Il sindaco Sala chiede alla stampa di aiutarlo a lanciare un appello, affinché qualche imprenditore possa vederci un business
La proposta a sorpresa: un nuovo PALASPORT a SAN SIRO?
# Milano chiama un business che forse non c’è
Giornate di sport internazionale a Milano nel week end appena trascorso. È partita la Milano-Sanremo, la prima grande classica del ciclismo nostrano.
Intervistato a margine di questo evento sportivo, il sindaco Sala è stato stuzzicato anche sull’immancabile leitmotif di Milano, il nuovo stadio.
Spunta anche l’ipotesi affascinante di un palasport, da realizzare nell’area antistante al nuovo impianto del calcio.
Sala cede alla suggestione, chiamando imprenditori privati a raccolta intorno a questa idea, nella speranza che qualche illuminato/a magnate ci possa «vedere qualcosa di redditizio».
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# Quella vecchia idea mai portata a compimento
Fa bene il sindaco chiamarla suggestione, perché di tale si tratta.
L’idea di affiancare il palasport allo stadio, per realizzare una cittadella dello sport, è un’idea dal sapore antico, che in realtà una volta ha anche preso forme concrete.
Fino al gennaio 1985, infatti, nell’area verde che ora prende il posto di “Parco dei Capitani” sorgeva un palazzetto dello sport, dal design moderno e accattivante. L’impianto poteva ospitare fino a 18.000 spettatori e nell’arena coperta trovavano ampio spazio molti sport: dal ciclismo al basket.
Il Palazzone, come era soprannominato, era a pianta circolare, senza colonne portanti. La stabilità del tetto era affidata a tensostruttura e cavi. L’eccezionale nevicata del 1985 ha reso pericolante proprio il tetto, che si è spostato verso il basso rendendo inagibile la struttura, infine demolita.
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# La giunta che alza bandiera bianca
Beppe Sala ha usato parole particolari, nel proprio commento all’ipotesi che un palasport possa trovare posto di fronte a San Siro.
Il sindaco, crediamo a nome della sua intera giunta, alza bandiera bianca: non sarà questa amministrazione a portare a compimento la cittadella dello sport. «In questo momento così difficile, le risorse sono quelle che sono perciò se ci fossero interessi dei privati lo spazio ci sarebbe. Aiutateci anche voi a fare un appello perché qualcuno possa vedere in ciò qualcosa di redditizio».
L’amministrazione è di fatto momentaneamente impantanata nel progetto del nuovo stadio, appena approvato e già in procinto di traslocare insieme a Milan e Inter.
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# Il nuovo stadio? «Ci vuole pazienza»
Sala fa anche appello alla principale virtù dei forti, la pazienza, per quanto riguarda le intricate vicende legate alla nuova Scala del calcio.
Dopo un incontro con Giuseppe Marotta, il sindaco Sala ha dichiarato che «Sullo stadio continuo a pensare che si può fare. Purtroppo nel nostro Paese tutto è molto complicato: ci vuole pazienza però il percorso non è interrotto. Secondo me è avviato anche bene».
Per una Grande Milano, all’altezza su molti fronti compreso quello sportivo, queste parole del sindaco sono incoraggianti?
Su una cosa Sala ha perfettamente ragione: ci vuole pazienza e dovrà essere accompagnata da una buona dose di coraggio, per svincolarsi anche dalla morsa di questo paese, che rende tutto così complicato.
Le olimpiadi alle porte porteranno in dote una nuova arena che sarà la più grande d’Italia e, nella città in cui fioriscono strutture sportive un po’ abbandonate e un po’ riqualificate (da privati), trovare qualcosa di redditizio in un’area che non ha ancora la sua identità, sarà impresa non semplice.
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LAURA LIONTI
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