Da decenni questa brutta colata di asfalto adibito a parcheggio all’aperto stona all’interno di un quartiere signorile, con vie commerciali e giardini. Ecco come potrebbe essere ripensato.
Il “BUCO NERO” di Pagano: quale FUTURO per il grosso spiazzo?
# Un brutto parcheggio in una delle zone più signorili della città
L’area compresa tra via Giotto, via Pagano e via del Burchiello è da decenni adibita a parcheggio a pagamento, per auto e per bus turistici, oltre alla presenza di numerosi venditori e parcheggiatori abusivi. Un giorno alla settimana ospita il mercato del quartiere, mentre a Natale il tendone del Banco di Garabombo oltre ad altre sporadiche iniziative durante l’anno. Nel complesso è un piccolo pezzo di città dimenticata, un po’ terra di nessuno, che contrasta con la signorilità della zona, con vie commerciali e giardini e non lontano da due delle vie più belle di Milano, corso Vercelli e corso Magenta.
Il paradosso di questa colata di asfalto a servizio delle auto è che si trova sopra linea metropolitana M1, con le uscite delle fermata Pagano a pochi metri, e a un parcheggio interrato. Pensato per gli automobilisti che arrivavano in città, quando questa stazione della linea M1 era il capolinea a ovest, nessuna amministrazione ha mai pensato di sistemarlo o riconvertirlo in un luogo più gradevole nemmeno quando la linea è arrivata fino a Bisceglie e fino a Rho.
# Come si potrebbe trasformare. Le 5 proposte di cambiamento
Vediamo come potrebbe essere migliorato l’impatto di questo triangolo di asfalto, con alcuno contributi dal Gruppo Cantiere Urbanfile:
#1 Se si volesse mantenere ad ogni costo il parcheggio si potrebbe cogliere l’occasione per trasformarlo in una centrale per la produzione di energia solare, con le pensile a copertura delle auto ricoperte da pannelli come già fatto in altri grandi parcheggi. – Cit. Andrea R.
#2 Una soluzione di abbellimento meno costosa sarebbe l’inserimento di aiuole, alberi o arbusti, in base alla profondità resa possibile dal sottostante stazione, come intervallo tra ogni posto auto e garantire un raffrescamento della zona e un miglioramento della qualità dell’aria.
#3 Uso misto area parcheggio sopraelevato, mercato e parco pubblico: piantare alberi per fare più ombra e barriera. – Cit. Texal M.
#4 Un parco sopraelevato, che garantirebbe ombra alle auto parcheggiate a livello strada, da collegare con due rampe al vicino Parco Pallivicino. – Cit. Nicola M.
#5 La soluzione più drastica sarebbe quella di eliminare completamente i posti e realizzare un parco verde unito ai giardini accanto, con area giochi, uno skatepark, panchine e altre aree attrezzate per lo sport all’area aperta.
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FABIO MARCOMIN
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