Nella vita c’è chi tappa i buchi. Poi c’è chi riempie gli spazi.
Un artista francese di cui conosciamo il nome d’arte, Ememem, trasforma le imperfezioni create dal tempo in opere d’arte urbana.
EMEMEM: anche a Milano l’artista che trasforma in ARTE le BUCHE dell’ASFALTO
# La STREET ART e la manutenzione dei marciapiedi
Si firma Ememem un misterioso artista francese che cura le ferite dei marciapiedi con il colore della sua arte.
Il tempo che passa, l’usura, le ruote di ogni veicolo, creano nell’asfalto un bisogno di manutenzione.
C’è chi si affida alle amministrazioni comunali, trasformando una buca in occasione di lamento o nella piaga del secolo, quando basterebbe mezzo chilo di bitume per riparare il danno.
Ememem, armato del coraggio, la vera scintilla degli artisti, ci vede la tastiera di un flauto su cui iniziare a suonare la sua sinfonia, riparando la ferita con le sue creazioni.
La tecnica, che lo stesso Ememem ha denominato Flacking, prevede di riparare le crepe con l’inserimento di ceramiche, mattonelle e la conseguente creazione di un mosaico colorato e disruptive.
L’effetto non è più semplice manutenzione, ma riesce a dare l’impressione che dal sottosuolo una forza dirompente abbia spaccato l’asfalto per far emergere il bisogno di colore nella monotona tonalità urbana.
# Da Lione a Milano anche se…
In una dichiarazione (che si può trovare qui ruinsart.altervista.org) lo stesso Ememem rivela che è nato tutto come un gioco.
“C’erano un sacco di piccoli fori sull’asfalto di fronte al mio studio … immediatamente, ho trovato molto eccitante lavorare per strada. Una vera rivelazione!”, spiega, ammettendo di essere stato ispirato da una piccola anfora di argilla che si ruppe quando era piccolo e che riparò assemblandone i cocci.
“Ememem è un personaggio con cui io gioco. Un’entità leggermente incrinata, ossessionato con i fori da riempire…ripara tutto il possibile, ovunque io vada. Il suo lavoro non ha un’unica interpretazione, ognuno può vederci ciò che vuole, ma lo scopo è sicuramente quello di riqualificare e rivitalizzare le strade delle città con l’arte. L’intento di Ememem è quello di portare ad una riflessione sul modo corrente di organizzare i luoghi pubblici, su come preservare le aree pubbliche, e anche su ciò che ciascuno di noi può apportare alla comunità”.
Ememem inizia a Lione, la sua città, ma ben presto inizia a vedere le fenditure in ogni città in cui ha l’opportunità di viaggiare.
Ed è così che si trovano le sue opere perfino nella campagna francese, come in tutte le città. In Italia si possono trovare le sue opere a Milano, Genova e Firenze.
# A Milano invece che arte è ritenuto un atto vandalico (e viene “cancellato”)
Ci sono dettagli della moderna vita in città che sono diventate delle pericolose consuetudini. Un dettaglio sono sicuramente le buche, pericolose e antiestetiche.
La sfumatura più raccapricciante, però, è la concezione che i cosiddetti potenti hanno della street art, nonché la completa e reiterata mancanza di rispetto verso ogni forma d’arte.
I regolamenti urbani sono sicuramente pensati per donare ai cittadini un arredo decoroso, evitare che l’esagerazione possa imbrattare tutti i muri e marciapiedi delle nostre città. Ma ci crediate o no, gli interventi di Ememem sono considerati atti vandalici a tutti gli effetti.
È curioso pensare che gli stessi amministratori che non si accorgono della buca e del degrado, si possano poi nascondere dietro una norma di legge per definire queste opere un atto vandalico.
Le opere che a Milano erano visibili in Buonarroti o in Sempione, pare siano state rimosse, probabilmente durante opere di rifacimento del manto stradale e dei marciapiedi.
È facile immaginare quindi Ememem intento a creare negli orari notturni, ovvero quando in giro non ci sono troppi occhi indiscreti.
La tecnica del flacking richiede diverse ore di lavoro per ogni singola creazione. Si deve scegliere il pezzo da cui partire e poi iniziare a ricamare intorno il progetto artistico, stando bene attenti a tagliare le varie mattonelle in modo da comporre una creazione dall’aspetto molto gradevole e colorato.
Trattandosi di mattonelle o piastrelle, anche la fase di asciugatura del collante deve essere rispettata, in modo da permettere di saldare il nuovo inserto colorato con il tessuto urbano preesistente.
# Anche le buche hanno il loro lieto fine
Ecco che anche elementi pericolosi o semplicemente antiestetici come le buche, vivono da protagonisti la favola del brutto anatroccolo: al tramonto si addormentano brutte e potenzialmente dannose, risvegliandosi all’alba tutte colorate e pronte ad accogliere il passo frenetico della città.
L’opera dell’artista francese si può ammirare nelle gallerie digitali dei suoi canali social, instagram e Facebook oppure incontrandole per strada.
Nella fantasia di Gotham City, i cittadini hanno la luce per chiamare Batman in aiuto.
Nella realtà abbiamo le crepe dell’asfalto, da usare come richiamo per Ememem che viene in soccorso di caviglie e – perché no? – del buon umore, colorando la città con le sue colorate creazioni.
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LAURA LIONTI
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