Sono passati cento anni dalla nascita di Mike Bongiorno e la città di Milano ha voluto dedicare una mostra, dal titolo “Mike Bongiorno 1924-2024”, con l’esposizione che ripercorre l’immensa carriera del “Re dei telequiz”.
Mike Bongiorno, da San Vittore a “Re dei telequiz”
# La mostra “Mike Bongiorno 1924-2024”
L’iniziativa, che si tiene a Palazzo Reale, è stata inaugurata martedì scorso e si chiuderà il 17 novembre. Bongiorno, pur non essendo nato a Milano, con la nostra città ha sempre avuto un legame forte, infatti, per circa cinquant’anni, ha abitato in un palazzone, al settimo piano, in via San Giovanni da Procida 10.
Ma il suo primo contatto con la città della Madonnina fu in un’occasione drammatica: era il 1944 quando andò in prigione a San Vittore, dopo la cattura ad opera della Gestapo, in quanto partigiano. Nel 1954 invece Milano rappresenta l’inizio della immensa carriera da presentatore, con la conduzione di “Arrivi e partenze”, prima trasmissione Rai, che veniva trasmessa dagli studi allestiti alla Triennale; un anno dopo inizia “Lascia o raddoppia?”, in diretta Tv, sempre dal Teatro dell’Arte. Anche la seconda stagione di “Rischiatutto” (1970), veniva realizzata nella nostra città. Nel 1976 c’è l’esordio di “Scommettiamo ?”, quello del cavallino Mike, presentato dai locali del Fiera 2.
# Il passaggio dalla Rai a Fininvest dopo la corte di Berlusconi
Verso la fine del 1977 c’è stato l’incontro con Silvio Berlusconi, presso il ristorante Club 44, in via Cino del Duca, a 150 metri da San Babila. Alla presenza di Fedele Confalonieri, il Cavaliere voleva a tutti i costi convincere Bongiorno a lasciare la Rai per la Fininvest. Ecco qui un’altra pagina milanese di Mike che, dopo molte titubanze, rispose di “sì”, dando il via al fitto passaggio di vip della Rai, dalla Tv di Stato al mondo dell’homo novus della Tv commerciale.
# Da New York a Milano passando per Torino
Quanta Milano c’è nella carriera e nella vita di Mike Bongiorno! Anche se lui nacque a New York, figlio di una torinese (Enrica Carello) e di Philip, un nativo degli Usa, ma di origine siciliana. I genitori si separarono quando Mike ha soltanto cinque anni e la madre decide di tornare in Italia con il figlio, andando a vivere a Torino. Bongiorno inizia il Liceo e, al momento di ultimarlo, deve sospendere gli studi per la guerra, per poi diplomarsi un po’ dopo.
# La gavetta nella redazione della Stampa
A livello lavorativo, entra nella redazione della Stampa, iniziando la gavetta. Ma il conflitto bellico incombe e Mike Bongiorno decide di aderire alla lotta partigiana, tenendo i contatti tra i resistenti piemontesi del Verbano e coloro che avevano sconfinato in Svizzera. Viene catturato dalla Gestapo e messo al muro per la fucilazione, ma all’ultimo momento, prima degli spari, l’esecuzione viene sospesa, perchè i tedeschi scoprono che ha il passaporto americano e ciò potrebbe tornare utile per proporre scambi di prigionieri con gli americani. Viene così condotto a San Vittore, dove subisce torture, poi conosce la tragica realtà del campo di concentramento.
# Una carriera con 11 film, 82 programmi tv e 15 trasmissioni radiofoniche
Dopo la guerra inizia la straordinaria carriera, che lo vedrà anche attore in undici pellicole, tra cui “Giudizio universale” di Vittorio De Sica. Tra il 1953 e il 2009, condusse 82 programmi TV e, tra il 1946 e il 1972, 15 trasmissioni radiofoniche. Pensate che Bongiorno fu anche autore di 15 canzoni (una su tutte, “L’amico è”, cantata da Dario Baldan Bembo) e doppiatore in un episodio della serie animata “I Simpson”. Pochi giorni fa c’è stato il 15° anniversario della morte, avvenuta l’8 settembre 2009.
FABIO BUFFA
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