Stop alle automobili, solo biciclette, monopattini e navette elettriche. Benvenuti nella città del futuro: MIND. Milano Innovation District è il villaggio pilota per una Milano sostenibile che dice addio alle auto che dal 30 aprile ha aperto le porte del suo primo nucleo al pubblico.
MIND: sarà la città SENZ’AUTO pilota per Milano?
# Un futuro più sostenibile
Con uno sguardo lungimirante verso un futuro più sostenibile, Milano Innovation District propone un modello di città car free. MIND è la città pilota per una Milano isola pedonale. Le auto verranno lasciate in uno dei 10mila parcheggi e sarà possibile utilizzare solo biciclette, monopattini e navette elettriche.
# Innovazione scientifica e tecnologica
Una città del futuro che trova sede nell’area che sette anni fa ospitava l’Expo con i suoi padiglioni dai Paesi di tutto il mondo e il Decumano. Il progetto prevede la nascita del più grande distretto di rigenerazione urbana pubblico-privata in Italia. Un’area dove saranno svolte funzioni pubbliche (ricerca, istruzione, sanità), sviluppo privato e abitativo da un milione di metri quadrati la cui arteria principale è l’innovazione scientifica e tecnologica. A regime sarà frequentato da 60-70mila persone al giorno, quanto uno tra i cento comuni più popolosi d’Italia.
# Inaugurato il primo nucleo
E così l’ex avamposto del cibo sostenibile diventa un nuovo quartiere di Milano che già dal 30 Aprile ha aperto le sue porte al Village, un primo nucleo del progetto che sta nascendo a 15 minuti dal Duomo. Questo primo distretto comprende 15mila metri quadrati di quello che sarà Mind, «Si tratta principalmente di edifici di Expo 2015 ristrutturati che oggi ospitano grandi aziende internazionali e locali tutte focalizzate sul settore della ricerca e del medicale» afferma Stefano Minini, project director di Mind in Lendlease, il colosso internazionale di Real estate, infrastrutture e rigenerazione urbana responsabile della progettazione dello sviluppo privato dell’area.
# Mind, un vero e proprio ecosistema
Sono molte le società che trovano il loro quartier generale nelle vecchie “stecche dei servizi” dell’Expo. Una delle prime è Illumina, la società americana specializzata nella ricerca sul genoma o Astrazenca, la multinazionale anglo-svedese della farmaceutica, che ha spostato qui la sua sede italiana. Ma anche aziende italiane come Esselunga (bistrò, supermercato e area ricerca) Rold e Bio4Dreams.
Dall’altra parte del Decumano si troverà invece un’area adibita al coworking. Proprio qui SkyDeck, l’acceleratore di start up no profit dell’università di Berkeley, ha deciso di aprire la sua prima sede fuori dalla California a Mind: «Accoglierà circa 30 startup che diventeranno i prossimi “unicorn” del futuro targati Italia». Ad aggiungersi alla lista anche Federated Innovation, «l’ecosistema vero e proprio di Mind: una rete di più di 30 aziende che non si sono ancora insediate ma che vogliono mettere qui le loro migliori menti riguardanti l’innovazione e la ricerca».
# La sostenibilità in primis
L’obiettivo è l’innovazione e la sostenibilità. Mind sarà interamente fornito a energia rinnovabile con la volontà di decarbonizzazione e riduzione dell’impatto ambientale spingendo il più possibile sul trasporto pubblico. La decarbonizzazione del sito avverrà aumentando la performance energetica degli edifici, utilizzando l’acqua dei canali come batteria di raccolta dell’energia e approvvigionando energia da fonti 100% verdi. Infine, per gli edifici sarà sperimentato su grande scala la costruzione in legno strutturale, che assorbono energia, anziché emetterla.
Milano Innovation District desidera creare un nuovo microcosmo con la speranza di essere solo un primo tassello per una Milano del futuro. Non resta che aspettarne gli sviluppi e nel frattempo recarsi al Village per un assaggio di questo ambizioso progetto.
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SARA FERRI
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