Negli ultimi anni, il tema dell’ambiente è stato uno dei temi più caldi affrontati dall’uomo. Politici, scrittori, opinionisti, giornalisti insomma un po’ tutti hanno detto la propria a riguardo. Lo stesso Beppe Sala dichiarò a marzo di quest’anno che ambiente e digitale creano lavoro. Di ambiente se ne sta parlando ampiamente in questi giorni con la posa della prima pietra per la costruzione di CityWave che sarà costituito interamente da uffici alimentati da fonti rinnovabili e che costituisce l’ultimo tassello di CityLife.
La prima pietra di CityWave, la nuova ONDA sul futuro di Milano
# Quali sono le energie rinnovabili?
I combustibili tradizionali quali i fossili, il petrolio, il carbone e il gas naturale sono stati per anni le fonti principali di energia. Da qualche anno, soprattutto da quando l’ambiente è diventato un argomento molto sensibile, si è parlato tanto di energia rinnovabile che non è altro che una forma di energia rigenerabile e cosa più importante è che inesauribile. Va da sé che, per questa ragione, si parla dell’energia rinnovabile come l’energia del futuro.
Ma quali sono queste energie rinnovabili?
Secondo la normativa italiana le fonti di energia rinnovabile sono incluse il sole, il vento, le risorse idriche e geotermiche, le maree, il moto delle onde e le biomasse vale a dire la trasformazione in energia di prodotti vegetali o dei rifiuti inorganici e organici.
# Il progetto CityWave: due blocchi East e West a CityLife alimentate completamente da energia rinnovabile
Dopo anni di trattative il comune si Milano ha affidato allo studio danese BIG – Bjarke Ingels Group il progetto Citywave che ha come obiettivo quello di completare il panorama di CityLife e quindi cambiare ulteriormente lo skyline di Milano che con questo nuovo progetto si avvicina sempre di più alle grandi capitali europee. Il progetto avrà un costo stimato tra i 170 e i 180 milioni di euro e si prevede la chiusura del cantiere entro il 2025. Secondo le dichiarazioni dei coinvolti al progetto, sarà una piccola smart city, dove qualità della vita e disponibilità tecnologia si uniranno in un progetto straordinario.
Secondo il progetto l’intero edificio, diviso in due blocchi denominati East e West, sarà alimentato esclusivamente da energia rinnovabile, si parla di undicimila pannelli fotovoltaici in grado di fornire un’energia pari a 1200 MWh con un risparmio di quasi la metà di energia standard.
Si completerà così Citylife, un quartiere che un tempo era solo celebre per la presenza della Fiera e che invece da qualche anno si è rinnovato, facendolo diventare un luogo ricco d’iniziative e altamente competitivo a livello europeo.
Non mancherà la presenza di un parco, il verde è elemento quasi fondamentale negli ultimi progetti urbanistici (vd Bosco Verticale nda), questo per continuare a dare importanza all’ecologia e all’ambiente (un cavallo di battaglia per Sala che ha puntato su questo, una buona parte della sua campagna elettorale per la rielezione a sindaco).
Alla posa della prima pietra erano presenti numerosi organi politici, Sala ha dichiarato che l’inizio di questi lavori è cominciato senza problemi e si è detto certo che alla fine sarà un progetto ammirato dai milanesi e imitato all’estero.
Continua la lettura con: Citylife allo sprint finale
MICHELE LAROTONDA
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