La collaborazione tra due atenei milanesi, Politecnico e Iulm, dà vita al progetto “Fabbrica di Quartiere” che coinvolge l’area Sud di Milano ridisegnando alcuni tratti della zona, dalla morfologia alla filosofia di vita, dando ampio spazio al modo in cui deve essere concepita.
“FABBRICA di QUARTIERE”: l’alleanza Poli-Iulm per riprogettare il Sud Est di Milano
Focus: un nuovo sviluppo per le aree dismesse
Recupero di aree dismesse e una svolta green con nuove aree di aggregazione, ricreando nuovi spazi adibiti a realtà che ormai non sono più adatte alle esigenze di una Milano che, crisi momentanea a parte, necessitano di uno sviluppo consono ad una metropoli che vuole e deve crescere.
Sud-Est: il rilancio dei luoghi del degrado
Un’area che per anni ha vissuto con le caratteristiche di zona periferica ma che vedrà finalmente uno sviluppo e una nuova identità ospitando, per esempio, la nuova sede del Conservatorio, straordinaria fucina di talenti, dove si vedrà nascere la nuova sede dell’Ortomercato liberando quella attuale permettendo così una riconversione necessaria a rivalutare la zona attuale soggetta a ciclici periodi di degrado.
L’area: 18 Km quadrati e 115.000 residenti
Il progetto “Fabbrica di Quartiere” avrà quindi due linee guida, una progettazione strutturale e una sociologica, che si fonderanno nell’ottica di consentire uno sviluppo il più aderente possibile alle necessità non solo economiche e strutturali ma anche alle reali esigenze delle persone che già abitano questa vasta area. Poco meno di 18 km quadrati e 115 mila residenti, molti di essi stranieri, che è stata monitorata e nella quale sono state raccolte testimonianze dirette, sia di chi ci vive sia di chi ci lavora, imprenditori, artigiani, pensionati, ragazzi, tutti coinvolti in una serie di sondaggi e raccolta dati al fine di garantire uno sviluppo che sia compatibile a ogni esigenza.
Progetto guida in Italia per una riqualificazione centrata sul cittadino
La zona sarà il progetto guida per la riqualificazione di nuove aree in tutta Italia che mette al centro di tutto il cittadino che vedrà in breve tempo il riqualificarsi dei quartieri all’insegna della sostenibilità con grandi aree verdi, un rafforzamento consistente delle linee di trasporto pubblico, piste ciclabili integrate e spazi dedicati per ogni sorta di iniziativa.
La filosofia della “Fabbrica di Quartiere”
Dal Forlanini a viale dei Missaglia, le aree sono e saranno costantemente monitorate dai due atenei milanesi che nelle figure di Alessandro Balducci, professore in Pianificazione e Politiche urbane al Politecnico e il sociologo Mario Abis (Iulm) hanno indicato i loro referenti. Sicuramente è il primo passo concreto in direzione di una rivoluzione urbana che deve essere seguita da tutte le città, italiane e non solo, che veda il cittadino al centro di ogni progetto. Non solo lo sviluppo economico, ora più che mai fondamentale per uscire da una crisi mondiale che sta mettendo in ginocchio gran parte della popolazione, ma la convivenza di culture multietniche, la conversione di grandi aree dismesse, una forte esigenza di aree verdi e una serie di interventi riguardanti una viabilità che deve concertarsi con un aspetto decisamente più ecologico.
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ROBERTO BINAGHI
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