A Milano i canoni d’AFFITTO TRANSITORIO sono ALTI più del DOPPIO rispetto a quanto stabilito per legge

Il canone dovrebbe avere un limite che spesso non viene rispettato

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Credits Andrea Cherchi - Milano vista dall'alto

A Milano, come in altre città ad alta intensità abitativa, i contratti transitori hanno dei canoni concordati e non possono essere liberamente pattuiti. Scopriamo perché.

A Milano i canoni d’AFFITTO TRANSITORIO sono ALTI più del DOPPIO rispetto a quanto stabilito per legge

# Come funziona il contratto d’affitto provvisorio

affitti brevi
Affitti

Il contratto definito “transitorio” consente di locare un immobile per un periodo che va da un mese sino a massimo 18 mesi, a patto che vi sia una ragione di transitorietà valida dichiarata in contratto, come previsto dall’art. 5 della legge n. 431/1998 e poi dall’ultimo decreto ministeriale del 30 dicembre 2002. Ulteriori modifiche sono state introdotte nel 2017 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per quanto riguarda i requisiti di forma e relativo regime fiscale. Sempre in base alla normativa in questi tipi di contratti il canone è oggetto di libera pattuizione.

# L’eccezione Milano e le altre grandi città: il canone va stabilito in base alla rendita catastale

Credits Andrea Cherchi – Milano vista dall’alto

Esistono però delle eccezioni per determinate città “ad alta tensione abitativa” come “Roma, Milano, Torino, Venezia, Genova, Firenze, Bologna, Napoli, Bari, Catania, Palermo, i Comuni con esse confinanti e i capoluoghi di Provincia”. Inoltre il canone deve corrispondere a quello determinato con appositi accordi territoriali e l’ultimo a Milano risale al 2019.

Questo vuole dire che i contratti con durata inferiore al classico 4 + 4  devono avere un canone di locazione stabilito in base alla rendita catastale: a conti fatti si traduce in un importo pari a circa la metà di quelli richiesti sul libero mercato.

# Il trucchetto di alcuni proprietari

Credits bertholdbrodersen-pixabay – Firma contratto

Tuttavia capita spesso che i proprietari sottopongano al possibile affittuario un contratto transitorio che non rispetta il valore stabilito dal canone concordato ma è in linea con i prezzi di mercato, scommettendo sul fatto che i firmatari non siano a conoscenza di questo aspetto o non abbiano potere di opporsi. Meglio quindi in caso di perplessità verificare con associazioni dei consumatori/uffici legali.

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.