Come in un film di fantascienza, il MIND, Milano Innovation District, diventa un laboratorio di sperimentazione a cielo aperto, ospitando molti progetti di ricerca sulle soluzioni di mobilità futura. Veicoli senza conducente, car sharing ed attenzione all’ambiente sono solo alcuni dei punti fondamentali di questi piani. Sarà davvero possibile una mobilità “del futuro”? Fonte: Urbanfile
La mobilità del futuro a Milano: progetti da fantascienza per il quartiere MIND
# Milano 26esima in classifica per le nuove esigenze di mobilità.
L’Urban Mobility Reasiness Index, uno studio pubblicato alla fine del 2020, ha analizzato le più grandi città mondiali con l’obiettivo di evidenziare come stanno rispondendo alle nuove esigenze della mobilità e ne ha stilato una classifica. Sul podio ci sono Singapore, Londra e Stoccolma, ma bisogna ammettere che anche Milano, unica città italiana in lista, non si posiziona affatto male, collocandosi al 26esimo posto. Gli elementi innovativi in tema di attenzione per il sociale e per la sostenibilità, siano essi già in atto o previsti nei piani di sviluppo, hanno premiato il capoluogo meneghino, che si trova anche nelle primissime posizioni delle classifiche in materia di energia pulita dei mezzi pubblici e shared mobility. Ancora da migliorare, invece, il rapporto tra centro e periferie e la fruibilità pedonale.
# Progetto MIND: punto di riferimento per le smart cities del futuro.
In questa prospettiva di mobilità futura si colloca il Milano Innovation District, MIND, il nuovo quartiere sorto sulle ceneri dell’ex area Expo che entro il 2030 diventerà un importante polo di riferimento per ricerca, sanità e istruzione. Proprio questo distretto si propone di diventare anche un punto di riferimento per le città intelligenti del futuro, affermando nella sua mission che “costruire la città del futuro significa progettare oggi per una città che possiamo solo prevedere”. Tra le previsioni più certe sul futuro delle città c’è la diminuzione delle automobili, proprio per questo molti progetti stanno cercando soluzioni innovative di mobilità e MIND diventerà il primo quartiere al mondo progettato per veicoli a guida autonoma. La riqualificazione di quest’area rappresenta un importante tassello per il programma Milano 2030 che punta ad una maggiore attenzione verso ambiente e cambiamenti climatici, alla valorizzazione di quartieri e periferie e al diritto alla casa.
# Tra veicoli senza guidatore e droni, si progettano nuovi mezzi di trasporto innovativi.
I progetti portati avanti nel MIND ruotano intorno a cinque temi: veicoli elettrici e sostenibili, car sharing, guida autonoma, mobilità locale e comunicazione tra macchine e ambiente. I progetti pilota nell’ex area Expo infatti stanno cercando soluzioni di mobilità che fondino sostenibilità e nuove tecnologie, tra queste: veicoli elettrici a guida autonoma, droni e mezzi di trasporto condivisi.
# Il progetto Systematica: la guida autonoma è possibile?
Tra i molti progetti, anche l’azienda italiana Systematica, leader nella pianificazione dei trasporti, sta portando avanti il suo progetto pilota in MIND. Lì sono state condotte, infatti, una serie di simulazioni per la mobilità senza conducente, utilizzando un sistema formato da navette a guida autonoma che, secondo il progetto, collegherebbero il quartiere con quello di Rho Fiera.
Ad affiancare l’azienda italiana in questa proposta ci dovrebbe essere Bosh, che sperimenterebbe per la prima volta su larga scala i suoi mezzi a quasi-zero emissione. Un’attenzione particolare è ovviamente rivolta alla sicurezza: i veicoli completeranno il proprio percorso anche in caso di guasti tecnici ed eviteranno ostacoli improvvisi grazie a duplici sistemi di alimentazione e a speciali sensori.
# Convivenza tra uomo e macchina: un nuovo modo di spostarsi e di vivere.
Insieme ai trasporti, verranno certamente modificate anche le nostre abitudini e i nostri stili di vita, per esempio potrebbe diventare parte della quotidianità condividere con sconosciuti un piccolo veicolo a guida automatica. Molti esperti rimangono scettici, soprattutto per quanto riguarda i veicoli senza conducente, ma la maggioranza concorda che entro il 2030 si avrà una rivoluzione della mobilità cittadina.
Alla domanda sulla reale necessità dei veicoli a guida autonoma, uno dei direttori di Nvidia, una famosa azienda produttrice di dispositivi tecnologici, ha affermato che saranno molto più sicuri e che daranno la possibilità di ottimizzare i tempi, svolgendo altre attività mentre ci si sposta.
E voi cosa ne pensate? Salireste su un veicolo senza conducente?
Fonte: blog.urbanfile.org
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CHIARA BARONE
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