5 curiosità su CLAUDIO CECCHETTO: il più grande scopritore di NUOVI TALENTI

Fra le sue “scoperte” più celebri: Jovanotti, gli 883, Rosario e Beppe Fiorello, Amadeus, Sabrina Salerno, Nicola Savino, Leonardo Pieraccioni e Fabio Volo. Ma chi ha scoperto Claudio Cecchetto?

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credits: rockit.it

Dj, autore e conduttore televisivo, produttore discografico, conduttore radiofonico e, soprattutto, talent scout. Questo, in breve, il profilo del factotum dello show business italiano che risponde al nome di Claudio Cecchetto. E proprio come ogni personaggio celebre, anche lui si porta dietro alcune curiosità che pochi conoscono. Andiamo a scoprirle assieme.

5 curiosità su CLAUDIO CECCHETTO: il più grande scopritore di NUOVI TALENTI

# Da dj a talent scout, musica e spettacolo a 360 gradi: la carriera di Cecchetto

credits: indiscreto.info

Cresciuto nel capoluogo lombardo, dove si iscrive alla facoltà di Scienze e tecnologie alimentari dell’Università degli studi di Milano, abbandona presto gli studi per inseguire la sua vera vocazione: la musica.

Siamo alla fine degli anni’70 e Cecchetto inizia a farsi una corposa gavetta come dj presso piccoli club meneghini, dividendosi inoltre fra Radio Milano International e Radio Studio 105 e approdando poi come resident dj al celebre Divina, roccaforte della nightlife milanese dell’epoca. Da quel momento non sbaglia un colpo, occupandosi di TV, musica e spettacolo a 360°, fondando Radio Deejay e vantando, oltre a vari eventi minori, la conduzione del Festival di Sanremo per tre edizioni consecutive (1980-1982).

Nel 1984 inizia a sfoderare la dote di talent scout, scoprendo artisti solisti o gruppi musicali che, di lì a breve, sarebbero entrati di diritto nello star system italiano degli anni ’80 e ’90. Fra le sue “scoperte” più celebri ricordiamo su tutti: Jovanotti, gli 883, Rosario e Beppe Fiorello, Amadeus, Sabrina Salerno, Nicola Savino, Leonardo Pieraccioni e Fabio Volo.

È stato insomma in grado di dire la sua in quasi tutte le forme contemporanee dello spettacolo, dalla musica alla televisione, passando per il cinema. Ma proprio come ogni personaggio celebre, anche lui si porta dietro alcune curiosità che pochi conoscono.

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#1 A soli 27 anni sul palco di Sanremo come conduttore

credits: cavevisioni.it

In occasione della sua prima conduzione di Sanremo, Cecchetto ricordò che fu contattato dalla direzione del Festival perché c’era bisogno di un presentatore disc-jockey, che facesse un po’ più presa sul pubblico giovane e vivacizzasse l’evento rispetto alle precedenti conduzioni.

Gli fu chiesto di essere affiancato da Roberto Benigni e, a dispetto di quanto “i piani alti” si aspettavano, la scelta lo rassicurò in quanto, ancora 27enne, aveva probabilmente addosso una tensione che solo la presenza di un personaggio “navigato” come Benigni avrebbe potuto alleviare. Il Festival andò benissimo, e Cecchetto si guadagnò con pieno merito altre due edizioni.

#2 Da dj a candidato sindaco

credits: secoloditalia.it

Nel 2019 si è candidato a Sindaco di Misano Adriatico, celebre comune nel Riminese famoso per il circuito di Motomondiale e SuperBike, portando a casa 2490 preferenze e mancando l’obiettivo per soli 400 voti. A spuntarla con il 39,1%, contro il 33,8% della lista civica di Cecchetto, è stato il vicesindaco uscente e esponente del centrosinistra, Fabrizio Piccioni.
La lista ‘W Misano Viva’ guidata da Cecchetto era composta da 16 cittadini misanesi tra cui Ivano Bonetti, ex calciatore professionista di Juventus e Bologna. Alla fine, è stato comunque eletto consigliere comunale, portando a casa un ottimo risultato elettorale, per un esordiente nel mondo della politica.

#3 Numero 1 nel mondo con Gioca Jouer

credits: ritornoaglianni80 IG

In Italia il singolo Gioca Jouer arrivò al n.1 della Hit Parade con oltre 500.000 copie vendute, ottenendo un ottimo successo anche all’estero. Ad esempio, venne pubblicato anche in Argentina, dove arrivò con la versione in spagnolo al n.1 della classifica di vendite, mentre nel 1983 salì nella Top Ten dei singoli più venduti nel Regno Unito.

Circa quindici anni fa il celebre brano, composto nel 1981, venne ripubblicato in francese, inglese, spagnolo, tedescoe cinese. Per festeggiare il venticinquennale della hit, Cecchetto collaborò alla realizzazione di uno spassoso videoclip girato negli Stati Uniti, in Sud Africa, in Egitto, in India, in Cina e in altri paesi dove i protagonisti ballavano il Gioca Jouer.

Nel 2011, in occasione dei trent’anni dall’uscita del tormentone,è stato fatto un montaggio scegliendo alcune immagini dai numerosi video del ballo di gruppo pubblicati su YouTube.

#4 La casa di famiglia nella campagna veneta

Molti pensano sia milanese doc, ma in realtà Cecchetto è nato a Ceggia, in provincia di Venezia, spostandosi poi nel capoluogo lombardo a soli 3 anni.

«Sono nato in casa, come si usava in campagna», racconta Cecchetto nella sua autobiografia «In diretta. Il Gioca Jouer della mia vita», pubblicata nel 2014. La casa era quella dei nonni Sante e Adelasia Partinelli, a Ceggia, il giorno, il 19 aprile del 1952. E in quella stessa casa il giovane Claudio, trasferitosi a Milano insieme a mamma Ines Bonotto, papà Gino e la sorella Daniela, trascorrerà le estati fino all’adolescenza. 

#5 Chi ha scoperto Claudio Cecchetto?

credits: @claudio cecchetto Twitter

Cecchetto ha scoperto e lanciato talenti in ogni campo, ma chi ha scoperto Cecchetto?

Per scovare un futuro campione ci voleva per forza un altro mostro sacro dello show-biz nostrano, e chi se non Mike Bongiorno poteva avere l’occhio così lungo da intuirne il potenziale?

Il Mike nazionale lanciò Cecchetto nel lontano 1978, quando era direttore artistico di TeleMilano58, la futura canale 5, assegnando al giovane talento la sua prima conduzione: quella di Chewing Gum, ovvero il primo vero programma musicale del nascente network televisivo.

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CARLO CHIODO

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Carlo Chiodo
Nasco a marzo del 1981. Milanese moderno, ostinato e sognatore, alla costante ricerca di una direzione eclettica di vita. Laurea in Lingue e Comunicazione, sono appassionato di storia contemporanea, amante del cinema e del surf da onda. Dopo il romanzo d'esordio (Testa Vado Croce Rimango, 2016) ho pubblicato con Giovane Holden edizioni una silloge di racconti (Diario di Bordo, 2020).