A differenza di molti che promuovono il sì o l’astensione (soprattutto col loro silenzio), noi di Milano città stato non agiamo per interessi di partito: l’unica parte a cui apparteniamo e’ quella di chi vuole una Milano più forte in uno Stato che funziona meglio.
Anche se questo referendum ha molti limiti, non andare a votare significa dire addio a qualunque forma di maggiore autonomia in Lombardia.
Significa preferire che competenze che riguardano la nostra vita come lavoro, istruzione, ambiente e salute, sul nostro territorio siano gestite più da Roma che da Milano.
Significa che per pigrizia, per superficialità o per pregiudizio ideologico ci si mette dalla parte di chi si lamenta e non fa nulla, invece che provare a migliorare le cose. Anche esercitando l’unico diritto che abbiamo di far valere il nostro potere: il voto.