Milano negli anni Ottanta fu la capitale dello “yuppismo” e dei paninari, ma fu anche il crocevia di coloro che andavano contro una società che si stava sempre più indirizzando verso il riflusso sociale e il disimpegno politico. In questo clima, proprio in quel periodo, nascono i cosiddetti “tormentoni” estivi, canzonette orecchiabili che, di solito, venivano proposte al Festivalbar o a Un disco per l’estate, e inondavano con le loro note, spiagge, piscine e balere all’aperto. Una delle band più iconiche, per quanto riguarda i tormentoni estivi, fu il “Gruppo italiano”, nato proprio a Milano, formato da milanesi.
Gruppo Italiano, la band più tropical di Milano
# La formazione del gruppo “Randa”
Era il 1980 e alcuni giovanissimi musicisti meneghini decidono di mettere in piedi il gruppo “Randa”, che è l’abbreviazione di “randagi”. Questa band è costituita da gente tosta, già con esperienze musicali importanti: ci sono Roberto Del Bo, soprannominato Bozo, e Francesco Santulli, detto Chicco, che, dopo esperienze negli Stati Uniti, vogliono portare tutto ciò che hanno imparato nella loro Milano. Bozo è figlio di Anna Del Bo Boffino, giornalista e scrittrice, che si è sempre battuta per l’emancipazione femminile, nonché staffetta partigiana durante la Resistenza, mentre Chicco è un autodidatta della musica, che mangia pane e Beatles, pasta e Rolling Stones, e che collaborò anche con Fabrizio De Andrè e Dori Ghezzi.
Poi c’è Gigi Folino, figlio di un commercialista, chitarrista con un’esperienza nei locali milanesi. Ultimamente ha deciso di dedicarsi alla musica suonata per strada, nelle vie e nelle piazze del turismo milanese. A fronte di tre maschi, troviamo due ragazze: la coreografica Raffaella Riva, bella voce, autrice di testi musicali e con movenze accattivanti, e la cantante di punta, Patrizia di Malta, nata all’ombra della Madonnina, poi trasferitasi in Brasile per seguire il padre lavoratore nella sede sudamericana dell’Alfa Romeo. Lì Patrizia impara le atmosfere musicali della Bossa Nova e della Samba, iniziando a studiare le melodie di Joao Gilberto. Poi, intorno ai vent’anni, torna nel capoluogo lombardo.
# Lo strepitoso successo di “Tropicana”
Dalla sintesi di tutti questi stili nascono, appunto, i Randa, artefici delle più limpide contaminazioni musicali. Li adocchia Mara Maionchi, a cui non piace il nome che si erano trovati, e li trasforma nel “Gruppo Italiano”. Nel 1981 c’è la prima apparizione Tv a “Mister Fantasy”, con il pezzo “La tele TV”, al ritmo del celebre brano degli anni Sessanta “The Loco-Motion”. Nel 1982 scrivono “Tropicana”, che verrà inserita nel 45 giri con “Cannibali”. Nell’estate del 1983 “Tropicana” diventa il tormentone per eccellenza dell’estate italiana, la musica era di Folino, partendo da un giro di basso, il testo era di Raffaella Riva. E’ il primo anno in cui questi gruppi giovani si dedicano a presentarsi con un look fresco e pieno di energia. Proprio gli artisti milanesi si danno un’immagine tropicale, con una classica canzone italiana corretta con il sapore sudamericano. Ma in queste loro canzoni c’è anche l’influenza rock e la competenza di chi la musica l’ha studiata con una passione certosina. In quell’anno arrivano secondi a “Un disco per l’estate”.
# L’esibizione in gara al Festival di Sanremo
Nel 1984, dopo i successi estivi, vengono proiettati sul palco del Festival di Sanremo, con “Anni ruggenti”, che prevedeva un arrangiamento caratterizzato dall’elettronica e dalle melodie degli anni cinquanta. Giungono al dodicesimo posto, ma questo brano è trasmesso tantissimo in radio. Sempre in quell’anno realizzano un LP in studio dal titolo, “Tapioca e Manioca”, che contiene dieci brani, tra cui quello proposto a Sanremo e il raffinato, “Dammi un sabato nite”. La realizzazione dei testi e delle musiche prevedono la partecipazione di Raffaella Riva, Chicco Santulli, Gigi Folino e Patrizia di Malta, mentre Del Bo, oltre a suonare, si occupa della parte più organizzativa.
# Il Festivalbar con “Sole d’agosto” e poi lo scioglimento del gruppo
Nel 1985 escono altri brani, come “Sole d’agosto”, che andrà al Festivalbar, ma il successo di “Tropicana” non verrà mai pareggiato. Anche perchè da lì a poco il gruppo si scioglie e ognuno va a fare cose diverse. Abbiamo ritrovato Di Malta che continua a sperimentare utilizzando le armonie della musica brasiliana, Patrizia, dopo l’esperienza col gruppo italiano, ha impiegato circa dieci anni prima di re-imporsi al pubblico come solista. Gigi Folino ha lavorato per uno studio di registrazione ed è comunque sempre rimasto nel mondo della musica, seppur dietro le quinte, anche se, come abbiamo scritto, recentemente lo abbiamo visto esibirsi in strada in strada, col solito talento.
Gli altri sono rimasti nel mondo della musica, con quella passione che ti fa guardare sempre avanti, senza mai lasciarti tentare dal voltarti indietro per provare nostalgia di “Tropicana”.
FABIO BUFFA
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