Un nuovo progetto per Milano riguarda la rinascita della Caserma di Piazzale Perrucchetti a Milano. Riqualificare la zona e non solo. Quali sono i motivi per la quale si deve fare?
Il futuro a CAVALLO della CASERMA di Piazzale Perrucchetti
# Che ne sarà della Caserma? La proposta: una scuola di equitazione
Provo grande disagio nel vedere in che stato è ridotta la Caserma Santa Barbara che ha ospitato i gloriosi Reparti della Artiglieria a Cavallo, ora parzialmente utilizzata dal Primo Trasmissioni e come base logistica del progetto Strade Sicure. All’interno della caserma esiste ancora una scuola di equitazione, parte di una gloriosa tradizione che ha onorato Milano. Per questo motivo ci sono dei punti fondamentali da tenere in considerazione e sono:
- La caserma è all’interno della città, il che vuol dire che abbiamo una scuola di equitazione dentro la metropoli.
- Alcune aree della caserma sono in stato di abbandono senza alcun utilizzo, sia militare che altro.
- La scuola di Equitazione svolge funzione sociale importante dando appoggio ai corsi di Ippoterapia fortemente voluti dalla moglie del Generale Dalla Chiesa, quella Emanuela Setti Carraro che perse la vita insieme al marito nella strage di Via Carini a Palermo per opera della mafia siciliana.
- L’esercito è da sempre, in Italia, l’unica vera fucina di talenti negli sport equestri.
- Una considerevole aerea della caserma verrebbe sistemata e resa funzionale per la scuola.
- Avremmo un tipo di scuola unica in Europa.
- Una scuola simile vuol dire istruzione, educazione sportiva ma anche posti di lavoro.
- Aiuterebbe Milano a non perdere suddetta scuola che rischia il trasloco definitivo in altra sede fuori da Milano (e dalla Lombardia).
- Si avrebbe una ulteriore rivalutazione della zona.
- La Caserma, una volta in aperta campagna, è raggiungibile dal centro di Milano con poche fermate di metropolitana.
- L’esercito ne gioverebbe in termini di immagine e prestigio
# Un’occasione da non perdere. Un invito al Comune e alle forze Armate
Per questi ed altri motivi legati ad essi mi chiedo se il Comune, in concerto con le forze Armate, sia intenzionato a cogliere al volo una simile opportunità o preferisca lasciare che Milano, dopo le varie privazioni subite durante il COVID a favore di altre città extralombarde, perda anche questa incredibile opportunità.
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ROBERTO BINAGHI