Una ricerca di wikicasa delinea le tendenze del futuro per una Milano a misura di giovani. Dove andranno a vivere e le iniziative pubbliche che si possono immaginare per il prossimo futuro.
MILANO, la CITTÀ dei GIOVANI? Le CASE del FUTURO saranno queste
# L’ultimo rialzo dei prezzi: giovani messi in fuorigioco da Milano?
Milano continua ad essere una città attrattiva per i giovani, cresce il numero di studenti universitari, e in generale per chi è in cerca di opportunità. Non è un caso che dopo il calo nel periodo pandemico la popolazione ha di nuovo superato la soglia di 1,4 milioni. Il problema casa però continua ad essere presente ed è sempre più preoccupante.
Il prezzo medio di vendita degli immobili sta continuando a registrare una crescita costante, gli ultimi dati raccolti su Wikicasa nel mese di aprile 2023 mostrano un rialzo dei prezzi di +4% rispetto al 2022, arrivando a toccare i 5.306 euro al mq. Una situazione che, complice anche l’incremento dei tassi dei mutui ritornati ai livelli del 2012, fa crescere la domanda di affitto e di conseguenza i canoni di locazione ormai diventati insostenibili proprio per le fasce più giovani.
# La strada percorsa dal settore immobiliare: i nuovi concept ad hoc per i più giovani
Non potendo comprimere i prezzi degli affitti, l’offerta immobiliare sta quindi cercando di percorrere altre strade optando ad esempio per complessi abitativi moderni e funzionali che possano offrire comfort utili a ridurre le spese necessarie a vivere in città: spazi di co-working, palestre, sistemi di domotica, e in futuro servizi in comune per rendere meno necessaria la domanda di abitazioni più grandi.
# Da cosa saranno guidati i giovani nella scelta di una casa? I fattori chiave
Secondo gli esperti del settore, nel caso di soluzioni abitative tradizionali i giovani saranno guidati nella loro scelta soprattutto dal prezzo al mq e, oltre alle zone periferiche della città, guarderanno ai comuni dell’hinterland meglio serviti dai trasporti pubblici, in particolare dalle fermate extraurbane della metropolitane, come nel caso della linea M2, e da stazioni dei treni con linee dirette al passante.
Ci sarà spazio poi per altre forme di condivisione, con appartamenti con più camere e aree comuni più grandi per consentire una riduzione delle spese per ogni inquilino e favorire affitti temporanei di stanze per studenti e giovani lavoratori che hanno bisogno di un alloggio per un breve periodo di tempo.
# Le iniziative pubbliche: studentati e quartieri low cost
Per quanto riguarda le iniziative pubbliche, a Milano negli ultimi anni si sta investendo molto per la costruzione di studentati. L’Università Bocconi ha inaugurato quello all’interno del nuovo campus e un altro poco distante, in costruzione c’è quello vicino allo Scalo Romana, oltre a quelli del Politecnico e della Cattolica, a cui si aggiunge il futuro Villaggio Olimpico che sarà riconvertito in studentato a conclusione dell’evento.
A questo si affiancano la costruzioni di quartieri low cost, uno di questi sarà sempre allo Scalo Romana e un altro all’ex Macello dove sorgerà anche il campus dello IED, e altri aiuti economici per consentire di prendere casa con affitti agevolati.
# La prossima frontiera: Campus e cittadelle satellite
Un’altra possibilità saranno i campus satelliti fuori dai confini comunali di Milano dove la vita è meno cara. All’estero sono diverse le esperienze, in Francia l’Università di Nantes ne ha due rispettivamente a Saint-Nazaire e La Roche-sur-Yon. Analoghe iniziative anche a Parigi (con la cité universitaire) e Antibes con il centro di Sophia Antipolis. Cosa potrebbe procedere verso quella direzione è MIND, l’area tra Rho e Milano nel 2015 occupata dai padiglioni di Expo, che ospiterà dal 2026 il campus scientifico dell’Università Statale collegato dalla futura stazione a servizio della Circle line e dei treni suburbani. In questo modo gli studenti potranno vivere fuori città ma essere vicini ai servizi e impiegare poco tempo per andare a sedersi ai banchi per seguire le lezioni.
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FABIO MARCOMIN
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