Il cantiere alle ex scuderie de Montel prosegue a pieno ritmo per consegnare nei tempi previsti le nuove terme da favola ai milanesi.
Breve cronistoria che ha portato all’avvio dei lavori: a fine settembre 2020, il Comune firma il contratto preliminare di vendita con la società incaricata di sviluppare il progetto. Il contratto definitivo viene stipulato a inizio 2021 per il via ai lavori. Nello stesso periodo arriva il via libera fondamentale da parte della Sovrintendenza in quanto il complesso in stile Liberty delle scuderie costruito tra il 1915 e il 1917-18, è sotto vincolo monumentale.
Vediamo il progetto nel dettaglio, lo stato di avanzamento del cantiere e quando dovrebbe inaugurare il nuovo complesso termale.
Le TERME da FAVOLA di San Siro: quando saranno inaugurate?
# La rinascita delle ex scuderie De Montel: un gioiello Liberty in zona San Siro
Le ex scuderie De Montel, straordinario complesso in stile Liberty costruito tra il 1915 e il 1917-18 all’angolo tra via Achille e via Fetonte, accanto allo stadio Meazza, diventeranno le “vere” terme di Milano. “Vere” in quanto saranno alimentate dall’“acqua marcia” che scorre sotto la città. Un’acqua caratterizzata da un elevato contenuto di solfuri che verrà emunta a 250 metri di profondità (e poi riscaldata) grazie a un pozzo già esistente profondo 350 metri.
# La storia: scuderie di lusso del banchiere De Montel
Fu il banchiere Giuseppe De Montel a voler costruire il complesso di lussuose scuderie che oggi si intravede sotto gli edifici fatiscenti, per anni – dopo lo splendore – teatro di degrado e occupazione abusiva.
Prima della Seconda Guerra Mondiale, la zona di San Siro era costellata di scuderie e allevamenti di cavalli pensati sul modello “ippico” di Chantilly in Francia e Newmarket in Inghilterra. Ma con il Fascismo De Montel, a causa delle sue origini, fu costretto a vendere le scuderie che ospitavano i cavalli della borghesia meneghina.
L’area fu inizialmente data alle Pie Opere Missionarie, che la affittarono ad altre scuderie e allenatori.
Nel 1983, la società Ilaria del Gruppo Ligresti, divenuta nel frattempo proprietaria, cedette l’immobile al Comune di Milano per far tornare i conti con gli oneri di urbanizzazione per la lottizzazione del condominio del Cavallino costruito in via Fetonte. Quattro anni più tardi, Ligresti tornò sui suoi passi e chiese la concessione della scuderia per trasformarla in una club house per gli inquilini dei palazzi da lui costruiti. Ma non gli fu concesso.
Altri progetti, avanzati nel tempo, naufragarono uno dopo l’altro: il Gruppo Verde San Siro voleva il restauro delle scuderie per farne un centro culturale aperto alla cittadinanza, il WWF un centro di ippoterapia, l’architetto Giovanna Franco Repellini, nel 2005, presentò un progetto per la costruzione di un centro termale e, nel 2018, gli studenti dell’Istituto Europeo Leopardi di Milano, vinsero il Torneo del Paesaggio del Fai con un disegno che prevedeva scuderie, pista di allenamento, museo dell’ippica e del cavallo, centro medico, ristorante e pet therapy.
Il gioiello Liberty si è trasformato così, negli anni, in un rifugio per senzatetto e sbandati.
# Rispetto del patrimonio storico-artistico ed effetti suggestivi nel progetto di Marzorati
Nel 2021, il nuovo bando è stato vinto dallo Studio Marzorati Architettura – S+J srl. «La fattibilità del progetto è garantita dal sostegno di un’impresa privata», spiega l’architetto Marzorati. «Attualmente, su un terreno di 16mila e 200 metri quadrati, vi sono due edifici storici su cui sono ancora visibili dettagli artistici dell’epoca. La nostra intenzione è quella di mantenere religiosamente l’architettura delle costruzioni originarie, con piccoli adattamenti necessari per la destinazione di utilizzo. Nei vari sopralluoghi, abbiamo anche scoperto un edificio che probabilmente costituiva l’abitazione del custode e un’area di pertinenza con un sontuoso affaccio su via Fetonte. Nel progetto, abbiamo pensato di utilizzare il parco oltre all’edificio principale, quello a forma trapezoidale, per costruire un anfiteatro dove l’acqua scorrerà sulla cavea, sfruttando il dislivello dei gradoni, per creare un effetto di grande suggestione».
# Il più grande complesso termale italiano in una grande città
Il “Teatro delle Terme”, questo il nome del progetto vincitore, sarà il più grande complesso termale italiano in una grande città e le prime terme green d’Europa, a zero emissioni di CO2. Avrà 800 mq di vasche interne ed esterne di acqua sulfurea che potranno ospitare fino a 600 persone contemporaneamente. Il nuovo parco urbano si svilupperà su una superficie di 8.000 mq con saune, piscine, aree relax. 2.400 metri quadrati di cortili interni.
# Il punto sui cantieri
Nel 2021 si è proceduto alla pulizia dell’area e ai rilievi necessari e successivamente sono state effettuate le bonifiche. All’inizio di quest’anno sono state demolite alcune porzioni pericolanti dell’edificio e sono state sgomberate le macerie.
Durante l’estate è stato avviato il cantiere e come si vede nel reportage fotografico di Ottobre del blog Urbanfile.org è in corso la realizzazione di parte delle fondamenta e del piano interrato del futuro nuovo complesso termale milanese.
# L’inaugurazione è prevista tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024
Il cronoprogramma prevede la completa costruzione di tutte le strutture e la realizzazione del parco entro la fine del 2023. Sempre per la fine del prossimo anno è prevista l’apertura al pubblico del centro termale, al più tardi all’inizio del 2024.
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FABIO MARCOMIN
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