L’ossessione alla sicurezza è tipica di una società robotica.
I robot, le macchine rispondono a una logica meccanica. Da un input eseguono un output. Sono capaci di riprodurre lo stesso meccanismo in modo automatico e, una volta costruite, l’unico problema che possono creare è se si rompono.
La sicurezza è un concetto fondamentale per una macchina ma non può essere il punto di arrivo per i viventi.
Perchè il vivente è crescita, è continua evoluzione in ogni sua parte e nell’insieme della sua specie. Per quanto tu lo possa controllare non potrai decidere il suo metabolismo o la sua attività cellulare: il vivente è tale perchè ha sempre un grado di autonomia.
Ogni attività di formazione nei confronti di un vivente, in natura o nella società, è sempre finalizzata a renderlo autonomo in ciò che gli viene insegnato.
Il genitore deve condurre il figlio a essere autonomo nei confronti della vita. Lo stesso obiettivo ha l’insegnante con lo studente, in ogni disciplina.
L’autonomia è il traguardo di ogni percorso di apprendimento.
Autonomia significa poter correre dei rischi e decidere come affrontarli.
In questo processo avviene la crescita e l’evoluzione, per l’individuo e per la società nel suo complesso. Cedere a una politica centrata sulla massima sicurezza significa arrendersi a una società che riduce gli esseri umani a delle macchine. Una società statica, fatta di coazione a ripetere, una società morta.
Unica via di uscita possibile alla crisi attuale è l’affermazione di una politica che sia funzione della natura umana.
Continua la lettura con: la filosofia al governo
Per leggere gli altri pensieri del giorno: i pensieri del giorno
MILANO CITTA’ STATO