Visionari, abili venditori, inventori, tratti comuni in tutte le figure di imprenditori di maggiore successo della storia: Henry Ford, Steve Jobs, Bill Gates, Elon Musk. Da loro possiamo estrapolare alcune lezioni da applicare sia nel lavoro che nella vita. Ecco le sei più rilevanti.
6 LEZIONI da imparare da alcuni degli IMPRENDITORI più VISIONARI della STORIA
Pubblichiamo estratti articolo di Massimiliano di Marco per “Business Insider” – Henry Ford, Steve Jobs, Bill Gates, Elon Musk: sei lezioni da imparare da chi ha cambiato il mondo
#1 Testardaggine e convinzione
Nessuno è mai arrivato da qualche parte senza essere testardo e fermamente convinto delle proprie idee. Bisogna crederci fino in fondo: se non lo fate voi, non lo fa nessun altro. Henry Ford dovette insistere per mesi nonostante le lamentele dei propri dipendenti per realizzare il motore V-8 : tutti sostenevano che fosse impossibile realizzarlo. Finché, invece, non hanno trovato la strada da seguire per farcela. Riutilizzare razzi per andare nello spazio oppure ridurre notevolmente i costi di lancio sembrava un’impresa folle fino a pochi anni fa: Elon Musk ce l’ha fatta e non senza parecchie critiche. Essere fermi nelle proprie idee è il primo passo verso il successo.
#2 Leggere molto per non invecchiare
“Non inizi a invecchiare fintanto che non smetti di imparare”. A dirlo è stato Bill Gates in un’intervista concessa al Time in cui ha spiegato le sue abitudini di lettura. Come tante altre figure di successo, Gates è un avido lettore. “Ogni libro mi insegna qualcosa di nuovo e mi aiuta a vedere le cose in modo diverso.” Leggere può essere stimolante e un’abitudine assolutamente salutare. Anche Musk è sempre stato un lettore appassionato passando, soprattutto nella sua adolescenza, ore e ore a leggere romanzi e testi teorici.
#3 Circondarsi di persone competenti
In linea con il primo principio, nessuno è mai riuscito a fare qualcosa di buono totalmente da solo: serve avere attorno persone che siano ottimiste, rinvigorenti e di ispirazione. Henry Ford era sempre stato un appassionato meccanico, ma non conosceva altrettanto bene campi come l’energia, la fisica o al gestione di un’impresa. Il suo successo fu in gran parte dovuto ad avere stretto un forte legame con quattro persone: Thomas Edison, Harvey Firestone, John Burroughs e Luther Burbank che colmarono le sue lacune aiutandolo a diventare un imprenditore di successo.
Il lavoro di gruppo in senso più generale è sempre stato fondamentale anche per Steve Jobs. Nel 2011 acquisì un edificio a Emeryville che avrebbe poi ospitato i dipendenti di Pixar, dagli ingegneri ai disegnatori. Dove il progetto originale prevedeva tre edifici separati, Jobs ne volle uno solo con un’area centrale per incrociarsi e stimolarsi a vicenda confrontandosi quotidianamente.
#4 Il lavoro come priorità
Per quanto aziende come Google e altre nella Silicon Valley stiano sperimentando modi di bilanciare lavoro e vita privata, chiunque abbia avuto davvero successo nel corso della storia non lo ha mai fatto lavorando poche ore al giorno: servono dedizione, costanza e spirito di sacrificio. In tal senso Ford fu molto chiaro. “Non credo che un uomo debba mai interrompere il proprio lavoro – scrive nel suo libro “My life and work” -. Egli dovrebbe pensarci durante il giorno e sognarlo durante la notte. […] Un operaio manovale deve avere un limite alle proprie ore di lavoro, altrimenti si stancherà. Se intende rimanere un operaio dovrebbe dimenticarsi del proprio lavoro quando sente il fischio di fine giornata, ma se intende progredire con la propria carriera e raggiungere un obiettivo più grande, il fischio di fine giornata dovrebbe essere un segnale per mettersi a ripensare al lavoro di quel giorno per scoprire e valutare come potrebbe essere migliorato.”
#5 Indipendenza e caparbietà
Decidere il percorso della propria vita. Essere sicuri di se stessi. In una parola: indipendenza. La capacità di mettere in atto un preciso piano, perseguirlo senza nessun compromesso. Henry Ford, Steve Jobs, Bill Gates, Elon Musk. Tutte queste persone avevano un’idea in mente, un concetto che, al tempo in cui venne ideato, forse era un po’ folle. Se non avessero deciso di andare avanti, come Jobs che abbandonò l’università, non avrebbero mai raggiunto risultati concreti. E non avrebbero lasciato l’impronta che hanno, invece, lasciato sul mondo.
#6 Non dare agli altri ciò che vogliono (e che si aspettano)
“Se avessi chiesto alle persone cosa volessero, mi avrebbero risposto: cavalli più veloci.” È una celebre frase di Henry Ford è un perfetto esempio del motivo perché non bisogna dare agli altri ciò che vogliono. O più precisamente ciò che si aspettano. In un’era in cui le carrozze trainate dai cavalli erano il principale mezzo di trasporto è servito un visionario come Ford per pensare di portare veicoli a motore economici nel mondo.
In un periodo commerciale in cui i cellulari erano ancorati a tastiere, e penne stilo Steve Jobs pensò invece a un dispositivo completamente basato su uno schermo sensibile al tocco del dito e, con il primo iPhone nel 2007, cambiò la definizione di smartphone dando il via a una vera e propria rivoluzione. Tutt’oggi la filosofia commerciale e aziendale di Apple, ora guidata da Tim Cook, è di “dare alle persone ciò che non sapevano di volere”.
Fonte articolo: Business Insider
Continua la lettura con: i grattacieli più visionari che mancano a Milano
MILANO CITTA’ STATO
Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)
🍾 ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social
Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore
SOSTIENI MILANO CITTÀ STATO