La sensazione è che l’essere umano spesso faccia le cose senza sapere qual è l’obiettivo.
Ancora di più sembra che a non sapere qual è l’obiettivo siano proprio i governanti e chi dovrebbe avere la responsabilità su intere comunità.
Nella preistoria l’obiettivo dell’umanità era molto chiaro: la sopravvivenza della specie.
Sopra questo obiettivo primordiale si sono poi costruite una serie di sovrastrutture. Ad esempio nei periodi di guerra si giustificava la perdita la vita in nome di idee come la patria o la libertà.
Le religioni hanno inserito degli obiettivi soprannaturali, come l’attesa di una ricompensa dopo la vita, che hanno oscurato l’obiettivo della sopravvivenza.
Lo stesso fanno le ideologie che possono anche inserire delle contraddizioni rispetto al fine primordiale.
La sopravvivenza di ogni specie passa attraverso una sua evoluzione, non esiste in natura una stasi come ha dimostrato Darwin.
Per dare un senso compiuto all’obiettivo della sopravvivenza della specie bisogna capire che l’essere umano ha anche una dimensione sociale e metafisica.
La sopravvivenza della specie umana passa attraverso la sua evoluzione in coerenza con la società e con la natura, interna ed esterna.
Ogni obiettivo di qualsiasi legge e di qualsiasi potere dovrebbe essere ricondotto a questo punto fondamentale, senza il quale non esisteremmo.
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