Divenuto celebre per i pinguini sui “panettoni” nelle strade di Milano, arriva la sua nuova opera: un gigantesco murale di 300 mq per dare
nuova vita ad una scuola media della periferia nord-ovest della città. Ecco il progetto di PAO.
La PAOHAUS: l’ultima novità di Milano
# I panettoni stradali trasformati in pinguini
Pao, al secolo Paolo Bordino, è attivo dal 2000 nel panorama della street art.
Milanese classe 1977, Pao è colui che trasformava i panettoni stradali in pinguini, alieni e
personaggi fantasy come iron man e altri super eroi.
La sua formazione in realtà è teatrale: inizia come macchinista e tecnico nella compagnia teatrale di Dario Fo e Franca Rame, per passare nei laboratori della Scala di Milano fino al 2000 quando, come già detto, si avvicina al mondo dell’arte di strada per non abbandonarlo più.
# PaoPao: studio di Lampugnano e la sua “evoluzione artistica”
Nel 2005 l’artista si stabilisce nel quartiere di Lampugnano, dove insieme alla graphic design Laura, che si occupa della parte grafica e comunicazione, fonda il PAOPAO STUDIO, il luogo dove nascono le sue opere e i suoi progetti.
In quegli anni l’artista inizia anche importanti collaborazioni con grandi aziende che lo porteranno ad ampliare la sua produzione artistica, utilizzando anche materiali diversi e “innovativi” per lui come tele e supporti tridimensionali in vetroresina.
Questa evoluzione permette allo street artist di uscire dai “confini urbani” e farsi conoscere dalla società di massa, vedendo le sue opere esposte al Padiglione d’arte contemporanea di Milano, alla Triennale di Milano e alla Biennale di Venezia..
# I lavori su commissione: Le opere di PAO
Sono moltissime le sue creazioni in giro per il capoluogo lombardo e non solo, molte sono realizzate anche in collaborazione con altri “colleghi” esponenti della street art. Ne citeremo solo alcune.
# Il bosco verticale (ma non quello che pensi)
No, non è QUEL bosco verticale che tutti conoscono. In questo caso il bosco si trova a Dolo (VE).
L’artista lo ha realizzato nel 2017 in occasione del Festival I DO LOVE, dove sono intervenuti anche molti altri artisti come lui, che con le loro opere hanno trasformato/colorato il paesaggio urbano della cittadina veneta.
# Chi viaggia alla ricerca dei paesi, scopre il mondo dentro di sè
L’opera si trova a Como, sulla facciata esterna dell’Ostello Bello. Il tema è chiaro: IL VIAGGIO, e il soggetto è perfetto per l’attività del committente.
La nascita del progetto è originale: l’artista qualche settimana prima della realizzazione ha tenuto una serie di workshop all’Istituto italiano del Design Aldo Galli, coinvolgendo gli studenti nella realizzazione della bozza.
# Khaled al asaad
Se siete di Milano o avete visitato la città passando in zona Monumentale, l’avrete sicuramente notata: si trova sulla facciata della Fabbrica del Vapore che dà proprio verso il Cimitero, ed è un ritratto dedicato all’archeologo siriano torturato e ucciso dall’ISIS per non aver rivelato dove nascondeva i reperti archeologici trovati durante gli scavi a Palmira, città appena conquistata dai terroristi.
L’opera è stata realizzata nel 2016 ed è stata inaugurata durante gli eventi organizzati per
la Giornata Europea dei Giusti.
# Mandela
Sempre alla Fabbrica del Vapore, PAO ha collaborato insieme ad altri street artist per realizzare il murale dedicato a Nelson Mandela. Dipinta nel 2014, il lavoro era stato commissionato dal consolato del Sud Africa per il Mandela Day (18 luglio) quando si festeggia il compleanno dell’attivista sudafricano.
Come già scritto in precedenza, ci sono moltissime altre opere in Italia firmate dall’artista milanese, se ne trovano in Sicilia, Sorrento a Rimini e fino in Svizzera.
Si possono ammirare sul suo sito (paopao.it )per vedere dove si trovano.
# La riqualificazione della scuola media di Via Sapri 50 a Milano
Tra le collaborazioni più recenti c’è quella con l’associazione no profit PROJECT FOR PEOPLE, che si occupa di progettare e realizzare progetti per la rigenerazione e sostenibilità ambientale delle scuole milanesi.
Grazie all’incontro fra PAO e l’associazione, la scuola media di Via Sapri adesso ha un look tutto nuovo e decisamente colorato: la superficie di 300 mq della struttura, provata dal logorio del tempo e dello smog, adesso è un’esplosione di colori.
L’opera si chiama PAUHAUS perchè, spiega l’artista, ha utilizzato un gioco di parole che fonde insieme l’assonanza del suo nome e il Bauhaus, la scuola d’arte di design con sede in Germania e fondata dall’architetto tedesco Walter Gropius, attiva dal 1919 al 1933.
Lo stile utilizzato per dipingere e dar colore alla facciata rimanda allo stile Bauhaus, una bellezza funzionale, una bellezza “senza fronzoli” per dirla in parole povere.
A rendere la creazione ancora più speciale sono le vernici utilizzate che hanno la caratteristica di “catturare” lo smog e purificare l’aria.
Scelta perfetta, trattandosi di una scuola.
L’opera però, va detto, non è ancora finita! Si prevede una seconda fase che vede coinvolti anche gli studenti, per colorare il muro di cinta sotto la supervisione proprio di PAO.
# Il bando del municipio 8 di Milano
Tutto questo PAO lo ha realizzato insieme all’immancabile Laura Pasquazzo (Co-fondatrice dei Paopao studio, come detto all’inizio graphic designer) dopo aver vinto il bando indetto dal municipio 8 per rendere più umana ed accogliente la scuola.
Continua la lettura con: 38 MURALES nel VILLAGGIO dei FIORI: così MILANO cambierà volto per le OLIMPIADI
ANGELA CALABRESE
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