“Milano celebra condottieri, scrittori, musicisti, artisti e filantropi di sesso maschile, mentre le sue grandi donne sono state finora ignorate”. Donne che hanno fatto la storia, donne senza le quali Milano non sarebbe quella che è tutt’ora. È proprio da qua che è partito il progetto che vuole popolare la metropoli meneghina di monumenti dedicati a importanti figure femminili.
Le grandi DONNE a cui Milano dedicherà un MONUMENTO
# Dove sono i monumenti alle donne che hanno fatto la storia milanese?
A Milano le uniche donne rappresentate in sculture e monumenti sono madonne, sante, martiri o figure allegoriche come la statua della Libertà sul Duomo, la statua all’Italia nei giardini Montanelli o alcuni monumenti ai caduti.
Ma dove sono le donne che hanno fatto la storia milanese? Quella laica non legata alla religione? È proprio questo quello che si è interrogato Roberto Malini, scrittore, artista e presidente dell’associazione umanitaria e culturale EveryOne. Malini è nato a Milano e ha lavorato molto nella città, per questo gli è dispiaciuto notare come la città meneghina fosse priva di monumenti alle donne, ma avesse oltre 100 sculture raffiguranti uomini celebri (si parla sempre senza contare figure allegoriche e religiose, sia maschili che femminili). Così l’artista, insieme a Dario Picciau e Glenys Robinson (copresidenti insieme a lui di EveryOne), ha inviato un appello al Comune di Milano proponendo di celebrare anche le figure femminili della città.
# Cristina Trivulzio di Belgiojoso: la prima donna celebrata dalla città meneghina
Come riporta il sito articolo21.org la proposta è stata accolta. Il Sindaco Sala e l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno hanno così deciso di iniziare questa transizione culturale della città, apparentemente dall’indole “maschilista”. Il 15 settembre scorso è stato infatti inaugurato il primo dei monumenti alle donne milanesi. Si tratta della statua di Cristina Trivulzio di Belgiojoso, una nobildonna, patriota, giornalista e scrittrice italiana che partecipò attivamente al Risorgimento. È stata posizionata in piazza Belgioioso e realizzata dall’artista Giuseppe Bergomi.
Dedicare i monumenti alle donne è un passo, non solo ideale ma fisico, verso la città moderna, innovativa, evoluta e europea che Milano vuole essere.
# Le altre donne che saranno raffigurate
Il progetto, partito da Pesaro con l’associazione EveryOne e promosso dalla Fondazione Brivio Sforza, con il sostegno della Banca di Credito Cooperativo di Milano, il contributo del Comune di Milano e con il patrocinio di Regione Lombardia, vedrà la realizzazione di molte altre statue alle donne milanesi. Ecco alcuni nomi.
Margherita Hack (astrofisica), Maria Callas (cantante lirica), Elena Albertini Carandini (scrittrice), Marta Abba (attrice), Alda Merini (poetessa), Fernanda Pivano (traduttrice e scrittrice), Laura Augusta Alvini (musicista), Camilla Cederna (giornalista e scrittrice), Giuliana Fiorentino Tedeschi (testimone della Shoah e scrittrice). Ma anche figure storiche come Agnese Visconti (martire), Beatrice d’Este (Duchessa di Milano, diplomatica), Bianca Maria Visconti (Duchessa di Milano, umanista), Cecilia Gallerani (intellettuale, amica delle arti e delle lettere), Giuditta Pasta (cantante lirica), Maria Gaetana Agnesi (matematica), Ada Negri (poetessa).
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BEATRICE BARAZZETTI
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