li si sta privando di ogni possibilità di adattarsi.

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La chiave di uscita è quella di avere un approccio opposto all’emergenza. Avere il coraggio di sbagliare, di cadere, perfino di farsi del male. Perché se non dai la possibilità di rispondere a un’esigenza di cambiamento togli ogni possibilità di sviluppo dell’intelligenza. E soprattutto ti poni come antagonista all’evoluzione naturale che è la legge fondamentale della vita.

Il più grande rischio è quello di non correre rischi (Confucio)

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